COMUNICATI

GLI ARROGANTI PARASSITI ITALIANI NON SI SMENTISCONO

RISTORANTE DA MAURIZIO

Oggi ci siamo incontrati con Maurizio, il titolare dell'omonimo ristorante alle Grave di Papadopoli.
Un Veneto doc, che è stato capace di tener testa all’abituale insolente ignoranza, alla grettezza intellettuale e alla pochezza morale delle autorità d'occupazione straniere italiane.
Probabilmente questa pletora di sofisticati eccentrici parassiti stranieri italiani non si aspettavano la decisa presa di posizione del gestore, che ha tenuto testa alle pretese del prefetto Maria Augusta Marrosu ma anche del suo consorte, degli ufficiali e dei sottufficiali dell’arma dei carabinieri stranieri italiani e delle altre “autorità” italiane (compreso il presidente di provincia Muraro).
“LEI NON SA CHI SONO IO” … “IO LE FACCIO CHIUDERE IL LOCALE”.
imgresCon la solita fastidiosa flatulenza il borioso prefetto ha dato aria alla bocca dimenticando che arroganza e consapevolezza raramente vanno a braccetto.
Offese e minacce ad un Veneto, dunque!
Offese e minacce ad un Veneto che ha avuto il coraggio di ricordare a questi parassiti che nessuno a quel tavolo avrebbe mai pagato per gozzovigliare nel suo ristorante … (ad oggi nessuno sembra abbia mai pagato il conto).
Offese e minacce ad un Veneto per le quali nessuna autorità presente è intervenuta per far rispettare la legge anche all’illustre prefetto italiano.
Curiosa, inopportuna e illegale poi, la recente visita dei “nas” dei carabineri per un controllo al locale, (anche loro agiscono in difetto assoluto di giurisdizione ed è meglio ricordarglielo ogni tanto).
Mi ha rinfrancato trovare quest’uomo coraggioso più deciso di prima, tenace e desideroso di essere rispettato e non sottomesso.
Per ora non c’è verso, mettiamo tutto in conto … ma prima o poi questa teppaglia di parassiti italiani renderà conto alla Giustizia Veneta.
Ricordiamoci che la la sicurezza del potere si fonda sull’ insicurezza dei cittadini.
WSM
Venetia 18 luglio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
MARROSU MARIA AUGUSTA è un prefetto di Fascia B, e guadagna esattamente 127.279,63 euro.
Sono i soldi che incassa dai contribuenti per fare l’agente di viaggio dell’invasione.
Invece di pensare ai VENETI, la Prefetta minaccia di denunciarli perché proteggono le loro famiglie dall’orda che lei vuole imporre nelle loro case.
La Prefetta, che se ne frega dei VENETI che si suicidano perché sfrattati, ha impiegato meno di 24 ore per trovare appartamenti a pakistani appena scaricati da un camion in autostrada, e ammobiliarli con televisori al plasma.
Nel pacchetto vacanza, anche pacchetti di sigarette sparsi sui tavoli delle case: un po’ come i cioccolatini negli hotel di lusso.
I Prefetti, così come tutte le autorità d'occupazione straniere italaine, sono nemici del Popolo Veneto perché complici del sistema.

IL PIANO KALERGI E IL GENOCIDIO VOLUTO DEI POPOLI EUROPEI

l'italia e le sue forze dell' (dis)ordine sono complici

non ci sono rifugiati e povera gente che scappa da guerre e carestie, ma giovani maschi, nutriti e ben messi.
Quando il numero sufficiente sarà raggiunto (ed è tempo ormai) si infiammerà il saccheggio e la depredazione, una vera e propria guerra senza quartiere, casa per casa.
Come mai questa gente riesce a raggiungere le nostre Terre Marciane e nonostante vengano intercettati poi riescono a fuggire al controllo delle forze dell’ordine straniere italiane ?
Come fanno a scappare ?
Riescono a dileguarsi perché è loro permesso, anzi vengono aiutati in questo e il sistema straniero italiano è COMPLICE di questo programma di aggressione anche contro il nostro Popolo.
È urgente che costituiamo le CERNIDE con i Gruppi Civili di Autodifesa in ogni Municipalità e con essi dare l’avvio alla costituzione della Polizia Nazionale Veneta con almeno una Brigata Federale per i controlli dei confini della nostra Patria.
Gli appartenenti alle forze dell’ordine straniere italiane prendano seriamente in considerazione la possibilità di chiedere di partecipare a questo programma sotto l’egida del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio … fra un po’ sarà tardi anche per loro.
WSM
Con onore e rispetto
Venetia, 17 luglio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Kalergi, sconosciuto all'opinione pubblica, nelle classi di storia e tra i deputati è considerato come il padre di Maastricht e del multiculturalismo.
"La novità del suo piano non è che accetta il genocidio come mezzo per raggiungere il potere, ma che pretende creare dei subumani, i quali grazie alle loro caratteristiche negative come l'incapacità e l'instabilità, garantiscano la tolleranza e l'accettazione di quella "razza nobile".
Honsik, op.cit.

I sostenitori della Globalizzazione si sforzano di convincerci che rinunciare alla nostra identità è un atto progressista e umanitario, che il "razzismo" è sbagliato, ma solo perché vorrebbero farci diventare tutti come ciechi consumatori.

Il piano Kalergi:
il genocidio dei popoli europei
di Riccardo Percivaldi
L’immigrazione di massa è un fenomeno le cui cause sono tutt’oggi abilmente celate dal Sistema e che la propaganda  multietnica si sforza falsamente di rappresentare come inevitabile. Con questo articolo intendiamo dimostrare una volta per tutte che non si tratta di un fenomeno spontaneo. Ciò che si vorrebbe far apparire come un frutto ineluttabile della storia è in realtà un piano studiato a tavolino e preparato da decenni per distruggere completamente il volto del Vecchio continente.
LA PANEUROPA
Pochi sanno che uno dei principali ideatori del processo d’integrazione europea fu anche colui che pianificò il genocidio programmato dei popoli europei. Si tratta di un oscuro personaggio di cui la massa ignora l’esistenza, ma che i potenti considerano come il padre fondatore dell’Unione Europea. Il suo nome è Richard Coudenhove Kalergi. Egli muovendosi dietro le quinte, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto di unificazione europea.[1]
Nel 1922 fonda a Vienna il movimento “Paneuropa” che mira all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti. L’unificazione europea avrebbe costituito il primo passo verso un unico Governo Mondiale.
Con l’ascesa dei fascismi in Europa, il Piano subisce una battuta d’arresto, e l’unione Paneuropea è costretta a sciogliersi, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale Kalergi, grazie ad una frenetica e instancabile attività, nonché all’appoggio di Winston Churchill, della loggia massonica B’nai B’rith e di importanti quotidiani come il New York Times, riesce a far accettare il suo progetto al Governo degli Stati Uniti.
L’ESSENZA DEL PIANO KALERGI
Nel suo libro «Praktischer Idealismus», Kalergi dichiara che gli abitanti dei futuri “Stati Uniti d’Europa” non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’elite al potere.
«L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura  eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di personalità. [2]
Ecco come Gerd Honsik descrive l’essenza del Piano Kalergi
Kalergi proclama l’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinchè l’Europa sia dominabile dall‘elite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, negri e asiatici. A questi meticci egli attribuisce crudeltà, infedeltà e altre caratteristiche che, secondo lui, devono essere create coscientemente perché sono indispensabili per conseguire la superiorità dell‘elite.
Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile. Abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa.
I politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono i suoi progetti. I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che si dirige a Bruxelles e a Maastricht. Kalergi, sconosciuto all’opinione pubblica, nelle classi di storia e tra i deputati è considerato come il padre di Maastricht e del multiculturalismo.
La novità del suo piano non è che accetta il genocidio come mezzo per raggiungere il potere, ma che pretende creare dei subumani, i quali grazie alle loro caratteristiche negative come l’incapacità e l’instabilità, garantiscano la tolleranza e l’accettazione di quella “razza nobile”. [3]
DA KALERGI AI NOSTRI GIORNI
Benché nessun libro di scuola parli di Kalergi, le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati con negri e asiatici per distruggerne l’identità e creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze. Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia.
In suo onore è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy.
 
La Società Europea Coudenhove-Kalergi

 

 

 

 

 

 

 

 

ha assegnato alla Cancelliera Federale Angela Merkel il Premio europeo nel 2010

Il 16 novembre 2012 è stato conferito al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy il premio europeo Coudenhove-Kalergi 2012 durante un convegno speciale svoltosi a Vienna per celebrare i novant’anni del movimento paneuropeo. Alla sue spalle compare il simbolo dell’unione paneuropea: una croce rossa che sovrasta il sole dorato, simbolo che era stato l’insegna dei Rosacroce.
L’incitamento al genocidio è anche alla base dei costanti inviti dell’ONU ad accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea. Secondo un rapporto diffuso all’inizio del nuovo millennio, gennaio 2000, nel rapporto della “Population division” (Divisione per la popolazione) delle Nazioni Unite a New York, intitolato: “Migrazioni di ricambio: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento, l’Europa avrebbe bisogno entro il 2025 di 159 milioni di immigrati. Ci si chiede come sarebbe possibile fare stime così precise se l’immigrazione non fosse un piano studiato a tavolino. È certo infatti che la bassa natalità di per sé potrebbe essere facilmente invertita con idonei provvedimenti di sostegno alle famiglie. È altrettanto evidente che non è attraverso l’apporto di un patrimonio genetico diverso che si protegge il patrimonio genetico europeo, ma che così facendo se ne accelera la scomparsa. L’unico scopo di queste misure è dunque quello di snaturare completamente un popolo, trasformarlo in un insieme di individui senza più alcuna coesione  etnica, storica e culturale. In breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e costituiscono tutt’oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei governi volte al genocidio dei popoli europei attraverso l‘immigrazione di massa. G. Brock Chisholm, ex direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità  (OMS), dimosta di avere imparato bene la lezione di Kalergi quando afferma:
 «Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione delle  nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un’autorità centrale» [4]
CONCLUSIONE
Se ci guardiamo attorno il piano Kalergi sembra essersi pienamente realizzato. Siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione dell’Europa. L’assioma portante della “Nuova civiltà” sostenuta dagli evangelizzatori del Verbo multiculturale, è l’adesione all’incrocio etnico forzato. Gli europei sono naufragati nel meticciato, sommersi da orde di immigrati afro-asiatici. La piaga dei matrimoni misti produce ogni anno migliaia di nuovi individui di razza mista: i “figli di Kalergi”. Sotto la duplice spinta della disinformazione e del rimbecillimento umanitario operato dai mezzi di comunicazione di massa si è insegnato agli europei a rinnegare le proprie origini, a disconoscere la propria identità etnica.
I sostenitori della Globalizzazione si sforzano di convincerci che rinunciare alla nostra identità è un atto progressista e umanitario, che il “razzismo” è sbagliato, ma solo perché vorrebbero farci diventare tutti come ciechi consumatori. È più che mai necessario in questi tempi reagire alle menzogne del Sistema, ridestare lo spirito di ribellione negli europei. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l’integrazione equivale a un genocidio. Non abbiamo altra scelta, l’alternativa è il suicidio etnico.
 
Tratto da (CLICCA QUI)
 

IL MLNV NON SARA’ IN TRASMISSIONE A “CANALE ITALIA” IL 6 LUGLIO 2015.

indexIl MLNV non parteciperà.
Un sentito ringraziamento al conduttore delle rete televisiva Canale Italia Massimo Martire, ma il MLNV ha deciso di declinare l'invito alla partecipazione alla trasmissione del 6 luglio 2015.
Ad imporci il diniego è la combinata e fortuita compartecipazione alla trasmissione di BERTI Claudio presidente del Movimento per la  storia e l’identità italiana (MSSI) e dell’ex generale dei carabinieri Antonio PAPPALARDO per “Federcontribuenti”.
Il MLNV da tempo ha concluso la fase di rivendicazione del legittimo esercizio del diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto (e non dei cittadini italiani) e non ritiene di alcuna utilità andare in trasmissione per ribadire e dibattere di esso … tale diritto non è in discussione.
È ormai tardi per soffermarci sui problemi che affliggono i cittadini, compreso il Popolo Veneto e tutti gli altri Popoli delle Nazioni soggiogate e oppresse dallo stato straniero occupante italiano … c’è bisogno di soluzioni concrete e la nostra soluzione si chiama AUTODETERMINAZIONE ma si dice BASTA ITALIA.
Riteniamo pertanto inutile e inopportuno associare in una trasmissione televisiva il MLNV e realtà che sono di fatto incompatibili con il nostro percorso.
Non ha senso parlare dei problemi dei cittadini se le nostre proposte per la loro soluzione ci impongono di uscire dal “sistema” che altri invece ritengono di poter cambiare.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 3 luglio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
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L’INTIMIDAZIONE MAFIOSA DELLO STATO STRANIERO ITALIANO

