COMUNICATI

2012.02.26 – ELEZIONI STRANIERE ITALIANE 2012… CI RISIAMO CON I CAREGARI DI TURNO.

Quello dell’indipendenza del Popolo Veneto è certamente un diritto e non un pretesto politico per assicurarsi careghe e posizioni di potere in ambito italiano.
Ben conosciamo gli appetiti politici di sedicenti indipendentisti che sfruttano l’argomento indipendenza per aggraziarsi i voti dei Veneti che ancora non sanno di non essere mai diventati italiani e che di fatto hanno diritto di votare a proprie libere elezioni per proprie istituzioni.
Per noi del MLNV questi personaggi sono come avvoltoi mascherati da colombe o come sciacalli camuffati da agnelli, abili sbandieratori della causa indipendentista che si agitano, urlano, si battono il petto e promettono quello che sanno benissimo di non poter dare.
Non credete ai partiti politici.
Non credete ai falsi profeti di turno.
Noi Veneti non abbiamo bisogno dell’indipendenza… perchè noi non siamo italiani.
Dobbiamo solo renderci conto di questo.
e parafrasando l’appetito vien mangiando

2011.02.26 – MLNV CI PROVA… COSTITUIAMO UN GOVERNO VENETO PROVVISORIO.

 
Venetie, lunedì 27 febbraio 2012
Oggetto: COMUNICATO.
 
La riunione congiunta dei rappresentanti delle Organizzazioni indipendentiste tenutasi a Vicenza il 25 febbraio u.s. ha innanzitutto riaffermato il principio cardine che accomuna tutti ed è la Patria da liberare dall’occupazione straniera italiana.
Ferma e condivisa è stata poi la convinzione che il ripristino di sovranità del nostro Popolo parte dal reciproco riconoscimento d’identità in un’unità di Nazioni libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
Difficile ma non impossibile risulta armonizzare il percorso della competizione elettorale in ambito italiano laddove il fine non si discosta dal principio cardine del ripristino di sovranità.
Per ultimo si è frantumata la barriera che fino ad oggi ha voluto far apparire frammentati gli intenti delle Organizzazioni indipendentiste;    la valorizzazione di quanto da tutti è stato fatto e si sta facendo è invece il “collante” per la condivisione di ruoli e compiti nell’ambito del Governo Veneto Provvisorio.
Non possiamo permetterci di sprecare le risorse che abbiamo a disposizione perché insieme possiamo raggiungere l’obbiettivo e che passerà sicuramente anche attraverso la presa di coscienza del Popolo Veneto di non essere italiano;   l’impegno per tutti è la ricerca del consenso che si esprimerà nell’adesione di ciascun cittadino all’Anagrafe che sarà congiunta ed espressione di una coalizione di Popolo che pur seguendo percorsi diversi insieme vuole tornare libero e sovrano.
In sostanza:
1)il principio cardine che accomuna tutti è la Patria da liberare da un’occupazione straniera;
2)l’autodeterminazione del nostro Popolo si radica e si identifica in un’unità di pluralità di Nazioni libere e sovrane sulle proprie terre d’origine;
3)tutti i percorsi intrapresi dalle Organizzazioni indipendentiste sono originati dalla necessità di perseguire il fine ultimo dell’indipendenza del nostro Popolo;
4)quello che appare come una frammentazione d’intenti è in realtà il “collante” dell’anello mancante … la valorizzazione di quanto si sta facendo passa attraverso la condivisione di ruoli e compiti in un progetto comune che si chiama Governo Veneto Provvisorio e che abbia anche il dovere prioritario di perseguire il consenso popolare attraverso il risveglio dell’identità nazionale del nostro Popolo.
Ora non ci resta altro da fare che applicare il principio di effettività e traslare in pratica questi buoni propositi.
Noi siamo ciò che decidiamo di essere, liberi di essere ciò che siamo, siamo un Popolo, siamo una Nazione.
Viva San Marco
Sergio Bortotto Presidente del MLNV
 
tratto da: L'INDIPENDENZA
 
di MARINO MARIN
 
Forse la novità più interessante nel mondo indipendentista veneto (anzi lombardo-veneto-friulano) di queste settimane è l’incontro di ieri a Vicenza promosso dal Movimento di liberazione nazionale del popolo veneto (MLNV, 500 iscritti).
Non i congressi e i controcongressi, non le riunioni e le controriunioni, meno i blitz e gli articoli sugli assenteismi, i banchetti, le nuove iscrizioni e candidature ancora inutili, in mancanza di un vero carisma (che non vuol dire “un front-man”).
Perché, per sommi capi, il tentativo di MLNV è quello di riunire tutte le sigle indipendentiste e, poi, nello specifico, costituire un qualcosa di simile a una “lobby”, che prema sull’Onu, affinché riconosca lo stato di occupazione dei territori della Serenissima.
E cominci a trattare.
L’idea, come spiega Gabriele Perucca, portavoce di MLNV, è semplice: “Il referendum per l’indipendenza è praticamente irrealizzabile in Italia. La Sardegna c’era arrivata vicina, ma poi sono stati arrestati, quasi fosse un complotto, tutti i promotori. Noi guardiamo al modello africano, perché, di fatto, i veneti sono colonizzati dall’Italia, come erano colonizzati gli stati dell’Africa e le Indie. La Serenissima, peraltro, non è mai stata sciolta, non bisogna dimenticarlo.
Avere dietro dei movimenti che contano numericamente, può solo che aiutare, certo, ma non è fondamentale.
Anzitutto va costituita un’anagrafe veneta unica, poi un Governo provvisorio e solo successivamente si cercherà anche il consenso della gente veneta.
Che veneta è, senza saperlo.
” In breve: nessun rapporto con la politica e le istituzioni italiani, nessun referendum sul modello scozzese, ma la composizione di un’istituzione rappresentativa, con membri scelti fra esponenti di tutte le sigle indipendentiste, che, legittimamente, almeno secondo Perucca, tratti con l’Italia e l’Onu.
E garantisca la sicurezza nazionale, la continuità dei pubblici servizi e porti il popolo Veneto alle sue nuove prime libere elezioni.
All’incontro di Vicenza hanno partecipato personalità aderenti a quasi ciascuna delle svariate firme dell’indipendentismo: dal Fronte Furlan a Veneto Stato.
“Oggi gli esponenti di tre diversi movimenti, ciascuno dei quali ha già lavorato alla composizione di una propria anagrafe veneta, hanno deciso di unificare i loro dati” chiarisce Perucca, riferendosi al Governo Nasionae Veneto di Gabriele De Pieri (noto alle cronache per aver consegnato la patente veneta ad un posto di blocco), la cui anagrafe è già stata vidimata dall’Onu, a Stato Veneto dell’avvocato Vittorio Selmo e all’Autogoverno delle Venezie di Daniele Quaglia, rappresentato in sala da Paolo Zanatta. Leader di MLNV e trascinatore della platea è invece Sergio Bortotto, figura storica dell’indipendentismo, già nel mirino della magistratura italiana per la sua militanza.
“Ho notato una netta convergenza con quasi tutti i movimenti – spiega Perucca. – Il punto è che la fase rivendicativa è esaurita. Ora bisogna passare a quella istituzionale, cioè alla costituzione di un Governo che faccia da interlocutore.
Quando questa fase sarà completata, per quel che mi riguarda, MLNV potrà anche sciogliersi”. Non sfugge a Perucca, nonostante l’entusiasmo, l’importanza di creare il consenso popolare che ora manca.
Meglio, si tratterebbe di risvegliare la coscienza dei veneti, mettendoli a parte di un segreto inconfessato: dal punto di vista del diritto internazionale, non sarebbero italiani.
Secondo William Marsura, intervenuto in rappresentanza di Veneto Stato “a Vicenza è nato uno spirito nuovo.
L’idea di creare un governo provvisorio puo’ essere l’anello mancante per coinvolgere tutti i movimenti, ciascuno dei quali poi potrà legittimamente perseguire le proprie battaglie su altri fronti, compreso quello della politica italiana”.
Sparso il verbo, la prossima tappa sarà un incontro per la costituzione di questo organo di rappresentanza nazionale.
Quando?
Magari proprio dopo l’appuntamento elettorale delle amministrative.
Magari proprio a Jesolo, come proposto su questo giornale dal direttore, in un Comune che ha già celebrato un referendum consultivo per l’indipendenza (il 97% dei votanti ha espresso il suo sì), manifestando grande sensibilità nei confronti dell’idea indipendentista.
Al di là degli auspici, tuttavia, non deve sfuggire che, oltre al dibattito sui modelli (scozzese o africano), sulle diverse impostazioni (dialogo con l’Onu o partecipazione alla vita politica italiana), a Vicenza è andata in scena una chiamata all’unità, che forse potrebbe coinvolgere davvero tutti nella creazione di un coordinamento di soggetti capaci di creare intese per iniziative comuni di resistenza, protesta e propaganda.
 
 

2012.02.18 – ONORE O MORTE

Un invito a tutti i Veneti di ogni grado ma anche a tutti gli altri fieri patriori dei Popoli della penisola che condividono il nobile proposito della liberazione della propria Patria dall’occupazione straniera italiana: operiamo affinchè il momento della riscossa per la perduta libertà sia sempre più vicino… innalziamo fieri i vessilli delle nostre rispettive Patrie e onoriamoli fin d’ora come meglio possiamo quasi in una “santa alleanza” contro il male… contro questo male che è l’italia… anche se ci fosse bisogno di un epico scontro come lo fu storicamente a Lepanto, prepariamoci a forgiare il nostro destino.
Non dobbiamo temere di chiamare il male col suo vero nome che per noi è l’italia!
Anche il MLNV con la Polizia Nazionale Veneta farà sicuramente la sua parte al momento che sarà stabilito e siamo certi che non saremo soli ma sarà una sollevazione di tutti i POPOLI oppressi dallo stato straniero italiano, da nord e da sud e così ciò che non ci ha unito con la forza fino ad ora ci unirà per la libertà.
Onore o morte!
W San Marco.
Sergio Bortotto Presidente del MLNV

2012.02.04 – COSTITUZIONE GOVERNO PROVVISORIO


Oggetto: COSTITUZIONE GOVERNO PROVVISORIO
 
– AL POPOLO VENETO
– A TUTTI I PATRIOTI VENETI di ogni ordine e grado, di ogni Movimento, Associazione, Collegio e Corporazione indipendentista.
 
Si rende noto a pubblica menzione che il MLNV ha concluso le prime due delle tre fasi del proprio programma operativo.
La prima fase.
La rivendicazione del diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto previsto e regolato dal diritto internazionale è stata esercitata dal Popolo Veneto attraverso la denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano e rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto notificata allo stato straniero occupante italiano e depositata all’O.N.U. in data 28.09.2010 da questo MLNV.
Ad oggi nessun disconoscimento formale della propria denuncia è mai stato notificato al MLNV dall’O.N.U., da un qualsiasi Stato Terzo e neppure dallo stesso governo italiano.
La formalità della rivendicazione è pertanto di diritto compiuta e perfezionata anche dall’assenza di qualsiasi atto formale di manifesta opposizione.
La seconda fase.
Il diritto di liberare la Patria dallo stato straniero occupante italiano è legittimo e legale perché conforme alle norme del diritto internazionale che prevedono:
1.    che solo un Popolo può rivendicare tale diritto e il Popolo Veneto è riconosciuto per tale;
2.    che solo uno dei soggetti previsti dalle norme del diritto internazionale può agire in tale sede in nome e per conto di un’ intero Popolo e il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto così costituitosi lo è al pari degli stati e degli insorti e lo ha fatto;
3.    che sussista la necessità di liberarsi da una dominazione coloniale, da un regime razzista o da un’occupazione straniera e tutte e tre queste condizioni si concretano ancora oggi perché reiteratamente poste in essere dallo stato straniero occupante italiano.
E’ storicamente riconosciuta la responsabilità della Comunità Internazionale di allora circa la forzata annessione militare dei territori della Nazione Veneta da parte del regno d’italia e la conseguente perdita di sovranità del Popolo Veneto dopo oltre mille anni di Repubblica.
Oggi, dopo che il MLNV ha depositato la denuncia “di occupazione, dominazione e colonizzazione” della nostra Patria da parte dello stato straniero italiano, tale responsabilità grava ancor più sull’O.N.U. per il perpetuarsi delle gravissime violazioni dei diritti civili e politici contro il Popolo Veneto.
Considerato che il MLNV con precauzione e riguardo ha inutilmente atteso, anche ben oltre i limiti consuetudinari, la notifica e la formalità di un qualsiasi atto di manifesta resistenza, rifiuto o mera opposizione alle enunciate espressioni di diritto da noi MLNV ritenute legali, legittime e rivendicate secundum legem, è così portata a compimento anche la seconda fase.
La costituzione del MLNV ha quindi generato “diritto” producendo negli effetti ciò che si tenta di non considerare.
Il tentativo di ignorare l’esistenza del MLNV tende a negare il presupposto giuridico da cui ha origine il MLNV medesimo ovvero il diritto di autodeterminazione previsto per legge, ratificato dallo stesso stato straniero italiano e rivendicato dal MLNV in nome del Popolo Veneto.
Atteso pertanto che il principio di legalità è applicabile al diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto, tale diritto concreta il potere di esercitarlo nelle forme e nei modi contemplati.
Così, oggi, nel dar seguito all’adempimento dei propri doveri che il MLNV si è dato nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme di diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità, si da avvio alla costituzione del Governo Provvisorio.
Il Popolo Veneto è nella condizione di non dover elemosinare a nessuno il diritto di essere ciò che è: da sempre un Popolo, e una Nazione per oltre un millennio.
Il MLNV quale “Soggetto di diritto” riconosciuto dalle norme internazionali che agisce in quanto tale perché qualificato dalla legittimazione internazionale, basata sul diritto all’autodeterminazione, chiama tutti i Patrioti a condividere incarichi, mansioni e competenze nell’ambito del Governo Provvisorio.
Venetia, 04.02.2012
Viva San Marco!!! Il
Presidente del MLNV Sergio Bortotto

