E LA CHIESA CONTINUA A FARE POLITICA.

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Don Andrea Vena: "non votare è peccato".
Secondo il parroco di Bibione sarebbe un peccato di omissione non andare a votare.
Don Andrea Vena, che è anche il vice direttore dell'ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Concordia Pordenone, da buon italiano che probabilmente vuol dimostrare di essere, conferma il paradosso delle sue affermazioni precisando: "quest'anno non si vota per chi vuoi ma per non far vincere chi non vuoi" … e per fortuna che la chiesa cattolica romana non dovrebbe far politica oltre che accumulare scandali su scandali.
In realtà però si ha peccato di omissione quando non si realizza o non si concorre ad un "bene dovuto", quando per volontaria negligenza, non si compie ciò che si è chiamati a fare.
Ed ecco la contraddizione delle affermazioni di tale prete che dimostra innanzitutto un'ignoranza spaventosa in merito alla realtà in cui oggi, i Veneti, sono costretti a vivere sotto dominazione straniere italiana.
E' provato che l'italia è uno stato fondato sull'inganno e sulla frode e che l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione.
In una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste (decidono loro adesso se io esisto o no).
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
Nulla di più falso e menzognero perché il Popolo Veneto non ha mai scelto di essere italiano in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
Ed è così che a mentire in proposito non  è solo il massimo organo di giustizia italiana ma anche tutte le più alte cariche istituzionali dello stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano, partiti politici compresi.
Il crimine che tramandano è pesantissimo e ne sono profondamente compromessi.
E chi non va a votare commetterebbe peccato di omissione?
Ma questo prete si rende conto di quello che dice?
Si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
Tutta questa gente manca del "coraggio del giusto" perché sa di essere illegalmente costituita.
Tutta questa gente sa che deve tacere e mentire pur di mantenere inalterato il sistema malavitoso e clientelare che assicura loro una falsa apparenza di nazione.
Francamente non credo che Dio si indigni se i Veneti non vanno a votare a elezioni straniere italiane quando a loro è negata la LIBERTA' che è uno dei diritti fondamentali per ogni essere umano.
E poi c'è il diritto all'autodeterminazione previsto per legge anche per tutto il Popolo Veneto.
Caro reverendo, la contraddizione delle sue dichiarazioni sta proprio in questo perché il peccato di omissione non si realizza con il "non voto" ma continuando a far finta di nulla e divenendo complici e conniventi di un crimine gravissimo.
Ci mancava così anche il prete di turno che ventilando il rischio determinato dal disimpegno degli elettori adesso chi non va a votare rischia l'inferno (mi chiedo se Gesù Cristo direbbe le stesse cose).
Tutti dunque, compreso questo prete, a sostenere la tesi che in democrazia non è solo un diritto ma è anche un dovere per i cittadini andare a votare.
Tutto vero … solo che non siamo in democrazia e non mi dica che non lo sa.
Si sa che "il lupo perde il pelo ma non il vizio" e così l'italia smaschera da sé il suo malcostume rimpiazzando la democrazia (governo del popolo) con la partitocrazia (governo dei partiti).
Caro reverendo, a noi Veneti la cittadinanza italiana ci viene imposta con la frode e profanando norme previste dal Diritto Internazionale e soprattutto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo (art.15).
Questa è la verità che ci viene nascosta perchè solo attraverso la conoscenza della nostra vera storia possiamo comprendere l'eredità di tremila anni del nostro passato.
Noi Veneti oggi siamo un Popolo costretto a vivere come schiavo in casa propria e lo stato straniero italiano teme il risveglio dell'identità nazionale Veneti.
Peccare è ben altra cosa caro reverendo, altro che non andare a votare a inutili e illegali elezioni politiche italiane sui nostri territori.
WSM
Venetia, 28 febbraio 2018
Sergio Bortotto