COMUNICATI

ONORE A UN INDIPENDENTISTA… MORTO DODDORE MELONI

La morte di Doddore Meloni è un'indecenza tutta italiana.
L'indegna carcerazione imposta dalle autorità d'occupazione straniere italiane per le sue legittime rivendicazioni lo ha condotto alla morte con lo sciopero della fame.
Onore a uomo giusto, dunque, che ha combattuto fino all'ultimo l'infame e aggressiva presenza dello stato straniero italiano.
Non basta il varo dell'ennesima nuova legge, questa volta sulla tortura, con la quale l'italia tenta di incipriarsi la coscienza perché il supplizio e la sofferenza che impone ai Popoli che opprime e uccide, prima o poi le se ritorcerà contro … è la legge del contrappasso.
Vivrete e mangerete fango.
Vergogna italia.
WSM
Venetia 6 luglio 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
vedi anche:

I MISERABILI

L'incivile ostentazione del tricolore italiano denota la volgarità del bisogno di proselitismo di questa farsa di stato italiano.
Anche questo la dice lunga sulla sua credibilità.
È palese l’intenzione delle autorità d’occupazione straniere italiane di mantenere in mostra la loro bandiera allo scopo di suscitare l’attenzione, forse l’ammirazione … ma di chi?
È un volgare gesto di razzismo istituzionale dello stato italiano, un tipico esempio di neo/colonialismo esercitato attraverso una vera e propria forma d’imperialismo culturale che si impone anche attraverso i simboli dello stato occupante.
La bandiera italiana è un insulto per il Popolo Veneto e per la Nazione Veneta, che nulla ha a che vedere e spartire con questa italia.
WSM
Venetia 15 giugno 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

Vergonatevi italiani … noi Veneti non veniamo certamente a casa vostra a riempirvi le strade del nostro Gonfalone.
BASTA ITALIA.
FUORI L'ITALIA DALLA NAZIONE VENETA!
 

ALPINI VENETI – ITALIA… NO, GRAZIE!

Il fatto che lo stato straniero italiano insista con l'imporre il suo tricolore e propinarci le favole di un patriottismo italico che non ci appartiene la dice lunga sulla disperata necessità che ha di mantenere intatto il suo palcoscenico che sta perdendo i pezzi.
L'italia fonda le sue radici nell'infame e ignobile prevaricazione del plebiscito truffa del 1866 e da allora, con analoga spregevole e indegna condotta, sopravvive a tanto disonore rapinando il Popolo Veneto ingozzandosi delle sue risorse.
I Valori, i sentimenti patriottici, i meriti che platealmente l'italia tenta di attribuirsi non saranno mai tali perché la nostra Terra è arida per essa e come sterile pianta, non porterà mai buon frutto.
WSM
Venetia, 26.04.2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

Ecco una lettera mandata da un Alpino Veneto alla Tribuna.
Spett.le Redazione
Sono un Artigliere da Montagna classe 1950, io, quotidianamente compro la Tribuna per leggerla e metterla nella mia bottega di calzolaio a Paese.
Questa mia lettera è una protesta contro chi vuole, ancora una volta, servirsi degli alpini per sventolare un tricolore che è sventolato su tutte le campagne ove gli Alpini sono stati mandati, forzatamente, al macello e chi si rifiutava veniva passato per le armi come traditore della patria, ma di quale patria stiamo parlando, quella che ha prelevato milioni di 18/20enni e mandati al macello?
Io non mi riconosco in questa patria di macellai ora con un governo, nemmeno, legittimato che ci propina tasse assurde spingendo migliaia di VENETI e loro cittadini al suicidio.
Ricordo inoltre che gli Alpini erano nati per difendere i confini alpini ed hanno avuto il loro battesimo del fuoco ad Adua in Africa, poi spediti in Grecia, in Albania ed in fine sulle sconfinate nevi della Russia a 40° sotto zero ove ne sono morti a migliaia per assideramento.
Tutto questo per combattere guerre che non centravano nulla con noi ma per i desideri di conquiste dei governanti di allora.
Vorrei, anche, ricordare agli Alpini che sfileranno sotto quel tricolore “TRIDOLORE” che i loro padri sono stati mandati al macello come mio nonno alpino della Julia e tanti altri miei parenti ma come per me tutti, coloro che hanno un cuore, piangono ancora i loro morti e non vanno ad inneggiare sotto quel tricolore che rappresenta uno stato macellaio.
Comunità Alpino Veneta
Presidente
Maurizio Brombin
 

COMUNITA’ ALPINO VENETA – NO ALLA SFILATA IN TIROLO

Gli Alpini Veneti forse hanno un rigurgito di dignità e un desiderio di riscatto del proprio onore.
Stanchi di essere usati dallo stato straniero occupante italiano e di essere associati al suo tricolore.
Non si può comunque continuare a far finta di nulla e, sfilando nelle adunate, portare il tricolore e omaggiare le autorità di occupazione straniere italiane sul palco … quella gente è erede anche di tanti crimini di guerra compiuti dal loro stato italico ma anche contro il Popolo Veneto.
Col ripristino della Serenissima Repubblica Veneta sarà da vedere come gli Alpini Veneti sapranno ritrovare il loro giusto compito istituzionale.
Non avranno bisogno di sfilate e adunate per celebrare all'italiana falsi miti inesistenti, ma solo tanta buona volontà per rinsaldare l'orgoglio della Nazionale Veneta a cui appartengono.
Basta usare gli Alpini Veneti, Basta italia!
WSM
Venetia 25 aprile 2017 (Festa Nazionale Veneta)
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
 
