ATTUALITA

I VENETI NON SONO UNA MINORANZA ETNICA NAZIONALE DELLO STATO ITALIANO.

Ed ecco l'ennesimo inganno in danno del Popolo Veneto.
Il consiglio regionale, a maggioranza leghista e centrodestra, il 6 dicembre 2016 ha approvato il disegno di legge 116 che ridefinisce il Popolo Veneto come "minoranza nazionale".
Innanzitutto il consiglio regionale è un ente italiano e non può in alcun modo rappresentare il Popolo Veneto, tanto meno il suo presidente, esponente di un partito politico italiano, qual'è la lega.
Che mi si venga a parlare poi di Franco Rocchetta, esponente storico dei "venetisti" ci posso anche stare, venetista infatti, non indipendentista.
Non a caso l’articolo precisa che "Si tratta di un passo importante per dare maggior forza alla richiesta di autonomia speciale del Veneto – ha detto il relatore Riccardo Barbisan, capogruppo della Lega – e ora vogliamo gli stessi diritti e le stesse risorse finanziarie che lo Stato riconosce a Sudtirolo e Trentino".
Dunque “autonomia” che non ha nulla a che vedere con “indipendenza”.
C’è di che rimanere stupefatti anche della vergognosa reazione del “pd” che asserisce, secondo l’articolo, di essere scosso, considerato che fino all'ultimo ha tentato di evitare quella che considera "un'umiliazione per tutti i veneti, che non sono affatto una minoranza, ma un'operosa maggioranza italiana che ha dato il sangue per la patria”.
Il sangue dei Veneti, per la vostra patria, l’italia se l’è preso e l’ha preteso con la forza, con l’inganno, con la mistificazione di un’inesistente risorgimento.
Non dimentichiamo l’annessione militare forzata dei territori della Repubblica Veneta che per essere “giustificata” e mitigata è stata adombrata dal falso plebiscito truffa del 1866.
L’italia è uno stato a cui manca un popolo e che fonda le sue radici sull’inganno, la frode e i massacri compiuti per un’inesistente unità.
A ragion veduta viene contestato, in particolare, il fatto di trasformare i Veneti in una minoranza etnico-linguistica perché i Veneti non sono italiani.
Parlare poi di  "inventare una lingua veneta" che in realtà nessuno conosce e nessuno parla, essendoci in regione decine di dialetti che segnano province e comuni, significa essere lontani anni luce dalla realtà, perché questa è la lingua Veneta che rispecchia ciò che sono i Veneti una comunità di Genti Venete.
E allora basta con le vostre “puttanate” e i vostri giochetti da perfetti politicanti italiani, i Veneti non sono italiani e non saranno mai una minoranza nazionale italiana … “italiano sarà lei … mi son Veneto!
Ai Veneti ribadiamo di non credere a nessun partito politico che si candida in ambito italiano, neppure a quelli che si definiscono indipendentisti, stanno mentendo, cercano solo “careghe”.
« Ogni collettività umana avente un riferimento comune ad una propria cultura e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato (…) costituisce un popolo.
Ogni popolo ha il diritto di identificarsi in quanto tale.
Ogni popolo ha il diritto ad affermarsi come nazione. »
Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (CONSEU – Barcellona, 27 maggio 1990)
Ma ecco cosa prevede il diritto internazionale circa le minoranze nazionali:
“Sotto il profilo normativo, il principio di autodeterminazione dei popoli è stato accolto in maniera selettiva.
In particolare, la disciplina giuridica sull’autodeterminazione non trova applicazione nel caso di gruppi etnici e delle minoranze nazionali, religiose e culturali.
Il diritto internazionale non solo nega a questi gruppi il diritto all’autodeterminazione, interna od esterna, ma non mira nemmeno a fornire rimedi alternativi di carattere generale alla condizione in cui molti di essi si trovano.”
E’ come il ciarlatano di turno, che per accaparrarsi  visibilità politica, vuole fare un referendum per il riconoscimento internazionale (istituto inesistente) del Popolo Veneto … è come negare gli oltre mille anni della Serenissima Repubblica o i reperti storici dei Paleoveneti di oltre tremila anni fa .. ma Venezia, poi, chi l'avrebbe fondata, gli italiani forse?
Smettetela di prendere in giro il Popolo Veneto e di generare confusione tra la Genti Venete.
WSM
Venetia, 23 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

asino ignoranteVENEZIA
"Venexit": anche i veneti, come i sudtirolesi, pretendono di essere una minoranza nazionale dello Stato italiano e annunciano l'addio al Paese.
Dopo aver dato una spallata decisiva al referendum costituzionale e al governo Renzi, aver affossato la riforma Madia sulla pubblica amministrazione e aver confermato che la prossima primavera si terrà un altro referendum per ottenere l'autonomia speciale regionale, Venezia si dimostra sempre più lontana da Roma.
Il consiglio regionale, a maggioranza Lega e centrodestra, ha approvato oggi il contestato disegno di legge 116 che ridefinisce il "popolo veneto" come "minoranza nazionale", aprendo la strada alla dichiarazione di appartenenza etnica, al patentino di bilinguismo, all'insegnamento del veneto nelle scuole e all'uso del dialetto negli uffici pubblici e nella toponomastica, cartelli stradali compresi.
Il Veneto vuole così che lo Stato applichi in regione la Convenzione quadro europea varata dal Consiglio d'Europa per tutelare le minoranze storiche, come quella dei rom, ratificata anche dall'Italia nel 1997.
La legge, dopo l'ennesimo rinvio tra le polemiche una settimana fa, è infine passata con 27 voti a favore, 16 contrari e 5 astenuti.
A schierarsi dalla parte dei veneti minoranza e del bilinguismo i consiglieri di Lega, Lista Zaia e gruppo Tosi: contro Pd, 5 Stelle, Lista Moretti e un tosiano, astenuti Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Il disegno di legge era stato proposto da quattro Comuni, Grantorto, Segusino, Santa Lucia di Piave e Resana e ha trovato il sostegno dell'Istituto della lingua veneta, che vede tra i responsabili uno degli "eroi" storici del venetismo, Franco Rocchetta.
In base alla legge, i Comuni veneti potranno ora imporre l'uso della "lingua veneta" nel proprio territorio, mentre le scuole dell'obbligo dovranno offrire lezioni di "dialetto". I funzionari pubblici, a partire da quelli non nati in Veneto, per ottenere il posto dovranno superare un esame, ottenere una "patente di veneticità" e dimostrare di conoscere la "lingua veneta", definizione ancora vaga su cui nemmeno linguisti e storici concordano.
"Si tratta di un passo importante per dare maggior forza alla richiesta di autonomia speciale del Veneto – ha detto il relatore Riccardo Barbisan, capogruppo della Lega – e ora vogliamo gli stessi diritti e le stesse risorse finanziarie che lo Stato riconosce a Sudtirolo e Trentino".
Scosso il Pd, che fino all'ultimo ha tentato di evitare quella che considera "un'umiliazione per tutti i veneti, che non sono affatto una minoranza, ma un'operosa maggioranza italiana che ha dato il sangue per la patria".
Secondo l'opposizione, ma pure secondo illustri giuristi, la legge approvata è "chiaramente incostituzionale e verrà bocciata dalla Consulta", ottenendo il solo risultato di "coprire di ridicolo tutti i veneti".
Contestato, in particolare, il fatto di trasformare i veneti in una minoranza etnico-linguistica e di "inventare una lingua veneta" che in realtà nessuno conosce e nessuno parla, essendoci in regione decine di dialetti che segnano province e comuni.  
Altro motivo di scontro, la data di applicazione della legge.
Secondo la maggioranza, compreso il presidente della Regione Luca Zaia, il bilinguismo e la dichiarazione di appartenenza etnica devono partire subito ed essere applicati fino ad un eventuale pronunciamento contrario della Corte costituzionale.
Pd e opposizione chiedono invece che prima di "sostenere oneri pubblici assurdi" e promuovere "discriminazioni" si attenda l'eventuale via libera della Consulta.
Ciò che è certo è che da oggi il Veneto è un altro passo più lontano da Roma e che le spinte separatiste, che non riconoscono l'annessione al regno d'Italia del 1866, hanno ottenuto un riconoscimento senza precedenti.
La "Venexit", fissata con il referendum regionale sull'autonomia, tra pochi mesi può diventare una realtà.
Tratto da (clicca qui)

E ADESSO … DOPO L’ENNESIMA STRAGE … COSA ASPETTIAMO?

La polizia: il tir "lanciato deliberatamente sulla gente, presunto attacco terroristico".
L'automezzo ha targhe polacche, forse rubato o dirottato.
Uno degli occupanti era fuggito ma è stato catturato.
210544309-3400b428-1c10-42f1-94be-38a1dae644a7L'altro, un cittadino polacco, è stato trovato cadavere sul camion.
Merkel "piange" le vittime
BERLINO
Una corsa folle tra le persone che passeggiavano nel mercatino di Natale di Berlino.
I morti investiti da un lungo tir nero, simile a quello della strage di Nizza, sono 12.
Quarantotto i feriti, alcuni dei quali sono in gravi condizioni.
L'attacco è avvenuto intorno alle 20.15 a Breitscheidplatz, nei pressi della Kurfuerstendamm, vicino alla chiesa intitolata al Kaiser Guglielmo, nella zona più commerciale della parte occidentale della città, molto frequentata anche da turisti, nei pressi dei grandi magazzini KaDeWe e del centro commerciale Europa Center.
A bordo del camion erano in due.
Uno è stato trovato cadavere sul sedile del passeggero all'interno del tir, ucciso a colpi di arma da fuoco, e dopo diverse ore la polizia ha reso noto che si tratta di un cittadino polacco.
L'altro sarebbe saltato fuori e fuggito a piedi in direzione del Tiergarten, il grande parco pubblico della capitale tedesca, ed è stato poi arrestato: secondo alcune fonti sarebbe stato alla guida al momento dello schianto e sarebbe di nazionalità pachistana, afgana o cecena, un rifugiato entrato in Germania nel febbraio scorso, stando alle informazioni riportate da Die Welt.
La zona è stata immediatamente blindata dalle forze di sicurezza.  "Al momento non voglio usare la parola attentato anche se molti indizi lo indicano", ha detto il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maizière.
Ma all'alba la polizia ha parlato su Twitter di "presunto attacco terroristico" confermando che il camion è stato "lanciato deliberatamente sulla folla".

Tratto da (CLICCA QUI)

 

ANDREY KARLOV, L’AMBASCIATORE RUSSO ASSASSINATO AD ANKARA.

101538744-11692076-ac1a-4954-9b1f-83975add7b4fANKARA
L'ambasciatore russo ad Ankara, Andrey Karlov, è stato ucciso in un attentato.
Colpito a morte mentre parlava a una mostra fotografica da un poliziotto che per entrare alla Galleria d'arte ha mostrato il tesserino.
Giacca nera e cravatta, la pistola in pugno, ha cominciato a sparare gridando "vendetta" e poi "Aleppo" o "noi moriamo in Siria voi morite qua".
Il diplomatico si è accasciato a terra, ha ricevuto le prime cure sul posto ma non è stato neanche trasportato in ospedale, sarebbe stato inutile.
Le forze speciali turche hanno fatto irruzione nella galleria d'arte e ucciso l'aggressore che continuava a sparare.
"Non uscirò vivo da qui, non vi avvicinate!", gridava.
Fonti dell'ambasciata, citate dai media locali, precisano che il diplomatico stava tenendo un discorso alla Galleria di Arte contemporanea, per la mostra fotografica 'la Russia vista dai turchi'.
Un video mostra il momento dell'attacco.
L'agente ha la pistola in pugno, è vestito in abito scuro, giacca, cravatta, e grida: "Non dimenticatevi di Aleppo, non dimenticatevi della Siria". Poi l'urlo, "Allahu Akbar", "Dio è grande".
È stato identificato dopo essere stato ucciso.
Era un diplomato del 2014 dell'accademia di polizia Rustu Unsal di Smirne, si chiamava Mevlut Mert Altintas, aveva 22 anni e faceva parte delle unità anti-sommossa di Ankara.
In due occasioni aveva anche prestato servizio per la scorta del presidente Recep Tayyip Erdogan, sia a Konya nel 2014 che a Bursa nel febbraio 2015. 
La polizia turca ha fermato la sorella e la madre dell'assassino, e ha perquisito l'abitazione nella città di Soke, provincia di Aydin, nel sud ovest del Paese.
La pista islamista non convince tutti in Turchia, o quantomeno si propongono 'piste' alternative.
Come il sindaco della città che sul proprio account Twitterprova a dare una lettura differente: "Secondo quello ho sentito, gli slogan islamisti sono una copertura, l'assalitore era un membro del Feto (Organizzazione del Terrore Gülenista, ndr)" scrive.
Il presidente russo Vladimir Putin è subito informato, qualche ora dopo riceve la telefonata del presidente turco,Recep Tayyp Erdogan.
Il portavoce Dmitri Peskov riferisce che sono in corso consultazioni con il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov e con i servizi di sicurezza.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova definisce l'omicidio di Karlov "un atto terroristico" e sottolinea che la questione sarà posta lunedì al Consiglio di sicurezza dell'Onu: "Oggi è un giorno tragico per la diplomazia russa".

La nostra missiva di cordoglio.


​MOVIMENTO DE LIBERASION NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO


​Vogliate accettare le nostre più sentite condoglianze per la grave perdita dell'Ambasciatore Andrey Karlov ad Ankara.
Con onore e rispetto.
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

LA MENZOGNA DEI NUOVI DEPORTATI

1Ho tradotto per voi questo articolo comparso sul sito Gefira.
Dice cose molto gravi ma che abbiamo sospettato per mesi, se non anni.
Soprattutto a causa di quella menzogna, martellata ogni sera dai media nel tentativo di farla diventare verità, relativa ai "salvataggi nel canale di Sicilia" e sempre di "donne e bambini" e sempre "rifugiati", mentre la realtà, se ciò che racconta Gefira è vero, è totalmente diversa.
Il video è veramente impressionante. In un paese normale e in un mondo normale tutto questo sarebbe inaccettabile e impensabile.

Per due mesi, utilizzando marinetraffc.com, abbiamo monitorato gli spostamenti di navi di proprietà di un paio di ONG,  incrociandone i dati con quelli dell'UNHRC relativi agli arrivi giornalieri di migranti africani in Italia.
Ciò che abbiamo scoperto è un grande inganno e un'operazione illegale di traffico di esseri umani su larga scala.
Le ONG, gli scafisti, la mafia, di concerto con la UE, hanno trasportato via mare migliaia di clandestini in Europa con il pretesto di salvare vite umane, assistiti dalla guardia costiera italiana che ha coordinato le loro attività.
I trafficanti di uomini contattano la guardia costiera italiana in anticipo sulla partenza per preavvertirli della necessità di prelevare i passeggeri delle loro imbarcazioni.
Le navi delle ONG si dirigono nel punto di "soccorso" quando coloro che sono da salvare risultano ancora in Libia.
Le 15 navi che abbiamo osservato, di proprietà o noleggiate da ONG, sono state viste lasciare i porti italiani, dirigersi a sud, fermarsi a poche miglia dalla costa libica, prelevare il carico umano e ritornare per le 260 miglia che la separano dall'Italia, nonostante il porto di Zarzis in Tunisia sia appena a 60 miglia dal punto di raccolta.
Le organizzazioni non governative in questione sono: MOASJugend RettetStichting Bootvluchting, Médecins Sans Frontières, Save the Children, Proactiva Open ArmsSea-Watch.org, Sea-Eye and Life Boat.
Le reali intenzioni delle persone che stanno dietro alle ONG non sono del tutto chiare.
Non ci sorprenderebbe se la loro vera motivazione fosse il denaro.
Rispondono anche a direttive politiche.
Ad esempio il MOAS, di stanza a Malta, trasportando i migranti in Italia impedisce che essi giungano sulle coste maltesi.
Il MOAS è diretto da un ufficiale di marina maltese ben noto a Malta per non essere tenero con i migranti.
E' anche possibile che queste organizzazioni siano gestite da benefattori in buona fede che non capiscono che, offrendo i loro servigi, fungono da magnete per le popolazioni africane, provocando così più partenze, più naufragi e più vittime, senza contare che le loro azioni stanno destabilizzando l'Europa.
Qualunque sia la motivazione di queste organizzazioni, le loro azioni finiscono per essere criminali, dato che la maggior parte di questi migranti risulteranno non avere diritto ad asilo e finiranno per le strade di Roma o Parigi, sollecitando tensioni sociali e razziali.
Bruxelles del resto ha creato leggi speciali a tutela dei trafficanti.
In una sezione dedicata di una risoluzione della UE dell'aprile 2016", si afferma che "armatori privati e organizzazioni non governative che assistono i salvataggi nel Mediterraneo, non devono essere soggetti a punizioni per l'assistenza che prestano".
Nei due mesi della nostra osservazione del traffico marittimo, abbiamo monitorato il trasferimento illegale in Italia di almeno 39.000 africani, eseguito con il pieno consenso delle autorità italiane ed europee.
Inoltre, in ottobre abbiamo scoperto che quattro ONG hanno prelevato persone all'interno delle acque territoriali libiche.
Abbiamo prova del fatto che questi scafisti avessero preventivamente comunicato la partenza alle autorità italiane.
Dieci ore prima che i migranti lasciassero la Libia, la guardia costiera italiana infatti diresse la ONG verso il punto di raccolta.
Potete leggere i dettagli completi in questo articolo: “Caught in the act: NGOs deal in migrant smuggling”.
Il MOAS ha legami stretti con la famosa compagnia americana di contractors Blackwater, con l'esercito americano e con la marina maltese: “The Americans from MOAS ferry migrants to Europe”.
 

INVECCHIARE BENE

invecchiamentoNel mondo di oggi invecchiare serenamente richiede impegno e attenzione, infatti, a causa dei ritmi veloci, dell'inquinamento e dei problemi nelle relazioni familiari, le persone anziane si ritrovano spesso sole, tristi e ammalate.
Il benessere di una persona è dato da diversi fattori: fisici, emotivi e mentali, quindi per definire una situazione di ben-essere si devono, per forza, guardare i vari ambiti di vita e come si affrontano ogni giorno le impegnative richieste di questo mondo.
Andando per ordine, prendiamo in considerazione l'aspetto fisico; ovviamente una persona sopra i 60 anni comincerà a sentire il suo corpo in maniera diversa, più lento, più pesante e le gambe non riusciranno più a sostenerci come facevano a 20 o a 40 anni.
Ma cos'è la vecchiaia?
Cosa succede al nostro corpo?
Semplificando al massimo possiamo dire che la causa principale del deperimento cellulare sono i famosi radicali liberi, di cui si parla molto, ma di cui non si conosce bene la pericolosità.
Questi radicali derivano da vari tipi di molecole che hanno perso un elettrone e ne hanno uno spaiato in più, per cui sono diventati super reattivi nei riguardi di tutte le strutture che ci sono nelle cellule e nel corpo.
Per fare degli esempi, i radicali sulla pelle la fanno diventare spenta e rugosa, sul sistema circolatorio creano rigidità e fragilità nei vasi sanguigni e, nel sistema nervoso, fermano i processi cognitivi.
Ma come si formano queste molecole ipertossiche?
Normalmente si formano dalla nascita come prodotti di scarto nelle reazioni che avvengono nelle cellule dei vari comparti fisici ma in un corpo giovane e ben nutrito ci sono dei meccanismi che riescono ad annullare la carica negativa dei questi radicali.
Le molecole che li contrastano sono prima di tutto le vitamine che si possono trovare nei vegetali freschi, da qui l'importanza di mangiare tutti i giorni frutta e verdura di stagione!
A differenza di anni fa adesso il problema è aumentano esponenzialmente a causa di una serie di sostanze nuove che fino agli anni 50 non esistevano.
Parliamo di tutti i derivati del petrolio, detersivi, prodotti chimici usati in agricoltura, farmaci, prodotti per la conservazione alimentare ecc… come si può ben capire il problema è molto grosso ma non si fa molto per risolverlo.
Ogni giorno siamo a contatto con tanti e diversi prodotti che, inseriti nel nostro corpo, creano una enorme quantità di radicali liberi che andranno a sabotare innumerevoli processi biologici, portando alla degenerazione o alla distruzione delle strutture alla base che sostengono la nostra fisiologia.
Come possiamo eliminare il maggior numero possibile di radicali liberi?
La cura migliore resta sempre una sana alimentazione, basata su frutta e verdura ovviamente biologica, per non inquinarsi ulteriormente con quei prodotti chimici normalmente usati per coltivare e conservare i vegetali.
Sono oramai 10 anni che si è calcolato quanta tra frutta e verdura sarebbe necessario mangiare ogni giorno per equilibrare il numero di tossine che inseriamo nel nostro corpo a causa di quello che respiriamo, mangiamo, tocchiamo.
Sono quantitativi enormi e da questo dovremmo capire con quante tossine veniamo in contatto senza renderci conto.
Dai calcoli sono 3 kg tra frutta e verdura fresca di 9 colori diversi.
Un quantitativo quasi impossibile da mangiare anche perchè tutte queste fibre andrebbero a intasare l'intestino.
dieta_colori_7_800x190Consiglio l'acquisto di un estrattore per farsi ogni giorni diversi succhi freschi in maniera da inserire nel corpo l'adeguato quantitativo tra sali minerali e vitamine senza avere il peso e il gonfiore delle fibre, anche spremere il succo di un limone in un litro d'acqua aiuta lo stomaco, i reni e il sangue a mantenere un pH neutro, invece che tendente all'acidità come normalmente succede.
Altro modo di implementare i sali minerali utili al buon mantenimento di ossa sane è mangiare prodotti integrali piuttosto che raffinati.
Ricordiamo inoltre che ogni giorno bisogna bere un quantitativo d'acqua opportuno; di solito tra 1,5 litri a 3 litri.
Continueremo con questi articoli che possono essere utili sia per chi è anziano ma anche per i più giovani in maniera da cominciare presto a prenderci cura della nostra salute!

NOI SIAMO CON NORBERT HOFER, CANDIDATO DEL PARTITO DELLA LIBERTA’ IN AUSTRIA – Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich

Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria)

Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria.)
Anche se il nostro sembra essere un percorso sempre in “salita” rimaniamo fedeli ai nostri principi e con rispetto e correttezza, andiamo avanti.
In Austria almeno c’è democrazia mentre per noi, prima di godere completamente dei nostri diritti, dobbiamo “lottare” per ripristinare la legalità sulle nostre Terre, ancora oggi occupate illegalmente dall’italia … poi potremo liberamente tornare al voto.
Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria.)

Come Trump, si propone come il nemico delle élite politiche e dell’establishment nazionale ed europeo.
E come lui porta avanti una politica anti-immigrazione e anti-Islam al grido di “Prima gli austriaci”, sostenendo che gli arrivi e gli sbarchi avvenuti in Europa negli ultimi anni hanno aperto le porte a criminali, potenziali stupratori e terroristi. L’Islam, ha dichiarato, “non fa parte della cultura dell’Austria”.
Questi messaggi forti, però, vengono lanciati con la faccia rassicurante e la calma che contraddistinguono ormai i partiti ultranazionalisti occidentali, ormai ripuliti dall’iconografia estremista e dagli slogan violenti gridati a squarciagola.
A fianco degli ideali cari all’ultradestra nazionalista, Hofer inserisce un euroscetticismo tipico dei movimenti populisti riemersi velocemente nel Vecchio Continente.
Sulla possibilità di una Brexitin salsa austriaca ha fatto qualche passo indietro rispetto al passato, proprio con l’obiettivo di attirare il voto degli indecisi più moderati.
Ma in una recente intervista alla Bbc ha spiegato le ragioni di un possibile referendum consultivo sull’uscita dell’Austria dall’Unione Europea.
L’Europa è importante per l’Austria, ha detto, ma “serve un’Europa migliore”.
Se, dopo la Brexit, Bruxelles opterà per un accentramento del potere, togliendone così agli Stati nazionali, allora un voto sulla Oexit è possibile.

(Tratto da CLICCA QUI)

Elezioni Austria, il candidato dell’estrema destra Hofer:
“Se Ue troppo centralizzata, dovremo tenere referendum per uscire”

Se dovesse diventare il nuovo presidente dell’Austria, il candidato presidenziale dell’estrema destra, Norbert Hofer, ha affermato di “non escludere un referendum sulla appartenenza alla Ue“, se l’Unione diverrà più centralizzata in seguito alla Brexit.
Anche se l’Unione europea è importante per l’Austria, Hofer ha detto alla Bbc di volere “una Unione Europea migliore”.
Le presidenziali austriache sono si terranno il 4 dicembre e i sondaggi indicano attualmente una situazione di parità.
L’esito del precedente voto era stato annullato dalla decisione della Corte costituzionale per irregolarità.
Hofer ha più volte affermato che un voto per lui non vuol dire comunque un voto per l’uscita di Vienna dall’Ue.
Tuttavia, sempre al canale tv britannico, ha detto anche che ci sono due questioni su cui potrebbe cambiare idea.
Una è il futuro dell’entrata della Turchia nell’Unione europea; l’altra è la risposta dell’Unione all’uscita della Gran Bretagna.
“Se la risposta alla Brexit sarà una Unione Europea centralizzata, dove ai parlamenti nazionali viene tolto potere decisionale e dove l’Unione è governata come uno Stato nazionale, in questo caso dovremo tenere un referendum in Austria, perché porterebbe ad un cambiamento costituzionale”.
(tratto da CLICC QUI)

E LA DITTATURA ITALIANA CONTINUA A PERSEGUITARE I VENETI

avvoltoioDopo le bombe di Vittorio Veneto, località definita da alcuni giornalini di regime "la città del tricolore", ecco l'ennesimo atto di aggressione poliziesco giudiziario posto in essere dall'italia contro i Veneti.
Alcuni esponenti del CLNV, sarebbero ritenuti responsabili, secondo la procura straniera italiana, illegalmente operante a Vicenza,  di istigazione a non pagare le tasse.
C'è da chiedersi se gli inquirenti italiani pagherebbero tasse ad uno stato straniero, che ne so, all'Austria o alla Svizzera o alla Slovenia e cosa farebbero se venisse loro imposto il pagamento di tributi stabiliti da un governo che non è il loro.
Sono sicuro che non pagherebbero e con abile e saccente immodestia addurrebbero i medesimi motivi ai quali si richiamano i Veneti.
Se questo principio vale per loro perché non deve valere per i Veneti?
Le imposte, i tributi, le famigerate tasse, insomma, si pagano veramente solo perché sono prescritte da leggi imposte da stranieri a casa propria o perché tutti devono contribuire al bene comune e al mantenimento di servizi socialmente utili?
Pagare le tasse è sicuramente un dovere del Cittadino ma non di uno oppresso, di un prigioniero.
La schiavitù imposta ai Veneti, anche con la pretesa del pagamento di tasse all’italia, è di gran lunga molto più grave del suo diritto di dissentire, di protestare e di “affamare” lo stato straniero che illegalmente lo sottomette.
Quindi, cari inquirenti italiani, riflettete sui crimini che quotidianamente voi commettete perseguitando il Popolo Veneto e arrogandovi diritti e pretese che anche moralmente non avete ma che esercitate solo col potere derivante dalla forza, dalle vostre armi, dalla vostra abituale prevaricazione.
Ma ecco cosa dice la LEGGE che voi fingete di non conoscere:
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
 
Art.2
“Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad
amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.”
 
Articolo 4accusare2
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
 
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
(In diritto, la personalità giuridica consiste nell'avere il diritto all'esercizio della capacità giuridica che a sua volta significa essere titolare di diritti e doveri)
 
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
 
Articolo 15
“Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.”
 
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
 
La reiterata violazione dei diritti umani, civili e politici che sistematicamente operate nei confronti del Popolo Veneto non vi emenda dalle vostre colpe anzi, costituiscono la prova tangibile di tali crimini e prima o poi sarete portati innanzi alla Giustizia Veneta per renderne conto … e quel giorno non vorrei essere al vostro posto.
L’incitamento a non pagare le tasse ad uno stato straniero occupante non può essere considerato un reato perché oltre ad essere un diritto è anche un dovere da parte del Popolo che ne è oppresso.
Non nascondo la poca affinità del MLNV con le azioni e i metodi posti in essere dal CLNV ma il “nemico” continua ad essere uno solo … la dittatura dello stato straniero italiano che occupa illegalmente i nostri territori e che sistematicamente fa finta di niente e con le sue istituzioni d’occupazione si macchia di crimini gravissimi contro il Popolo Veneto.
 
MA PRESTO SAREMO LIBERI.
 
Non abbiate paura.
Non scoraggiatevi.
Non sentitevi soli, lontani o separati
siamo tutti parte l’uno dell’altro.
Memorabili antenati hanno forgiato il nostro glorioso passato,
e al loro giudizio immortale dobbiamo il riscatto del nostro presente.
Perché questo è il nostro naturale destino
essere ciò che siamo da sempre
un Popolo e una Nazione.
Nel modo in cui l‘oppressione spartisce sofferenze e non da pane,
così la quiete non soggiace a lungo in un Popolo esasperato.
Se serve siate EROI (
eccoli i nostri eroi)

WSM
Venetia, 30 novembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

 

MI PERMETTO DI DISSENTIRE DA TUTTO CIO’

intesa

 
Dopo aver letto questo patto d'intesa e altri relativi documenti in particolare quelli scritti dalla "delegazione" veneta sorgono spontanee più di una domanda. 
Chi ha eletto questo fantomatico "Doge"?
Chi ha eletto il sedicente "parlamento veneto"?
Non possono esistere un Doge o un parlamento veneto senza prima interpellare il popolo veneto in condizioni di libertà dall'occupazione straniera italiana, di conseguenza tutto ciò non ha alcuna valenza giuridica. Inoltre, con tutto il rispetto verso il nostro glorioso passato, dovremmo vedere se il popolo veneto vorrà ancora un "Doge" in futuro ed un parlamento, dipenderà da che tipo di assetto istituzionale vorrà dotarsi la Nazione Veneta.
Mi permetto quindi di dissentire da tutto ciò. 
Anche per la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con lo scopo di creare una confederazione italica bisogna prima avere l'approvazione dei popoli veneto e napolitano, questo però lo si potrà capire solamente una volta ripristinata la sovranità delle rispettive Nazioni. 
Il percorso del Movimento di Liberazione Nazionale Napolitano (MLNN) sembra essere partito nel modo corretto, ma deve stare attento a non cadere in errore eleggendo un parlamento come suggerito da questo pseudo Doge.
Rimanere nell'alveo del diritto internazionale per un Movimento di Liberazione Nazionale è di primaria importanza se non vuole compromettere il suo percorso, quello che può fare quindi il MLNN è dotarsi di un apparato istituzionale (non un parlamento) come previsto dall'art. 96.3 del primo protocollo di Ginevra. 
 
Con onore e rispetto. 
WSM 
Venetia, 28 novembre 2016
Enrico Pillon
 

ECCO L’IMMIGRAZIONE SOSTITUTIVA … AGGHIACCIANTE!

Non crediamo a chi dice che abbiamo bisogno degli immigrati.
 

L’integrazione è una cosa bellissima, è un percorso che deve essere a doppio senso, in cui ci guadagnamo tutti: è in sostanza questo ciò che afferma di pensare la Boldrini in merito all’immigrazione. Non conviene di certo all’italiano che per paura di non essere accettato per un posto di lavoro si vede costretto a lavorare come gli immigrati, i quali notoriamente hanno standard di vita più bassi: l’italiano dovrà sempre di più adattarsi a questa tendenza, in cui risulterà sempre di più svantaggiato. Un’altra ragione per la quale in Italia occorrono gli immigrati, è che si tratta di un paese a crescita zero, come spiegato proprio dalla stessa Boldrini.

Ogni anno, per la Boldrini, è importante accogliere un elevato numero di migranti, proprio perché è importante accrescere la popolazione, che altrimenti risulterebbe sempre più inferiore. Allora la domanda sorge quasi spontanea: se il problema è questo, per quale motivo non si fanno politiche a favore della famiglia per favorire nuove nascite come avveniva una volta?

La risposta è semplice: è più facile sostituire gli italiani con i migranti. Quello di cui parla la Boldrini non si chiama integrazione, ma grande sostituzione, ed è un concetto molto apprezzato dalle grandi elite europee.

In pratica vogliono sostituire gli italiani con gli immigrati, generare nuovi italiani cancellando quasi completamente le famiglie che italiane lo sono da chissà quante secolari generazioni. Perché questo? E’ molto semplice: avere un popolo nuovo senza una precisa identità è più conveniente perché si presta ad essere governato con maggiore autorità. Così gli italiani restanti saranno sempre più poveri, e gli immigrati che arrivano in Italia vengono trattati come schiavi: alla fine saranno allo stesso livello, con gli stessi standard di vita.

 

CARI ITALIANI, NOI NON VOGLIAMO LE BOMBE … MA NEPPURE LA VOSTRA DITTATURA.

bocca-cucitaqE ci risiamo con le "bombe".
Ad una settimana dal referendum sulla riforma costituzionale dello stato straniero italiano ecco il “sistema” che puntuale, sordido, impostore e ciarlatano innalza le proprie barricate in difesa di sé stesso.
Altre bombe a Vittorio Veneto dunque, anche se, come dicono i giornalini locali, sembrano ordigni non letali, (non sapevo esistessero bombe che non fanno male).
E così gli “ignoti attentatori” per un poco rubano la scena alla politica italiana che di male, in effetti, è l’unica a farne e con grande perizia.
Il famigerato ministro dell’interno italiano Angelino Alfano ha detto che manderà rinforzi e che sono sotto osservazione anche i “separatisti”.
Non più “Venetisti” dunque ma addirittura separatisti.
Come se esistesse l’unità d’italia.
È l’indecente metamorfosi di uno stato che non è nazione, disposto ad inventarsi un popolo che non ha e la cui storia, in realtà, è scandita di massacri, di bugie, di usurpazioni e di violente annessioni territoriali.
Non essendo italiani ma VENETI non abbiamo bisogno di secessione (di memoria leghista) e tanto meno di separatismo … l’unità d’italia è un mito inesistente e come tutte le bugie, ha le gambe corte.
Anche se ogni inganno ha una data di scadenza e alla fine si scopre tutto, il sistema sa come uccidere la fiducia della gente … la paura.
Ecco che tornano “di moda” le bombe, i terroristi, ma anche gli sciacalli dai colletti bianchi pronti a puntare il dito (ma non troppo) contro chi, non pensandola come loro, devono in tutti i modi essere accomunati a dei pericolosi delinquenti.
Ma caro il mio Angeliano Alfano, l’autodeterminazione non è un diritto previsto per legge?
Perché certi valori, per i quali ora vi “stracciate le vesti” per adeguare la vostra costituzione, devono valere per voi e non per noi?
Sei in grado di rispondere con chiarezza una volta per tutte perché i Veneti, che sono di nazionalità VENETA e non italiana, sono costretti e forzati ad avere una cittadinanza italiana?
Chi sei per imporci una cittadinanza che non ci appartiene?
E voi italiani questa la chiamate democrazia?
No, grazie … noi non vogliamo le bombe e non vogliamo la vostra dittatura.
WSM
Venetia, 28 novembre 2016
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
angelino-alfano
 
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
(Georges Clemenceau)
 

NON ANDARE A VOTARE E’ UN DOVERE.

REFERENDUM ???
GODETETVI LA DOMENICA CON LA VOSTRA FAMIGLIA E NON PERDETE TEMPO CON LA POLITICA ITALIANA.
 
tyrion
 
“A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha” (Mt13,12)
 
NOI SIAMO VENETI NON ITALIANI.
NON ASSOGGETTATEVI ALL'ILLUSIONE DELLO STATO STRANIERO ITALIANO … NON CAMBIERA' MAI NULLA !
IL SISTEMA MASSONICO E MAFIOSO SA COME SOPRAVVIVERE A SE' STESSO E SE SERVE VI DERUBERA' ANCHE DELL'ULTIMA RISORSA DI CUI DISPONETE … VOI STESSI.
E' UN DOVERE NON FIDARSI DEI PARTITI POLITICI ITALIANI….
ma se fossi italiano voterei NO!
 

JUNCKER ARRIVA A BOLZANO … E L’INNO ITALIANO VIENE MESSO A TACERE … FINALMENTE!

inno-a-scuolaJuncker arriva a Bolzano. E l'inno italiano viene messo a tacere

Juncker in visita a Bolzano. Polemica per il tipico rituale in lingua tedesca. In piazza suonati l'inno europeo e quello tirolese

 – Mer, 23/11/2016 – 10:35

Jean-Claude Juncker arriva a Bolzano, in Italia, e l'Inno di Mameli viene messo a tacere.

È successo venerdì scorso quando, come racconta ItaliaOggi, il presidente della Commissione europea ha partecipato a un convegno sull'autonomia dell'Alto Adige su invito del presidente della Provincia autonoma, Arno Kompatscher. Un insulto all'Italia unita che ha ferito molti abitanti di Bolzano.

Ad accogliere Juncker davanti al palazzo della Provincia di Bolzano sono stati gli Schützen, i bersaglieri tirolesi che un tempo difendevano il territorio come milizia volontaria asburgica. Poi, come racconta Filippo Merli su ItaliaOggi, un ufficiale ha presentato la compagnia e ha fatto sparare alcuni colpi a salve con i tradizionali archibugi. Una sorta di omaggio all'euroburocrate di Bruxelles. Quindi, sono stati suonati l'inno europeo e quello tirolese, mentre l'inno di Mameli è stato messo a tacere. Il rituale si è concluso con un brindisi a base di grappa e una fetta di torta (con scritte solo in tedesco) per celebrare i settant'anni dell'accordo di Parigi che ha sancito l'autonomia del Trentino Alto Adige. "Il brindisi con la grappa in piazza col presidente della Commissione europea vanifica le campagne contro l'uso improprio dell'alcol degli ultimi anni – tuona il consigliere Alessandro Urzì, della lista Alto Adige nel cuore – torta monolingue per i 70 anni dello Statuto, lingua italiana dimenticata, fucili della Wehrmacht in mano agli Schützen invece del canto dell'inno d'Europa e alla gioia da parte di bambini bilingui".

"Perché la Provincia appalta a organizzazioni divisive le proprie iniziative istituzionali? Queste sono le cause del disagio degli italiani". Urzì ha voluto sapere da Kompatscher per quale motivo la Provincia di Bolzano abbia affidato la cerimonia di accoglienza agli Schützen e non si sia, al contrario, ritenuto di prevedere "una cornice forse più sobria, ma più inclusiva, nei riguardi di tutti i gruppi linguistici dell'Alto Adige""È un equivoco – ha replicato Kompatscher . ad accogliere Juncker avrebbero dovuto esserci tutte le autorità che prendevano parte al convegno sui 70 anni dell'autonomia, ma uno spostamento dell'orario d'arrivo di Junker ci ha costretti a sdoppiare le cose. Siamo fieri del fatto di vivere in una regione multilingue e siamo altrettanto fieri della nostra convivenza pacifica e della varietà delle nostre tradizioni".

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HOFER: “VORREI L’AUSTRIA NEL GRUPPO DI VISEGRAD”

1461512203-ansa-20160424172526-18732256Hofer: “Vorrei l’Austria nel gruppo di Visegrad”.
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Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà (FPO) all’elezione presidenziale   austriaca del  4 dicembre,  non  lo nasconde: “Penso che sarebbe  vantaggioso per il nostro paese entrare a far parte del Gruppo di Visegrad”.
Il Gruppo di Visegrad comprende Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria.  Giusto lunedì scorso i  ministri degli Interni dei quattro paesi,  usciti  da una loro riunione, hanno  ancora una volta  unanimemente rigettato  la politica immigrazionista di Bruxelles, e  specificamente   il sistema obbligatorio di quote.  Si ricordi che  la UE ha  minacciato sanzioni e multe ai paesi che non accettano di reinstallare i rifugiati nel loro territorio; secondo  le intenzioni punitive  eurocratiche, i paesi potrebbero evitare di dover accogliere   la loro quota di rifugiati  per un solo anno, pagando un’ammenda di  250 mila euro per  rifugiato.  Si capisce dunque come alla riunione del Gruppo, oltre i quattro, abbiano partecipato delegazioni di Austria, Bulgaria, Croazia, Slovenia –  e anche Belgio.  I diktat di Bruxelles  sull’immigrazione  hanno fra l’altro questo risultato:   regalare al  “Visegrad”  una forza d’attrazione politica  accresciuta, fino a farne tendenzialmente un blocco  mitteleuropeo  con una chiara autonomia ed identità.
AUSTRIA - BANDIERAOvviamente l’entrata dell’Austria sarebbe un aumento decisivo della forza politica del  Gruppo.  Si può indovinare che  ci tenga particolarmente Orban  (Vienna bilancerebbe l’anti-putinismo di Varsavia?); non a caso è stato spedito ad intervistare Hofer il  giornalista  magiaro   Ferencz Almansy del Visegrapost.com –  già, perché il gruppo si è dotato di un suo mezzo mediatico essenzialmente diretto ad altri europei  (è anche in inglese e francese) e dall’anno   prossimo, anche una propria radio : strumenti di influenza  politica, sia detto fra parentesi, di cui l’Italia non sa dotarsi.
La risposta di Hofer è entusiasta; evidentemente  ha ben chiaro che se vince le elezioni, il FPO deve aspettarsi  l’isolamento e   l’ostracismo malmostoso dei “grandi”  governi europei che lo hanno bollato di xenofobo,   populista, di estrema destra e via insultando, all’uso del politicamente corretto Mogherini Style;  non avrà molti altri amici se non i quattro di Visegrad. Quindi, dice al giornalista ungherese: “Penso che un gruppo di Visegrad rinforzato possa condurre delle riforme urgenti all’interno della UE. Già oggi, i  paesi del V4 costituiscono un gruppo correttivo intra-europeo, soprattutto nel contesto della crisi dei rifugiati.  Sia geograficamente sia storicamente,  l’Austria sarebbe in ottima posizione per  cooperare col Gruppo di Visegrad”.
Poi aggiunge prudentemente (Hofer è estremamente prudente nell’intervista – forse memore di quel che è successo al fondatore del FPO, Haider?) : “Ma per unirsi al Gruppo, è necessaria una decisione del Parlamento austriaco; il presidente federale non può prendere questa decisione da solo”.
Ma è chiaro che, se diventa presidente, punta  quello. “In seno alla UE ci sono i grandi attori, Germania, Francia, o i paesi del Benelux. L’Austria è generalmente sola con la sua voce, ma potrebbe rinforzare la sua posizione divenendo membro di una ‘Unione in seno all’Unione Europea”.
Ad una domanda precisa sulla “neutralità militare” di Vienna (che non fa parte della NATO), e se l’Austria entrando nel gruppo di  Visegrad cambierebbe posizione, Hofer risponde:
“No, la neutralità è una grande carta,  e significa molto per gli austriaci. In passato l’Austria è stata sempre un mediatore e un artigiano della pace sul suo territorio neutro.   Da presidente federale vorrei continuare questa tradizione –  per esempio per dare un nuovo impulso ai negoziati di pace in Siria o agire come stato-chiave tra l’America e la Russia e contribuire  ad alleviare le tensioni.vpost_ban Per questi motivi non sono favorevole all’abbandono della nostra neutralità”.
Infine: “Le sanzioni ignominiose contro la Russia, che non hanno portato alcun cambiamento politico, ma hanno inflitto enormi danni economici, specie per l’Austria, sono contro gli interessi dell’Europa centrale.  Di conseguenza,  una collaborazione più stretta  tra gli stati dell’Europa centrale  è non solo auspicabile, ma può anche dare risultati favorevoli.   L’obbiettivo deve essere di porre fine alle sanzioni contro la Russia”.
Estremista è la UE
Austria-estrema-destra-620x264E questo sarebbe l’uomo che i media imbeccati bollano come “estremista  di destra, xenofobo” eccetera.
La parte di estremista l’ha  assunta invece il parlamento europeo che il 23 novembre ha votato per censurare  il notiziario televisivo Russia Today(tanto più vivace e puntuale di  CNN, e non parliamo di ARTE),  l’agenzia Sputnik, l’agenzia federale russa « Rossotroudnitchestvo », accusando Mosca di  “influenzare gli europei” con la “propaganda pro-russa” (da cui ci vogliono difendere)  e  – in un accesso di  frenetica psicosi del complotto – accusando Putin di pagare i partiti anti-europeisti.   La mozione è stata promossa dalla Commissione, specificamente dagli uffici della Mogherini,  fanaticamente allarmata  dalle notizie veritiere di Russia Today;  il voto prelude alla censura dei  media russi – una censura, si prega ricordare, che non fu instaurata nemmeno  contro la Pravda e la TASS in epoca sovietica. Naturalmente, questo segnala, come ha detto Putin “un degrado della democrazia politica nella UE”  da parte di gente “che dà lezioni di democrazia”;  la forsennata Mogherini – ovviamente con  l’appoggio di Juncker, Merkel, Hollande – sta, con la sua azione, precipitando la polarizzazione di una ‘Unione’  che, essendo stata ingigantita, ora comprende  nazioni di interessi troppo divergenti.  Il potenziamento  del Gruppo di Visegrad  con la possibile entrata dell’Austria – in funzione di autodifesa dai diktat europeisti – non va sottovalutato.  Vienna ha in quell’area  un peso storico e geostrategico  superiore alla sue  dimensioni demografiche, essendo alcune di quelle nazioni state sotto l’antica corona absburgica – anche se Hofer, modesto (e prudente)  nega ogni  nostalgia  in questo  senso. In ogni caso, la partecipazione alle riunioni di Visegrad di stati come Croazia e Slovenia,  bisognose di  protezione dalla UE,  è significativa.
Mogherini e complici  si ostinano a proseguire le direttive di Obama – ostilità alla Russia –  che sono in rapido smantellamento.   A metà novembre si è saputo che FBI e CIA hanno “richiamato con urgenza i loro agenti”  dal Kiev. Agenti, beninteso, di cui hanno sempre  negato la presenza. Ma l’FBI aveva i suoi uffici addirittura nella sede della Procura generale del regime, e la Cia nella sede del SBU, l’intelligence ucraina.  I funzionari americani sono stati velocemente spostati in Romania e nella repubblica ceca.
Il  fatto è stato rivelato da un ex deputato della Verkovna Rada, Igor Markov, durante   un dibattito televisivo  in Russia.  “Restano solo gli analisti, tutti gli operativi sono partiti”, ha detto Markov. Per lui è un segnale che Washington sta “furtivamente lasciando l’Ucraina”.    E’ da notare che le due agenzie non abbiano aspettato le direttive del presidente Trump, non ancora  insediato; hanno smobilitato  la costruzione artificiale della Nuland, promotrice del colpo di stato  per la secessione dell’Ucraina dalla Russia ancor prima; altra dimostrazione della artificialità e forzosità del “piano Nuland”, come delle altre politiche estere di Obama.    La giunta di Kiev viene mantenuta da  iniezioni continue del Fondo Monetario  –   miliardi  versati  nel quadro di un programma  quadriennale di 17,5 miliardi di dollari per sostenere l’economia ucraina – una generosità mai  vista da parte del FMI – me che spariscono nelle tasche della  classe del potere ;  il ‘governo’  è   rimpolpato  da ministri    che sono cittadini americani, e  tuttavia  sta sprofondando nel disordine e nella corruzione.  Il ‘governo’ di Kiev è sotto attacco da parte dei gruppi neonazi Azov e Pravi Sektor,  che hanno celebrato  il terzo anniversario di Maidan con una manifestazione conclusasi con violenti scontri con la polizia; lo SBU (i servizi) hanno rapito due soldati russi  al confine con la Crimea, nell’evidente ennesimo tentativo – ormai frusto – di  provocare una reazione inconsulta di Mosca. Il regime sta perdendo la protezione Usa, e  può ‘impazzire’.   L’America  lascia a noi europei il mantenimento di questo insostenibile grumo di caos fatto dal loro  Dipartimento di Stato.  Fra poco, l’Austria  entra nel gruppo di Visegrad e la musica cambierà ancora  più decisamente.  La politica di Bruxelles sembra ogni giorno più  idiota, immotivata  e   eh sì – più “estremista”.
 
Tratto da (CLICCA QUI)
 

GLI USA SONO IN AGONIA E TRUMP E’ IL MEDICO

NOVEMBRE 13, 20162016-09-16t171446z_928589463_s1beubqzogab_rtrmadp_3_usa-election-trump-kqrb-835x437ilsole24ore-web
Valentin Katasonov, Neyromir TV, 12 novembre 2016 – Fort Russ
 
L’accesa discussione sui media è un diversivo, concentrata su questioni marginali che fanno appello alle emozioni, mentre problemi assai più gravi vengono nascosti, spiega il Professor Valentin P.
Katasonov, associato all’Accademia delle Scienze economico-commerciali della Russia.VK: Trump conosce la situazione.
Non mi aspettavo che fosse così aperto nel rivelarne i mali, rivela molti segreti.
Questo è un bene per gli USA, affrontare la diagnosi piuttosto che nasconderla al paziente.
Come sapete i tassi d’interesse nei Paesi del miliardo d’oro sono negativi.
L’anno scorso quando i tassi d’interesse crebbero leggermente, causarono gravi conseguenze.
Christine Lagarde chiese di fermarsi o sarebbe andata in bancarotta l’economia globale.
Non alzarono i tassi d’interesse come previsto.
Non nel primo o nel secondo trimestre.
Sono in una situazione molto difficile.
Trump ha detto che se i tassi d’interesse sono si alzano, gli USA andranno in default, perché la maggior parte del budget finirà per pagare gli interessi.
Trump probabilmente vuole salvare il capitalismo, ma il capitalismo senza tassi d’interesse è una sciocchezza.
Trump è un difensore del capitalismo.
Intervistatore: Che fa Hillary Clinton?
VK: Non lo dice, si concentra su certi soggetti marginali, come diritti delle minoranze e cambiamento climatico.
Sappiamo che sono stupidaggini.
Intervistatore: Ma il cambiamento climatico è reale?
VK: Me ne occupai nell’ambito della Banca Mondiale e conosco i loro piani.
Anche se si potesse fare qualcosa, vi posso assicurare che a loro non importa per nulla.
Intervistatore: E il rublo?
VK: Dipende da quando tale apocalisse accadrà.
La caduta del rublo è parte del piano d’occupazione.
Solo Dio sa quando tale apocalisse accadrà, potrebbe essere la prossima settimana, tra pochi mesi, tra qualche anno di sicuro perché tutte le risorse si esauriscono.
Trump lo sa benissimo e vuole salvare il capitalismo e gli USA, perciò vuole negoziare con i creditori e ristrutturare il debito statunitense.
In realtà gli USA lavorano su nuove tecnologie che non richiedono alcun negoziato, pensiamo all’Iran.
Come sapete all’inizio nel 2016 Zio Sam disse che finalmente toglieva le sanzioni e sbloccava le attività estere dell’Iran.
Vi sono molte condizioni, alcune sottovalutate.
L’Iran non è contento degli USA che si prendono 2 miliardi di dollari per coprire le perdite per gli attentati in Libano nel 1983.
Ho visto alcuni documenti, l’Iran non aveva nulla a che farci, ma lo zio Sam lo ritiene colpevole, come per l’11 settembre.
Ma si scopre che il colpevole era l’Arabia Saudita.
Intervistatore: Ma l’Arabia Saudita ha minacciato di vendere i titoli del Tesoro ed è stato escluso dai colpevoli?
VK: Glieli lascerebbero vendere?
Il tesoro sono i depositi, è un sistema a doppia chiave, l’Arabia Saudita ha una chiave e lo Zio Sam l’altra.
Intervistatore: Perché la Russia acquista tali titoli, mentre c’è la crisi?
Abbiamo fatto cenno a un prelievo, ma se non sviluppiamo le nostre industria e scienza, nulla ci aiuterà?
VK: Alcuni della nostra élite hanno una base negli Stati Uniti, ‘inaffondabile’.
Sappiamo che certuni si sono già piazzati lì, come il primo viceministro delle Finanze.
Alcuni sono più vicini, come l’ex-ministro dell’Agricoltura in Francia.
E’ più facile contare quelli che non se ne sono andati.
Ciò dimostra che abbiamo a che fare con un’amministrazione coloniale che riceve garanzie sulla cittadinanza negli Stati Uniti, Francia e Regno Unito.
Intervistatore: Le loro politiche portano al collasso totale, cosa succede se i potenti non sono conenti?
VK: Non sopravvalutate i potenti, agiscono da parassiti che continuano a mangiare senza pensare che il cibo finirà e che si potrebbe anche morire.
Non vedono oltre il loro naso.
Parlando dell’Iran, secondo l’Iran avrebbe riserve in valuta estera per 130 miliardi di dollari; secondo gli USA sono 100 miliardi, metà in oro e valute della Banca centrale dell’Iran o fondo sovrano dell’Iran.
Credo che si mangeranno questi 130 miliardi molto velocemente, perché dopo i 2 miliardi di dollari gli Stati Uniti annunciano di pretenderne 11,5 miliardi per l’11 settembre.
L’appetito vien mangiando.
Il parlamento iraniano ha discusso un progetto di legge per consentire d’iniziare una causa per danni all’Iran contro gli USA.
Un gruppo di lavoro li cataloga per stimarli.
Oggi il mondo entra nel gioco del risarcimento, si tratta della commercializzazione delle relazioni internazionali e della monetizzazione della storia.
Ciò è molto importante per la Federazione Russa.
I Paesi baltici continuano a lavorare su tali richieste, in particolare la Lettonia.
L’Ucraina è un po’ diversa.
Mentre i baltici si riferiscono all’occupazione sovietica, l’Ucraina parla della Crimea.
La monetizzazione delle perdite derivanti dagli eventi nel Donbas, e così via.
Dico solo che dovremmo essere un passo avanti, dobbiamo preparare le contromisure.
 
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Non fatevi ingannare dall’agenda dei media, andate più a fondo e pensate con la vostra testa! – KK
 
Tratto da (CLICCA QUI)
 

CHI E’ IL VERO PAGLIACCIO?

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Questo "signore" è il vice questore di Avellino Elio Iannuzzi.
Oltre ad aver malmenato un inviato di Striscia ha pensato bene di dargli del "mongoloide" proprio mentre lo costringeva ad entrare nella macchina della polizia.
Per le ferite dell'inviato credo sia un chiaro esempio di epilessia, se le sarà fatte da solo.
Per le parole del vice questore, sentite nitidamente nel servizio, mi auguro che venga rimosso immediatamente dal proprio incarico.
Si mobiliti l'Associazione Italiana Persone Down. Mio fratello è Down e mi rifiuto di pensare che soldi pubblici vengano investiti nello stipendio di questo tizio dal lessico trogloditico.
Punto.