COMUNICATI

COMMEMORIAMO

Durante la 42a  riunione plenaria dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stato designato "il giorno della memoria" con la risoluzione 60/7 del 1º novembre 2005.
Ogni anno si commemorano le vittime dell'olocausto ricordando il 27 gennaio 1945 quando le truppe dell'Armata Rossa hanno liberato il campo di concentramento di Auschwitz.
Ma non c'è solo la sofferenza di Israele.
La memoria ci consente di ricordare fatti ed eventi che hanno caratterizzato l'esistenza di un passato che ancora oggi ci vincola al dovere della rievocazione perché non può e non dovrebbe esserci oblio per le atrocità e le prevaricazioni commesse nel tentativo di estinguere qualsiasi popolo o gruppo razziale o etnico.
L'italia che oggi celebra le vittime dell'Olocausto, ipocritamente finge di non ricordare le sue vittime in danno dei Popoli delle Nazioni pre-unitarie della  penisola italica occupate con una tale ferocia e devastazione da far impallidire di vergogna.
I primi campi di concentramento a Fenestrelle, il lagher dei Savoia, dove molti patrioti del Regno delle Due Sicilie sono stati deportati, torturati, uccisi col taglio della testa e poi sciolti nella calce.
La carneficina di donne bambini e vecchi ad opera delle truppe d'occupazione italiane.
L'annientamento di interi paesi per colpire le famiglie dei "briganti" che altro non erano che patrioti che difendevano la propria Patria dall'invasione italiana.
Non dimentichiamo inoltre le guerre, sempre iniziate dall'italia, per annettersi le province turche della Tripolitania e della Cirenaica (Libia) nonché del Dodecaneso … la responsabilità italiana nella dura repressione del movimento per la liberazione della Libia, durata fino al 1933 … e lo sterminio della popolazione libica che fu decimata nei campi di concentramento, con marce di morte nel deserto e con le armi chimiche usate anche contro i civili.
Non dimentichiamo poi le due guerre mondiali con le quali l'italia ha sempre aggredito altre Nazioni e il genocidio delle foibe anche in danno del Popolo istro/veneto.
Ma che gran faccia di bronzo hanno anche le più autorevoli figure istituzionali italiane di oggi.
Pur sapendo di essere illegalmente costituite e di occupare con la frode territori che non gli appartengono rinnegano le responsabilità del proprio passato e pontificando sul valore e il rispetto dei diritti umani, civili e politici, perpetuano il crimine che si tramandano pur sapendo di esserne moralmente compromessi.
Dobbiamo dunque riflettere sui terribili fatti che ci hanno preceduto ma non solo quelli che oggi si commemorano.
Abbiamo il dovere di prendere le distanze dal falso proselitismo di chi predica bene e razzola male.
Ancora oggi sulla pelle e sul diritto alle libertà di interi Popoli l'italia mantiene con la tirannide la frode che l'ha costituita e il suo crimine è davvero molto grande, oggi come allora.
WSM
Venetia 17 gennaio 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

NON ANDARE A VOTARE E’ UN DOVERE!

I portavoce dei vari schieramenti politici, ventilando il rischio determinato dal disimpegno degli elettori, si danno battaglia sciorinando promesse e riforme che mai fino ad ora sono state realizzate o hanno portato ad una reale soluzione dei problemi che la gente ha tutti i giorni.
Ci mancava poi l'eloquente ipocrisia del presidente straniero italiano Mattarella anch'egli intervenuto contro il pericolo astensionismo dal voto alle prossime elezioni politiche.
Tutti dunque a sostenere la tesi che in democrazia non è solo un diritto ma è anche un dovere per i cittadini andare a votare.
Tutto vero … solo che non siamo in democrazia.
Si sa che "il lupo perde il pelo ma non il vizio" e così l'italia smaschera da sé il suo malcostume rimpiazzando la democrazia (governo del popolo) con la partitocrazia (governo dei partiti).
In realtà l'italia è uno stato che si è costituito sull'inganno e sulla frode (e non solo in danno del Popolo Veneto) e tutto questo è provato, è dimostrato e documentato e tutti i politici e le più alte autorità italiane lo sanno.
Considerata che l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Ma questi, con la loro falsa faccia fanno finta di niente.
In una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
Nulla di più falso e menzognero perché il Popolo Veneto non ha mai scelto di essere italiano in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
E se a mentire è il massimo organo di giustizia e le più alte cariche istituzionali italiane … perché non devono mentire i partiti politici?
Ed è così che queste persone perpetuano la loro complicità cercando disperatamente di arrogarsi diritti che i cittadini dei vari popoli della penisola italica non hanno mai loro conferito.
Il crimine che tramandano è pesantissimo e ne sono profondamente compromessi.
Questa è loro gravissima responsabilità.
Si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
Tutta questa gente manca del "coraggio del giusto" perché sa di essere illegalmente costituita.
Tutta questa gente sa che deve tacere e mentire pur di mantenere inalterato il sistema malavitoso e clientelare che assicura loro una falsa apparenza di nazione.
Tutti a salvare le apparenze e tacendo sulle inquietanti verità che rendono tutti loro complici di un delitto pesantissimo che si perpetua giorno dopo giorno, gozzovigliano protetti da istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini da questi crimini.
In realtà l'italia è uno stato che difetta di uno dei tre elementi fondamentali per essere considerato tale, cioè manca del popolo, perché quello italiano non esiste.
Non si può essere italiani perché qualcuno me lo impone e mi impedisce di essere ciò che sono.
L’italia da sempre tenta di “estinguere” il Popolo Veneto attraverso l’indebita appropriazione della paternità culturale della civiltà Veneta e attraverso l’annichilimento delle proprie tradizioni, della propria lingua, dei propri usi e costumi.
Ma il Popolo Veneto esiste ancora oggi e i Veneti sono di nazionalità Veneta e di certo non sono italiani, perché non lo sono mai diventati.
Dobbiamo ripristinare la legalità sui nostri territori e lo si può fare solo non riconoscendo l'autorità delle istituzioni italiane costituite con la frode e l'inganno e che ci derubano di tutto ciò che abbiamo e pretendono di dominarci.
Ecco perché E' UN DOVERE ANCHE NON ANDARE A VOTARE.
Dobbiamo smettere di dare il nostro benestare e  di legittimare questi delinquenti e la loro falsa democrazia.
WSM
Venetia, 22 gennaio 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

SARANNO SEMPRE SOLO COINCIDENZE … LA FARSA CONTINUA.