Riceviamo e pubblichiamo.
Le sfilate degli alpini nel Tirolo meridionale costituiscono l’ennesima violenza tesa a far ricordare alle popolazioni locali che, in spregio alla loro volontà, esse sono costrette a subire, ma non inermi l’ordinamento giuridico e politico della Repubblica italiana.
Altro che raduno di amici, l’adunata è l’occasione per ricordare il momento di passaggio del Tirolo meridionale prima al Regno d’Italia, alla Repubblica italiana poi.
Tale evento costituisce ancor oggi un lutto per gran parte della popolazione locale e veneta tutta, nei cui confronti l’adunata degli Alpini rappresenta un osceno gesto di disprezzo.
Si tenga conto che questi alfieri del patriottismo tricolore sfilano con striscioni e slogan che sono un insulto per coloro che da generazioni sono nati e vissuti in Tirolo e in Veneto, per tacere poi della presenza nei loro cortei di elementi della forze armate italiane che esibiscono bandiere di guerra e labari che offendono, prima che i tirolesi, i cittadini Veneti e italiani non guerrafondai, poiché ricordano campagne di guerra di pura aggressione criminale: in Russia, in Grecia, in Albania ed in Etiopia utilizzando qui gas venefici contro la popolazione locale.
Eventi sui quali meglio sarebbe stendere un pietoso velo di silenzio, consegnando il tutto esclusivamente agli studi storici.
Con ciò, nessun divieto e nessuna proibizione: gli Alpini italiani vadano pure a Vittorio Veneto, a Caporetto, dove accidente vogliono.
Lascino però in pace il Tirolo e il Veneto.
In pace, quella vera, che è figlia della giustizia e non di quelle guerre e di quelle pseudo-conquiste che gli Alpini italiani continuano a voler celebrare in casa d’altri.
E ricordino bene gli Alpini italiani che in guerra non hanno conquistato nemmeno una zolla di terra tirolese e che a Trento sono entrati solamente a guerra finita e dopo gli Inglesi.
Perché non fare questa adunata invece che a Trento, dove gran parte della popolazione non vuole vedere gli Alpini, a Tripoli in Libia, già teatro della grande adunata del 1935.
Gli Alpini, questi portatori di "aiuti, solidarietà, e soprattutto tanta genuina umanità" sarebbero sicuramente bene accolti.
Forse potrebbero sfilare insieme all'IS, ponendo così fine alla discordia che, in assenza degli Alpini, sta dilagando in Libia.
Per questo noi Alpini veneti non condividiamo nulla di quanto lo stato italiano ha fatto e fa.
Gli Alpini veneti hanno combattuto le guerre che sono stati costretti a combattere, non se le sono scelte!
Come tutti i soldati compresi quelli Autriaci del tempo, hanno obbedito a degli ordini così com'è in dovere di fare qualsiasi Soldato!
Noi Alpini veneti non condividiamo nulla di questa Italia patria di macellai che hanno mandato i nostri avi a morte sicura per il solo, loro, desiderio di conquista.
Il Corpo degli Alpini è stato costituito, dicono, per difendere i confini, ma di che confini parlavano lor signori dell’epoca?
I nostri Avi e noi montanari di frontiera siamo, sempre stati, tutti amici, anzi direi, senza ombra di dubbio, fratelli e di certo, per nostra scelta non ci saremmo mai battuti.
Mio nonno, quand’ero piccolo, mi raccontava che, durante la prima guerra mondiale 1914 si verificò il miracolo di natale e di due avversari che dimenticano l’odio per unirsi in un abbraccio fraterno, da veri uomini dei monti fieri e leali, purtroppo rimase un fatto quasi isolato, mi diceva che ci furono altri episodi di (vivi e lascia vivere) ma mai più così eclatanti) e ben presto trascolorò nel mito, tanto più quando il sentimento popolare degli europei nei confronti della Grande Guerra cambiò di segno: non più glorioso fatto d’arme ma massacro insensato, che aveva spazzato via una generazione.
La tregua di Natale venne quindi vista come la dimostrazione che i montanari erano e sono fondamentalmente buoni e che erano stati spinti alla guerra da governi stupidi e irresponsabili, tanto che appena liberi di farlo avevano scelto la pace e la fratellanza.
Noi Alpini della Comunità Alpino Veneta abbiamo lo stesso sangue dei nostri amati Avi, nel nostro cuore non vi è desiderio di conquiste ma di pace, serenità e desiderio, preparando un terreno di prosperità per i nostri figli e generazioni future.
Nei nostri cuori alberga il solo desiderio di vivere in pace nelle nostre famiglie e di armarci solo se attaccati nella nostra amata terra.
Comunità Alpino Veneta
Maurizio Brombin
 

TASSE O ESTORSIONI DI STATO ITALIANE?

Ecco una delle tante prove a dimostrazione di quanto delinquenziale sia lo stato straniero occupante italiano 
Rifiutando di pagare le illegali tasse italiane ma pur avendo sempre pagato i consumi addebitati in ogni bolletta, i così detti "sostituti d'imposta italici", nella fattispecie l'ASCOTRADE SPA (società privata), adesso mi nega il gas togliendo di fatto il contatore.
Non potremo dimenticare i responsabili di queste imprese  e società private che asseriscono addiriturra di aver anticipato le tasse per conto dei clienti … ma come fanno a calcolare in antipico quante tasse devono pagare allo stato italiano se quelle che applicano ai loro clienti sono calcolate sulla base dei loro consumi?
Quante tasse per l'acquisto di gas questa società paga allo stato italiano e quante ne incamera poi dai loro clienti?
Per tale società è "… a carico del cliente qualsiasi imposta o tasse presente e futura legata all'uso e al consumo del gas…".
Augurando a tale società di fallire al più presto, assicureremo l'iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili e l'assicurazione delle loro persone alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si andranno a determinare col ripristino di sovranità del Popolo Veneto su tutte le proprie terre d'origine.
Il futuro è comunque nostro e non vostro.
WSM
Venetia, 24 aprile 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 



art. 629 Codice Penale italiano
Chiunque, mediante violenza  o minaccia , costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000.
La pena è della reclusione da sei a venti anni e della multa da da euro 5.000 a euro 15.000, se concorre taluna delle circostanze indicate nell'ultimo capoverso dell'articolo precedente.

Ratio Legis
Tale disposizione trova il proprio fondamento non solo nella necessità di tutelare il patrimonio individuale, ma anche la libertà di autodeterminazione del singolo.

La violenza o la minaccia devono essere dirette a coartare la volontà della vittima affinchè questa compia un atto di disposizione patrimoniale, rimanendo indifferenti le modalità con cui queste condotte si realizzano.
Nello specifico la minaccia può concretarsi anche in un comportamento omissivo come nell'ipotesi in cui il proprietario di un immobile rifiuti la conclusione di un contratto di locazione in caso di mancato pagamento di un canone superiore a quello stabilito dalla legge.
La costrizione può avere ad oggetto il compimento di un atto di disposizione patrimoniale positivo (come ad esempio la donazione di una somma di danaro) o negativo (si pensi alla remissione di un debito), anche annullabile, ma necessariamente produttivo di effetti giuridici (gli atti radicalmente nulli non integrano la fattispecie in esame).
Il profitto non ha rilevanza solo economica o patrimoniale, ma può quindi trattarsi di un diverso vantaggio, a differenza del danno che deve invece essere esclusivamente di natura patrimoniale.

ecco cosa dice Wikipedia:

L'estorsione, in diritto, è un reato commesso da chi, con violenza o minaccia, costringa uno o più soggetti a fare o a non fare qualche atto al fine di trarne un ingiusto profitto con altrui danno.
È tipico reato commesso con la cooperazione della vittima.
La coercizione sulla vittima è relativa perché in essa residua un minimum di capacità di autodeterminazione che viene coartata dall'agente al fine di far compiere un atto dispositivo (dare,fare,non fare).
È reato di evento in cui la cooperazione della vittima è carpita con la forza intesa come coazione relativa.
Tra forza e la coazione deve sussistere un rapporto strumentale di mezzo a fine altrimenti si avrà solo induzione.
La condotta consiste nella costrizione mediante violenza o minaccia a determinati comportamenti attivi o omissivi.
La minaccia estorsiva può avere adoggetto anche una omissione con la pospettazione da parte dell' agente di non impedire ciò che ha il dovere giuridico di impedire. L'evento è quadruplice: 1) stato di coazione psichica, volontà viziata 2)atto dispositivo patrimoniale 3)danno altrui 4) profitto ingiusto per l 'agente o altri.
È una tipica attività spesso utilizzata dalle organizzazioni criminali (soprattutto le organizzazioni di tipo mafioso) a cui si ricorre per acquisire capitali ingenti, ma soprattutto per controllare il territorio.
 
