RIDERE PER NON PIANGERE

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ETTORE BEGGIATO
4 giugno 2011

C O M U N I C A T O   S T A M P A
Oggetto: “Fratelli d’Italia??” “Gnanca parenti!”, e la vignetta viene premiata ad Abano alla terza edizione del premio “Dino Durante”
In una piazza imbandierata di tricolori un baldo giovane chiede ad una affascinante ragazza dai capelli rossi “Fratelli d’Italia??” e lei decisa “Gnanca parenti!!” (“nemmeno parenti”, tradotto in italiano): questa vignetta, nata da un’idea di Ettore Beggiato e dalla penna della bravissima Martina Tauro è stata premiata durante la III edizione del Premio Dino Durante che si è svolta nei giorni scorsi ad Abano Terme, manifestazione istituita per ricordare il grande umorista e  vignettista padovano, scomparso nel 2002, padre de “El Strologo” almanacco veneto che per quarantanni ha rappresentato un concentrato di umorismo e di saggezza.
Il premio prevedeva due sezioni, una per i componimenti umoristici e  una per le vignette, ed è proprio in quest’ultima che, dopo il vincitore  Valentino Villanova con  “La bira”,  è stata  segnalata dalla giuria la vignetta di Martina Tauro e Ettore Beggiato.
“A so proprio contento” ha dichiarato Ettore Beggiato, “una piccola, grande soddisfazione che evidenzia come l’ironia sia una delle poche armi che ci è rimasta. Nell’anno del centocinquantesimo anniversario della cosiddetta unità d’Italia, dove siamo stati inondati da una retorica patriottarda devastante, dove non c’è stato il minimo spazio per la critica e per una rilettura obiettiva della storia, nell’anno del festival del pensiero unico, dell’assurdo teorema –un popolo, una storia, una lingua, una identità-, non ci resta che affidarci all’ironia, una caratteristica  che ha sempre accompagnato i Veneti anche nei momenti peggiori, proprio come questo.”

Un grazie alla Giuria del Premio, un grazie particolarmente sentito  a Martina Tauro e alla sua straordinaria bravura.     

ma questa vignetta ci fa piangere altro che ridere.


ma anche questa non fa ridere però!!!

 vignetta tratta dal profilo di Facebook di Tiziano Carrarini: clicca qui