Oggetto: Comunicato
Si fa seguito all’atto di diffida al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali emesso dall’ufficio per l’amministrazione generale del dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’interno italiano per intimarvi di adempiere con diligenza e senza ulteriore indugio all’ultimatum di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) notificato al governo italiano in data 13 dicembre 2010.
Vi abbiamo già ammoniti.
Vi abbiamo già diffidati.
Vi abbiamo già avvertiti.
Vi abbiamo già ordinato di ottemperarvi.
La vostra improponibile e illecita pretesa risarcitoria per i presunti danni all’immagine internazionale del vostro stato italiano assume i connotati di una vera e propria intimidazione mafiosa.
È improponibile perché si esige il risarcimento di un danno prima ancora di una sentenza di colpevolezza.
È illecita perché i vostri reiterati atti di forza contro questo MLNV e i suoi militanti tentano di negare al Popolo Veneto il legittimo esercizio del proprio diritto di autodeterminazione ed integrano veri e propri illeciti internazionali.
Come tale va presa in considerazione e respinta al mittente.
Premesso che il MLNV quale soggetto di diritto internazionale per sua natura non può essere soggetto né assoggettabile ad alcuna autorità e forza d’occupazione dello stato straniero italiano, quale giudice italiano potrà mai valutare obbiettivamente e con serenità di giudizio?
Considerato il suo difetto assoluto di giurisdizione e di competenza per materia e per territorio, quali garanzie di imparzialità e di terzietà potrà mai offrire un giudice italiano?
È questo MLNV pertanto che vi intima al risarcimento di tutti i danni passati, presenti e futuri come di seguito:
  1. danni patrimoniali e non patrimoniali a favore della Serenissima Repubblica Veneta, rivalutati mensilmente con un tasso non inferiore al 700% e per l’illecito prelievo fiscale come da denuncia di occupazione,  dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano in data 27 settembre 2010;
  2. danni patrimoniali e non patrimoniali causati con le inchieste poliziesco-giudiziarie farsa calunniose, condotte contro il MLNV e valutati in almeno un milione di euro al giorno a decorrere dall’inizio dell’illecita attività d’indagine e spionaggio;
  3. danni patrimoniali e non patrimoniali a favore di tutti i militanti del’MLNV e valutati in almeno un milione di euro al giorno a decorrere dall’inizio dell’illecita attività d’indagine e spionaggio condotte in danno di ogni singolo militante.
Tutti i crimini commessi dalle autorità inquirenti d’occupazione straniere italiane sono ben evidenziati nelle numerose segnalazioni inoltrate anche al governo italiano.
A conferma dell’inaffidabilità della giustizia italiana si rinvia alla denuncia del 6 dicembre 2012 inoltrata il giorno successivo al Segretario Generale ONU a New York, all’Assemblea Generale ONU, alla Corte Internazionale di Giustizia, alla corte costituzionale italiana e al comando generale arma dei carabinieri italiani.
WSM
Venetia, 1 luglio 2015
Paolo Gallina, Vice Presidente del MLNV
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
e questo sarebbe il ministro dell'interno italiano
che chiede a noi i danni per il nocumento all'immagine internazionale dell'italia
perchè rivendichiamo il diiritto di autodeterminazione del Popolo Veneto
… ma va in mona, molton.  (tratto da qui)
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ecco la follia italiana:
FOLLIA ITALIANA
 

SQUOLA ITALIANA … NO, GRAZIE!

13 giugno 2015
Ecco  un'esempio di come anche i giovani reagiscono alla scuola imposta dal sistema italico.
 
Riccardo Da Col
adulazioneCi abituano alle ingiustizie e alle prese per il culo fin da quando siamo giovani, non so se ringraziarli o smerdarli e vergognarmi per loro.
"Siamo divisi come classe.. si, divisi in graziati e cazziati", mai sentito cosa più vera.
Vergognosi questi dipendenti statali definiti come (mediocri) insegnati a cui basta uno stipendio fisso e qualche atto di buonisimo per dimostrare che un altrettanto mediocre liceo dà promozioni meritocratiche a chi si impegna; certo, cosi sembra, stronzate: sei lecchino e piangi per la disperazione, sei promosso, tiri fuori coglioni, maturità e impegno nonostante le tue difficoltà, vieni cazziato.
Imparate a fare il vostro lavoro, e meditate quando dite "vi bocciamo per il vostro bene", perché promuovere qualcuno solo per dimostrarsi clementi davanti a delle lacrime o lecchinaggi non é di certo fare il bene di quegli studenti, che continueranno a proseguire i loro studi con enormi lacune e andranno avanti nella vita parandosi il culo dietro a bei faccini e presunte difficoltà, ma certo, potrebbero pur sempre diventare insegnanti mediocri e incompetenti come voi, ottima cosa.
Questa é la vera ignoranza italiana, non quella che ci illudete di evitare attraverso i vostri insegnamenti.
Non parlo solo a nome mio, anzi.
Formate gente competente, non paraculi.


VENETI A CASA PROPRIA

Ecco un grande esempio di civiltà e di dignità personale.
E ricordate che il Popolo Veneto esiste e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
I Veneti sono Persone accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche e come tali affermano la propria Nazione.
Il Popolo Veneto si identifica in quanto tale a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibile a specifici tratti razziali.
 
 
 
 

ELEZIONI STRANIERE ITALIANE 2015 – L’INGANNO DI INDIPENDENZA VENETA

L’INGANNO DELL’AVVOCATO MOROSINI DI “INDIPENDENZA VENETA”.
Cosa si arriva a dire per una poltrona in regione.
IV
1° INGANNO:
COSTRUIRE UN NUOVO STATO
Noi Veneti non abbiamo bisogno di ricostruire un nuovo stato ma di ripristinare il nostro che esiste da oltre mille e duecento anni ed è la SERENISSIMA REPUBBLICA VENETA, oggi occupata dallo stato straniero italiano.
La regione veneto è un ente amministrativo italiano ed è una sua invenzione.
I territori della regione veneto non sono che una minima parte di quelli che appartengono alle “Genti Venete” che nel loro insieme costituiscono il Popolo Veneto e che devono amministrarsi liberamente ognuno a casa propria e concorre alla pari in tutti i pubblici uffici della Nazione.
 
2° INGANNO:
UNO STATO LIBERO DAL DEBITO PUBBLICO
Ma di quale debito pubblico parla l’avvocato Morosini?
Il Popolo Veneto non ha alcun debito con nessuno, anzi l’italia deve restituire tutto il maltolto con l’imposizione illegale di tasse e balzelli … quindi la SERENISSIMA REPUBBLICA VENETA non ha alcunché da spartire con il malaffare italiano e l’incapacità politica di amministrare il bene pubblico.
La nostra Patria non ha alcun dovere neppure nei confronti dell’attuale europa.
 
3° INGANNO:
PERCHE’ L’INDIPENDENZA SI PUO’ FARE
L’avvocato Morosini (in questo caso dimostra propria di essere un avvocato italiano) cita la Carta delle Nazioni Unite (artt. 1 e 55) e alcune leggi italiane (che non ci riguardano) riferendosi all’autodeterminazione.
Impropriamente parla di autodeterminazione perché contraddicendosi afferma che l’autodeterminazione è un DIRITTO previsto per legge ma che bisogna che i cittadini votino a maggioranza un referendum con monitoraggio internazionale.
Questa è una menzogna spudorata perché nel diritto internazionale non si parla affatto della necessità di indire un referendum.
Ancora una volta si vuol fare credere che per rivendicare un diritto previsto per legge si debba chiedere di fare una consultazione popolare … ma se è già un diritto previsto per legge perché i cittadini devono votare per tale diritto?
Di quali cittadini parla il caro avvocato italiano Morosini ???
Dei cittadini italiani e stranieri residenti nella regione veneto ???
O si riferisce ai soli cittadini del Popolo Veneto ???
Perché l’avvocato italiano Morosini non precisa quello che cita il diritto internazionale: solo un Movimento di Liberazione Nazionale (e non un partito politico) può rivendicare il diritto di autodeterminazione in nome di un intero Popolo.
Perché l’avvocato Morosini tace sulle condizioni previste dal diritto internazionale affinché un Movimento di Liberazione possa rivendicare il diritto di autodeterminazione, ovvero:
  1. l’occupazione dei territori della propria Patria da parte di uno stato straniero;
  2. lo stato straniero occupante applica una politica razzista nei confronti del Popolo occupato;
  3. lo stato straniero occupante applica una politica colonialista nei confronti del Popolo occupato.
L’italia, compresa la regione veneto di cui l’avvocato Morosini aspira a diventare il presidente, integra tutte e tre queste caratteristiche.
 
4° INGANNO:
VERI RAPPRESENTANTI VENETI IN EUROPA
Come si può pretendere di parlare di indipendenza e costituire uno stato libero se già viene imposto ai Veneti di stare in questa europa composta da stati creati da guerre e da interessi oligarchici.
Di quale europa parla l’avvocato Morosini, visto che questa europa soffoca la sovranità nazionale e originaria di Popoli liberi e impone la sudditanza monetaria?
 
5° INGANNO:
PENSIONE AGLI ANZIANI
Bisogna uscire dal sistema imposto dall’italia.
La pensione non può essere garantita dall’imposizione di tasse e da un elevato costo del lavoro, insistere con questo sistema significa rubare oggi a chi lavora per dare le briciole a chi ha già dato.
 
Siamo stufi di questi falsi patrioti che ancora ingannano il Popolo Veneto.
Il MLNV evita i facili “galleggiamenti politici”, sfida e contesta le ambizioni partitocratiche dei falsi indipendentisti che con pretestuoso trasformismo si candidano in competizioni elettorali straniere italiane.
Il MLNV detesta e rifiuta ogni deriva violenta che violi il rispetto dei diritti umani, civili e politici delle persone ed evita e non vuole avere a che fare con quanti arrogantemente si ergono quali unici eredi della Serenissima Patria, quanti esigono e pretendono che gli si riconosca un’inesistente ed egemonico primato di supremazia.
Il MLNV non ha tempo per competere o emulare altri indipendentisti perché è talmente singolare e mirato il proprio percorso che non può neppure permettersi il lusso di rincorrere quella visibilità mediatica che altri sembrano agognare.
Il MLNV disprezza e ripudia gli impostori, i saltimbanchi e gli imbonitori di turno che in malafede danno false speranze e ingannano il Popolo Veneto con illusionistici percorsi indipendentisti.
Non credete a nessun partito politico, a nessun poltiicante che si candida a elezioni straniere italiane …
NOI VENETI NON SIAMO MAI DIVENTATI ITALIANI,
NON CEDERE ALL'INGANNO
E NON ANDARE A VOTARE.
 
WSM
Venetia, 22 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisotrio
 
BASTA ITALIA 0
 
 

GUARDIA DI FINANZA ISCRITTA A RUOLO GIUDIZIARIO IN FRIULI

Il 17 aprile 2015 un brigadierindexe e due appuntati scelti della guardia di finanza straniera italiana della compagnia di Gorizia, sono stati segnalati alla Divisione Federale Investigativa del Provveditorato Generale di Polizia Giudiziaria del Dipartimento di Giustizia per aver eseguito l'ennesimo vessatorio controllo della durata di oltre sette ore presso una sala giochi di quel Distretto Municipale.
AI tre militari italiani, iscritti a ruolo giudiziario vengono attribuite responsabilità in ordine alle seguenti violazioni:
  1. reiterate violazioni dell’Ultimatum del MLNV;
  2. illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro Cittadini del Popolo Veneto mediante strumentali, razzisti, pretestuosi e persecutori controlli di polizia della forza armata militare straniera italiana;
  3. illeciti a sfondo razzista, persecutorio e discriminatorio posti in essere con premeditazione e con dolo specifico contro Cittadini del Popolo Veneto, mediante pretestuosi e vessatori controlli di polizia della forza armata militare straniera italiana anche in palese violazione delle stesse norme di legge italiane, tra i quali: violenza privata aggravata, violazioni di domicilio, di luoghi privati e aperti al pubblico con armi da guerra, illegali ispezioni locali presso la sede dell’attività lavorativa, sequestri illegali di apparecchi elettronici da gioco, reiterate attività di controllo persecutorie, vessatorie e pretestuose ai danni dei Cittadini del Popolo Veneto parti offese, violenze morali e psicologiche sui Cittadini del Popolo Veneto parti offese sottoposti illegalmente a controlli di polizia eseguiti dalla forza armata militare straniera italiana, reiterate falsità ideologiche in atti, omissioni di denuncia da parte di chiunque legalmente obbligato dei crimini commessi dagli stessi inquirenti italiani, abusi d’ufficio, associazione per delinquere finalizzata a commettere i predetti crimini a sfondo razziale e contro i Cittadini del Popolo Veneto parti offese, tutti gli altri crimini ravvisabili de plano nelle razziste, calunniose e persecutorie attività di controllo poliziesche straniere italiane;
  4. violazioni dei fondamentali diritti umani, civili e politici dei Cittadini del Popolo Veneto parti offese, in totale ed evidente spregio alle stesse norme del "Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici" adottato e aperto alla firma a New York il 19 dicembre 1966, e ratificato dallo stato straniero italiano con legge n. 881/77, ed in evidente spregio alle stesse norme della Costituzione italiana.
  5. atti di forza e di aggressione dello stato straniero italiano a mezzo di suoi militari contro la sovranità del Popolo Veneto, contro la sovranità personale di persone di Nazionalità Veneta e contro l’integrità territoriale della Nazione Veneta, con l’aggravante derivante dalla condizione illegale di occupazione e di colonizzazione della Nazione Veneta.
Ai militari vengono inoltre contestate le seguenti circostanze aggravanti:
– l’aver agito in difetto assoluto di giurisdizione nel Territorio della Repubblica Veneta;
– l’aver agito in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
– l’aver commesso i suddetti crimini con abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti la propria pubblica funzione.
E' seguita l'intimazione alle “autorità” di occupazione straniere italiane di chiudere con effetto immediato tutti i procedimenti instaurati e di restituire con sollecitudine ed immediatezza tutti gli effetti e i beni illegalmente sequestrati, nel corso delle relative illegali, illecite attività di controllo poliziesco-militare.
Per i suesposti motivi, non appena ripristinata la Sovranità del Popolo Veneto sui Territori della Repubblica di Venezia, gli indagati verranno assicurati alla Giustizia Veneta affinché ne rispondano in sede civile e penale nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso.
Si rammenta che in sede civile gli autori responsabili dei suddetti atti criminosi risponderanno di tutti i danni cagionati ai Cittadini del Popolo Veneto parti offese con tutti i loro beni presenti e futuri, fino alla settima generazione.
"A buon intenditor, poche parole" ovvero "intelligenti pauca", (letteralmente "a chi capisce basta poco").
Prima o poi si dovrà rendere conto degli illeciti commessi e la Giustizia Veneta, non sarà certo quello italiana.
Co onor e rispeto
WSM
Venetia, 18 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

SIETE ARMATI

 

 

MALEDETTI IPROCRITI.