 

E LA DIGOS TENTA ANCORA D’IMBAVAGLIARE IL MLNV

Sono le 10.52 di oggi 14.04.2017.
Dalla sede del MLNV sono appena usciti due poliziotti della DIGOS della polizia italiana in servizio alla Questura di Treviso.
Pacatezza e cortesia hanno contraddistinto questa volta i due operanti nel loro tentativo di notificare alla mia persona, quindi al Presidente del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO e PRESIDENTE DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO, un provvedimento, non meglio specificato, ma sembra relativo al presunto vilipendio della bandiera italiana a mezzo dichiarazioni rese alla stampa e sembrerebbe posto in essere ad iniziativa del questore straniero italiano a Treviso.
Ed ecco che la dittatura dello stato straniero occupante italiano, non tollerando di essere messo in discussione, è costretto a rinunciare alla solita commediante falsa rappresentazione della sua "democrazia" che impone al Popolo Veneto … e a gettare la maschera.
Queste bizzarre iniziative poliziesco/giudiziarie, che violano anche i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta delle Nazioni Unite, denotano quanto lo stato italiano sia accecato dalla sua stessa bramosia e avidità, ritenendo di poter imporre al Popolo Veneto anche un asservimento culturale.
Il tricolore italiano non è la nostra bandiera ma quello di uno stato che occupa le nostre terre, ci colonizza e ci deruba delle nostre risorse ed esercita, come in questo caso, un vero e proprio razzismo istituzionale che al giorno d'oggi viene qualificato anche come imperialismo culturale attraverso un neo/colonialismo.
Questa è la nostra bandiera:
 
 
 
Al questore di Treviso e/o a qualsiasi autorità d'occupazione straniera italiana che abbia preso tale iniziativa ribadisco di farsi un bell'esame di coscienza e di rispettare il diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto e le altre norme del diritto internazionale compresa la Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (Conseu – Barcellona 27 maggio 1990):
qualsiasi comunità umana, LIBERAMENTE accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento ad una propria cultura, lingua, tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituisce un Popolo.
Io sono LIBERAMENTE accomunato al Popolo Veneto e sicuramente non a quello italiano che proprio per questo presupposto giuridico non esiste.
Prima di tutto il Popolo Veneto non è liberamente accomunato allo stato italiano;
il Popolo Veneto ha una propria cultura che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha una propria storia (che a scuola non si vuol far conoscere per il timore del risveglio del senso di appartenenza ad un Popolo che non è italiano);
il Popolo Veneto ha una propria lingua che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha le proprie tradizioni storiche, che non sono quelle italiane.
Cultura, storia, lingua, tradizioni storiche che per mille e passa anni sono state sviluppate sul nostro territorio che geograficamente è costituito da Bergamo a Trieste.
Il questore di Treviso e/o a qualsiasi autorità d'occupazione straniera italiana sono tenute a rispettare il principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945), e dispone che uno degli scopi dell'Organizzazione è sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell'eguaglianza dei diritti dei popoli e del loro diritto dell'autodeterminazione.  
Detto principio attiene ai soggetti internazionali, quali i Movimenti di Liberazione Nazionale, e quindi al loro assetto e alla loro legittimazione giuridica sul piano internazionale.  
Viene riconosciuto a tre categorie di popoli:
1) ai popoli soggetti a potenza coloniale (estesa poi ai casi di cd neocolonialismo)
2) ai popoli soggetti a dominio straniero
3) ai popoli soggetti a regime razzista, ovvero che attua una discriminazione razziale.
L'italia, nei confronti del Popolo Veneto integra tutti e tre questi presupposti giuridici.
Il diritto all'autodeterminazione è un diritto erga omnes, che quindi si può far valere nei confronti di tutti gli altri stati.  
Gli effetti pratici del principio sono che: gli stati oppressori hanno l'obbligo di consentire l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, e non devono far ricorso all'uso della forza per negare tale diritto; i popoli hanno un pieno diritto riconosciuto all'autodeterminazione nei confronti dello stato oppressore; gli stati terzi devono sostenere i popoli in lotta per l'autodeterminazione in qualsiasi forma e astenersi dall'aiutare lo stato oppressore.
L'ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE ha proclamato la dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
Articolo 2: 
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Articolo 6:
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 10: 
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
Ma non sussistono elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente garantito anche in ambito italiano (art. 111 Cost.), venendo meno i requisiti della terzietà e dell’imparzialità del giudice che dovrebbero garantire e tutelare la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza di giudizio del singolo giudice rispetto alle parti e all’oggetto della controversia.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.  
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
OGNI VENETO HA DIRITTO DI ESSERE GIUDICATO DAI SUOI PARI E NON DA STRANIERI.
Articolo 12: 
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
Articolo 15: 
Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Io come Veneto sono arbitrariamente privato della mia Cittadinanza Veneta.
Come mai se sono di nazionalità Veneta sono di cittadinanza italiana?
Articolo 17:
Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Voi non avete mai restituito i beni di proprietà legalmente detenuti e illegalmenti rubati dalle nostra case e uffici.
Articolo 19:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Ma và?
Caro questotre italiano, ha letto bene?
Articolo 20:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.
 
Come la mettiamo caro questore italiano?
WSM
Venetia, 14 aprile 2017
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio
ecco cosa prevede lo stato straniero occupante italino:
I reati di vilipendio alla bandiera consistono in espressioni verbali o azioni fisiche che la legge considera ingiuriose nei confronti della bandiera nazionale (art. 292 c.p.) o di quella di uno Stato estero (art. 299 c.p.).
« Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.
Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.
Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali. »
Articolo 292 c.p., Vilipendio alla bandiera o ad altro emblema dello Stato)
"Chiunque nel territorio dello Stato vilipende, con espressioni ingiuriose, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, la bandiera ufficiale o un altro emblema di uno Stato estero, usati in conformità del diritto interno dello Stato italiano, è punito con l'ammenda da euro 100 a euro 1.000."
(Articolo 299 c.p., Offesa alla bandiera o ad altro emblema di uno Stato estero)

Perché per noi è un' infamia il tricolore italiano?
Perché è un disonore e un'offesa perché é il simbolo dell'imposta dominazione italiana che per giustificare l'annessione forzata dei territori della nostra Patria, la Serenissima Repubblica Veneta, ancora oggi erge il proprio predominio con l'inganno e l'impostura di un simulato plebiscito asserendo, con il loro falso storico, che i Veneti hanno deciso di diventare italiani
Ma noi Veneti non solo non abbiamo mai deciso in proposito, NOI VENETI NON SIAMO MAI VERAMENTE DIVENTATI ITALIANI, questa è una impostura e una falsità, una menzogna che lo stato italiano teme che i Veneti vengano a sapere.
Come Veneto ho tutto il diritto di criticare la presenza del tricolore sulle nostre strade e ho tutto il diritto di non sottostare a nessuna autorità d'occupazione straniera italiana. (prosegui)
 

IL FANATISMO ITALIANO … E’ COSA DI ALPINI?

E poi gli estremisti saremmo noi del MLNV.
 
