COMUNICATI

E I CARABINIERI TENTANO ANCORA LA NOTIFICA DI QUALCHE PROCEDIMENTO ITALIANO

Sono da poco passate le 18.30 di questa sera lunedì 25 settembre 2017 quando i carabinieri stranieri italiani della stazione di Villorba (Tv), hanno tentato di notificare un chissà quale provvedimento italiano.
Sono stati cortesemente invitati ad uscire dall’ufficio e a non inserire alcunché nella cassetta postale perché così ha disposto la direzione del Consorzio.
Dobbiamo fare anche l’elezione del domicilio, ha ribadito il graduato dei carabinieri italiani pur senza  ottenere alcun amia risposta.
Poco dopo se ne sono andati.
Chissà cos’altro ha in serbo per me il famigerato stato straniero italiano.
Appena assolto con formula piena dalle infondate e infamanti accuse sulla Polisia Veneta, dopo otto anni di lungaggini e un processo farsa, e subito non mollano l’osso.
Bene.
Vuol dire che siamo veramente sulla strada giusta.

WSM
Venetia, 25 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

IL TRANELLO DEI REFERENDUM

Ieri sera ho partecipato a una riunione a cui ero stato invitato insieme ad altri “gruppi” che sostengono il referendum di Alvise, che è un referendum alternativo a quello del partito italiano lega nord/lega italia di Zaia.
Si critica il referendum di Zaia e del suo partito e se ne propone uno  di alternativo sull’indipendenza con un occhio alla Catalogna e alle altre realtà mondiali sottolineate con enfasi dal rappresentante del CLNV … (il loro percorso è dunque il referendum).
“Portatemi venticinquemila autodeterminati” e poi mi arrangio io, ha poi più volte esordito il rappresentante del CLNV … come se l’autodeterminarsi fosse un mero atto di sottoscrizione e non un risveglio di coscienza, una partecipazione più consapevole del Cittadino Veneto.
Alvise, com’è suo solito, ha sentenziato sul proprio operato criticando “il non fare” degli altri, cioè le “ciacole che resta ciacole”, mentre lui, da buon imprenditore “deve sempre portare a casa qualcosa a fine giornata” … lui produce fatti mentre gli altri continuano con le chiacchiere (continuo allora a non capire perché non siamo già indipendenti).
Io ho dovuto lasciare presto la riunione (non ne conosco l’esito) sia per la stanchezza dell’impegnativa giornata avuta ma anche per il riproporsi di una contrapposizione verbale alla mia persona e al MLNV sia da parte di Quaglia (Life), (mi qua go quatordexe persone de la Life e non se pol perdare tempo con un personajo simile), del rappresentante del CLNV e da parte di alcuni del gruppo di Alvise, uno in particolare la cui limitatezza intellettuale trova spesso sfogo nel tentativo di zittire gli altri.
Insomma le mie richieste di chiarimento non hanno trovato risposte adeguate, anzi non sono state per nulla chiarite, neppure quando si fa riferimento ad un governo di transizione.
Ancora una volta, si tenta di coinvolgere il MLNV in iniziative allo scopo di fare numeri e quindi si usa un referendum con due ovvi quesiti (a cui tutti risponderanno si) senza rendersi conto che il terzo (quello del governo di transizione) è equivoco.
Ho ribadito che il Governo Provvisorio già esiste e che si attendeva che altri vi partecipassero … ma qui allora ho compreso quello che Alvise mi aveva ribadito non molti giorni or sono … “la nave non c’è“, e ho capito che la nave c’è solo se la fanno loro.
Alla fine, quello che mi ha spronato ad andarmene è stata la ribadita richiesta di collaborare come ufficio e locazione per consentire ai Veneti che non dispongono di un pc o di internet di votare al loro referendum, ho capito che l’importante per loro sono i numeri.
Ho ribadito che potrei anche mettermi a disposizione per aiutare qualche Veneto col pc ma non condivido il referendum proposto perché il MLNV fa un altro percorso e alla ribadita “tornata di vantaggi” per i previsti aderenti, ho ribadito che il MLNV non fa iscritti … “intanto femo i scritti o tiremo su i voti e dopo decidemo cosa fare … se sono in tanti avrai dei benefici anche te e il MLNV”.
Chi di questi o ex militanti di qualche loro gruppo lo si vedrà candidato alle prossime elezioni?
Attendiamo gli eventi per svelare l’arcano dei numeri che poi serviranno a …!!!
II MLNV dice NO anche al referendum di Alvise.
Noi andiamo avanti per la nostra strada, non cercateci più e non fateci perdere tempo con simili iniziative.
WSM
Venetia, 22 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

MAPUCHE UN POPOLO IN LOTTA CONTRO BENETTON

I Mapuche (termine composto dalle parole Che, “Popolo”, e Mapu, “della Terra”) sono una popolazione indigena che attualmente vive divisa fra Cile e Argentina.
La loro storia è simile a quella di tante altre popolazioni native.
Se ne stavano tranquilli nelle loro terre finché non arriviamo noi occidentali (nella specie, gli spagnoli) a massacrarli, a privarli delle loro terre e di recente a costruire dighe, autostrade e realizzare piantagioni invasive.
Della serie: non esiste una faccia buona del capitalismo.
La storia si ripete sempre uguale dappertutto nel mondo.
Quello che noi chiamiamo progresso, per i nativi è solo distruzione e morte.

Nel 1991, in una porzione delle terre patagoniche argentine abitate dai Mapuche il capitalismo è arrivato sotto la forma della famiglia Benetton, che ha acquisito per 50 milioni di dollari 900.000 ettari di terre dalla compagnia Tierras De Sur Argentino, principale proprietaria di terre nella Patagonia argentina. Un tempo il colonialismo operava con le armi, oggi molto più semplicemente bastano i soldi. Acquisite le terre, la Benetton ha proceduto allo sfollamento dei Mapuche, incompatibili con il progetto economico della famiglia italiana. Ed è così che oggi nelle terre di Benetton vengono allevati 260mila capi di bestiame, tra pecore e montoni, che producono circa 1 milione 300mila chili di lanaall’anno i quali sono interamente esportati in Europa. Nello stesso terreno sono allevati 16mila bovini destinati al macello.
Ma i Mapuche sono una popolazione tutt’altro che arrendevole (vorrei vedere noi al loro posto cosa faremmo!), ed è così che iniziano una lotta incruenta contro gli italiani, lotta che si è acuita negli ultimi anni ed è sfociata nella ri-occupazione di parte delle terre loro sottratte.
Ed è così che nella notte fra il 10 e l’11 gennaio scorso interviene la polizia argentina, a seguito delle denunce dei Benetton. Ed i resistenti Mapuche, raccontano, vengono picchiati, ammanettati e trascinati per i capelli; le loro case distrutte, i loro animali rubati o uccisi.
Amnesty International Argentina ed altre ong hanno denunciato con forza l’ennesima violazione dei diritti umani.
“Non lasceremo che ci caccino, piuttosto ci faremo bruciare”, ha detto uno dei leader della Comunità.
La notizia da noi, come dicevo, non ha bucato il video, intenti come sono i nostri giornalisti a seguire le imperdibili vicende della Raggi.
I Benetton sono quelli della United Colors of Benetton, dei bimbi di tutto il mondo uniformati dalla moda, della globalizzazione del vestiario, ma anche delle foto coraggiose di Oliviero Toscani che denunciava le disuguaglianze nel mondo: «Il conformismo è il peggior nemico della creatività.
Chiunque sia incapace di prendersi dei rischi non può essere creativo» ipse dixit.
Perché qualcuno non si prende la briga di andare a vedere oggi le condizioni di vita dei Mapuche nei terreni della Benetton?

