

Venetia, 02 dicembre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio
In questi giorni il Governo Provvisorio, emanazione del MLNV, ha alcremente analizzato i comunicati, e partecipato fisicamente alle assemblee, degli organizzatori della protesta del 9 dicembre 2013.
Dai risultati di suddetta analisi, emerge che le varie anime della protesta sono poco chiare, o a volte discordanti, sugli obiettivi dell'azione stessa.
In questo periodo difficile, in cui una presa di posizione oltranzista potrebbe divenire un volano imponente dell'insofferenza popolare, la mancanza di una direzione chiara è un elemento pericoloso, dai risultati imprevedibili.
L'unica cosa chiara e incontrovertibile, che potete voi stessi dedurre dai numerosi comunicati ufficiali reperibili sulla rete, e di cui abbiamo riportato stralci nella nostra sezione apposita, nonché dalle dichiarazioni degli esponenti dell'organizzazione, è che lo spirito di fondo è l'italianità.
Si vuole quindi far passare l'idea che esista un popolo italiano che identifica gli abitanti della penisola, esattamente come inculcato dall'ideologia risorgimentale, che ha combattuto e tentato di distruggere definitivamente tutte le identità locali, che però perdurano nella loro lotta.
Questo Governo invece, oltre ovviamente a quello dei Veneti, riconosce i Popoli dei Sudtirolesi, dei Sardi, dei Siciliani, dei Napolitani e qualsiasi altra popolazione presente prima dell'occupazione militare italiana.
È inamissibile come venga imposta l'appartenenza al popolo italiano, ed addirittura impedita qualsiasi forma di espressione di identità diversa sulla falsariga di una deriva nazionalista.
A fronte di ciò, pur comprendendo che l'insofferenza popolare abbia pieno diritto di sfociare in manifestazioni di dissenso, questo MLNV non può riconoscersi in queste manifestazioni, che potrebbero essere addirittura controproducenti per la lotta del Popolo Veneto per la sua liberazione, questa sì scevra da fraintendimenti, in quanto avente un unico obiettivo: il riconoscimento del Popolo Veneto dalla Comunità Internazionale e il riacquisto di sovranità del Popolo sui propri territori.
Diffidiamo quindi chiunque appoggi o organizzi tali manifestazioni di protesta, dal definirsi rappresentante o portavoce delle istanze del Popolo Veneto, con esse inconciliabili.
Operativamente l'MLNV, pur non osteggiando apertamente la protesta, monitorerà lo sviluppo della stessa, ponendosi come sempre a difesa del Popolo Veneto che potrebbe essere vittima di rappresaglie indiscriminate e ingiustificate, come prassi dello stato italiano che tanto viene esaltato, che sicuramente proverà ad usare come pretesto la sollevazione per scagliarsi ancora una volta contro gli innocenti e gli oppressi.
WSM
Venetia, 01 dicembre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio
IL MLNV
DAL QUALE EMANA IL
GOVERNO PROVVISORIO DELLA REPUBBLICA VENETA
NON È UN MOVIMENTO DI PROTESTA,
NON USA MEZZI VIOLENTI,
NON SI FA CONCORRENTE NELLA CORSA AI SEGGI DELL'ITALIA
CHE CONSIDERA NAZIONE STRANIERA
CHE INGIUSTAMENTE OCCUPA LE TERRE DELLA REPUBBLICA.
IL MLNV SI FONDA E SI APPELLA AL DIRITTO INTERNAZIONALE,
APPROVATO DALLO STESSO STATO (QUELLO ITALIANO)
CHE USURPA TERRITORIO E CITTADINI DELLA REPUBBLICA VENETA.
IL MLNV PLAUDE A QUALUNQUE ORGANIZZAZIONE
CHE PROPONGA MANIFESTAZIONI
NELLE QUALI SI EVIDENZIANO SOPRUSI INACCETTABILI
PERPETRATI NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA VENETA.
