ATTUALITA
VATICANO, TARCISIO BERTONE VIVRA’ NEL SUO SUPER ATTICO.


RUSSIA: ” COME POSSIAMO COLPIRE L’OCCIDENTE IN MODO DOLOROSO ? “

Nel testo vi sono chiari riferimenti al concetto di logoramento ed attrito del teorico prussiano.
GEORGE SOROS: IL DOCUMENTO CHE RIVELA IL SUO PIANO IMMIGRAZIONE
Il governo ungherese sostiene che il miliardario premerebbe su Bruxelles con quello che è stato battezzato «piano Soros», ovvero convincere l’Ue a distribuire un milione di immigrati l’anno in tutti i territori della comunità, in più obbligando gli stati membri a investire per ogni immigrato una cifra di 28.000 euro l’anno in welfare.
LETTERA APERTA AL VERGOGNOSO ORDINE DEI MEDICI
TAR BRESCIA – LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI SOSPENDE L’OBBLIGO DI VACCINAZIONE DEI FIGLI
Tar Brescia: la richiesta di informazioni sospende l’obbligo di vaccinazione dei figli.
La richiesta di informazioni sui vaccini, la loro sicurezza e il rischio di reazioni avverse blocca l’esclusione da scuola dei bimbi non vaccinati fino a quando la Asl non risponde.
L’ordinanza 248/2018 depositata ieri apre un’altra breccia nella griglia degli obblighi fissati dalla legge Lorenzin.
La storia è complicata, e bisogna raccontarla per capirne gli snodi.
Nelle scorse settimane il Comune di Lovere aveva escluso un bambino dall’asilo nido perché la famiglia non aveva provveduto alle vaccinazioni o alla loro prenotazione entro il 10 marzo, data fissata dalla legge.
Il Tar Brescia, con un primo decreto presidenziale, aveva sospeso il provvedimento del Comune, in attesa della decisione di merito messa in calendario per oggi.
La nuova ordinanza slitta al 9 maggio
Con la nuova ordinanza, l’ultima parola slitta ancora, al 9 maggio, ma è la ragione del rinvio a essere cruciale.
Tra la famiglia e l’azienda sanitaria è in corso da mesi una battaglia a suon di lettere.
L’inizio risale al 12 ottobre, quando la famiglia è stata convocata per la vaccinazione.
La convocazione è andata a vuoto, i diretti interessati sostengono di non aver ricevuto la richiesta e si è arrivati alla seconda chiamata, tramite raccomandata, il 13 marzo.
A quel punto la famiglia ha risposto con una domanda, chiedendo lumi sui vaccini, la loro sicurezza e gli eventuali rischi correlati.
La richiesta di informazione sospende l’obbligo.
Questa domanda, secondo i giudici amministrativi bresciani, rientrerebbe negli obblighi di informazione a carico delle strutture pubbliche previsti dall'articolo 2 della legge Lorenzin, che in realtà parla solo di «iniziative di comunicazione istituzionale» promosse dal ministero.
Fatto sta che, nella lettura del Tar, la richiesta di informazione sospende l’obbligo per le famiglie di vaccinare i figli, e l’obbligo per le strutture scolastiche di escludere i non vaccinati.
Fino alla prossima puntata.
Articolo segnalato da Marco Rigato e tratto da (CLICCA QUI)
PAPA FRANCESCO: ISPIRATO DA SOROS
Diego Fusaro, filosofo noto ai dibattiti televisivi, critico sulla globalizzazione e sulle élite che la sostengono, analizza e critica il discorso di Papa Francesco sull'accoglienza dei migranti.
https://youtu.be/kIiVPWJFv9E
Proposto da Benedetto – tratto da (CLICCA QUI)
CASO “SKRIPAL” – OPINIONE DELL’AMBASCIATA RUSSIA IN ITALIA.

STRANE COSE ACCADONO AI PAESI EUROPEI CHE RESISTONO ALL’ASSALTO DI GEORGE SOROS

Questa include ex ministri come la Bonino (esteri) e la Kyenge (ex ministro integrazione), entrambe direttamente responsabili per la gestione dei flussi migratori accettati dall’Italia negli ultimi anni, oltre a vari esponenti del PD e della sinistra.

ALIMENTAZIONE E TUMORI ECCO LA VERITÀ NASCOSTA
LA LOBBY DEL LATTE IN POLVERE CONVINCE LE DONNE A NON ALLATTARE

LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SOTTO ATTACCO: PARTONO LE PRIVATIZZAZIONI

VITTIMA DEI BULLI PER LA SUA CONDIZIONE FISICA CAUSATA DA UN DANNO DA VACCINO. MICHELE SI È TOLTO LA VITA
di Antonio Palma
Il 17enne Michele Ruffino si è tolto la vita gettandosi da un ponte, ora la madre e il padre denunciano: “Mio figlio è stato vittima dei bulli, sono loro che me lo hanno ammazzato.
Lo hanno deriso fino all’ultimo anche al funerale”
“Si è ucciso perché voleva un amico della sua età e riceveva solo porte in faccia e prese in giro”, così Maria Catrambone Raso, assieme al marito Aldo Ruffino, hanno deciso di denunciare pubblicamente gli atti di bullismo che avrebbero portato il figlio 17enne Michele Ruffino a uccidersi il 23 febbraio scorso gettandosi dal ponte di Alpignano, nell’area metropolitana di Torino.
Una decisione sofferta e arrivata dopo giorni di dolore straziante vissuti nel dubbio se chiudersi ed elaborare da soli quanto accaduto o rivelare a tutti il calvario vissuto del figlio.
“Mio figlio è stato vittima dei bulli, l’ha ucciso chi lo umiliava, sono loro che me lo hanno ammazzato.
Lo hanno fatto fino all’ultimo anche al funerale” accusa senza mezzi termini la madre di Michele, rivelando un episodio sconcertante: “Uno di quei ragazzini ha guardato la foto di mio figlio al funerale e ha detto che da vivo era molto più brutto.
Chi lo ha ascoltato si è sentito gelare il sangue nelle vene”.
Secondo la donna tutto sarebbe iniziato con i problemi di salute di Michele a causa di un vaccino fatto quando aveva solo sei mesi che gli ha causato problemi motori alle braccia e alle gambe.
“Una sentenza ha stabilito che Michele ha subito un danno da vaccino.
Non riusciva a muoversi con naturalezza, anche se con gli anni eravamo riusciti a superare i suoi problemi.
I suoi compagni di classe invece lo deridevano.
Dicevano che cadeva sempre, qualcuno lo chiamava handicappato”, ha raccontato la donna, aggiungendo: “Voleva solo una pacca sulla spalla, una parola amica.
Invece oggi siamo qui: disperati.
Non vogliamo vendetta, ma se c’è qualcuno che ha sbagliato deve pagare”.
“Lui aveva voglia di vivere, cercava una pacca sulla spalla, un amico, una ragazza.
Ma ha trovato solo risate cattive e porte in faccia”, ha proseguito la 51enne ricordando che Michele sognava di diventare pasticcere e studiava per questo ma aveva diverse passioni come il nuoto e la palestra.
“Se mio figlio non avesse avuto problemi di salute, sarebbe ancora qui” accusa ancora la mamma di Michele, rivelando anche alcune lettere di addio che il giovane, che avrebbe compiuto 18 anni a ottobre, ha lasciato sul suo computer.
“Ti scrivo questa lettera, la mia ultima lettera.
Si hai capito bene, perché non credo di riuscirci più.
Ho intenzione di mollare.
Questo ragazzo moro piange davanti allo specchio e non trova nessuno dietro di sé che gli dica ‘ehi oggi sei maledettamente bello’” si legge nell’ultima nota prima del suicidio.
Prima però vi erano stati altri scritti analoghi in cui il giovane annunciava l’intento di farla finita a dimostrazione di una situazione per lui ingestibile.
La madre ha sporto denuncia ai carabinieri e portato il computer agli investigatori.
“Era un appassionato di internet e andava molto spesso sui canali Youtube dove aveva allacciato rapporti con vari coetanei.
Anche a loro aveva confidato la voglia di farla finita” ha raccontato Maria.
Sul caso indagano ora i carabinieri anche se al momento in procura non esiste ancora un fascicolo con una ipotesi di reato.
via Informare per Resistere
ACCORDO PER LA RIDUZIONE DEI SALARI E L’AUMENTO DEGLI ORARI; SINDACATO VENDUTO AL GRANDE CAPITALE…
Esso conclude un percorso iniziato nel 2009 da un’ intesa che la Cgil inizialmente non sottoscrisse, salvo poi cambiare idea successivamente.
L’ultimo contratto dei metalmeccanici sottoscritto anche dalla Fiom – il peggiore della storia della categoria con zero aumenti salariali, la flessibilità a go go e i fondi sanitari- ha dato il via libera definitivo a quest’intesa.
L’accordo programma la riduzione dei salari impedendo di chiedere aumenti nei contratti nazionali e legando rigidamente quelli aziendali ai massimi profitti dell’impresa.
Nello stesso tempo flessibilità e precarietà sono assunti come elementi costitutivi del rapporto di lavoro.
E l’orario di lavoro e l’intensità della prestazione possono solo aumentare.
Questa è la nuova costituzione delle relazioni sindacali e l’organizzazione che non l’accetta vedrà messo in discussione il suo stesso diritto ad esistere.
Un accordo liberticida contro tutti i diritti dei lavoratori.
I metalmeccanici tedeschi hanno raggiunto le 28 ore settimanali con aumento dei salari.
L’accordo sul sistema contrattuale italiano non solo impedisce che simili risultati possano essere mai acquisiti, ma vieta persino che possano essere richiesti.
La piattaforma della IgMetall nel sistema sottoscritto da Camusso e compagnia sarebbe semplicemente fuorilegge.
Neppure i vertici della UE avrebbero saputo imporre ai lavoratori italiani un sistema così capace di farli lavorare sempre di più e guadagnare sempre di meno.
CgilCislUil e Confindustria cancellano la possibilità per i lavoratori di ottenere contratti degni di questo nome, ma si mettono definitivamente assieme in affari.
Fondi pensione, sanità privata, formazione e traffici vari sul lavoro, di questo si occuperanno davvero.
Alla firma dell’intesa i leader sindacali e confindustriali si sono abbracciati e hanno fatto sapere alla politica che essa non deve occuparsi di loro, che i lavoratori sono roba loro.
Pensano così di essersi salvati dal crollo del PD, partito che, pur con finte polemiche, hanno sempre sostenuto.
Hanno organizzato un sindacato unico di regime in cui padroni e vertici sindacali operano affratellati in una sola corporazione.
E hanno offerto i servigi di questo “sindacato” al nuovo governo, qualunque esso sia purché sia responsabile.
Questo accordo della vergogna, sottoscritto senza neanche un’assemblea nei luoghi di lavoro, è come la controriforma costituzionale di Renzi.
E deve fare la stessa fine.
Combattere e rovesciare il sindacato CGILCISLUILCONFINDISTRIA è oggi indispensabile per riconquistare diritti, salario e libertà in tutto il modo del lavoro.
PS : Guardate questa foto, non hanno neanche il senso del decoro..
FRANCIA, L’EX PRESIDENTE NICOLAS SARKOZY IN STATO DI FERMO

Sarkozy insieme all'ex vice presidente Usa Al Gore (ap)
L'ex presidente è sotto interrogatorio della polizia su presunti finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale del 2007, probabilmente legati alla Libia di Gheddafi
La storia della guerra in Libia e il fantasma di Gheddafi continuano a perseguitare Nicolas Sarkozy.
L'ex Presidente è da stamattina in stato di fermo dai magistrati anti-corruzione di Nanterre nell'ambito dell'inchiesta sul presunto finanziamento della sua campagna elettorale del 2007 – la prima in cui era candidato all’Eliseo – da parte dell’allora potentissimo raìs libico.
Le prime accuse erano state rivelate dal sito Mediapart sei anni fa e documentate in un libro uscito qualche mese fa dal titolo “Avec les compliments du Guide” firmato da due cronisti del sito Fabrice Arfi e Karl Laske. I giornalisti avevano raccontato di borse piene di banconote passate da Tripoli e Parigi, bonifici sospetti, lettere con promesse di milioni di euro per favorire l’elezione dell’allora leader della destra francese, fino ai ricatti, le minacce e la guerra scatenata da Sarkozy. Nelle varie ricostruzioni si parla di finanziamenti di quasi 50 milioni di euro in diversi pagamenti cash.
L'ex capo di Stato ha sempre smentito le accuse.
Dall'autunno 2016 si è ritirato dalla vita politica dopo la sconfitta alle primarie del centrodestra. Sarkozy è già stato rinviato a giudizio per non aver rispettato le regole sul finanziamento della sua campagna elettorale del 2012, avendo speso circa 20 milioni in più rispetto al tetto dei 22,5 milioni consentiti per legge.
Dal 2013 i magistrati francesi indagano sul presunto finanziamento da Tripoli a Parigi.
L'inchiesta ha proceduto a rilento, anche per la morte di Gheddafi e di molti suoi fedelissimi.
Un nuovo colpo di accelerazione è arrivato a gennaio con l'arresto all'aeroporto londinese di Heathrow dell'uomo d'affari francese Alexandre Djouhri con un mandato di arresto internazionale emesso dalla Francia: sarebbe stato lui a fare da tramite per il denaro ricevuto dall'ex leader libico.
FINAL FANTASY XV
LA RUSSIA A THERESA MAY: “NON ABBIAMO PAURA DI TE”
Alla May e agli altri burattini del regime sionista ovviamente non piace.
SINDACO NON CONFORME … ALL’ITALIA? RIDIAMOCI SU!
Arrivata la missiva che lo invita a tenere "atteggiamenti più conformi come sindaco"
Lo ha reso noto lo stesso primo cittadino sul proprio profilo Facebook: “Lo Stato mi ha ufficialmente diffidato come sindaco non conforme” ha scritto oggi nel primo pomeriggio.
Szumski è stato invitato infatti a tenere “atteggiamenti più conformi come sindaco”, ha chiarito l’interessato.
Non è dato sapere molto di più sulla conformità a cui la Prefettura ha invitato il primo cittadino santalucese, che ha preferito non divulgare la lettera.
“Mi sto informando con i miei legali” ha annunciato Szumski, che ha reso nota l’intenzione di rispondere alla missiva inviata dalla Prefettura.
E’ possibile che l’invito si riferisca alle esternazioni (anche social) del sindaco, da sempre molto critico nei confronti dell’atteggiamento tenuto dallo Stato nei confronti degli enti locali.
Intanto Szumski ha incassato la solita solidarietà su Facebook: tantissimi infatti i commenti pro-sindaco, che sulla piazza virtuale riscuote sempre grande successo.
Anche in questo caso tanti cittadini di Santa Lucia si sono schierati dalla sua parte: in molti commenti compare la sigla “wsm” (viva san Marco), tipica degli indipendentisti veneti.
IL BUON GOVERNO DI VLADIMIR PUTIN PAGA: IL 71,9 PER CENTO DEI RUSSI LO VOTA
PREMIER DELL’OLANDA AVVISA FRANCIA E GERMANIA: NON DEVONO IMPORRE RIFORME DELLA UE CONTRO LA VOLONTA’ DI STATI MEMBRI!

Netherlands’ Prime Minister Mark Rutte holds a news conference during an EU Summit at the European Council headquarters in Brussels, Belgium December 15, 2016. REUTERS/Eric Vidal