Tratto da (CLICCA QUI)

CHE FINE HA FATTO SANTIAGO?

Così come ci viene chiesto, pubblichiamo.

Difendi i diritti umani

Santiago è scomparso nel nulla dopo essere stato arrestato dai militari argentini.
Era al fianco della comunità Mapuche di Cushamen e lottava insieme a loro per difendere le loro terre ancestrali e i loro diritti dalle minacce di esproprio della Compañía de Tierras del Sur Argentino, azienda del Gruppo Benetton.
Che fine ha fatto Santiago?
A
iutaci a chiederlo ora alle istituzioni argentine.
Santiago è scomparso nel corso degli scontri tra la Gendarmeria nazionale argentina e la comunità Mapuche.
Da allora non si hanno più notizie. 
Chiedi con noi di fare luce su questa vicenda
Chi è riuscito a fuggire alle cariche dei militari ha visto Santiago rimanere accovacciato fino a quando avrebbero ascoltato la voce di due gendarmi che esclamavano “Eccone uno” e “Sei in arresto“. 
Da allora, cosa è successo a Santiago?
Santiago era ospite della comunità Mapuche di Cushamen per continuare insieme a loro la lotta in difesa della terra.
La Compañía de Tierras del Sur Argentino, azienda del Gruppo Benetton, possiede circa un milione di ettari di terra in Patagonia argentina.
I Mapuche rivendicano la proprietà di alcuni di questi terreni. 
Lotta con noi insieme ai Mapuche.
Firma anche tu
 

GOVERNO ITALIANO DIFFIDATO DAL MLNV-GVP CONTRO I VACCINI

Oggetto: Decreto vaccini obbligatori.
Provvedimento dello stato straniero italiano posto in essere in difetto assoluto di giurisdizione, in difetto assoluto di competenza e in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio
Ingiunzione e diffida al governo italiano.

AL GOVERNO ITALIANO

e p.c.

INTERNATIONAL CRIMINAL COURT
Maanweg 174, 2516 AB Den Haag
Netherlands

INTERNATIONAL COURT OF JUSTICE PEACE PALACE
Carnegieplein 2
2517 KJ The Hague
Netherlands

O.N.U.
HUMAN RIGHTS COMMITTEE
PETITIONS TEAM
Office of the High Commissioner for Human Rights
United Nations Office at Geneva
1211 Geneva 10, Switzerland

UNPO SECRETARIAT
Laan van Meerdervoort 70
2517 AN The Hague – The Netherlands
membership@unpo.org

A scanso di ogni ulteriore dubbio, equivoco interpretativo o elusivo di responsabilità personali di ciascun soggetto attore e/o coinvolto nel caso di specie, questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), dando seguito all’adempimento dei propri doveri nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme del diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità, per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) istituito ai sensi e per gli effetti dell’articolo 96 paragrafo 3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, soggetto di diritto internazionale qualificato dalla legittimazione internazionale basata sul diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto e legittimato ad agire in nome dell’intero Popolo Veneto,

NOTIFICA ANCORA UNA VOLTA
allo stato straniero italiano e a pubblica menzione anche con la pubblicazione all’Albo Ufficiale del Governo Veneto Provvisorio il rigetto di ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta a carico di ogni Cittadino del Popolo Veneto.

VISTA
la Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta resa liberamente, con coscienza e volontà e che attraverso di essa ogni Cittadino Veneto
– ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso/a;
– che si è riconosciuto/a Veneto/a per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine;
– che si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte;
– che riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
– che ha il diritto e il potere di delegare l’amministrazione provvisoria dello Stato Veneto al Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, riconoscendolo quale unica autorità legalmente costituita sui territori occupati della Serenissima Repubblica Veneta. attribuendone valore e forza legale derivante dal mutuo consenso e per i soli fini per il quale è stato costituito;

RICHIAMATI
– la “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) del 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;
– l’Ultimatum del MLNV del 13.12.2010 notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;

AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI
– al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
– al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
– al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
– al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
– alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789;
– alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
– al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e inscritto nell’articolo 1.2 della Carta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
– al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
– al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
– ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
– nello specifico all’art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per cui ogni individuo ha diritto alla propria nazionalità e non potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza.
– che ogni Cittadino del Popolo Veneto ha il diritto e il dovere di vigilare sugli abusi che lo stato straniero italiano pone in essere agendo illegalmente e illecitamente sui territori della Serenissima Repubblica Veneta e che ha il diritto e dovere di opporsi anche con meritoria disobbedienza civile;
– che ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

ACCERTATO
– che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
– che tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
– che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset;
– che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”;
– che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma;

PRESO ATTO
che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;

CHE IN CONSEGUENZA DI CIO’
– tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
– che la mancanza della prova documentale dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
– che possono essere considerati validi solo i documenti originali con le firme in calce e non le fotocopie o copie conformi;
– che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche;

PRESO ATTO
che il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP)

ATTESTA E CERTIFICA
che ogni Persona che abbia fatto la propria Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario; per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.

PER QUESTI MOTIVI RIGETTA ANCORA UNA VOLTA
ogni atto impositivo e qualunque atto giuridico, sia pubblico che privato, recettizio e non, normativo e precettivo, discrezionale, dovuto e/o ritenuto necessario, nonché la notifica di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali, siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e quella degli stessi negozi giuridici di diritto privato.

SI VIETA IL TRATTAMENTO
dei dati personali di ogni Cittadino del Popolo Veneto e si nega il consenso all’utilizzo del loro nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” chiedendone anche l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.

AVVISA e NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;

E’ FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera ai danni di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.
Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, verranno attribuite specifiche responsabilità personali anche in ordine alle eventuali seguenti violazioni:
– resa in schiavitù;
– furto dell’identità personale dei Cittadini Veneti;
– uso illegale dei dati personali dei Cittadini Veneti;
– pubblica intimidazione;
– spergiuro;
– frode;
– falsità materiale;
– falsità ideologica;
– uso di atti falsi;
– molestie o disturbo alle persone;
– la manifesta volontà di porre in essere una condotta criminale, caratterizzata dall’arrecare consapevolmente l’altrui danno agendo in tale contesto organizzativo il cui vincolo associativo qualifica il personale concorso come destinato a perdurare nel tempo con la tipicità del reato permanente e le conseguenze da esso derivante;
– aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro Persone di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, rapine, minacce ed estorsioni aggravate da usura, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
– aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro Persone di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette;
– aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta;
– per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione, saccheggio e strage nel territorio della Nazione Veneta.

La responsabilità dell’esecuzione e delle conseguenze di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno di essi nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di €uro dieci mila per ogni giorno dalla loro formazione e che renderanno inevitabile anche l’applicazione della DICHIARAZIONE E ORDINE Rif. UCC Doc. n. 2012096074 del 9 settembre 2012 debitamente riconfermato e ratificato dal COMMERCIAL BILL UCC 2012114586 e dal TRUE BILL UCC.