2012.02.13 – RISCHIO DI ESCALATION DI CONFRONTO BELLICO CON IL MLNV

ATTENZIONE
RISCHIO DI ESCALATION DI CONFRONTO BELLICO CON IL MLNV
 
Si informa e rende noto a pubblica menzione che in data odierna lo stato straniero occupante italiano a mezzo funzionari comunali e ufficiali di polizia locale italiana del Comune di Villorba (Tv) – (tral'altro con giunta a guida del partito straiero italiano "lega nord" … e non dimenticheremo) ha posto in essere l'ennesimo atto di forza contro il MLNV con la notifica della diffida ad adempiere agli illegali obblighi del 15° censimento italiano al Presidente del MLNV.
Il Comandante della polizia locale e l'ufficiale che lo ha accompagnato sono stati informati del rischio al quale si sono esposti con l'avvicinare il Presidente per la notifica di tale atto e della grave provocazione posta in essere con la non trascurabile possibilità di un'escalation di confronto militare con il MLNV e di cui sarebbe stato subito informato il governo straniero italiano.
I due ufficiali stranieri sono stati resi edotti altresì della loro conseguente  iscrizione a ruolo giudiziario e che unitamente al personale responsabile del provvedimento in essere, saranno assicurati alla Giustizia Veneta nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenuti di adottarsi per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso.
I due ufficiali stranieri della polizia locale del Comune di Villorba (Tv) si sono altresì resi responsabili di aver rifiutato di menzionare nell'atto di notifica il contestuale rinvendicato difetto assoluto di giurisdizione col quale hanno agito in nome e per conto e/o in concorso con lo stato straniero occupante italiano e le violazioni delle stesse norme di diritto italiano e del trattato di New-York del 1966 e dei diritti civili e politici.
Ai sensi e per effetto del principio di responsabilità colletività, contemplato dalle norme del diritto internazionale, allo stato straniero occupante italiano, è estesa la diretta responsabilità di tutti tali atti di imputazione.
Per quanto di competenza e per l’ulteriore a praticarsi sarà inviata comunicazione formale al governo straniero italiano, alla Segreteria Generale O.N.U. di New-York, al Consiglio di Sicurezza dell’O.N.U. a New-York, alla Segreteria Generale O.N.U. di Ginevra, ai Governi degli Stati Terzi confinanti e ai Governi degli altri Stati terzi secondo le decisioni del Direttivo di questo MLNV.
Il Popolo Veneto ha diritto di difendersi e il diritto di difendere la propria sovranità e la propria integrità territoriale … e questo lo dice il diritto internazionale.
Il Presidente del MLNV Sergio Bortotto

Oggetto: AVVISO E NOTIFICA DI ISCRIZIONE A RUOLO GIUDIZIARIO

NR.20120213-11-09-01-FDR.

Raccomandata postale nr.13925792346-6 spedita in data 14.02.2012

 

L’anno 2012 addì 14 del mese di FEBBRAIO si rende atto di aver proceduto alla notifica del presente avviso di iscrizione a ruolo giudiziario.

Facendo seguito alla diffida di questo MLNV datata 20.12.2011 e notificata a mezzo e-mail e fax al Comune di Villorba (Tv) entrambi di pari data, si informa e notifica che oggi 14.02.2012, a seguito dell’avvenuta notifica di diffida ad adempiere agli illegali obblighi del 15° censimento generale dello stato straniero italiano, questa Divisione Federale Investigativa di Polizia Giudiziaria ha proceduto all’iscrizione a ruolo nel procedimento d’indagine avviata per i seguenti motivi:VIOLAZIONE ULTIMATUM DEL MLNV DEL 13.12.2010 NOTIFICATO ALLO STATO STRANIERO, COLONIALISTA E RAZZISTA ITALIANO E ALLA SEDE O.N.U. DI GINEVRA IN DATA 14.12.2010.

Soggetti ritenuti responsabili:

      Sindaco del Comune di Villorba (Tv) pro-tempore;

      Comandante della Polizia Locale del Comune di Villorba pro-tempore;

      Ufficiale della Polizia Locale che ha accompagnato il Comandante della Polizia Locale del Comune di Villorba (Tv) all’atto della notifica di diffida ad adempiere agli illegali obblighi del 15° censimento generale dello stato straniero italiano;

      Sig. Fabio Corbolante responsabile dell’Ufficio Comunale di Censimento del Comune di Villorba (Tv), firmatario dell’atto di diffida ad adempiere;

      Sig. PAVAN Mario quale rilevatore incaricato dal Comune di Villorba (Tv);

Capi d’imputazione:

AVER AGITO IN DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE IN NOME E PER CONTO E/O IN CONCORSO CON LA STATO STRANIERO OCCUPANTE ITALIANO, IN VIOLAZIONE DEL PREDETTO ULTIMATUM.

Responsabilità attribuili:

ATTI DI FORZA DELLO STATO STRANIERO ITALIANO A MEZZO FUNZIONARI COMUNALI E UFFICIALI DI POLIZIA LOCALE E POSTI IN ESSERE CONTRO IL MLNV ED IN PARTICOLARE CONTRO LA PERSONA DEL SUO PRESIDENTE, CONTRO LA SOVRANITA’ DEL POPOLO VENETO E CONTRO L’INTEGRITA’ TERRITORIALE DELLA NAZIONE VENETA NONCHE’ VIOLAZIONE DEI FONDAMENTALI DIRITTI CIVILI E POLITICI, CON L’AGGRAVANTE DERIVANTE DALLA CONDIZIONE ILLEGALE DI OCCUPAZIONE, DI COLONIZZAZIONE E SFRUTTAMENTO FISCALE E DELLE RISORSE PROPRIE DELLA NAZIONE VENETA.

PROVOCAZIONE CON RISCHIO DI ESCALATION DI CONFRONTO BELLICO CON IL MLNV.

Applicazione del principio di responsabilità collettività

Si informa altresì che ai sensi e per effetto del CONSOLIDATO principio di RESPONSabilita’ collettività, contemplato dalle norme del diritto internazionale, allo stato straniero occupante italiano è estesa la diretta responsabilità di tutti tali atti d’imputazione.

Per le suesposte ragioni le SS.LL. saranno assicurate alla Giustizia Veneta nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per i provvedimenti indennizzati e giudiziari del caso.

Per quanto di competenza e per l’ulteriore a praticarsi tale comunicazione sarà inoltrata al governo straniero italiano, alla Segreteria Generale O.N.U. di New-York, al Consiglio di Sicurezza dell’O.N.U. a New-York, alla Segreteria Generale O.N.U. di Ginevra, ai Governi degli Stati Terzi confinanti e ai Governi degli altri Stati terzi secondo le decisioni del Direttivo di questo MLNV.

Fatto, letto, confermato e sottoscritto.

L’UFFICIALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA


2012.02.14 – POLIZIA NAZIONALE – COMUNE DI VILLORBA TV – AVVISO E NOTIFICA ISCRIZIONE A RUOLO NR.20111222-11-09-01-FDR

2011.12.20 – DIFFIDA AL COMUNE DI VILLORVA TV – CENSIMENTO ILLEGALE

 


2012.02.03 – COSTITUZIONE GOVERNO PROVVISORIO

Oggetto:   COSTITUZIONE GOVERNO PROVVISORIO.

– AL POPOLO VENETO
– A TUTTI I PATRIOTI VENETI di ogni ordine e grado, di ogni Movimento, Associazione, Collegio e Corporazione indipendentista.

Si rende noto a pubblica menzione che il MLNV ha concluso le prime due delle tre fasi del proprio programma operativo.

La prima fase.

La rivendicazione del diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto previsto e regolato dal diritto internazionale è stata esercitata dal Popolo Veneto attraverso la denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano e rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto notificata allo stato straniero occupante italiano e depositata all’O.N.U. in data 28.09.2010 da questo MLNV.

Ad oggi nessun disconoscimento formale della propria denuncia è mai stato notificato al MLNV dall’O.N.U., da un qualsiasi Stato Terzo e neppure dallo stesso governo italiano.

La formalità della rivendicazione è pertanto di diritto compiuta e perfezionata anche dall’assenza di qualsiasi atto formale di manifesta opposizione.

La seconda fase.

Il diritto di liberare la Patria dallo stato straniero occupante italiano è legittimo e legale perché conforme alle norme del diritto internazionale che prevedono:

– che solo un Popolo può rivendicare tale diritto e il Popolo Veneto è riconosciuto per tale;

– che solo uno dei soggetti previsti dalle norme del diritto internazionale può agire in tale sede in nome e per conto di un’ intero Popolo e il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto così costituitosi lo è al pari degli stati e degli insorti e lo ha fatto;

– che sussista la necessità di liberarsi da una dominazione coloniale, da un regime razzista o da un’occupazione straniera e tutte e tre queste condizioni si concretano ancora oggi perché reiteratamente poste in essere dallo stato straniero occupante italiano.

E’ storicamente riconosciuta la responsabilità della Comunità Internazionale di allora circa la forzata annessione militare dei territori della Nazione Veneta da parte del regno d’italia e la conseguente perdita di sovranità del Popolo Veneto dopo oltre mille anni di Repubblica.

Oggi, dopo che il MLNV ha depositato la denuncia “di occupazione, dominazione e colonizzazione” della nostra Patria da parte dello stato straniero italiano, tale responsabilità grava ancor più sull’O.N.U. per il perpetuarsi delle gravissime violazioni dei diritti civili e politici contro il Popolo Veneto.

Considerato che il MLNV con precauzione e riguardo ha inutilmente atteso, anche ben oltre i limiti consuetudinari, la notifica e la formalità di un qualsiasi atto di manifesta resistenza, rifiuto o mera opposizione alle enunciate espressioni di diritto da noi MLNV ritenute legali, legittime e rivendicate secundum legem, è così portata a compimento anche la seconda fase.

La costituzione del MLNV ha quindi generato “diritto” producendo negli effetti ciò che si tenta di non considerare.

Il tentativo di ignorare l’esistenza del MLNV tende a negare il presupposto giuridico da cui ha origine il MLNV medesimo ovvero il diritto di autodeterminazione previsto per legge, ratificato dallo stesso stato straniero italiano e rivendicato dal MLNV in nome del Popolo Veneto.

Atteso pertanto che il principio di legalità è applicabile al diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto, tale diritto concreta il potere di esercitarlo nelle forme e nei modi contemplati.

Così, oggi, nel dar seguito all’adempimento dei propri doveri che il MLNV si è dato nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme di diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità, si da avvio alla costituzione del Governo Provvisorio.

Il Popolo Veneto è nella condizione di non dover elemosinare a nessuno il diritto di essere ciò che è: da sempre un Popolo, e una Nazione per oltre un millennio.

Il MLNV quale “Soggetto di diritto” riconosciuto dalle norme internazionali  che agisce in quanto tale perché qualificato dalla legittimazione internazionale, basata sul diritto all’autodeterminazione, chiama tutti i Patrioti a condividere
incarichi, mansioni e competenze nell’ambito del Governo Provvisorio.

Venetia, 04.02.2012

Viva San Marco!!!

Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto

2012.01.23 – NOI DICIAMO NO AI PARTITI E NO ANCHE A “VENETO STATO”… CHI E’ IL VERO NEMICO DELLA CAUSA INDIPENDENTISTA?

A giudicare dalle ostentazioni di Carlo MELINA, autore dell'articolo apparso sul giornale on-line L'INDIPENDENZA (http://www.lindipendenza.com/veneto-stato-uniti-si-vince/#comment-1604) c'è da rimanere allibiti.
Riprendo solo da una delle assurdità apparse sul suo articolo:
… avanti tutti insieme allora, socialisti con liberali, imprenditori con operai. La proposta è interessante e soprattutto vincente: chi si rifiuterà, sarà considerato nemico della causa. Su questo non potranno esserci dubbi…
In poche parole chi non si unisce sotto l’egida del partito italiano indipendentista VENETO STATO sarà dunque considerato nemico della causa???
E questo chi lo dice?
Il culmine e il ripudio stesso della politica si concretano in quelle poche righe.
Non c’è che dire, quando l’arroganza ostenta il paradosso l’ignoranza è l’elogio di sé stessa.
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV.

2012.01.18 – FESTA DEI VENETI O FESTA DEL PARTITO LEGA NORD???


Prendiamo atto delle notizie che giungono dai giornali a conferma delle ragioni del divieto di partecipazione alla "festa dei Veneti" da noi ribatezzata "festa di alcuni Veneti", imposto dall'organizzazione a questo MLNV perchè ritenuto un'organizzazione politica.

Consci dell'assurdità del pretesto adotto da tali signori e del fatto che proprio il MLNV non è un partito politico ma persegue la liberazione della Patria Veneta dall'occupazione straniera italiana, si prende atto, a futura ormai prossima memoria, di quanto sta emergendo circa i "contributi" e la partecipazione a tale evento del partito italiano Lega Nord e della pretestuosa ambiguità con la quale non si è dato spazio a questo MLNV… è chiaro che il partito italiano Lega Nord avrebbe mal digerito la presenza di questo MLNV a tale festa e ancor più la presenza di esponenti della Polizia Nazionale Veneta inutilmente perseguiti dalla digos e dalla procura italiane a Treviso sotto la direzione del Ministro dell'Interno guarda caso, diretto all'epoca dal leghista Maroni.
Sempre la solita coincidenza???
Come sempre, il tempo è galantuomo e le mezze verità e le ambiguità vengono sempre a galla.
Complimenti.
CITTADELLA.
Piero Ruzzante, consigliere regionale del Pd, non usa giri di parole: «La giunta Zaia ritiene lecito finanziare, attraverso associazioni "amiche", feste rivendicate dalla Lega Nord come feste di partito?
Perchè la Regione ha patrocinato e finanziato la Festa dei Veneti, manifestazione che la consigliera Arianna Lazzarini ha definito festa della Lega Nord?» 
In un'interrogazione a risposta immediata Ruzzante ricostruisce il dettaglio dei contributi che la giunta regionale ha erogato all'associazione «Veneto Nostro» di Fossò, titolare del sito internet «Raixe Venete», che dal 2004 organizza la festa di Sitadela: 6 mila euro nel 2007, 10 mila nel 2008, 8 mila nel 2009, 5 mila l'anno scorso.
Il totale fa, complessivamente, 29 mila euro. Stanziati nel capitolo «Iniziative di promozione e valorizzazione dell'identità veneta». 
L'esponente del Pd aggiunge che «Veneto Nostro riceve annualmente ulteriori contributi dalla giunta regionale per una manifestazione, la staffetta podistica "da San Marco a San Marco" (da Torri del Benaco a Venezia, ndr), che si svolge nell'ambito delle iniziative relative alla Festa del Popolo Veneto, istituita con legge regionale 2007».
Orbene: 10 mila euro nel 2009; 12 mila euro nel 2010; 10 mila euro quest'anno. Totale: 32 mila euro. 
Dopo la stoccata alla Lazzarini, la quale in un comunicato del 2 settembre 2010 «ha "ufficializzato" che la "Festa dei Veneti" di Cittadella è una festa di partito», Ruzzante va all'attacco dell'assessore veneto all'Identità, Daniele Stival, che risiede a Pramaggiore, località del Veneziano che dista 10 chilometri da Portogruaro: «Con delibera del 24 maggio 2011 la giunta ha assegnato contributi finanziari per l'attuazione dei progetti presentati dal Consorzio Pro Loco del Veneto Orientale di Portogruaro (35 mila euro); Istituto statale Marco Belli di Portogruaro (10 mila euro); associazione Veneto Nostro di Fossò (i 10 mila euro anzidetti)».
Pertanto l'esponente del Pd chiede se «tra i criteri prioritari di selezione degli enti e delle associazioni cui assegnare il finanziamento vi fosse anche quello della vicinanza a Pramaggiore».
Claudio Baccarin CITTADELLA FESTA DI CLASSE Si sono diplomati ragionieri 30 anni fa, stasera si ritroveranno per ricordare i momenti trascorsi sui banchi di scuola.
Gli ex studenti della 5E dell'Itcg «Girardi» di Cittadella (nella foto) sono ancora uniti come nel 1981, anno del loro diploma.
Perciò nessuno di loro mancherà all'appello. (s.b.)
 

2012.01.04 – IL RIDICOLO E SERVILE PARADOSSO DEL PARTITO “VENETO STATO”.

Siamo proprio al ridicolo.
Gli "indipendentisti" del partito "Veneto Stato" che per manifestare contro un'abuso chiedono il permesso all'autorità straniera e occupante italiana… a chi di quell'abuso vive e trae sostentamento.
Quale miglior occasione per dimostrare di essere proni e servili con il "nemico"… chiedergli addirittura il permesso per protestare contro di lui.
Ma l'aspetto più grottesco di tutta la vicenda è l'intervento "mediatore" del questore straniero italiano Carmine Damiano, che noi lo ricordiamo per ciò che è e per le ragioni per cui sarà portato in giudizio innanzi ad una Corte di Giustizia Veneta non appena possibile, ovvero solo un volgare calunniatore e un ladro, complice dell'ormai ex procuratore straniero italiano Antonio Fojadelli e di tutti coloro che si sono resi corresponsabili nell'inchiesta farsa sulla Polizia Nazionale Veneta poi finita nel nulla come avevamo detto fin dall'inizio. (vedi articolo clicca qui).
Una manifestazione fatta richiedendo le autorizzazioni per farla alle autorità straniere che ci occupano non è affatto decoroso ed entusiasmante.
Diciamoci la verità.
Come a tutti i partiti, anche a "veneto stato" serve la "visibilità mediatica" e come al solito per ottenerla si "sfrutta" l'argomento che offre maggiori opportunità in proposito e questo è il vero motivo della manifestazione contro la famigerata equitalia.
Il MLNV non starà mai a questo gioco.
La verità è che "Veneto Stato" è un  partito italiano perchè concorre a elezioni italiane per essere votati in istituzioni straniere occupanti italiane e lo fa "sfruttando" la causa indipendentista anche sapendo che non potrà mai ottenere il ripsristino della sovranità del Popolo Veneto sulle proprie terre attraverso un referendum… questa è pura demagogia e significa prendere in giro il Popolo Veneto.
Nessun partito politico che concorre a elezioni straniere italiane potrà mai ridare l'indipendenza al Popolo Veneto.
Il percorso referendario proposto da "Veneto Stato" contrasta con la condizione giuridica attuale in cui versa la nostra Patria.
Il Popolo Veneto ha perso la propria sovranità a causa di una ripetuta occupazione straniera a seguito di un'invasione e quindi a causa di una forza maggiore.
Sul piano del diritto internazionale, l'avvenuta invasione e la conseguente dominazione di uno stato straniero non trova giustificazione alcuna per legittimare anche la presenza odierna dello stato occupante italiano.
Pertanto, come può un Veneto ambire a ricorprire cariche istituzionali nell'ambito dello stato straniero occupante italiano?
E inoltre… in virtù di quale principio giurisprudenziale e del diritto il Popolo Veneto dovrebbe chiedere allo stato straniero italiano di concedergli una sovranità che è già sua?
Nella definizione del politologo americano Anthony Downs il partito politico è «una compagine di persone che cercano di ottenere il controllo dell’apparato governativo a seguito di regolari elezioni».
La strategia principale è l’occupazione di cariche elettive.
Noi del MLNV, ovviamente, non crediamo nella "strategia" dei partiti politici e anche laddove un partito così detto indipendentista riuscisse a controllare l'apparato governativo, anche solo di una parte del territorio, avrebbe raggiunto tale posizione di potere con le regole dettate dallo stato straniero occupante e ad esse sarebbe pertanto assoggettato.
In virtù di quelle stesse regole, per le quali il partito politico "Veneto Stato" ha accettato la competezione elettorale, non può poi violarne i principi costituzionali… e nello stato straniero occupante italiano non vi sono norme che prevedono alcuna possibilità di dichiarare indipendente una parte di territorio.
Vale anche la pena ricordare che il partito italiano "Veneto Stato"  concorre a elezioni amministrative in un ambito territoriale che solo parzialmente corrisponde ai territori della Repubblica Veneta, perchè la Patria Veneta non è la "Regione Veneto" di italica istituzione… e questo dev'essere chiaro una volta per tutte.
 
 
 

 
Puoi vedere l'articolo segnalato nel commento qui sotto anche a questo indirizzo: http://www.mlnv.org/main/?p=7275 

 

2011.12.23 – ANCORA UNA “BATTAGLIA” VINTA. LA RESISTENZA DEL MLNV CONTINUA!

Ancora una "battaglia" vinta.
E’ la resistenza del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto che si oppone all’arroganza dello stato straniero occupante italiano e si conferma per la giustezza della causa, la legalità e la legittimità del proprio operato .
Ma se gli inquirenti italiani a Treviso, bugiardi calunniatori e ladri, hanno illecitamente e illegalmente operato, complici lo sono anche i servi dell’informazione manipolata, che ancora oggi, accennano con timidezza alla svolta legale data dalla Consulta italiana e che è una vera e propria “sferzata” al loro operato.
Il modesto spazio riservato oggi a questa notizia contrasta con l’arrogante prosopopea riservata nel 2009 dopo l’infame operazione poliziesco/giudiziaria posta in essere dal procuratore straniero italiano Antonio Fojadelli e dal questore straniero italiano Carmine Damiano che hanno ripetutamente abusato per giorni dello strumento mediatico nel tentativo di demolire la credibilità, l’onore, il prestigio e la giustezza dell’operato del MLNV e dei loro più alti esponenti.
Fermi e saldi al giuramento di fedeltà con la Patria Veneta, il MLNV non ha mai voltato le spalle al Gonfalone di San Marco, non ha rinnegato il proprio impegno patriottico.
Il MLNV ha subito respinto e disconosciuto anche l’operato della difesa imposta dalla procedura straniera italiana, ammonendo seriamente lo stesso avvocato Menegon Christian che non si è attenuto alle disposizioni dategli.
Ma c’è da registrare anche l’ingannevole e deplorevole tentativo di dividere il fronte della resistenza sfoggiato con astuzia dal procuratore straniero italiano Antonio Fojadelli che dalle decine e decine di inquisiti ha poi ristretto il numero degli indagati a sole cinque persone di cui solo tre esponenti del vertice di comando del MLNV… ma nessuno tra gli inquisiti ha abbandonato la “barricata” o si è dissociato.
Ancora una volta il MLNV ha resistito fieramente.
Non dimentichiamo poi gli infami attacchi dei falsi indipendentisti che oggi, come allora, ingannano il Popolo Veneto sbandierando la causa indipendentista per farsi eleggere in amministrazioni italiane.
Ancora una volta il MLNV invita il Popolo Veneto a non credere a questi falsi profeti, a non credere ai partiti politici che si professano indipendentisti per assicurarsi “careghe” e concorrono a elezioni straniere italiane.
Un referendum per l’indipendenza è un percorso ingannevole e serve solo ad assicurare poltrone a questi signori.
Non dimentichiamo le offese, le minacce, i tentativi di intimidazione, gli oltraggi, le villanie e gli insulti contro di noi … quanta gentaglia ha avuto modo di dimostrare il proprio degrado culturale e morale.
Merita di riportare alcuni stralci di quanto scritto contro il MLNV da Gianluca Panto (gia Segretario del Partito Naxional Veneto ora confluito nel partito VENETO STATO), ovviamente candidato alle elezioni amministrative straniere italiane;   il suo articolo lo trovate pubblicato sul sito del MLNV alla pagina http://www.mlnv.org/main/?p=3748,:” …leggiamo che oggi le autorità italiane hanno arrestato un gruppo di sedicenti secessionisti armati. Un gruppo onirici sbandati mitomani militaristi esaltati falliti idealisti nostalgici…”.
Non dimentichiamo anche l’espressione dell’esponente leghista, ex parlamentare italiano Giuseppe COVRE, pubblicata sui giornali: “chi xei questi quattro mona” e lo sprezzante giudizio espresso da esponenti del Veneto Serenissimo Governo:”… i ragazzi della via Pal…”, dai Parlamentari italiani Rubinato e Naccarato e dall’accozzaglia di giornalisti venduti alla causa di regime o di partito.
Ma il MLNV non è stato “vinto”.
La resistenza del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto è salda e forte nei suoi principi e anche se la portata legale dell’ordinanza della corte costituzionale italiana non cambia poi molto per il MLNV, speriamo dica qualcosa a quelli che ancora credono ciecamente alla istituzioni straniere italiane, illegalmente presenti e operanti nella nostra Patria.
A tutti ricordiamo che il MLNV, quale soggetto di diritto internazionale, non può essere né soggetto né assoggettabile – per sua natura – allo stato straniero occupante italiano.
Si avverte e diffida ogni autorità, ente, rappresentante o delegato dello stato straniero occupante italiano dall’ignorare la predetta prescrizione e/o di porre in essere atti e azioni tali da impedire o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera le libertà fondamentali del Popolo Veneto, prima fra tutte quella all’autodeterminazione.
Il MLNV non riconosce pertanto le istituzioni straniere italiane che non hanno alcuna validità legale e giuridica sulle Terre della nostra Patria.
Giudici, guardia di finanza, polizia di stato italiana, carabinieri, equitalia, polizie locali, fisco, amministratori, funzionari di ogni genere e grado non hanno alcun valore giuridico nell’esercizio delle loro funzioni in spregio a tale principio.
Veneti, innalziamo fieri la nostra bandiera che è il Gonfalone di San Marco.
Lasciate che i suoi sestieri garriscano liberi al vento e adombrino il tricolore invasore.
Noi siamo ciò che decidiamo di essere, liberi di essere ciò che siamo, siamo un Popolo, siamo una Nazione … Viva San Marco.
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV
 
"IL CIRCO DELLA GIUSTIZIA ITALICA"

2011.12.22 – PROCESSO ALLA POLIZIA NAZIONALE VENETA… LA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA RESPINGE I RICORSI DEL GIUDICE E DELLA PROCURA DI TREVISO… INAMISSIBILI!