Ecco che in prossimità delle elezioni regionali straniere italiane anche i politicanti venetisti gettano la maschera … e lo fanno senza alcun ritegno.
Usano la bandiera del Popolo Veneto, della Nazione Veneta per sponsorizzare le loro agognate poltrone in ambito italiano.
Vipere e sciacalli, veri e propri avvoltoi della peggior politica italiana, sepolcri imbiancati, falsi profeti che usano a loro tornaconto il serissimo bisogno d'indipendenza del Popolo Veneto.
Potremo scrivere poemi interi su questi volta gabbana e politicanti venduti all'italia … ma è meglio non perdere tempo e rischiare di dare loro la visibilità che neppure meritano.
NON ANDATE A VOTARE.
Con onore e rispetto
WSM
Venetia, 14 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
ZAIA E GUIOTTO CHE VEROGNA
 

“SUICIDI DI STATO” … INCONTRO CON RITA ZANIBONI.

Ieri sera presso la sede della ditta LAGO in via dell'Artigianato II° n. 21 a Villa del Conte (Pd) alcuni membri del direttivo del MLNV hanno partecipato ad una conferenza tenuta da Rita Zaniboni concernente un drammatico ma attualissimo tema quello sull'eccidio del Popolo Veneto (e non solo), ovvero i “suicidi di stato”.
Con garbata fermezza e premurosa sensibilità umana questa donna ha illuminato con la sua determinazione la tragicità del problema, spesso e dolosamente occultata dalle responsabilità politiche del sistema italia.
Tutti hanno convenuto che è necessario creare una rete di solidarietà per aiutare chi vive questa drammatica situazione non dimenticando che proprio in momenti come questi, la fragilità umana, la dignità personale  e lo scoramento spesso acuiscono il senso di abbandono e di isolamento e l’incapacità per molti di chiedere aiuto.
Il MLNV è intervenuto con decisione soprattutto nel denunciare il “sistema italia” e le sue dirette responsabilità per la crisi economica palesando anche la scandalosa pretesa dello stato italiano di monopolizzare anche la solidarietà che da sempre contraddistingue pure il Popolo Veneto.
Per riuscire ad essere realisticamente risolutivi è necessario recuperare la legalità sui nostri territori e quindi le nostre più sane e cristiane tradizioni.
Oggi la società vive una programmata e voluta crisi che non è solo economica ma anche di legami e relazioni.
Lo stabile e tradizionale sistema di valori è stato minato di proposito con finalizzate e insidiose dinamiche di suggestione sociale che vogliono imporre mutamenti e stili di vita che non ci appartengono.
Semplicità e meno burocrazia, vera solidarietà umana che travalica i muri degli alveari in cui ci vogliono far vivere senza conoscerci.
La tradizionale società patriarcale, scandita da regole alle quali tutti si conformavano e da una rigida e autoritaria morale costituisce comunque il nostro “patrimonio genetico” e non può essere cancellato e ignorato, come oggi si tenta di fare.
Siamo il frutto di ciò che i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri avi sono stati in passato, con i loro errori, sacrifici, eroiche, epiche e ordinarie scelte di vita.
Noi dobbiamo aspirare ad una società libera e dobbiamo ripartire dai valori che creano ed onorano i nostri legami e le nostre relazioni e la via tracciata dalle tradizioni, dalla storia, dalla cultura del nostro Popolo sono una fonte di ricchezza e questo da molto fastidio a chi non vuole un Popolo risvegliato e cosciente.
Unica nota dolente la sconcertante pretesa di qualcuno di servirsi di quell’incontro per chiedere cospicue donazioni in favore di una sua attività.
Un grazie anche a Rosanna che ha organizzato e consentito quest'incontro.
Grazie, Rita.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia 12 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
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RIGHT TO SELF-DETERMINATION OF THE VENETIAN PEOPLE

Object : RIGHT TO SELF-DETERMINATION OF THE VENETIAN PEOPLE .
Failure to observe the United Nations Charter and other rules of international law on the part of the Italian state and of ' O.N.U. ;
URGENT APPEAL TO MEMBERS OF THE COMMUNITY ' INTERNATIONAL

INTRODUCTION
Events millennial history attribute the qualification of the Venetian People and Country Veneta allocated to the Gentiles in the territory of Venetie , which share the same language , with local variations more or less marked , spoken by millions of migratory Venetians and other Venetians million emigrants in the world that share the same history , the same traditions and the same culture .
Any human community freely united by a lasting feeling of belonging and having a common reference to its own culture , language and their own historical tradition , developed on a specific geographical area , constitutes a people , as is the Veneto . The nationality Veneta is the expression of identity of the Venetian People shared freely every member for their sense of belonging to that specific community of language, culture , tradition , religion , history .
The nationality Veneta complies and is expressed with the concept of nation Veneta designed to identify , qualify and enhance the plurality of the Gentiles Venetian allocated and sovereign over its territory.
 The Venetians have lived free and sovereign in the territories of the Republic of Venice until 1797.
Historically since 1797 the state has suffered employment Veneto Napoleonic army since 1815 and its territories were occupied the Austro-Hungarian Empire.
Since 1866 there is also de jure and de facto occupation illegitimate, illegal, violent and repressive foreign State Italian, which today still acts to pay the Venetian People, along with its culture, its language, its traditions, its customs and traditions, impressive, even with the military repression, its administration, its institutions, its armed forces and police, also taking advantage of all the human resources, financial, tax, economic, capital, natural landscape; still continues to impose a cultural model, the mentality and customs totally alien to that of the Venetian People.
For these reasons, September 29, 2009 We are patriots of the Venetian People have formed the National Movement for the Liberation of the People Veneto (MLNV), pursuant to and for the purposes of the rules of international law, in order to liberate the territories of the Republic of Venice from 'Italian foreign occupation and to restore the sovereignty of the People Veneto .
The MLNV after its establishment has filed the " complaint of occupation , domination and colonization of the country by the foreign state Veneta Italian – Veneto claim of sovereignty of the people " at the UN Geneva on 28 September 2010 and at the UN in New York on 27 November 2011; the Administration of the United Nations to date has refused pretext of responding documentary of their deposit .
He then notified the Ultimatum Italian foreign state on 14 December 2010
Despite repeated acts of aggression committed by the state against the Italian MLNV and its militants , has followed up with the establishment of the Provisional Government Veneto ( GVP ) as the institutional apparatus of MLNV under and for the purposes of the First Protocol dell'art.96.3 Geneva of 1977