E’ FATTO OBBLIGO
agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” (quindi anche ai giudici, ai militari, ai carabinieri etc…)
– di garantire comunque, senza alcun onere, tutti quei servizi pubblici essenziali, compreso il diritto all’istruzione e alla frequentazione di scuole e asili, nelle more del ripristino di sovranità del Popolo Veneto e delle Sue Istituzioni;
– di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto;
– che tutti i soggetti sottoposti volontariamente a vaccinazione, essendo quindi portatori di virus, siano obbligatoriamente sottoposti al previsto periodo di quarantena.

APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito;
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione contro i cittadini del Popolo Veneto.
Per tutte le suesposte ragioni allo stato straniero occupante italiano è contestata anche la violazione dell’art.26 della Convenzione sul diritto dei trattati (Vienna 23 maggio 1969) – “Pacta sunt servanda”.

Si rammenta che il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto è un soggetto di diritto internazionale che per sua natura non può essere soggetto, né assoggettabile, alla giurisdizione dello stato straniero occupante italiano.

E’ chiesta la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione, l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili ancora non registrati.

“Co onor e rispeto”
WSM – Venetia, lunedì 11 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

Clicca sull’immagine sottostante per aprire la pagina con gli atti compilabili e alcune istruzioni:

E I MEDIA ITALIANI ADESSO TACCIONO O … DICONO POCO!

PROCESSO ALLA POLISIA VENETA – TUTTI ASSOLTI.

Tra i media italiani, che quasi nella loro totalità hanno taciuto la notizia, abbiamo solo riscontro della cronica e mirata disinformazione che il giornalaccio la tribuna di Treviso promuove.
La solita spazzatura di un giornaletto da regime, la cui direzione, non a caso, è stata visitata di recente dal prefetto italiano illegalmente stanziato a Treviso.
L’ articolo di questo quotidiano disinforma ancora una volta i cittadini veneti sulla reale portata della sentenza del tribunale straniero italiano, anch’esso illegalmente stanziatosi a Treviso e operante in difetto assoluto di giurisdizione.
Non credete a questo tipo di notizie giostrate anche malamente da chi ha tutto l’interesse di mantenere l’attuale occupazione straniera italiana sui nostri territori.
Ma c’è un tempo per ogni cosa.
Come tutte le autorità d’occupazione straniere italiane anche i collaborazionisti meritano tutta la nostra “attenzione” … e noi non dimentichiamo.
Il MLNV ritiene molto gravi le affermazioni che la Tribuna attribuisce al dott. Paolo Gallina, che da alcuni anni si è disimpegnato dal MLNV per ragioni personali.
Il MLNV non lotta per l’autonomia di una regione italiana ma per il ripristino di sovranità del Popolo Veneto su tutti i propri territori.
Qui si denota la totale ignoranza o la dolosa malafede che solo i collaborazionisti usano per tentare di manipolare e disinformare sul reale e legittimo percorso che il MLNV sta compiendo … tutto il resto è il nulla perché noi miriamo solo all’indipendenza dallo stato straniero occupante italiano.
Noi Veneti non siamo italiani, non lo siamo mai diventati e sostenere anche il referendum sull’autonomia del partito italiano lega nord di Zaia ci ripugna.

WSM
Venetia, 8 settembre 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

PROCESSO ALLA POLISIA VENETA … TUTTI ASSOLTI, MA VA!

IL DOVERE DI COMBATTERE E LIBERARCI DI QUESTA ITALIA
E così dopo otto anni di inchiesta, di udienze farsa, di accuse infondate e dopo che gli inquirenti italiani hanno speso oltre un milione di euro per questa inchiesta (la somma reale forse è meglio che il Popolo non la conosca), dopo aver diviso famiglie e tentato di distruggere l’onorabilità e la credibilità di gente per bene, dopo aver mentito e agito come una vera e propria associazione a delinquere, con due interrogazioni parlamentari, ovviamente da parte di “comunistoidi di turno”, che ci accusavano di essere dei soggetti socialmente pericolosi, dopo la costituzione di parte civile del ministero dell’inferno (ops forse si scrive ministero dell’interno), promossa dal famigerato ex ministro dell’interno Angelino Alfano, ora ministro degli esteri dell’attuale governo italiano, dopo aver rubato molti effetti personali, computer, biglietti da visita, telecamere, indumenti, berrettini, bandiere della Nazione Veneta senza mai restituirli, dopo aver minacciato testimoni e tentato di far terra bruciata intorno al Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), dopo il distorto uso dello strumento mediatico per infangare le nostre iniziative e offendere l’onore e il prestigio dei Patrioti Veneti,  adesso è stato sentenziato che tutti gli atti di accusa non sussistono.
Ma quanta cattiveria è stata messa in questa inchiesta, quanta gentaglia ha fatto carriera sulla pelle di onesti cittadini, quanta infamia, e quanta demonizzazione del MLNV e del suo direttivo … noi ora chiederemo il vostro arresto, dall’ex procuratore capo Fojadelli, all’ex questore Carmine Damiano, all’ex dirigente della digos della Questura di Treviso , all’ex ispettore ora commissario Juliano Flaviano, e di tutti i loro collaboratori … ma non credo che questo avverrà mai in ambito italiano ma la Giustizia Veneta farà il suo corso e con la Polisia Nasionale vi daremo la caccia vita natural durante e in ogni luogo perché meritate di essere perseguiti.
Maledetta sia la vostra italia che occupa illegalmente i nostri territori.
Maledetti siate voi e la vostra progenie.
Se mai avessimo avuto bisogno di una conferma adesso sono certo che abbiamo il dovere di combattervi, abbiamo il sacrosanto diritto di liberarci dallo stato straniero occupante italiano e dal suo sistema mafioso.
WSM
Venetia, 7 settembre 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

MA LEI SAI CHI SONO IO ???

Ancora una volta l’ennesima dimostrazione di arroganza e ancora volta da parte delle istituzioni straniere d’occupazione italiane, nello specifico da parte di un carabiniere.

Stavo avvicinandomi all’auto, regolarmente parcheggiata, in via Chiesa a Villorba (Tv), quando una fiat punto dei carabinieri è passata a velocità sostenuta incurante della mia persona e di altri pedoni.

Il carabiniere, che avevo modo di incrociare poco dopo al distributore dove stava effettuando rifornimento, veniva invitato ad andare più piano in quel tratto di strada, spiegandogli l’accaduto.

Apriti cielo.

“Come si permette”, “ma dice sul serio” … ecco le sole frasi con cui il militare ha risposto alle mie semplici, corrette ed educate lamentele.

Come al solito, a quanto pare, è sgradito e intollerabile che un cittadino, ancor più se Veneto, si permette di reclamare ad un carabiniere una condotta di guida più prudente.

Tanto per essere precisi l’auto di servizio non aveva azionato alcun sistema di allarme visivo e sonoro, quindi andava condotto secondo le normali norme del codice della strada, come per tutti gli altri veicoli e in quel tratto sono pretesi i 30 km orari.

