WSM
Venetia, 06 Marzo 2014
Davide Giaretta
Vice Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
La Russia ha il sacrosanto diritto di difendersi dalle rivoluzioni pilotate occidentali.
E mentre noi diciamo no alle nuove strategie della tensione internazionale, anche in Europa si preparano a reprimere con la forza le rivolte popolari.
Una riflessione tratta da (CLICCA QUI)
E ci risiamo…
… ma questi politicanti italiani non hanno niente da fare ???
Come ospite non gradito il capo del governo straniero italiano Lett… ops … Renzi, ha deciso di catapultarsi a Treviso nei prossimi giorni.
Probabilmente i problemi di una campagna elettorale cominciano a preoccupare anche la sinistra italiana che continuando ad arrogarsi posizioni di potere senza la ben che minima espressa volontà popolare sfoggia il nuovo idolo di palazzo proprio nei luoghi più ostili alla politica romana.
Con la solita arrogante pretesa, anche l’odierno premier straniero italiano viene ad insegnarci a vivere, ad educarci, ad addomesticare un Popolo Veneto che ha ben poco da condividere con l’italica rappresentazione odierna di uno stato allo sbando e allo sfascio.
Nonostante l’aberrante occupazione straniera italiana il Popolo Veneto non si è però arreso al suo razzismo istituzionale e al suo colonialismo militare e culturale.
E i politicanti italiani lo sanno molto bene e i loro veritici di palazzo e le consorterie partitocratiche destinate a perpetuare il sistema dominante, sono preoccupate del risveglio del sentimento nazionale di Popoli che non sono mai diventati italiani.
Non è un caso, infatti, che subito dopo il Veneto il nuovo premier italiano si fionderà al sud.
C’è da chiedersi al sud di cosa … visto e considerato che ciò a cui si riferisce con tanta inettitudine è una Terra appartenente ad una Nazione il cui Popolo è stato massacrato e depredato dagli invasori italici.
Come un’illusionista attrezzato dei propri trucchi e sortilegi, il nuovo premier italiano farà di tutto per rianimare il fantasma del sentimento nazionale italiano e lo farà con il sostegno di tutti quei servi politicanti locali, anche falsamente indipendentisti, pronti a mendicare ciò che danno a roma e accapparsi un po’ del consenso dei propri sempre più sventurati pochi elettori.
Non credete ai partiti politici, non credete a questi politicanti, a questi falsi profeti … predicano bene e razzolano male perché anche le favole hanno i loro “Mangiafuoco” e il Collodi col suo pinocchio ben insegna ciò che il burattinaio riserva.
Proprio li, dove riposano 9.325 combattenti “italiani” provenienti dai 120 cimiteri di guerra sparsi fra Montello e Piave, ancora una volta il parassitismo italiano manifesta sé stesso … ed è una vergogna.
Approfittando della bella giornata di sole sono tornato a far visita alle migliaia di caduti nel sacrario del Montello.
Nel salire la scalinata ho ricordato mio nonno che anni fa, con molta fatica e sostenendosi col bastone e l’aiuto di mio padre, volle tornare a far visita ai suoi commilitoni e lo vidi quasi a disagio e poco dopo … piangere.
L’emozione del racconto di alcuni suoi ricordi, bisbigliati con riguardo innanzi al nome di un suo amico di allora, descrivevano un dei tanti “ragazzi del 99” mai tornati alla propria casa e alla propria vita.
L’orrore di quei momenti, gli scempi visti e impressi per sempre nella sua memoria riaffioravano carichi di compassione, di pietà ma anche di sdegno e rancore.
Oggi, nel ricordarlo festoso in Paradiso e riunito anche agli amici persi in guerra nelle trincee di ambo le parti, mi auguro che i fautori di tanta sofferenza umana possano patire le meritate pene dell’inferno.
Nel richiedere il rispetto del luogo un cartello ricorda ai visitatori il sacrifico di chi vi riposa e con insolente italica retorica ne offende la memoria oltraggiando la verità storica per il loro massacro … tutt’altro che volontario.