 
 
Perché per noi è un' infamia il tricolore italiano?
Perché è un disonore e un'offesa perché é il simbolo dell'imposta dominazione italiana che per giustificare l'annessione forzata dei territori della nostra Patria, la Serenissima Repubblica Veneta, ancora oggi erge il proprio predominio con l'inganno e l'impostura di un simulato plebiscito asserendo, con il loro falso storico, che i Veneti hanno deciso di diventare italiani.
Ma noi Veneti non solo non abbiamo mai deciso in proposito, NOI VENETI NON SIAMO MAI VERAMENTE DIVENTATI ITALIANI, questa è una impostura e una falsità, una menzogna che lo stato italiano teme che i Veneti vengano a sapere.
Come Veneto ho tutto il diritto di criticare la presenza del tricolore sulle nostre strade e ho tutto il diritto di non sottostare a nessuna autorità d'occupazione straniera italiana.
Il principio di autodeterminazione dei Popoli è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945), e dispone che uno degli scopi dell'Organizzazione è sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell'eguaglianza dei diritti dei popoli e del loro diritto dell'autodeterminazione.  
Detto principio attiene ai soggetti internazionali, quali i Movimenti di Liberazione Nazionale, e quindi al loro assetto e alla loro legittimazione giuridica sul piano internazionale.  
Viene riconosciuto a tre categorie di popoli:
1) ai popoli soggetti a potenza coloniale (estesa poi ai casi di cd neocolonialismo)
2) ai popoli soggetti a dominio straniero
3) ai popoli soggetti a regime razzista, ovvero che attua una discriminazione razziale.
L'italia, nei confronti del Popolo Veneto integra tutti e tre questi presupposti giuridici.
Il diritto all'autodeterminazione è un diritto erga omnes, che quindi si può far valere nei confronti di tutti gli altri stati.  
Gli effetti pratici del principio sono che: gli stati oppressori hanno l'obbligo di consentire l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, e non devono far ricorso all'uso della forza per negare tale diritto; i popoli hanno un pieno diritto riconosciuto all'autodeterminazione nei confronti dello stato oppressore; gli stati terzi devono sostenere i popoli in lotta per l'autodeterminazione in qualsiasi forma e astenersi dall'aiutare lo stato oppressore.
Il povero Gentilini se ne faccia una ragione, ma del suo fanatismo non sappiamo che farcene.
Il tricolore italiano non è la nostra bandiera ma quello di uno stato che occupa le nostre terre, ci colonizza e ci deruba delle nostre risorse ed esercita, come in questo caso, un vero e proprio razzismo istituzionale che al giorno d'oggi viene qualificato anche come imperialismo culturale attraverso un neo/colonialismo.
Con imperialismo culturale si intende l'imposizione di una lingua e conseguentemente di una cultura da parte di una nazione (o gruppo etnico) nei confronti di un'altra.
Strumenti dell'imperialismo culturale sono il potere economico, politico e militare. (vedi Wikipedia)
L’Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio all'art.C1 identifica nel Popolo Veneto l’esclusivo, naturale e inalienabile Soggetto dotato di personalità giuridica originaria perché fonte ed archetipo stesso del suo diritto alla sovranità. 
Il “Popolo Veneto” esiste e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
I Veneti sono Persone accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche e come tali affermano la propria Nazione.
Il Popolo Veneto si identifica in quanto tale a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibile a specifici tratti razziali.
Ma ecco anche cosa recita la Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (Conseu – Barcellona 27 maggio 1990):
qualsiasi comunità umana, LIBERAMENTE accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento ad una propria cultura, lingua, tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituisce un Popolo.
Io sono LIBERAMENTE accomunato al Popolo Veneto e sicuramente non a quello italiano che proprio per questo presupposto giuridico non esiste.
Prima di tutto il Popolo Veneto non è liberamente accomunato allo stato italiano;
il Popolo Veneto ha una propria cultura che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha una propria storia (che a scuola non si vuol far conoscere per il timore del risveglio del senso di appartenenza ad un Popolo che non è italiano);
il Popolo Veneto ha una propria lingua che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha le proprie tradizioni storiche, che non sono quelle italiane.
Cultura, storia, lingua, tradizioni storiche che per mille e passa anni sono state sviluppate sul nostro territorio che geograficamente è costituito da Bergamo a Trieste.
Stranamente anche il Popolo Napoletano, il Popolo Siciliano, il Popolo Sardo, il Popolo del SudTirol, ancora oggi tutti illegalmente dominati dall'italia, hanno una loro cultura, una loro storia, una loro lingua e tradizioni storiche che non sono certamente italiane ma che lo stato italiano deruba … guardate per esempio con quanta arguzia si dice su Wikipedia di  Marco Polo:
(Venezia, 1254-Venezia 8 gennaio 1324) è stato un ambasciatore, scrittore, viaggiatore e mercante ITALIANO vissuto nella Repubblica di Venezia.
L'italia è sorta solo nel 1861 … all'epoca di Marco Polo non esisteva e come avrebbe potuto essere un ambasciatore, uno scrittore, un viaggiatore e un mercante italiano?
Rircodate la famosa frase di Massimo D'Azzeglio:
abbiamo fatto l'italia adesso dobbiamo fare gli italiani.
Dichiarazione più palese di questa non potrebbe esserci.
Da quando in qua si costituisce prima uno stato e poi il Popolo che ne deve far parte?
Le Nazioni Unite dicono che è importante che ogni Popolo deve avere  il dovere di sudditanza nei confronti del proprio stato, ma perché ci sia uno stato ci deve essere UN (1) Popolo (UN POPOLO e non più Popoli assoggettati e dominati da uno straniero).
Ecco perché io, Veneto, non mi identifico nelle leggi italiane perché ci sono imposte e le subisco.
Il dovere come Veneto è di rispettare le mie Istituzioni Venete che sono liberamente scelte dal Popolo Veneto:
L'Art. A 2 dell'Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP) recita testualmente: 
Tutte le norme giuridiche devono uniformarsi ai seguenti criteri:
– devono essere di carattere generale e fondamentali per la vita del Paese;
– devono essere fra loro coerenti e armonizzate;
– devono essere equilibrate con la tipicità culturale e con la tradizione veneta;
– devono essere comprensibili, sintetiche e semplici.
Tale ordinamento deve consentire al Popolo di identificarsi nelle leggi che lo governano e non di subirle.
L' Art.D 2 dell' Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP) recepisce come organo dotato di personalità giuridica primaria la Pubblica Amministrazione (PA) ovvero quel complesso organizzato di persone e di beni al quale il Popolo Veneto conferisce, ATTRAVERSO IL MUTUO CONSENSO, la capacità giuridica di conseguire scopi sociali secondo i comuni interessi.
La rilevanza della personalità giuridica primaria è destinata all’esclusivo esercizio delle funzioni assegnate alle istituzioni della pubblica amministrazione che devono essere esercitate nell’esclusivo interesse del Popolo Veneto.
Gli Organi che sono dotati di personalità giuridica primaria non possono essere di natura privata e perseguire interessi privati.
L'ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE ha proclamato la dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
  • Articolo 2: Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
  • Articolo 6: Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
  • Articolo 10: Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
  • Articolo 12: Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
  • Articolo 15: Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
    Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Io come Veneto sono arbitrariamente privato della mia Cittadinanza Veneta.
Come mai lo stato italiano ha cancellato dalle sue carte d'identità la voce "nazionalità" ?
Semplicemente perché a quella voce, noi Veneti, (come i Napoletani, i Siciliani, i Sardi, i Tirolesi, i Triestini e tutti gli altri), sarebbero dovuti essere indicati come persone di nazionalità Veneta a cui è imposta la cittadinanza italiana.
Come mai se sono di nazionalità Veneta sono di cittadinanza italiana?
Le dichiarazioni del Gentilini si commentano da sole ma nessuno gli toglierà la sua italianità perché la nostra Patria, che non è certo l'italia, ma la Serenissima Repubblica Veneta, è rispettosa delle libertà altrui, cosa che lo stato straniero italiano dimostra di non avere nei confronti del Popolo Veneto e del suo diritto all'autodeterminazione.
Gentilini dimostra che la faziosità delle sue opinioni sono il primo grande limite alla saggezza che l'età e l'esperienza dovrebbero garantire.
Ogni fanatismo è coinvolto sempre dal limite delle proprie opinioni, la propria e quella sbagliata … degli altri!
Per quanto riguarda il servilismo degli Alpini italiani è presto detto … ci sono Alpini Veneti e Alpini italiani ma a tutti dico di smetterla di farsi usare dall'italia e di riappropriarsi ciascuno della propria reale identità nazionale, allora si ci potranno essere adunate realmente libere dalla politica e dalla partitocrazia.
Con tutti i problemi che lo stato italiano sta illegalmente imponendo anche ai suoi cittadini oltre a quelli Veneti e delle altre Nazioni che soggioga, si dovrebbe pensare realmente a difendere i rispettivi Popoli dalla perdita di sovranità che ci vogliono imporre a tutti i costi.
Poi affermare che gli alpini sono sacri è una mistificazione del tutto ingiustificata perché quando il culto prevale sulla cultura questo porta al fanatismo.
Ecco un classico esempio di fanatismo italico … certi personaggi non sanno neppure quello che predicano … qual'è la vostra patria, qual'è la vostra bandiera, qual'è la vostra millenaria civiltà cristiana (italia nata nel 1861).
 
