COMUNICATI

QUANDO LA PROTESTA RAFFORZA IL POTERE ITALIANO.

Virgino Velini ha chiesto di condividere il suo messaggio inviato su Telegram.
Il MLNV, come ha sempre fatto, lascia ogni proprio membro libero di partecipare a qualsiasi tipo di manifestazione o iniziativa purché non sia in contrasto con i principi etici del MLNV stesso.
Sostenere dei patrioti contro l'arroganza e l'illegale pretesa italiana di giudicarli è senza dubbio legittimo ma bisogna stare molto attenti al rischio che si corre ad alimentare il sistema repressivo italiano.
Questo infame stato che ci occupa ha sempre usato ogni manifestazione e ogni protesta speculando su un'artefatta rappresentazione della realtà che, soprattutto mediaticamente, viene impoverita e alterata nel suo significato.
Se si vuol rappresentare l'iniziativa dei Serenissimi come un atto terroristico ogni manifestazione di sostegno nei loro confronti sarà sicuramente manipolata in questa ottica.
La mirata e voluta degenerazione del democratico diritto di manifestazione non può discolpare la repressione che ne deriva e il tipo di oppressione applicata tende solitamente a giustificare l'intervento banditesco dello stato straniero occupante.
Anche noi del MLNV siamo ben a conoscenza di come talune inchieste poliziesco/giudiziarie siano create ad hoc proprio per perseguitare i Veneti, un esempio è l'inchiesta denominata "Polisia Veneta" inventata di sana piana dai criminali inquirenti italiani.
L'importante non è sicuramente il risultato dell'inchiesta, tanto questa "gentaglia", che sa di essersi inventata ogni cosa, non è tenuta a giustificarsi e non pagherà mai in ambito italiano per la sua iniquità.
Lo scopo, il carburante che alimenta il motore che aziona questa perversa forma di repressione non è il processo alle intenzioni (che anche in italia non si potrebbe fare), ma è speculativo e destinato a giustificare l'azione di contrasto che ne deriva.
Ecco perché le attenzioni giudiziarie contro i Veneti che rivendicano il proprio diritto di autodeterminazione sono tutti volgari processi politici che lo stato italiano tenta di mascherare mostrandoli come dei crimini.
Quindi, occhio alle vere ragioni di ogni inchiesta poliziesco/giudiziaria italiana contro qualsiasi Cittadino del Popolo Veneto o che si autodetermina.
Se vogliamo veramente contrastare l'illegale potere dello stato straniero occupante italiano dobbiamo smascherare il livello politico di tali iniziative.
L'obbiettivo è sicuramente l'imperialismo culturale che la deviata giustizia italiana è chiamata ad applicare contro i Veneti.
L’italia dalla data di occupazione ha, di fatto, e continua a oggi a colonizzare la Repubblica Veneta, per agevolare il proprio dominio economico su tutte le risorse umane, finanziarie, fiscali, economiche, patrimoniali, naturali, paesaggistiche e faunistiche, storiche e artistiche.
Inoltre impedisce al Popolo Veneto di decidere liberamente il proprio statuto politico e di perseguire liberamente il proprio sviluppo economico, sociale e culturale, privandolo anche dei propri mezzi di sussistenza.
Oltre ai predetti processi socioeconomici, volti alla predazione delle risorse senza interesse alcuno per lo sviluppo del territorio, se ne verificano altri, a livello socioculturale, non meno devastanti.
Avvalendosi del potere economico, politico e militare, lo stato straniero italiano esercita un vero e proprio imperialismo culturale con l’imposizione della lingua italiana e di una cultura che non appartiene al Popolo Veneto.
Il Popolo Veneto è vittima dell’aggressione italiana perché è privato dei propri beni e dei propri diritti, e viene anche indotto ad assumere i valori dei colonizzatori, a giustificarne la prepotenza, ad auto colpevolizzarsi e a sviluppare un umiliante senso d’inferiorità.
Questi, in realtà, sono alcuni aspetti del tentativo italiano di sopprimere l'identità Veneta e quando non basta ecco che l'autorità d'occupazione manifesta la sua vera natura aggressiva e imperialista.
Come dimenticare tutti i gravissimi atti di aggressione posti in essere dai carabinieri, dalla polizia di stato, dalla guardia di finanza e dai giudici italiani contro Cittadini del Popolo Veneto?
Come dimenticare le offese, le aggressioni fisiche e verbali, le confische, i furti, i sequestri di persona, gli avvilenti trattamenti sanitari forzati sedando le persone,  le violazione di tutti i diritti stabiliti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che ogni giorno vengono perpetuati dalle autorità d'occupazione straniere italiane contro il Popolo Veneto.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Tutte le istituzioni straniere italiane d’occupazione sanno benissimo di essere generate da un’illusoria legittimità perché sono partorite da un’infame impostura.
Non sono neppure in grado di scagionare le proprie colpe e come commedianti, apparentemente ignoranti della Verità, anche i magistrati italiani pretendono di ergersi a giudici di Cittadini del Popolo Veneto ed emettono sentenze in nome di un popolo inesistente … quello italiano per l’appunto.
Contrastare lo stato straniero italiano d'occupazione è un dovere non un diritto per ogni Cittadino del Popolo Veneto e il primo passo è non riconoscere l'autorità che pretende di esercitare su di noi.
Dobbiamo adottare nuove strategie, più efficaci, più mirate, non agevolare la repressione italiana perché anche la legittima protesta alimenta sempre il potere.
Il tempo delle rivendicazioni è finito.
WSM
Venetia, 16 marzo 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Ecco l'appello di Virginio Velini:
Caro/a cittadino/a del  Veneto, caro cittadino Italiano
Tra tre giorni, a Brescia,  Venerdi 17 Marzo, ci sarà una manifestazione 
per difendere la libertà del popolo Veneto e della madre patria nella Repubblica Veneta.
oltre che dei Patrioti del “TanKo” che vengono processati politicamente per "le intenzioni terroristiche”.
Il PM di Brescia si è così espresso durante la sua requisitoria,  ed è chiaro che questo È UN PROCESSO POLITICO ALLE INTENZIONI DI CHI DEMOCRATICAMENTE E PACIFICAMENTE LOTTA per l'indipendenza del VENETO.
"Auspicare l'indipendenza, piuttosto che il federalismo regionale, piuttosto che l'autonomismo è già finalità di eversione dell'ordinamento costituito”.
Io credo che la giustizia italiana dovrebbe occuparsi dei ladri, rapinatori e della  corruzione che stanno depredando le nostre risorse ed aziende e che ci rendono schiavi a casa nostra, invece tolgono i figli ai legittimi genitori, alcuni giudici hanno lasciato passare la scadenza dei termini e liberato criminali mafiosi giudicati, fanno fallire le aziende che non riescono a pagare Equitalia, permettono agli ex brigatisti di andare a tenere lezioni all’università ai nostri figli, ma non ci permettono di difenderci a casa nostra come vogliamo.
Io sono una persona pacifica e credo che l’ignoranza espressa dal PM di Brescia sia evidente, ma se saremo in tanti, potremo fargli contare quante persone sanno la Verità, quanti conoscono la storia del Veneto e che fu della GRANDE REPUBBLICA VENETA che fece sventolare la sua bandiera per 1100 anni, il futuro è davanti ai nostri occhi e a ciò che stiamo costruendo ora nella nostra proiezione mentale.
IO CI SARO' e con me tanti fratelli Veneti e amici Italiani che conoscono la Verità ma, se solo potessi esserci anche Tu, faresti la differenza! Grazie dal mio cuore Veneto, Grazie dai Tuoi antenati.
Grazie se condividi…
 

PERCHE’ AUTODETERMINARSI PER L’ITALIA E’ UN REATO?