That said , again without getting any response , this National Liberation Movement of the People Veneto ( MLNV ) through its institutional set apart Veneto Provisional Government ( GVP ) has also complained to the International Court of Justice , the Italian government for the repeated and numerous illicit international , as follows :
1 – INFRINGEMENT INTEGRITY ' TERRITORIAL Serenessima REPUBLIC OF VENICE
In the spring of 1797 Venice was threatened closely, by land and sea.
All Domains "State by Tera" (mainland territories) had been invaded by French troops, launched in pursuit of the retreating Austrian regiments in Trento.
General Bonaparte , taking advantage of neutrality declared by the Serenissima , had seized all its larger cities and fortresses.
The Venetian People was dramatically exposed to any kind of violence, extortionists and robbed with arbitrary confiscations and frequent were the riots that raged against the occupier side of the Alps.A demonstration and confirmation of the desire to "annex" illegally territories of the Serenissima Republic of Venice remembers that April 17, 1796 Napoleon signed in Leoben, Styria, a preliminary peace with representatives of the Austrian Emperor Francis II.
In the secret clauses annexed to the Treaty Napoleon Bonaparte already ordered the transfer of the domains of the Republic of Venice Mainland Austrian Empire in exchange for the evacuation of the country Netherlands by the latter .With these clauses Austria would have to give Belgium and Lombard territories to France in exchange for the territories of the neutral Republic of Venice , including Istria and Dalmatia ;
Venice would survive only in the territories of Dogado.
The treaty will then be confirmed by the Treaty of Campo Formio , October 17, 1797 , including, however, the exchange also Venice itself .
Moreover , demonstrating and confirming the subsequent desire of Italian " annexation " illicitly territories of the Serenissima Republic of Venice to the Kingdom of Italy the prime minister of the kingdom of Sardinia Cavour ( then Kingdom of Italy ) had already designed and planned d ' agreement with Napoleon III in Plombières in 1858 to annex all the territories of the Republic of Venice in a realm of Italy under the domain of  Savoia.
With the fierce and bloody invasion , the violent repression and subsequent annexation of the territories of the other pre-unification states of the Italian peninsula , was born in 1861 the Kingdom of Italy by the Kingdom of Sardinia , private ( in 1860 ) the County of Nice and the Duchy of Savoy ( claimed by France ) .
Verbal agreements Plombiéres predicted for the realization of the political project of a common war France and the Kingdom of Sardinia against Austria in the meantime occupied territories of the Republic of Venice as prescribed in previous agreements of April 17, 1796 made with Napoleon in Leoben which was implemented by the Congress of Vienna in 1815 .
After the Congress of Vienna, the Italian peninsula was divided in a dozen states .
The Kingdom of Sardinia , ruled by the Savoy , regained the Piedmont and Savoy , and was further expanded with the territories of the former Republic of Genoa , without any right of objection by the latter and without plebiscite .
In the rest of the north of the Italian peninsula was formed the Kingdom of Lombardy -Venetia under the control of Austria , including the mainland territories of the Republic of Venice ( Veneto , Friuli and eastern Lombardy ) , which contrary to the guiding principles of the Congress was not reconstituted , together with the rest of Lombardy .
It was annexed by the Valtellina , for which the Swiss requests were rejected , that this valley – belongs to Switzerland from 1512 to 1797 – returned to Canton Grisons or had joined the Confederacy , as autonomous canton .
One that broke the Italian historiography defines as " War of Independence " , the project foundered due to the unilateral decision of Napoleon III to leave the conflict ( armistice of Villafranca ) , allowing the Kingdom of Sardinia to capture only a small part of the territories Veneto .
Austrian rule on the Venetian territories finally ceased in 1866 after the war declared on Austria by Prussia , in agreement with the Italian kingdom .
Subsequent peace agreements signed between Austria and Prussia forced Italians , isolated , to stop military operations and to accept an armistice
Austria , in agreement with Napoleon III entrusted the Venetian territories to France on condition that it was recognized at the Venetian People the right to choose their own future through a plebiscite .
But the plebiscite was held October 22, 1866 organized , controlled militarily and then exploited by the occupation authorities of the Kingdom of Italy .
Out of a population of 2,603,009 people , voters were 647 426 and 69 votes against .
Under the pretext of the plebiscite – scam the kingdom of Italy erased national borders of the Republic of Venice and imposed its rule with the adoption of the Royal Decree nr.3300 of November 4, 1866 .
It should be noted that the right to territorial integrity of a nation states at the dawn of international law with the so-called " Peace of Westphalia " in 1648.
In particular , since the times of classical international law the legal freedom came to the point that the states could agree with others their own extinction .
In the present case must be pointed out as the Republic of Venice has never agreed with the Kingdom of Italy , and with no other its own extinction .
The Venetian Republic was then still a right to expect from all the others were full respect of its territorial integrity and political independence ; Moreover , the war does not give the occupier occupatio Italian title to annex the Venetian territories occupied .
Annexations made lovely pendant are void .
The occupation of the Venetian territories can not produce the transfer to the state foreign occupier Italian , against the protest of the Venetian People sovereign , although Italy behaves mood domains .
Otherwise you should recognize regulatory effect ( ie the way of purchase of territorial sovereignty)  the principle of effectiveness .
The legal title of the Venetian People sovereign prevails effectiveness of the situation .
It states that it is to reject the argument that the mere passage of time may result in the transfer of the territory to a kind of acquisitive prescription , if the Venetian People sovereign it is inert .
2 – PREVENTION AND SUPPRESSION OF THE YEAR OF SOVEREIGNTY ' NATIONAL PEOPLE VENETO IN THE TERRITORIES OF THE SERENE REPUBLIC OF VENICE .
The kingdom of Italy , after having invaded and militarily occupied the Venetian territories , deprived the Republic of Venice of its independence , its sovereignty and his freedom .
Thus violated and prevented the exercise of full sovereignty of the People Veneto , imposing and replacing its sovereignty , its administration, its institutions and its flag ( the Italian flag ) the sovereignty , administration , institutions and their flag of the Serenissima Republic (the Banner of St. Mark), as well as still continues to make the Italian state .
The Italian foreign state , from the date of its illegal occupation , prevents the Venetian People to exercise its sovereignty with its own institutions and interaction among its members for the pursuit of development and common progress according to their own customs and traditions as well as prevents him to legislate and establish its own legal statutes , codes , standards, and regulations with value and force of law for all members of society Veneta who have freely decided to make you part.
The Republic of Venice , to now deprived of its independence , sovereignty and freedom , has been divided by the state foreign occupier racist and colonialist Italian and today is managed by four ( 4 ) regional authorities in Italian .
3 – SUPPRESSION OF NATIONALITY ' VENETA
Any human community freely united by a lasting feeling of belonging and having a common reference to its own culture , language and their own historical tradition , developed on a specific geographical area , constitutes a people .
Nationality is the expression of the identity of a people shared freely every member for their sense of belonging to that specific community of language, culture , tradition , religion and history .
The nationality complies and is expressed with the concept of nation destined to identify , qualify and enhance the diversity of the community of Peoples universally understood as humanity
.Having said that it is and must be considered the expression of Nationality Veneta typical of the Venetian People and its identity can be imposed and no Veneto Italian nationality .
4 – WAR AND REPRESSION ALSO MILITARY OCCUPATION OF THE REPUBLIC VENETA .
Since the first French occupation of Napoleon in 1797 with the dispossessing the legitimate " Parliament Veneto " ( Great Council ) and the subsequent Austro-Hungarian domination imposed by the Congress of Vienna in 1815 , there have been several outbreaks of the Venetian People against foreign domination .
However , in the naval battle of Lissa ( July 1866 – Osterreiche Venezianische – Marine ) and the Battle of Custoza ( Verona ) , the Venetian People fights alongside the Austro – Hungarian empire against the invading Italian , while Italy , even today , falsely tries to pass these motions Risorgimento battles for Italian yarn .
At that time Austria and Prussia signed peace agreements , and forced Italians , isolated , to stop military operations and to accept an armistice .
As per the agreement of peace Austria gave the territories of the Republic of Venice to France , on the understanding that Napoleon III would allow a free referendum so that the people could decide whether to become Italian Veneto .
The Republic of Venice , but in a state of foreign occupation also military , has never agreed with anyone was their extinction or held a referendum about .
In violation of the terms already agreed between Austria and France , and despite the peace treaty signed in Vienna October 3, 1866 between the King of Italy and the Emperor of Austria which restricted the possible union of the territories of the Republic of Venice and the remaining territories under control Habsburg ( entrusted with the Congress of Vienna in 1815 ) " to reserve the consent of the people duly consulted ," the kingdom of Italy completed instead the military occupation of these territories .
There was great concern that there was great concern that the Venetian People would never freely expressed a willingness to be submissive to the Kingdom of Italy ; that's why , eluding the delivery of its territories for the legitimate representatives of the Republic of Venice , to enable the consultation of the Venetian People in conditions of freedom from foreign occupation, the plenipotentiary of the king of Italy , Count Thaon Revel , surreptitiously instructed ad hoc nominees , Count Luigi Michiel , Edoardo De Betta and Achilles – Emi Kelder , so representing the Venetian People receive from the French General Le Boeuf , Plenipotentiary of ' Emperor of France , the formal delivery of the territories of the Republic of Venice .
That fact is confirmed by the same Count Thaon Revel in his memoir " The Assignment of Veneto " where precise as the three chiefs had never been authorized to represent the People Veneto because he himself appointed to receive the territories from the French general , as in fact took place October 19, 1866 at a hotel in Venice .
This explains why the three nominees , after receiving formal territories of the Republic of Venice from the French general Le Boeuf , immediately ceded the sovereignty of the People Veneto and the territories of the Republic of Venice to Count Thaon Revel Plenipotentiary of the king of Italy .
In this regard , the Journal of Venice October 20, 1866 headlined :
" This morning ( 19 ) in a hotel room Europe has made the sale of the Veneto " .
The implementation of the so-called " referendum " held three days after the transfer of the territories of the Venetian Republic , namely October 22, 1866 , had the value of a mere farce , for compliance with the peace treaty signed in Vienna October 3, 1866 , organized and carried out by the occupation authorities and controlled by foreign military Italian .
For all these reasons also the current Italian foreign occupation of the territories of the Republic of Venice is considered illegal and illegitimate outset.
5 – COLONIZATION OF THE REPUBLIC OF VENICE AND THE PEOPLE VENETO
Since its occupation power Italian has erected a wall of silence around the real causes of forced national unity hiding the resistance flourishing Nations pre -unification and their free Peoples have opposed the invasion and Italian occupation .
The Italian Risorgimento is actually a myth nonexistent .
Real genocides , massacres , concentration camps and the exodus of peoples are the indelible mark and the price of the forced unification of Italy .
The mystification of the unification of Italy is an insult to the innocent victims , the fighters and patriots of the past and present who have defended and defended , even with the ultimate sacrifice of life , their Patrie that Italy wanted and wants erase from history .
Italy from the date of employment has done and continues to this day to colonize the Venetian Republic , to facilitate their economic domination of all human resources , financial, tax , economic, capital , natural, scenic and wildlife , historic and artistic .
It also prevents the Venetian People to decide freely their political status and freely pursue their economic, social and cultural , depriving him even of its own means of subsistence .
In addition to these socio-economic processes , aiming to predation of resources without any interest for the development of the territory , if they have other , a socio-cultural level , no less devastating .
Taking advantage of the economic, political and military , the Italian foreign state exerts a real cultural imperialism with the imposition of the Italian language and a culture that does not belong to the People Veneto .
The People Veneto is victim of Italian because it is deprived of their property and their rights , and is also induced to take the values of the colonizers , to justify its arrogance , self blaming and develop a humbling sense of inferiority .
Every occasion is valid in an attempt to shame the Venetians of their own identity and their own language , the subject of a strong discrimination because of Italian nationalist politics , despite the strong local roots , is always less spoken .
The Venetian language , with its inflections and variations more or less pronounced , is a strong glue identity for the People Veneto and that is why it has been systematically attacked , banned in schools , from any field officer and often ridiculed .
The few rules for the protection of the Venetian language are not implemented.
Even all attacks and omissions regarding the Venetian language should be seen in an aggressive strategy that threatens not only the linguistic aspects , but it is time to subtract the total of goods and rights , in particular the inalienable right of the people to self-determination and the Veneto freedom .
6 – CRIMES AGAINST HUMANITY
Since its occupation , Italy has intentionally attempted to subdue the Venetian People in these conditions of existence which would entail both physical and cultural extinction ( diaspora Venetian ) ; Also according to the definition adopted by the UN constitute genocide , " acts committed with intent to destroy , in whole or in part , a national, ethnical , racial or religious group ."
The genocide is considered as a specific crime and as such incorporated in international law and the law of many countries .
We can not forget the historical truths hidden and shocking as those of sinkholes .
Still in 1962 , on the basis of secret agreements ( nr.57 / 62 ) with the Yugoslav government of Tito, Italy was financing the maintenance of slavery , paying by name food and clothing of prisoners istroveneti kept in a concentration camp within of a copper mine in Mitrovica  (former Yugoslavia), provided they do not return to their lands of origin .
Foibe were a GENOCIDE wanted by Italians and Yugoslavs to the detriment of the Venetian People, which continues today in the form of cultural oblivion and denial of political freedoms that lead to economic servitude.
The history of the Italian state emerges massacred and broken.
The founders and the " fathers " of the Italian republic , by De Gasperi in Togliatti , Pertini by Rossi, from Parri to Valiani Tito paid to extend the dominion even to the Garda , and paid until the 60 prisoners to keep the Venetians in the fields concentration Yugoslavs .
In this regard it recalls the great research work and denounced by Marco Pirina Director , since 1988 , the Center for Studies and Historical Research " Silentes loquimur" of Pordenone , known in Italy and in Europe to have made known through more than 600 conferences , in 20 years ,The tragedy of the sinkholes
To date, the Italian foreign state under the pretext of implementing targeted policies of welcome for immigrants , requires integration and facilitating settlements radicamenti settled on the Venetian territories of foreign culturally averse to the traditions , customs and habits of the Venetian People
Particularly poorly tolerated by the People Veneto is the tax residence of criminals matrix subversive mafia here confined regime of stay required and the systematic occupation of the top positions of the majority of Italian institutions .
7 – REPEATED ACTS OF AGGRESSION AND WAR AGAINST THE PEOPLE VENETO AND MOVEMENT OF NATIONAL LIBERATION OF THE PEOPLE VENETO ( MLNV ) .
The national liberation movements are qualified by their international legitimacy based on the right to self-determination , they achieve a significant position internationally because of their political goals , such as the fight to free themselves from colonial rule , by a racist regime or foreign occupation .
The principle of legitimacy of national liberation movements is that of self-determination .
Self-determination of the People Veneto is a real inalienable , non-transferable and imprescriptible , part of JUS cogens ( international law imperative) .
The only Venetian People has the legitimate exercise of this right erga omnes ( against all other states ) and only the national liberation movements are entitled to act on behalf of an entire people even internationally .
In light of these principles , for the decision and will of some Patriots Venetians , September 29, 2009 was established the National Liberation Movement of the People Veneto ( MLNV ) under and for the purposes of the rules of international law , as a legitimate expression of the right to self-determination of peoples enshrined in Article 1 paragraph 2 of the Charter of the United Nations signed in San Francisco on June 26 , 1945, entered into force on 24 October 1945 and the " International Covenant on Civil and political " adopted and opened for signature in New York December 19, 1966  ( ratified by the foreign state with Italian Law no . 881/77 ) .
Despite MLNV , since its formation , has always followed a rigorous path under international law and though the right of self-determination has been ratified by Law 881/1977 Italian legal value as state law prevails over domestic law ,   ( ref . the judgment of the Supreme Court in 1975 – Cass.pen . 21-3 in 1975 ), the Italian foreign state and has repeatedly attacked this pretext MLNV coming to contest the crime of paramilitary association for and punished by the Italian Legislative Decree n . 43 of 14 February 1948 , by imprisonment in jail for up to twelve years ( 12 years) , even in Despite the law 85 of 2006, for which work and organize themselves democratically to reach the Independence of their land by the Italian State is no longer considered a crime of opinion from its penal code .
The repressive activity Italian has developed against MLNV and its militants with repeated acts of armed aggression with blitz in private homes and in the seat of MLNV , subjected to searches, inspections and the looting of all capital goods , computers, media and computer equipment , mobile phones , cameras and camcorders , brochures , business cards , forms, personal , money , camouflage uniforms and rifles and dozens of guns , thousands of warheads and cartridge cases for ammunition , hundreds of ammunition and several weapons white and tactical knives combat and plunder , with contempt , many national flags of the Venetian Republic ,  symbols and emblems of MLNV .
The Italian foreign state has referred repeatedly and illegally militants MLNV to serious limitations of personal freedom , seized them , segregated and monitored at sight , subjected them to interrogation informal unspeakable violence and moral and psychological , has cataloged them as criminals , all in violation of the fundamental and inviolable human rights , civil and political referred to " International Covenant on Civil and Political Rights " adopted and opened for signature in New York on 16 and 19 December 1966 ( ratified also by the Italian foreign state with law no . 881/77 ) and also sanctioned by the Italian constitution .
With the abuse of the media tool , the occupation authorities have exhibited the Italian foreign weapons seized as part of the arsenal supplied to MLNV .
Some Italian MPs on 12 November 2009, in the session n . 245 , presented a written parliamentary question to answer no. 4-04996 addressed to the Italian Minister of the Interior , MLNV attributing to the value of a " dangerous paramilitary structure " subversive purposes and breakaway with a " planning target practice with firearms in mountain resorts and acts demonstration against the police Italian , foiled by the investigation and the early evidence gathered . "
Another violent and repressive attack against MLNV was then launched again by Italian MPs following a similar further act of aggression put in place by the Italian foreign occupation authorities submitting a parliamentary question to the Minister of the Interior Italian to know what measures intended to take " to prevent and combat the organization and activities of the association ' Polisia Veneta ' linked to the National Liberation Movement of the Venetian people ( MLNV ) " expressing ' ' concern about the risk of underestimating the operational capability and ideology of separatist paramilitary group linked to MLNV".  
On April 2, 2014 the Italian foreign state has launched by a special department of the army 's 4th armed force another serious act of aggression and repression against the National Liberation Movement of the People Veneto ( MLNV ) and against various associations and aggregations spontaneous Venetians and citizens against their militants with restrictive measures in prison and in isolation .
With this further act of aggression and repression Italian foreign occupation authorities have repeated armed raids in private homes and places of work .
These were subjected to searches, inspections and the looting of all capital goods , computers , media and computer equipment , mobile phones , a " tanko " ( tank ) in order to seek money , military uniforms , weapons , ammunition and or parts of they , armored vehicles and parts thereof , projects subversive actions , appropriate equipment to achievements of military action and tactical equipment , and technical drawings for the construction of weapons systems and readying craft of vehicles for military actions , false identity documents and / or counterfeit and false number plates vehicles as well as national flags of the Venetian Republic , projects subversive actions , symbols and emblems of the National Liberation Movement and the various associated groups .
Suspects and detained are charged with responsibility for the association of terrorism or subversion of democracy and Italian military training , instructions on the preparation and use of explosive materials, weapons of war , of chemical agents or bacteriological substances harmful or dangerous and other deadly
Dozens of suspects , including women , have been imprisoned in solitary confinement because they eclared themselves " prisoners of war " in front of the judicial authority of Italian foreign occupation .
FOR THESE REASONS
considered that in international law it is only the nation victim of asserting their rights and their claims against the author was the violations of international law and therefore in this case this prerogative it is solely for the national liberation movements acting in the name of the whole people on the basis of the right to self-determination , the MLNV , through its institutional apparatus Veneto Provisional
 CALLS
in the name of the entire People Veneto cessation of the violation of national sovereignty of the Venetian Republic and the repair of the offense;
CALLS
the international community to demand from the state foreign occupying Italian and by the United Nations to cease any impediment and hindrance to the exercise of the right of self-determination of the Venetian People , as well as legitimately claimed by this National Liberation Movement of the People with the Veneto " termination of employment ,
domination and colonization of the Nation Veneta by the Italian foreign state -Claiming Sovereignty of the People Veneto " deposited at the UN Geneva on 28 September 2010 and at the UN New York November 27, 2011 all still today ignored and disregarded as subsequent hundreds of communications, complaints , warnings and appeals .
On these occasions, the United Nations has thus demonstrated co-responsible with the state of the Italian foreign occupier to MLNV and subsequent attacks against Venetian People and its right to self-determination .
It is obvious the inaction of ' O.N.U. that hampered and refused any legitimate response to deposits documentary predicted .
With outrageous and unfair neglect has ignored its obligations to the legitimate demands of this MLNV , as enshrined in the Charter of the United Nations ( UN General Assembly – resolution nr.2625 of 24.10.1970 ) .