Ma si sa l’italia è anche questa pronta a foraggiare ogni nuova generazione col falso mito della sua unità e che mira a perpetuare anche con gli orrori di una guerra.
Il tricolore italico sventola indegno su quel monumento ai molti Veneti, Napoletani, Siciliani, Sardi e a tanti altri “non italiani”, costretti a morire per una patria che non gli è stata madre, ma carnefice.
Giustamente al Cittadino è richiesto rispetto per il luogo e i caduti ma di ciò le istituzioni d’occupazione straniere italiane non hanno riguardo.
Custodi pretenziosi scordano di essere ospiti in casa nostra e inadeguati anche nel sembrare ciò che in effetti non sono rubano il lavoro a chi al loro posto c’è veramente come i volontari delle Associazioni Combattentistiche e D’arma del luogo.
Onore e merito a questi volontari presenti anche con loro notevole disagio.
Tuttavia, il prezzo del servizio a loro negato ed elargito a custodi ospiti ma assenti, non garantisce ai Cittadini la visita domenicale del museo, una minima decenza dei servizi igienici, una visita priva di pericoli e la mancanza di adeguate e semplici soluzioni alle barriere architettoniche per i disabili.
Per fortuna ci sono loro … i Volontari delle Associazioni Combattentistiche e D’arma del luogo.
Il Governo Veneto Provvisorio avrà cura di inviare al più presto al governo italiano una formale nota di protesta e la disposizione di affidare la custodia del sacrario e con la dovuta remunerazione alle Associazioni Combattentistiche e D’arma del luogo o in subordine a persone di nazionalità Veneta.
WSM
Venetia, lunedì 24 febbraio 2014
SERGIO BORTOTO Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
… e il Parlmerini adesso dichiara di presiedere il Governo Provvisorio del Lombardo Veneto … (ma che coincidenza, pur di creare confusione)
FINALMENTE A NAPOLI
NELLA CAPITALE DELLO STATO DEI NAPOLITANI E SICILIANI, SI SONO INCONTRATI I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI PROVVISORI DELLE «DUE SICILIE» E DEL «LOMBARDO VENETO». HANNO RAPPRESENTATO LE DUE SICILIE: GIUSEPPE QUARANTA, GIOVANNI CERVERO, GIUSEPPE SAVOIA E STEFANO SURACE. I RAPPRESENTATI DEI DUE GOVERNI HANNO SOTTOSCRITTO UN TRATTATO CON VARI IMPEGNI:
1) RICONOSCIMENTO RECIPROCO DI LEGITTIMITA' A RAPPRESENTARE I POPOLI LOMBARDO-VENETO E NAPOLITANI-SICILIANI, NEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI;
2) GARANTIRE I RISPETTIVI INTERESSI CONFORMEMENTE AL DIRITTO INTERNAZIONALE (patto internazionale sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali);
3) CREAZIONE DI UNA CONSULTA PER TUTTI GLI STATI INDIPENDENTI PREUNITARI.
firmato, per la Confederazione Lombardo Veneta, Loris Palmerini
per lo Stato delle Due Sicilie, Giuseppe Quaranta
Il giorno sabato 18 gennaio 2014 presso la sede del MLNV si è tenuta una riunione del Coordinamento dei Movimenti di Liberazione Nazionale Sardo, Siciliano e Veneto.
Oggetto: TRATTATO DI COOPERAZIONE E MUTUO SOSTEGNO.
Il cinque gennaio sono stato ad Arcade (Tv) nella piazza principale ad assistere alla accensione del tradizionale panevin previsto alle ore 21:00.
La presenza del pubblico è stata folta sebbene le avverse condizioni delle giornate precedenti, avrebbero potuto scoraggiare la presenza dei Cittadini.
Sindaco e banda musicale hanno atteso un' ospite d'eccezzione per dare il via all'evento … l'italianissimo governatore dell'ente straniero regione veneto, Luca Zaia.