Anche oggi come allora forse basterebbero i trenta denari per corroborare la solerzia del balordo di turno ma si sa che "anca pochi schei tajani i plasma paroni e sciavi" (anche pochi soldi italiani plasmano padroni e schiavi).
Mercoledì sera nel tornare a casa ho notato il solito sconosciuto che, probabilmente drogato di protagonismo e di chissà cos'altro, ha debuttato con una repentina fuga dal giardino di casa.
L'ignoto, che indossava una tuta grigia e un giubbino scuro ha sicuramente sperato in una mia distrazione e proprio tale convinzione lo ha riportato sui suoi passi… ma avevo finto di chiudere alle mie spalle l'entrata di casa.
Affrontato repentinamente lo sconosciuto ormai tornato vicino all'abitazione questi si è dato a precipitosa fuga.
Nonostante l'uso della macchina il soggetto non è stato rintracciato.
Poco dopo nel perlustrare le vie adiacenti ho notato altre due persone temporeggiare nei pressi di una vettura station wagon parcheggiata nel piazzale nei pressi della chiesa.
Questi al mio avvicinarmi si sono voltati dandomi le spalle;  hanno inoltre alzano il bagagliaio del veicolo per impedirmi probabilmente di leggere la targa di cui sono riuscito ad intravedere solo le cifre finali "NY".
In attesa dell'aiuto di un amico è stato notato lo sconosciuto con la tuta avvicinarsi ai due soggetti della macchina e andarsene con loro.
Siamo alle solite coincidenze, preferei pensare, ma i tre individui non mi sembravano proprio dei ladruncoli, anzi, chissà come mai mi è venuto da pensare a provocatori agenti italiani aiutati da qualche sprovveduto balordo… ma si sa saranno sempre solo coincidenze.
WSM
Venetia 12 gennaio 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

LIBERO POPOLO IN LIBERA PATRIA

Presto speriamo di poter pubblicare il primo testo realizzato dal MLNV e dal titolo "LIBERO POPOLO IN LIBERA PATRIA".
Il testo non è sicuramente un compendio di diritto internazionale ma cerca di spiegare, anche sotto il profilo giuridico, le ragioni autentiche del costituirsi del Movimento di Liberazione Nazionale e del percorso intrapreso.
Sconsigliamo vivamente la lettura ai "venetesti" di taluni gruppi la cui inettitudine è gigantesca e per quanto tentino insistentemente di imitarci non eguagliano questo MLNV.
N.B.:
SEZIONE 05 – ARTICOLO 11 dell’Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP)
L’OGVP riconosce quale lingua ufficiale e nazionale il “VENETO” in ogni sua espressione idiomatica e inflessione gergale.
Avendo esigenze e necessità di agevolare sia la comunicazione degli atti ufficiali che quella personale, durante la fase di transizione e in attesa di un’ufficiale definizione della grammatica, intesa anche come regole ortografiche e di punteggiatura, della fonologia, morfologia, sintassi, semantica e pragmatica, l’OGVP adotta quale lingua accessoria e di utilità qualsiasi altra lingua in uso attualmente dal Popolo Veneto.
—-
L'OGVP, fino a indiscutibile dimostrazione, non riconosce e/o prende atto che la lingua c.d. italiana sia da considerarsi tale.
E' discutibile la sua origine anche in relazione alla possibile sua derivazione proprio dalla lingua veneta e come tale quindi compatibile con il suo uso.

 

SARANNO SEMPRE COINCIDENZE?

Se non fosse per l'aiuto dei vicini oggi probabilmente non sarei sopravvissuto alle esalazioni della stufa a pellet.
Strana coincidenza sul malfunzionamento della stufa che fino a questa mattina è andata benissimo, ma che oggi pomeriggio ha attirato l'attenzione dei vicini per la notevole foschia venuta a concentratasi fuori di casa, al punto da sospettare un incendio dell'abitazione.
Strano davvero visto e considerato che non c'è stato nessun principio di incendio in casa.
Controllando però il tubo di scarico (el canon) mi hanno insospettito dei residui di carta bruciati al punto da ritenere plausibile un tentativo di intasamento della canna fumaria col conseguente "ritorno" di esalazioni in casa.
Ecco il malditesta accusato oggi mentre mi appisolavo in casa.
Tutto questo mi fa pensare visto e considerato che le conseguenze dell'intasamento avrebbero dovuto concretarsi al mio rientro a casa questa sera tardi (proprio oggi c'è riunione) e non nel primo pomeriggio odierno.
Solo l'inatteso mio ritorno, l'accensione momentanea della stufa e l'intervento dei vicini hanno probabilmente fatto fallire il maldestro tentativo che nella prossima nottata avrebbe potuto sortire gli effetti voluti.
Ma si sa sono sempre solo coincidenze.
WSM
Venetia, 21 dicembre 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
 

FIERO DI NON AVER VOTATO.

Lo diciamo da tempo e oggi confermiamo la nostra posizione rispetto al referendum voluto dal partito italiano lega nord e da Luca Zaia, esponente di spicco di tale partito italiano e presidente dell'ente periferico italiano denominato "regione veneto ".
E così la popolazione residente, stranieri compresi (anche gli italiani sono foresti a casa nostra),  ha votato per un'autonomia che Luca Zaia andrà ad elemosinare a Roma.
Dunque io che non credo ai partiti italiani, che non credo al sistema italia, che non credo ai politici italiani, sono forse uno stolto, uno sciocco o un povero illuso che aspira a vedere liberata la propria Patria dall'occupazione straniera italiana?
La Patria, per l'appunto, la millenaria Serenissima Repubblica Veneta, sempre più ostaggio di un Popolo tenuto al guinzaglio e mantenuto nel recinto dell'inconsapevolezza della propria identità.
Siamo come un gregge sfamato con le briciole del proprio pane.
Ed è così che il lamentoso piagnucolare trova sfogo nel compiacimento di un voto creato ad arte per illuderci di aver esercitato un diritto democratico.
Ma noi VENETI non siamo italiani e come il 22 ottobre del 1866 ecco replicata la frode italiana.
E adesso???
Adesso vedremo come l'italianissimo Luca Zaia porterà a casa l'inutile autonomia tanto decantata.
Se un milione di persone crede ad una cosa idiota, la cosa non cessa di essere idiota (Anatole France).
WSM
Venetia, 23 ottobre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto
e del Governo Veneto Provvisorio
 