GENERAL ASSEMBLY O.N.U. – TERMINATION OF N.2625 10/24/1970
Principle of equal rights and self-determination of peoples .
By virtue of the principles of equal rights and self-determination of peoples , inserted in the Charter of the United Nations , all peoples have the right freely to determine , without external interference , their political status and to pursue their economic , social and cultural .
Every State has the duty to respect these rights in accordance with the provisions of the Charter .
Every State has the duty to promote individual actions or separated in order to realize the principle of equal rights and self-determination of peoples , in accordance with the provisions of the Charter , and to assist the UN in carrying out the tasks entrusted to it by the Charter to implement these principles ( … )
The establishment of an independent and sovereign state , free association or integration into an independent state , or the establishment of any political institution freely determined by a people ,
constitute as many ways to implement the principle of self-determination by that people.
States must refrain from acts of force to deprive peoples to which this declaration refers , of their right to freedom, independence and self-determination . In the resistance that these peoples oppose such actions to defend their right to self-determination , they have the right to ask for and get help from the international community in accordance with the principles and purposes of the Charter of the United Nations

CONFERENCE ON SECURITY AND COOPERATION IN EUROPE – ( HELSINKI , August 1, 1975 )
VIII.  Equal rights and self-determination of peoples
28. The participating States will respect the equal rights of peoples and their right to self-determination , acting at all times in accordance with the purposes and principles of the UN Charter and relevant norms of international law, including those relating to territorial States .
29. Under the principle of equal rights and of ' self-determination of peoples , all peoples have the right , in full freedom to decide when and how they want their political regime inside and outside, without external interference and to pursue as they wish their political, economic, cultural and social .
30. The participating States reaffirm the importance of universal respect for and the effective exercise by the peoples of equal rights and to ' self-determination for the development of friendly relations among themselves as among all States ; they also recall the importance of the elimination of any form of violation of this principle .
These rights belong to all people , and as such the Venetian People it is natural holder .
No political entity belonging to or forming part of Italian institutions , regions, provinces, municipalities , parties or movements can claim these rights in the name and on behalf of the People Veneto , (see judgment # 365 /2007 of the Constitutional Court ) , doing otherwise would incur in violation of article 5 of the Constitution affront to the integrity of the Italian state .
Is then only the People Veneto with its institutions that have the power to vindicate the rights that belong to him putting in check the delegitimization international status Italian .
EXPECTED THAT
the national liberation movements , as subjects of international law , by their nature can not be subject to the authority of foreign occupation , this MLNV , through its institutional apparatus Veneto Provisional Government , calls for the claims of the state to allow foreign occupier Italian and recognize the right of self-determination of the Venetian People ;liberation movements for the immediate cessation of all hostilities and repression and all law enforcement and hinder legitimate and legal activities of this MLNV and its Provisional Government Veneto on all the territories of the Venetian Republic , still illegally and illegally occupied .
Asks that this right is recognized by the international community .

O.N.U. – INTERNATIONAL COVENANT ON CIVIL AND POLITICAL RIGHTS – NEW YORK December 16, 1966
( Ratified by Italy under Law 881/77 of 25 October 1977)
Part One – Article 1
All peoples have the right of self-determination .
By virtue of that right they freely determine their political status and freely pursue their economic, social and cultural , ( the People Veneto is holder of such rights ) .
To achieve their ends , all peoples can freely dispose of their wealth and their natural resources without prejudice to any obligations arising from international economic cooperation , based on the principle of mutual benefit, and international law .
In no case may a people be deprived of its own means of subsistence , ( the People Veneto is holder of such rights ) .
The States Parties to the present Covenant , including those having responsibility for the administration of Non-Self and trust territories , shall promote the realization of the right of self-determination , and shall respect that right , in conformity with the provisions of the Charter of UN ( Italy should promote and respect the right of self-determination of the Venetian People ) .
Part Two – Article 2
Each State Party to the present Covenant undertakes to respect and to ensure to all individuals within its territory and subject to its jurisdiction the rights recognized in the present Covenant , without distinction of any kind, such as race , color , sex , language , religion , public opinion or any other opinion , national or social origin , property , birth or other status ,
Each State Party to the ( Italy must respect and ensure these rights without distinction ) .
Each State Party to the present Covenant undertakes to make , in keeping with its constitutional processes and with the provisions of this Agreement , the necessary steps for the adoption of legislative measures or otherwise as may be needed to give effect to the rights recognized in the present Covenant , unless this is done in the measures , legislative and otherwise , in force ( Italy has undertaken to give effect to those rights recognized Venetian People ) .
Charter of the United Nations ( UN General Assembly – resolution nr.2625 of 24.10.1970 )
Article 5:
" A member of the United Nations against which preventive or enforcement action has been taken by the Security Council may be suspended from the exercise of the rights and privileges of membership by the General Assembly upon the recommendation of the Security Council .
The exercise of these rights and privileges may be restored by the Security Council . "
Article 6:
" A member of the United Nations which has persistently violated the principles contained in the present Charter may be expelled from the Organization by the General Assembly upon the recommendation of the Security Council. "
REGARDED AS
this MLNV , since its formation , has never violated the principles contained in the Charter of the United Nations and international law in the national liberation movements have greater rights than were oppressors , we appeal to the states of the international community in order to give MLNV support , support and assistance in its struggle waged for the right of self-determination of the Venetian People , as well as to refrain from assisting the state oppressor Italian .
CALLS
also that the militants of the command of this MLNV and members of the Provisional Government Veneto are housed and protected by third States for the time strictly necessary in order to continue securing the legitimate path of liberation of the Fatherland Veneta Italian occupation calling 0.for urgent implementation of the rules on the protection and immunity of persons acting on its behalf and appealing alternative to the right to asylum .

With honor and respect .
WSM
Venetia, Tuesday, April 21, 2015
Sergio Bortotto
PRESIDENT OF THE NATIONAL LIBERATION MOVEMENT OF THE VENETIAN PEOPLE
AND THE PROVISIONAL GOVERNMENT OF THE REPUBLIC OF VENICE

LA SPARATORIA IN TRIBUNALE A MILANO … E LA CASTA FA SUBITO QUADRATO

Lo abbiamo sentito tutti, i media hanno dedicato titoli, prime pagine, notiziari e approfondimenti sui gravi accadimenti al tribunale italiano a Milano.
Ci sono delle persone uccise, ferite, una persona in fuga e poi arrestata e ovviamente una miriade di giornalisti, testimoni, commentatori, specialisti del crimine, poliziotti, carabinieri, finanzieri, vigili urbani e guardie giurate, passanti e normali cittadini in preda al panico e tutti ben in mostra nel palcoscenico mediatico, condito magistralmente da fiumi di parole, una marea di commenti e opinioni.
Ancora una volta, però è la casta a rubare la scena, sempre pronta a propinare il proprio veleno aprofittando di ogni utile occasione per trasformare loro in "vittime" e il cittadino esasperato in un criminale.
La cosa più oscena e scandalosa è più terribile di quello che è successo al tribunale italiano a Milano … è la reazione della casta del potere che ha fatto quadrato contro l'uccisione del magistrato.
A cominciare dal capo dello stato straniero italiano Mattarella non c'è stato uno di questi "signori" che si sia preoccupato di domandarsi perché un cittadino sia esploso in questa reazione omicida.
Ci sono moltissimi normali cittadini, lavoratori e imprenditori portati al collasso, derubati dei propri beni, violentati nella propria vita privata, demoliti nella propria dignità e reputazione da uno stato canaglia e ladro … ma finché si suicidano la casta non si scompone.
Chi ha armato veramente la mano di quel cittadino ?
E' inquietante prendere atto di quanto sia ipocritca questa gente, di quanto siano simili ai sepolcri imbiancati e ai farisei additati dal Cristo duemila anni fa.
WSM
Venetia, 11 aprile 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Ma intanto ecco come la realtà contraddice la casta:
soldi-mazzettaLatina, retata al tribunale fallimentare: arrestati magistrato, cancelliere, sottufficiale Gdf, tre commercialisti.
"In qualche maniera ‘sti soldi li devo riciclà come cazzo faccio sennò?", spiegava ad un uomo di sua fiducia il giudice Antonio Lollo, finito in manette insieme ad altre sette persone.
Secondo l’accusa vi era un consolidato sistema corruttivo, grazie al quale i consulenti nominati dal magistrato gli corrispondevano una percentuale dei compensi che lui stessi gli aveva liquidato.
Orologi, gioielli, viaggi e mazzette alla vecchia maniera.
Per un totale di un milione di euro.
Questo era il prezzo – ricostruito dalla Procura di Perugia – per aggiustare i fallimenti davanti ad un giudice di Latina, Antonio Lollo, arrestato venerdì dalla squadra mobile, insieme ad altre sette persone.
“Volevo fare una sorta di tetris con gli smeraldi, gli orecchini e un anello… se ci hai o con rubini, preferisco lo smeraldo… mi piacerebbe l’idea di un anello, diamanti, smeraldo, tutti smeraldi, un bel bracciale”, spiegava il magistrato – intercettato – al gioielliere di fiducia nella centrale Via Cavour di Roma, mentre sceglieva il miglior regalo per la moglie (anche lei arrestata).
Acquisti che per gli investigatori servivano a ripulire i soldi che Lollo avrebbe ricevuto illecitamente da alcuni commercialisti, nominati consulenti per gestire fallimenti milionari nella zona di Latina: “Prima mi ero già comprato una casa, due, non lo posso fare, a chi cazzo le intesto … in qualche maniera ‘sti soldi li devo riciclà come cazzo faccio sennò?”, spiegava ad un consulente di sua fiducia.
Alla fine di una complessa inchiesta condotta congiuntamente dalle procure di Latina e Perugia (competente per i reati commessi dai magistrati laziali) oltre al giudice sono finiti agli arresti un cancelliere, un sottufficiale della Guardia di Finanza in servizio presso la Polizia giudiziaria della Procura di Latina, due commercialisti e un imprenditore.
I reati contestati vanno dalla corruzione, alla corruzione in atti giudiziari, alla concussione, all’induzione indebita a dare o promettere denaro od altra utilità, alla turbativa d’asta, al falso ed alla rivelazione di segreto nonché all’accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico aggravato dalla circostanza di rivestire la qualità di pubblico ufficiale.
Secondo l’accusa nel Tribunale di Latina vi era un consolidato sistema corruttivo, grazie al quale i consulenti nominati dal giudice nelle singole procedure concorsuali, abitualmente corrispondevano a quest’ultimo una percentuale  dei compensi a loro liquidati dal giudice stesso.
Un sistema oliato, che sarebbe stato promosso dallo stesso magistrato, che vedeva – alla fine – la “sterilizzazione” dei fondi delle società finite in concordato o fallimento, con un danno per i creditori.
In sostanza – secondo l’accusa – i conti di molte imprese sarebbero svuotati, mentre i curatori passavano una percentuale dei guadagni al magistrato. I passaggi ricostruiti dal Gip che ha emesso le misure cautelari mostrano un meccanismo quasi perfetto. Per prima cosa Lollo suggeriva ai futuri liquidatori come far arrivare i fascicoli sulla sua scrivania: bastava cambiare la sede sociale prima di presentare i libri in Tribunale, scegliendo la capitale pontina come sede legale.
Per essere sicuri di ottenere l’assegnazione del procedimento al giudice Lollo, i commercialisti arrestati cambiavano poi lo stesso nome della società, sapendo che al magistrato toccavano i fascicoli sulle ditte comprese tra la lettera A e la G.
Antonio Lollo – da anni in servizio al Tribunale di Latina – avrebbe creato, secondo l’accusa, una fitta rete di complicità, in grado di avere informazioni confidenziali anche sulle eventuali indagini in corso.
Il maresciallo della finanza Roberto Menduti, arrestato insieme al giudice, secondo la squadra mobile di Latina, avrebbe consultato abusivamente il registro della Procura, su richiesta di Lollo, per verificare l’esistenza di indagini sul gruppo.
Una circostanza che ha portato i magistrati della Procura di Perugia a contestare l’accesso abusivo a sistemi informatici.
ed ecco l'ipocrisia fatta parola