Come quasi sempre accade anche in occasioni di feste popolari come quelle del Panevin, politicanti e amministratori di turno non hanno trascurato di mettersi in mostra criticando addirittura le polemiche mediatiche dei giorni precedenti contro i Panevin alti più di cinque metri.
Sindaco e governatore, da bravi amministratori italiani, hanno magistralmente svestito la pelle del lupo mascherandosi per i buoni pastori che vogliono far credere di essere ricordando addirittura ai presenti la necessità di lottare per un Popolo per mantenere le proprie tradizione, cultura, usi e costumi.
A schiarire le idee circa l'opportunistico rigurgito di sentimento nazionalistico Veneto è intervenuta poco dopo la banda musciale che ha intonato l'inno straniero italiano di Mameli.
Niente di più vergognoso e inappropriato per iniziare i festeggiamenti di una tradizione Veneta che nulla ha da condividere con lo stato straniero occupante, colonialista e razzista italiano.
Il patetico risuonare delle odiate note dell'inno straniero italiano però non sono state accompagnate dal coro dei presenti e solo un' esiguo numero ha pallidamente applaudito la sua mesta conclusione.
Altra lezione di vita per questi finti Veneti e politicanti italioti.
Durante la giornata di ieri, 13 Gennaio, sono stato contattato da un'inviata del programma Quinta Colonna di Rete 4, per presenziare al collegamento in diretta della sera stessa, accettando senza indugi, il sottoscritto accompagnato dal Provveditore Matteo Montanari si è quindi recato all'appuntamento in quel di Vicenza.
Cari manifestanti del 9/12 …
Trovo che spesso si fa una estrema confusione quando si adotta la parola italiano.
Dante Alighieri si sentiva italiano quando soffriva sopra l'Italia: “Ahi, serva Italia di dolore ostello/nave sanza nocchiero in gran tempesta/non donna di provincia, ma bordello”.
Eppure si sentiva fiorentino, parte integrante di quel comune-nazione, cacciato dal quale si sentì esule dalla propria patria.
Morì in esilio infatti, in Italia, ma nella nazione dei Da Polenta.
Riposa a Ravenna.
Che cosa è successo perché noi oggi la pensassimo in modo tanto diverso?
Perché odiare o vituperare l'Italia?
La Rivoluzione francese ha esportato il male della concezione illuminista e massonica.
Ha tolto tutte le differenze in nome dell'uguaglianza che poi è diventata appiattimento della plebe sotto un capo che poteva fare tutto, fosse questo capo l'imperatore Napoleone o un governo cosiddetto democratico, di fatto ristretto ad una oligarchia che tale è rimasta anche se il numero degli elettori si è allargato dai grandi elettori al suffragio universale.
Basta andare a Fontainbleau per godere dei capricci del capo Napoleone che potè personalizzare qualunque dei suoi numerosi oggetti d'uso quotidiano.
Basta non scandalizzarsi delle note spese dei nostri oligarchi.
La concezione rivoluzionaria che si è sviluppata con i vari risorgimenti nazionali ha fatto piazza pulita delle differenze, delle culture, delle civiltà.
Ha detto a tutti: siete italiani e cioè non più veneti, non più napoletani, non più siciliani, non più sardi, non più del granducato di toscana, non più viscontei…
Ha illuso di essere tutti savoiardi, ma alla fine ha ingoiato anche questi re barando al referendum del 1946.
E a tutti ha posto l'obbligo di pagare le tasse, perché si dovevano pagare i debiti delle guerre di indipendenza.
La sola tassa sul macinato fu per molti grave come la crisi degli ultimi cinque anni portando al suicidio i più fragili.
E a tutti ha imposto che si dovevano difendere i sacri confini della patria creando per la prima volta unità nazionale negli ossari del nord che pongono uno vicino all'altro abitanti della Sicilia, della Campania, della Sardegna, del Veneto…
E fu e resterà facile il sogno del dittatore e anche la realizzazione del sogno… se non ci fosse un potere, una dittatura, più in alto…
Ah, sì: l'Europa!