Tutte le guerre italiane sono state guerre di aggressione contro le Nazioni vicine e lontane e in questi conflitti hanno partecipato anche gli alpini italiani e molti di loro non sono più tornati a casa.
E' finito il tempo dei falsi miti costruiti sulla pelle della gente, bisogna smetterla di celebrare vittorie militari perché non è così che si onorano i caduti, la guerra, ogni guerra di aggresisone è un'infamia, una scelleratezza … l'italia anche nei nostri territori ha portato tanta distruzione con le guerre.
Ancora alcune precisazioni.
Il giornale La Tribuna farebbe meglio ad informarsi su cosa sono i Movimenti di Liberazione Nazionale prima di scrivere puttanate … l'ignoranza o la malafede che dimostra sono spaventose.
Il MLNV non è mai stato l'organizzatore di un progetto per "armare" una Polisia Veneta, ma col ripristino della legalità su tutti i nostri territori Veneti la Serenissima Repubblica avrà la sua Polisia Nasionale e non saranno certo i carabinieri italiani o la polizia di stato italiana a garantire ordine e sicurezza nei nostri territori.
Il MLNV non ha mai pubblicato minacce di punizioni contro le autorità d'occupazione straniere italiane a cominciare dal ex procuratore capo Fojadelli e all'ex questore Carmine Damiano, li abbiamo tutti iscritti a ruolo giudiziario per assicurarli alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si riterrà di adottare per i crimini commessi contro il Popolo Veneto e il suo diritto all'autodeterminazione.
Il cronista della Tribuna Federico de Wolanski tutto sommato serve anche male i suoi "padroni", perché la verità dei fatti non passa attraverso una stampa non libera dai finanziamenti dello stato straniero italiano che ha il controllo mediatico dell'informazione.
Aspettiamo comunque che la Polisia Nasionale Veneta, quando sarà il momento, assicuri anche questo personaggio alla Giustizia Veneta, visto e considerato che continua a scrivere un mucchio di falsità contro il MLNV ed è già iscritto a ruolo giudiziario.
WSM
Venetia, 29 marzo 2017
SERGIO BORTOTTO
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

QUANDO LA PROTESTA RAFFORZA IL POTERE ITALIANO.