Nel rimontare in auto al distributore e mentre stavo ancora effettuando manovra di disimpegno dall’area ristretta in cui ero parcheggiato il carabiniere, palesemente risentito, mi gridava a gran voce di mettere le cinture, cosa che ancora non ero tenuto a fare perché impegnato in una manovra di disimpegno dall’area di sosta in cui mi trovavo e che proprio lo stesso militare non indossava alla guidava del veicolo di servizio, (in quel momento non impegnato in servizi di emergenza … bell’esempio).

Nel lasciare a ciascuno la valutazione dei fatti rimango in attesa di ulteriori sviluppi, visto e considerato che il militare ha avuto l’idea di trascriversi la targa del veicolo … cosa vuoi farmi la “multa” … e per che cosa, forse per lesa maestà ???

WSM
Venetia, 4 settembre 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

 

NON ANDATE A VOTARE AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA

Ecco l’ennesima bufala di stampo italo/leghista.
Questo è un referendum consultivo col quale non si decide nulla ed è solo propaganda elettorale che si fa tale LUCA ZAIA presidente dell’ente straniero italiano “regione veneto”.
Ma con tutti questi milioni di euro stanziati per un simile inutile referendum non si poteva dare una mano alle famiglie Venete in difficoltà ???
Ma lo capite o no che siamo in campagna elettorale e che la lega si nasconde dietro questo referendum farsa per farsi propaganda politica?
Non credete a questi personaggi.
Non credete alla Lega Nord o Lega italia.
NON CREDETE A NESSUN PARTITO POLITICO ITALIANO.
Fanno sempre e solo i loro interessi.
A loro del vostro voto non frega assolutamente nulla.
Non siamo in democrazia ma in un regime partitocratico e ogni politico fa solo gli interessi del partito, non dei cittadini.
Ma ancora non vi siete chiesti perché si va a votare con una matita???
Ma ancora non vi siete chiesti perché le urne non sono trasparenti ma scatoloni???
NON CADETE NEL TRANELLO …
NOI VENETI NON SIAMO ITALIANI NON LO SIAMO MAI DIVENTATI … QUESTA E’ UNA VOLGARE E INFAME MENZOGNA.
PER VOTARE DOVETE DICHIARARVI ITALIANI (esibire documenti italiani e usare scheda elettorale italiana) ED E’ A QUESTO CHE MIRA LA PARTITOCRAZIA ITALIANA PERCHE’ LA CITTADINANZA ITALIANA CI E’ IMPOSTA IN VIOLAZIONE DELL’ART.15 DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI.
CHIEDETEVI PERCHE’ DALLA CARTA D’IDENTITA’ ITALIANA E’ SPARITA LA VOCE NAZIONALITA’PERCHE’ NON POSSONO ATTESTARE CHE NOI VENETI SIAMO ITALIANI E PERCHE’ NON ESISTE LA NAZIONALITA’ ITALIANA MA QUELLA VENETA SI.
NON BISOGNA CADERE NELLA TRAPPOLA DEI FALSI ASSERTORI DELLA DEMOCRAZIA.
LA DEMOCRAZIA PER NOI VENETI NON ESISTE DA QUANDO LA NOSTRA PATRIA E’ STATA OCCUPATA DALL’ITALIA.
Venetia 17 agosto 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 

 

ONORE A UN INDIPENDENTISTA… MORTO DODDORE MELONI

La morte di Doddore Meloni è un'indecenza tutta italiana.
L'indegna carcerazione imposta dalle autorità d'occupazione straniere italiane per le sue legittime rivendicazioni lo ha condotto alla morte con lo sciopero della fame.
Onore a uomo giusto, dunque, che ha combattuto fino all'ultimo l'infame e aggressiva presenza dello stato straniero italiano.
Non basta il varo dell'ennesima nuova legge, questa volta sulla tortura, con la quale l'italia tenta di incipriarsi la coscienza perché il supplizio e la sofferenza che impone ai Popoli che opprime e uccide, prima o poi le se ritorcerà contro … è la legge del contrappasso.
Vivrete e mangerete fango.
Vergogna italia.
WSM
Venetia 6 luglio 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
vedi anche:

I MISERABILI

L'incivile ostentazione del tricolore italiano denota la volgarità del bisogno di proselitismo di questa farsa di stato italiano.
Anche questo la dice lunga sulla sua credibilità.
È palese l’intenzione delle autorità d’occupazione straniere italiane di mantenere in mostra la loro bandiera allo scopo di suscitare l’attenzione, forse l’ammirazione … ma di chi?
È un volgare gesto di razzismo istituzionale dello stato italiano, un tipico esempio di neo/colonialismo esercitato attraverso una vera e propria forma d’imperialismo culturale che si impone anche attraverso i simboli dello stato occupante.
La bandiera italiana è un insulto per il Popolo Veneto e per la Nazione Veneta, che nulla ha a che vedere e spartire con questa italia.
WSM
Venetia 15 giugno 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

Vergonatevi italiani … noi Veneti non veniamo certamente a casa vostra a riempirvi le strade del nostro Gonfalone.
BASTA ITALIA.
FUORI L'ITALIA DALLA NAZIONE VENETA!
 

ALPINI VENETI – ITALIA… NO, GRAZIE!

Il fatto che lo stato straniero italiano insista con l'imporre il suo tricolore e propinarci le favole di un patriottismo italico che non ci appartiene la dice lunga sulla disperata necessità che ha di mantenere intatto il suo palcoscenico che sta perdendo i pezzi.
L'italia fonda le sue radici nell'infame e ignobile prevaricazione del plebiscito truffa del 1866 e da allora, con analoga spregevole e indegna condotta, sopravvive a tanto disonore rapinando il Popolo Veneto ingozzandosi delle sue risorse.
I Valori, i sentimenti patriottici, i meriti che platealmente l'italia tenta di attribuirsi non saranno mai tali perché la nostra Terra è arida per essa e come sterile pianta, non porterà mai buon frutto.
WSM
Venetia, 26.04.2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

Ecco una lettera mandata da un Alpino Veneto alla Tribuna.
Spett.le Redazione
Sono un Artigliere da Montagna classe 1950, io, quotidianamente compro la Tribuna per leggerla e metterla nella mia bottega di calzolaio a Paese.
Questa mia lettera è una protesta contro chi vuole, ancora una volta, servirsi degli alpini per sventolare un tricolore che è sventolato su tutte le campagne ove gli Alpini sono stati mandati, forzatamente, al macello e chi si rifiutava veniva passato per le armi come traditore della patria, ma di quale patria stiamo parlando, quella che ha prelevato milioni di 18/20enni e mandati al macello?
Io non mi riconosco in questa patria di macellai ora con un governo, nemmeno, legittimato che ci propina tasse assurde spingendo migliaia di VENETI e loro cittadini al suicidio.
Ricordo inoltre che gli Alpini erano nati per difendere i confini alpini ed hanno avuto il loro battesimo del fuoco ad Adua in Africa, poi spediti in Grecia, in Albania ed in fine sulle sconfinate nevi della Russia a 40° sotto zero ove ne sono morti a migliaia per assideramento.
Tutto questo per combattere guerre che non centravano nulla con noi ma per i desideri di conquiste dei governanti di allora.
Vorrei, anche, ricordare agli Alpini che sfileranno sotto quel tricolore “TRIDOLORE” che i loro padri sono stati mandati al macello come mio nonno alpino della Julia e tanti altri miei parenti ma come per me tutti, coloro che hanno un cuore, piangono ancora i loro morti e non vanno ad inneggiare sotto quel tricolore che rappresenta uno stato macellaio.
Comunità Alpino Veneta
Presidente
Maurizio Brombin
 