IL MLNV CRITICA PERO' OGNI INTEMPERANZA
CAVALCATA NELLE MANIFESTAZIONI DALLE ORGANIZZAZIONI
DELLE QUALI CONDIVIDE GLI IDEALI DI LIBERTÀ
PORTATI IN PIAZZA.
IL MLNV METTE IN GUARDIA DAI MOTI VIOLENTI
CHE HANNO FATTO NASCERE LE DIVERSE PRIMAVERE
SULLE SPONDE DEL MEDITERRANEO,
DOVE LA MANO CHE HA LANCIATO IL SASSO O LA BOMBA
È STATA IMMEDIATAMENTE NASCOSTA,
PERCHÉ NON SI POTESSE RISALIRE AL DESPOTA DI TURNO
CHE SI RITIENE POLIZIOTTO O DOMINATORE DEL MONDO.
DA TEMPO IL MLNV HA RICEVUTO PROPOSTE ALLETTANTI
DA CHI PROPONEVA DI CREARE IL CAOS
DAL QUALE FAR EMERGERE UN DOPO
DA GESTIRE APPROFITTANDO DELLA CONFUSIONE.
AVVERTE INOLTRE CHE ANCHE OGGI
È PRESENTE LA VOLONTÀ DI QUALCUNO
DI CREARE IL PANICO
E DI SOTTRARRE AD ESSO LA PROPRIA IDENTITÀ
LASCIANDO AI VENETI DI APPROFITTARNE O DI PAGARE.
CHIUNQUE VOLESSE APPELLARSI AL MLNV
HA LA POSSIBILITÀ DI RICEVERE ASILO E SUPPORTO
ALL'INTERNO DI QUELLA LEGALITÀ INTERNAZIONALE
CHE IL MOVIMENTO HA SPOSATO
E ALL'OMBRA DELLA QUALE MUOVE I SUOI PASSI.
NESSUNA SIGLA OD ORGANIZZAZIONE PUO' PRETENDERE
CHE IL POPOLO VENETO RINNEGHI LA PROPRIA PATRIA
E NESSUNO SI ARROGHI IL DIRITTO
D'IMPORRE L'USO DEL TRICOLORE ITALIANO AI VENETI.
SE DEV'ESSERE MANIFESTAZIONE DI POPOLO
CHE SIA MANIFESTAZIONE DI POPOLO
GLI ORGANIZZATORI DEL COORDINAMENTO
DICONO CHE E' UNA MANIFESTAZIONE DI POPOLO
E CHE DOBBIAMO ESSERE TUTTI UNITI.
PRETENDONO CHE NON VI SIANO SIGLE E BANDIERE DI PARTITI NÉ SIGLIE DI ASSOCIAZIONI O SINDACATI.
DETTANO REGOLE SU CHI PUÒ PARTECIPARE
E CHI INVECE, CONSIDERATO IL NEMICO, NON PUÒ!
NESSUNA SIGLA
NESSUN SINDACATO
NESSUNA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA … TRANNE LE LORO PERO!!!
ATTENTI … LA GENTE E' STANCA DI ESSERE PRESA IN GIRO!
ATTENTI … LA GENTE È STANCA DI FALSE ASPETTATIVE!
LA VOGLIA DI RIVOLUZIONE
NON BASTA PER COSTRUIRE IL DOMANI.
PER CHIAMARE IL POPOLO A RACCOLTA
E CHIEDERE AL POPOLO DI REISISTERE AD OLTRANZA
BISOGNA SPIEGARE CHIARAMENTE COSA SI VUOLE.
PARLATE CHIARO, DUNQUE.
DOPO CHE SUCCEDE ???
WSM
VENETIA, VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2013
IL PRESIDENTE DEL MLNV E DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO
Sergio Bortotto
Carlito's Brigante
Alessandro Zerbinato
Ermes Uguccioni
Ermes Uguccioni
Roberto Rodia
Oggetto: atti di disposizione del Territorio della Repubblica Veneta, del suo ecosistema nazionale e degli esseri biologici viventi in natura – DIFFIDA.
ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ITALIANO
(per il tramite della prefettura in Treviso)
ALLA PRESIDENZA DELL’ENTE ITALIANO REGIONE VENETO
ALLA PRESIDENZA DELL’ENTE ITALIANO PROVINCIA DI TREVISO
ALLA PRESIDENZA DELL'ENTE ITALIANO ISPRA
E’ notizia di questi giorni di come lo stato italiano, anche per il tramite dell’ ente provincia di Treviso, ed infine dell'ente Ispra, abbia approvato in data 06.09.2013 una determina finalizzata all'abbattimento di circa 1050 esemplari di volpe (vulpes vulpes) da avviarsi in data 09.09.2013 nei territori della Repubblica Veneta.
La determinazione in questione che è stata denominata "piano di controllo volpi", ha una durata di 3 anni (2013 – 2016) e prevede l'abbattimento fino a 350 esemplari ogni anno.
Sul punto preme rammentare, ancora una volta, come in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimanga ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sul Territorio della Nazione Veneta gli oltre cento anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista.
Posto, infatti
che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualunque autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di ogni effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
che per l’effetto ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsivoglia autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset;
che finanche lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della sua permanenza sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, con il quale è stato abrogato a tutti gli effetti il regio decreto 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”;
VISTO
l'Art. 18 dell'Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP) di questo Governo Veneto Provvisorio istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977 e che recita: "L’OGVP riconosce ad ogni organismo vivente in natura, così come comunemente riconosciuto per tale, una soggettività giuridica primaria accessoria.
Rispettando il principio per cui l’OGVP tutela l’ecosistema nazionale e mondiale con la salvaguardia naturale dell’ambiente in tutti i suoi aspetti, luce, aria, acqua e terra, ad ogni essere biologicamente vivente in natura è riconosciuta una soggettività giuridica primaria accessoria e destinataria pertanto del diritto all’esistenza secondo il processo naturale della propria specie.
Il diritto ad un’esistenza naturale preclude la facoltà di interromperne volontariamente la stessa o di determinarne un suo innaturale svolgimento.
La soggettività giuridica primaria dell’essere umano è prevalente solo nei casi espressamente indicati dalla legge e per il determinarsi di uno stato di reale necessità."
Ciò posto, ritenendo che la caccia non possa essere l'unica soluzione, nel caso sussistano effettivi problemi derivanti dall’eccessivo numero di esemplari di volpe – nonché dal recondito sospetto di contagio del virus della rabbia silvestre –
SI VIETA
a qualsiasi autorità d’occupazione dello stato straniero italiano e/o ente e/o concessionario da esso derivante e/o uffici anche privati ad essi asserviti dal porre in essere qualsiasi atto di alienazione e/o comunque di disposizione del Territorio della Repubblica Veneta, da intendersi nei suoi confini storici alla data del 1866, e/o del suo ecosistema nazionale nonché degli esseri biologici viventi in natura.
Per i suesposti motivi, i responsabili di ogni ordine e grado che violeranno il presente veto saranno assicurati alla Giustizia Veneta nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso.
WSM
Venetia, Giovedì 21 Novembre 2013
Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto
Sono ore disperate per la Sardegna, la furia del ciclone "Cleopatra" è stata devastante.
I numeri sono tragici, 17 vittime, quasi 3000 sfollati.
In poche ore è caduta la quantità di pioggia di 6 mesi, secondo le medie della penisola, quindi ben maggiori se consideriamo la meno precipitosa Sardegna.
La zona più colpita è quella di Olbia, con 9 morti.
Intanto sono numerose le strade chiuse al traffico a causa di allagamenti, crolli e frane.
Secondo l’ultimo bollettino restano bloccati tratti della strada statale 125 Orientale sarda, della 131 Dcn Abbasanta-Olbia e della 389 Nuoro-Lanusei.
Diversi i disagi anche alla circolazione ferroviaria.
In questi momenti difficili, il MLNV e il Governo Veneto Provvisorio, profondamente addolorati dall'evento, mandano la loro solidarietà al Popolo Sardo, ben consci che con la loro forza saranno in grado di superare anche questa prova.