Se lo stato italiano pretende di ergersi a competente conoscitore dei diritto di autodeterminazione vuol dire che intenzionalmente continua a negarlo ai Veneti con l'inganno e la frode e in violazione della stessa Carta delle Nazioni Unite.
Non è certo per ingenuità e incapacità giuridica che l'italia sottovaluta i suoi obblighi rispetto a tale diritto del Popolo Veneto.
Lo stato italiano, proprio perché straniero a casa nostra, non tollera di essere messo in discussione e con le sue forze armate, le sue variegate forze di polizia e tutte le istituzioni d'occupazione, perseguita i Cittadini del Popolo Veneto che si ostinano a rivendicare il proprio diritto all'autodeterminazione.
E così, oggi come oggi, anche la falsa e ingannevole ospitalità di "profughi" è strumentalizzata per camuffare l'immagine di uno stato occupante, razzista e colonialista nei confronti dei Popoli della penisola che pretende di dominare perché non sono italiani.
Pertanto, dopo il falso mito risorgimentale, le perse guerre di aggressione, e la fantapolitica della prima, seconda e forse terza repubblica delle banane, oggi lo stato italiano ci impone l'accoglienza e la tolleranza verso chi, oltre a non esserlo nei nostri confronti, pretende che questa inversa forma di razzismo istituzionale sia accettata, volenti o nolenti, quasi fosse un tributo ad una imposta immaginaria "globalizzazione".
Ma anche il Popolo Veneto ha le sue tradizioni, la sua cultura, la sua storia millenaria, una sua religione e non è disposto a barattarle con qualsiasi ambizione straniera, compresa quella italiana.
Credo che anche il Popolo Veneto abbia dimostrato fin troppa tolleranza e pazienza nei confronti di queste sciagurate nullità della politica italiana e contro ogni traditore, collaborazionista e ogni astuto opportunista.
WSM
Venetia, 13 marzo 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
 

L’IMPOSTO TRICOLORE E’ UN IGNOBILE ATTO DI RAZZISMO ISTITUZIONALE.

L'ostentazione del tricolore italiota appeso quasi ad ogni palo delle nostre strade non fa che aumentare il sentimento anti-italiano.
Per quanto strano possa apparire tutto ciò sta incidendo sfavorevolmente sull'opinione pubblica.
In giro, per la strade e nel locali pubblici, non ho udito una sola parola di compiacimento per tale insolente e grottesca iniziativa.
O non ci si bada o da al voltastomaco.
A quasi due mesi dall'adunata degli alpini italiani, una forza armata dello stato invasore, questi ci impongono il loro tricolore.
Ma badate bene come questo infame vessillo dello stato straniero occupante italiano è issato ben in alto ad ogni palo, lontano da mani che lo strapperebbero volentieri.
I tricolori non sventolano dalle finestre delle abitazioni o dai terrazzi (se non forse di qualche italiano verace) ma sono vergognosamente imposti e issati sui pali pubblici della luce.
Ma con tutti i problemi che ci sono e che lo stato italiano ci sta creando c'è da chiedersi quanti soldi sono stati spesi per ostentare la "strasa italiana".
Vergognatevi alpini… meritate di essere e rimanere italiani, sicuramente non Veneti, perché la Serenissima Patria non potrà mai riconoscere come suoi figli coloro i quali omaggiano la bandiera del nemico.
WSM
Venetia 13 marzo 2017
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

QUESTA E' LA NOSTRA BANDIERA … NON LO SCORDINO NEPPURE GLI ALPINI!

IGNORANZA E ARROGANZA … APPUNTO, ALPINI ITALANI!

E' proprio vero che la più grande "arma di distruzione di massa" è l’ignoranza, ma quando ad essa si accompagna l'arroganza del "mona di turno", beh allora gli alpini meritano di essere e rimanere italiani e non Veneti.
"Semo cojoni noialtri" ha annuito qualcuno di loro mentre si accingeva a legare a un palo della luce l'ennesima "strasa tricolore".
Un'altro cencio bianco, rosso e verde … (mi ricorda la strofa canticchiata da bambino … il colore delle tre m….) appeso lungo le nostre strade di comuni non certo amministrati da rossi comunisti, ma italianissimi leghisti.
Italianissimo come il sindaco leghista di Villorba (Tv) Serena (ora commissariato) che autorizza questi alpini, servi del regime straniero italiano, a insozzare per mesi le nostre strade con i tricolori, per autocelebrarsi con la loro adunanza di maggio.
L'infame emblema italiano è furbescamente issato ad ogni angolo e questo perché l'italia non sa proprio più come coinvolgere la cittadinanza con le celebrazioni dei suoi falsi miti, del falso patriottismo, di una invereconda e sfrontata pretesa di ritenerci italiani per forza.
Non basteranno neppure gli alpini a impedirci di spazzare via una volta per tutte questo sciagurato periodo di occupazione italiana.
Un giorno lo ricorderemo e i nostri discendenti lo studieranno a scuola ricordando, quale perenne esortazione, che chi omaggia la bandiera del nemico italiano non potrà mai più calpestare il sacro patrio suolo e sarà additato per sempre come un impostore, un indegno servo dello stato straniero occupante, anche se sul capo porta un cappello d'alpino.
WSM
Venetia, 11 marzo 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

8 MARZO 2017 – NON E’ LA FESTA DELLE DONNE VENETE

FESTA DELLE DONNA 2017!
Festa della donna anche quest'anno… ma ne siamo sicuri ?
Le nostre donne Venete non hanno nulla da festeggiare.
Le donne Venete non possono festeggiare l'8 marzo perché non sono libere di farlo.
Inutile che lo stato italiano continui con queste celebrazioni sciorinando la sequela di delitti e femminicidi, di diritti e vite di donne abusate e violate.
Il primo grande delitto contro le nostre donne Venete e degli altri Popoli che sottomette con l'occupazione e la colonizzazione delle loro terre lo compie proprio l'infame stato straniero italiano.
Le priva della loro LIBERTA', della loro DIGNITA' … perché non sono italiane.
E' nauseante l'ostentazione di questo falso riguardo rispetto ai diritti violati delle donne, alle loro aspirazioni e alle loro impedite realizzazioni quando è proprio lo stato italiano a voler sottomettere anche le nostre donne.
Ridateci la nostri dignità … perché per noi Veneti è un affronto e un'indecenza essere considerati italiani.
WSM
Venetia, 8 marzo 2017
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del GVP.
 

PATRIOTI VENETI E ITALIA … IL FUTURO E’ NOSTRO!

clicca qui per vedere l'intervista fatta al MLNV e ad altri.