ANCORA SUL PRINCIPIO DI AUTODETERMINAZIONE

Tanto per non lesinare sul bagaglio culturale e la formazione intellettuale che per finta o sul serio, in merito alle norme di diritto internazionale e alla loro applicabilità, sembra contraddistinguere le autorità e le forze d'occupazione straniere italiane, facciamo ancora una precisazione:
Lo stesso diritto all'autodeterminazione, nella sua accezione esterna, spetta ai Popoli sottoposti a regime militare straniero, se essi precedentemente facevano parte di uno Stato indipendente … (pag. 178 capitolo 7 – Diritto Internazionale – Antonio Cassese – seconda edizione edito da "Il MUlino").
Il Popolo Veneto è detentore di tale diritto e non c'è un atto di cessione o rinuncia alla propria sovranità resa dal Governo della Serenissima Repubblica Veneta e/o dalla stessa Cittadinanza.
E' documentata e ammessa dallo stesso Conte Tahon di Revel (*), plenipotenziario dei re d'italia di allora, la frode commessa con l'annessione militare dei territori Veneti mascherata con il plebiscito nel 1866 e i cui falsi risultati vennero addirittura erroneamente pubblicati sulla stampa tre giorni prima del loro realizzarsi.
Il giorno stesso venne pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 7 ottobre per il plebiscito.
« Al Presidente del Consiglio dei Ministri è pervenuto oggi alle ore 10 ¾ antimeridiane il seguente dispaccio da Venezia:
La bandiera Reale italiana sventola dalle antenne di piazza San Marco, salutata dalle frenetiche grida della esultante popolazione. – Generale Di Revel
Il Presidente del Consiglio dei Ministri rispose immediatamente con questo dispaccio:
Alla Rappresentanza municipale di Venezia – Il Governo del Re saluta Venezia esultante mentre la bandiera nazionale italiana sventola dalle antenne di piazza San Marco, simbolo di Venezia restituita all'Italia, dell'Italia restituita finalmente a se stessa. – Ricasoli »
(Gazzetta Ufficiale, 19 ottobre 1866)
Secondo alcune fonti, il 19 ottobre il Veneto sarebbe stato invece ceduto direttamente dall'Austria al Regno d'Italia: il quotidiano Gazzetta di Venezia in pochissime righe riportò che: «Questa mattina in una camera dell'albergo Europa si è fatta la cessione del Veneto».
Il 20 ottobre giunse a Venezia il commissario regio Giuseppe Pasolini, nominato già dal 13 ottobre.
La votazione per il plebiscito ebbe luogo nei giorni 21 e 22 ottobre 1866; a Venezia gli uffici elettorali rimasero aperti dalle 10:00 alle 17:00 in entrambi i giorni.

L'ITALIA E TUTTE LE SUE ISTITUZIONI SONO ILLEGALMENTE PRESENTI SUI NOSTRI TERRITORI E AGISCONO IN DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE.
Tutti gli uffici pubblici italiani, carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili urbani, forze armate, guardie particolari giurate e ogni altra istituzione costituita e designata dallo stato straniero occupante italiano, è illegale su tutti i nostri territori.

(*)
Thaon di Revel (pronuncia: taõ di rœvèl[3]e Sant'Andrea, sono una famiglia nobiliare originari della Contea di Nizza.
Per tradizione famigliare i figli maschi vennero educati alla carriera militare o politica e diplomatica.
Molti membri dei Thaon di Revel hanno raggiunto posizioni di pubblico interesse, sia in ambito militare che politico, partecipando attivamente nel governo del Regno di Sardegna e alla formazione del Regno d'Italia.
Il ramo dei Thaon si stabilisce nel nizzardo nel XV secolo e da lì in Piemonte.

 

ARRIVIAMO AL DUNQUE … IL POPOLO ITALIANO NON ESISTE!

Il popolo italiano non è rassegnato alla sottomissione … semplicemente  il popolo italiano non esiste!
Esistono tuttavia i Popoli della Nazioni pre-unitarie che hanno anche combattuto contro questa falsa unità d'italia.
C'è da chiedersi, allora, perché adesso dovrebbero combattere per salvare questo sistema criminale.
 
COME MAI GLI ITALIANI NON SI RIBELLANO ALLE INGIUSTIZIE COME FANNO ALTRI POPOLI? RASSEGNATI ALLA SOTTOMISSIONE…
Come mai gli italiani non si ribellano alle ingiustizie come fanno altri popoli?
È una domanda che molti di noi si pongono.
Se gli stranieri sui mezzi di trasporto pubblici si rifiutano di pagare il biglietto e peggio ancora aggrediscono fisicamente il controllore, tutti noi denunciamo totalmente indignati, ma poi concretamente li si lascia fare e alla fine siamo solo noi italiani ad essere tenuti a pagare il biglietto.
Se nelle nostre città talune vie, parchi, piazze o quartieri diventano pericolosi per la presenza di delinquenti comuni, spacciatori di droga, sfaccendati che molestano donne e bambini aspirando a violentarli sessualmente, noi denunciamo massimamente preoccupati ma poi concretamente finiamo per non frequentare più quegli spazi pubblici che, di fatto, diventano delle roccaforti della criminalità.
Nel novembre del 2011 con la regia di Giorgio Napolitano e l’avvento al potere di Mario Monti l’Italia è stata sottomessa a una dittatura finanziaria che, da allora, ha spogliato la democrazia del suo contenuto sostanziale e ha generato quattro governi non eletti dagli italiani.
Nel 2013 la Corte Costituzionale ha sentenziato l’incostituzionalità della legge elettorale con cui sono stati eletti i parlamenti nel 2006, 2008 e 2013, ma a quattro anni di distanza il parlamento continua a legiferare, così come i governi e i capi di Stato designati da quei parlamenti continuano a operare come se non fosse successo nulla.
Nel 2016 c’è stato il referendum sulla riforma della Costituzione.
Il governo era per il Sì e ha vinto il No. Ma è stato riesumato un governo del Sì come se gli italiani non fossero andati a votare.
Gli italiani hanno denunciato a viva voce, ma concretamente nessuno mette in discussione la legittimità del sistema politico o si sottrae all’osservanza delle decisioni assunte da questi governi.
A questo punto dobbiamo concludere che gli italiani che subiscono le ingiustizie limitandosi a denunciare ma senza ribellarsi concretamente, dimostrano di non essere un popolo unito.
Massimo D’Azeglio all’indomani dell’unità d’Italia nel 1861 disse: «Purtroppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gli italiani».
Infatti, nessuna nazione nasce senza un Popolo e non può esserci stato senza Nazione.
Andiamo in effetti a vedere cos'è un Popolo:  l
a nazionalità è l’espressione dell’identità di un Popolo che accomuna liberamente ogni proprio membro per il senso di appartenenza a tale specifica collettività per lingua, cultura, tradizione, religione, storia.
La nazionalità è conforme e si estrinseca con il concetto di Nazione destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità.
Prendiamo atto che gli italiani sono un popolo che si sente appagato dalla denuncia fine a se stessa, che vuole accontentare tutti e non scontentare nessuno, che aggira le realtà che impongono delle scelte impegnative.
Se questo comportamento potesse tradursi nella salvaguardia della civiltà che da millenni ha comunque garantito la crescita demografica, lo sviluppo economico e la qualità della vita, dovremmo considerarlo saggio e lungimirante nel lungo periodo anche se spregiudicato e riprovevole nell’immediato.
L'italia esiste solo da centocinquant'anni e impone il suo dominio su Nazioni e Popoli pre-unitari che esistono da millenni … meglio non attribuire agli italiani ciò che per cultura, tradizioni, storia, lingua e civiltà appartiene ad altri Popoli, italiani oggi per forza ma che in realtà non lo sono.
Purtroppo non è così.
Noi oggi rischiamo di perdere ciò che resta della nostra sovranità nazionale, di essere fagocitati dal Nuovo Ordine Mondiale assoggettato alla grande finanza, la sostituzione etnica e la sottomissione all’islam.
O gli italiani insorgeranno uniti o moriremo senza avere la certezza e l’orgoglio di chi siamo.
 