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È una ferita profonda, per la magistratura italiana: questa mattina un uomo ha aperto il fuoco al Tribunale di Milano, uccidendo tre persone e ferendone un'altra.
Tra i morti per la sparatoria il giudice fallimentare Fernando Ciampi, ucciso in un'aula al terzo piano del Palazzo di Giustizia del capoluogo ambrosiano. Immediate le reazioni di cordoglio di tutta la magistratura italiana.
A partire dal primo magistrato d'Italia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "I magistrati, come i responsabili di altre funzioni, sono sempre in prima linea, e ciò li rende particolarmente esposti.
Anche per questo va respinta con chiarezza ogni forma, anche strisciante, di discredito nei loro confronti", ha denunciato il Capo dello Stato parlando al plenum straordinario del Csm a Milano.
"È con grande commozione che prendo parola in questa seduta straordinaria, dopo l'assurda vicenda accaduta questa mattina al Tribunale di Milano – ha dichiarato commosso Mattarella che, ricordiamo, ha lavorato per anni come magistrato prima dell'elezione al Colle – Siamo qui per onorare la memoria di Fernando Ciampi, giudice probo rigoroso e intransigente.
Un altro magistrato, l'ennesimo, caduto nell'esercizio delle sue funzioni.
Esprimo solidarietà ai feriti, ai familiari dell'avv. Lorenzo Claris Appiani, che stava svolgendo l'importante funzione di testimone, e a quelli dell'altra vittima, Giorgio Erba, prendendo parte al loro terribile dolore. Dolore tanto più lacerante in quanto gli assassinii si sono verificati in un luogo dedicato al rispetto della legge e all'affermazione della giustizia".
L'Anm, dal proprio profilo Twitter, ha espresso "profondo sgomento e dolore" per i fatti di Milano, mentre il presidente Rodolfo Sabelli ha chiesto di "non sollevare polemiche" rispetto alla questione della sicurezza.

L'uomo infatti si sarebbe introdotto all'interno del tribunale con una pistola: rimane ancora da chiarire la dinamica con cui l'arma è stata introdotta all'interno del Palazzo di Giustizia.

L'ex magistrato Gherardo Colombo, intervistato da Sky, si è detto "frastornato e sconvolto" dall'accaduto: "Conoscevo personalmente il giudice Ciampi, che si possa morire così, mentre si sta svolgendo il proprio lavoro, è assurdo – ha spiegato l'ex toga – Questo episodio è rivelatore di un clima che c'è oggi contro la magistratura. Non dico che vi sia un collegamento, me ne guardo bene, ma certamente questa continua sottovalutazione del ruolo, di svalutazione dei magistrati, contribuisce a creare un clima."
Interpellato in merito alla questione della sicurezza, Colombo ha detto di "non riuscire a spiegarsi" la vistosa falla nei controlli: "Sia l'entrata per il pubblico, sia quella per avvocati e magistrati sono controllate in modo rigoroso."
Nel pomeriggio, a chiedere di non alimentare polemiche sul tema della sicurezza è stato anche il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini: "Questo è il giorno del dolore, non delle polemiche su come è potuto accadere un fatto di tale gravità, su come è stato consentito a una persona di entrare nel Palazzo di giustizia e colpire mortalmente", ha detto il magistrato.
"Quello consumato oggi è un atto criminale gravissimo. Soprattutto per il luogo nel quale è accaduto: un tribunale della Repubblica tra i più frequentati è stato incredibilmente violato nel corso di un'udienza celebrata per amministrare giustizia in nome del popolo", ha dichiarato il numero due del Consiglio Superiore, invocando il diritto alla sicurezza per tutti gli operatori della giustizia. Contestualmente la toga ha annunciato che domani una delegazione del Csm parteciperà all'assemblea indetta a Milano dall'Anm.
Tratto da (CLICC QUI)
Mattarella con i giudici: “Basta discredito sulle toghe”Sgomenti, clima pesante contro di noi”
Magistrati e Presidenza della Repubblica in coro: “Siamo affranti e sgomenti, ma bisogna porre fine al clima pesante che si è instaurato contro la magistratura”. 
È una ferita profonda, per la magistratura italiana: questa mattina un uomo ha aperto il fuoco al Tribunale di Milano, uccidendo tre persone e ferendone un’altra.

 
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Tra i morti per la sparatoria il giudice fallimentare Fernando Ciampi, ucciso in un’aula al terzo piano del Palazzo di Giustizia del capoluogo ambrosiano. Immediate le reazioni di cordoglio di tutta la magistratura italiana.
A partire dal primo magistrato d’Italia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “I magistrati, come i responsabili di altre funzioni, sono sempre in prima linea, e ciò li rende particolarmente esposti. Anche per questo va respinta con chiarezza ogni forma, anche strisciante, di discredito nei loro confronti”, ha denunciato il Capo dello Stato parlando al plenum straordinario del Csm a Milano.
“È con grande commozione che prendo parola in questa seduta straordinaria, dopo l’assurda vicenda accaduta questa mattina al Tribunale di Milano – ha dichiarato commosso Mattarella che, ricordiamo, ha lavorato per anni come magistrato prima dell’elezione al Colle – Siamo qui per onorare la memoria di Fernando Ciampi, giudice probo rigoroso e intransigente. Un altro magistrato, l’ennesimo, caduto nell’esercizio delle sue funzioni.
Esprimo solidarietà ai feriti, ai familiari dell’avv. Lorenzo Claris Appiani, che stava svolgendo l’importante funzione di testimone, e a quelli dell’altra vittima, Giorgio Erba, prendendo parte al loro terribile dolore.
Dolore tanto più lacerante in quanto gli assassinii si sono verificati in un luogo dedicato al rispetto della legge e all’affermazione della giustizia”
L’Anm, dal proprio profilo Twitter, ha espresso “profondo sgomento e dolore” per i fatti di Milano, mentre il presidente Rodolfo Sabelli ha chiesto di “non sollevare polemiche” rispetto alla questione della sicurezza.
 
 

 

 

 

L’uomo infatti si sarebbe introdotto all’interno del tribunale con una pistola: rimane ancora da chiarire la dinamica con cui l’arma è stata introdotta all’interno del Palazzo di Giustizia.
L’ex magistrato Gherardo Colombo, intervistato da Sky, si è detto “frastornato e sconvolto” dall’accaduto: “Conoscevo personalmente il giudice Ciampi, che si possa morire così, mentre si sta svolgendo il proprio lavoro, è assurdo – ha spiegato l’ex toga – Questo episodio è rivelatore di un clima che c’è oggi contro la magistratura.
Non dico che vi sia un collegamento, me ne guardo bene, ma certamente questa continua sottovalutazione del ruolo, di svalutazione dei magistrati, contribuisce a creare un clima.”
Interpellato in merito alla questione della sicurezza, Colombo ha detto di “non riuscire a spiegarsi” la vistosa falla nei controlli: “Sia l’entrata per il pubblico, sia quella per avvocati e magistrati sono controllate in modo rigoroso.”
Nel pomeriggio, a chiedere di non alimentare polemiche sul tema della sicurezza è stato anche il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini: “Questo è il giorno del dolore, non delle polemiche su come è potuto accadere un fatto di tale gravità, su come è stato consentito a una persona di entrare nel Palazzo di giustizia e colpire mortalmente”, ha detto il magistrato.
“Quello consumato oggi è un atto criminale gravissimo.
Soprattutto per il luogo nel quale è accaduto: un tribunale della Repubblica tra i più frequentati è stato incredibilmente violato nel corso di un’udienza celebrata per amministrare giustizia in nome del popolo”, ha dichiarato il numero due del Consiglio Superiore, invocando il diritto alla sicurezza per tutti gli operatori della giustizia.
Contestualmente la toga ha annunciato che domani una delegazione del Csm parteciperà all’assemblea indetta a Milano dall’Anm.
9 aprile 2015
Fonte IlGiornale
Tratto da (CLICCA QUI)

ITALIA CONDANNATA PER TORTURE DURANTE IL G8 DI GENOVA

angelino-alfanoMentre il ministro dell'interno Angelino ALFANO dello stato straniero occupante italiano sbraita e indecorosamente si costituisce parte civile nel processo farsa contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (alias per loro "Polisia Veneta"), e altri Patrioti, chiedendo addirittura 10 milioni di euro per danno all'immagine internazionale della sua italietta, la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato l'italia e la sua polizia per "TORTURA".
A Genova ci fu tortura. Quattordici anni dopo la violenta repressione delle manifestazioni no global da parte della polizia italiana, la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per i fatti avvenuti nella scuola Diaz durante il G8 del 2001. Nell’incursione della polizia 82 persone furono ferite e 93 arrestate.

I magistrati europei hanno accolto il ricorso presentato da Arnaldo Cestaro che all’epoca aveva 61 anni. Il signor Cestaro fu aggredito da alcuni agenti tanto da dover essere operato. Un trattamento che deve essere considerato come “tortura” secondo i magistrati. Ora l’Italia dovrà pagare al signor Cestaro un risarcimento di 45000 euro per danni morali.
Ma la Corte è andata oltre ed ha denunciato l’inadeguatezza della legislazione penale italiana che non prevede il reato di “tortura”. Una lacuna che ha permesso ai responsabili del pestaggio di non essere condannati.
La proposta per introdurre il reato di tortura nel codice penale è in discussione al Parlamento italiano da quasi 2 anni.
Il provvedimento, che potrebbe essere approvato entro l’estate, prevede l’introduzione del reato di tortura come reato comune con pene da 4 a 10 anni di carcere. E’ prevista una aggravante nel caso la tortura venga perpetrata da un pubblico ufficiale con le pene che vanno dai 5 ai 12 anni.
Dopo il verdetto Daniele Vicari, regista del film “Diaz- Dont’ Clean Up This Blood” ha twittato con amarezza “Che tristezza che deve essere un’entità esterna come la Corte di Strasburgo a spiegarci che alla Diaz ci fu tortura”.
Tratto da (CLICCA QUI)
Alfano-Angelino-foto-Olycom

VATICANO, SEMPRE PIU’ IGNORANTE O …

Ecco, siamo alle solite.
La cricca dei potentati, Vaticano spa compreso, che teme il  manifestarsi dell'identità di un Popolo oppresso dall'italia.
Ma si sa, con i soldi (anche quelli rapinati a noi Veneti) che lo stato straniero italiano elargisce ogni anno alla chiesa cattolica romana è presto capito il motivo.
Caro pontefice, attendiamo le sue scuse nei confronti del Popolo Veneto visto che i suoi sgherri hanno umiliato la millenaria bandiera di una Nazione Cristiana ritenendola pretestuosamente quella di un partito politico italiano.
La cristianità deve moltisismo alla Serenissima Repubblica di Venezia.
Non dimentichi "Lepanto" e i nostri antenati morti, feriti e sacrificati anche in quella battaglia, non dimentichi pontefice e abbia più coraggio e ascolti veramente anche chi è oppresso dallo stato straniero, occupante, colonizzatore e razzista nei confronti del Popolo Veneto, qual'è l'italia.
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da un post di facebook
questa xe grossa…
L'atto di prevaricazione compiuto dai gendarmi presenti di fronte San Pietro, nei confronti di fedeli veneziani, che sono venuti ad omaggiare Sua Santità è di una stoltaggine che lascia allibiti.
Far riporre il simbolo della fedeltà dei Veneti alla chiesa cattolica, spacciandolo per una bandiera della Lega ci ha lasciato attoniti.
Non credo che il nostro Patriarca avrebbe approvato: nei giorni scorsi proprio Lui ha accolto un manipolo di militi veneti di un reggimento storico con le divise indossate nel 1797, proprio davanti alle spoglie di quel Marco Evangelista, sotto le cui ali i Veneti hanno versato il loro sangue nel corso dei secoli per salvare la Fede dell'Europa intera.
Sarò lieto di pubblicare la vostra risposta, se ci sarà.
Grazie.
Millo Bozzolan
seren del Grappa.
 