Siamo comunque alle solite … sembra che la questione indipendenza del Popolo Veneto sia solo una questione de "schei".
Tutto sembra ruotare intorno ai soldi e al non pagare tasse.
Ma quello che per noi Veneti è ovvio non sembra esserlo per gli italiani che, come il giornalista, non riescono a spiegarsi perché c'è tutta questa voglia di indipendenza e di autodeterminazione.
Sembra proprio che non capiscano che …
NOI VENETI NON SIAMO ITALIANI.
 

E’ UN DOVERE OPPORSI AI TENTATIVI DI ESTORSIONE DI TASSE ITALIANE.

Pagare le tasse all'italia è come accettare l'imposta cittadinanza e riconoscersi italiani … ma noi Veneti non siamo mai diventati italiani.
Lo abbiamo ripetuto molte volte, e lo stato italiano finge di non sentire … non c'è un solo atto che dimostra che i Veneti hanno deciso di loro spontanea volontà di essere italiani.
Eppure l'art.15 della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI recita testualmente:
Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Ma l'italia ha violato e continua a violare anche questo inalienabile diritto del Popolo Veneto … lo ha privato della propria cittadinanza e gli ha imposto quella italiana.
Lo stato italiano e i privati che perpetuano la riscossione di tasse per suo conto, farebbero bene a rammentare cosa recita anche l'art.2 della medesima DUDU:
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
E' molto probabile che la reazione scomposta dello stato straniero occupante italiano e delle società private che agiscono come esattori per suo conto, poterà ad una interruzzione del servizio cui sono invece obbligati ad erogare per legge.
La frode, il ladrocinio è perpetuato come un racket dallo stato italiano.
Sapete cosa vuol dire mafia?
Le analisi moderne del fenomeno considerano la mafia, prima ancora che un'organizzazione criminale, un "sistema di potere" fondato sul consenso sociale della popolazione e sul controllo sociale che ne consegue; ciò evidenzia come la sua principale garanzia di esistenza non stia tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nel consenso della popolazione e nelle collaborazioni con funzionari pubblici, istituzioni dello Stato e politici, e soprattutto nel supporto sociale.
Di conseguenza il termine viene spesso usato per indicare un modo di fare o meglio di organizzare attività illecite. (Wikipedia)
La pretesa di imporre tasse al Popolo Veneto da parte dello stato italiano è una di queste attività illecite … e come la presenza delle sue istituzioni e forze d'occupazione sui nostri territori sono illegali.
Questo almeno deve essere chiaro.
WSM
Venetia, 7 febbraio 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 
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IO STO CON TRUMP !

Questa mattina, al bar, la mia attenzione è stata rubata per un attimo dalla fastidiosa e commediante propaganda mediatica di turno.
Trump è solo contro il mondo …
Sale la protesta contro Trump.
Oceaniche manifestazioni in America contro Trump …
L’assassino che ha ucciso in Canada sarebbe stato ispirato da Trump e da Jean-Marie Le Pen del partito di estrema destra francese.
Anche l’ONU e la U.E. condannano Trump contro lo stop ai migranti islamici.
Infine anche il capo del governo italiano avrebbe espresso contrarietà contro Trump e la sua politica "isolazionista".
Insomma il Presidente degli Stati Uniti d’America adesso sarebbe un mascalzone.
È un dovere verificare l’attendibilità delle notizie fornite anche qui dai media così detti “nazionali italiani” perché l’informazione di TV e giornali è quasi sempre e metodicamente alterata per fini direttamente ideologici.
Come domestici incapaci questi servono anche male i loro padroni e l'ipocrisia di questa falsa classe politica domina in modo nauseante la scena mediatica.
Se tutti quelli che nel mondo sostengono una "ragion di stato" diversa da quella che la deriva politica di sinistra anche qui ci vuole imporre …
bene, 
allora IO STO CON TRUMP.
WSM
Venetia 31 gennaio 2017
Sergio Bortotto,
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio.
(www.mlnv.org)
Manco nominato presidente
e Trump ha già costruito il muro che separa Messico e Usa.
Ah no, scusate.
Mi dicono dalla regia che il muro (nella foto qui a destra)
lo ha costruito Bill Clinton, marito di Hillary nel 1993 … dicono.
Si protesta contro Trump il bullo, e poi si fa i bulli contro suo figlio di appena 10 anni (la violenza verbale contro Barron Trump è vergognosa);
si protesta contro Trump il misogino e poi si denigra la moglie Melania (donna molto intelligente che, tra le altre cose, parla correttamente 5 lingue);
si protesta contro il maschilismo di Trump e non si dice una parola sul fatto che Linda Sarsour, una delle principali organizzatrici della Women’s March, vorrebbe la Sharia sul suolo statunitense;
si parla di diritti delle donne, ma si dimentica che il 20% della campagna elettorale della Clinton è stata finanziata dall’Arabia Saudita (paese dove alle donne è perfino proibito avere la patente e possono essere frustate in piazza se escono “non accompagnate” da un familiare di sesso maschile);
si protesta contro il muro di Trump, ma per decenni il muro costruito da Bill Clinton non ha costituito un problema;
si protesta contro le “potenziali” guerre di Trump, e per 8 anni si sono appoggiati tutti gli interventi militari del nobel Obama.
Così, giusto per dire.
Così, giusto per ricordare che siete liberi di protestare, ma un po' di coerenza non guasterebbe.
 
Bergoglio, il papa, critica Trump per il muro (costruito già da Clinton) … ma ecco un'immagine del perimetro Vaticano
“Lo scopo confessato della propaganda è persuadere e non illuminare… la propaganda è sempre un tentativo di asservimento.” 
SIMONE VEIL
"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità"
Frase di Joseph Goebbels Ministro della Propaganda del Terzo Reich dal 1933 al 1945.
Ma per fortuna non tutti sono servi della politica e ci svelano qualche scomoda verità per la sinistra:
 
E finsero felici e contenti:
(ecco alcune testate giornalistiche moto di parte)
 