E lo vediamo come si sta entrando nelle nazioni usurpatrici delle realtà più piccole per farle diventare una unica nazione guidata da…
Non ci è ancora dato di saperlo.
Tuttavia anche quella sarà una fase intermedia per diventare sudditi di un potere occulto (ancora) mondiale.
Aut Caesar aut nullus ripete Chaplin interpretando il dittatore Hynkel che gioca col mappamondo gonfiato che gli scoppierà tra le mani.
Perché il grande laboratorio di idee del diciannovesimo secolo è stato chiuso per restauri di fronte alle imposizioni mazziniane?
Gioberti aveva una idea.
Pure Rosmini.
Pure molti altri.
Ma Mazzini era…
Chi detiene il potere occulto sa bene chi era…
Per questo io contesto questa immagine di Italia e mi vanto di essere italiano veneto, della nazione veneta.
Il mostro sarà debellato quando l'Italia ritornerà ad essere un ricamo di nazionalità rianimate, libere, legate da una civiltà millenaria, ma diverse, capaci di creare l'arte, la politica, la religiosità, la filosofia, l'economia… italiane perché impegnate ad essere soprattutto se stesse, perché impegnate ad essere soprattutto una unità spirituale.
Sono fiero di essere italiano, ma in questo modo: libero di essere me stesso, libero di essere veneto, libero di essere artefice della mia nazione, libero di collaborare e non di essere schiavo delle nazioni vicine, né tanto meno di una patria artefatta, razionalista, illuminista, massonica, che mi vuole suddito e non cittadino.
di Mario Corato
Ancora una volta dobbiano prendere atto dell'arroganza di talune istituzioni straniere d'occupazione che insistono a molestare Cittadini del Popolo Veneto che non riconoscono la loro autorità.
La questione, che per noi è ormai di "normale amministreazione", assume i toni del grottesco dal momento che i due militanti del MLNV, Delegati del Direttivo e Provveditori Generali presso il Governo Veneto Provvisorio, sarebbero stati querelati in ambito italiano dal ben noto DE PIERI.
Lascio ad ogni singolo indipendentista trarre le conclusioni che ritiene necessarie dall'iniziativa di tale personaggio che, non a caso, rispecchia quelle intraprese nel passato dal PALMERINI nei confronti di altri Patrioti.
Per quanto riguarda il retiterato abuso perpetrato nei confronti di Cittadini del Popolo Veneto ecco la nota inoltra alla prefettura di Treviso, alla stazione carabinieri di Volpago del Montello (Tv), alla presidenza del consiglio dei ministri italiana, all'Onu a Ginevra e New York.
Oggetto:Cittadini del Popolo Veneto MARSURA Franco e MARINI Maria.
Molestie patite da autorità d’occupazione straniere italiane.
ALLA PREFETTURA DI TREVISO
AL COMANDO STAZIONE CARABINIERI DI VOLPAGO DEL MONTELLO – TV
e per quanto a praticarsi
ALLA DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
PROVVEDITORATO GENERALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA
DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA
È dalla giornata di ieri che i Cittadini del Popolo Veneto in oggetto indicati e residenti in località Volpago del Montello (Tv), vengono insistentemente invitati presso gli uffici della stazione carabinieri in indirizzo perché oggetto di querela da parte di terzi.
Oggi, nel ribadire l’invito telefonico un presunto militare dell’arma avrebbe addirittura tentato di intimidire la Sig.ra MARINI Maria, adducendo pretestuosamente ad eventuali conseguenze economiche e penali per l’espressa volontà nel disattendere all’invito di presentazione e minacciando addirittura l’invio di una pattuglia presso la privata abitazione.