tratto da: (CLICCA QUI)
 

LA DITTATURA ITALIANA VIETA ANCHE I PARERI CONTRARI ALL’OBBLIGO DEI VACCINI

La democrazia è sparita da tempo ormai.
Ma la pretesa di zittire chiunque non si allinea con la tesi dittatoriale del governo straniero italiano, anche in merito all'obbligo dei vaccini, è una grave presa di posizione e che viola principi sacrosanti come quello dei diritti umani, civili e politici di ogni persona.
Ogni qualvolta si vieta o si tenta di zittire una voce contraria è giusto che si sappia fin d'ora che i responsabili meritano di essere perseguiti dalla Giustizia Veneta non appena avremo ripristinato la totale sovranità del Popolo Veneto su tutte le nostre Terre.
WSM
Venetia, 06 ottobre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
PIU' SANI I BIMBI NON VACCINATI
Ecco l'articolo apparso oggi sulla Tribuna di Treviso.
Tutta la nostra solidarietà al Pediatra Goffredo Chiavelli il professionista a carico del quale l'Ordine ha aperto un procedimento disciplinare.
 

UN SICILIANO A VENEZIA

Ecco la lettera di un ragazzo siciliano,. qui residente da oltre vent'anni e che vede nel Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto l'unica valida alternativa al sistema corrotto e parassitario italiano.
 
05.10.2017
Se oggi sono qui a scrivere questa lettera è perché sento il dovere di ringraziarti per tutto quello che fai ogni giorno.
Ti batti come un leone perché credi che noi tutti possiamo vivere in un Paese libero e democratico dove il cittadino non deve sentirsi schiavo di roma o il servo di una classe politica corrotta, che fa solo i propri interessi.
Il tuo coraggio merita la mia stima e fiducia nel seguirti affinché il sogno dell'indipendenza sia realtà e solo quando sentirò il ruggire del Leone di San Marco mi sentirò un uomo libero.
Libero di decidere del mio futuro, senza più catene e cappio al collo.
Credo nell'idea di una Repubblica Veneta dove l'interesse primario sia rivolto al suo Popolo affinché il Leone sovrano forgia la spada nel bene comune dei figli della Repubblica Veneta.
Siamo un Popolo di operai, pensionati, muratori, pastori, camerieri e di pescatori, imbianchini e contadini, magari non siamo tutti istruiti ma una cosa è certa siamo pronti a batterci per riprenderci la nostra libertà e mai più al di fuori della santissima bandiera della Serenissima che vogliamo rivedere sventolare nella Repubblica Veneta.
Mai più bandiere politiche italiane nè di destra nè di sinistra, nè leghiste, nè comuniste.
Credo nel sogno tuo di un Popolo di un solo colore, che esso sia Veneto o residente, gay o etero, emiliano o siciliano, bianco o giallo, in un Popolo dove non ci sono né servi, né padroni.
Credo solo in un Popolo figlio del Veneto libero.
Grazie Sergio
G.L.

FORZA CATALOGNA!

Siamo alla follia.
La guardia civil spagnola, alias carabinieri italiani, abbatte la democrazia e attacca il Popolo Catalano.
Gravissima azione di rappresaglia dalla guardia civil spagnola che agli ordini del governo spagnolo attacca i Cittadini Catalani forniti dell'unica "arma" democratica di un Popolo, che in democrazia è il diritto di voto.
E vi ricordo che li abbiamo illegalmente qui a Vicenza in territorio della Serenssima Repubblica Veneta presso la caserma Chinotto, nell'ambito della gendarmeria europea (eurogendfor) che nessun Cittadino ha mai voluto e votato e che nessun Cittadino Veneto ha mai autorizzato ad instaurarsi sui nostri territori.
E l'europa tace.
E ti credo che tace, non ha alcun interesse che venga messa in discussione la leadersheep di governi che rappresentano solo stati e non le Nazioni dei Popoli.
Nessun stato, insediatosi con la guerra sarà mai una Nazione e questo vale anche per l'italia.
A Zaia, presidente dell'ente regione veneto italiana e che al massimo può rappresentare solo gli iscritti al suo partito italiano lega nord, dico di leccare meno i piedi a Roma e di decidersi ad essere Veneto o italiano, prima di sblaterare tanto sul finto referendum che ha deciso di indire in ambito italiano e che non serve a niente.
Fra non molto farà molta più paura aver tradito il Popolo Veneto che non leccare i piedi a roma.
Tutta la nostra solidarietà è per il Popolo Catalano e per la sua voglia di lottare per la legittima LIBERTA' da ogni regime.
WSM
Venetia 2 ottobre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
Piena solidarietà al popolo catalano: comunque la si possa pensare quando la repressione diventa armata e violenta solo per soffocare una espressione di volontà, non si può che condannare chi compie tali atti e i loro mandanti!
Condanna uguale a chi si permette di giudicare tale repressione giusta come ha fatto l'assessore straniera italiana alle politiche dell'istruzione della regione veneto…
Forza Catalogna!!
Enrico Pillon
Catalogna, tutti contro tutti.
Dopo la passività del Mossos ora i pompieri fanno scudo agli elettori.
La polizia carica i vigili del fuoco catalani.
Esasperazione del conflitto ai seggi: la Guardia Civil manganella i pompieri
Polizia contro polizia, agenti contro i pompieri.
Nel caos catalano nel giorno del referendum per l'indipendenza le forze dell'ordine prendono posizione: i Mossos, la polizia catalana, decide di non eseguire gli ordini del governo centrale e i pompieri vanno persino oltre: ostacolano la polizia nazionale.
I vigili del fuoco catalani hanno infatti deciso di sostenere la partita democratica del referendum formando uno scudo umano fra Guardia Civil ed elettori.
Una catena, in divisa, per impedire agli agenti di caricare o spostare la gente impegnata nel voto.
Mossa che, dopo le pubblicazioni di video e foto sui social, ha già battezzato per i catalani i pompieri come "eroi" di giornata.
Gli agenti antisommossa spagnoli hanno però deciso di caricare con i manganelli il gruppo di vigili del fuoco catalani, in divisa e con il casco, che stavano presidiando un seggio in cui si votava per il referendum catalano.
E' quello che si vede in un breve video diffuso da vari media. Nelle immagini si vedono gli agenti che allontanano i pompieri colpendoli con i manganelli sulle gambe e con calci.
Tratto da (CLICCA QUI)
I MOSSOS (la Polizia Catalana – alias la nostra futura Polisia Nasionale Veneta) difendono i Cittadini dalla guardia civil spagnola… 
Primi contrasti tra i Mossos e la Guardia Civil a Barcellona.
Tratto da (CLICCA QUI)
 