PERIZIA GIURIDICA SULLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA – POF. DANIEL TURP – CONSIDERAZIONI

In occasione dell'incontro avuto con la Schützenkompanie "Major Giuseppe De Betta" di Trento – Sud Tirol, (vedi qui) siamo stati omaggiati del libro VENETO – PASSI VERSO LA LIBERTA' a cura di Südtiroler Heimatbund Roland Lang (…) e riportante, fra l'altro, una perizia giuridica del Univ,.Prof. Dr. iur. Daniel Turp, Montréal (Canada) sulla questione del referendum consultivo sull'indipendenza, indetto dall'ente italiano "regione veneto".
Innanzitutto c’è da precisare che si parte da un presupposto estremamente sbagliato e incoerente e cioè quello di considerare il Popolo Veneto italiano.
Se il Popolo Veneto è tale, non si capisce perché si debba affidare a giudizi di sorta di enti stranieri italiani su proposta di partiti e associazioni italiane.
“Indipendenza veneta” viene definita un’associazione nell’ordinanza della corte costituzione italiana emessa all’udienza del 28 aprile 2015, quindi è da prendere atto che tale associazione è costituita in ambito italiano e secondo le regole italiane;   come tale, laddove fosse anche un partito politico, non potrebbe mai, secondo le regole italiane, mirare all’indipendenza della Serenissima ma al massimo all’autonomia della regione veneto italiana; la prova lo recita l’art. 24 dello statuto di Indipendenza Veneta: Norme di chiusura. 24.1: Per quanto qui non espressamente statuito o previsto si farà riferimento a quanto previsto dalle leggi e dai regolamenti vigenti … ovvero quelli italiani.
Qualunque associazione e/o partito politico, soprattutto se costituito nell’ambito dello stato straniero italiano, compresa la Lega Nord, non può rappresentare né parlare a nome del Popolo Veneto ma solo in rappresentanza dei propri iscritti.
La diatriba sulla legittimità della sentenza della corte costituzionale non può riguardare il Popolo Veneto perché è una questione italiana, fra enti italiani e associazioni italiane.
La legge dell’ente regione veneto del 19 giugno 2014 nr.15 è o non è titolata “Referendum Consultivo sull’autonomia del Veneto”???
Vogliamo allora smetterla di confondere il diritto di autodeterminazione con la reclamata autonomia leghista?
Cosa c’entra ilo diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto con la richiesta di autonomia regionale in ambito italiano?
NIENTE!
L’articolo 1 della famigerata legge regionale nr.16 del 19 giugno 2014 recita al puto 1:
“Il presidente della giunta regionale del veneto indice un referendum consultivo per conoscere la volontà degli elettori del veneto sul seguente quesito: “vuoi che il Veneto diventi una Repubblica Indipendente e Sovrana? SI o NO?”
Il presidente della giunta regionale del veneto è un’autorità periferica italiana, rappresenta un partito politico italiano, più volte ingannatore delle legittime aspettative del Popolo Veneto.
Chiede agli elettori veneti di esprimere il proprio voto sulla trasformazione di una regione italiana in una Repubblica Indipendente … (i territori sono solo una parte di quelli della Serenissima Repubblica Veneta e noi diciamo no al ripetersi dello smembramento della nostra Patria).
Chi sarebbero poi gli elettori:
lo recita bene il punto 3 del medesimo articolo … “ hanno diritto di voto tutti i cittadini (?… attenzione, non i Veneti) che, alla data di svolgimento del referendum, hanno compiuto il 18mo anno di età e che sono iscritti nelle liste elettorali (significa dichiararsi innanzitutto cittadini italiani e non è detto che siano appartenenti al Popolo Veneto) di un comune compreso nel territorio veneto (si riferisce al territorio della regione veneto).
Insomma tutti i cittadini residenti nel territorio dell’ente regione veneto dovrebbero esprimere un parere su un diritto che è già previsto per legge e che si chiama autodeterminazione.
Qual è dunque il vero motivo di tale referendum?
Quale che sia il risultato il motivo è soprattutto il “galleggiamento politico” dell’attuale partito lega nord che con abilità e inganno continua ad attentare al percorso di ripristino di sovranità del Popolo Veneto su tutte le proprie terre d’origine usando arbitrariamente la bandiera della Nazione Veneta (che non è la regione veneto italiana) e insudiciando per fini politici il Gonfalone di San Marco.
Pochi Veneti si identificherebbero nella bandiera della regione veneto.
Ed ecco la più volgare delle contgraddizioni:
 
Le Istituzioni Venete non sono quelle dell'ente regione Veneto italiano e tali non potranno mai rispondere alla volontà del Popolo Veneto perché non li può rappresentare.
Leggete bene, nel libro, infatti, non si parla più di Popolo Veneto ma del popolo che esse rappresentano, ovvero di popolazione residente nei territori, ma non di un Popolo.
L’Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio identifica nel Popolo Veneto l’esclusivo, naturale e inalienabile Soggetto dotato di personalità giuridica originaria perché fonte ed archetipo stesso del suo diritto alla sovranità.
Il “Popolo Veneto” esiste e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
I Veneti sono Persone accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche e come tali affermano la propria Nazione.
Il Popolo Veneto si identifica in quanto tale a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibile a specifici tratti razziali.
Ecco chi è il Popolo Veneto … italiani, (vedi qui)
WSM
Venetia, 30 gennaio 2017
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provisorio
 

SFRATTO ILLEGITTIMO … COME L’ITALIA VIOLA I DIRITTI UMANI, CIVILI E POLITICI DEI VENETI.

hqdefaultE l'italia, con le sue istituzoni militari d'occupazione insiste a violare i diritti umani, civili e politici dei Veneti.
Uno stato come l'italia, sorto con la violenza, la frode e l'inganno, pretende di giustificare sé stesso ignorando dolosamente il proprio difetto di giurisdizione e deruba i Veneti dei propri beni.
Ecco cos’è capace di fare lo stato italiano con le sue istituzioni, perpetua la propria essenza … il crimine di frodare la legge stessa.
Tutto continua a compiersi in contrasto con la legge e questo perché le istituzioni e le forze di occupazione straniere italiane non agiscono contro la legge direttamente ma raggiungono i loro scopi, raggirando e violando la natura inderogabile, cogente e assoluta, dei diritti umani, civili e politici dei Cittadini Veneti.
L’italia, fin dall'inizio della sua riprovevole e infame esistenza, non ha mai escluso la possibilità che ciò che è assolutamente vietato si possa ottenere o fare altrimenti.
Attendiamo ulteriori particolari su questa deplorevole vicenda e ci mettiamo a disposizione di questi Cittadini Veneti per quanto il Governo Veneto Provvisorio potrà fare anche denunciano i fatti a livello internazionale.
WSM
Venetia, 11 gennaio 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per i fondelli tutti per tutto il tempo.
(Abraham Lincoln)

Eppure non mi pare peccato imbrogliare colui che spera di vincere barando.
(William Shakespeare)
Sfrattata coppia anziana, tensioni a Roverbella: la versione dell'avvocato
Mattinata di tensione a Roverbella quando ufficiale giudiziario e forze dell'ordine si sono presentate in via dell'Artigianato 9 per mettere i sigilli a due appartamenti abitati da due nuclei familiari. Si tratta della famiglia Taietti, nome molto conosciuto in paese. In un appartamento gli anziani genitori di 85 e 79 anni, nell'altro il figlio con la famiglia. Le parole dell'avvocato. (Video Delio Fuscati) LEGGI L'ARTICOLO
FILMATO COMPLETO CON PARTI MANCANTI sullo sfratto illegittimo già denunciato da mesi eseguito il 10/01/2017 "ESECUZIONE FORZATA"
 

IL NOSTRO CORDOGLIO PER LE VITTIME DELL’INCIDENTE AEREO DI SOCHI.

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Onore alla memoria per quanti hanno perso la vita nell'incidente aereo di Sochi.
Proprio in una recente riunione del Minor Consejo del Governo Veneto Provisorio avevo fatto riferimento al Coro Alexandrov apprezzato in una esibizione tratta da un video di youtube, (che potete vedere qui sotto).
Cantavano e si divertivano nel farlo.
I loro volti non erano ostili.
Non sono riuscito a immaginarmeli “nemici”.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 27 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

 
Nessun sopravvissuto.
È stato subito chiaro che non c’era niente da fare per gli 84 passeggeri e gli 8 membri dell’equipaggio dell’aereo precipitato nel Mar Nero domenica mattina, poco dopo la partenza da Sochi.
Tra le persone a bordo, anche i componenti del coro dell’esercito russo.
Il Tupolev 154 di proprietà del ministero della Difesa di Mosca, è decollato alle 5.20 del mattino (ora locale) — intorno alle tre di notte italiane.
Due minuti dopo, è scomparso dai radar.
Destinazione del velivolo, la base aerea russa di Larakia, in Siria.coro
Non si conoscono ancora le cause dello schianto, ma il presidente Vladimir Putin ha subito ordinato al suo primo ministro, Dmitri Medvedev, di guidare la Commissione di inchiesta sul disastro aereo. La pista del terrorismo non è stata esclusa tra le varie ipotesi.