COMUNITA’ ALPINO VENETA – NO ALLA SFILATA IN TIROLO

Gli Alpini Veneti forse hanno un rigurgito di dignità e un desiderio di riscatto del proprio onore.
Stanchi di essere usati dallo stato straniero occupante italiano e di essere associati al suo tricolore.
Non si può comunque continuare a far finta di nulla e, sfilando nelle adunate, portare il tricolore e omaggiare le autorità di occupazione straniere italiane sul palco … quella gente è erede anche di tanti crimini di guerra compiuti dal loro stato italico ma anche contro il Popolo Veneto.
Col ripristino della Serenissima Repubblica Veneta sarà da vedere come gli Alpini Veneti sapranno ritrovare il loro giusto compito istituzionale.
Non avranno bisogno di sfilate e adunate per celebrare all'italiana falsi miti inesistenti, ma solo tanta buona volontà per rinsaldare l'orgoglio della Nazionale Veneta a cui appartengono.
Basta usare gli Alpini Veneti, Basta italia!
WSM
Venetia 25 aprile 2017 (Festa Nazionale Veneta)
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
 
Riceviamo e pubblichiamo.
Le sfilate degli alpini nel Tirolo meridionale costituiscono l’ennesima violenza tesa a far ricordare alle popolazioni locali che, in spregio alla loro volontà, esse sono costrette a subire, ma non inermi l’ordinamento giuridico e politico della Repubblica italiana.
Altro che raduno di amici, l’adunata è l’occasione per ricordare il momento di passaggio del Tirolo meridionale prima al Regno d’Italia, alla Repubblica italiana poi.
Tale evento costituisce ancor oggi un lutto per gran parte della popolazione locale e veneta tutta, nei cui confronti l’adunata degli Alpini rappresenta un osceno gesto di disprezzo.
Si tenga conto che questi alfieri del patriottismo tricolore sfilano con striscioni e slogan che sono un insulto per coloro che da generazioni sono nati e vissuti in Tirolo e in Veneto, per tacere poi della presenza nei loro cortei di elementi della forze armate italiane che esibiscono bandiere di guerra e labari che offendono, prima che i tirolesi, i cittadini Veneti e italiani non guerrafondai, poiché ricordano campagne di guerra di pura aggressione criminale: in Russia, in Grecia, in Albania ed in Etiopia utilizzando qui gas venefici contro la popolazione locale.
Eventi sui quali meglio sarebbe stendere un pietoso velo di silenzio, consegnando il tutto esclusivamente agli studi storici.
Con ciò, nessun divieto e nessuna proibizione: gli Alpini italiani vadano pure a Vittorio Veneto, a Caporetto, dove accidente vogliono.
Lascino però in pace il Tirolo e il Veneto.
In pace, quella vera, che è figlia della giustizia e non di quelle guerre e di quelle pseudo-conquiste che gli Alpini italiani continuano a voler celebrare in casa d’altri.
E ricordino bene gli Alpini italiani che in guerra non hanno conquistato nemmeno una zolla di terra tirolese e che a Trento sono entrati solamente a guerra finita e dopo gli Inglesi.
Perché non fare questa adunata invece che a Trento, dove gran parte della popolazione non vuole vedere gli Alpini, a Tripoli in Libia, già teatro della grande adunata del 1935.
Gli Alpini, questi portatori di "aiuti, solidarietà, e soprattutto tanta genuina umanità" sarebbero sicuramente bene accolti.
Forse potrebbero sfilare insieme all'IS, ponendo così fine alla discordia che, in assenza degli Alpini, sta dilagando in Libia.
Per questo noi Alpini veneti non condividiamo nulla di quanto lo stato italiano ha fatto e fa.
Gli Alpini veneti hanno combattuto le guerre che sono stati costretti a combattere, non se le sono scelte!
Come tutti i soldati compresi quelli Autriaci del tempo, hanno obbedito a degli ordini così com'è in dovere di fare qualsiasi Soldato!
Noi Alpini veneti non condividiamo nulla di questa Italia patria di macellai che hanno mandato i nostri avi a morte sicura per il solo, loro, desiderio di conquista.
Il Corpo degli Alpini è stato costituito, dicono, per difendere i confini, ma di che confini parlavano lor signori dell’epoca?
I nostri Avi e noi montanari di frontiera siamo, sempre stati, tutti amici, anzi direi, senza ombra di dubbio, fratelli e di certo, per nostra scelta non ci saremmo mai battuti.
Mio nonno, quand’ero piccolo, mi raccontava che, durante la prima guerra mondiale 1914 si verificò il miracolo di natale e di due avversari che dimenticano l’odio per unirsi in un abbraccio fraterno, da veri uomini dei monti fieri e leali, purtroppo rimase un fatto quasi isolato, mi diceva che ci furono altri episodi di (vivi e lascia vivere) ma mai più così eclatanti) e ben presto trascolorò nel mito, tanto più quando il sentimento popolare degli europei nei confronti della Grande Guerra cambiò di segno: non più glorioso fatto d’arme ma massacro insensato, che aveva spazzato via una generazione.
La tregua di Natale venne quindi vista come la dimostrazione che i montanari erano e sono fondamentalmente buoni e che erano stati spinti alla guerra da governi stupidi e irresponsabili, tanto che appena liberi di farlo avevano scelto la pace e la fratellanza.
Noi Alpini della Comunità Alpino Veneta abbiamo lo stesso sangue dei nostri amati Avi, nel nostro cuore non vi è desiderio di conquiste ma di pace, serenità e desiderio, preparando un terreno di prosperità per i nostri figli e generazioni future.
Nei nostri cuori alberga il solo desiderio di vivere in pace nelle nostre famiglie e di armarci solo se attaccati nella nostra amata terra.
Comunità Alpino Veneta
Maurizio Brombin
 

TASSE O ESTORSIONI DI STATO ITALIANE?

Ecco una delle tante prove a dimostrazione di quanto delinquenziale sia lo stato straniero occupante italiano 
Rifiutando di pagare le illegali tasse italiane ma pur avendo sempre pagato i consumi addebitati in ogni bolletta, i così detti "sostituti d'imposta italici", nella fattispecie l'ASCOTRADE SPA (società privata), adesso mi nega il gas togliendo di fatto il contatore.
Non potremo dimenticare i responsabili di queste imprese  e società private che asseriscono addiriturra di aver anticipato le tasse per conto dei clienti … ma come fanno a calcolare in antipico quante tasse devono pagare allo stato italiano se quelle che applicano ai loro clienti sono calcolate sulla base dei loro consumi?
Quante tasse per l'acquisto di gas questa società paga allo stato italiano e quante ne incamera poi dai loro clienti?
Per tale società è "… a carico del cliente qualsiasi imposta o tasse presente e futura legata all'uso e al consumo del gas…".
Augurando a tale società di fallire al più presto, assicureremo l'iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili e l'assicurazione delle loro persone alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si andranno a determinare col ripristino di sovranità del Popolo Veneto su tutte le proprie terre d'origine.
Il futuro è comunque nostro e non vostro.
WSM
Venetia, 24 aprile 2017
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 



art. 629 Codice Penale italiano
Chiunque, mediante violenza  o minaccia , costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000.
La pena è della reclusione da sei a venti anni e della multa da da euro 5.000 a euro 15.000, se concorre taluna delle circostanze indicate nell'ultimo capoverso dell'articolo precedente.