Virgino Velini ha chiesto di condividere il suo messaggio inviato su Telegram.
Il MLNV, come ha sempre fatto, lascia ogni proprio membro libero di partecipare a qualsiasi tipo di manifestazione o iniziativa purché non sia in contrasto con i principi etici del MLNV stesso.
Sostenere dei patrioti contro l'arroganza e l'illegale pretesa italiana di giudicarli è senza dubbio legittimo ma bisogna stare molto attenti al rischio che si corre ad alimentare il sistema repressivo italiano.
Questo infame stato che ci occupa ha sempre usato ogni manifestazione e ogni protesta speculando su un'artefatta rappresentazione della realtà che, soprattutto mediaticamente, viene impoverita e alterata nel suo significato.
Se si vuol rappresentare l'iniziativa dei Serenissimi come un atto terroristico ogni manifestazione di sostegno nei loro confronti sarà sicuramente manipolata in questa ottica.
La mirata e voluta degenerazione del democratico diritto di manifestazione non può discolpare la repressione che ne deriva e il tipo di oppressione applicata tende solitamente a giustificare l'intervento banditesco dello stato straniero occupante.
Anche noi del MLNV siamo ben a conoscenza di come talune inchieste poliziesco/giudiziarie siano create ad hoc proprio per perseguitare i Veneti, un esempio è l'inchiesta denominata "Polisia Veneta" inventata di sana piana dai criminali inquirenti italiani.
L'importante non è sicuramente il risultato dell'inchiesta, tanto questa "gentaglia", che sa di essersi inventata ogni cosa, non è tenuta a giustificarsi e non pagherà mai in ambito italiano per la sua iniquità.
Lo scopo, il carburante che alimenta il motore che aziona questa perversa forma di repressione non è il processo alle intenzioni (che anche in italia non si potrebbe fare), ma è speculativo e destinato a giustificare l'azione di contrasto che ne deriva.
Ecco perché le attenzioni giudiziarie contro i Veneti che rivendicano il proprio diritto di autodeterminazione sono tutti volgari processi politici che lo stato italiano tenta di mascherare mostrandoli come dei crimini.
Quindi, occhio alle vere ragioni di ogni inchiesta poliziesco/giudiziaria italiana contro qualsiasi Cittadino del Popolo Veneto o che si autodetermina.
Se vogliamo veramente contrastare l'illegale potere dello stato straniero occupante italiano dobbiamo smascherare il livello politico di tali iniziative.
L'obbiettivo è sicuramente l'imperialismo culturale che la deviata giustizia italiana è chiamata ad applicare contro i Veneti.
L’italia dalla data di occupazione ha, di fatto, e continua a oggi a colonizzare la Repubblica Veneta, per agevolare il proprio dominio economico su tutte le risorse umane, finanziarie, fiscali, economiche, patrimoniali, naturali, paesaggistiche e faunistiche, storiche e artistiche.
Inoltre impedisce al Popolo Veneto di decidere liberamente il proprio statuto politico e di perseguire liberamente il proprio sviluppo economico, sociale e culturale, privandolo anche dei propri mezzi di sussistenza.
Oltre ai predetti processi socioeconomici, volti alla predazione delle risorse senza interesse alcuno per lo sviluppo del territorio, se ne verificano altri, a livello socioculturale, non meno devastanti.
Avvalendosi del potere economico, politico e militare, lo stato straniero italiano esercita un vero e proprio imperialismo culturale con l’imposizione della lingua italiana e di una cultura che non appartiene al Popolo Veneto.
Il Popolo Veneto è vittima dell’aggressione italiana perché è privato dei propri beni e dei propri diritti, e viene anche indotto ad assumere i valori dei colonizzatori, a giustificarne la prepotenza, ad auto colpevolizzarsi e a sviluppare un umiliante senso d’inferiorità.
Questi, in realtà, sono alcuni aspetti del tentativo italiano di sopprimere l'identità Veneta e quando non basta ecco che l'autorità d'occupazione manifesta la sua vera natura aggressiva e imperialista.
Come dimenticare tutti i gravissimi atti di aggressione posti in essere dai carabinieri, dalla polizia di stato, dalla guardia di finanza e dai giudici italiani contro Cittadini del Popolo Veneto?
Come dimenticare le offese, le aggressioni fisiche e verbali, le confische, i furti, i sequestri di persona, gli avvilenti trattamenti sanitari forzati sedando le persone,  le violazione di tutti i diritti stabiliti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che ogni giorno vengono perpetuati dalle autorità d'occupazione straniere italiane contro il Popolo Veneto.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Tutte le istituzioni straniere italiane d’occupazione sanno benissimo di essere generate da un’illusoria legittimità perché sono partorite da un’infame impostura.
Non sono neppure in grado di scagionare le proprie colpe e come commedianti, apparentemente ignoranti della Verità, anche i magistrati italiani pretendono di ergersi a giudici di Cittadini del Popolo Veneto ed emettono sentenze in nome di un popolo inesistente … quello italiano per l’appunto.
Contrastare lo stato straniero italiano d'occupazione è un dovere non un diritto per ogni Cittadino del Popolo Veneto e il primo passo è non riconoscere l'autorità che pretende di esercitare su di noi.
Dobbiamo adottare nuove strategie, più efficaci, più mirate, non agevolare la repressione italiana perché anche la legittima protesta alimenta sempre il potere.
Il tempo delle rivendicazioni è finito.
WSM
Venetia, 16 marzo 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Ecco l'appello di Virginio Velini:
Caro/a cittadino/a del  Veneto, caro cittadino Italiano
Tra tre giorni, a Brescia,  Venerdi 17 Marzo, ci sarà una manifestazione 
per difendere la libertà del popolo Veneto e della madre patria nella Repubblica Veneta.
oltre che dei Patrioti del “TanKo” che vengono processati politicamente per "le intenzioni terroristiche”.
Il PM di Brescia si è così espresso durante la sua requisitoria,  ed è chiaro che questo È UN PROCESSO POLITICO ALLE INTENZIONI DI CHI DEMOCRATICAMENTE E PACIFICAMENTE LOTTA per l'indipendenza del VENETO.
"Auspicare l'indipendenza, piuttosto che il federalismo regionale, piuttosto che l'autonomismo è già finalità di eversione dell'ordinamento costituito”.
Io credo che la giustizia italiana dovrebbe occuparsi dei ladri, rapinatori e della  corruzione che stanno depredando le nostre risorse ed aziende e che ci rendono schiavi a casa nostra, invece tolgono i figli ai legittimi genitori, alcuni giudici hanno lasciato passare la scadenza dei termini e liberato criminali mafiosi giudicati, fanno fallire le aziende che non riescono a pagare Equitalia, permettono agli ex brigatisti di andare a tenere lezioni all’università ai nostri figli, ma non ci permettono di difenderci a casa nostra come vogliamo.
Io sono una persona pacifica e credo che l’ignoranza espressa dal PM di Brescia sia evidente, ma se saremo in tanti, potremo fargli contare quante persone sanno la Verità, quanti conoscono la storia del Veneto e che fu della GRANDE REPUBBLICA VENETA che fece sventolare la sua bandiera per 1100 anni, il futuro è davanti ai nostri occhi e a ciò che stiamo costruendo ora nella nostra proiezione mentale.
IO CI SARO' e con me tanti fratelli Veneti e amici Italiani che conoscono la Verità ma, se solo potessi esserci anche Tu, faresti la differenza! Grazie dal mio cuore Veneto, Grazie dai Tuoi antenati.
Grazie se condividi…
 

PERCHE’ AUTODETERMINARSI PER L’ITALIA E’ UN REATO?

Se lo stato italiano pretende di ergersi a competente conoscitore dei diritto di autodeterminazione vuol dire che intenzionalmente continua a negarlo ai Veneti con l'inganno e la frode e in violazione della stessa Carta delle Nazioni Unite.
Non è certo per ingenuità e incapacità giuridica che l'italia sottovaluta i suoi obblighi rispetto a tale diritto del Popolo Veneto.
Lo stato italiano, proprio perché straniero a casa nostra, non tollera di essere messo in discussione e con le sue forze armate, le sue variegate forze di polizia e tutte le istituzioni d'occupazione, perseguita i Cittadini del Popolo Veneto che si ostinano a rivendicare il proprio diritto all'autodeterminazione.
E così, oggi come oggi, anche la falsa e ingannevole ospitalità di "profughi" è strumentalizzata per camuffare l'immagine di uno stato occupante, razzista e colonialista nei confronti dei Popoli della penisola che pretende di dominare perché non sono italiani.
Pertanto, dopo il falso mito risorgimentale, le perse guerre di aggressione, e la fantapolitica della prima, seconda e forse terza repubblica delle banane, oggi lo stato italiano ci impone l'accoglienza e la tolleranza verso chi, oltre a non esserlo nei nostri confronti, pretende che questa inversa forma di razzismo istituzionale sia accettata, volenti o nolenti, quasi fosse un tributo ad una imposta immaginaria "globalizzazione".
Ma anche il Popolo Veneto ha le sue tradizioni, la sua cultura, la sua storia millenaria, una sua religione e non è disposto a barattarle con qualsiasi ambizione straniera, compresa quella italiana.
Credo che anche il Popolo Veneto abbia dimostrato fin troppa tolleranza e pazienza nei confronti di queste sciagurate nullità della politica italiana e contro ogni traditore, collaborazionista e ogni astuto opportunista.
WSM
Venetia, 13 marzo 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
 

L’IMPOSTO TRICOLORE E’ UN IGNOBILE ATTO DI RAZZISMO ISTITUZIONALE.

L'ostentazione del tricolore italiota appeso quasi ad ogni palo delle nostre strade non fa che aumentare il sentimento anti-italiano.
Per quanto strano possa apparire tutto ciò sta incidendo sfavorevolmente sull'opinione pubblica.
In giro, per la strade e nel locali pubblici, non ho udito una sola parola di compiacimento per tale insolente e grottesca iniziativa.
O non ci si bada o da al voltastomaco.
A quasi due mesi dall'adunata degli alpini italiani, una forza armata dello stato invasore, questi ci impongono il loro tricolore.
Ma badate bene come questo infame vessillo dello stato straniero occupante italiano è issato ben in alto ad ogni palo, lontano da mani che lo strapperebbero volentieri.
I tricolori non sventolano dalle finestre delle abitazioni o dai terrazzi (se non forse di qualche italiano verace) ma sono vergognosamente imposti e issati sui pali pubblici della luce.
Ma con tutti i problemi che ci sono e che lo stato italiano ci sta creando c'è da chiedersi quanti soldi sono stati spesi per ostentare la "strasa italiana".
Vergognatevi alpini… meritate di essere e rimanere italiani, sicuramente non Veneti, perché la Serenissima Patria non potrà mai riconoscere come suoi figli coloro i quali omaggiano la bandiera del nemico.
WSM
Venetia 13 marzo 2017
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

QUESTA E' LA NOSTRA BANDIERA … NON LO SCORDINO NEPPURE GLI ALPINI!