Tra le vittime del disastro aereo anche Elizabeta Glinka, conosciuta anche come «Dottoressa Liza» direttore esecutivo dell'organizzazione umanitaria Fair Aid e figura molto nota in Russia, lo scorso 8 dicembre era stata premiata dal presidente Vladimir Putin per il suo impegno umanitario.
«Sappiamo che stava andando a Latakia per portare medicinali e attrezzature a un ospedale», ha detto il capo del Presidential Council for Human Rights Mikhail Fedotov.
A bordo anche 9 giornalisti: il reporter di Channel One Russia Dmitrii Runkov e il tecnico del suono Alexander Soidov.
A bordo anche un corrispondente del canale televisivo NTV, il corrispondente Mikhail Luzhetsky, il cameraman Oleg Pestov e il tecnico del suono Evgeny Tolstov (che su Facebook ha postato una foto in aeroporto, a Mosca, poco prima del disastro), e tre dipendenti del canale televisivo Zvezda Tv, il corrispondente Pavel Obukhov, il cameraman Aleksandr Suranov e l'assistente Valery Rzhevsky.

Tratto da (CLICCA QUI)

IL CORO ALEXANDROV … UNA LEGGENDA LUNGA 90 ANNI.
Una leggenda lunga 90 anni
Fondato nel 1928 da Alex Alexandrov con la missione di sollevare il morale delle truppe, il Coro dell'Armata Rossa, noto anche come Alexandrov Ensemble, è forse il più famoso dei gruppi musicali del suo genere e un'autentica "leggenda" dell'ex Unione Sovietica.
Composto  esclusivamente da voci maschili il coro ha inoltre un'orchestra e un gruppo di ballo.
Nel suo repertorio ci sono canzoni legate all’ideologia comunista, figlie dell’era del regime sovietico  ma anche canti popolari e pezzi del floclore russo, come il famoso "Battellieri del Volga", adattamento di una melodia popolare con testi che evocano il duro sforzo dei lavoratori.
Il coro dell’Armata Rossa fin dalla sua nascita ha avuto una significativa presenza internazionale e fu utilizzato spesso come ambasciatore degli ideali e dei valori dell'Unione Sovietica.
Nel 1937  i suoi artisti si  sono esibiti al Salone Internazionale di Parigi, dove hanno guadagnato enorme prestigio.
Ma è stato durante la seconda guerra mondiale che  il gruppo è diventato un baluardo della resistenza e della lotta contro l'occupazione della Germania nazista.

 

I VENETI NON SONO UNA MINORANZA ETNICA NAZIONALE DELLO STATO ITALIANO.

Ed ecco l'ennesimo inganno in danno del Popolo Veneto.
Il consiglio regionale, a maggioranza leghista e centrodestra, il 6 dicembre 2016 ha approvato il disegno di legge 116 che ridefinisce il Popolo Veneto come "minoranza nazionale".
Innanzitutto il consiglio regionale è un ente italiano e non può in alcun modo rappresentare il Popolo Veneto, tanto meno il suo presidente, esponente di un partito politico italiano, qual'è la lega.
Che mi si venga a parlare poi di Franco Rocchetta, esponente storico dei "venetisti" ci posso anche stare, venetista infatti, non indipendentista.
Non a caso l’articolo precisa che "Si tratta di un passo importante per dare maggior forza alla richiesta di autonomia speciale del Veneto – ha detto il relatore Riccardo Barbisan, capogruppo della Lega – e ora vogliamo gli stessi diritti e le stesse risorse finanziarie che lo Stato riconosce a Sudtirolo e Trentino".
Dunque “autonomia” che non ha nulla a che vedere con “indipendenza”.
C’è di che rimanere stupefatti anche della vergognosa reazione del “pd” che asserisce, secondo l’articolo, di essere scosso, considerato che fino all'ultimo ha tentato di evitare quella che considera "un'umiliazione per tutti i veneti, che non sono affatto una minoranza, ma un'operosa maggioranza italiana che ha dato il sangue per la patria”.
Il sangue dei Veneti, per la vostra patria, l’italia se l’è preso e l’ha preteso con la forza, con l’inganno, con la mistificazione di un’inesistente risorgimento.
Non dimentichiamo l’annessione militare forzata dei territori della Repubblica Veneta che per essere “giustificata” e mitigata è stata adombrata dal falso plebiscito truffa del 1866.
L’italia è uno stato a cui manca un popolo e che fonda le sue radici sull’inganno, la frode e i massacri compiuti per un’inesistente unità.
A ragion veduta viene contestato, in particolare, il fatto di trasformare i Veneti in una minoranza etnico-linguistica perché i Veneti non sono italiani.
Parlare poi di  "inventare una lingua veneta" che in realtà nessuno conosce e nessuno parla, essendoci in regione decine di dialetti che segnano province e comuni, significa essere lontani anni luce dalla realtà, perché questa è la lingua Veneta che rispecchia ciò che sono i Veneti una comunità di Genti Venete.
E allora basta con le vostre “puttanate” e i vostri giochetti da perfetti politicanti italiani, i Veneti non sono italiani e non saranno mai una minoranza nazionale italiana … “italiano sarà lei … mi son Veneto!
Ai Veneti ribadiamo di non credere a nessun partito politico che si candida in ambito italiano, neppure a quelli che si definiscono indipendentisti, stanno mentendo, cercano solo “careghe”.
« Ogni collettività umana avente un riferimento comune ad una propria cultura e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato (…) costituisce un popolo.
Ogni popolo ha il diritto di identificarsi in quanto tale.
Ogni popolo ha il diritto ad affermarsi come nazione. »
Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (CONSEU – Barcellona, 27 maggio 1990)
Ma ecco cosa prevede il diritto internazionale circa le minoranze nazionali:
“Sotto il profilo normativo, il principio di autodeterminazione dei popoli è stato accolto in maniera selettiva.
In particolare, la disciplina giuridica sull’autodeterminazione non trova applicazione nel caso di gruppi etnici e delle minoranze nazionali, religiose e culturali.
Il diritto internazionale non solo nega a questi gruppi il diritto all’autodeterminazione, interna od esterna, ma non mira nemmeno a fornire rimedi alternativi di carattere generale alla condizione in cui molti di essi si trovano.”
E’ come il ciarlatano di turno, che per accaparrarsi  visibilità politica, vuole fare un referendum per il riconoscimento internazionale (istituto inesistente) del Popolo Veneto … è come negare gli oltre mille anni della Serenissima Repubblica o i reperti storici dei Paleoveneti di oltre tremila anni fa .. ma Venezia, poi, chi l'avrebbe fondata, gli italiani forse?
Smettetela di prendere in giro il Popolo Veneto e di generare confusione tra la Genti Venete.
WSM
Venetia, 23 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