Ordinanza 341/2011
Giudizio
Presidente QUARANTA – Redattore LATTANZI
Camera di Consiglio del 09/11/2011 Decisione del 12/12/2011
Deposito del 22/12/2011 Pubblicazione in G. U.
Norme impugnate: Art. 2268, c. 1°, n. 297, del decreto legislativo 15/03/2010, n. 66; e dell'art. 14, c. 14° e 14°-ter, della legge 28/11/2005, n. 246.
Massime:
Atti decisi: ord. 153/2011
ORDINANZA N. 341
ANNO 2011
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori: Presidente: Alfonso QUARANTA; Giudici : Franco GALLO, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA,
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), e dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005), promosso dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso nel procedimento penale a carico di Q. D. e altri con ordinanza del 21 gennaio 2011, iscritta al n. 153 del registro ordinanze 2011 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 29, prima serie speciale, dell’anno 2011.
Udito nella camera di consiglio del 9 novembre 2011 il Giudice relatore Giorgio Lattanzi.
Ritenuto che, con ordinanza emessa il 21 gennaio 2011 (r.o. n. 153 del 2011), il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso ha sollevato, in riferimento agli artt. 18, 25, secondo comma, e 76 della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell’articolo 2268 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), nella parte in cui, al numero 297) del comma 1, abroga il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43 (Divieto delle associazioni di carattere militare);
che, con la medesima ordinanza, il giudice a quo ha sollevato, in via subordinata, questione di legittimità costituzionale, per violazione dell’art. 76 Cost., dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005) e, per l’effetto, dell’articolo 2268 del citato d.lgs. n. 66 del 2010, nella parte in cui, al numero 297) del comma 1, abroga il d.lgs. n. 43 del 1948;
che il giudice a quo procede nei confronti di più persone imputate del reato previsto dall’art. 1 del d.lgs. n. 43 del 1948, in riferimento alla «formazione del corpo paramilitare denominato “Polisia Veneta”, dotata di un inquadramento e ordinamento gerarchico interno in tutto analogo a quello militare»;
che, ricorda il rimettente, il d.lgs. n. 43 del 1948, entrato in vigore il 17 febbraio 1948, è stato confermato nella sua vigenza dal decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179 (Disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246), adottato in forza della delega conferita al Governo dalla legge 28 novembre 2005, n. 246, per individuare le norme anteriori al 1970 da mantenere in vigore;
che il successivo d.lgs. n. 66 del 2010, con il quale è stato introdotto il Codice dell’ordinamento militare, all’art. 2268, comma 1, ha abrogato una serie di atti normativi specificamente elencati, tra i quali, al numero 297), è compreso anche il d.lgs. n. 43 del 1948;
che l’abrogazione in questione «non era possibile in quanto il d.lgs. n. 43/1948 era stato espressamente fatto salvo dal d.lgs. n. 179/2009 del primo gennaio (rectius: dicembre) 2009»;
che inoltre, precisa il rimettente, il 16 dicembre 2010 è entrato in vigore il decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 213 (Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, recante disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore), che ha modificato e integrato il d.lgs. n. 179 del 2009 disponendo che dal relativo Allegato 1 sono espunte varie disposizioni legislative statali «e in particolare, al n. 1001 dell’elenco, il decreto legislativo n. 43/1948»;
che la norma abrogata, sottolinea ancora il giudice a quo, dava attuazione al principio di cui all’art. 18, secondo comma, Cost., e la sua abrogazione farebbe sì che la condotta, pur vietata dalla Costituzione, diventerebbe «lecita per l’ordinamento penale, non essendo sanzionata da altre norme penali»;
che, in via subordinata, il tribunale rimettente solleva la questione di legittimità costituzionale dell’art. 14, commi 14 e 14-ter, della legge n. 246 del 2005 per violazione dell’art. 76 Cost., con conseguente illegittimità costituzionale della norma abrogatrice impugnata in via principale, perché la legge delega non specificherebbe il settore nel quale il Governo è delegato ad esercitare la funzione legislativa, «limitandosi a indicare una totale abrogazione di norme anteriori a una data, senza distinzione di materie», e non enuncerebbe principi e criteri direttivi sufficientemente determinati;
che la questione sarebbe rilevante nel giudizio principale, perché se la norma impugnata fosse legittima il procedimento penale dovrebbe concludersi con una sentenza di proscioglimento per abolitio criminis, laddove, in caso contrario, dovrebbe proseguire per pervenire a una pronuncia di merito;
che, muovendo dall’analisi della giurisprudenza costituzionale in tema di sindacato di legittimità sulle norme penali di favore, il giudice a quo rileva come nel caso di una disposizione abrogatrice di una fattispecie di reato non possa escludersi il sindacato di costituzionalità, perché altrimenti verrebbero a residuare aree dell’ordinamento ad esso sottratte;
che, se è vero che «il sindacato della Corte può essere limitato dal principio della riserva di legge nell’ipotesi di cattivo esercizio in concreto da parte del Governo della funzione legislativa conferitagli ex art. 76 Cost. dalle Camere, è anche vero che il controllo di legittimità costituzionale delle norme primarie non può essere negato quando vi sia una scelta del legislatore delegato che esuli completamente dalla delega ricevuta»;
che, insomma, nel caso di abrogazione di una norma incriminatrice in assenza di delega legislativa, la Corte costituzionale non effettuerebbe autonome scelte punitive, ma si limiterebbe a garantire l’osservanza del principio di riserva di legge, stabilito dall’art. 25, secondo comma, Cost.
Considerato che il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso dubita, in riferimento agli artt. 18, 25, secondo comma, e 76, della Costituzione, della legittimità costituzionale dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), nella parte in cui abroga il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43 (Divieto delle associazioni di carattere militare), e in via subordinata, in riferimento all’art. 76 Cost., della legittimità costituzionale dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005) e, per l’effetto, dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del citato d.lgs. n. 66 del 2010, nella parte in cui abroga il d.lgs. n. 43 del 1948;
che la questione sollevata in via subordinata investe l’art. 14, commi 14 e 14-ter, della legge n. 246 del 2005, nella parte in cui costituisce la fonte del potere legislativo delegato, esercitato dal Governo con la norma impugnata in via principale;
che infatti, secondo la prospettazione del giudice rimettente, dall’illegittimità costituzionale della norma di delega deriverebbe, in via consequenziale, quella dell’art. 2268 del d.lgs. n. 66 del 2010, per assenza di delega;
che, anteriormente all’ordinanza di rimessione, è entrato in vigore il decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 213 (Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, recante disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore), adottato anch’esso, secondo quanto precisato nel suo preambolo, in attuazione della delega conferita con «la legge 28 novembre 2005, n. 246, recante semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005, e successive modificazioni»;
che detto decreto delegato, all’art. 1, stabilisce che «Ai fini e per gli effetti dell’articolo 14, commi 14, 14-ter e 18, della legge 28 novembre 2005, n. 246, e successive modificazioni, al decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, sono apportate le seguenti modificazioni (…) b) dall’Allegato 1 sono espunte le disposizioni legislative statali indicate nell’Allegato B al presente decreto», tra le quali è inserito il decreto legislativo n. 43 del 1948;
che il comma 14-ter dell’art. 14 della legge n. 246 del 2005, come modificato dall’art. 4 della legge 18 giugno 2009, n. 69 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile), stabilisce che «fatto salvo quanto stabilito dal comma 17 [che individua le categorie di disposizioni legislative destinate a rimanere in vigore], decorso un anno dalla scadenza del termine di cui al comma 14, ovvero del maggior termine previsto dall’ultimo periodo del comma 22, tutte le disposizioni legislative statali non comprese nei decreti legislativi di cui al comma 14, anche se modificate con provvedimenti successivi, sono abrogate»;
che di conseguenza l’art. 1 del d.lgs. n. 213 del 2010, nel prevedere che dall’Allegato 1 del d.lgs. n. 179 del 2009 – con cui il Governo ha esercitato la delega conferita dall’art. 14, comma 14 e seguenti, della legge n. 246 del 2005, individuando le disposizioni legislative anteriori al 1970 da mantenere in vigore – è espunto il d.lgs. n. 43 del 1948, ne determinerebbe in ogni caso l’abrogazione;
che sebbene l’art. 1 del d.lgs. n. 213 del 2010 sia anteriore rispetto all’ordinanza di rimessione e possa influire sul percorso argomentativo svolto per motivare la non manifesta infondatezza e la rilevanza delle questioni, il giudice a quo ha omesso di valutarne gli effetti;
che infatti una volta espunto il decreto legislativo n. 43 del 1948 dall’Allegato 1 al decreto legislativo n. 179 del 2009, che lo aveva mantenuto in vigore, avrebbe potuto anche ritenersi venuto meno l’ostacolo, individuato dal tribunale rimettente, alla successiva abrogazione espressa operata dall’art. 2268 del decreto legislativo n. 66 del 2010;
che inoltre il giudice rimettente avrebbe dovuto valutare l’effetto abrogativo che sarebbe comunque indirettamente determinato dall’art. 1 del d.lgs. n. 213 del 2010 e verificare se in seguito alla sua sopravvenienza le questioni proposte fossero ugualmente rilevanti;
che tale lacuna si risolve in un difetto di motivazione sulla rilevanza e comporta la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 2268, comma 1, numero 297), del d.lgs. n. 66 del 2010, nella parte in cui abroga il d.lgs. n. 43 del 1948, e della questione di legittimità costituzionale dell’art. 14, commi 14 e 14-ter, della legge n. 246 del 2005, sollevata limitatamente alla parte in cui contiene la delega all’adozione della norma abrogatrice impugnata in via principale (ex multis, ordinanza n. 76 del 2010).
Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, comma 2, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
1) dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), sollevata in riferimento agli artt. 18, 25, secondo comma, e 76 della Costituzione, dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso, con l’ordinanza indicata in epigrafe;
2) dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005) e, per l’effetto, dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del d.lgs. n. 66 del 2010, sollevata in riferimento all’art. 76 della Costituzione, dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso, con l’ordinanza indicata in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 12 dicembre 2011.
F.to:
Alfonso QUARANTA, Presidente
Giorgio LATTANZI, Redattore
Gabriella MELATTI, Cancelliere
Depositata in Cancelleria il 22 dicembre 2011.
Il Direttore della Cancelleria
F.to: MELATTI
Corte costituzionale della Repubblica italiana
www.cortecostituzionale.it

2011.12.20-DIFFIDA AL COMUNE DI VILLORVA TV-CENSIMENTO ILLEGALE

Venetia, martedì 20 dicembre 2011

 

Oggetto:questionario del rilevatore ISTAT del Comune di Villorba (Tv) Sig. PAVAN Mario. D I F F I D A

 

AL COMUNE DI VILLORBA (TV)

Settore I – Segreteria Generale e Demografici

Ufficio Anagrafe

 

e p.c.

 

ALLA DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA

di POLIZIA GIUDIZIARIA – sede –

 

 

In data 17.12.2011 tale Sig. PAVAN Mario, incaricato del Comune di Villorba (Tv), Settore I – Segreteria Generale e Demografici – Ufficio Anagrafe, dichiaratamente rilevatore incaricato da codesto Ente per ritirare il questionario del censimento, che si dice essere stato recapitato allo scrivente dall’ente straniero italiano ISTAT a mezzo servizio postale, ha lasciato nella cassetta p.t. dell’abitazione privata del sottoscritto il foglio che si allega in copia, regolarmente sottoscritto e firmato.

Tale documento risulterebbe posto in essere quale attività di accertamento e/o verifica a nome e per conto dell’ente ISTAT dello stato straniero occupante italiano che prevede tre tentativi di contatto oltre i quali è minacciato l’avvio di un procedimento di accertamento di una non meglio precisata violazione.

Viene altresì precisato che sarà effettuato un’ulteriore tentativo di contatto alle ore 18.45 del giorno 21.12.2011, ancora presso l’abitazione privata del sottoscritto.

Viene altresì indicato il nr. telefonico 346-0167654 quale recapito per richiedere un appuntamento contattando direttamente il rilevatore.

Ciò premesso, c’è da rilevare che l’attività posta in essere è realizzata nei confronti del Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto Sergio Bortotto e che il MLNV per sua natura, nel territorio della Repubblica Veneta, non può essere soggetto, né assoggettabile, alla giurisdizione straniera italiana.

Facendo dunque seguito alla denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione da parte dello stato italiano, all’ultimatum allo stato italiano e a tutti i successivi atti regolarmente notificati allo stato straniero occupante italiano, alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale, si ribadisce il difetto assoluto di giurisdizione e si diffida ogni autorità, ente, rappresentante o delegato del suddetto stato, dall’ignorare la predetta prescrizione e/o di porre in essere atti e azioni tali in pregiudizio di essa.

Tanto si segnala all’Ente in indirizzo e alla persona interessata affinché si astenga da ogni ulteriore tentativo e si ordina di porre immediatamente fine ad ogni azione amministrativa e/o giudiziaria eventualmente posta in essere contro il MLNV, contro qualsiasi membro di questo MLNV e/o contro qualsiasi Cittadino del Popolo Veneto e di non azzardarsi ad avvicinare o molestare i medesimi in qualsivoglia maniera e per tali ragioni.

La Divisione Federale Investigativa della Polizia Giudiziaria della Polizia Nazionale Veneta prenderà atto per l’eventuale iscrizione a ruolo dei responsabili in caso di reiterazione della violazione della predetta norma, significando che le indagini per il deferimento ad una Corte di Giustizia Veneta riguarderà gli atti e azioni posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione in nome e per conto e/o in concorso con lo stato straniero occupante italiano, configuranti la responsabilità di atti di aggressione/rappresaglia/di guerra contro il MLNV, contro la Sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale della Nazione Veneta, con l’aggravante derivante dall’attuale condizione di illegale occupazione, colonizzazione e di sfruttamento fiscale e delle risorse proprie della Nazione veneta, in violazione dei fondamentali diritti umani, civili e politici.

Si rammenta altresì che ai sensi e per l’effetto del principio di collettività contemplato dalle norme del diritto internazionale, le responsabilità del soggetto che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano, a quest’ultimo e ad ogni derivante autorità è estesa la diretta responsabilità di tutti tali atti di imputazione.

WSM

Il Presidente del MLNV

Sergio Bortotto

2011.12.19 – NATALE 2011 – AUGURI NONOSTANTE TUTTO

NATALE 2011 (questa è veramente azzeccata).
dalla bacheca Facebook di Caterina Fabbrizzi:
Finito di fare il presepe: ho messo: 5 case distrutte dai terremoti, 4 case alluvionate, 4 container dove far vivere la gente sfollata, 25 banche, 82 chiese; il bue e l'asinello non me li posso permettere vista la tassa sugli animali domestici. Ho messo la grotta, ma senza Gesù, considerato che Giuseppe e Maria con il loro lavoro non arrivano a fine mese e l'ici sulla grotta è una spesa in più e i…..loro genitori con la riduzione della pensione non possono più aiutarli. Ho messo 1500 re magi rigorosamente in auto blu.Mi sembra finito!!!

Auguri nonostante tutto!

11.12.2011 – LA LIBERTA’ NON PUO’ ATTENDERE…

Ci mancava proprio.
Al pietoso scenario politico che l’italia di oggi riserva al mondo intero, non poteva mancare l’ennesima sortita del politicante veneto di turno che titola il suo addolorato appello in questo modo: “LA LIBERTA’ NON PUO’ ATTENDERE”.
Ed è così che Francesco Falezza, dopo un anno del suo silenzio, celebra con prosopopea il ritorno alla “politica” [… purtroppo, se torno a scrivere dopo più di un anno di silenzio, significa che c’è un problema…]; ma vah?
Siamo proprio quasi alla “sceneggiata napoletana”, povero Mario Merola.
Il messaggio lanciato è comunque inquietante per la similitudine di strategia mediatica che è tipica degli avvoltoi della superstite politica.
Il proclama viene subito sgomberato dalle ambiguità che potrebbero inquinare il suo scopo.
Si precisa subito, infatti, che la litigiosità e la divisione della politica veneta ha come conseguenza l’inefficacia e l’inconcludenza dell’azione politica stessa.
Ancora una volta ci viene propinato il “veleno” che da almeno 150 anni ci appesta l’esistenza, ci fiacca e ci sottomette agli interessi partitocratici della politica.
Ancora una volta ci viene ribadito che la nostra libertà di Popolo e di Nazione non può prescindere dall’efficacia dell’azione politica, che la nostra libertà di Popolo e di Nazione non è un diritto naturale così come previsto anche dalla legge stessa.
Ma c’è di più.
Come da copione, all’ arrogante premessa, segue la minaccia delle conseguenze a cui ci si espone se non ci si affida, e in fretta, alla nuova aggregazione politico/partitica proposta.
E’ il dramma: “ Nessuno si illuda che il fallimento dell’Italia comporti la automatica liberazione del Veneto, l’unica cosa di automatico che avverrà sarà una pseudo dittatura all’italiana, mascherata da pseudo democrazia, che ci farà pagare fino all’ultimo euro (o lira se ne usciremo) il debito fatto in 145 anni di sciagurata e criminale dominazione italiana delle terre venete, in parole povere, riassaggeremo la tassa sul macinato, triste esperienza dei nostri bisnonni …”
Alla diagnosi ecco la ricetta.
L’esortazione del Popolo alla mobilitazione.
L’illusione di riconsegnare ai cittadini la propria sovranità è ancora una volta il trucco consolidato di questi ipocriti.
L’ennesimo espediente utilizzato è quello di proporre una compagine politico/partitica che confonda i cittadini.
Con il fallimento della politica delegata e la nausea per i partiti, questi sciacalli si propongono per ciò che non potranno mai essere… UN COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
Ma che combinazione, che analogia nei termini con il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO che si è costituito come previsto dalla stessa legge e che non potrà mai essere un partito politico.
Ma chi c’è dietro questa proposta?
La debolezza e l’ambiguità del messaggio è infatti presto svelata.
Ancora una volta si parla di “Veneto”, ed è evidente il riferimento al territorio veneto quale espressione dell’ente regione veneto che nulla ha a che fare con i territori della nostra Patria, la Nazione Veneta.
Si parla di collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto … attenzione, perché le forze politiche e le associazioni attualmente costituite lo sono solo in ambito straniero italiano e non si parla di Popolo Veneto.
Ancora una volta il Popolo Veneto deve farsi rappresentare da partiti, associazioni, movimenti … e i cittadini che non si riconosco in queste aggregazioni, chi li rappresenta, conoscete il termine “democrazia” ovvero governo del Popolo, sovranità popolare ?
Perché mai il Popolo Veneto per riavere la propria libertà che gli spetta di diritto deve farsi rappresentare da partiti, associazioni e movimenti costituiti secondo le regole e nell’ambito dello stato straniero occupante italiano ?
Ma c’è ancora di più.
Subito dopo si precisa che tutte queste forze politiche e associazioni dovranno assoggettarsi ad un “piano” che si muove all’interno della legalità italiana e internazionale, democratico e non violento.
Esiste dunque un “piano” e viene precisato che: “questo “piano” sono anni che aspetta che ci sia qualcuno lo metta in pratica!!!”
E ancora si dice che: “Il piano di liberazione ce l’abbiamo già, è uno studio congiunto e unanime, durato più di un anno,  fatto con la collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto”.
Questa è un’emerita menzogna.
Nessuno ha mai contattato il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO che non ha mai progettato alcun piano di liberazione con nessuno, nonostante questo MLNV sia costituito dal 2009.
Vi mettiamo seriamente in guardia da queste volpi, da questi artisti dell’inganno politico.
Non a caso il MLNV è stato costretto più volte a prendere  le distanze dall’ambiguità di molti personaggi che si dichiarano indipendentisti, pacifisti, non violenti … ma che con il loro protagonismo, la loro boria e purtroppo spesso anche con la loro prepotente ignoranza, inquinano il processo legale intrapreso da questo MLNV per ridare la sovranità al Popolo Veneto.
Il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO è costituito nell’ambito delle norme del diritto internazionale e sempre agirà secondo tali leggi e con la massima trasparenza.
Non rinunciamo alla nostra libertà e non affidiamo la nostra rappresentanza a nessun partito, a nessuna associazione e a nessun movimento, ancor più se costituito nell’ambito dello stato straniero italiano.
Viva San Marco
Sergio Bortotto, Presidente del MLMV
La libertà non può attendere…
pubblicata da Francesco Falezza il giorno domenica 11 dicembre 2011 alle ore 23.08.              
Purtroppo, se torno a scrivere dopo più di un anno di silenzio, significa che c’è un problema … il problema è la litigiosità e le divisioni della politica veneta che hanno come conseguenza l’inefficacia e l’inconcludenza dell’azione politica stessa.
In questo periodo non servono “ciacole” e “barufe”, ma azioni politiche efficaci e mirate!
Nessuno si illuda che il fallimento dell’Italia comporti l’automatica liberazione del Veneto, l’unica cosa di automatico che avverrà sarà una pseudo dittatura all’italiana, mascherata da pseudo democrazia, che ci farà pagare fino all’ultimo euro (o lira se ne usciremo) il debito fatto in 145 anni di sciagurata e criminale dominazione italiana delle terre venete, in parole povere, riassaggeremo la tassa sul macinato, triste esperienza dei nostri bisnonni…
E’ venuto il momento di mobilitarsi e in questa situazione è la base che si deve muovere, perché nulla ci verrà regalato! Se vogliamo  la nostra libertà ce la dobbiamo costruire, ce la dobbiamo conquistare!!
Dobbiamo agire subito!
Non possiamo attendere che si risolvano questioni che non si risolveranno mai . . . se aspettiamo!
Costituiremo un COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE o d’azione o di base, come vi piace chiamarlo,  con il compito di individuare le azioni da fare e metterle in pratica da subito!
Il piano di liberazione ce l’abbiamo già, è uno studio congiunto e unanime, durato più di un anno,  fatto con la collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto, è un piano che si muove all’interno della legalità italiana e internazionale, democratico e non violento  . . . sono anni che aspetta che ci sia qualcuno lo metta in pratica!!!
Ci troveremo domenica 18 dicembre alle ore 10:30 nella salone delle conferenze dell’Hotel VENICE  a Grisignano (Vi, a 200 metri dall’uscita dell’autostrada) per la presentazione del piano e la costituzione del comitato.
Programma della riunione:
10:30 Presentazione del piano d’azioni
11:30 Domande e risposte di chiarimento
12:00 Raccolta adesioni al COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE
12:30 Fine lavori
Vi spettiamo numerosi

2011.10.17-MONITO AI FUNZIONARI STRANIERI ITALIANI

ATTENZIONE
questo è un monito per tutti i funzionari, incaricati ed esecutori al servizio dello stato straniero italiano e che operano illegalmente sui territori della Repubblica Veneta: sappiate fin d'ora che è personale ogni responsabilità in merito ad atti e azioni di qualsivoglia maniera che comportino aggravi fiscali. minaccie, prelievi forzosi, ispezioni di natura fiscale e che appena possibile ad ogni singolo responsabile sarà chiesto di provvedere in proprio al risarcimento del danno causato al Cittadino Veneto anche e se compiuto in nome e in concorso con autorità straniere italiane.
Operatori di equitalia, guardia di finanza, riscossori di ogni ordine e grado sono avvisati.
Sarà istituito un Reparto Federale della Polizia Nazionale Veneta per la "caccia e la cattura" di quanti si saranno resi responsabili di simili azioni e si procederà alla confisca immediata e cautelare di ogni bene personale fino al 7° grado di parentela e generazionale.

2011.12.05-UNIAMOCI TUTTI…E’ IL MOMENTO DI REAGIRE!!!

Cari partiti politici…BASTA!!!
Smettetela di prendere in giro i nostri Veneti…
Ma non vi rendete conto che dite un sacco di barzellette!?!?  anzi il problema è che ve ne rendete conto benissimo ma siete come tutti, l'importante è riempirsi le tasche di soldi, avere tutti i privilegi del caso, sistemare parenti e amici…facendo cosa???
Sventolando slogan e bandiere di cui non siete nemmeno degni…persuadete la gente per 4 voti in nome di principi ed ideali inesistenti!!!
Siete solo dei pagliacci…smettetela di prendere in giro chi fa sacrifici tutti i giorni per portarsi a casa la "pagnotta" state continuando a dare false speranze!!!
La gente va ai seggi a votarvi, per avere cosa???
Perchè si sente parlare di federalismo, "i soldi devono rimanere in Veneto"….belle frasi si per i cittadini che danno solo un cambio alle facce che vedono in tv…ma gli interessi e il futuro sarebbe sempre lo stesso…..PERCHE NON SARESTE IN GRADO DI ANDARE DA NESSUNA PARTE!!!!
 
Veneti…cittadini tutti, ancora gli credete???
Via uno e su un'altro a far cosa???
A cambiare cosa??????
Mi sembra non sia la prima volta che arriva il politico di turno e promette un sacco di cose…intanto venite presi in giro e continuate a mantenerli senza rendervene conto!!!
Aprite gli occhi…i partiti politici hanno finito di "mangiare" sulle vostre spalle..!!!
 
Questo è territorio della Serenissima Repubblica di Venezia e nessuno si permetta di sventolare certe bandiere (gonfalone di San Marco) promettendo di cambiare le cose secondo un percorso italiano….qui NON SIAMO IN ITALIA!!!
La Repubblica Veneta è una Nazione a tutti gli effetti come lo è qualsiasi altra Nazione (Francia, Spagna, Svizzera, ecc…) qui le istituzioni italiane non hanno nessun valore e tantomeno i partiti politici..e tale bandiera utilizzata per convincere la gente in nome del vostro personale potere vi si riverserà contro, TRADITORI!!!
 
 
Pensateci cari Veneti…basta appoggiare questi farabutti, basta lamentarsi e non far niente…è il momento di prendere e dare ognuno il proprio appoggio verso il ripristino della Repubblica Veneta, perchè nei suoi territori ha il diritto di decidere il Popolo Veneto…e nessun'altro!!!
Fate sentire il vostro patriottismo, non abbiate paura, siamo il vostro riferimento!!!
 
 
Non ambiamo a nessun potere e a nessuna "carega"…semplicemente il nostro compito è di liberare la Patria occupata e far tornare il popolo Veneto sovrano, ma realmente sovrano!!!
E' una grandissima e reale occasione per poter ricominciare e poter cambiare mentalità!!
Noi del Movimento di Liberazione Nazionele del Popolo Veneto siamo normali cittadini senza super poteri o in cerca di potere ma siamo Patrioti veri spinti dal cuore, siamo stanchi di essere costretti a subire le leggi di un'altro stato e siamo disposti a lottare per rivendicare i nostri Diritti come Popolo Veneto di essere sovrano nella propria Nazione! 
Sappiamo che ce ne sono tanti come noi stanchi di queste prese in giro, allora cerchiamo di provare a fare qualcosa di concreto, basta lamentarsi di come vanno le cose in italia, pensiamo a casa nostra e pensiamo a come potremmo fare per avere un futuro, per avere di nuovo stimoli a farsi una famiglia ad impegnarsi per una casa e rendere un futuro sereno ai nostri figli!!
Aderite al MLNV e siate protagonisti verso un cambiamento epocale, ognuno faccia quello che può per rendersi utile al raggiungimento della Libertà!
E' finito il momento di pensare, è il momento di DARSI DA FARE realmente!!!
 
Chiamate il numero della POLIZIA NAZIONALE VENETA: 340-7479321 per qualsiasi consiglio o informazione oppure visitate il sito www.mlnv.org e aderite al MLNV!!!
 
Rendetevi protagonisti dei prossimi libri di storia che i vostri figli e nipoti leggeranno a scuola!!!
 
Viva San Marco
 
Procuratore delegato del MLNV
Sandro Meneghin
 

2011.11.27 – LA LEGA NORD CONTINUA CON LA SUE “SPARATE-SPAZZATURA”.

La lega di Bossi è accoliti è solo un partito italiano che nulla può avere a che fare con il ripristino di sovranità della Repubblica Veneta!
Appena il MLNV sarà riconosciuto dall'O.N.U., tutti i partiti italiani saranno necessariamente dichiarati illegali e fuori legge nelle nostre Patrie Terre di San Marco.
Ai Veneti diciamo… "basta farvi prendere in giro da questi falsi profeti, con loro non si va da nessuna parte!"
 
Lega: prove tecniche di rivolta fiscale
Il segretario Gobbo detta la linea: «Le tasse venete restino qui».
Sindaci favorevoli a un fondo di garanzia presso la Regione
 
di Filippo Tosatto
 
VENEZIA
 
Di questi tempi alla «Padania» piace spararle grosse e certo il titolone strillato dal quotidiano – «Dal Veneto parte la rivolta fiscale» – non va preso per oro colato.
Testimonia però la tentazione barricadera di una Lega che si scopre unica forza d’opposizione al Governo Monti ed è decisa a risalire la china dei consensi smarriti nell’ultimo, deludente, scorcio della stagione berlusconiana.
Così il segretario regionale Giampaolo Gobbo rispolvera la parola d’ordine «Le tasse dei veneti ai veneti» e prende corpo l’idea di istituire un fondo di garanzia presso la Regione del governatore Luca Zaia (alimentato da un conto corrente riservato ai contribuenti ) che assicuri un impiego «territoriale» delle risorse fiscali, riservando a Roma solo le «tasse essenziali».
Un’autentica piroetta rispetto a qualche mese fa, quando il primo cittadino di Treviso aveva esplicitamente vietato ai «suoi» sindaci di partecipare alle iniziative di protesta dell’Anci contro i tagli agli enti locali e l’inasprimento tributario.
Fotogrammi di un film già visto e ormai sbiadito, si dirà.
Gradito però agli amministratori-falchi del Carroccio, a cominciare da Gianantonio Da Re, sindaco di Vittorio Veneto e segretario provinciale del partito: «L’idea del fondo chiuso non è una boutade ma una prospettiva realistica, non si può pensare che i cittadini continuino ad aprire il portafoglio senza ricevere niente in cambio.
I veneti le tasse continuerebbero a pagarle, ma a Venezia, non a Roma.
E’ arrivato il momento della lotta contro un Governo di banchieri che vuole cancellare il federalismo e spremere ulteriormente famiglie e imprese».
Primi consensi dai sindaci col fazzoletto verde di Villorba, Marco Serena, e di Ponzano, Giorgio Granello.
Nonché dall’europarlamentare Giancarlo Scottà, che rincara: «Serve un segnale forte, l’economia soffre, non c’è lavoro, dobbiamo dare una speranza alla nostra gente».
E Zaia?
Quasi rivendica il brevetto del progetto: «Quando c’è stata l’alluvione, un anno fa, per primo avevo chiesto di trattenere le tasse venete sul nostro territorio, così, in caso d’emergenza, non avremmo dovuto attendere mesi per i risarcimenti di Roma».
Arduo immaginare il felpato governatore nelle vesti di Masaniello anti-tax?
Mai dire mai.
La “seduta” inaugurale del parlamento Padano, convocato domenica 4 dicembre alla Fiera di Vicenza, potrebbe riservare qualche sorpresa.
Attenzione: se la strategia leghista è ancora nebulosa, scandita com’é da slogan improbabili, l’obiettivo che si profila è chiarissimo.
Ergersi a rappresentanti, esclusivi o quasi, dei segmenti sociali – piccola industria “marginale”, artigianiato, partite Iva, operai e agricoltori – che più avvertono i morsi della crisi.
A loro si rivolge lo speaker regionale Federico Caner quando annuncia, per domani, la seconda sessione di “Officina Veneto”, un confronto con le imprese e le parti sociali, ideato per raccogliere istanze da tradurre in interventi e progetti di legge.
Il primo round ha rivelato i due volti della congiuntura, reale e percepita: «La prima racconta di un Pil che nel 2010 ha segnato un +3% con una crescita anche nell’anno in corso, e di un volume di export che aumenta nel 2011 del 14%, confermando la vocazione internazionale del Veneto che contribuisce di quasi 10 punti al Pil nazionale. La seconda, quella avvertita dalle forze produttive, non intravede invece spiragli positivi di crescita».
L’indice delle aziende che danno giudizi negativi sul dinamismo imprenditoriale è di 28,5 punti in una scala da 0 a 100, e in ribasso, perciò, è anche la propensione ad investire, innovare, ammodernare.
«Per questo», è la conclusione di Caner « le nostre azioni legislative debbono orientarsi soprattutto nella tutela delle pmi che, per dimensioni e localismo, risultino meno vocate all’export e quindi più fragili».
 
 
 
Ma Veneti, credete ancora a questi politicanti ???
Il problema non è solo una questione di tasse… o di poche tasse… il problema è che noi tutti dobbiamo tornare liberi e indipendenti a casa nostra, noi siamo un Popolo, siamo una Nazione, altro che italietta e i suoi falsi 150 anni di unità!
Non sono stati al governo fino adesso questi signori e hanno forse impedito gli espropri di equitalia e scagnozzi vari???
Hanno fatto qualcosa per ripristinare la sovranità del Popolo Veneto sulle proprie Terre???
Ancora ci credete???
Basta!
Chiunque governa con un tiranno ed un'usurpatore, qual'è lo stato straniero occupante italiano, questi si erge al pari delle sue responsabilità… questi è al pari tiranno e usurpatore… ma peggio per lui se addirittura Veneto… perchè è anche traditore della Patria.
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV

2011.11.23-CASO DE PIERI GABRIELE0-IL MLNV PRENDE UNA DURA POSIZIONE CONTRO LO STATO STRANIERO ITALIANO.

Ricorderete senza dubbio lo scalpore creato dall'azione posta in essere dal patriota Gabriele DE PIERI fermato, controllato, sanzionato e sottoposto a privazione della libertà personale da parte di autorità di polizia dello stato straniero italiano per aver rifiutato di esibire la patente di guida italiana.
L'articolo di stampa che pubblichiamo cita la preoccupazione del parlamentare italiano DE POLI che esprime preoccupazione per il fenomeno accreditando alla Lega Nord e al governatore della regione veneto Zaia responsabilità in merito.
Ai politicanti italiani, di turno o meno che siano, di qualsivoglia colore e bandiera politica noi del MLNV replichiamo che farebbero bene a documentarsi prima di sparlare a vanvera e di documentarsi per bene sulle norme del diritto internazionale alle quale il loro stato straniero italaino è soggetto e che sta reiteratamente violando con disprezzo e inaudito razzismo.
Il diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto non è sicuramente in discussione perchè la sovranità del Popolo Veneto sarà ripristinata con le buone o con la guerra di liberazione che questo MLNV ha diritto di fare contro lo stato straniero occupante italiano.
Ai politicanti italioti replichiamo che dovrebbero vergognarsi per il loro silenzio e la loro complicità morale e concreta per non essersi opposti alla cessione di sovranità posta in essere dal loro stesso presidente della repubblica, con un'azione degna del peggiore dei tradimenti nei confronti del Popolo italiano e che alcuni cittadini italiani hanno anche avuto il coraggio di denunciare ai Carabinieri… (e non lo diciamo noi del MLNV, ma lo dicono alcuni stessi cittadini italiani).
La solita politicante ipocrisia di colui che vede la pagliuzza nell'occhio del prossimo e non si avvede della trave che gli oscura la vista.
La lega Nord e il governato dell'ente regione veneto Luca ZAIA non sono sicuramente i fautori e i promotori delle rivendicazioni dei Patrioti come DE PIERI perchè la lega nord è un partito italiano a tutti gli effetti e ad oggi condivide con tutti gli altri partiti italiani la responsabilità dell'occupazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero occupante italiano, con tutte le conseguenze che ne derivano sul piano amministrativo, fiscale, militare, poliziesco e giudiziario per non dire morale.
Ma presto, tutto questo finirà e col ripristino della sovranità totale del Popolo Veneto sulle proprie Terre, sarà ripristinata anche la legalità e spazzata via questa immonda prevaricazione.
 
ecco l'articolo:
 
Per la patente veneta una denuncia e quattro multe
De Pieri: "Non pago, chiederò giustizia all'Europa"
Il venetista di Loreggia, fermato lunedì in auto dai carabinieri a Campodarsego, continua a non riconoscere l'autorità dello Stato italiano sul territorio veneto.
Il deputato De Poli esprime preoccupazione per il fenomeno e critica la Lega Nord e il governatore Zaia
 
LOREGGIA.
Gabriele De Pieri non ci pensa proprio a presentarsi in caserma per esibire la patente di guida italiana.
E neppure a pagare le sanzioni appioppategli l'altro ieri dai carabinieri di Campodarsego, che lo avevano fermato sulla Strada del Santo.
Anzi, intende denunciare all'Unione europea la «violazione dei diritti umani» di cui, a suo dire, sarebbe stato vittima.
«Le multe non le pago – attacca il "presidente della Repubblica di Padova" – stiamo scherzando?
Non riconosco l'autorità italiana sul territorio veneto, non vedo perché dovrei pagarle.
Sono io che avanzo soldi dallo Stato italiano come del resto il popolo veneto.
Anzi, chiederò all'Unione europea che mi venga dato un congruo risarcimento per il danno subito.
Finora la persecuzione cui sono sottoposto da anni mi è costata 60 mila euro di avvocati».
Lunedì a Campodarsego di multe De Pieri ne ha beccate ben quattro: sorpasso su linea continua, eccesso di velocità, guida con il cellulare in mano, e cinture di sicurezza non allacciate.
Inoltre è stato denunciato per rifiuto di fornire le generalità.
«E' vero, non avevo le cinture – ammette il quarantatreenne De Pieri – i carabinieri dicono che li ho oltraggiati, ma stanno tentando di arrampicarsi sugli specchi, come nella causa precedente.
Non siamo andati a processo, perché ho presentato una memoria in seguito alla quale lo Stato italiano si è nascosto.
Infatti ho chiesto che esibiscano un documento che attesti la loro sovranità. Stessa cosa faranno anche adesso».
Oggi De Pieri è andato regolarmente al lavoro: di mestiere fa l'autista.
«Sono dipendente di una ditta privata che effettua servizi di linea, anche per l'Aps».
Sull'episodio ha intanto preso posizione Antonio De Poli, deputato dell'Udc.
«Sono avvisaglie – dice un comunicato del parlamentare – che preoccupano.
Da anni la Lega ci racconta che il Veneto non è Italia, che l'adesione della nostra Regione alla Nazione è stata una truffa e che staremmo meglio da soli. Ogni giorno i politici e gli amministratori leghisti si lanciano in provocazioni gravi e offensive.
Per non parlare del governatore Zaia, campione di equilibrismi e di "salto dell'Inno".
Non vorrei che tutto questo, che non esiterei a definire una vera e propria campagna di controcultura, portasse a conseguenze gravi.
Sicuramente il voler estirpare il sentimento di coesione nazionale da un certo territorio è, da parte di una forza politica, un'operazione gravissima.
Oggi ridiamo, ma un cittadino che si rifiuta di riconoscere l'autorità dei carabinieri a causa del presunto indipendentismo veneto è un evento grave».
08 marzo 2011
 
ed ecco l'ammonimento allo stato straniero italiano e l'avviso l'ennesima denuncia all'O.N.U. DI QUESTO MLNV
 
Oggetto:ATTI DI AGGRESSIONE E DI RAPPRESAGLIA dello stato straniero occupante italiano contro il cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele, reati continuati e reiterati in gravissima violazione delle norme del diritto internazionale, delle libertà fondamentali umane, civili e politiche.
 
O.N.U. – SEGRETARIO GENERALE – New York
e p.c.
ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE
AGLI STATI DELLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
AL GOVERNO ITALIANO
 
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) costituitosi per volontà di cittadini del Popolo Veneto in data 29 settembre 2009 ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale
 
E’ STATO INFORMATO E PRENDE ATTO
del reiterarsi di atti e azioni di natura amministrativo/giudiziaria e di gravi violazioni delle libertà fondamentali, umane, civili e politiche posti in essere dallo stato straniero occupante italiano contro e in danno del cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele
 
FACENDO SEGUITO
alla denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero occupante italiano e alla rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto del 27/09/2010 e depositata alla sede ONU di Ginevra in data 28 settembre 2010;
all’ultimatum del 13/12/2010 notificato allo stato straniero colonialista e razzista italiano e alla sede ONU di Ginevra in data 14 dicembre 2010;
alle denunce degli atti di aggressione, di forza e di rappresaglia ripetutamente posti in essere dallo stato straniero occupante italiano contro questo MLNV, contro Cittadini del Popolo Veneto e contro la stessa integrità territoriale della Repubblica Veneta, in palese violazione delle norme del diritto internazionale, in particolare del diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione (jus cogens), e dei fondamentali diritti umani, civili e politici;
 
ED IN PARTICOLARE
all’ultimo AVVISO-WARNING recentemente inoltrato da questo MLNV agli Organi in indirizzo con l’avvertimento che in difetto di un’ effettivo irrinunciabile esercizio del diritto all’Autodeterminazione del Popolo Veneto, e all’accreditamento di questo MLNV da parte di codesta ONU, si procederà unilateralmente a dichiarare ripristinata la piena Sovranità del Popolo Veneto sul Territorio della Repubblica di Venezia anche con il legittimo ricorso all’uso della forza e se necessario con l’avvio della GUERRA DI LIBERAZIONE, precisando e ammonendo che ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale questo MLNV procederà alla costituzione dell’ ARMATA DI LIBERAZIONE NAZIONALE con reclutamento, addestramento ed equipaggiamento di patrioti che codesta ONU e Comunità Internazionale hanno il dovere di sostenere, appoggiare ed assistere come previsto dal diritto internazionale stesso;
 
AMMONISCE
lo stato straniero occupante italiano
e in conseguenza di ciò qualsiasi autorità, ente, rappresentante o delegato del suddetto stato, dal reiterare in qualsivoglia maniera atti e azioni che impediscano o limitino anche parzialmente le libertà fondamentali del Cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele e di qualsiasi altro Cittadino del Popolo Veneto.
 
ORDINA
allo stato straniero occupante italiano
e in conseguenza di ciò a qualsiasi autorità, ente, rappresentante o delegato del suddetto stato, di cessare immediatamente ogni atto di forza, di ostilità e di porre subito fine ad ogni azione amministrativo/giudiziaria contro il Cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele e contro ogni altro Cittadino del Popolo Veneto, dichiaratamente e verosimilmente tale, di non azzardarsi con le sue forze armate e/o di polizia dall’avvicinare o molestare nuovamente in qualsivoglia maniera e per qualsivoglia ragione qualsiasi Cittadino del Popolo Veneto.
Nel ribadire che questo MLNV, per sua natura, nel territorio della Repubblica Veneta, non può essere soggetto, né assoggettabile, alla giurisdizione straniera italiana, si ribadisce il difetto assoluto di giurisdizione dello stato straniero italiano sui territori della Repubblica Veneta, e che ogni Cittadino del Popolo Veneto, dichiaratamente e verosimilmente tale, ha il diritto di non riconoscere alcuna autorità giudiziaria e/o amministrativa italiana, tanto meno i provvedimenti di qualsiasi natura da queste adottati.
I responsabili saranno assicurati appena possibile al giudizio di una Corte di Giustizia Veneta per i reati, ravvisabili de plano, contro i Cittadini del Popolo Veneto e perché tali atti configurano veri e propri atti di aggressione e rappresaglia contro il Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale della Repubblica Veneta e contro la stessa sovranità del Popolo Veneto, in poche parole veri e propri atti di guerra che ancora una volta si denunciano pubblicamente alla Comunità Internazionale e a questa O.N.U. per i provvedimenti del caso.
 
Venetia, mercoledì 23 novembre 2011
 
Viva San Marco
Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto
 
documenti correlati:

2011.11.17-“AVVISO-WARNING” ALL’O.N.U.

Il MLNV preso atto dell'arrogante pretesa dello stato stato straniero occupante italiano di ignorare l'ultimatum notificatogli in tempi e termini adeguati per iniziare una collaborativa trattativa per il ritiro pacifico dai territori della Repubblica Veneta che sta occupando illegalmente e illegittimamente, ha inviato una delegazione alla sede O.N.U. di New York con un "AVVERTIMENTO – WARNING" all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e alla Comunità Internazionale tutta, ammonendo che non tollererà oltre la mancanza di un sollecito riscontro alla richiesta di accreditamento di questo MLNV in riscontro dell'inalienabile diritto del Popolo Veneto a ripristinare la totale propria e incondizionata sovranità sulle Terre dell'Amata Serenissima Patria.

In conseguenza di ciò, così come previsto dalle stesse norme del diritto internazionale, essendo elevato il rischio di dover ricorrere alla guerra di liberazione, che questo MLNV ha fino ad ora scongiurato e pazientemente evitata, la costituzione della POLIZIA NAZIONALE VENETA, quale Organo istituzionale, è temporaneamente sospesa per dare avvio al reclutamento, equipaggiamento e addestramento di patrioti e volontari per la costituzione dell'ARMATA DI LIBERAZIONE NAZIONALE che l'ONU e la Comunità Internazionale stessa ha il dovere di sostenere, appoggiare ed assistere come previsto dal diritto internazionale..
Con tale nota è stata inviata anche una lettera aperta del Presidente del MLNV al Segretario Generale delle Nazioni Unite con un doveroso quanto accorato appello che il MLNV fa in nome di tutto il Popolo Veneto affinché non lasci cadere nel vuoto il diritto della Nazione Veneta a tornare libera e sovrana sulla propria Terra.
 

 

LETTERA APERTA AL SEGRETARIO GENERALE O.N.U.

E ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE TUTTA.

 

Repubblica di Venezia, lunedì 21 novembre 2011

 

 

Sig. Segretario.

 

Per oltre un centinaio d’anni lo stato straniero occupante italiano, ha con lucida determinazione, esercitato una precisa quanto efficace azione volta ad indebolire fino a cancellare, anno dopo anno, generazione dopo generazione, il forte senso di appartenenza che era presente nel Popolo Veneto.

Questo naturale sentimento che i Veneti provavano genuinamente e spontaneamente nei confronti di Venezia, poteva rappresentare, visto dall’ottica dello stato occupante sabaudo prima e italiano poi, un pericolo, una minaccia all’unità del Paese.

Nei libri di storia il risorgimento italiano veniva e viene rappresentato tuttora come un periodo in cui dei Popoli sottomessi hanno avuto la possibilità di acquistare la libertà e di affrancarsi dalla tirannia, nella realtà sappiamo che le cose non sono andate così.

Anzi, in quel periodo storico nel territorio della penisola italica si sono perpetuate gravi violazioni dei diritti umani.

Gli Stati preunitari della penisola italica non sono stati liberati dalla tirannia ma conquistati militarmente … questa è l’unica verità inconfutabile.

I Veneti, come altre nobili genti che popolavano Terre della penisola con Stati sovrani e neutrali ai conflitti dell’epoca, erano fieri ed orgogliosi di ciò che erano e tutti a loro modo vantavano una dignitosa ed elevata qualità di vita, se rapportate agli standard dell’epoca.

Nelle scuole italiane l’immensa storia della Repubblica di Venezia, ma anche delle altre popolazioni e delle Nazioni preunitarie, vengono liquidate con poche, striminzite, laconiche righe.

La verità storica sul risorgimento italiano invece è astutamente manipolata.

Un esempio eclatante è l’infame e offensiva ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’italia, celebrata quest’anno dallo stato stato straniero occupante.

E’ tale la strumentalizzazione di tale commemorazione che adombra perfino l’evidente contraddizione storica … la presunta e mai avvenuta unità italiana non può risalire al 1861 perché la stessa terza guerra d’indipendenza è stata combattuta nel 1866, ben cinque anni dopo.

A tutti questi Popoli soggiogati militarmente è stata poi negata la propria storia passata e tutt’ora vengono negate molte della verità della storia presente.

Sono verità scomode e imbarazzanti che lo stato straniero italiano non ha alcun interesse che emergano alla luce e per questo viene attuato a seconda delle situazioni e della convenienza del momento un colpevole silenzio o una mistificante e artefatta rappresentazione della storia e della realtà.

Dai libri si apprende che un gruppo di persone acquista dignità di Popolo quando si verificano due condizioni fondamentali, abitare in uno stesso territorio ed avvertire la consapevolezza di appartenere ad un gruppo che si identifica per le origini, tradizioni e cultura comuni.

Nel caso dell’ italia nessuna di queste condizioni si è verificata.

Lo stato straniero italiano, infatti, ha attuato e ancor oggi persevera con una politica colonialista e razzista nei confronti dei Popoli soggiogati militarmente.

Astutamente ha smembrato l’integrità territoriale di Stati preunitari, la cui storia, cultura e tradizioni nulla hanno a che vedere con l’italica rappresentazione odierna.

Con cinica, razzista e reiterata volontà, promossa dalle stesse istituzioni straniere italiane, ancora oggi viene perpetuata una forte discriminazione, negando e impedendo la conoscenza e lo studio stesso della propria storia, l’uso della propria lingua e il rispetto delle tradizioni dei Popoli che hanno fatto grandi le Nazioni degli Stati preunitari.

L’Amor Patrio e l’Identità Nazionale del Popolo Veneto si identifica nelle millenarie radici storiche delle proprie tradizioni, dei propri usi e costumi che sono radicati nel territorio della Patria Veneta e questi sono valori inalienabili, irrinunciabili, incedibili e imprescrittibili per ciascun Popolo.

E’ questo un doveroso quanto accorato appello che il MLNV fa in nome di tutto il Popolo Veneto alla S.V. e alla Comunità Internazionale affinché non lasci cadere nel vuoto il diritto della Nazione Veneta a tornare libera e sovrana sulla propria Terra.

 

Viva San Marco!

Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto

 


 

 Republica de Venexia, venere 18 novembre 2011

 

O.N.U. – SEGRETARIO GENERA>E – New York



e p.c.