Ratio Legis
Tale disposizione trova il proprio fondamento non solo nella necessità di tutelare il patrimonio individuale, ma anche la libertà di autodeterminazione del singolo.

La violenza o la minaccia devono essere dirette a coartare la volontà della vittima affinchè questa compia un atto di disposizione patrimoniale, rimanendo indifferenti le modalità con cui queste condotte si realizzano.
Nello specifico la minaccia può concretarsi anche in un comportamento omissivo come nell'ipotesi in cui il proprietario di un immobile rifiuti la conclusione di un contratto di locazione in caso di mancato pagamento di un canone superiore a quello stabilito dalla legge.
La costrizione può avere ad oggetto il compimento di un atto di disposizione patrimoniale positivo (come ad esempio la donazione di una somma di danaro) o negativo (si pensi alla remissione di un debito), anche annullabile, ma necessariamente produttivo di effetti giuridici (gli atti radicalmente nulli non integrano la fattispecie in esame).
Il profitto non ha rilevanza solo economica o patrimoniale, ma può quindi trattarsi di un diverso vantaggio, a differenza del danno che deve invece essere esclusivamente di natura patrimoniale.

ecco cosa dice Wikipedia:

L'estorsione, in diritto, è un reato commesso da chi, con violenza o minaccia, costringa uno o più soggetti a fare o a non fare qualche atto al fine di trarne un ingiusto profitto con altrui danno.
È tipico reato commesso con la cooperazione della vittima.
La coercizione sulla vittima è relativa perché in essa residua un minimum di capacità di autodeterminazione che viene coartata dall'agente al fine di far compiere un atto dispositivo (dare,fare,non fare).
È reato di evento in cui la cooperazione della vittima è carpita con la forza intesa come coazione relativa.
Tra forza e la coazione deve sussistere un rapporto strumentale di mezzo a fine altrimenti si avrà solo induzione.
La condotta consiste nella costrizione mediante violenza o minaccia a determinati comportamenti attivi o omissivi.
La minaccia estorsiva può avere adoggetto anche una omissione con la pospettazione da parte dell' agente di non impedire ciò che ha il dovere giuridico di impedire. L'evento è quadruplice: 1) stato di coazione psichica, volontà viziata 2)atto dispositivo patrimoniale 3)danno altrui 4) profitto ingiusto per l 'agente o altri.
È una tipica attività spesso utilizzata dalle organizzazioni criminali (soprattutto le organizzazioni di tipo mafioso) a cui si ricorre per acquisire capitali ingenti, ma soprattutto per controllare il territorio.
 
 

E LA DIGOS TENTA ANCORA D’IMBAVAGLIARE IL MLNV

Sono le 10.52 di oggi 14.04.2017.
Dalla sede del MLNV sono appena usciti due poliziotti della DIGOS della polizia italiana in servizio alla Questura di Treviso.
Pacatezza e cortesia hanno contraddistinto questa volta i due operanti nel loro tentativo di notificare alla mia persona, quindi al Presidente del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO e PRESIDENTE DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO, un provvedimento, non meglio specificato, ma sembra relativo al presunto vilipendio della bandiera italiana a mezzo dichiarazioni rese alla stampa e sembrerebbe posto in essere ad iniziativa del questore straniero italiano a Treviso.
Ed ecco che la dittatura dello stato straniero occupante italiano, non tollerando di essere messo in discussione, è costretto a rinunciare alla solita commediante falsa rappresentazione della sua "democrazia" che impone al Popolo Veneto … e a gettare la maschera.
Queste bizzarre iniziative poliziesco/giudiziarie, che violano anche i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta delle Nazioni Unite, denotano quanto lo stato italiano sia accecato dalla sua stessa bramosia e avidità, ritenendo di poter imporre al Popolo Veneto anche un asservimento culturale.
Il tricolore italiano non è la nostra bandiera ma quello di uno stato che occupa le nostre terre, ci colonizza e ci deruba delle nostre risorse ed esercita, come in questo caso, un vero e proprio razzismo istituzionale che al giorno d'oggi viene qualificato anche come imperialismo culturale attraverso un neo/colonialismo.
Questa è la nostra bandiera:
 
 
 
Al questore di Treviso e/o a qualsiasi autorità d'occupazione straniera italiana che abbia preso tale iniziativa ribadisco di farsi un bell'esame di coscienza e di rispettare il diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto e le altre norme del diritto internazionale compresa la Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (Conseu – Barcellona 27 maggio 1990):
qualsiasi comunità umana, LIBERAMENTE accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento ad una propria cultura, lingua, tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituisce un Popolo.
Io sono LIBERAMENTE accomunato al Popolo Veneto e sicuramente non a quello italiano che proprio per questo presupposto giuridico non esiste.
Prima di tutto il Popolo Veneto non è liberamente accomunato allo stato italiano;
il Popolo Veneto ha una propria cultura che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha una propria storia (che a scuola non si vuol far conoscere per il timore del risveglio del senso di appartenenza ad un Popolo che non è italiano);
il Popolo Veneto ha una propria lingua che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha le proprie tradizioni storiche, che non sono quelle italiane.
Cultura, storia, lingua, tradizioni storiche che per mille e passa anni sono state sviluppate sul nostro territorio che geograficamente è costituito da Bergamo a Trieste.
Il questore di Treviso e/o a qualsiasi autorità d'occupazione straniera italiana sono tenute a rispettare il principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945), e dispone che uno degli scopi dell'Organizzazione è sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell'eguaglianza dei diritti dei popoli e del loro diritto dell'autodeterminazione.  
Detto principio attiene ai soggetti internazionali, quali i Movimenti di Liberazione Nazionale, e quindi al loro assetto e alla loro legittimazione giuridica sul piano internazionale.  
Viene riconosciuto a tre categorie di popoli:
1) ai popoli soggetti a potenza coloniale (estesa poi ai casi di cd neocolonialismo)
2) ai popoli soggetti a dominio straniero
3) ai popoli soggetti a regime razzista, ovvero che attua una discriminazione razziale.
L'italia, nei confronti del Popolo Veneto integra tutti e tre questi presupposti giuridici.
Il diritto all'autodeterminazione è un diritto erga omnes, che quindi si può far valere nei confronti di tutti gli altri stati.  
Gli effetti pratici del principio sono che: gli stati oppressori hanno l'obbligo di consentire l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, e non devono far ricorso all'uso della forza per negare tale diritto; i popoli hanno un pieno diritto riconosciuto all'autodeterminazione nei confronti dello stato oppressore; gli stati terzi devono sostenere i popoli in lotta per l'autodeterminazione in qualsiasi forma e astenersi dall'aiutare lo stato oppressore.
L'ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE ha proclamato la dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
Articolo 2: 
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
Articolo 6:
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 10: 
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
Ma non sussistono elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente garantito anche in ambito italiano (art. 111 Cost.), venendo meno i requisiti della terzietà e dell’imparzialità del giudice che dovrebbero garantire e tutelare la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza di giudizio del singolo giudice rispetto alle parti e all’oggetto della controversia.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.  
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
OGNI VENETO HA DIRITTO DI ESSERE GIUDICATO DAI SUOI PARI E NON DA STRANIERI.
Articolo 12: 
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
Articolo 15: 
Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Io come Veneto sono arbitrariamente privato della mia Cittadinanza Veneta.
Come mai se sono di nazionalità Veneta sono di cittadinanza italiana?
Articolo 17:
Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.
Voi non avete mai restituito i beni di proprietà legalmente detenuti e illegalmenti rubati dalle nostra case e uffici.
Articolo 19:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Ma và?
Caro questotre italiano, ha letto bene?
Articolo 20:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.
 