Considerato:
– che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio e che per l’effetto ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset;
– che ogni autorità, governo e tribunali esistenti anche in ambito dello stato straniero italiano sono solo “de facto” e non “de jure”;
– che lo stato italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della sua permanenza sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, con il quale è stato abrogato a tutti gli effetti il regio decreto 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
– che i Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria, sono Cittadini del Popolo Veneto e Delegati di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, nonché Provveditori Generali e anche Capo Dipartimento presso il Governo Provvisorio della Repubblica Veneta (GVP) istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977;
– che i Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria, rispettivamente in data 3 ottobre 2013 e in data 2 novembre 2013 hanno ufficialmente dichiarato di non essere cittadini dello stato italiano e che l’imposta cittadinanza italiana non appartiene loro e non li identifica, così come unilateralmente notificato con la pubblicazione sul bollettino ufficiale del Governo Veneto Provvisorio (www.mlnv.org) ;
CHE IN CONSEGUENZA DI CIÒ
i Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria hanno rigettato e negato il consenso di essere rappresentati e governati in qualsivoglia maniera dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano e da qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante
HANNO NEGATO
il diritto allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante
– di usare il loro nome e/o ogni loro personale attribuzione;
– di usare qualsiasi loro bene o di impedirne e/o limitarne anche parzialmente la disponibilità e l’uso per qualsivoglia ragione;
HANNO RICONOSCIUTO
il Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, quale unica autorità legittima e legale su tutti i territori occupati della Serenissima Repubblica Veneta.
PER QUESTI MOTIVI SI ORDINA
a qualsiasi autorità d’occupazione dello stato straniero italiano e/o ente e/o concessionario da esso derivante di interrompere immediatamente l’invio e le notifiche di avvisi, citazioni, convocazioni, mandati di comparizione e di qualsivoglia altra comunicazione.
Di cessare dal dar seguito in qualsivoglia maniera a qualsiasi atto, procedimento e azione intrapresa nei loro confronti, o dei loro prossimi congiunti e/o in conseguenza di essi anche nei confronti dei loro beni personali anche se condivisi;
Di cessare immediatamente qualsiasi eventuale impedimento e/o limitazione anche parziale del loro diritto al completo godimento dei diritti umani, civili e politici, specialmente rispetto alla loro integrità personale, alla loro libertà e ad ogni loro legittima e naturale espressione;
Lo stato straniero occupante italiano e/o qualsiasi autorità, ente e/o concessionario da esso derivante non può esercitare alcun potere e autorità nei confronti dei Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria ed ogni eventuale pretesa legalmente dimostrabile deve essere avanzata e inoltrata con rispetto e formalità a questo Governo Provvisorio della Repubblica Veneta per il mezzo della Segreteria di Stato che si determinerà in merito.
La presente comunicazione è inviata alla prefettura italiana a Treviso quale rappresentanza del governo straniero occupante italiano e ha valore di notifica per tutti gli altri enti e/o concessionari da esso derivante.
WSM
Venetia, mercoledì 11 dicembre 2013
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Sergio Bortotto
Durante la giornata di ieri siamo stati contattati dalla redazione de "La Zanzara" di Radio 24.
Nella puntata in diretta del 04/12/2013 è andato in onda un intervento del Presidente Sergio Bortotto che riportiamo qui sotto.
Nonostante i toni del programma palesemente dissacranti e ironici, che personalmente seguo quasi quotidianamente e che quindi conoscevamo bene anche in precedenza, ringraziamo la redazione del programma per l'interesse dimostrato nel nostro Movimento.
Tuttavia è ovvio che ci possiamo prestare allo scherzo e all'ironia fino a un certo punto, in quanto abbiamo il massimo rispetto delle persone che lavorano, come i redattori e i conduttori del programma, ma ci aspettiamo lo stesso in cambio.
Il nostro lavoro, legale e legittimo in ambito internazionale, per la causa del Popolo Veneto, continua alacremente, e non ha nulla a che fare con la vera "carnevalata", per usare le parole di Parenzo, che è il teatrino della politica partitica italiana, che per noi è una potenza straniera occupante, con cui noi non abbiamo nulla a che fare.
WSM
Venetia, 05 dicembre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio
Oggetto: comunicato.
Fin da subito, e ormai si parla di quasi un lustro fa, lo stato straniero occupante e colonialista italiano aggrediva con ferocia razzista il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e i suoi militanti e simpatizzanti, con persecutorie inchieste-farsa poliziesco-giudiziarie fondate su calunnie studiate e pianificate a tavolino, amplificando ed esaltando di volta in volta le “brillanti” operazioni della sezione politica della sua polizia con la grancassa e i tromboni mediatici delle complici e prezzolate testate giornalistiche e radiotelevisive prone al regime di turno.
Direttori, pennivendoli e mezzibusti giullari hanno visto l’occasione irripetibile di conquistarsi il premio Pulitzer, e sulle calunnie ci hanno aggiunto diffamazioni, etichette e altre calunnie, infangando a più non posso e a briglie sciolte il legittimo percorso intrapreso dai Patrioti Veneti del MLNV.
Ed eccoli qui infatti a “partorire” i pericolosissimi “venetisti” della “polisia veneta”: super armati, super addestrati e, soprattutto, inquadrati militarmente, tanto da far tremare persino i polsi ai Navy Seal, figuriamoci a un esercito italiano.
Qualcuno – come chi scrive – è stato addirittura etichettato senza mezzi termini come socialmente pericoloso, anzi dall’altissima pericolosità sociale.
E non tanto sulla scorta di una sentenza straniera italiana passata in giudicato per la commissione di crimini efferati e odiosi, ma così: perché è bello, e perché distruggere la vita e la famiglia di questi Patrioti Veneti, screditare, infangare, allontanare e ingannare la pubblica opinione è stata da subito la “mission” di tutti questi tromboni mediatici prezzolati del regime tricolore.
Ma è stata da subito anche la “mission” della sezione politica della polizia straniera italiana, tanto che negli ormai innumerevoli blitz armati nelle private dimore dei militanti del MLNV, non si è lesinato di rapinare materiale a dir poco pericolosissimo di fronte agli occhi terrorizzati di madri, padri, e figli in età scolare: bandiere di San Marco, brochures, depliants, biglietti da visita, autoadesivi, giubbotti da lavoro col micidiale logo del MLNV, personal computers e, dulcis in fundo, la prova schiacciante della pericolosità del MLNV e della sua attitudine alla guerra: temperini con lama di cinque centimetri (però di marca e da collezione, chissà perché), bossoli spenti di un tiratore sportivo e ogive sfuse pronte per essere utilizzate con un lancio a mani nude. Da far impallidire un’intera armata.
E via ancora con i tromboni e la grancassa mediatica a enfatizzare aria fritta e i risultati raggiunti in queste azioni di polizia repressive e violente.
Da morir dal ridere, se non fosse che tutte queste brillanti iniziative calunniose, razziste e persecutorie pianificate e portate ad esecuzione dallo stato straniero italiano sono drammaticamente vere, e con enorme spreco di denaro pubblico estorto a un contribuente già dissanguato dalla filiale italiana del clan Bilderberg.
Una delle più recenti puntate, e ultima in ordine di tempo, di questa campagna tutta italiana razzista e persecutoria poliziesco-giudiziaria-mediati
Ignorando, al solito, le gravissime violazioni di legge (straniera italiana, nda) e i crimini commessi dagli inquirenti italiani tutti, forti dell’inossidabile sostegno del loro apparato repressivo poliziesco-giudiziario, i tromboni mediatici venduti hanno dato fiato alla notizia circa la fissazione di un’udienza preliminare “filtro” inerente ad uno dei procedimenti contro il MLNV ed i suoi militanti decisa dal giudice competente per un’imprecisata data di questo dicembre.
Peccato che poi quell’udienza filtro sia stata fissata per il giorno di giovedì 28 novembre scorso, e sia andata – ma tu pensa, chi l’avrebbe mai detto? – deserta. Fonti informative ci hanno fatto sapere che all’udienza sono comparsi giudice italiano e avvocato d’ufficio, a tu per tu, in un’atmosfera surreale.
Di qui la decisione di rinviare il tutto di lì a qualche mese (23 gennaio?), con il pretesto di alcuni vizi procedurali di notifica agli “interessati”.
Ora anche la nota pennivendola Tomè Sabrina della tribuna che in uno dei suoi inconfondibili pezzi se l’era chiesto con la solita enfasi e tono di minaccia – “Gli uomini della Polisia diserteranno l’aula rinunciando a difendersi e andando conseguentemente dritti-dritti a processo oppure cercheranno di dimostrare che il loro movimento non è un’attività illegale?” – ha avuto la sua risposta.
Cose dell’altro mondo: nel frattempo si lasciano a piede libero dei pericolosi “venetisti” latitanti inquadrati con armi, munizioni e uniformi, in un’associazione militare.
Ci rendiamo conto!?
Ma quanto fa ridere questa macchietta italia?
Quanto sono ridicoli questi personaggi-attori?
Non bastasse, il vice commissario della polizia politica italiana a Treviso Juliano Flaviano, che ha diretto almeno due delle operazioni-irruzioni armate-rapine in casa contro i militanti Patrioti Veneti del MLNV, è stato avanzato di grado sul campo con tanto di aumento di stipendio, come si usa per alti meriti di guerra.
“Ho salvato la vita al capo dello stato (italiano)”, sostiene lui con malcelato orgoglio.
Ecce homo.
Ed ecce italia.
Nel frattempo, dov’è finita la dettagliata denuncia del MLNV trasmessa un anno fa finanche al comando generale dell’arma dei carabinieri a Roma per i gravi e inauditi crimini a sfondo razziale e politico commessi dagli inquirenti italiani, in spregio anche ai fondamentali diritti umani, civili e politici dei Patrioti Veneti militanti di questo MLNV?
Che fine ha fatto la richiesta di arresto di ex questore, ex procuratore ed ex prefetto italiani a Treviso?
Boh, non è dato sapersi, e la cosa non stupisce nemmeno più.
Silenzio: dopo la grancassa e i tromboni mediatici dei giullari pennivendoli, un inatteso e sorprendente silenzio di tomba è sceso sui giornaletti e sulle tivù di regime.
Inutile negarlo: l’italia e i suoi “uomini” col MLNV non sa più che pesce pigliare, e a livello internazionale con le sue operazioni mediatico-poliziesco-giudiziar
Non amo ripetermi, in genere.
Ma qui mi viene da fare un’eccezione, e quindi riprendo a stralci un precedente comunicato.
Ma come!?
Ma le autorità di occupazione straniere italiane non dovevano procedere subito per direttissima nei confronti dei militanti del MLNV, tutti così armati fino ai denti, inquadrati e così pericolosi per lo stato straniero razzista e colonialista italiano?
Non lo sostenevano con ferocia razzista anche l’ex procuratore straniero Fojadelli, l’ex questore Damiano e l’ex prefetto Adinolfi?
E l’ex prefetto italiano non ha più volte fatto pressioni sul sindaco di Cornuda perché destituisse il Comandante della polizia locale, in quanto Vice Presidente di questo MLNV?
Dove sono finiti ora gli armamenti da guerra, i carri armati, i missili, i bazooka, i lanciarazzi, le uniformi, i mitragliatori e tutte quelle decine di chili di bossoli e di ogive pronte ad essere sapientemente confezionate e trasformate a mano in micidiali ordigni da lanciare con una fionda?
Ma nel frattempo dove sono finiti tutti i personal computer e gli altri effetti personali rapinati a mano armata dagli uomini della sezione politica della polizia italiana dalle case dei militanti del MLNV, davanti ad occhi sbigottiti e terrorizzati di madri, padri, mogli e figli?
Ma chi sono i veri pagliacci ridicoli ignoranti senza dignità, senza onore e senza Patria?
Saltimbanchi sempre più ridicoli, il MLNV – come tutti gli altri movimenti di liberazione nazionale del mondo – è un vero e proprio soggetto di diritto internazionale, e non certo un’associazione in ambito politico straniero italiano: qualsiasi atto di aggressione compiuto dallo stato occupante anche contro un solo militante del MLNV integra un vero e proprio illecito internazionale, di una gravità inaudita.
Non fatevi illusioni e ripassatevi un po’ di diritto internazionale: il MLNV non può essere assoggettato ad alcuna autorità straniera italiana di occupazione.
Capolinea, “signori”: troppo tardi, per rimediare.
Avete ignorato ogni invito a porre fine ai vostri vili atti di aggressione contro questo MLNV e i suoi militanti, a porre fine alle vostre diaboliche calunnie, a chiedere pubblicamente scusa e a restituire tutto il maltolto ai legittimi proprietari militanti di questo MLNV.
Il MLNV prende atto ancora una volta che quanto rapinato dalle private dimore dei suoi militanti non verrà mai più restituito, e proprio per questo non avete nemmeno la più pallida idea del futuro che vi aspetta.
Nessuno dopo dica che non era stato avvisato per tempo.
Viva San Marco.
Venetia, martedì 3 dicembre 2013
Il Vice Presidente del MLNV
dott. Paolo Gallina
In questi giorni il Governo Provvisorio, emanazione del MLNV, ha alcremente analizzato i comunicati, e partecipato fisicamente alle assemblee, degli organizzatori della protesta del 9 dicembre 2013.
Dai risultati di suddetta analisi, emerge che le varie anime della protesta sono poco chiare, o a volte discordanti, sugli obiettivi dell'azione stessa.
In questo periodo difficile, in cui una presa di posizione oltranzista potrebbe divenire un volano imponente dell'insofferenza popolare, la mancanza di una direzione chiara è un elemento pericoloso, dai risultati imprevedibili.
L'unica cosa chiara e incontrovertibile, che potete voi stessi dedurre dai numerosi comunicati ufficiali reperibili sulla rete, e di cui abbiamo riportato stralci nella nostra sezione apposita, nonché dalle dichiarazioni degli esponenti dell'organizzazione, è che lo spirito di fondo è l'italianità.
Si vuole quindi far passare l'idea che esista un popolo italiano che identifica gli abitanti della penisola, esattamente come inculcato dall'ideologia risorgimentale, che ha combattuto e tentato di distruggere definitivamente tutte le identità locali, che però perdurano nella loro lotta.
Questo Governo invece, oltre ovviamente a quello dei Veneti, riconosce i Popoli dei Sudtirolesi, dei Sardi, dei Siciliani, dei Napolitani e qualsiasi altra popolazione presente prima dell'occupazione militare italiana.
È inamissibile come venga imposta l'appartenenza al popolo italiano, ed addirittura impedita qualsiasi forma di espressione di identità diversa sulla falsariga di una deriva nazionalista.
A fronte di ciò, pur comprendendo che l'insofferenza popolare abbia pieno diritto di sfociare in manifestazioni di dissenso, questo MLNV non può riconoscersi in queste manifestazioni, che potrebbero essere addirittura controproducenti per la lotta del Popolo Veneto per la sua liberazione, questa sì scevra da fraintendimenti, in quanto avente un unico obiettivo: il riconoscimento del Popolo Veneto dalla Comunità Internazionale e il riacquisto di sovranità del Popolo sui propri territori.
Diffidiamo quindi chiunque appoggi o organizzi tali manifestazioni di protesta, dal definirsi rappresentante o portavoce delle istanze del Popolo Veneto, con esse inconciliabili.
Operativamente l'MLNV, pur non osteggiando apertamente la protesta, monitorerà lo sviluppo della stessa, ponendosi come sempre a difesa del Popolo Veneto che potrebbe essere vittima di rappresaglie indiscriminate e ingiustificate, come prassi dello stato italiano che tanto viene esaltato, che sicuramente proverà ad usare come pretesto la sollevazione per scagliarsi ancora una volta contro gli innocenti e gli oppressi.
WSM
Venetia, 01 dicembre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio