Al pietoso scenario politico che l’italia di oggi riserva al mondo intero, non poteva mancare l’ennesima sortita del politicante veneto di turno che titola il suo addolorato appello in questo modo: “LA LIBERTA’ NON PUO’ ATTENDERE”.
Ed è così che Francesco Falezza, dopo un anno del suo silenzio, celebra con prosopopea il ritorno alla “politica” [… purtroppo, se torno a scrivere dopo più di un anno di silenzio, significa che c’è un problema…]; ma vah?
Siamo proprio quasi alla “sceneggiata napoletana”, povero Mario Merola.
Il messaggio lanciato è comunque inquietante per la similitudine di strategia mediatica che è tipica degli avvoltoi della superstite politica.
Il proclama viene subito sgomberato dalle ambiguità che potrebbero inquinare il suo scopo.
Si precisa subito, infatti, che la litigiosità e la divisione della politica veneta ha come conseguenza l’inefficacia e l’inconcludenza dell’azione politica stessa.
Ancora una volta ci viene propinato il “veleno” che da almeno 150 anni ci appesta l’esistenza, ci fiacca e ci sottomette agli interessi partitocratici della politica.
Ancora una volta ci viene ribadito che la nostra libertà di Popolo e di Nazione non può prescindere dall’efficacia dell’azione politica, che la nostra libertà di Popolo e di Nazione non è un diritto naturale così come previsto anche dalla legge stessa.
Ma c’è di più.
Come da copione, all’ arrogante premessa, segue la minaccia delle conseguenze a cui ci si espone se non ci si affida, e in fretta, alla nuova aggregazione politico/partitica proposta.
E’ il dramma: “ Nessuno si illuda che il fallimento dell’Italia comporti la automatica liberazione del Veneto, l’unica cosa di automatico che avverrà sarà una pseudo dittatura all’italiana, mascherata da pseudo democrazia, che ci farà pagare fino all’ultimo euro (o lira se ne usciremo) il debito fatto in 145 anni di sciagurata e criminale dominazione italiana delle terre venete, in parole povere, riassaggeremo la tassa sul macinato, triste esperienza dei nostri bisnonni …”
Alla diagnosi ecco la ricetta.
L’esortazione del Popolo alla mobilitazione.
L’illusione di riconsegnare ai cittadini la propria sovranità è ancora una volta il trucco consolidato di questi ipocriti.
L’ennesimo espediente utilizzato è quello di proporre una compagine politico/partitica che confonda i cittadini.
Con il fallimento della politica delegata e la nausea per i partiti, questi sciacalli si propongono per ciò che non potranno mai essere… UN COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
Ma che combinazione, che analogia nei termini con il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO che si è costituito come previsto dalla stessa legge e che non potrà mai essere un partito politico.
Ma chi c’è dietro questa proposta?
La debolezza e l’ambiguità del messaggio è infatti presto svelata.
Ancora una volta si parla di “Veneto”, ed è evidente il riferimento al territorio veneto quale espressione dell’ente regione veneto che nulla ha a che fare con i territori della nostra Patria, la Nazione Veneta.
Si parla di collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto … attenzione, perché le forze politiche e le associazioni attualmente costituite lo sono solo in ambito straniero italiano e non si parla di Popolo Veneto.
Ancora una volta il Popolo Veneto deve farsi rappresentare da partiti, associazioni, movimenti … e i cittadini che non si riconosco in queste aggregazioni, chi li rappresenta, conoscete il termine “democrazia” ovvero governo del Popolo, sovranità popolare ?
Perché mai il Popolo Veneto per riavere la propria libertà che gli spetta di diritto deve farsi rappresentare da partiti, associazioni e movimenti costituiti secondo le regole e nell’ambito dello stato straniero occupante italiano ?
Ma c’è ancora di più.
Subito dopo si precisa che tutte queste forze politiche e associazioni dovranno assoggettarsi ad un “piano” che si muove all’interno della legalità italiana e internazionale, democratico e non violento.
Esiste dunque un “piano” e viene precisato che: “questo “piano” sono anni che aspetta che ci sia qualcuno lo metta in pratica!!!”
E ancora si dice che: “Il piano di liberazione ce l’abbiamo già, è uno studio congiunto e unanime, durato più di un anno, fatto con la collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto”.
Questa è un’emerita menzogna.
Nessuno ha mai contattato il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO che non ha mai progettato alcun piano di liberazione con nessuno, nonostante questo MLNV sia costituito dal 2009.
Vi mettiamo seriamente in guardia da queste volpi, da questi artisti dell’inganno politico.
Non a caso il MLNV è stato costretto più volte a prendere le distanze dall’ambiguità di molti personaggi che si dichiarano indipendentisti, pacifisti, non violenti … ma che con il loro protagonismo, la loro boria e purtroppo spesso anche con la loro prepotente ignoranza, inquinano il processo legale intrapreso da questo MLNV per ridare la sovranità al Popolo Veneto.
Il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO è costituito nell’ambito delle norme del diritto internazionale e sempre agirà secondo tali leggi e con la massima trasparenza.
Non rinunciamo alla nostra libertà e non affidiamo la nostra rappresentanza a nessun partito, a nessuna associazione e a nessun movimento, ancor più se costituito nell’ambito dello stato straniero italiano.
Sergio Bortotto, Presidente del MLMV
Purtroppo, se torno a scrivere dopo più di un anno di silenzio, significa che c’è un problema … il problema è la litigiosità e le divisioni della politica veneta che hanno come conseguenza l’inefficacia e l’inconcludenza dell’azione politica stessa.
In questo periodo non servono “ciacole” e “barufe”, ma azioni politiche efficaci e mirate!
Nessuno si illuda che il fallimento dell’Italia comporti l’automatica liberazione del Veneto, l’unica cosa di automatico che avverrà sarà una pseudo dittatura all’italiana, mascherata da pseudo democrazia, che ci farà pagare fino all’ultimo euro (o lira se ne usciremo) il debito fatto in 145 anni di sciagurata e criminale dominazione italiana delle terre venete, in parole povere, riassaggeremo la tassa sul macinato, triste esperienza dei nostri bisnonni…
E’ venuto il momento di mobilitarsi e in questa situazione è la base che si deve muovere, perché nulla ci verrà regalato! Se vogliamo la nostra libertà ce la dobbiamo costruire, ce la dobbiamo conquistare!!
Dobbiamo agire subito!
Non possiamo attendere che si risolvano questioni che non si risolveranno mai . . . se aspettiamo!
Costituiremo un COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE o d’azione o di base, come vi piace chiamarlo, con il compito di individuare le azioni da fare e metterle in pratica da subito!
Il piano di liberazione ce l’abbiamo già, è uno studio congiunto e unanime, durato più di un anno, fatto con la collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto, è un piano che si muove all’interno della legalità italiana e internazionale, democratico e non violento . . . sono anni che aspetta che ci sia qualcuno lo metta in pratica!!!
Ci troveremo domenica 18 dicembre alle ore 10:30 nella salone delle conferenze dell’Hotel VENICE a Grisignano (Vi, a 200 metri dall’uscita dell’autostrada) per la presentazione del piano e la costituzione del comitato.
10:30 Presentazione del piano d’azioni
11:30 Domande e risposte di chiarimento
12:00 Raccolta adesioni al COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE
12:30 Fine lavori
Vi spettiamo numerosi