IGNORANZA E ARROGANZA … APPUNTO, ALPINI ITALANI!

E' proprio vero che la più grande "arma di distruzione di massa" è l’ignoranza, ma quando ad essa si accompagna l'arroganza del "mona di turno", beh allora gli alpini meritano di essere e rimanere italiani e non Veneti.
"Semo cojoni noialtri" ha annuito qualcuno di loro mentre si accingeva a legare a un palo della luce l'ennesima "strasa tricolore".
Un'altro cencio bianco, rosso e verde … (mi ricorda la strofa canticchiata da bambino … il colore delle tre m….) appeso lungo le nostre strade di comuni non certo amministrati da rossi comunisti, ma italianissimi leghisti.
Italianissimo come il sindaco leghista di Villorba (Tv) Serena (ora commissariato) che autorizza questi alpini, servi del regime straniero italiano, a insozzare per mesi le nostre strade con i tricolori, per autocelebrarsi con la loro adunanza di maggio.
L'infame emblema italiano è furbescamente issato ad ogni angolo e questo perché l'italia non sa proprio più come coinvolgere la cittadinanza con le celebrazioni dei suoi falsi miti, del falso patriottismo, di una invereconda e sfrontata pretesa di ritenerci italiani per forza.
Non basteranno neppure gli alpini a impedirci di spazzare via una volta per tutte questo sciagurato periodo di occupazione italiana.
Un giorno lo ricorderemo e i nostri discendenti lo studieranno a scuola ricordando, quale perenne esortazione, che chi omaggia la bandiera del nemico italiano non potrà mai più calpestare il sacro patrio suolo e sarà additato per sempre come un impostore, un indegno servo dello stato straniero occupante, anche se sul capo porta un cappello d'alpino.
WSM
Venetia, 11 marzo 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

8 MARZO 2017 – NON E’ LA FESTA DELLE DONNE VENETE

FESTA DELLE DONNA 2017!
Festa della donna anche quest'anno… ma ne siamo sicuri ?
Le nostre donne Venete non hanno nulla da festeggiare.
Le donne Venete non possono festeggiare l'8 marzo perché non sono libere di farlo.
Inutile che lo stato italiano continui con queste celebrazioni sciorinando la sequela di delitti e femminicidi, di diritti e vite di donne abusate e violate.
Il primo grande delitto contro le nostre donne Venete e degli altri Popoli che sottomette con l'occupazione e la colonizzazione delle loro terre lo compie proprio l'infame stato straniero italiano.
Le priva della loro LIBERTA', della loro DIGNITA' … perché non sono italiane.
E' nauseante l'ostentazione di questo falso riguardo rispetto ai diritti violati delle donne, alle loro aspirazioni e alle loro impedite realizzazioni quando è proprio lo stato italiano a voler sottomettere anche le nostre donne.
Ridateci la nostri dignità … perché per noi Veneti è un affronto e un'indecenza essere considerati italiani.
WSM
Venetia, 8 marzo 2017
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del GVP.
 

PATRIOTI VENETI E ITALIA … IL FUTURO E’ NOSTRO!

clicca qui per vedere l'intervista fatta al MLNV e ad altri.

Siamo comunque alle solite … sembra che la questione indipendenza del Popolo Veneto sia solo una questione de "schei".
Tutto sembra ruotare intorno ai soldi e al non pagare tasse.
Ma quello che per noi Veneti è ovvio non sembra esserlo per gli italiani che, come il giornalista, non riescono a spiegarsi perché c'è tutta questa voglia di indipendenza e di autodeterminazione.
Sembra proprio che non capiscano che …
NOI VENETI NON SIAMO ITALIANI.
 

E’ UN DOVERE OPPORSI AI TENTATIVI DI ESTORSIONE DI TASSE ITALIANE.

Pagare le tasse all'italia è come accettare l'imposta cittadinanza e riconoscersi italiani … ma noi Veneti non siamo mai diventati italiani.
Lo abbiamo ripetuto molte volte, e lo stato italiano finge di non sentire … non c'è un solo atto che dimostra che i Veneti hanno deciso di loro spontanea volontà di essere italiani.
Eppure l'art.15 della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI recita testualmente:
Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Ma l'italia ha violato e continua a violare anche questo inalienabile diritto del Popolo Veneto … lo ha privato della propria cittadinanza e gli ha imposto quella italiana.
Lo stato italiano e i privati che perpetuano la riscossione di tasse per suo conto, farebbero bene a rammentare cosa recita anche l'art.2 della medesima DUDU:
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
E' molto probabile che la reazione scomposta dello stato straniero occupante italiano e delle società private che agiscono come esattori per suo conto, poterà ad una interruzzione del servizio cui sono invece obbligati ad erogare per legge.
La frode, il ladrocinio è perpetuato come un racket dallo stato italiano.
Sapete cosa vuol dire mafia?
Le analisi moderne del fenomeno considerano la mafia, prima ancora che un'organizzazione criminale, un "sistema di potere" fondato sul consenso sociale della popolazione e sul controllo sociale che ne consegue; ciò evidenzia come la sua principale garanzia di esistenza non stia tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nel consenso della popolazione e nelle collaborazioni con funzionari pubblici, istituzioni dello Stato e politici, e soprattutto nel supporto sociale.
Di conseguenza il termine viene spesso usato per indicare un modo di fare o meglio di organizzare attività illecite. (Wikipedia)
La pretesa di imporre tasse al Popolo Veneto da parte dello stato italiano è una di queste attività illecite … e come la presenza delle sue istituzioni e forze d'occupazione sui nostri territori sono illegali.
Questo almeno deve essere chiaro.
WSM
Venetia, 7 febbraio 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 
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IO STO CON TRUMP !