Fortza Paris!
NR. 20131111 – FDR.
Si sta compiendo in questi giorni l'ennesimo abuso ai danni del Popolo Veneto da parte dell'occupante italiano. Vittima ancora una volta è la nostra storica capitale, Venezia, la cui dignità è ogni giorno calpestata in modo sempre più evidente. A farne le spese questa volta i nizioleti, le pitture recanti i nomi delle calle e delle strade della città, particolare storico di Venezia. Pensando evidentemente di "farla franca", sotto gli occhi di un Popolo e dei Cittadini, ancora in gran parte assopiti nel sonno italiota che dura da quasi un secolo e mezzo, l'assessore italiano alla toponomastica, ha deliberato la modifica dei suddetti nizioleti, con diciture "italianizzate" in cui sono state inserite doppie, e sostituiti termini tipicamente veneti con altri dal retrogusto amaro dell'epoca fascista. Rio tera' diventa così "Rio terrà", in Parochia compaiono R e C dal nulla, si leggono castronerie come "Salizzada" o "Madonnetta", sparisce Calle del Fontego del Curame, sostituito da "della donzella". Colti in flagrante, i responsabili si difendono citando come fonte documenti del 1786, il Cattastico dei Sestieri, che riporterebbe queste diciture. Ovviamente, prendendo in esame una storia più che millenaria, gli amministratori italiani hanno ben pensato di prendere spunto dagli ultimi 10 anni di una Repubblica che aveva rappresentato un faro per il mondo, ed era travagliata da correnti interne, che senza l'intervento devastante di Napoleone, avrebbero portato a grandi trasformazioni, ma non certo all'annullamento del Popolo e della Cultura Veneta, come avvenne dall'occupazione italiana del 1866 in poi. Sproniamo quindi i Veneti e soprattutto i Veneziani ad opporsi fieramente a quest'ennesimo scempio e crimine contro il nostro Popolo e la nostra Capitale. Queste sono operazioni studiate a tavolino, servono per tastare il terreno, vogliono vedere se esistono ancora dei Veneti e dei Veneziani a cui importa qualcosa della propria storica Capitale, o se possono abusarne senza ritegno, come con i mostri del mare che entrano in laguna. Per questo non bisogna mollare la presa, non darsi per vinti. Dobbiamo dimostrare che il Popolo Veneto e la sua Storia sono sempre esistiti ed esistono ancora, non lasciamoci cancellare con un colpo di spugna, o una man de bianco come in questo caso!
WSM
Venetia, 25 ottobre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Visionando la puntata di ieri 24/10/2013 del programma “Servizio Pubblico” di
Michele Santoro, trasmessa da La7, abbiamo notato che è stata mandata in onda l’intervista registrata presso la sede del MLNV in data 12/10/2013. Siamo rallegrati dal fatto che la censura sia stata minima e che siano stati espressi valori a noi cari come l’illegittimità dell’occupazione da parte dello stato italiano sui nostri territori. Nonostante l’intervento verta principalmente su materia fiscale, l’opposizione che noi auspichiamo è esclusivamente indirizzata al disconoscimento della giurisdizione italiana, essa infatti è solo un mezzo per raggiungere il riconoscimento del Popolo Veneto da parte della Comunità Internazionale, e di conseguenza dell’apparato istituzionale, denominato Governo Veneto Provvisorio, istituito da questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, a norma di legge internazionale, precisamente l’articolo 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977. Ribadiamo quindi che lo stato italiano non ha nessuna giurisdizione in materia fiscale o amministrativa sui territori della Repubblica, ogni richiesta di pagamento da parte di enti dello stato italiano è illegittima, non si tratta quindi di sciopero o protesta fiscale, ma di semplice applicazione delle leggi in materia di autodeterminazione dei Popoli (VEDI QUI). Riportiamo QUI l’estratto della puntata.
WSM
Venetia, 25 ottobre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Oggetto: COMUNICATO