IL NOSTRO CORDOGLIO PER LE VITTIME DELL’INCIDENTE AEREO DI SOCHI.

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Onore alla memoria per quanti hanno perso la vita nell'incidente aereo di Sochi.
Proprio in una recente riunione del Minor Consejo del Governo Veneto Provisorio avevo fatto riferimento al Coro Alexandrov apprezzato in una esibizione tratta da un video di youtube, (che potete vedere qui sotto).
Cantavano e si divertivano nel farlo.
I loro volti non erano ostili.
Non sono riuscito a immaginarmeli “nemici”.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 27 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

 
Nessun sopravvissuto.
È stato subito chiaro che non c’era niente da fare per gli 84 passeggeri e gli 8 membri dell’equipaggio dell’aereo precipitato nel Mar Nero domenica mattina, poco dopo la partenza da Sochi.
Tra le persone a bordo, anche i componenti del coro dell’esercito russo.
Il Tupolev 154 di proprietà del ministero della Difesa di Mosca, è decollato alle 5.20 del mattino (ora locale) — intorno alle tre di notte italiane.
Due minuti dopo, è scomparso dai radar.
Destinazione del velivolo, la base aerea russa di Larakia, in Siria.coro
Non si conoscono ancora le cause dello schianto, ma il presidente Vladimir Putin ha subito ordinato al suo primo ministro, Dmitri Medvedev, di guidare la Commissione di inchiesta sul disastro aereo. La pista del terrorismo non è stata esclusa tra le varie ipotesi.

Tra le vittime del disastro aereo anche Elizabeta Glinka, conosciuta anche come «Dottoressa Liza» direttore esecutivo dell'organizzazione umanitaria Fair Aid e figura molto nota in Russia, lo scorso 8 dicembre era stata premiata dal presidente Vladimir Putin per il suo impegno umanitario.
«Sappiamo che stava andando a Latakia per portare medicinali e attrezzature a un ospedale», ha detto il capo del Presidential Council for Human Rights Mikhail Fedotov.
A bordo anche 9 giornalisti: il reporter di Channel One Russia Dmitrii Runkov e il tecnico del suono Alexander Soidov.
A bordo anche un corrispondente del canale televisivo NTV, il corrispondente Mikhail Luzhetsky, il cameraman Oleg Pestov e il tecnico del suono Evgeny Tolstov (che su Facebook ha postato una foto in aeroporto, a Mosca, poco prima del disastro), e tre dipendenti del canale televisivo Zvezda Tv, il corrispondente Pavel Obukhov, il cameraman Aleksandr Suranov e l'assistente Valery Rzhevsky.

Tratto da (CLICCA QUI)

IL CORO ALEXANDROV … UNA LEGGENDA LUNGA 90 ANNI.
Una leggenda lunga 90 anni
Fondato nel 1928 da Alex Alexandrov con la missione di sollevare il morale delle truppe, il Coro dell'Armata Rossa, noto anche come Alexandrov Ensemble, è forse il più famoso dei gruppi musicali del suo genere e un'autentica "leggenda" dell'ex Unione Sovietica.
Composto  esclusivamente da voci maschili il coro ha inoltre un'orchestra e un gruppo di ballo.
Nel suo repertorio ci sono canzoni legate all’ideologia comunista, figlie dell’era del regime sovietico  ma anche canti popolari e pezzi del floclore russo, come il famoso "Battellieri del Volga", adattamento di una melodia popolare con testi che evocano il duro sforzo dei lavoratori.
Il coro dell’Armata Rossa fin dalla sua nascita ha avuto una significativa presenza internazionale e fu utilizzato spesso come ambasciatore degli ideali e dei valori dell'Unione Sovietica.
Nel 1937  i suoi artisti si  sono esibiti al Salone Internazionale di Parigi, dove hanno guadagnato enorme prestigio.
Ma è stato durante la seconda guerra mondiale che  il gruppo è diventato un baluardo della resistenza e della lotta contro l'occupazione della Germania nazista.