asino ignoranteVENEZIA
"Venexit": anche i veneti, come i sudtirolesi, pretendono di essere una minoranza nazionale dello Stato italiano e annunciano l'addio al Paese.
Dopo aver dato una spallata decisiva al referendum costituzionale e al governo Renzi, aver affossato la riforma Madia sulla pubblica amministrazione e aver confermato che la prossima primavera si terrà un altro referendum per ottenere l'autonomia speciale regionale, Venezia si dimostra sempre più lontana da Roma.
Il consiglio regionale, a maggioranza Lega e centrodestra, ha approvato oggi il contestato disegno di legge 116 che ridefinisce il "popolo veneto" come "minoranza nazionale", aprendo la strada alla dichiarazione di appartenenza etnica, al patentino di bilinguismo, all'insegnamento del veneto nelle scuole e all'uso del dialetto negli uffici pubblici e nella toponomastica, cartelli stradali compresi.
Il Veneto vuole così che lo Stato applichi in regione la Convenzione quadro europea varata dal Consiglio d'Europa per tutelare le minoranze storiche, come quella dei rom, ratificata anche dall'Italia nel 1997.
La legge, dopo l'ennesimo rinvio tra le polemiche una settimana fa, è infine passata con 27 voti a favore, 16 contrari e 5 astenuti.
A schierarsi dalla parte dei veneti minoranza e del bilinguismo i consiglieri di Lega, Lista Zaia e gruppo Tosi: contro Pd, 5 Stelle, Lista Moretti e un tosiano, astenuti Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Il disegno di legge era stato proposto da quattro Comuni, Grantorto, Segusino, Santa Lucia di Piave e Resana e ha trovato il sostegno dell'Istituto della lingua veneta, che vede tra i responsabili uno degli "eroi" storici del venetismo, Franco Rocchetta.
In base alla legge, i Comuni veneti potranno ora imporre l'uso della "lingua veneta" nel proprio territorio, mentre le scuole dell'obbligo dovranno offrire lezioni di "dialetto". I funzionari pubblici, a partire da quelli non nati in Veneto, per ottenere il posto dovranno superare un esame, ottenere una "patente di veneticità" e dimostrare di conoscere la "lingua veneta", definizione ancora vaga su cui nemmeno linguisti e storici concordano.
"Si tratta di un passo importante per dare maggior forza alla richiesta di autonomia speciale del Veneto – ha detto il relatore Riccardo Barbisan, capogruppo della Lega – e ora vogliamo gli stessi diritti e le stesse risorse finanziarie che lo Stato riconosce a Sudtirolo e Trentino".
Scosso il Pd, che fino all'ultimo ha tentato di evitare quella che considera "un'umiliazione per tutti i veneti, che non sono affatto una minoranza, ma un'operosa maggioranza italiana che ha dato il sangue per la patria".
Secondo l'opposizione, ma pure secondo illustri giuristi, la legge approvata è "chiaramente incostituzionale e verrà bocciata dalla Consulta", ottenendo il solo risultato di "coprire di ridicolo tutti i veneti".
Contestato, in particolare, il fatto di trasformare i veneti in una minoranza etnico-linguistica e di "inventare una lingua veneta" che in realtà nessuno conosce e nessuno parla, essendoci in regione decine di dialetti che segnano province e comuni.  
Altro motivo di scontro, la data di applicazione della legge.
Secondo la maggioranza, compreso il presidente della Regione Luca Zaia, il bilinguismo e la dichiarazione di appartenenza etnica devono partire subito ed essere applicati fino ad un eventuale pronunciamento contrario della Corte costituzionale.
Pd e opposizione chiedono invece che prima di "sostenere oneri pubblici assurdi" e promuovere "discriminazioni" si attenda l'eventuale via libera della Consulta.
Ciò che è certo è che da oggi il Veneto è un altro passo più lontano da Roma e che le spinte separatiste, che non riconoscono l'annessione al regno d'Italia del 1866, hanno ottenuto un riconoscimento senza precedenti.
La "Venexit", fissata con il referendum regionale sull'autonomia, tra pochi mesi può diventare una realtà.
Tratto da (clicca qui)

LA SOVRANITA’ E IL DIRITTO DI AUTODETERMINAZIONE NON SONO UNA QUESTIONE DI NUMERI, MA DI PERSONE.

cambiamentoCi ritroviamo ancora una volta a confrontarci con metodi estremamente diversi nel concepire e percorrere il cammino verso la libertà.
Non può esserci libertà senza il risveglio e la presa di coscienza da parte di Persone che prima di essere Cittadini della Repubblica Veneta devono riscoprirsi appunto esseri umani, titolari esclusivi dei propri diritti e doveri nei confronti di sé stessi, degli altri e del Creato stesso.
Non possiamo pretendere e ancor meno concepire una futura Repubblica composta di Cittadini non responsabili del proprio ruolo preponderante rispetto anche alle stesse istituzioni che si daranno.
Anche il diritto internazionale parla chiaro … l’autodeterminazione non è una conquista dettata dal consenso popolare ma dal diritto che ha un Popolo ad autodeterminarsi.
Quindi, se ci deve essere un Popolo (e non una popolazione) titolare del proprio diritto ad autodeterminarsi, in capo a cosa verte la titolarità per il Popolo Veneto?
Essere titolari di un diritto significa prima di tutto essere responsabilmente consapevoli di esso.
Quanti Veneti hanno realmente compreso cosa significa autodeterminarsi?
Sempre più spesso non pochi inbonitori di turno esordiscono col rivendicare tale diritto come la soluzione a problemi personali che accomunano la maggior parte delle persone.
Il problema delle inique e infami tasse che l’italia pretende di imporre al Popolo Veneto è sicuramente l’origine di una delle tante necessità individuali destinata a svilupparsi come una impellenza collettiva dell’intero Popolo Veneto, ma solo marginalmente ha a che fare con le ragioni del diritto all’autodeterminazione.
Non ci si autodetermina per pagare meno o non pagare tasse ma per essere liberi.
Se non c’è prima questo risveglio e presa di coscienza su ciò che siamo e sull’importanza di decidere di essere ciò che siamo, alle prime difficoltà ci si flette su se stessi e si rinuncerà a lottare e lo stato straniero italiano, al contrario, sa come sopravvivere a sé stesso e alle sue iniquità.
È sicuramente facile e comodo “delegare” ad altri la rivendicazione dei nostri diritti ma non è il percorso che farà emergere il nostro diritto all’autodeterminazione.
Fin tanto che le persone affideranno ad altri la rivendicazione del proprio diritto all’autodeterminazione non ci sarà mai alcuna attribuzione e riconoscimento di validità perché viene meno il principio di effettività al quale si richiama.
Qualsiasi diritto stabilito sulla “carta” non ha alcun valore se non è concretamente applicabile.
WSM
Venetia, 7 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

NOI SIAMO CON NORBERT HOFER, CANDIDATO DEL PARTITO DELLA LIBERTA’ IN AUSTRIA – Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich

Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria)

Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria.)
Anche se il nostro sembra essere un percorso sempre in “salita” rimaniamo fedeli ai nostri principi e con rispetto e correttezza, andiamo avanti.
In Austria almeno c’è democrazia mentre per noi, prima di godere completamente dei nostri diritti, dobbiamo “lottare” per ripristinare la legalità sulle nostre Terre, ancora oggi occupate illegalmente dall’italia … poi potremo liberamente tornare al voto.
Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria.)

Come Trump, si propone come il nemico delle élite politiche e dell’establishment nazionale ed europeo.
E come lui porta avanti una politica anti-immigrazione e anti-Islam al grido di “Prima gli austriaci”, sostenendo che gli arrivi e gli sbarchi avvenuti in Europa negli ultimi anni hanno aperto le porte a criminali, potenziali stupratori e terroristi. L’Islam, ha dichiarato, “non fa parte della cultura dell’Austria”.
Questi messaggi forti, però, vengono lanciati con la faccia rassicurante e la calma che contraddistinguono ormai i partiti ultranazionalisti occidentali, ormai ripuliti dall’iconografia estremista e dagli slogan violenti gridati a squarciagola.
A fianco degli ideali cari all’ultradestra nazionalista, Hofer inserisce un euroscetticismo tipico dei movimenti populisti riemersi velocemente nel Vecchio Continente.
Sulla possibilità di una Brexitin salsa austriaca ha fatto qualche passo indietro rispetto al passato, proprio con l’obiettivo di attirare il voto degli indecisi più moderati.
Ma in una recente intervista alla Bbc ha spiegato le ragioni di un possibile referendum consultivo sull’uscita dell’Austria dall’Unione Europea.
L’Europa è importante per l’Austria, ha detto, ma “serve un’Europa migliore”.
Se, dopo la Brexit, Bruxelles opterà per un accentramento del potere, togliendone così agli Stati nazionali, allora un voto sulla Oexit è possibile.

(Tratto da CLICCA QUI)

Elezioni Austria, il candidato dell’estrema destra Hofer:
“Se Ue troppo centralizzata, dovremo tenere referendum per uscire”

Se dovesse diventare il nuovo presidente dell’Austria, il candidato presidenziale dell’estrema destra, Norbert Hofer, ha affermato di “non escludere un referendum sulla appartenenza alla Ue“, se l’Unione diverrà più centralizzata in seguito alla Brexit.
Anche se l’Unione europea è importante per l’Austria, Hofer ha detto alla Bbc di volere “una Unione Europea migliore”.
Le presidenziali austriache sono si terranno il 4 dicembre e i sondaggi indicano attualmente una situazione di parità.
L’esito del precedente voto era stato annullato dalla decisione della Corte costituzionale per irregolarità.
Hofer ha più volte affermato che un voto per lui non vuol dire comunque un voto per l’uscita di Vienna dall’Ue.
Tuttavia, sempre al canale tv britannico, ha detto anche che ci sono due questioni su cui potrebbe cambiare idea.
Una è il futuro dell’entrata della Turchia nell’Unione europea; l’altra è la risposta dell’Unione all’uscita della Gran Bretagna.
“Se la risposta alla Brexit sarà una Unione Europea centralizzata, dove ai parlamenti nazionali viene tolto potere decisionale e dove l’Unione è governata come uno Stato nazionale, in questo caso dovremo tenere un referendum in Austria, perché porterebbe ad un cambiamento costituzionale”.
(tratto da CLICC QUI)

E LA DITTATURA ITALIANA CONTINUA A PERSEGUITARE I VENETI

avvoltoioDopo le bombe di Vittorio Veneto, località definita da alcuni giornalini di regime "la città del tricolore", ecco l'ennesimo atto di aggressione poliziesco giudiziario posto in essere dall'italia contro i Veneti.
Alcuni esponenti del CLNV, sarebbero ritenuti responsabili, secondo la procura straniera italiana, illegalmente operante a Vicenza,  di istigazione a non pagare le tasse.
C'è da chiedersi se gli inquirenti italiani pagherebbero tasse ad uno stato straniero, che ne so, all'Austria o alla Svizzera o alla Slovenia e cosa farebbero se venisse loro imposto il pagamento di tributi stabiliti da un governo che non è il loro.
Sono sicuro che non pagherebbero e con abile e saccente immodestia addurrebbero i medesimi motivi ai quali si richiamano i Veneti.
Se questo principio vale per loro perché non deve valere per i Veneti?
Le imposte, i tributi, le famigerate tasse, insomma, si pagano veramente solo perché sono prescritte da leggi imposte da stranieri a casa propria o perché tutti devono contribuire al bene comune e al mantenimento di servizi socialmente utili?
Pagare le tasse è sicuramente un dovere del Cittadino ma non di uno oppresso, di un prigioniero.
La schiavitù imposta ai Veneti, anche con la pretesa del pagamento di tasse all’italia, è di gran lunga molto più grave del suo diritto di dissentire, di protestare e di “affamare” lo stato straniero che illegalmente lo sottomette.
Quindi, cari inquirenti italiani, riflettete sui crimini che quotidianamente voi commettete perseguitando il Popolo Veneto e arrogandovi diritti e pretese che anche moralmente non avete ma che esercitate solo col potere derivante dalla forza, dalle vostre armi, dalla vostra abituale prevaricazione.
Ma ecco cosa dice la LEGGE che voi fingete di non conoscere:
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
 
Art.2
“Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad
amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.”
 
Articolo 4accusare2
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
 
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
(In diritto, la personalità giuridica consiste nell'avere il diritto all'esercizio della capacità giuridica che a sua volta significa essere titolare di diritti e doveri)
 
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
 
Articolo 15
“Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.”
 
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
 
La reiterata violazione dei diritti umani, civili e politici che sistematicamente operate nei confronti del Popolo Veneto non vi emenda dalle vostre colpe anzi, costituiscono la prova tangibile di tali crimini e prima o poi sarete portati innanzi alla Giustizia Veneta per renderne conto … e quel giorno non vorrei essere al vostro posto.
L’incitamento a non pagare le tasse ad uno stato straniero occupante non può essere considerato un reato perché oltre ad essere un diritto è anche un dovere da parte del Popolo che ne è oppresso.
Non nascondo la poca affinità del MLNV con le azioni e i metodi posti in essere dal CLNV ma il “nemico” continua ad essere uno solo … la dittatura dello stato straniero italiano che occupa illegalmente i nostri territori e che sistematicamente fa finta di niente e con le sue istituzioni d’occupazione si macchia di crimini gravissimi contro il Popolo Veneto.
 
MA PRESTO SAREMO LIBERI.
 
Non abbiate paura.
Non scoraggiatevi.
Non sentitevi soli, lontani o separati
siamo tutti parte l’uno dell’altro.
Memorabili antenati hanno forgiato il nostro glorioso passato,
e al loro giudizio immortale dobbiamo il riscatto del nostro presente.
Perché questo è il nostro naturale destino
essere ciò che siamo da sempre
un Popolo e una Nazione.
Nel modo in cui l‘oppressione spartisce sofferenze e non da pane,
così la quiete non soggiace a lungo in un Popolo esasperato.
Se serve siate EROI (
eccoli i nostri eroi)

WSM
Venetia, 30 novembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

 

MI PERMETTO DI DISSENTIRE DA TUTTO CIO’

intesa

 
Dopo aver letto questo patto d'intesa e altri relativi documenti in particolare quelli scritti dalla "delegazione" veneta sorgono spontanee più di una domanda. 
Chi ha eletto questo fantomatico "Doge"?
Chi ha eletto il sedicente "parlamento veneto"?
Non possono esistere un Doge o un parlamento veneto senza prima interpellare il popolo veneto in condizioni di libertà dall'occupazione straniera italiana, di conseguenza tutto ciò non ha alcuna valenza giuridica. Inoltre, con tutto il rispetto verso il nostro glorioso passato, dovremmo vedere se il popolo veneto vorrà ancora un "Doge" in futuro ed un parlamento, dipenderà da che tipo di assetto istituzionale vorrà dotarsi la Nazione Veneta.
Mi permetto quindi di dissentire da tutto ciò. 
Anche per la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con lo scopo di creare una confederazione italica bisogna prima avere l'approvazione dei popoli veneto e napolitano, questo però lo si potrà capire solamente una volta ripristinata la sovranità delle rispettive Nazioni. 
Il percorso del Movimento di Liberazione Nazionale Napolitano (MLNN) sembra essere partito nel modo corretto, ma deve stare attento a non cadere in errore eleggendo un parlamento come suggerito da questo pseudo Doge.
Rimanere nell'alveo del diritto internazionale per un Movimento di Liberazione Nazionale è di primaria importanza se non vuole compromettere il suo percorso, quello che può fare quindi il MLNN è dotarsi di un apparato istituzionale (non un parlamento) come previsto dall'art. 96.3 del primo protocollo di Ginevra. 
 
Con onore e rispetto. 
WSM 
Venetia, 28 novembre 2016
Enrico Pillon
 

CARI ITALIANI, NOI NON VOGLIAMO LE BOMBE … MA NEPPURE LA VOSTRA DITTATURA.

bocca-cucitaqE ci risiamo con le "bombe".
Ad una settimana dal referendum sulla riforma costituzionale dello stato straniero italiano ecco il “sistema” che puntuale, sordido, impostore e ciarlatano innalza le proprie barricate in difesa di sé stesso.
Altre bombe a Vittorio Veneto dunque, anche se, come dicono i giornalini locali, sembrano ordigni non letali, (non sapevo esistessero bombe che non fanno male).
E così gli “ignoti attentatori” per un poco rubano la scena alla politica italiana che di male, in effetti, è l’unica a farne e con grande perizia.
Il famigerato ministro dell’interno italiano Angelino Alfano ha detto che manderà rinforzi e che sono sotto osservazione anche i “separatisti”.
Non più “Venetisti” dunque ma addirittura separatisti.
Come se esistesse l’unità d’italia.
È l’indecente metamorfosi di uno stato che non è nazione, disposto ad inventarsi un popolo che non ha e la cui storia, in realtà, è scandita di massacri, di bugie, di usurpazioni e di violente annessioni territoriali.
Non essendo italiani ma VENETI non abbiamo bisogno di secessione (di memoria leghista) e tanto meno di separatismo … l’unità d’italia è un mito inesistente e come tutte le bugie, ha le gambe corte.
Anche se ogni inganno ha una data di scadenza e alla fine si scopre tutto, il sistema sa come uccidere la fiducia della gente … la paura.
Ecco che tornano “di moda” le bombe, i terroristi, ma anche gli sciacalli dai colletti bianchi pronti a puntare il dito (ma non troppo) contro chi, non pensandola come loro, devono in tutti i modi essere accomunati a dei pericolosi delinquenti.
Ma caro il mio Angeliano Alfano, l’autodeterminazione non è un diritto previsto per legge?
Perché certi valori, per i quali ora vi “stracciate le vesti” per adeguare la vostra costituzione, devono valere per voi e non per noi?
Sei in grado di rispondere con chiarezza una volta per tutte perché i Veneti, che sono di nazionalità VENETA e non italiana, sono costretti e forzati ad avere una cittadinanza italiana?
Chi sei per imporci una cittadinanza che non ci appartiene?
E voi italiani questa la chiamate democrazia?
No, grazie … noi non vogliamo le bombe e non vogliamo la vostra dittatura.
WSM
Venetia, 28 novembre 2016
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
angelino-alfano
 
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
(Georges Clemenceau)
 

COMUNICATO: PRECISAZIONI RIGUARDO PRESUNTE INSINUAZIONI A CARICO DI ENRICO PILLON

Faccio seguito a presunte insinuazioni da parte di ignoti che mi avrebbero visto coinvolto nella raccolta di denaro conto terzi per la loro prenotazione di auto a noleggio dell'azienda svizzero-tesesca DexC@r che poi invece avrei tenuto intascato. 
Niente di più falso, chiunque mi abbia chiesto di prenotare un auto a noleggio ha a suo tempo eseguito un regolare bonifico come da direttive aziendali direttamente sul conto corrente della Sparkasse di Essen (DE) intestato all'azienda che poi ha attivato ogni relativo ordine di prenotazione, cosa tra l'altro verificabile in ogni momento dall'account online personale dei diretti interessati. Infatti chiunque abbia avuto necessità di verificare ciò e lo stato dell'ordine, qualora non fosse riuscito ad entrar nel proprio account da solo, ha sempre avuto la mia disponibilità e reperibilità come pure per altri vari chiarimenti. 
Tutto questo a riprova del fatto che se avessi trattenuto denaro per poi sparire nel nulla non ci sarebbe alcun ordine attivo e non avrebbero miei riferimenti per contattarmi, non so quindi se queste insinuazioni siano a scopo calunnioso o se possano scaturire dal comprensibile malcontento successivo (giugno 2016) quando l'azienda è stata indagata dalle autorità straniere italiane per presunte irregolarità che hanno di fatto bloccato l'iter di assegnazione delle vetture nel territorio italiano e in quello della Repubblica Veneta occupata (in altri stati l'azienda opera senza problemi). Se così fosse comunque il contratto prevede che l'azienda restituisca l'importo bonificato (detratto delle spese di gestione aziendale) nel caso in cui le vetture non vengano consegnato entro 24 mesi dalla data dell'ordine di prenotazione. 
Spero vivamente di aver fatto chiarezza per quanto concerne la mia personale situazione.
 
WSM
Venetia, 26 novembre 2016
Enrico Pillon
 

NON ANDARE A VOTARE E’ UN DOVERE.

REFERENDUM ???
GODETETVI LA DOMENICA CON LA VOSTRA FAMIGLIA E NON PERDETE TEMPO CON LA POLITICA ITALIANA.
 
tyrion
 
“A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha” (Mt13,12)
 
NOI SIAMO VENETI NON ITALIANI.
NON ASSOGGETTATEVI ALL'ILLUSIONE DELLO STATO STRANIERO ITALIANO … NON CAMBIERA' MAI NULLA !
IL SISTEMA MASSONICO E MAFIOSO SA COME SOPRAVVIVERE A SE' STESSO E SE SERVE VI DERUBERA' ANCHE DELL'ULTIMA RISORSA DI CUI DISPONETE … VOI STESSI.
E' UN DOVERE NON FIDARSI DEI PARTITI POLITICI ITALIANI….
ma se fossi italiano voterei NO!