AL ASEMBLEA GENERA>E DELE NAXIONI UNIDE
AL CONSEJO DE SICUREXA DELE NAXIONI UNIDE
AI STATI DELA COMUNIDA’ INTERNAXIONA>E

 

AVERTIMENTO

 

El Movimento de >iberaxion Naxiona<e del Popo<o Veneto (MLNV) costituio par volontà de xitadini del Popo<o Veneto el dì de 29 setembre del 2009 ai sensi e par i efeti de <e norme del dirito internaxiona<e

 

RICIAMA’ TUTI I ATI DE STO MLNV

INOLTRAI A LA SEDE O.N.U. DE GINEVRA (CH) E RIGUARDO A

 

     denunxia de ocupaxion, dominaxion e colonixaxion de<a Nazion Veneta da parte de<o stato foresto tajan e rivendicaxion dea sovranità de< Popo<o Veneto fata el 27/09/2010 e deposità ala sede ONU de Ginevra el di de 28 setembre 2010;

 

     ULTIMATUM del 13/12/2010 notificà a<o stato foresto, coloniaista e raxista tajan e a<a sede ONU de Ginevra el di de 14 dicembre 2010;

 

     denunxe dei ati de agrexion, de forxa e de rapresaja fati con insistenxa da<o stato foresto, ocupante tajan doxo sto MLNV, doxo Xitadini de< Popo<o Veneto e doxo <a stesa integrità teritoria<e de<a Republica Veneta, in ciara violaxion de<e rego<e de< dirito internaxiona<e, in tel specifico de< dirito de< Popo<o Veneto a l’autodeterminaxion (jus cogens), e dei fondamenta<i diriti umani, sivi<i e po<iteghi

CONSTATA’

<a mancanxa de un fià de rescontro da parte de sta O.N.U.

 

CIAPA ATO

dea incoxiente inerxia e de l’ingiustificado silenxio de sta ONU in merito ai <egitimi, ina<ienabili, e mai vegnù manco o cance<à diriti de< Popo<o Veneto, in violaxion de<a stesa Carta de l'Organixaxion de<e Naxioni Unide (firmà a San Francisco el di 26 xiugno del 1945 ed entrà in vigor el 24 otobre del 1945) e, par sto motivo,

 

NOTIFEGA e DENUNXIA
a l’Asemb<ea Genera<e de <e Naxioni Unide e a tuta <a Comunidà Internaxiona<e

 

che in mancanxa de un sceto ed efetivo irinunciabi<e esercixio del dirito al’Autodeterminaxion de< Popo<o Veneto, e a <’acreditamento de sto MLNV da parte de sta ONU, se ndrà vanti da so<i a sigar e dir riprestinada <a tota<e sovranità de< Popo<o Veneto sue so Tere de<a Republica de Venexia anca col  lega<e uso de<a forxa e xe necesario scominsiando la GUERA DE LIBERAXION.

Se informa che ai sensi e par i efeti de<e norme de< dirito internaxiona<e sto MLNV scomincxiarà <a costituxion de l’ ARMADA DE LIBERAXION NAXIONA>E con aruo<amento, destramento e equipagiamento de patrioti che sta ONU e <a Comunidà Internaxiona<e dovarà sostegner, apogiar e asistere in tel modo che xe stabiljo da< dirito internaxiona<e steso.

 

 

Viva San Marco!

el Prexidente del MLNV
Sergio Bortotto

 

(nr.12 documenti alegai)



 

Repubblica di Venezia, lunedì 21 novembre 2011

 

O.N.U. – SEGRETARIO GENERALE – New York



e p.c.



ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE
AGLI STATI DELLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE

 

A V V I S O

 

Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) costituitosi per volontà di cittadini del Popolo Veneto in data 29 settembre 2009 ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale

 

RICHIAMATI TUTTI GLI ATTI DI QUESTO MLNV

INOLTRATI ALLA SEDE O.N.U. DI GINEVRA (CH) E ATTINENTI A

 

     denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano e rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto del 27/09/2010 e depositata alla sede ONU di Ginevra in data 28 settembre 2010;

 

     ULTIMATUM del 13/12/2010 notificato allo stato straniero colonialista e razzista italiano e alla sede ONU di Ginevra in data 14 dicembre 2010;

 

     denunce degli atti di aggressione, di forza e di rappresaglia ripetutamente posti in essere dallo stato straniero occupante italiano contro questo MLNV, contro Cittadini del Popolo Veneto e contro la stessa integrità territoriale della Repubblica Veneta, in palese violazione delle norme del diritto internazionale, in particolare del diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione (jus cogens), e dei fondamentali diritti umani, civili e politici

 

CONSTATATO

la mancanza di qualsiasi tipo di riscontro da parte di codesta O.N.U.

 

PRENDE ATTO

dell’imprudente inerzia e dell’immotivato silenzio di codesta ONU rispetto ai legittimi, inalienabili, e imprescrittibili diritti del Popolo Veneto, in violazione della stessa Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945) e, per l’effetto,

 

NOTIFICA e DENUNCIA
all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e a tutta la Comunità Internazionale

 

che in difetto di un’ effettivo irrinunciabile esercizio del diritto all’Autodeterminazione del Popolo Veneto, e all’accreditamento di questo MLNV da parte di codesta ONU, si procederà unilateralmente a dichiarare ripristinata la piena Sovranità del Popolo Veneto sul Territorio della Repubblica di Venezia anche con il legittimo ricorso all’uso della forza e se necessario con l’avvio della GUERRA DI LIBERAZIONE.

Si comunica che ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale questo MLNV procederà alla costituzione dell’ ARMATA DI LIBERAZIONE NAZIONALE con reclutamento, addestramento ed equipaggiamento di patrioti che codesta ONU e Comunità Internazionale vorranno sostenere, appoggiare ed assistere come previsto dal diritto internazionale stesso.

 

 

Viva San Marco!

Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto

 

(nr.12 documenti allegati)



 

Republic of Venice, Friday, November 18, 2011

 

O.N.U. – UNITED NATIONS OFFICE – NEW YORK

 

and for knowledge

 

TO THE GENERAL ASSEMBLY OF THE UNITED STATES

TO THE SECURITY COUNSIL OF THE UNITED STATES

TO THE STATES OF THE INTERNATIONAL COMMUNITY

W A R N I N G

 

The national liberation movement of the venetian people (mlnv) founded, on the 29th of September, for will of the citizens of the Venetian People

 

Recalled all acts of this MLNV

Forwarded to the seat of Ginevra (CH) and related to

 

       denouncement of occupation, domination and colonization of the Venetian Nation from the Italian foreign government and rivendication of the sovereignity of the Venetian people of the 27/09/2010 and deposited to the ONU seat of Ginevra on the 28 December 2010;

 

       ULTIMATUM of the 13/12/2010 notified to the foreign, colonialist, racist  Italian country  and to the Ginevra seat on the 14 December 2010;

 

       Denounces of the aggressions and force acts and of retaliation repeatedly put in place by the foreign and occupant country against this MLNV, against citizens of the Venetian People and against the very integrity of the Venetian Republic, in clear violation of the international rules of law , in particular of the right of self-determination of the Venetian people , and of the fundamental human, civil and political rights.

 

 

FOUND

The lack of every type of reply from this ONU

 

NOTES

The imprudent inertia and the immotivated silence of this ONU towards the legitimate, inalienable and imprescriptible rights of the Venetian people, violating the very Charter of the Organisation of the United Nation ( signed in San Francisco on the 26th June 1945 and entried in force on the 24th October 1945) and, for the effect,

 

NOTIFIES AND DENOUNCES

To the General Assembly of the United Nation and to all the International Community

 

That because of the lack of an irrinouncable and effective exercise of the right of autodetermination of the Venetian People, and of the lack of accreditation to this MLNV from this ONU, that it will proceed unilaterally  to declarate the ripristination of the fully sovereignity of the Venetian People on the territory of the Venetian Republic also with the legitimate use of violence and, if necessary, with the start of the LIBERATION WAR.

It communicates that, under and for the effects of the rules of the International Right, this MLNV will constituate the NATIONAL LIBERATION ARMY with recruitment, training and  equipment of patriots that this ONU and the International Community will sustain, support and assist as expected from the International Right.

 

Viva San Marco!
The President of the del MLNV
Sergio Bortotto

 

 (nr.12 attached documents)

2011.10.17 – LA “SIGNORA” DEIDDA CATERINA E GLI INSULTI CONTRO IL MLNV

Come annunciato all'interessata, pubblichiamo l'e-mail inviata dalla "signora" DEIDDA Caterina che ha replicato ad una nostra news-letter dal sito del MLNV.
Credo sia doveroso e necessario far comprendere lo squallore di simili comunicazioni che manifestano la scarsa capacità di critica di certe persone.
 
 
Da info
 
A caterinade…
 
Data lunedì 24 ottobre 2011 – 14:38
 
Oggetto: Re: 17.11.2011: MONITO PER I RISCOSSORI STRANIERI ITALIANI… ATTENTI RISPONDERETE DI PERSONA DI TALI CRIMINI!
 
Bene… rimaniamo in attesa delle sue iniziative legali in ambito italiano che per questo MLNV, comunque, non hanno alcun valore giuridico.
Ci risparmi pure i suoi strali e le sue offese che non fanno altro che qualificarla per ciò che vale.
Noi non abbiamo tempo da perdere perchè dobbiamo ripristinare una Nazione occupata e se liberarci dall'occupazione dello stato straniero italiano significa liberarci anche da persone come lei, tutto ciò è un ottimo incentivo per noi.
Le confermiamo fin d'ora che la sua email, i suoi insulti e le sue opinioni offensive riguardo a questo Movimento di Liberazione del Popolo Veneto e alle ragioni della sua lotta saranno annoverate e pubblicate sul sito di questo MLNV a futura e pubblica memoria.
Siamo ansiosi e curiosi di capire chi tra noi avrà ragione … se dei poveri ignoranti e analfabeti come dice che noi siamo o se l'italiana di turno che sbava offese, minaccie e improperi contro i diritti di un Popolo.
La salutiamo e non si preoccupi, nessuno di noi le toglierà la sua italianità.
Sergio Bortotto Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto
 

 
Da: "Caterina Deidda" caterina…
 
A: "info" info@mlnv.org
 
Cc:
 
Data: Wed, 19 Oct 2011 20:44:03 +0200
 
Oggetto: Re: 17.11.2011: MONITO PER I RISCOSSORI STRANIERI ITALIANI… ATTENTI RISPONDERETE DI PERSONA DI TALI CRIMINI!
 
Non mi risulta di essermi iscritta in nessun sito di dementi, verificherò se ci sono gli estremi per un furto di indirizzi perchè sicuramente se mi sono iscritta in qualche sito probabilmente c'era qualcosa di ingannevole, visto che non mi iscriverei mai dove vengono partorite simili nefandezze. Per cui siete pregati voi di non prendervi la confdenza di mandare alla mia mail contenuti stupidi e demeti. malgrado le vostre idiozie l'unica repubblica esistente è quella italiana alla quale risponderete se saranno ravvisati estremi di reato relativamente al contenuto della vostra mail e relativamente all'acquisizione del mio indirizzo mail. Se scrivete CAZZATE al mio indirizzo rispondo in maniera che ritengo adeguata IO e gli unici che non devono prendersi confidenze siete voi dementi fuori dal mondo e dalla storia.
Sul diritto internazionale, meglio studiare. Iniziate dall'alfabeto che è meglio.. la strada è lunga.
senza ossequi
ps: avete fatto bene a cancellarmi
 
 
Il giorno 19 ottobre 2011 18:52, info <info@mlnv.org> ha scritto:
 
Prima di tutto prenditi meno confidenze e non permetterti di mancare di rispetto!!
Se hai ricevuto questa mail è perchè sei iscritta alla newsletter del sito www.mlnv.org e dal cui elenco abbiamo provveduto a cancellarti.
Ciò che riporta l'articolo è pura e semplice verità anche sotto il profilo giuridico, se poi tu non la pensi come noi è un problema tuo ma questo nulla toglie alla realtà dei fatti riconosciuti secondo diritto internazionale!!
Ossequi
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto
 

 
Da: "Caterina Deidda" caterinadei…
 
A: "MLNV Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto" info@mlnv.org
 
Cc:
 
Data: Mon, 17 Oct 2011 22:00:03 +0200
 
Oggetto: Re: 17.11.2011: MONITO PER I RISCOSSORI STRANIERI ITALIANI… ATTENTI RISPONDERETE DI PERSONA DI TALI CRIMINI!
 
Desidero non ricevere mail con simili cazzate! siete solo dei dementi.
 
 
Il giorno 17 ottobre 2011 20:45, MLNV Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto <info@mlnv.org> ha scritto:
 
A T T E N Z I O N E questo è un monito per tutti i funzionari, incaricati ed esecutori al servizio dello stato straniero italiano e che operano illegalmente sui territori della Repubblica Veneta: sappiate fin d'ora che è personale ogni responsabilità in merito ad atti e azioni di qualsivoglia maniera che comportino aggravi fiscali, minaccie, prelievi forzosi, ispezioni di natura fiscale e che appena possibile ad ogni singolo responsabile sarà chiesto di provvedere in proprio al risarcimento del danno causato al Cittadino Veneto anche e se compiuto in nome e in concorso con autorità straniere italiane.
Operatori di equitalia, guardia di finanza, riscossori di ogni ordine e grado sono avvisati.
Sarà istituito un Reparto Federale della Polizia Nazionale Veneta per la "caccia e la cattura" di quanti si saranno resi responsabili di simili azioni e si procederà alla confisca immediata e cautelare di ogni bene personale fino al 7° grado di parentela e generazionale.
PER SEGNALARE FATTI DI QUESTO TIPO ALLA POLIZIA NAZIONALE VENETA: clicca qui