 

E I CARABINIERI TENTANO ANCORA LA NOTIFICA DI QUALCHE PROCEDIMENTO ITALIANO

Sono da poco passate le 18.30 di questa sera lunedì 25 settembre 2017 quando i carabinieri stranieri italiani della stazione di Villorba (Tv), hanno tentato di notificare un chissà quale provvedimento italiano.
Sono stati cortesemente invitati ad uscire dall’ufficio e a non inserire alcunché nella cassetta postale perché così ha disposto la direzione del Consorzio.
Dobbiamo fare anche l’elezione del domicilio, ha ribadito il graduato dei carabinieri italiani pur senza  ottenere alcun amia risposta.
Poco dopo se ne sono andati.
Chissà cos’altro ha in serbo per me il famigerato stato straniero italiano.
Appena assolto con formula piena dalle infondate e infamanti accuse sulla Polisia Veneta, dopo otto anni di lungaggini e un processo farsa, e subito non mollano l’osso.
Bene.
Vuol dire che siamo veramente sulla strada giusta.

WSM
Venetia, 25 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

IL TRANELLO DEI REFERENDUM

Ieri sera ho partecipato a una riunione a cui ero stato invitato insieme ad altri “gruppi” che sostengono il referendum di Alvise, che è un referendum alternativo a quello del partito italiano lega nord/lega italia di Zaia.
Si critica il referendum di Zaia e del suo partito e se ne propone uno  di alternativo sull’indipendenza con un occhio alla Catalogna e alle altre realtà mondiali sottolineate con enfasi dal rappresentante del CLNV … (il loro percorso è dunque il referendum).
“Portatemi venticinquemila autodeterminati” e poi mi arrangio io, ha poi più volte esordito il rappresentante del CLNV … come se l’autodeterminarsi fosse un mero atto di sottoscrizione e non un risveglio di coscienza, una partecipazione più consapevole del Cittadino Veneto.
Alvise, com’è suo solito, ha sentenziato sul proprio operato criticando “il non fare” degli altri, cioè le “ciacole che resta ciacole”, mentre lui, da buon imprenditore “deve sempre portare a casa qualcosa a fine giornata” … lui produce fatti mentre gli altri continuano con le chiacchiere (continuo allora a non capire perché non siamo già indipendenti).
Io ho dovuto lasciare presto la riunione (non ne conosco l’esito) sia per la stanchezza dell’impegnativa giornata avuta ma anche per il riproporsi di una contrapposizione verbale alla mia persona e al MLNV sia da parte di Quaglia (Life), (mi qua go quatordexe persone de la Life e non se pol perdare tempo con un personajo simile), del rappresentante del CLNV e da parte di alcuni del gruppo di Alvise, uno in particolare la cui limitatezza intellettuale trova spesso sfogo nel tentativo di zittire gli altri.
Insomma le mie richieste di chiarimento non hanno trovato risposte adeguate, anzi non sono state per nulla chiarite, neppure quando si fa riferimento ad un governo di transizione.
Ancora una volta, si tenta di coinvolgere il MLNV in iniziative allo scopo di fare numeri e quindi si usa un referendum con due ovvi quesiti (a cui tutti risponderanno si) senza rendersi conto che il terzo (quello del governo di transizione) è equivoco.
Ho ribadito che il Governo Provvisorio già esiste e che si attendeva che altri vi partecipassero … ma qui allora ho compreso quello che Alvise mi aveva ribadito non molti giorni or sono … “la nave non c’è“, e ho capito che la nave c’è solo se la fanno loro.
Alla fine, quello che mi ha spronato ad andarmene è stata la ribadita richiesta di collaborare come ufficio e locazione per consentire ai Veneti che non dispongono di un pc o di internet di votare al loro referendum, ho capito che l’importante per loro sono i numeri.
Ho ribadito che potrei anche mettermi a disposizione per aiutare qualche Veneto col pc ma non condivido il referendum proposto perché il MLNV fa un altro percorso e alla ribadita “tornata di vantaggi” per i previsti aderenti, ho ribadito che il MLNV non fa iscritti … “intanto femo i scritti o tiremo su i voti e dopo decidemo cosa fare … se sono in tanti avrai dei benefici anche te e il MLNV”.
Chi di questi o ex militanti di qualche loro gruppo lo si vedrà candidato alle prossime elezioni?
Attendiamo gli eventi per svelare l’arcano dei numeri che poi serviranno a …!!!
II MLNV dice NO anche al referendum di Alvise.
Noi andiamo avanti per la nostra strada, non cercateci più e non fateci perdere tempo con simili iniziative.
WSM
Venetia, 22 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

MAPUCHE UN POPOLO IN LOTTA CONTRO BENETTON

I Mapuche (termine composto dalle parole Che, “Popolo”, e Mapu, “della Terra”) sono una popolazione indigena che attualmente vive divisa fra Cile e Argentina.
La loro storia è simile a quella di tante altre popolazioni native.
Se ne stavano tranquilli nelle loro terre finché non arriviamo noi occidentali (nella specie, gli spagnoli) a massacrarli, a privarli delle loro terre e di recente a costruire dighe, autostrade e realizzare piantagioni invasive.
Della serie: non esiste una faccia buona del capitalismo.
La storia si ripete sempre uguale dappertutto nel mondo.
Quello che noi chiamiamo progresso, per i nativi è solo distruzione e morte.