Questa mattina, al bar, la mia attenzione è stata rubata per un attimo dalla fastidiosa e commediante propaganda mediatica di turno.
Trump è solo contro il mondo …
Sale la protesta contro Trump.
Oceaniche manifestazioni in America contro Trump …
L’assassino che ha ucciso in Canada sarebbe stato ispirato da Trump e da Jean-Marie Le Pen del partito di estrema destra francese.
Anche l’ONU e la U.E. condannano Trump contro lo stop ai migranti islamici.
Infine anche il capo del governo italiano avrebbe espresso contrarietà contro Trump e la sua politica "isolazionista".
Insomma il Presidente degli Stati Uniti d’America adesso sarebbe un mascalzone.
È un dovere verificare l’attendibilità delle notizie fornite anche qui dai media così detti “nazionali italiani” perché l’informazione di TV e giornali è quasi sempre e metodicamente alterata per fini direttamente ideologici.
Come domestici incapaci questi servono anche male i loro padroni e l'ipocrisia di questa falsa classe politica domina in modo nauseante la scena mediatica.
Se tutti quelli che nel mondo sostengono una "ragion di stato" diversa da quella che la deriva politica di sinistra anche qui ci vuole imporre …
bene, 
allora IO STO CON TRUMP.
WSM
Venetia 31 gennaio 2017
Sergio Bortotto,
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio.
(www.mlnv.org)
Manco nominato presidente
e Trump ha già costruito il muro che separa Messico e Usa.
Ah no, scusate.
Mi dicono dalla regia che il muro (nella foto qui a destra)
lo ha costruito Bill Clinton, marito di Hillary nel 1993 … dicono.
Si protesta contro Trump il bullo, e poi si fa i bulli contro suo figlio di appena 10 anni (la violenza verbale contro Barron Trump è vergognosa);
si protesta contro Trump il misogino e poi si denigra la moglie Melania (donna molto intelligente che, tra le altre cose, parla correttamente 5 lingue);
si protesta contro il maschilismo di Trump e non si dice una parola sul fatto che Linda Sarsour, una delle principali organizzatrici della Women’s March, vorrebbe la Sharia sul suolo statunitense;
si parla di diritti delle donne, ma si dimentica che il 20% della campagna elettorale della Clinton è stata finanziata dall’Arabia Saudita (paese dove alle donne è perfino proibito avere la patente e possono essere frustate in piazza se escono “non accompagnate” da un familiare di sesso maschile);
si protesta contro il muro di Trump, ma per decenni il muro costruito da Bill Clinton non ha costituito un problema;
si protesta contro le “potenziali” guerre di Trump, e per 8 anni si sono appoggiati tutti gli interventi militari del nobel Obama.
Così, giusto per dire.
Così, giusto per ricordare che siete liberi di protestare, ma un po' di coerenza non guasterebbe.
 
Bergoglio, il papa, critica Trump per il muro (costruito già da Clinton) … ma ecco un'immagine del perimetro Vaticano
“Lo scopo confessato della propaganda è persuadere e non illuminare… la propaganda è sempre un tentativo di asservimento.” 
SIMONE VEIL
"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità"
Frase di Joseph Goebbels Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945.
Ma per fortuna non tutti sono servi della politica e ci svelano qualche scomoda verità per la sinistra:
 
E finsero felici e contenti:
(ecco alcune testate giornalistiche moto di parte)
 

PERIZIA GIURIDICA SULLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA – POF. DANIEL TURP – CONSIDERAZIONI

In occasione dell'incontro avuto con la Schützenkompanie "Major Giuseppe De Betta" di Trento – Sud Tirol, (vedi qui) siamo stati omaggiati del libro VENETO – PASSI VERSO LA LIBERTA' a cura di Südtiroler Heimatbund Roland Lang (…) e riportante, fra l'altro, una perizia giuridica del Univ,.Prof. Dr. iur. Daniel Turp, Montréal (Canada) sulla questione del referendum consultivo sull'indipendenza, indetto dall'ente italiano "regione veneto".
Innanzitutto c’è da precisare che si parte da un presupposto estremamente sbagliato e incoerente e cioè quello di considerare il Popolo Veneto italiano.
Se il Popolo Veneto è tale, non si capisce perché si debba affidare a giudizi di sorta di enti stranieri italiani su proposta di partiti e associazioni italiane.
“Indipendenza veneta” viene definita un’associazione nell’ordinanza della corte costituzione italiana emessa all’udienza del 28 aprile 2015, quindi è da prendere atto che tale associazione è costituita in ambito italiano e secondo le regole italiane;   come tale, laddove fosse anche un partito politico, non potrebbe mai, secondo le regole italiane, mirare all’indipendenza della Serenissima ma al massimo all’autonomia della regione veneto italiana; la prova lo recita l’art. 24 dello statuto di Indipendenza Veneta: Norme di chiusura. 24.1: Per quanto qui non espressamente statuito o previsto si farà riferimento a quanto previsto dalle leggi e dai regolamenti vigenti … ovvero quelli italiani.
Qualunque associazione e/o partito politico, soprattutto se costituito nell’ambito dello stato straniero italiano, compresa la Lega Nord, non può rappresentare né parlare a nome del Popolo Veneto ma solo in rappresentanza dei propri iscritti.
La diatriba sulla legittimità della sentenza della corte costituzionale non può riguardare il Popolo Veneto perché è una questione italiana, fra enti italiani e associazioni italiane.
La legge dell’ente regione veneto del 19 giugno 2014 nr.15 è o non è titolata “Referendum Consultivo sull’autonomia del Veneto”???
Vogliamo allora smetterla di confondere il diritto di autodeterminazione con la reclamata autonomia leghista?
Cosa c’entra ilo diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto con la richiesta di autonomia regionale in ambito italiano?
NIENTE!
L’articolo 1 della famigerata legge regionale nr.16 del 19 giugno 2014 recita al puto 1:
“Il presidente della giunta regionale del veneto indice un referendum consultivo per conoscere la volontà degli elettori del veneto sul seguente quesito: “vuoi che il Veneto diventi una Repubblica Indipendente e Sovrana? SI o NO?”
Il presidente della giunta regionale del veneto è un’autorità periferica italiana, rappresenta un partito politico italiano, più volte ingannatore delle legittime aspettative del Popolo Veneto.
Chiede agli elettori veneti di esprimere il proprio voto sulla trasformazione di una regione italiana in una Repubblica Indipendente … (i territori sono solo una parte di quelli della Serenissima Repubblica Veneta e noi diciamo no al ripetersi dello smembramento della nostra Patria).
Chi sarebbero poi gli elettori:
lo recita bene il punto 3 del medesimo articolo … “ hanno diritto di voto tutti i cittadini (?… attenzione, non i Veneti) che, alla data di svolgimento del referendum, hanno compiuto il 18mo anno di età e che sono iscritti nelle liste elettorali (significa dichiararsi innanzitutto cittadini italiani e non è detto che siano appartenenti al Popolo Veneto) di un comune compreso nel territorio veneto (si riferisce al territorio della regione veneto).
Insomma tutti i cittadini residenti nel territorio dell’ente regione veneto dovrebbero esprimere un parere su un diritto che è già previsto per legge e che si chiama autodeterminazione.
Qual è dunque il vero motivo di tale referendum?
Quale che sia il risultato il motivo è soprattutto il “galleggiamento politico” dell’attuale partito lega nord che con abilità e inganno continua ad attentare al percorso di ripristino di sovranità del Popolo Veneto su tutte le proprie terre d’origine usando arbitrariamente la bandiera della Nazione Veneta (che non è la regione veneto italiana) e insudiciando per fini politici il Gonfalone di San Marco.
Pochi Veneti si identificherebbero nella bandiera della regione veneto.
Ed ecco la più volgare delle contgraddizioni:
 
Le Istituzioni Venete non sono quelle dell'ente regione Veneto italiano e tali non potranno mai rispondere alla volontà del Popolo Veneto perché non li può rappresentare.
Leggete bene, nel libro, infatti, non si parla più di Popolo Veneto ma del popolo che esse rappresentano, ovvero di popolazione residente nei territori, ma non di un Popolo.
L’Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio identifica nel Popolo Veneto l’esclusivo, naturale e inalienabile Soggetto dotato di personalità giuridica originaria perché fonte ed archetipo stesso del suo diritto alla sovranità.
Il “Popolo Veneto” esiste e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
I Veneti sono Persone accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche e come tali affermano la propria Nazione.
Il Popolo Veneto si identifica in quanto tale a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibile a specifici tratti razziali.
Ecco chi è il Popolo Veneto … italiani, (vedi qui)
WSM
Venetia, 30 gennaio 2017
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provisorio