E LA REPUBLICCA DI ABKHAZIA A MILANO FA PAURA ALLA GEORGIA

Siamo felici per la Repubblica di Abkazia ma devo in parte dissentire circa le rassicuranti parole del Suo rappresentante ufficiale in italia dr. Mauro Murgia, e cioè: "… a Parte il fatto che in Italia si e' liberi di manifestare ed esprimere solidarietà ai popoli ingiustamente sottoposti a restrizioni e al mancato riconoscimento…".
L'italia non è affatto quel paese libero e democratico che si vuol far credere, basti vedere i ripetuti attacchi commessi illegalmente contro i Movimenti di Liberazione Nazionale Veneto, Sardo e Siciliano.
Siamo solidali con il Popolo della Repubblica di Abkhazia ma non possiamo sostenere in alcun modo la falsa retorica italiana, quella tipica di uno stato occupante mafioso e colonizzatore e responsabile di una politica istituzionale razzista e del colonialismo culturale che esercita contro i Popoli e le Nazioni che ancora oggi sottomette.
WSM
Venetia 16 marzo 2015
10750468_10200225926168875_1998520905416843087_oSergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

DICHIARAZIONE DEL RAPPRESENTANTE UFFICIALE DELLA REPUBBLICA DELLA ABKHAZIA IN ITALIA DR. MAURO MURGIA, IN MERITO ALLE PROTESTE GEORGIANE PER LE INIZIATIVE ABKHAZE A MILANO.
La Notizia che il Ministro degli esteri della Georgia, ha incaricato l'Ambasciatore georgiano in Italia,di manifestare al Ministero esteri italiano,la rabbia georgiana, perche' il nostro Paese ha permesso lo svolgimento di una manifestazione della Repubblica della Abkhazia, a Milano,il 6 gennaio,giorno della Epifania,in piazza Duomo,con la presenza di decine di migliaia di cittadini,si commenta da se e dimostra la miseria culturale e l'arroganza che caratterizza il modo di agire dei governanti georgiani.
A Parte il fatto che in Italia si e' liberi di manifestare ed esprimere solidarieta ai popoli ingiustamente sottoposti a restrizioni e al mancato riconoscimento,ancora una volta si tratta di una inaccettabile e vergognosa intromissione negli affari interni di un Paese., i Georgiani a parole si dichiarano per il confronto,per la correttezza ecc,anzi,con una faccia di bronzo,vanno anche a Parigi per la manifestazione a favore della liberta' di espressione,contro tutte le censure e poi,quando gli abkhazi si presentano e spiegano le proprie ragioni,rinnegano quanto affermato. 
Hanno avuto paura di uno stand in piazza Duomo,perche' c'era la bandiera abkhaza e una scritta "Repubblica della Abkhazia". 
Hanno avuto paura di una scritta e dei color di una bandiera. 
Subito,come tutte le altre volte, a piangere presso la nostra Farnesina, perche' gli abkhazi hanno amici in Italia. 
Devono capire, che gli amici italiani della Abkhazia non sono i potenti di turno,i politici che non vedono la realta',quelli legati mani e piedi agli usa e ai paesi europei russofobi,antidemocratici,filo nazi-ucraini. 
No, gli amici italiani sono tanti e non hanno nessun rapporto con gli sponsor georgiani. 
Sono amici che, con il proprio impegno giornaliero e disinteressato,si battono perche' l'Abkhazia abbia il giusto riconoscimento internazionale affinche' ,il popolo abkhazo non venga mortificato nei propri diritti. 
Il Ministro georgiano,l'ambasciatore ed altri ,possono protestare,fare note ed altro ma,ormai devono aver compreso che indietro non si torna. 
L'Italia e' amica della Abkhazia.
Il Popolo italiano,nei settori popolari e democratici si schiera con l'Abkhazia,contro la protervia arrogante georgiana. 
Decine di citta' hanno firmato protocolli di amicizia,altre stanno per farlo e non basteranno le note al ministero esteri italiano. 
Possiamo prendere,oggi,un impegno: l'Abkhazia sara' presente all'expo 2015 a Milano.

Se ci avessero detto, 4 anni fa,che il 6 gennaio 2015,giorno dell'Epifania,in piazza del Duomo a Milano,l'Abkhazia sarebbe stata presente con un suo stand,con la sua grande bandiera,e sotto uno striscione " La Repubblica della Abkhazia", visto da oltre 1.000.000 di persone,e visitato per chiedere,domandare da decine di migliaia di persone che avrebbero fatto esaurire in poco tempo tutto il materiale preparato,si sarebbe potuto pensare ad un sogno. 
Oggi,6 gennaio 2015,Epifania,in occasione della straordinaria festa dello sport in piazza Duomo,il sogno si e' realizzato. 
L'Abkhazia, magica, lontana, sconosciuta si è materializzata nella piazza più bella ed importante d'Italia, con una attenzione incredibile e con il suo rappresentante ufficiale che ha parlato sul palco, mentre centinaia di migliaia di persone, in tutta la piazza ascoltavano il racconto della sua bellezza .
Grazie ai milanesi, grazie agli organizzatori, grazie alla Abkhazia.
Enrico Deliperi

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SOLIDARIETA’ AL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE SARDO – OGGI ANCORA SOTTO ATTACCO ITALIANO.

angelino-alfanoApprendiamo dell'ulteriore attacco sferrato oggi dallo stato straniero italiano contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Sardo.
Analoghe sono le modalità operative a quelle adottate contro il MLNV e poste in essere dalle autorità e dalle forze di occupazione straniere italiane
Al Popolo Sardo e al MLNS tutta la nostra vicinanza e solidarietà nella comune lotta di liberazione dall'oppressore italico.
Nella speranza che stati terzi dimostrino maggiore sensibilità rispetto all'inaliebabile bisogno di libertà dei Popoli sottomessi dallo stato straniero italiano, lanciamo un ulteriore appello affinché questi atti di aggressione e di palese intolleranza riguardo al diritto di autodeterminazione, costituiscano monito severo contro il colonialismo e l'occupazione italiana.
WSM
Venetia, 13 marzo 2015
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

L’IMPERIALISMO CULTURALE ITALIANO NON SI SMENTISCE

OGGETTO: reiterata politica istituzionale razzista, discriminatoria e colonialista posta in essere dalle autorità d’occupazione straniere italiane contro il Popolo Veneto.
 
Al governo dello stato straniero italiano d’occupazione
 
Al prefetto straniero italiano
Piazza dei Signori, 22 – 31100 Treviso – VENETO
 
At O.N.U. – UN Headquarters
United Nations Plaza 44th St n°777, New York, NY 10017 – USA
 
At O.N.U. – UNO Palais des Nations
Avenue da la Paix n°14, Portail de Pregny, 1202 Genève – SWITZERLAND
International Court of Justice
Peace Palace – Carnegieplein 2 – 2517 KJ The Hague – The Netherlands
 
Agli Stati terzi in relazione e confinanti con la Repubblica Veneta
 
e per quanto a praticarsi  
 
Divisione Federale Investigativa
Provveditorato Generale di Polizia Giudiziaria
Dipartimento di Giustizia – sede –
 
2012.07.26 - DECRETO NR.02 DEL GVPIn data 12 marzo 2015 questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) è entrato in possesso di un documento a firma del prefetto straniero italiano illegalmente sedente in Treviso (Tv) – VENETO, e avente per oggetto “esposizione delle bandiere e uso del dialetto veneto in atti ufficiali del comune” e indirizzato al Sindaco del Comune di Resana (Tv) – VENETO.
Nell’atto in questione il prefetto Augusta Marrosu, ha espresso gravi preclusioni circa l’esposizione del Gonfalone di San Marco (Bandiera Nazionale Veneta) in ambienti e luoghi anche pubblici di quella Municipalità.
Nell’esigere una corretta applicazione di norme straniere italiane (legge 22 del 5 febbraio 1998 – e D.p.r.7 aprile 2000 nr.121) pretende di imporre il tricolore italiano come fosse una bandiera nazionale e definendo un dialetto (italiano) la lingua veneta.
È palese la grave offesa arrecata alla Serenissima Repubblica di Venezia e al Popolo Veneto, alle sue tradizioni, ai suoi usi e costumi.
Tipico esempio d’imperialismo culturale, palesemente e sistematicamente praticato dalle autorità d’occupazione straniere italiane ed esercitato con l’arrogante pretesa di imporre i loro valori etici e culturali ritenendoli superiori a quelli del sottomesso Popolo Veneto.
Il prefetto straniero italiano rivela per di più una notevole incoerenza nel precisare che la bandiera marciana non è né il simbolo del Comune di Resana (Tv) né della regione veneto (altra istituzione amministrativa periferica italiana) e per tal motivo non avrebbe alcun titolo per campeggiare su un edificio pubblico che riferisce essere espressione a tutti gli effetti della repubblica italiana.
A questo prefetto italiano ricordiamo che non c’è alcun edificio nei Territori della Serenissima Repubblica di Venezia che possa abbassarsi allo spregevole e disprezzabile compito di rappresentare lo stato straniero occupante italiano.
Non sono gli edifici occupati a rappresentare la repubblica italiana ma le sue istituzioni straniere che vi s’insediano come un cancro in un corpo sano.
La pretesa di servirsi di strutture, d’immobili e di estorcere denaro con tasse e balzelli e quant’altro, non li rende padroni di nulla … sono e rimangono degli stranieri colonizzatori e razzisti nei confronti del Popolo Veneto.
Si desume inoltre una profonda contraddizione nelle pretese del prefetto straniero italiano e che rende irrilevante ogni ostentazione di eccepire sull’esposizione della Bandiera Nazionale della Serenissima Repubblica di Venezia.
La menzionata normativa italiana esaurisce la sua competenza riguardo ai modi di esposizione delle sole bandiere straniere italiane, fossero anche rappresentative di enti periferici e locali.
Appare pertanto evidente che non avendo alcuna competenza in merito alla Bandiera Nazionale della Serenissima Repubblica Veneta, la pretesa rimozione del prefetto straniero italiano manifesta solo l’arrogante atteggiamento di razzismo istituzionale e di colonialismo culturale.
La rimozione è pretesa perché il Gonfalone di San Marco rappresenta la Nazione Veneta occupata e il Popolo Veneto oppresso e angariato dallo stato occupante italiano.
A buon intenditore poche parole.
La Divisione Federale Investigativa del Provveditorato Generale di Polizia Giudiziaria del Dipartimento di Giustizia provvederà all'iscrizione a ruolo giudiziario del prefetto straniero italiano per assicurarlo alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si riterrà di adottare.
WSM
Venetia 13 marzo 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
MA PERCHE’ NON FANNO A CARRIERA A CASA LORO ???
PREFETTO ITALIANO A TREVISOIl prefetto straniero italiano di stanza a Treviso (TV) – VENETO
Maria Augusta Marrosu è nata a Salerno il 30 settembre 1953.
Già Presidente della Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello Status di Rifugiato di Gorizia dall'aprile del 2006, si è laureata in Scienze politiche all'Università di Bologna con 110 e lode.
Conosce il territorio della Provincia di Gorizia per aver ricoperto già nel 1983 l'incarico di Capo di Gabinetto della Prefettura.
Il suo curriculum inizia con un posto di ricercatrice al Cnr di Roma.
Nel 1979 entra al Ministero dell'Interno prendendo servizio alla Prefettura di Trieste.
In seguito al terremoto in Irpinia, presta servizio presso la Prefettura di Salerno per un breve periodo.
Dal gennaio 1981 all'agosto 1983 lavora al Commissariato di Governo del Friuli-Venezia Giulia. Contemporaneamente (ottobre '81-febbraio '82) è vice commissario straordinario alla Provincia di Trieste. Nel 1983 è a Gorizia come Capo di Gabinetto e l'anno seguente rientra alla prefettura del capoluogo giuliano. Dal 1985 al 1994 è di nuovo al Commissariato di Governo del Friuli-Venezia Giulia.
Nel 1990 partecipa al corso della Scuola Superiore dell'Amministrazione dell'Interno per l'ammissione alla dirigenza.
È Capo di Gabinetto della prefettura prima a Trieste (1992), poi a Udine (1994). Dopo una parentesi a Tricesimo come vicecommissario straordinario, nel 1997 è promossa viceprefetto.
Nel capoluogo friulano è viceprefetto vicario dal 1998 ed è stata viceprefetto reggente negli anni 2001-2003.
Tra gli incarichi da lei ricoperti ci sono le presidenze di diverse commissioni, tra cui quella Circondariale di Udine e Tolmezzo.
Prefetto di Gorizia dal 20.08.2008 al 29.12.2013
Prefetto di Treviso dal 30.12.2013

WIKIPEDIA ITALIA – IGNORANZA O MALAFEDE SUI MOVIMENTI DI LIBERAZIONE NAZIONALE ?

asino ignoranteSiamo forse di fronte all’ennesima manovra di manipolazione e di condizionamento dell’informazione da parte del regime d’occupazione italiano?
L’enciclopedia “libera” Wikipedia-italia asserisce che i Movimenti di Liberazione Nazionale sono soggetti di diritto internazionale se esercitano di fatto il controllo su di un territorio e una popolazione, in luogo dello stato che ha la sovranità formale.
Ecco la citazione (che trovate a questo indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Soggetto_di_diritto):
“…Sono soggetti del diritto internazionale: … i Movimenti di liberazione nazionale che esercitano di fatto il controllo su di un territorio e una popolazione, in luogo dello stato che ha la sovranità formale.
Precisiamo:
In realtà, a differenza dei movimenti insurrezionali, per il riconoscimento di status internazionale ai movimenti di liberazione nazionale non c'è bisogno del controllo effettivo sul territorio.
In molti casi, infatti, capita che questi vengano ospitati dagli Stati limitrofi e da qui conducano le loro battaglie.
Ovviamente l'obiettivo finale dei movimenti è l'acquisizione dell'autorità sul territorio, quindi l'elemento territoriale acquista importanza, ma in prospettiva.
Per acquisire lo status internazionale, comunque, i movimenti hanno bisogno di un apparato organizzativo in grado di gestire le relazioni internazionali.
L’articolo 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977 dispone infatti che i popoli, come tutti i soggetti di diritto internazionale (ivi compreso il Movimento di Liberazione Nazionale), devono disporre di un apparato istituzionale che possa gestire le loro relazioni internazionali.
Tra le norme consuetudinarie applicabili ai movimenti di liberazione nazionale vi sono, oltre al diritto all'autodeterminazione dei popoli, anche quello di stipulare trattati internazionali e sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono per conto loro.
WSM
Venetia, 12 marzo 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 
wikipediola

2015.03.08 – GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA … AUGURI!