Nel 1991, in una porzione delle terre patagoniche argentine abitate dai Mapuche il capitalismo è arrivato sotto la forma della famiglia Benetton, che ha acquisito per 50 milioni di dollari 900.000 ettari di terre dalla compagnia Tierras De Sur Argentino, principale proprietaria di terre nella Patagonia argentina. Un tempo il colonialismo operava con le armi, oggi molto più semplicemente bastano i soldi. Acquisite le terre, la Benetton ha proceduto allo sfollamento dei Mapuche, incompatibili con il progetto economico della famiglia italiana. Ed è così che oggi nelle terre di Benetton vengono allevati 260mila capi di bestiame, tra pecore e montoni, che producono circa 1 milione 300mila chili di lanaall’anno i quali sono interamente esportati in Europa. Nello stesso terreno sono allevati 16mila bovini destinati al macello.
Ma i Mapuche sono una popolazione tutt’altro che arrendevole (vorrei vedere noi al loro posto cosa faremmo!), ed è così che iniziano una lotta incruenta contro gli italiani, lotta che si è acuita negli ultimi anni ed è sfociata nella ri-occupazione di parte delle terre loro sottratte.
Ed è così che nella notte fra il 10 e l’11 gennaio scorso interviene la polizia argentina, a seguito delle denunce dei Benetton. Ed i resistenti Mapuche, raccontano, vengono picchiati, ammanettati e trascinati per i capelli; le loro case distrutte, i loro animali rubati o uccisi.
Amnesty International Argentina ed altre ong hanno denunciato con forza l’ennesima violazione dei diritti umani.
“Non lasceremo che ci caccino, piuttosto ci faremo bruciare”, ha detto uno dei leader della Comunità.
La notizia da noi, come dicevo, non ha bucato il video, intenti come sono i nostri giornalisti a seguire le imperdibili vicende della Raggi.
I Benetton sono quelli della United Colors of Benetton, dei bimbi di tutto il mondo uniformati dalla moda, della globalizzazione del vestiario, ma anche delle foto coraggiose di Oliviero Toscani che denunciava le disuguaglianze nel mondo: «Il conformismo è il peggior nemico della creatività.
Chiunque sia incapace di prendersi dei rischi non può essere creativo» ipse dixit.
Perché qualcuno non si prende la briga di andare a vedere oggi le condizioni di vita dei Mapuche nei terreni della Benetton?

Tratto da (CLICCA QUI)

CHE FINE HA FATTO SANTIAGO?

Così come ci viene chiesto, pubblichiamo.

Difendi i diritti umani

Santiago è scomparso nel nulla dopo essere stato arrestato dai militari argentini.
Era al fianco della comunità Mapuche di Cushamen e lottava insieme a loro per difendere le loro terre ancestrali e i loro diritti dalle minacce di esproprio della Compañía de Tierras del Sur Argentino, azienda del Gruppo Benetton.
Che fine ha fatto Santiago?
A
iutaci a chiederlo ora alle istituzioni argentine.
Santiago è scomparso nel corso degli scontri tra la Gendarmeria nazionale argentina e la comunità Mapuche.
Da allora non si hanno più notizie. 
Chiedi con noi di fare luce su questa vicenda
Chi è riuscito a fuggire alle cariche dei militari ha visto Santiago rimanere accovacciato fino a quando avrebbero ascoltato la voce di due gendarmi che esclamavano “Eccone uno” e “Sei in arresto“. 
Da allora, cosa è successo a Santiago?
Santiago era ospite della comunità Mapuche di Cushamen per continuare insieme a loro la lotta in difesa della terra.
La Compañía de Tierras del Sur Argentino, azienda del Gruppo Benetton, possiede circa un milione di ettari di terra in Patagonia argentina.
I Mapuche rivendicano la proprietà di alcuni di questi terreni. 
Lotta con noi insieme ai Mapuche.
Firma anche tu
 

GOVERNO ITALIANO DIFFIDATO DAL MLNV-GVP CONTRO I VACCINI

Oggetto: Decreto vaccini obbligatori.
Provvedimento dello stato straniero italiano posto in essere in difetto assoluto di giurisdizione, in difetto assoluto di competenza e in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio
Ingiunzione e diffida al governo italiano.

AL GOVERNO ITALIANO

e p.c.

INTERNATIONAL CRIMINAL COURT
Maanweg 174, 2516 AB Den Haag
Netherlands

INTERNATIONAL COURT OF JUSTICE PEACE PALACE
Carnegieplein 2
2517 KJ The Hague
Netherlands

O.N.U.
HUMAN RIGHTS COMMITTEE
PETITIONS TEAM
Office of the High Commissioner for Human Rights
United Nations Office at Geneva
1211 Geneva 10, Switzerland

UNPO SECRETARIAT
Laan van Meerdervoort 70
2517 AN The Hague – The Netherlands
membership@unpo.org

A scanso di ogni ulteriore dubbio, equivoco interpretativo o elusivo di responsabilità personali di ciascun soggetto attore e/o coinvolto nel caso di specie, questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), dando seguito all’adempimento dei propri doveri nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme del diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità, per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) istituito ai sensi e per gli effetti dell’articolo 96 paragrafo 3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, soggetto di diritto internazionale qualificato dalla legittimazione internazionale basata sul diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto e legittimato ad agire in nome dell’intero Popolo Veneto,

NOTIFICA ANCORA UNA VOLTA
allo stato straniero italiano e a pubblica menzione anche con la pubblicazione all’Albo Ufficiale del Governo Veneto Provvisorio il rigetto di ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta a carico di ogni Cittadino del Popolo Veneto.

VISTA
la Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta resa liberamente, con coscienza e volontà e che attraverso di essa ogni Cittadino Veneto
– ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso/a;
– che si è riconosciuto/a Veneto/a per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine;
– che si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte;
– che riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
– che ha il diritto e il potere di delegare l’amministrazione provvisoria dello Stato Veneto al Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, riconoscendolo quale unica autorità legalmente costituita sui territori occupati della Serenissima Repubblica Veneta. attribuendone valore e forza legale derivante dal mutuo consenso e per i soli fini per il quale è stato costituito;

RICHIAMATI
– la “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) del 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;
– l’Ultimatum del MLNV del 13.12.2010 notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;

AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI
– al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
– al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
– al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
– al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
– alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789;
– alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
– al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e inscritto nell’articolo 1.2 della Carta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
– al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
– al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
– ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
– nello specifico all’art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per cui ogni individuo ha diritto alla propria nazionalità e non potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza.
– che ogni Cittadino del Popolo Veneto ha il diritto e il dovere di vigilare sugli abusi che lo stato straniero italiano pone in essere agendo illegalmente e illecitamente sui territori della Serenissima Repubblica Veneta e che ha il diritto e dovere di opporsi anche con meritoria disobbedienza civile;
– che ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

ACCERTATO
– che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
– che tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
– che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset;
– che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”;
– che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma;

PRESO ATTO
che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;

CHE IN CONSEGUENZA DI CIO’
– tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
– che la mancanza della prova documentale dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
– che possono essere considerati validi solo i documenti originali con le firme in calce e non le fotocopie o copie conformi;
– che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche;

PRESO ATTO
che il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP)

ATTESTA E CERTIFICA
che ogni Persona che abbia fatto la propria Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario; per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.

PER QUESTI MOTIVI RIGETTA ANCORA UNA VOLTA
ogni atto impositivo e qualunque atto giuridico, sia pubblico che privato, recettizio e non, normativo e precettivo, discrezionale, dovuto e/o ritenuto necessario, nonché la notifica di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali, siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e quella degli stessi negozi giuridici di diritto privato.

SI VIETA IL TRATTAMENTO
dei dati personali di ogni Cittadino del Popolo Veneto e si nega il consenso all’utilizzo del loro nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” chiedendone anche l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.

AVVISA e NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;

E’ FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera ai danni di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, verranno attribuite specifiche responsabilità personali anche in ordine alle eventuali seguenti violazioni:
– resa in schiavitù;
– furto dell’identità personale dei Cittadini Veneti;
– uso illegale dei dati personali dei Cittadini Veneti;
– pubblica intimidazione;
– spergiuro;
– frode;
– falsità materiale;
– falsità ideologica;
– uso di atti falsi;
– molestie o disturbo alle persone;
– la manifesta volontà di porre in essere una condotta criminale, caratterizzata dall’arrecare consapevolmente l’altrui danno agendo in tale contesto organizzativo il cui vincolo associativo qualifica il personale concorso come destinato a perdurare nel tempo con la tipicità del reato permanente e le conseguenze da esso derivante;
– aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro Persone di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, rapine, minacce ed estorsioni aggravate da usura, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
– aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro Persone di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette;
– aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta;
– per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione, saccheggio e strage nel territorio della Nazione Veneta.

La responsabilità dell’esecuzione e delle conseguenze di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno di essi nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di €uro dieci mila per ogni giorno dalla loro formazione e che renderanno inevitabile anche l’applicazione della DICHIARAZIONE E ORDINE Rif. UCC Doc. n. 2012096074 del 9 settembre 2012 debitamente riconfermato e ratificato dal COMMERCIAL BILL UCC 2012114586 e dal TRUE BILL UCC.

E’ FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” (quindi anche ai giudici, ai militari, ai carabinieri etc…)
– di garantire comunque, senza alcun onere, tutti quei servizi pubblici essenziali, compreso il diritto all’istruzione e alla frequentazione di scuole e asili, nelle more del ripristino di sovranità del Popolo Veneto e delle Sue Istituzioni;
– di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto;
– che tutti i soggetti sottoposti volontariamente a vaccinazione, essendo quindi portatori di virus, siano obbligatoriamente sottoposti al previsto periodo di quarantena.

APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito;
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione contro i cittadini del Popolo Veneto.
Per tutte le suesposte ragioni allo stato straniero occupante italiano è contestata anche la violazione dell’art.26 della Convenzione sul diritto dei trattati (Vienna 23 maggio 1969) – “Pacta sunt servanda”.

Si rammenta che il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto è un soggetto di diritto internazionale che per sua natura non può essere soggetto, né assoggettabile, alla giurisdizione dello stato straniero occupante italiano.

E’ chiesta la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione, l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili ancora non registrati.

“Co onor e rispeto”
WSM – Venetia, lunedì 11 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

Clicca sull’immagine sottostante per aprire la pagina con gli atti compilabili e alcune istruzioni:

E I MEDIA ITALIANI ADESSO TACCIONO O … DICONO POCO!

PROCESSO ALLA POLISIA VENETA – TUTTI ASSOLTI.

Tra i media italiani, che quasi nella loro totalità hanno taciuto la notizia, abbiamo solo riscontro della cronica e mirata disinformazione che il giornalaccio la tribuna di Treviso promuove.
La solita spazzatura di un giornaletto da regime, la cui direzione, non a caso, è stata visitata di recente dal prefetto italiano illegalmente stanziato a Treviso.
L’ articolo di questo quotidiano disinforma ancora una volta i cittadini veneti sulla reale portata della sentenza del tribunale straniero italiano, anch’esso illegalmente stanziatosi a Treviso e operante in difetto assoluto di giurisdizione.
Non credete a questo tipo di notizie giostrate anche malamente da chi ha tutto l’interesse di mantenere l’attuale occupazione straniera italiana sui nostri territori.
Ma c’è un tempo per ogni cosa.
Come tutte le autorità d’occupazione straniere italiane anche i collaborazionisti meritano tutta la nostra “attenzione” … e noi non dimentichiamo.
Il MLNV ritiene molto gravi le affermazioni che la Tribuna attribuisce al dott. Paolo Gallina, che da alcuni anni si è disimpegnato dal MLNV per ragioni personali.
Il MLNV non lotta per l’autonomia di una regione italiana ma per il ripristino di sovranità del Popolo Veneto su tutti i propri territori.
Qui si denota la totale ignoranza o la dolosa malafede che solo i collaborazionisti usano per tentare di manipolare e disinformare sul reale e legittimo percorso che il MLNV sta compiendo … tutto il resto è il nulla perché noi miriamo solo all’indipendenza dallo stato straniero occupante italiano.
Noi Veneti non siamo italiani, non lo siamo mai diventati e sostenere anche il referendum sull’autonomia del partito italiano lega nord di Zaia ci ripugna.

WSM
Venetia, 8 settembre 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

PROCESSO ALLA POLISIA VENETA … TUTTI ASSOLTI, MA VA!

IL DOVERE DI COMBATTERE E LIBERARCI DI QUESTA ITALIA
E così dopo otto anni di inchiesta, di udienze farsa, di accuse infondate e dopo che gli inquirenti italiani hanno speso oltre un milione di euro per questa inchiesta (la somma reale forse è meglio che il Popolo non la conosca), dopo aver diviso famiglie e tentato di distruggere l’onorabilità e la credibilità di gente per bene, dopo aver mentito e agito come una vera e propria associazione a delinquere, con due interrogazioni parlamentari, ovviamente da parte di “comunistoidi di turno”, che ci accusavano di essere dei soggetti socialmente pericolosi, dopo la costituzione di parte civile del ministero dell’inferno (ops forse si scrive ministero dell’interno), promossa dal famigerato ex ministro dell’interno Angelino Alfano, ora ministro degli esteri dell’attuale governo italiano, dopo aver rubato molti effetti personali, computer, biglietti da visita, telecamere, indumenti, berrettini, bandiere della Nazione Veneta senza mai restituirli, dopo aver minacciato testimoni e tentato di far terra bruciata intorno al Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), dopo il distorto uso dello strumento mediatico per infangare le nostre iniziative e offendere l’onore e il prestigio dei Patrioti Veneti,  adesso è stato sentenziato che tutti gli atti di accusa non sussistono.
Ma quanta cattiveria è stata messa in questa inchiesta, quanta gentaglia ha fatto carriera sulla pelle di onesti cittadini, quanta infamia, e quanta demonizzazione del MLNV e del suo direttivo … noi ora chiederemo il vostro arresto, dall’ex procuratore capo Fojadelli, all’ex questore Carmine Damiano, all’ex dirigente della digos della Questura di Treviso , all’ex ispettore ora commissario Juliano Flaviano, e di tutti i loro collaboratori … ma non credo che questo avverrà mai in ambito italiano ma la Giustizia Veneta farà il suo corso e con la Polisia Nasionale vi daremo la caccia vita natural durante e in ogni luogo perché meritate di essere perseguiti.
Maledetta sia la vostra italia che occupa illegalmente i nostri territori.
Maledetti siate voi e la vostra progenie.
Se mai avessimo avuto bisogno di una conferma adesso sono certo che abbiamo il dovere di combattervi, abbiamo il sacrosanto diritto di liberarci dallo stato straniero occupante italiano e dal suo sistema mafioso.
WSM
Venetia, 7 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

MA LEI SAI CHI SONO IO ???

Ancora una volta l’ennesima dimostrazione di arroganza e ancora volta da parte delle istituzioni straniere d’occupazione italiane, nello specifico da parte di un carabiniere.

Stavo avvicinandomi all’auto, regolarmente parcheggiata, in via Chiesa a Villorba (Tv), quando una fiat punto dei carabinieri è passata a velocità sostenuta incurante della mia persona e di altri pedoni.

Il carabiniere, che avevo modo di incrociare poco dopo al distributore dove stava effettuando rifornimento, veniva invitato ad andare più piano in quel tratto di strada, spiegandogli l’accaduto.

Apriti cielo.

“Come si permette”, “ma dice sul serio” … ecco le sole frasi con cui il militare ha risposto alle mie semplici, corrette ed educate lamentele.

Come al solito, a quanto pare, è sgradito e intollerabile che un cittadino, ancor più se Veneto, si permette di reclamare ad un carabiniere una condotta di guida più prudente.

Tanto per essere precisi l’auto di servizio non aveva azionato alcun sistema di allarme visivo e sonoro, quindi andava condotto secondo le normali norme del codice della strada, come per tutti gli altri veicoli e in quel tratto sono pretesi i 30 km orari.

Nel rimontare in auto al distributore e mentre stavo ancora effettuando manovra di disimpegno dall’area ristretta in cui ero parcheggiato il carabiniere, palesemente risentito, mi gridava a gran voce di mettere le cinture, cosa che ancora non ero tenuto a fare perché impegnato in una manovra di disimpegno dall’area di sosta in cui mi trovavo e che proprio lo stesso militare non indossava alla guidava del veicolo di servizio, (in quel momento non impegnato in servizi di emergenza … bell’esempio).

Nel lasciare a ciascuno la valutazione dei fatti rimango in attesa di ulteriori sviluppi, visto e considerato che il militare ha avuto l’idea di trascriversi la targa del veicolo … cosa vuoi farmi la “multa” … e per che cosa, forse per lesa maestà ???

WSM
Venetia, 4 settembre 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

 

NON ANDATE A VOTARE AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA

Ecco l’ennesima bufala di stampo italo/leghista.
Questo è un referendum consultivo col quale non si decide nulla ed è solo propaganda elettorale che si fa tale LUCA ZAIA presidente dell’ente straniero italiano “regione veneto”.
Ma con tutti questi milioni di euro stanziati per un simile inutile referendum non si poteva dare una mano alle famiglie Venete in difficoltà ???
Ma lo capite o no che siamo in campagna elettorale e che la lega si nasconde dietro questo referendum farsa per farsi propaganda politica?
Non credete a questi personaggi.
Non credete alla Lega Nord o Lega italia.
NON CREDETE A NESSUN PARTITO POLITICO ITALIANO.
Fanno sempre e solo i loro interessi.
A loro del vostro voto non frega assolutamente nulla.
Non siamo in democrazia ma in un regime partitocratico e ogni politico fa solo gli interessi del partito, non dei cittadini.
Ma ancora non vi siete chiesti perché si va a votare con una matita???
Ma ancora non vi siete chiesti perché le urne non sono trasparenti ma scatoloni???
NON CADETE NEL TRANELLO …
NOI VENETI NON SIAMO ITALIANI NON LO SIAMO MAI DIVENTATI … QUESTA E’ UNA VOLGARE E INFAME MENZOGNA.
PER VOTARE DOVETE DICHIARARVI ITALIANI (esibire documenti italiani e usare scheda elettorale italiana) ED E’ A QUESTO CHE MIRA LA PARTITOCRAZIA ITALIANA PERCHE’ LA CITTADINANZA ITALIANA CI E’ IMPOSTA IN VIOLAZIONE DELL’ART.15 DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI.
CHIEDETEVI PERCHE’ DALLA CARTA D’IDENTITA’ ITALIANA E’ SPARITA LA VOCE NAZIONALITA’PERCHE’ NON POSSONO ATTESTARE CHE NOI VENETI SIAMO ITALIANI E PERCHE’ NON ESISTE LA NAZIONALITA’ ITALIANA MA QUELLA VENETA SI.
NON BISOGNA CADERE NELLA TRAPPOLA DEI FALSI ASSERTORI DELLA DEMOCRAZIA.
LA DEMOCRAZIA PER NOI VENETI NON ESISTE DA QUANDO LA NOSTRA PATRIA E’ STATA OCCUPATA DALL’ITALIA.
Venetia 17 agosto 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio