L’EUROPARLAMENTARE SMONTA IN COMMISSIONE LE BUGIE SULLE AUTO ELETTRICHE…
Marcello Pamio – 28 febbraio 2023
L’intervento in Commissione europea di Alessandro Panza (europarlamentare responsabile Lega Dipartimento Montagna. Gruppo Identità e Democrazia) è a dir poco magistrale!
Mette in luce le falsità della pericolosissima deriva messa in atto dai tecnocrati europeisti con la scusa della protezione dell’ambiente. Gli scopi sono altri: disintegrazione dell’intera economia europea e la totale dipendenza dalla Cina!
“Un auto elettrica contiene dai 9 agli 11 chili di terre rare, che nel loro ciclo produttivo consumano tre/quattro volte l’energia necessaria per un motore termico!
Per un solo chilo di Gallio servono 50 tonnellate di roccia, per un chilo di Lutezio oltre 200 chili.
Processi che avvengono con il consumo di migliaia di litri di acqua, energia, acidi solforici, nitrici, poi scaricati nel suolo o nei mari…”
Fatelo girare.
Più gente si sveglia dal coma e meglio è per tutti
Un discorso con dati buttati a casaccio da uno che manco sa cosa siano le terre rare!
Allucinante che venga pure preso sul serio.
Per inciso di gallio (che non è una terra rara) potreste trovarne di più in un’auto termica che ha decine di centraline a bordo, che in una Tesla che ne ha una sola.
Poi, per fare un paragone vi rammento che dalle miniere d’oro più ricche del pianeta si ricavano al massimo 10 grammi di oro per ogni tonnellata di roccia.
A proposito dei danni ambientali, si sa che tutta l’industria estrattiva ha un impatto importante, andate a vedere cosa fa il fraking per estrarre gas e petrolio, la differenza è che un minerale si estrae una sola volta, poi si ricicla, mentre il petrolio si estrae e si brucia.
Il discorso di Panza raggiunge l’apice con “gli studiosi dell’università della California” inventati di sana pianta, tutti gli studi sono concordi che nell’intero ciclo di vita un’auto elettrica abbia emissioni notevolmente ridotte rispetto ad una termica.
Ho chiesto a Panza su Facebook dove avesse preso questi dati, mi ha bannato.