SI FESTEGGIANO LE RICORRENZE MA SI REPRIMONO I DIRITTI 2

 

 

 

 

E FINSERO FELICI E CONTENTI.
L'italia dimostra come sempre una grande ipocrisia nel celebrare le feste e le ricorrenze anche per il riconoscimento di diritti fondamentali, come quelli rivendicati dalle donne.
Nel frattempo, come per le donne di allora, oggi l'italia con ripugnante ipocrisia ignora il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto.
Per tali ragioni anche in questa occasione vogliamo festeggiare le donne ricordando il coraggio e la determinazione di alcune donne venete … le “done de Besica e Loria” durante l’insorgenza contro le autorità d’occupazione napoleoniche di allora … la combattitività delle "loriate" e delle "bessegate" da un appunto sul diario di Pietro Basso, "sartor" di Asolo che l'8 luglio 1809 scrive "Le done de Loria, accordate con quele de Besega, le a desfà la municipalità" …“correva l' 8 luglio di 205 anni fa quando le donne di Loria e Bessica hanno scritto un capitolo dell'insorgenza veneta contro il regime napoleonico.”
Auguri a tutte le Donne.
WSM
Venetia 8 marzo 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

Come ogni anno anche nel 2015, l’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, che in Italia molti conoscono come la Festa della donna.
In molti credono che questa ricorrenza nasca in memoria di alcune operaie morte nel rogo del 1908 della Cotton, una fabbrica di New York. Non è vero.
La Giornata Internazionale della Donna è infatti nata un anno più tardi, nel 1909 (sempre negli Usa), per merito del Partito Socialista americano che, il 28 febbraio, diede vita a una manifestazione per il diritto di voto delle donne.
Successivamente, tra il novembre 1908 e il febbraio 1909, migliaia di operaie di New York scioperarono per settimane: chiedevano un aumento del salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro.
E così, nel 1910 l’VIII Congresso dell’Internazionale socialista, decise di istituire una giornata dedicata alle donne.
Ma la data che cambiò il corso di questa storia fu il  25 marzo del 1911 quando nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori (soprattutto donne) morirono.
La data dell’8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna qualche anno più tardi, nel 1917: un gruppo di donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra; le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca scelsero l’8 marzo come data in cui istituire la Giornata Internazionale dell’Operaia.
Il simbolo, come noto, è la mimosa.
Perché?
Semplice: è uno dei pochi fiori che fiorisce a marzo.
La Giornata internazionale della donna (comunemente definita Festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo.
Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922, dove si svolge ancora oggi.

Clara_zetkinIl «Woman's Day» negli Stati Uniti (1908-1909)
Nel VII Congresso della II Internazionale socialista, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907, nel quale erano presenti 884 delegati di 25 nazioni – tra i quali i maggiori dirigenti marxisti del tempo, come i tedeschi Rosa Luxemburg, Clara Zetkin, August Bebel, i russi Lenin e Martov, il francese Jean Jaurès – vennero discusse tesi sull'atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea, sul colonialismo, sulla questione femminile e sulla rivendicazione del voto alle donne.
Su quest'ultimo argomento il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a «lottare energicamente per l'introduzione del suffragio universale delle donne», senza «allearsi con le femministe borghesi che reclamavano il diritto di suffragio, ma con i partiti socialisti che lottano per il suffragio delle donne».
Due giorni dopo, dal 26 al 27 agosto, fu tenuta una Conferenza internazionale delle donne socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, nella quale si decise la creazione di un Ufficio di informazione delle donne socialiste: Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista da lei redatta, Die Gleichheit (L'uguaglianza), divenne l'organo dell'Internazionale delle donne socialiste.
Non tutti condivisero la decisione di escludere ogni alleanza con le «femministe borghesi»: negli Stati Uniti, la socialista Corinne Brown scrisse, nel febbraio del 1908 sulla rivista The Socialist Woman, che il Congresso non avrebbe avuto «alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione».
Fu la stessa Corinne Brown a presiedere, il 3 maggio 1908, causa l'assenza dell'oratore ufficiale designato, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago nel Garrick Theater: quella conferenza, a cui tutte le donne erano invitate, fu chiamata «Woman’s Day», il giorno della donna.
Si discusse infatti dello sfruttamento operato dai datori di lavoro ai danni delle operaie in termini di basso salario e di orario di lavoro, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne.
Quell'iniziativa non ebbe un seguito immediato, ma alla fine dell'anno il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali «di riservare l'ultima domenica di febbraio 1909 all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile».

Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909.
Verso la fine dell'anno, il 22 novembre, si vide a New York iniziare un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910.
Il successivo 27 febbraio, domenica, alla Carnegie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman's Day.Ladies_tailors_strikers
La Conferenza di Copenaghen (1910)
Il Woman's Day tenuto a New York il successivo 28 febbraio venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Le delegate socialiste americane, forti dell'ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi nella Folkets Hus (Casa del popolo) di Copenaghen dal 26 al 27 agosto 1910 – due giorni prima dell'apertura dell'VIII Congresso dell'Internazionale socialista – di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
Negli ordini del giorno dei lavori e nelle risoluzioni approvate in quella Conferenza non risulta che le 100 donne presenti in rappresentanza di 17 paesi abbiano istituito una giornata dedicata ai diritti delle donne: risulta però nel Die Gleichheit, redatto da Clara Zetkin, che una mozione per l'istituzione della Giornata internazionale della donna fosse «stata assunta come risoluzione».
Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei – Germania, Austria, Svizzera e Danimarca – la giornata della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo 1911 su scelta del Segretariato internazionale delle donne socialiste.
Secondo la testimonianza di Aleksandra Kollontaj, quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria.
Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne».
In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1911, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi, così come a Vienna, dove alcune manifestanti portarono con sé delle bandiere rosse (simbolo della Comune) per commemorare i caduti di quell'insurrezione.
In Svezia si svolse il 1º maggio 1911, in concomitanza con le manifestazioni per la Giornata del lavoro.
La manifestazione non fu ripetuta tutti gli anni, né celebrata in tutti i paesi: in Russia si tenne per la prima volta a San Pietroburgo solo nel 1913, il 3 marzo, su iniziativa del Partito bolscevico, con una manifestazione nella Borsa Kalašaikovskij, e fu interrotta dalla polizia zarista che operò numerosi arresti; l'anno seguente gli organizzatori vennero arrestati, impedendo di fatto l'organizzazione dell'evento.
In Germania, dopo la celebrazione del 1911, fu ripetuta per la prima volta l'8 marzo 1914, giorno d'inizio di una «settimana rossa» di agitazioni proclamata dai socialisti tedeschi, mentre in Francia si tenne con una manifestazione organizzata dal Partito socialista a Parigi il 9 marzo 1914.

L'8 marzo 1917
Le celebrazioni furono interrotte dalla prima guerra mondiale in tutti i paesi belligeranti, finché a San Pietroburgo, l'8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchi inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo ormai completamente screditato e privo anche dell'appoggio delle forze armate, così che l'8 marzo 1917 è rimasto nella storia a indicare l'inizio della Rivoluzione russa di febbraio.
Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell'apertura del III congresso dell’Internazionale comunista, fissò all'8 marzo la «Giornata internazionale dell'operaia».
In quei giorni fu fondato il periodico quindicinale Compagna, che il 1º marzo 1925 riportò un articolo di Lenin, scomparso l'anno precedente, che ricordava l'otto marzo come Giornata internazionale della donna, la quale aveva avuto una parte attiva nelle lotte sociali e nel rovesciamento dello zarismo.

La confusione sulle origini della ricorrenza e l'ufficializzazione dell'ONU.
La connotazione fortemente politica della Giornata della donna, l'isolamento politico della Russia e del movimento comunista e, infine, le vicende della seconda guerra mondiale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione.
Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare fantasiose versioni, secondo le quali l'8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l'incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica).
Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York.
Nonostante le ricerche effettuate da diverse femministe tra la fine degli anni settanta e gli ottanta abbiano dimostrato l'erroneità di queste ricostruzioni, le stesse sono ancora diffuse sia tra i mass media che nella propaganda delle organizzazioni sindacali.
Con la risoluzione 3010 (XXVII) del 18 dicembre 1972[17], ricordando i 25 anni trascorsi dalla prima sessione della Commissione sulla condizione delle Donne (svolta a Lake Success, nella Contea di Nassau, tra il 10 ed il 24 febbraio 1947), l'ONU proclamò il 1975 "Anno Internazionale delle Donne".
Questo venne seguito, il 15 dicembre 1975, dalla proclamazione del "Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace" ("United Nations Decade for Women: Equality, Development and Peace", 1976-1985), tramite la risoluzione 3520 (XXX)[18].
Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite propose ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale" ("United Nations Day for Women's Rights and International Peace") e di comunicare la decisione presa al Segretario generale.
Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese.
L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, divenne la data ufficiale di molte nazioni.
 

UN VERO E PROPRIO ATTENTATO DA PARTE DEI CARABINIERI ITALIANI.

tumblr_lsdpdpYNdj1qbyhe7o1_500C’è stata segnalata poco fa l’aggressione subita da Deborah, moglie di Gianni, entrambi militanti del MLNV e membri del direttivo, attuata da carabinieri stranieri italiani nel tentativo di notificare un provvedimento giudiziario delle medesime autorità d’occupazione.
Secondo le prime indiscrezioni, i militari stranieri italiani dell’arma dei carabinieri della stazione di Montebelluna (TV), nonostante fossero già stati diffidati più volte a non insistere con i loro tentativi di notifica, azzardati ripetutamente anche nelle scorse giornate, avrebbero oggi tentato di introdursi a forza nell’abitazione privata della coppia.
Da sola in casa, ma decisa ad opporre la necessaria e doverosa resistenza agli abusi degli italiani, la Deborah è riuscita a respingere il tentativo di violazione aggravata del domicilio e di impedire la chiusura della porta d’ingresso ostacolata a forza dai militari.
Viene segnalato in particolare il gravissimo comportamento tenuto dal sottufficiale dei carabinieri italiani CARATOZZOLO (per ora non meglio identificato) che si sarebbe reso responsabile dell’aggressione patita dalla Deborah attraverso un vero e proprio agguato tesegli nelle scale condominiali e la successiva aggressione per entrare forzatamente in casa.
Nell’occasione la Deborah sembra aver patito le conseguenze verbali e fisiche dell’attentato posto in essere dai carabinieri italiani e al momento al vaglio dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale.
Un esempio da prendere in considerazione per ritrovare il coraggio di far valere i propri diritti … una donna veneta che ricorda le “done de Besica e Loria” durante l’insorgenza contro le autorità d’occupazione napoleoniche di allora … la combattitività delle "loriate" e delle "bessegate" da un appunto sul diario di Pietro Basso, "sartor" di Asolo che l'8 luglio 1809 scrive "Le done de Loria, accordate con quele de Besega, le a desfà la municipalità" …correva l' 8 luglio di 205 anni fa quando le donne di Loria e Bessica hanno scritto un capitolo dell'insorgenza veneta contro il regime napoleonico.”
Il graduato dei carabinieri stranieri italiani sarà iscritto a ruolo giudiziario e assicurato alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si riterrà di adottare.
In attesa di ulteriori ragguagli non posso ignorare di quanta fortuna abbiano goduto i militari stranieri italiani per la mancata presenza in casa del marito di Deborah, Gianni.
Non va sottovalutata inoltre la strategia della resistenza legale e legittima che il MLNV oppone alle forze e alle autorità d'occupazione straniere italiane, sopratutto attraverso il rigetto di notifica di ogni loro atto, negando loro ogni consenso e impedendo anche la ricezione di qualsiasi loro atto … ricordate che nessuno vi può obbligare a firmare e/o a ricervere documenti.
WSM
Venetia, 26 febbraio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.