Come la mettiamo caro questore italiano?
WSM
Venetia, 14 aprile 2017
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio
ecco cosa prevede lo stato straniero occupante italino:
I reati di vilipendio alla bandiera consistono in espressioni verbali o azioni fisiche che la legge considera ingiuriose nei confronti della bandiera nazionale (art. 292 c.p.) o di quella di uno Stato estero (art. 299 c.p.).
« Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.
Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.
Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali. »
Articolo 292 c.p., Vilipendio alla bandiera o ad altro emblema dello Stato)
"Chiunque nel territorio dello Stato vilipende, con espressioni ingiuriose, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, la bandiera ufficiale o un altro emblema di uno Stato estero, usati in conformità del diritto interno dello Stato italiano, è punito con l'ammenda da euro 100 a euro 1.000."
(Articolo 299 c.p., Offesa alla bandiera o ad altro emblema di uno Stato estero)

Perché per noi è un' infamia il tricolore italiano?
Perché è un disonore e un'offesa perché é il simbolo dell'imposta dominazione italiana che per giustificare l'annessione forzata dei territori della nostra Patria, la Serenissima Repubblica Veneta, ancora oggi erge il proprio predominio con l'inganno e l'impostura di un simulato plebiscito asserendo, con il loro falso storico, che i Veneti hanno deciso di diventare italiani
Ma noi Veneti non solo non abbiamo mai deciso in proposito, NOI VENETI NON SIAMO MAI VERAMENTE DIVENTATI ITALIANI, questa è una impostura e una falsità, una menzogna che lo stato italiano teme che i Veneti vengano a sapere.
Come Veneto ho tutto il diritto di criticare la presenza del tricolore sulle nostre strade e ho tutto il diritto di non sottostare a nessuna autorità d'occupazione straniera italiana. (prosegui)
 

IL FANATISMO ITALIANO … E’ COSA DI ALPINI?

E poi gli estremisti saremmo noi del MLNV.
 
 
 
Perché per noi è un' infamia il tricolore italiano?
Perché è un disonore e un'offesa perché é il simbolo dell'imposta dominazione italiana che per giustificare l'annessione forzata dei territori della nostra Patria, la Serenissima Repubblica Veneta, ancora oggi erge il proprio predominio con l'inganno e l'impostura di un simulato plebiscito asserendo, con il loro falso storico, che i Veneti hanno deciso di diventare italiani.
Ma noi Veneti non solo non abbiamo mai deciso in proposito, NOI VENETI NON SIAMO MAI VERAMENTE DIVENTATI ITALIANI, questa è una impostura e una falsità, una menzogna che lo stato italiano teme che i Veneti vengano a sapere.
Come Veneto ho tutto il diritto di criticare la presenza del tricolore sulle nostre strade e ho tutto il diritto di non sottostare a nessuna autorità d'occupazione straniera italiana.
Il principio di autodeterminazione dei Popoli è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945), e dispone che uno degli scopi dell'Organizzazione è sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell'eguaglianza dei diritti dei popoli e del loro diritto dell'autodeterminazione.  
Detto principio attiene ai soggetti internazionali, quali i Movimenti di Liberazione Nazionale, e quindi al loro assetto e alla loro legittimazione giuridica sul piano internazionale.  
Viene riconosciuto a tre categorie di popoli:
1) ai popoli soggetti a potenza coloniale (estesa poi ai casi di cd neocolonialismo)
2) ai popoli soggetti a dominio straniero
3) ai popoli soggetti a regime razzista, ovvero che attua una discriminazione razziale.
L'italia, nei confronti del Popolo Veneto integra tutti e tre questi presupposti giuridici.
Il diritto all'autodeterminazione è un diritto erga omnes, che quindi si può far valere nei confronti di tutti gli altri stati.  
Gli effetti pratici del principio sono che: gli stati oppressori hanno l'obbligo di consentire l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, e non devono far ricorso all'uso della forza per negare tale diritto; i popoli hanno un pieno diritto riconosciuto all'autodeterminazione nei confronti dello stato oppressore; gli stati terzi devono sostenere i popoli in lotta per l'autodeterminazione in qualsiasi forma e astenersi dall'aiutare lo stato oppressore.
Il povero Gentilini se ne faccia una ragione, ma del suo fanatismo non sappiamo che farcene.
Il tricolore italiano non è la nostra bandiera ma quello di uno stato che occupa le nostre terre, ci colonizza e ci deruba delle nostre risorse ed esercita, come in questo caso, un vero e proprio razzismo istituzionale che al giorno d'oggi viene qualificato anche come imperialismo culturale attraverso un neo/colonialismo.
Con imperialismo culturale si intende l'imposizione di una lingua e conseguentemente di una cultura da parte di una nazione (o gruppo etnico) nei confronti di un'altra.
Strumenti dell'imperialismo culturale sono il potere economico, politico e militare. (vedi Wikipedia)
L’Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio all'art.C1 identifica nel Popolo Veneto l’esclusivo, naturale e inalienabile Soggetto dotato di personalità giuridica originaria perché fonte ed archetipo stesso del suo diritto alla sovranità. 
Il “Popolo Veneto” esiste e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
I Veneti sono Persone accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche e come tali affermano la propria Nazione.
Il Popolo Veneto si identifica in quanto tale a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibile a specifici tratti razziali.
Ma ecco anche cosa recita la Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (Conseu – Barcellona 27 maggio 1990):
qualsiasi comunità umana, LIBERAMENTE accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento ad una propria cultura, lingua, tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituisce un Popolo.
Io sono LIBERAMENTE accomunato al Popolo Veneto e sicuramente non a quello italiano che proprio per questo presupposto giuridico non esiste.
Prima di tutto il Popolo Veneto non è liberamente accomunato allo stato italiano;
il Popolo Veneto ha una propria cultura che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha una propria storia (che a scuola non si vuol far conoscere per il timore del risveglio del senso di appartenenza ad un Popolo che non è italiano);
il Popolo Veneto ha una propria lingua che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha le proprie tradizioni storiche, che non sono quelle italiane.
Cultura, storia, lingua, tradizioni storiche che per mille e passa anni sono state sviluppate sul nostro territorio che geograficamente è costituito da Bergamo a Trieste.
Stranamente anche il Popolo Napoletano, il Popolo Siciliano, il Popolo Sardo, il Popolo del SudTirol, ancora oggi tutti illegalmente dominati dall'italia, hanno una loro cultura, una loro storia, una loro lingua e tradizioni storiche che non sono certamente italiane ma che lo stato italiano deruba … guardate per esempio con quanta arguzia si dice su Wikipedia di  Marco Polo:
(Venezia, 1254-Venezia 8 gennaio 1324) è stato un ambasciatore, scrittore, viaggiatore e mercante ITALIANO vissuto nella Repubblica di Venezia.
L'italia è sorta solo nel 1861 … all'epoca di Marco Polo non esisteva e come avrebbe potuto essere un ambasciatore, uno scrittore, un viaggiatore e un mercante italiano?
Rircodate la famosa frase di Massimo D'Azzeglio:
abbiamo fatto l'italia adesso dobbiamo fare gli italiani.
Dichiarazione più palese di questa non potrebbe esserci.
Da quando in qua si costituisce prima uno stato e poi il Popolo che ne deve far parte?
Le Nazioni Unite dicono che è importante che ogni Popolo deve avere  il dovere di sudditanza nei confronti del proprio stato, ma perché ci sia uno stato ci deve essere UN (1) Popolo (UN POPOLO e non più Popoli assoggettati e dominati da uno straniero).
Ecco perché io, Veneto, non mi identifico nelle leggi italiane perché ci sono imposte e le subisco.
Il dovere come Veneto è di rispettare le mie Istituzioni Venete che sono liberamente scelte dal Popolo Veneto:
L'Art. A 2 dell'Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP) recita testualmente: 
Tutte le norme giuridiche devono uniformarsi ai seguenti criteri:
– devono essere di carattere generale e fondamentali per la vita del Paese;
– devono essere fra loro coerenti e armonizzate;
– devono essere equilibrate con la tipicità culturale e con la tradizione veneta;
– devono essere comprensibili, sintetiche e semplici.
Tale ordinamento deve consentire al Popolo di identificarsi nelle leggi che lo governano e non di subirle.
L' Art.D 2 dell' Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP) recepisce come organo dotato di personalità giuridica primaria la Pubblica Amministrazione (PA) ovvero quel complesso organizzato di persone e di beni al quale il Popolo Veneto conferisce, ATTRAVERSO IL MUTUO CONSENSO, la capacità giuridica di conseguire scopi sociali secondo i comuni interessi.
La rilevanza della personalità giuridica primaria è destinata all’esclusivo esercizio delle funzioni assegnate alle istituzioni della pubblica amministrazione che devono essere esercitate nell’esclusivo interesse del Popolo Veneto.
Gli Organi che sono dotati di personalità giuridica primaria non possono essere di natura privata e perseguire interessi privati.
L'ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE ha proclamato la dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
  • Articolo 2: Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
  • Articolo 6: Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
  • Articolo 10: Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
  • Articolo 12: Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
  • Articolo 15: Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
    Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Io come Veneto sono arbitrariamente privato della mia Cittadinanza Veneta.
Come mai lo stato italiano ha cancellato dalle sue carte d'identità la voce "nazionalità" ?
Semplicemente perché a quella voce, noi Veneti, (come i Napoletani, i Siciliani, i Sardi, i Tirolesi, i Triestini e tutti gli altri), sarebbero dovuti essere indicati come persone di nazionalità Veneta a cui è imposta la cittadinanza italiana.
Come mai se sono di nazionalità Veneta sono di cittadinanza italiana?
Le dichiarazioni del Gentilini si commentano da sole ma nessuno gli toglierà la sua italianità perché la nostra Patria, che non è certo l'italia, ma la Serenissima Repubblica Veneta, è rispettosa delle libertà altrui, cosa che lo stato straniero italiano dimostra di non avere nei confronti del Popolo Veneto e del suo diritto all'autodeterminazione.
Gentilini dimostra che la faziosità delle sue opinioni sono il primo grande limite alla saggezza che l'età e l'esperienza dovrebbero garantire.
Ogni fanatismo è coinvolto sempre dal limite delle proprie opinioni, la propria e quella sbagliata … degli altri!
Per quanto riguarda il servilismo degli Alpini italiani è presto detto … ci sono Alpini Veneti e Alpini italiani ma a tutti dico di smetterla di farsi usare dall'italia e di riappropriarsi ciascuno della propria reale identità nazionale, allora si ci potranno essere adunate realmente libere dalla politica e dalla partitocrazia.
Con tutti i problemi che lo stato italiano sta illegalmente imponendo anche ai suoi cittadini oltre a quelli Veneti e delle altre Nazioni che soggioga, si dovrebbe pensare realmente a difendere i rispettivi Popoli dalla perdita di sovranità che ci vogliono imporre a tutti i costi.
Poi affermare che gli alpini sono sacri è una mistificazione del tutto ingiustificata perché quando il culto prevale sulla cultura questo porta al fanatismo.
Ecco un classico esempio di fanatismo italico … certi personaggi non sanno neppure quello che predicano … qual'è la vostra patria, qual'è la vostra bandiera, qual'è la vostra millenaria civiltà cristiana (italia nata nel 1861).
 
Tutte le guerre italiane sono state guerre di aggressione contro le Nazioni vicine e lontane e in questi conflitti hanno partecipato anche gli alpini italiani e molti di loro non sono più tornati a casa.
E' finito il tempo dei falsi miti costruiti sulla pelle della gente, bisogna smetterla di celebrare vittorie militari perché non è così che si onorano i caduti, la guerra, ogni guerra di aggresisone è un'infamia, una scelleratezza … l'italia anche nei nostri territori ha portato tanta distruzione con le guerre.
Ancora alcune precisazioni.
Il giornale La Tribuna farebbe meglio ad informarsi su cosa sono i Movimenti di Liberazione Nazionale prima di scrivere puttanate … l'ignoranza o la malafede che dimostra sono spaventose.
Il MLNV non è mai stato l'organizzatore di un progetto per "armare" una Polisia Veneta, ma col ripristino della legalità su tutti i nostri territori Veneti la Serenissima Repubblica avrà la sua Polisia Nasionale e non saranno certo i carabinieri italiani o la polizia di stato italiana a garantire ordine e sicurezza nei nostri territori.
Il MLNV non ha mai pubblicato minacce di punizioni contro le autorità d'occupazione straniere italiane a cominciare dal ex procuratore capo Fojadelli e all'ex questore Carmine Damiano, li abbiamo tutti iscritti a ruolo giudiziario per assicurarli alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si riterrà di adottare per i crimini commessi contro il Popolo Veneto e il suo diritto all'autodeterminazione.
Il cronista della Tribuna Federico de Wolanski tutto sommato serve anche male i suoi "padroni", perché la verità dei fatti non passa attraverso una stampa non libera dai finanziamenti dello stato straniero italiano che ha il controllo mediatico dell'informazione.
Aspettiamo comunque che la Polisia Nasionale Veneta, quando sarà il momento, assicuri anche questo personaggio alla Giustizia Veneta, visto e considerato che continua a scrivere un mucchio di falsità contro il MLNV ed è già iscritto a ruolo giudiziario.
WSM
Venetia, 29 marzo 2017
SERGIO BORTOTTO
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio