COMUNICATI

NOI STIAMO CON PUTIN E LA RUSSIA!


La Russia ha il sacrosanto diritto di difendersi dalle rivoluzioni pilotate occidentali. 
E mentre noi diciamo no alle nuove strategie della tensione internazionale, anche in Europa si preparano a reprimere con la forza le rivolte popolari.

Non possiamo più far finta di niente e credere che i problemi tocchino solo agli altri, il rischio di una deflagrante rivoluzione popolare è altissimo in europa e soprattutto qui nei territori occupati della nostra Patria, la Serenissima Repubblica Veneta, in Sicilia, in Sardegna, a Trieste …
E l'italia cosa fà ???
Si è appella al Cremlino definendo «inaccettabile» la violazione della sovranità ucraina.
Ma da che pulpito arriva la predica … da uno stato straniero razzista, colonialista che occupa illegalmente e illecitamente anche i territori della Repubblica Veneta.
Siamo al grottesco di una farsa che ci porterà tutti dritti ad una guerra per difendere i nostri sacrosanti diritti e liberarci una volta per tutte da questi parassiti italiani.
WSM
Venetia, 6 marzo 2014
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GVP

1958331_610987965648212_275061943_nObama telefona e intima ritiro a Putin, lui tira dritto.
Gli Usa invitano la Russia a far rientrare le proprie truppe nelle basi in Crimea in modo da fermare ogni loro interferenza in qualsiasi altro luogo all’interno dell’Ucraina. 
Lo ha detto Barack Obama a Vladimir Putin nel corso di una telefonata nella quale ha aggiunto che gli Usa non parteciperanno alle prossime riunioni preparatorie per il G8. 
Violazioni continue da parte della Russia del diritto internazionale porteranno per Obama a un maggiore isolamento politico e economico di Mosca. 
L’Impero non ammette concorrenza.
La telefonata è avvenuta su richiesta americana. 
In risposta alla preoccupazione di Obama sulla possibilità di utilizzo delle forze armate russe sul territorio dell’Ucraina, Vladimir Putin ha risposto denunciando le azioni provocatorie e da parte degli ultranazionalisti ucraini che di fatto sono stati sostenuti dalle attuali autorità di Kiev.
Il presidente russo ha parlato di una vera e propria minaccia per la vita e la salute dei cittadini russi e i tanti connazionali che si trovano attualmente in territorio ucraino. 
Vladimir Putin ha sottolineato che in caso di ulteriore diffusione della violenza in Ucraina orientale e Crimea, la Russia si riserva il diritto di tutelare i propri interessi e la popolazione di lingua russa di quelle aree.
Forse, Obama, credeva di essere al telefono con Napolitano o Renzi.
Tratto da (CLICCA QUI)


Alcune considerazioni che spopolano su Facebook:

Usa: un miliardo e mezzo di dollari e un mazzo di rose rosse in piazza a Kiev per comprare il consenso ucraino…
La rosa rossa è il simbolo di un potente e diabolico ordine massonico ramificato a livello mondiale.
Quindi potrebbe leggersi come un avvertimento/minaccia di morte

Ucraina, commissario Ue intercettato: ‘Cecchini che sparavano su folla a Kiev erano dell’opposizione’
Clamorosa rivelazione. I cecchini che venivano ripresi dalle televisioni mentre sparavano contro i manifestanti e la polizia a Kiev sarebbero stati assunti dai leader degli stessi manifestanti di piazzaMaidan, lo si apprende in base a una conversazione telefonica trapelata tra il capo della politica estera dell’Unione europea, Catherine Ashton, e il ministro degli esteri estone.
Il commissario Ue non ha voluto fare commenti, quando avvicinata da Bruno Waterfield, corrispondente a Bruxelles del Telegraph.
“Vi è ora la comprensione più forte che dietro i cecchini, non era Yanukovich, ma era una persona dalla nuova coalizione al governo”, dice il ministro estone Urmas Paet durante la conversazione.
Scioccante. 
Assunti per creare un incidente mediatico che portasse alla caduta del governo eletto.
La telefonata è stata intercettata da ufficiali del servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU) fedeli al deposto presidente Viktor Yanukovich che hanno violato i telefoni del ministro degli Esteri estone Urmas Paet e l’Alto Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton. 
La loro conversazione è stata diffusa sul web.
I funzionari discutono le loro impressioni su ciò che sta accadendo nel paese dopo la rivoluzione.
La spiegazione su youtube: Pubblicato in 05/mar/2014 – Ufficiali di servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) fedeli al deposto presidente Viktor Yanukovich hanno violato i telefoni di estone ministro degli Esteri Urmas Paet e Alto Rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton e trapelato loro conversazione al web. I funzionari discutono le loro impressioni su ciò che sta accadendo nel paese dopo la rivoluzione. Il succo del discorso è che le persone ucraine non hanno fiducia in nessuno dei leader di Maidan. 
Ma la cosa più sorprendente di tutte è il fatto che riguarda l'uso della forza durante la rivoluzione, in particolare i cecchini hanno ucciso due manifestanti e agenti della polizia antisommossa. Mr. Paet rivela informazioni sorprendente che conferma le voci che i cecchini sono stati impiegati dai dirigenti della Maidan.
Tratto da (CLICCA QUI)

Una riflessione tratta da (CLICCA QUI)

Che cosa avete capito della crisi ucraina?
Verosimilmente che il popolo ucraino si è ribellato contro un presidente arrogante e autoritario, Viktor Yanukovich, il quale ha cercato di reprimere la protesta, uccidendo decine di persone, ma che alla fine è stato destituito.
La Russia si è arrabbiata e per ripicca ha invaso la Crimea.
Confusamente tu, lettore, avrai capito che il popolo vuole entrare nell’Unione europea, mentre Yanukovich e, soprattutto, Mosca si oppongono.
Fine.

000 - russia-ukraine-war-sevastopol-crimea-georgiaLa realtà, però, è un po’ diversa e assai più interessante.
Per capire cosa stia succedendo davvero occorre partire da un po’ più lontano, da una ventina d’anni fa, quando una delle menti più raffinate dell’Amministrazione Usa, Zbigniew Brzezinski – ancora oggi molto influente – indicò nell’Ucraina un Paese fondamentale nei nuovi equilibri geostrategici; da sottrarre alla Russia e portare nell’orbita della Nato e dell’America.
Allora iniziò una grande partita a scacchi tra Washington e Mosca.
Anzi, una lunga guerra, combattuta con armi non convenzionali.
Ad esempio usando le “rivoluzioni pacifiste”.
Il metodo si ispira alle teorie dell’americano Gene Sharp e fu applicato per la prima volta in Serbia nel 2000 in occasione della caduta dell’allora presidente Slobodan Milosevic.
Funziona così: proteste di piazza in apparenza spontanee sono in realtà pianificate con cura e guidate per il tramite di Organizzazioni non governative, Associazioni umanitarie e partiti politici; in un crescendo di operazioni pubbliche amplificate dai media internazionali e con appoggi all’interno delle istituzioni, in particolare dell’esercito, che finiscono per provocare la caduta del “tiranno”.
L’esperimento serbo piacque molto al Dipartimento di Stato che decise di sostenerlo altrove: nel 2003 in Georgia (Rivoluzione delle Rose) e l’anno dopo in Ucraina, quando, a Natale, il candidato progressista Viktor Juschenko (ricodate? Quello col viso butterato) sconfisse in piazza proprio Yanukovich, durante la Rivoluzione arancione.
Un capolavoro, che però, risvegliò Putin, il quale si accorse di tali metodi e, ossessionato dal timore che potessero essere usati nelle strade di Mosca contro di lui, avviò la “nuova guerra fredda” con gli Stati Uniti.
I rapporti da cordiali divennero glaciali.
E i suoi servizi pianificarono la riconquista dell’Ucraina, usando, a loro volta, strumenti non convenzionali quali ricatto del gas, sabotaggio dell’economia, disagi sociali, tecniche spin per demotivare e indebolire i partiti della coalizione arancione.
Risultato: nel 2010 Yanukovich fu eletto presidente e l’Ucraina lasciò l’orbita americana per tornare in quella russa.
Arriviamo così ai giorni nostri, con l’emergere di un’ulteriore, sorprendente variante.
La protesta da pacifica, diventa, almeno in parte, violenta.
Per opera di chi?
Non certo direttamente di soldati stranieri sul campo, bensì di estremisti.
E che estremisti!
Come ormai noto, ad assaltare i ministeri di Kiev non sono stati i pensionati ucraini, bensì milizie paramilitari neonaziste, ben istruite e ben armate.
I pacifisti sono serviti da corollario, soprattutto mediatico, ma a rovesciare Yanukovich sono stati guerriglieri antisemiti, fanatici e ultraviolenti.
Autentiche canaglie, il cui tempismo è stato perfetto: la sommossa ha raggiunto il suo apice durante i Giochi di Sochi ovvero nell’unico momento in cui la Russia non poteva permettersi rovinare il ritorno di immagine delle Olimpiadi.
Kiev bruciava ma il Cremlino era costretto a tacere.
Operazione sofisticata e magistrale, ufficialmente senza paternità, che però – ammainate le bandiere olimpiche – ha innescato la risposta del Cremlino, meno raffinata ma altrettanto spregiudicata.
Obama non immaginava che Putin potesse occupare la Crimea, così come il Cremlino non si aspettava la guerriglia filoamericana di Kiev.
Si sono sorpresi a vicenda.
E non finisce qui.
La guerra, sporca e asimmetrica, durerà a lungo sotto gli occhi dell’opinione pubblica mondiale che assisterà a tutto senza capire, ancora una volta, nulla.
FONTE
http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/03/04/ucraina-il-segreto-che-nessuno-spiega-e-che-dovreste-sapere/
Pubblicato da  Giacomo Gabellini     a  4.3.14

IL PREMIER STRANIERO ITALIANO PENSA SUBITO DI VENIRE A TREVISO … MA QUESTI NON HANNO ALTRO DA FARE ???


BURATTINAIOE ci risiamo… 
… ma questi politicanti italiani non hanno niente da fare ???
Come ospite non gradito il capo del governo straniero italiano Lett… ops … Renzi, ha deciso di catapultarsi a Treviso nei prossimi giorni.
Probabilmente i problemi di una campagna elettorale cominciano a preoccupare anche la sinistra italiana che continuando ad arrogarsi posizioni di potere senza la ben che minima espressa volontà popolare sfoggia il nuovo idolo di palazzo proprio nei luoghi più ostili alla politica romana.
Con la solita arrogante pretesa, anche l’odierno premier straniero italiano viene ad insegnarci a vivere, ad educarci, ad addomesticare un Popolo Veneto che ha ben poco da condividere con l’italica rappresentazione odierna di uno stato allo sbando e allo sfascio.
Nonostante l’aberrante occupazione straniera italiana il Popolo Veneto non si è però arreso al suo razzismo istituzionale e al suo colonialismo militare e culturale.
E i politicanti italiani lo sanno molto bene e i loro veritici di palazzo e le consorterie partitocratiche destinate a perpetuare il sistema dominante, sono preoccupate del risveglio del sentimento nazionale di Popoli che non sono mai diventati italiani.
Non è un caso, infatti, che subito dopo il Veneto il nuovo premier italiano si fionderà al sud.
C’è da chiedersi al sud di cosa … visto e considerato che ciò a cui si riferisce con tanta inettitudine è una Terra appartenente ad una Nazione il cui Popolo è stato massacrato e depredato dagli invasori italici.
Come un’illusionista attrezzato dei propri trucchi e sortilegi, il nuovo premier italiano farà di tutto per rianimare il fantasma del sentimento nazionale italiano e lo farà con il sostegno di tutti quei servi politicanti locali, anche falsamente indipendentisti, pronti a mendicare ciò che danno a roma e accapparsi un po’ del consenso dei propri sempre più sventurati pochi elettori.
Non credete ai partiti politici, non credete a questi politicanti, a questi falsi profeti … predicano bene e razzolano male perché anche le favole hanno i loro “Mangiafuoco” e il Collodi col suo pinocchio ben insegna ciò che il burattinaio riserva.

VIVA SAN MARCO
Venetia, lunedì 24 febbraio 2014
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

RENZI MATTEOTratto da (CLICCA QUI)
Il premier Matteo Renzi mercoledì a Treviso
L'annuncio nel discorso al Senato
TREVISO – Matteo Renzi annuncia il suo arrivo nella Marca. 
Il neo presidente del Consiglio mercoledì prossimo farà visita ad un istituto scolastico trevigiano.
Ad annunciarlo lo stesso premier durante il discorso al Senato per ottenere la fiducia. 
Renzi ha spiegato di voler fare un tour nelle scuole di tutta Italia, partendo proprio da Treviso: «L’educazione che si da nelle scuole è motore dello sviluppo, ho in mente di entrare ogni mercoledì nelle scuole da premier se otterrò la fiducia – ha detto Renzi – comincerò da Treviso, dal Nordest, la prossima settimana ci sarà il Sud. 
È fondamentale che il governo non stia solo a Roma».
La notizia è stata subito accolta con entusiasmo dal sindaco Giovanni Manildo: «Sono molto felice – dichiara Manildo – accogliamo con grande entusiasmo l’arrivo di Matteo Renzi a Treviso. 
Condivido la posizione del premier, la scuola è sicuramente motore importante dello sviluppo e primo laboratorio di integrazione. 
Questo incontro sarà l’occasione per parlare del ruolo del Comune in quest’ambito, dell’edilizia scolastica e delle risorse per fare fronte a questi impegni».
 «Credo sia un segnale di grande attenzione verso il nostro territorio – dice il vicesindaco Roberto Grigoletto – Il sindaco Manildo ha sempre mantenuto un legame importante con l’attuale premier. 
Con Renzi, fin dalla campagna elettorale ha condiviso alcuni importanti obiettivi amministrativi. 
Quando nei mesi scorsi venne a Treviso a sostenere la candidatura di Giovanni a sindaco, l’allora primo cittadino di Firenze lo invitò a recarsi, a sua volta, a Palazzo Vecchio. 
Oggi Renzi ha deciso di venire a Treviso nella sua nuova veste di Capo del governo».
«Attendo Matteo Renzi per le scuole. 
Già che viene, porti anche i fondi per le vittime del maltempo. 
Solo per le scuole servono 1,3 milioni di euro – commenta il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – Mercoledì sarò ben felice di accompagnare Renzi in tour nelle nostre scuole già che viene. 
Vedrà che nonostante i continui tagli subiti a fatica siamo comunque riusciti a mantenere un ambiente sicuro con alti standard di qualità. 
Vedrà che ci sono Province come la nostra che sanno lavorare bene al servizio della comunità, con risparmio, ma allo stesso tempo efficienza. 
Qui da noi si lavora così». 
«Bene l'idea di Renzi – prosegue – di sbloccare il Patto per l'edilizia scolastica, però ora dimostri di saper fare un passo oltre e sblocchi il patto anche per aiutarci a pagare i danni subiti dal territorio a causa del maltempo. 
Solo parlando di scuole il maltempo ha causato danni per 1,3 milioni di euro».
Tratto da (CLICCA QUI)

IL PARASSISTIMO ITALIANO NON RISPARMIA NEPPURE L’OSSARIO DEL MONTELLO.


Proprio li, dove riposano 9.325 combattenti “italiani” provenienti dai 120 cimiteri di guerra sparsi fra Montello e Piave,  ancora una volta il parassitismo italiano manifesta sé stesso … ed è una vergogna.
OSSARIOOSSARIO 3IMG_3720Approfittando della bella giornata di sole sono tornato a far visita alle migliaia di caduti nel sacrario del Montello.
Nel salire la scalinata ho ricordato mio nonno che anni fa, con molta fatica e sostenendosi col bastone e l’aiuto di mio padre,  volle tornare a far visita ai suoi commilitoni e lo vidi quasi a disagio e poco dopo … piangere.

SCENA DI GUERRA 15-18 2L’emozione del racconto di alcuni suoi ricordi, bisbigliati con riguardo innanzi al nome di un suo amico di allora, descrivevano un dei tanti “ragazzi del 99” mai tornati alla propria casa e alla propria vita.
L’orrore di quei momenti, gli scempi visti e impressi per sempre nella sua memoria riaffioravano carichi di compassione, di pietà ma anche di sdegno e rancore.
Oggi, nel ricordarlo festoso in Paradiso e riunito anche agli amici persi in guerra nelle trincee di ambo le parti, mi auguro che i fautori di tanta sofferenza umana possano patire le meritate pene dell’inferno.

IMG_3750Nel richiedere il rispetto del luogo un cartello ricorda ai visitatori il sacrifico di chi vi riposa e con insolente italica retorica ne offende la memoria oltraggiando la verità storica per il loro massacro … tutt’altro che volontario.
Ma si sa l’italia è anche questa pronta a foraggiare ogni nuova generazione col falso mito della sua unità e che mira a perpetuare anche con gli orrori di una guerra.
Il tricolore italico sventola indegno su quel monumento ai molti Veneti, Napoletani, Siciliani, Sardi e a tanti altri “non italiani”, costretti a morire per una patria che non gli è stata madre, ma carnefice.
Giustamente al Cittadino è richiesto rispetto per il luogo e i caduti ma di ciò le istituzioni d’occupazione straniere italiane non hanno riguardo.
Custodi pretenziosi scordano di essere ospiti in casa nostra e inadeguati anche nel sembrare ciò che in effetti non sono rubano il lavoro a chi al loro posto c’è veramente come i volontari delle Associazioni Combattentistiche e D’arma del luogo.
Onore e merito a questi volontari presenti anche con loro notevole disagio.
Tuttavia, il prezzo del servizio a loro negato ed elargito a custodi ospiti ma assenti, non garantisce ai Cittadini la visita domenicale del museo, una minima decenza dei servizi igienici, una visita priva di pericoli e la mancanza di adeguate e semplici soluzioni alle barriere architettoniche per i disabili.
Per fortuna ci sono loro … i Volontari delle Associazioni Combattentistiche e D’arma del luogo.
Il Governo Veneto Provvisorio avrà cura di inviare al più presto al governo italiano una formale nota di protesta e la disposizione di affidare la custodia del sacrario e con la dovuta remunerazione alle Associazioni Combattentistiche e D’arma del luogo o in subordine a persone di nazionalità Veneta.
WSM
Venetia, lunedì 24 febbraio 2014
SERGIO BORTOTO Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.


Le infiltrazioni d'acqua rischiano di provocare pericolose scivolate ai visitatori.

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i servizi privi anche di un pò di carta igenica

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l'accesso ai servizi igenici … come mai potrà fare un disabile ???

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E IL MILLANTATORE ITALIANO PALMERINI QUANDO NON PUO’ DENIGRARE… COPIA!


… e il Parlmerini adesso dichiara di presiedere il Governo Provvisorio del Lombardo Veneto … (ma che coincidenza, pur di creare confusione)


1797562_603888843014073_1873594840_nFINALMENTE A NAPOLI
NELLA CAPITALE DELLO STATO DEI NAPOLITANI E SICILIANI, SI SONO INCONTRATI I RAPPRESENTANTI DEI GOVERNI PROVVISORI DELLE «DUE SICILIE» E DEL «LOMBARDO VENETO». HANNO RAPPRESENTATO LE DUE SICILIE: GIUSEPPE QUARANTA, GIOVANNI CERVERO, GIUSEPPE SAVOIA E STEFANO SURACE. I RAPPRESENTATI DEI DUE GOVERNI HANNO SOTTOSCRITTO UN TRATTATO CON VARI IMPEGNI:
1) RICONOSCIMENTO RECIPROCO DI LEGITTIMITA' A RAPPRESENTARE I POPOLI LOMBARDO-VENETO E NAPOLITANI-SICILIANI, NEL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI;
2) GARANTIRE I RISPETTIVI INTERESSI CONFORMEMENTE AL DIRITTO INTERNAZIONALE (patto internazionale sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali);
3) CREAZIONE DI UNA CONSULTA PER TUTTI GLI STATI INDIPENDENTI PREUNITARI.

firmato, per la Confederazione Lombardo Veneta, Loris Palmerini
per lo Stato delle Due Sicilie, Giuseppe Quaranta


Ma la realtà è per fortuna un'altra cosa:
(stralcio di una comunicazione via facebook fra i rappresentanti Napoletani e la Segreteria di Stato)
C.B.: Ciao … , per favore mi dici chi è Loris Palmerini, a quale movimento appartiene e quanti seguaci ha? 
Ti spiego ha firmato un patto con alcuni membri del governo provvisorio a cui ho anche io aderito per dare manforte, ma inizio a ricredermi sulla efficacia di tali azioni.
SEGRETERIA DI STATO: 10/02/2014 21:34 – Ah ben…guarda che lavora per creare confusione tra i movimenti indipendentisti e si narra addirittura sia mandato dall'italia…
SEGRETERIA DI STATO: 10/02/2014 21:36 – Lui parla di Lombardo Veneto che non ha senso per chi rivendica la Repubblica di Venezia
C.B.: 10/02/2014 21:36 – Infatti, non esiste una nazione così…

e per concludere …
la Sicilia ai Siciliani, la Napolitania ai Napoletani e il Veneto (Repubblica Veneta) ai Veneti.
WSM
Venetia, 12.02.2014
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

TRATTATO DI COOPERAZIONE E MUTUO SOSTEGNO TRA MLN SARDO, SICILIANO E VENETO.


Il giorno sabato 18 gennaio 2014 presso la sede del MLNV si è tenuta una riunione del Coordinamento dei Movimenti di Liberazione Nazionale Sardo, Siciliano e Veneto.

Nell'occasione il MLNV ha chiesto agli altri MLN di ratificare appena possibile il Trattato di cooperazione e mutuo consenso che di seguito riportiamo e che speriamo di poter estendere anche ad altri Movimenti di Liberazione Nazionale.

 

Oggetto: TRATTATO DI COOPERAZIONE E MUTUO SOSTEGNO.

Le Parti Contraenti, riaffermando il loro desiderio di vedere ripristinata la totale e incondizionata sovranità dei rispettivi Popoli sulle proprie Terre d'origine, oggi occupate dallo stato straniero italiano, desiderano consolidare la cooperazione e il mutuo sostegno fra i Movimenti di Liberazione Nazionale aderenti al presente trattato al fine di consentire il raggiungimento e il compimento del loro diritto di autodeterminazione.
Ispirandosi ai fini e ai principi della Carta delle Nazioni Unite le Parti Contraenti hanno convenuto le seguenti disposizioni:
 
Art.1
Intento esclusivo del presente trattato è il mutuo sostegno e appoggio per il conseguimento e l'attuazione del diritto di autodeterminazione dei Popoli qui rappresentati dai rispettivi Movimenti di Liberazione Nazionale.
 
Art.2
L'aggressiva, razzista e colonialista occupazione straniera italiana impegna le Parti Contraenti a  stabilire e attuare, nei modi e tempi che si decideranno secondo le rispettive reali possibilità, le misure necessarie per garantire la sicurezza dei rispettivi Popoli.
 
Art.3
Le Parti Contraenti si impegnano, in conformità alla Carta delle Nazioni Unite, ad astenersi dal ricorrere alla minaccia o all'impiego della forza per non compromettere la pace e la sicurezza internazionali.
Nel caso però uno o più dei Movimenti di Liberazione Nazionale parte del presente trattato, fossero oggetto di attacco e di azioni di forza da parte delle autorità d'occupazione straniere italiane, ogni Movimento di Liberazione Nazionale, parte al trattato, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art.51 della Carta delle Nazioni Unite, accorderà, individualmente e/o in accordo con gli altri Movimenti di Liberazione Nazionale, la necessaria assistenza, con tutti i mezzi che riterrà opportuni, compreso l'impiego della forza armata, se richiesto e autorizzato dalla Parte Contraente attaccatta.
 
Art.4
Allo scopo di consolidare il coordinamento politico per una maggiore efficacia attuativa delle rispettive rivendicazioni di autodeterminazione le Parti Contraenti si consulteranno fra loro per tutte le questioni di rilevanza internazionale, decidendo, nel caso, di agire congiuntamente.
 
Art.5
Le Parti stipulanti si impegnano a non aderire e partecipare ad alcuna coalizione od alleanza e/o concludere accordi e patti di qualsivoglia natura, i cui fini possano essere in contrasto con quelli siglati dal presente Trattato o contrari ai principi di autodeterminazione dei rispettivi Popoli.
 
Art.6
Le Parti stipulanti si impegnano ad agire con reciproco spirito di amicizia e collaborazione per sviluppare e consolidare legami di mutuo soccorso nel rispetto dell'indipendenza e della reclamata sovranità delle rispettive Nazioni, avendo riguardo di non ingerenza negli affari interni e la giusta considerazione per le tipicità culturali, per le tradizioni, per gli usi e costumi dei rispettivi Popoli.
 
WSM
Venetia, 18 gennaio 2014
Il Vice Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Davide Giaretta
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Sergio Bortotto

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IL VERGOGNOSO INNO DI MAMELI AD UNA IMPORTANTE RICORRENZA DELLA TRADIZIONE VENETA


Il cinque gennaio sono stato ad Arcade (Tv) nella piazza principale ad assistere alla accensione del tradizionale panevin previsto alle ore 21:00.

La presenza del pubblico è stata folta sebbene le avverse condizioni delle giornate precedenti, avrebbero potuto scoraggiare la presenza dei Cittadini.

Sindaco e banda musicale hanno atteso un' ospite d'eccezzione per dare il via all'evento … l'italianissimo governatore dell'ente straniero regione veneto, Luca Zaia.

Come quasi sempre accade anche in occasioni di feste popolari come quelle del Panevin, politicanti e amministratori di turno non hanno trascurato di mettersi in mostra criticando addirittura le polemiche mediatiche dei giorni precedenti contro i Panevin alti più di cinque metri.

Sindaco e governatore, da bravi amministratori italiani, hanno magistralmente svestito la pelle del lupo mascherandosi per i buoni pastori che vogliono far credere di essere ricordando addirittura ai presenti la necessità di lottare per un Popolo per mantenere le proprie tradizione, cultura, usi e costumi.

A schiarire le idee circa l'opportunistico rigurgito di sentimento nazionalistico Veneto è intervenuta poco dopo la banda musciale che ha intonato l'inno straniero italiano di Mameli.

Niente di più vergognoso e inappropriato per iniziare i festeggiamenti di una tradizione Veneta che nulla ha da condividere con lo stato straniero occupante, colonialista e razzista italiano.

Il patetico risuonare delle odiate note dell'inno straniero italiano però non sono state accompagnate dal coro dei presenti e solo un' esiguo numero ha pallidamente applaudito la sua mesta conclusione.

Altra lezione di vita per questi finti Veneti e politicanti italioti.

WSM
Venetia, 8 gennaio 2014
Rocco De Florio, Provveditore Generale del MLNV e Capo Dipartimento del Governo Veneto Provvisorio
 

IL FRANCESCHI “ASSOLTO” DAL SUO TRIBUNALE … CHE DI VENETO NON HA PROPRIO NIENTE!


ALBERT GARDIN ... E L'ARTE DI APPARIRE AD OGNI OCCASIONEDel socio Life Luciano Franceschi avevamo già fatto cenno in un precedente comunicato lo scorso agosto.
Fondatore più di un decennio fa della vera “Polisia Veneta”, l’ormai noto “venetista” Franceschi era a suo tempo già balzato agli onori della cronaca per aver sparato diversi colpi di pistola al direttore di una banca nel Padovano quasi un anno fa, dopo aver parcheggiato l’auto nelle vicinanze con dentro proprio la divisa della fantomatica ed evanescente “Polisia Veneta”.
Pare che il movente del gesto criminale fosse legato ad un prestito contratto dallo sparatore con l’istituto bancario.

Peraltro, già da subito non si era “capito” come mai in occasione del primo blitz delle Digos messo a segno giovedì 5 novembre 2009 nella brillante operazione tutta orgogliosamente italiana etichettata “Polisia Veneta”, al venetista Franceschi non sia mai stata sequestrata quella pistola poi utilizzata in quel delitto di tentato omicidio, mentre ai militanti del MLNV sono state rapinate da casa anche le pistole sportive legalmente detenute e chiuse in cassaforte.
Così com’era apparso “strano” anche il fatto che il Franceschi non sia stato sequestrato e sorvegliato a vista per ore negli uffici delle digos, come è accaduto a tutti i militanti del MLNV.
Del resto – in tutta franchezza – ci si poteva aspettare qualcosa di diverso dalla giustizia italiana e dai suoi metodi?

A proposito, come mai i giornaletti di regime italiano omettono di associare il nome del socio life venetista Franceschi alla “Polisia Veneta” da lui fondata?
Eppure anche la cronista della Tribuna lo aveva chiesto all’ex prefetto straniero italiano a Treviso Adinolfi, nel corso dell’intervista in occasione del suo congedo dorato: “Accanto alla lega è cresciuto negli anni scorsi anche un movimento di “estremismo federalista” come la Polisia Veneta. Folklore o spia d’allarme?”.
Se riferita alla Polisia Veneta del Franceschi, la risposta è alla portata di tutti. Nel frattempo, mentre l’ideatore-fondatore va assolto dalla Corte Veneta, cala il sipario del teatrino gossiparo mediatico giornalistico, con lo strabismo tutto italiano: in questo caso, infatti, di “Polisia Veneta” neppure un cenno, chissà perché.

In questi giorni il socio life venetista Luciano Franceschi è balzato ancora una volta suo malgrado agli onori del gossip giornalistico, seppur indirettamente, per aver chiesto e ottenuto – udite udite – nientepopodimeno che il giudizio e una pronuncia di quell’Alta Corte di Giustizia Veneta partorita da un autoreferenziale governo veneto-life fai-da-te.
E qui l’innato senso di giustizia e il pragmatismo dei venetisti-padroncini imprenditori life non si sono fatti attendere: in perfetta concorrenza con la giustizia straniera italiana, l’alta corte di giustizia veneta ha mandato assolto con formula piena l’imputato dall’accusa italiana di tentato omicidio, accusando per contro il direttore della banca – colpito quasi mortalmente dai proiettili esplosi dall’imputato assolto – di aver voluto opporre resistenza ad un socio life con i cosiddetti marciani sotto, e con pistola in pugno pronta a fare fuoco.
In soldoni, colpevole è stato giudicato il direttore della banca, e mica di cosa da poco, eh: di “rambismo”, così impara a reagire.
Di primo acchito, pare essere una nuova figura delittuosa a metà strada tra il delitto di lesa maestà e una forma di eroismo, inopportuno e sconsiderato. Ma tant’è.

Senza voler entrare nel merito dei ragionamenti logico-giuridici sottesi alla pronuncia di tale verdetto della Corte veneta – e non una qualunque di primo grado o periferia, ma niente meno che l’Alta Corte di Giustizia – entrando nel merito della sentenza, appare in tutta evidenza come si trattasse in realtà di tutelare le ragioni del fido contratto dall’imprenditore veneto contro le ragioni di una banca italiana.

Lo si evince dallo stesso dispositivo della sentenza: “Dalla lettura dei fatti risulta evidente come il Franceschi non avesse alcuna intenzione di arrecare danno al Gambarotto o ad altri funzionari, ma di imporre il rispetto dei diritti delle imprese venete da parte del sistema bancario italiano”.

Lo sottolinea ai cronisti italiani pure il presidente del massimo organo giudicante veneto fai-da-te: “La Corte ha valutato che il gesto del Franceschi non rappresenta un tentativo di omicidio ma di difesa rispetto alle tremende strette usuraie della banca.
Se vediamo le cose da questo punto di vista, ecco che tutto acquista un’altra valenza rispetto a quella che vogliono dare le istituzioni italiane”.

È tutto più chiaro, adesso?

tieni duro

L’imputato armato di pistola col colpo in canna, pronto a premere il grilletto, di fronte al direttore voleva solo esercitarsi al tiro sulle suppellettili: giustizia è fatta, che diamine!

Con buona pace dell’ideale della liberazione della Patria Veneta dallo stato straniero colonialista e razzista italiano e dal suo governo Bilderberg.

Con buona pace del legittimo e sacrosanto ripristino della sovranità del Popolo Veneto sui Territori della mai estinta Repubblica di Venezia.

Così, mentre questi autoreferenziali organi giudicanti e governi veneti fatti in casa da una parte riescono a farci almeno sorridere, tanto si rendono ridicoli i loro rappresentanti autoproclamati pur di far parlare di sé, dall’altra nulla fanno per opporsi lecitamente e legittimamente all’inasprirsi delle politiche fiscali, razziste e colonialiste dello stato straniero occupante italiano contro tutto il Popolo Veneto nei Territori della Repubblica di Venezia.

Ma non finisce qui. L’alta corte di giustizia veneta è talmente indipendente da produrre la propria sentenza alla prossima udienza del processo Franceschi presso il tribunale italiano a Padova, pare addirittura sotto forma di istanza (sic!).

Lo ha anticipato alla stampa italiana Albert Gardin in persona, il presidente del governo veneto life, che puntualizza come quel giudizio costituisca a suo dire “anche l’inizio dell’attività giudiziaria autonoma del Tribunale Veneto”.
Ipse dixit.

A questo punto viene da chiedersi se per pronunciarsi quella Corte non potesse aspettare il prossimo martedì grasso.

Viva San Marco.

Venetia, martedì 14 gennaio 2014

dott. Paolo Gallina – Vice Presidente del MLNV

COMPARSA SU QUINTA COLONNA


Durante la giornata di ieri, 13 Gennaio, sono stato contattato da un'inviata del programma Quinta Colonna di Rete 4, per presenziare al collegamento in diretta della sera stessa, accettando senza indugi, il sottoscritto accompagnato dal Provveditore Matteo Montanari si è quindi recato all'appuntamento in quel di Vicenza.

Ringraziando comunque la redazione per l'attenzione rivoltaci, nonostante non ci sia stata concessa la parola durante la trasmissione, essere presente mi è stato comunque utile per formulare alcune considerazioni che ritengo interessanti.
Innanzitutto regna una gran confusione sulla percezione della causa indipendentista; in primis il fatto è imputabile alla Lega, che di indipendenza si è riempita la bocca, ma soprattutto le tasche, per 25 anni, svuotando questa parola di significato e onorabilità agli occhi della popolazione, e soprattutto associandolo a una vena razzista e campanilistica, che nulla ha a che fare con lo spirito indipendentista, che invece insegue ideali di libertà ed equità tra i Popoli.
Inoltre è colpevole di aver invischiato la genuina lotta per difendere la propria identità, allo sciaquone politico italiota, che riduce tutto ad una massa informe e maleodorante.
In secondo luogo, la polverizzazione delle istanze indipendentiste complica, se non rende impossibile, un contatto diretto tra il Popolo, o i mass media, con chi sta lottando.
Il moltiplicarsi di sigle prive di contenuti, spesso fautrici di iniziative ridicolizzanti o controproducenti per la causa, per malafede o mancanza di preparazione o serietà, nonché la totale assenza di basi di qualsivoglia natura che le possa legittimare in qualche modo, sta facendo esattamente il gioco dell'occupante: fornirgli il velo dietro cui nascondere le proprie malefatte, tra cui la sistematica persecuzione dei patrioti, e allo stesso tempo un serbatoio da cui pescare il giullare di turno, con cui sminuire il tutto.
Ci si rende conto di questo soprattutto quando si ha la possibilità di illustrare la nostra iniziativa in forma diretta, spesso l'interlocutore si rende conto di non essere davanti a dei paramilitari leghisti, o dei fanatici xenofobi, ma a persone ponderate che hanno scelto un cammino strutturato, con solide basi, pagando lo scotto di una più colmplessa interpretazione dei fatti, quindi difficilmente "massificabile" o "strumentalizzabile" e che quindi incute timore, se non vera e propria paura, in chi rema contro la nostra liberazione, oppure vuole semplicemente lucrare sulla lotta del Popolo Veneto.
Per tornare alla scorsa serata, un paio di aneddoti interessanti, innanzitutto lo scoramento iniziale quando ci è stato proibito di esibire il nostro storico e glorioso gonfalone, per noi è sempre profondamente irritante non poter dare il giusto risalto al nostro sacro simbolo, che probabilmente ancora terrorizza i nemici con la sua imponenza;
poi una decisa soddisfazione quando si è presentato un italiano con tricolore appresso, convinto di poter esibire il suo vessillo sanguinario, è stato subito redarguito dalla "folla", un evento che mi ha quasi commosso, indice che forse le coscienze si stanno svegliando e stanno capendo chi e cosa è la causa dei loro problemi;
infine una stretta di mano virtuale all'inviato, di origini romane, del programma che ha richiesto di essere immortalato con la nostra bandiera e una trinacria portata da alcuni amici siciliani, ennesima dimostrazione del fatto che chi vive tra la gente, e non se ne distacca, o peggio si erge a tiranno, ha pieno rispetto dei Popoli, in quanto soggetti sovrani originari, mentre la persecuzione e l'oltraggio sono prerogativa dei deviati dal potere, che temono più di tutto l'essere inchiodati alle proprie responsabilità, e dover rinunciare al proprio scranno.
Per quanto possibile abbiamo, con qualche "sotterfugio", portato oltre la cortina una testimonianza in video, riuscendo a mostrare per qualche attimo fugace il Leone di S.Marco e il logo del nostro Movimento.
Ci auguriamo che in futuro venga dato spazio e voce alle nostra giusta lotta, non perché lo elemosiniamo ai vuoti media italioti, ma perché avvenga nella mente di tutti una presa di coscienza sulla vera situazione che stiamo vivendo, il cui futuro non può essere che messo nelle mani dei Popoli a cui appartiene.

QUINTA

 

WSM
Venetia, 14 gennaio 2014
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio

 

NON PAGARE TASSE ALL’ITALIA E’ LEGALE – POPOLO VENETO ABBI IL CORAGGIO DI DIRE… NO, BASTA!

Non c'è nessuna ripresa economica in vista … anzi, gli effetti della crisi cominciano a farsi sentire adesso e ne avremo per un bel pezzo o fino a quando non scoppieranno quelle rivolte popolari che giustificheranno il "pugno di ferro" e la repressione dello stato straniero italiano.
Tutto è abilmente orchestrato per arrivare proprio a questo.
C'è una casta dominante (e non è solo politica) che continua a vivere alle spalle dei Cittadini e con nauseante ipocrita eloquenza tenta ancora di nascondere la pelle del predatore e vestire quella del buon pastore.
Sono lupi in una moltitudine di rassegnati.
L' attuale crisi economica è l'ennesimo sgradito pretesto per riaffermare l'urgenza che il Popolo Veneto torni ad essere libero e sovrano sulle proprie Terre d'origine quelle cioè della Repubblica Veneta.
FRATELLI D'ITALIA - FOTO DI STATO VENETO NEDERLAND
Ecco cosa recita il Patto Internazionale relativo ai diritti civili e politici siglato all'O.N.U. in New York il 16 dicembre 1966 e Ratificato dall’Italia con la legge 881/77 del 25 ottobre 1977:
Parte Prima – Articolo 1 – Tutti i popoli hanno diritto di autodeterminazione.
In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.
(il Popolo Veneto è detentore di tali diritti)
Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale.
In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza.
Che il Popolo Veneto abbia il coraggio di dire… BASTA! … e di non pagare un solo centesimo di tasse allo stato straniero italiano.
Farlo oggi significa salvare il nostro futuro.
WSM
Venetia, 10 gennaio 2014
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

2013.12.24 – GESU’ ALMENO CACCIO’ I MERCANTI DAL TEMPIO…


Debole e inadeguato il ragguaglio del papa a proposito della protesta dei Popoli della penisola iniziata il nove dicembre.
Troppo comodo auspicare la non-violenza dei dimostranti e fingere  di non sapere la verità sugli abusi, le atrocità, i crimini, il razzismo e gli inganni commessi quotidianamente dallo stato italiano contro i Popoli di cui illegalmente occupa e colonizza le rispettive patrie terre da oltre cento e cinquant’anni.
Gesù, almeno, ha avuto il coraggio di cacciare i mercanti dal tempio.
WSM
Venetia, 24 dicembre 2013
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio


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2013.12.14 – CARI MANIFESTANTI DEL 9 DICEMBRE … VORREI CAPIRE!!!


Cari manifestanti del 9/12 …

…vorrei capire: bloccate il traffico della gente che deve andare al lavoro, a fare la spesa, correre in ospedale, guadagnarsi da vivere, e non andate ad assediare i palazzi delle istituzioni straniere italiane responsabili della desolazione. 
Calpestate il Suolo Veneto e posizionate ovunque quei tricolori, veri INSULTI alla memoria dei vostri padri e degli EROI della nostra Sacra Serenissima Patria, come Marcantonio Bragadin. 
Invece di dichiararvi Veneti e di lottare in nome della liberazione da quello stato straniero diabolico parassita occupante razzista e colonialista itagliano, che ha fatto morire di fame e massacrare in guerre massoniche i vostri avi, ne esibite il vessillo e ne cantate l'inno. 
E forse è proprio come recita quell'inno dello stato straniero itagliano: schiavi di Roma Iddio vi creò. 
E meritereste a pieno titolo di essere lasciati morire di fame, in nome di quella vostra schiavitù di Roma, perché non fate nulla per riscattare la Sovranità Veneta dei vostri Padri e liberarvi da quello stato itagliano che è l'unico responsabile della nostra totale rovina, non avete sussulti di amor Veneto patrio, siete idolatri dei simboli di uno stato straniero oppressore che ci dissangua, ci rapina, ci umilia e ci soffoca da generazioni. 
Abbiate un sussulto di coscienza, e invece di protestare per qualche categoria professionale in ambito straniero itagliano, lottate per contribuire a liberare il Popolo Veneto dall'oppressore. 
Se non siete e non vi sentite Patrioti Veneti, Sardi, Siciliani, Sudtirolesi, Napoletani… fatelo almeno per la vostra sopravvivenza, fatelo per il vostro futuro. 
L'itaglia ha già preparato per tutti i Popoli Italici il macinacarne, e non darà scampo a nessuno. 
E' solo questione di tempo, il cappio tricolore spedirà tutti al buon Padre, viaggio di solo ritorno. 
Possiamo solo contare sui Patrioti Veneti, e grazie a Dio che qualcuno c'è ancora, unica àncora di salvezza di tutta la Patria Veneta, tra i soggiogati italoveneti schiavi di Roma per scelta e per voto.
​WSM
Venetia, 14 dicembre 2012
Dott. Paolo Gallina vice Presidente del MLNV
 
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2013.12.11 – IO SONO ITALIANO DI NAZIONALITA’ VENETA.


Trovo che spesso si fa una estrema confusione quando si adotta la parola italiano.
Dante Alighieri si sentiva italiano quando soffriva sopra l'Italia: “Ahi, serva Italia di dolore ostello/nave sanza nocchiero in gran tempesta/non donna di provincia, ma bordello”.
Eppure si sentiva fiorentino, parte integrante di quel comune-nazione, cacciato dal quale si sentì esule dalla propria patria.
Morì in esilio infatti, in Italia, ma nella nazione dei Da Polenta.
Riposa a Ravenna.
Che cosa è successo perché noi oggi la pensassimo in modo tanto diverso?
Perché odiare o vituperare l'Italia?
La Rivoluzione francese ha esportato il male della concezione illuminista e massonica.
Ha tolto tutte le differenze in nome dell'uguaglianza che poi è diventata appiattimento della plebe sotto un capo che poteva fare tutto, fosse questo capo l'imperatore Napoleone o un governo cosiddetto democratico, di fatto ristretto ad una oligarchia che tale è rimasta anche se il numero degli elettori si è allargato dai grandi elettori al suffragio universale.
Basta andare a Fontainbleau per godere dei capricci del capo Napoleone che potè personalizzare qualunque dei suoi numerosi oggetti d'uso quotidiano.
Basta non scandalizzarsi delle note spese dei nostri oligarchi.
La concezione rivoluzionaria che si è sviluppata con i vari risorgimenti nazionali ha fatto piazza pulita delle differenze, delle culture, delle civiltà.
Ha detto a tutti: siete italiani e cioè non più veneti, non più napoletani, non più siciliani, non più sardi, non più del granducato di toscana, non più viscontei…
Ha illuso di essere tutti savoiardi, ma alla fine ha ingoiato anche questi re barando al referendum del 1946.
E a tutti ha posto l'obbligo di pagare le tasse, perché si dovevano pagare i debiti delle guerre di indipendenza.
La sola tassa sul macinato  fu per molti grave come la crisi degli ultimi cinque anni portando al suicidio i più fragili.
E a tutti ha imposto che si dovevano difendere i sacri confini della patria creando per la prima volta unità nazionale negli ossari del nord che pongono uno vicino all'altro abitanti della Sicilia, della Campania, della Sardegna, del Veneto…
E fu e resterà facile il sogno del dittatore e anche la realizzazione del sogno… se non ci fosse un potere, una dittatura, più in alto…
Ah, sì: l'Europa!
E lo vediamo come si sta entrando nelle nazioni usurpatrici delle realtà più piccole per farle diventare una unica nazione guidata da…
Non ci è ancora dato di saperlo.
Tuttavia anche quella sarà una fase intermedia per diventare sudditi di un potere occulto (ancora) mondiale.
Aut Caesar aut nullus ripete Chaplin interpretando il dittatore Hynkel che gioca col mappamondo gonfiato che gli scoppierà tra le mani.
Perché il grande laboratorio di idee del diciannovesimo secolo è stato chiuso per restauri di fronte alle imposizioni mazziniane?
Gioberti aveva una idea.
Pure Rosmini.
Pure molti altri.
Ma Mazzini era…
Chi detiene il potere occulto sa bene chi era…
Per questo io contesto questa immagine di Italia e mi vanto di essere italiano veneto, della nazione veneta.
Il mostro sarà debellato quando l'Italia ritornerà ad essere un ricamo di nazionalità rianimate, libere, legate da una civiltà millenaria, ma diverse, capaci di creare l'arte, la politica, la religiosità, la filosofia, l'economia… italiane perché impegnate ad essere soprattutto se stesse, perché impegnate ad essere soprattutto una unità spirituale.
Sono fiero di essere italiano, ma in questo modo: libero di essere me stesso, libero di essere veneto, libero di essere artefice della mia nazione, libero di collaborare e non di essere schiavo delle nazioni vicine, né tanto meno di una patria artefatta, razionalista, illuminista, massonica, che mi vuole suddito e non cittadino.
di Mario Corato

2013.12.11 – ANCORA ABUSI CONTRO CITTADINI DEL POPOLO VENETO


Ancora una volta dobbiano prendere atto dell'arroganza di talune istituzioni straniere d'occupazione che insistono a molestare Cittadini del Popolo Veneto che non riconoscono la loro autorità.
La questione, che per noi è ormai di "normale amministreazione", assume i toni del grottesco dal momento che i due militanti del MLNV, Delegati del Direttivo e Provveditori Generali presso il Governo Veneto Provvisorio, sarebbero stati querelati in ambito italiano dal ben noto DE PIERI.
Lascio ad ogni singolo indipendentista trarre le conclusioni che ritiene necessarie dall'iniziativa di tale personaggio che, non a caso, rispecchia quelle intraprese nel passato dal PALMERINI nei confronti di altri Patrioti.
Per quanto riguarda il retiterato abuso perpetrato nei confronti di Cittadini del Popolo Veneto ecco la nota inoltra alla prefettura di Treviso, alla stazione carabinieri di Volpago del Montello (Tv), alla presidenza del consiglio dei ministri italiana, all'Onu a Ginevra e New York.


Oggetto:Cittadini del Popolo Veneto MARSURA Franco e MARINI Maria.
Molestie patite da autorità d’occupazione straniere italiane.

ALLA PREFETTURA DI TREVISO
AL COMANDO STAZIONE CARABINIERI DI VOLPAGO DEL MONTELLO – TV

e per quanto a praticarsi

ALLA DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA
PROVVEDITORATO GENERALE DI POLIZIA GIUDIZIARIA
DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA


Immagine1È dalla giornata di ieri che i Cittadini del Popolo Veneto in oggetto indicati e residenti in località Volpago del Montello (Tv), vengono insistentemente invitati presso gli uffici della stazione carabinieri in indirizzo perché oggetto di querela da parte di terzi.
Oggi, nel ribadire l’invito telefonico un presunto militare dell’arma avrebbe addirittura tentato di intimidire la Sig.ra MARINI Maria, adducendo pretestuosamente ad eventuali conseguenze economiche e penali per l’espressa volontà nel disattendere all’invito di presentazione e minacciando addirittura l’invio di una pattuglia presso la privata abitazione.
Considerato:
– che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio e che per l’effetto ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset;
– che ogni autorità, governo e tribunali esistenti anche in ambito dello stato straniero italiano sono solo “de facto” e non “de jure”;
– che lo stato italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della sua permanenza sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, con il quale è stato abrogato a tutti gli effetti il regio decreto 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
– che i Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria, sono Cittadini del Popolo Veneto e Delegati di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, nonché Provveditori Generali e anche Capo Dipartimento presso il Governo Provvisorio della Repubblica Veneta (GVP) istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977;
– che i Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria, rispettivamente in data 3 ottobre 2013 e in data 2 novembre 2013 hanno ufficialmente dichiarato di non essere cittadini dello stato italiano e che l’imposta cittadinanza italiana non appartiene loro e non li identifica, così come unilateralmente notificato con la pubblicazione sul bollettino ufficiale del Governo Veneto Provvisorio (www.mlnv.org) ;

CHE IN CONSEGUENZA DI CIÒ
i Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria hanno rigettato e negato il consenso di essere rappresentati e governati in qualsivoglia maniera dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano e da qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante

HANNO NEGATO
il diritto allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante
– di usare il loro nome e/o ogni loro personale attribuzione;
– di usare qualsiasi loro bene o di impedirne e/o limitarne anche parzialmente la disponibilità e l’uso per qualsivoglia ragione;
HANNO RICONOSCIUTO
il Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, quale unica autorità legittima e legale su tutti i territori occupati della Serenissima Repubblica Veneta.

PER QUESTI MOTIVI SI ORDINA
a qualsiasi autorità d’occupazione dello stato straniero italiano e/o ente e/o concessionario da esso derivante di interrompere immediatamente l’invio e le notifiche di avvisi, citazioni, convocazioni, mandati di comparizione e di qualsivoglia altra comunicazione.
Di cessare dal dar seguito in qualsivoglia maniera a qualsiasi atto, procedimento e azione intrapresa nei loro confronti, o dei loro prossimi congiunti e/o in conseguenza di essi anche nei confronti dei loro beni personali anche se condivisi;
Di cessare immediatamente qualsiasi eventuale impedimento e/o limitazione anche parziale del loro diritto al completo godimento dei diritti umani, civili e politici, specialmente rispetto alla loro integrità personale, alla loro libertà e ad ogni loro legittima e naturale espressione;

Lo stato straniero occupante italiano e/o qualsiasi autorità, ente e/o concessionario da esso derivante non può esercitare alcun potere e autorità nei confronti dei Sigg.ri MARSURA Franco e MARINI Maria ed ogni eventuale pretesa legalmente dimostrabile deve essere avanzata e inoltrata con rispetto e formalità a questo Governo Provvisorio della Repubblica Veneta per il mezzo della Segreteria di Stato che si determinerà in merito.
La presente comunicazione è inviata alla prefettura italiana a Treviso quale rappresentanza del governo straniero occupante italiano e ha valore di notifica per tutti gli altri enti e/o concessionari da esso derivante.

WSM
Venetia, mercoledì 11 dicembre 2013
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Sergio Bortotto

2013.12.05 – INTERVISTA A “LA ZANZARA” DI RADIO 24


Durante la giornata di ieri siamo stati contattati dalla redazione de "La Zanzara" di Radio 24.

Nella puntata in diretta del 04/12/2013 è andato in onda un intervento del Presidente Sergio Bortotto che riportiamo qui sotto. 

Nonostante i toni del programma palesemente dissacranti e ironici, che personalmente seguo quasi quotidianamente e che quindi conoscevamo bene anche in precedenza, ringraziamo la redazione del programma per l'interesse dimostrato nel nostrMovimento. 

Tuttavia è ovvio che ci possiamo prestare allo scherzo e all'ironia fino a un certo punto, in quanto abbiamo il massimo rispetto delle persone che lavorano, come i redattori e i conduttori del programma, ma ci aspettiamo lo stesso in cambio.

Il nostro lavoro, legale e legittimo in ambito internazionale, per la causa del Popolo Veneto, continua alacremente, e non ha nulla a che fare con la vera "carnevalata", per usare le parole di Parenzo, che è il teatrino della politica partitica italiana, che per noi è una potenza straniera occupante, con cui noi non abbiamo nulla a che fare.

WSM
Venetia, 05 dicembre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio

ASCOLTA LA RADIO "INTERVISTA" 

2013.12.03 – QUANDO IL SILENZIO URLA VENDETTA!!!

 


Oggetto: comunicato.

DIFETTO DI GIURISDIZIONEFin da subito, e ormai si parla di quasi un lustro fa, lo stato straniero occupante e colonialista italiano aggrediva con ferocia razzista il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e i suoi militanti e simpatizzanti, con persecutorie inchieste-farsa poliziesco-giudiziarie fondate su calunnie studiate e pianificate a tavolino, amplificando ed esaltando di volta in volta le “brillanti” operazioni della sezione politica della sua polizia con la grancassa e i tromboni mediatici delle complici e prezzolate testate giornalistiche e radiotelevisive prone al regime di turno.

Direttori, pennivendoli e mezzibusti giullari hanno visto l’occasione irripetibile di conquistarsi il premio Pulitzer, e sulle calunnie ci hanno aggiunto diffamazioni, etichette e altre calunnie, infangando a più non posso e a briglie sciolte il legittimo percorso intrapreso dai Patrioti Veneti del MLNV.

Ed eccoli qui infatti a “partorire” i pericolosissimi “venetisti” della “polisia veneta”: super armati, super addestrati e, soprattutto, inquadrati militarmente, tanto da far tremare persino i polsi ai Navy Seal, figuriamoci a un esercito italiano.

Qualcuno – come chi scrive – è stato addirittura etichettato senza mezzi termini come socialmente pericoloso, anzi dall’altissima pericolosità sociale.

E non tanto sulla scorta di una sentenza straniera italiana passata in giudicato per la commissione di crimini efferati e odiosi, ma così: perché è bello, e perché distruggere la vita e la famiglia di questi Patrioti Veneti, screditare, infangare, allontanare e ingannare la pubblica opinione è stata da subito la “mission” di tutti questi tromboni mediatici prezzolati del regime tricolore.

Ma è stata da subito anche la “mission” della sezione politica della polizia straniera italiana, tanto che negli ormai innumerevoli blitz armati nelle private dimore dei militanti del MLNV, non si è lesinato di rapinare materiale a dir poco pericolosissimo di fronte agli occhi terrorizzati di madri, padri, e figli in età scolare: bandiere di San Marco, brochures, depliants, biglietti da visita, autoadesivi, giubbotti da lavoro col micidiale logo del MLNV, personal computers e, dulcis in fundo, la prova schiacciante della pericolosità del MLNV e della sua attitudine alla guerra: temperini con lama di cinque centimetri (però di marca e da collezione, chissà perché), bossoli spenti di un tiratore sportivo e ogive sfuse pronte per essere utilizzate con un lancio a mani nude. Da far impallidire un’intera armata.

E via ancora con i tromboni e la grancassa mediatica a enfatizzare aria fritta e i risultati raggiunti in queste azioni di polizia repressive e violente.

Da morir dal ridere, se non fosse che tutte queste brillanti iniziative calunniose, razziste e persecutorie pianificate e portate ad esecuzione dallo stato straniero italiano sono drammaticamente vere, e con enorme spreco di denaro pubblico estorto a un contribuente già dissanguato dalla filiale italiana del clan Bilderberg.

Una delle più recenti puntate, e ultima in ordine di tempo, di questa campagna tutta italiana razzista e persecutoria poliziesco-giudiziaria-mediatica risale alla scorsa estate, quando soprattutto i giornaletti locali la tribuna e il gazzettino hanno avuto modo di dare ampio spazio e risalto con i loro soliti articoli spazzatura da gossip estivo all’ennesima singolare e bizzarra iniziative contro questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).

Ignorando, al solito, le gravissime violazioni di legge (straniera italiana, nda) e i crimini commessi dagli inquirenti italiani tutti, forti dell’inossidabile sostegno del loro apparato repressivo poliziesco-giudiziario, i tromboni mediatici venduti hanno dato fiato alla notizia circa la fissazione di un’udienza preliminare “filtro” inerente ad uno dei procedimenti contro il MLNV ed i suoi militanti decisa dal giudice competente per un’imprecisata data di questo dicembre.

Peccato che poi quell’udienza filtro sia stata fissata per il giorno di giovedì 28 novembre scorso, e sia andata – ma tu pensa, chi l’avrebbe mai detto? – deserta. Fonti informative ci hanno fatto sapere che all’udienza sono comparsi giudice italiano e avvocato d’ufficio, a tu per tu, in un’atmosfera surreale.

Di qui la decisione di rinviare il tutto di lì a qualche mese (23 gennaio?), con il pretesto di alcuni vizi procedurali di notifica agli “interessati”.

Ora anche la nota pennivendola Tomè Sabrina della tribuna che in uno dei suoi inconfondibili pezzi se l’era chiesto con la solita enfasi e tono di minaccia – “Gli uomini della Polisia diserteranno l’aula rinunciando a difendersi e andando conseguentemente dritti-dritti a processo oppure cercheranno di dimostrare che il loro movimento non è un’attività illegale?” – ha avuto la sua risposta.

Cose dell’altro mondo: nel frattempo si lasciano a piede libero dei pericolosi “venetisti” latitanti inquadrati con armi, munizioni e uniformi, in un’associazione militare.

Ci rendiamo conto!?

Ma quanto fa ridere questa macchietta italia?

Quanto sono ridicoli questi personaggi-attori?

Non bastasse, il vice commissario della polizia politica italiana a Treviso Juliano Flaviano, che ha diretto almeno due delle operazioni-irruzioni armate-rapine in casa contro i militanti Patrioti Veneti del MLNV, è stato avanzato di grado sul campo con tanto di aumento di stipendio, come si usa per alti meriti di guerra.

“Ho salvato la vita al capo dello stato (italiano)”, sostiene lui con malcelato orgoglio.

Ecce homo.

Ed ecce italia.

Nel frattempo, dov’è finita la dettagliata denuncia del MLNV trasmessa un anno fa finanche al comando generale dell’arma dei carabinieri a Roma per i gravi e inauditi crimini a sfondo razziale e politico commessi dagli inquirenti italiani, in spregio anche ai fondamentali diritti umani, civili e politici dei Patrioti Veneti militanti di questo MLNV?

Che fine ha fatto la richiesta di arresto di ex questore, ex procuratore ed ex prefetto italiani a Treviso?

Boh, non è dato sapersi, e la cosa non stupisce nemmeno più.

Silenzio: dopo la grancassa e i tromboni mediatici dei giullari pennivendoli, un inatteso e sorprendente silenzio di tomba è sceso sui giornaletti e sulle tivù di regime.
Inutile negarlo: l’italia e i suoi “uomini” col MLNV non sa più che pesce pigliare, e a livello internazionale con le sue operazioni mediatico-poliziesco-giudiziarie ha già fatto le sue gran belle figure, dimostrandosi – se mai ce ne fosse stato bisogno – per quello che è.

Non amo ripetermi, in genere.

Ma qui mi viene da fare un’eccezione, e quindi riprendo a stralci un precedente comunicato.

Ma come!?

Ma le autorità di occupazione straniere italiane non dovevano procedere subito per direttissima nei confronti dei militanti del MLNV, tutti così armati fino ai denti, inquadrati e così pericolosi per lo stato straniero razzista e colonialista italiano?

Non lo sostenevano con ferocia razzista anche l’ex procuratore straniero Fojadelli, l’ex questore Damiano e l’ex prefetto Adinolfi?

E l’ex prefetto italiano non ha più volte fatto pressioni sul sindaco di Cornuda perché destituisse il Comandante della polizia locale, in quanto Vice Presidente di questo MLNV?

Dove sono finiti ora gli armamenti da guerra, i carri armati, i missili, i bazooka, i lanciarazzi, le uniformi, i mitragliatori e tutte quelle decine di chili di bossoli e di ogive pronte ad essere sapientemente confezionate e trasformate a mano in micidiali ordigni da lanciare con una fionda?

Ma nel frattempo dove sono finiti tutti i personal computer e gli altri effetti personali rapinati a mano armata dagli uomini della sezione politica della polizia italiana dalle case dei militanti del MLNV, davanti ad occhi sbigottiti e terrorizzati di madri, padri, mogli e figli?

Ma chi sono i veri pagliacci ridicoli ignoranti senza dignità, senza onore e senza Patria?

Saltimbanchi sempre più ridicoli, il MLNV – come tutti gli altri movimenti di liberazione nazionale del mondo – è un vero e proprio soggetto di diritto internazionale, e non certo un’associazione in ambito politico straniero italiano: qualsiasi atto di aggressione compiuto dallo stato occupante anche contro un solo militante del MLNV integra un vero e proprio illecito internazionale, di una gravità inaudita.

Non fatevi illusioni e ripassatevi un po’ di diritto internazionale: il MLNV non può essere assoggettato ad alcuna autorità straniera italiana di occupazione.

Capolinea, “signori”: troppo tardi, per rimediare.

Avete ignorato ogni invito a porre fine ai vostri vili atti di aggressione contro questo MLNV e i suoi militanti, a porre fine alle vostre diaboliche calunnie, a chiedere pubblicamente scusa e a restituire tutto il maltolto ai legittimi proprietari militanti di questo MLNV.

Il MLNV prende atto ancora una volta che quanto rapinato dalle private dimore dei suoi militanti non verrà mai più restituito, e proprio per questo non avete nemmeno la più pallida idea del futuro che vi aspetta.

Nessuno dopo dica che non era stato avvisato per tempo. 

Viva San Marco.
Venetia, martedì 3 dicembre 2013
Il Vice Presidente del MLNV

dott. Paolo Gallina

LA RESA DEI CONTI

2013.12.02 – PRIMA CHE MANIFESTANTI SI DEVE ESSERE POPOLO

 

Sono quotidiane le battaglie civili che infiammano la penisola, causate delle innumerevoli atrocità e illegalità dell'occupante italiano; tuttavia sembra che la giusta opposizione della popolazione al regime manchi di efficacia; questo è forse imputabile ad un problema di fondo, la causa principale delle nostre tribolazioni, l'invenzione dell'italia e del popolo italiano.
Da sempre la Storia insegna che il Popolo, senza il quale nulla potrebbe prendere forma, in quanto le idee e i grandi progetti, che possono essere appannaggio di pochi, non potranno mai essere realizzati senza il contributo della Popolazione, è l'unica vera espressione dell'Uomo sulla Terra.
Nonostante gli eccidi, la propaganda, la distruzione sistematica delle tradizioni e delle culture locali, il regime italiano non è mai riuscito a soggiogare totalmente le vere Popolazioni che abitano i territori da esso occupati. 
Tuttavia, è riuscito nell'intento di indebolire moltissimo il legame degli autoctoni con la propria terra d'origine, un legame che per millenni dona la forza alle genti per difendere ciò che ad essi è più caro.
Quando questo legame viene reciso, oppure sostituito con uno fittizio, manipolabile a piacere dai suoi inventori, il Popolo perde la propria forza, e rischia di non riuscire ad opporsi all'aggressore.
Un esempio recente è la protesta NO MUOS che da diverso tempo si combatte in Sicilia.
Sabato, nell'ambito di questa contestazione, si sono formati due cortei, distinti da quella "ideologia politica" che l'italia ha da sempre usato per mantenere la Popolazione soggiogata, in quanto intenta a disperdere le proprie energie in lotte intestine, anziché indirizzarle verso un obiettivo comune: il bene del Popolo.
Popolo che in questo caso è quello Siciliano e non un fantomatico popolo italiano, che l'italia stessa non riesce a delineare nei suoi tratti caratteristici, in quanto semplicemente inesistenti. Emblematica la scelta di uno dei cortei di sventolare la bandiera italiana, che infatti a nulla serve se non a creare dissapori, o al più indifferenza, completamente vuota di ogni sentimento da parte della Popolazione, se non di quella più duramente indottrinata.
Ribadiamo quindi la legittimità di ogni iniziativa popolare di protesta verso il regime dal quale tutti siamo oppressi allo stesso modo, ma ribadiamo anche la necessità primaria del riconoscimento della propria origine, del rafforzamento e della ricostruzione di quel legame sacrosanto con la propria Terra, che è Madre del proprio Popolo, e che nessun trattato tra governi, nessun accordo politico potrà toglierci e mai ci ha tolto dall'anima.
Un racconto sui fatti di Palermo (CLICCA QUI)
WSM
Venetia, 02 dicembre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio

2013.12.01 – POSIZIONE DEL GOVERNO PROVVISORIO SU PROTESTA 9 DICEMBRE


In questi giorni il Governo Provvisorio, emanazione del MLNV, ha alcremente analizzato i comunicati, e partecipato fisicamente alle assemblee, degli organizzatori della protesta del 9 dicembre 2013.

Dai risultati di suddetta analisi, emerge che le varie anime della protesta sono poco chiare, o a volte discordanti, sugli obiettivi dell'azione stessa.

In questo periodo difficile, in cui una presa di posizione oltranzista potrebbe divenire un volano imponente dell'insofferenza popolare, la mancanza di una direzione chiara è un elemento pericoloso, dai risultati imprevedibili.

L'unica cosa chiara e incontrovertibile, che potete voi stessi dedurre dai numerosi comunicati ufficiali reperibili sulla rete, e di cui abbiamo riportato stralci nella nostra sezione apposita, nonché dalle dichiarazioni degli esponenti dell'organizzazione, è che lo spirito di fondo è l'italianità.

Si vuole quindi far passare l'idea che esista un popolo italiano che identifica gli abitanti della penisola, esattamente come inculcato dall'ideologia risorgimentale, che ha combattuto e tentato di distruggere definitivamente tutte le identità locali, che però perdurano nella loro lotta.

Questo Governo invece, oltre ovviamente a quello dei Veneti, riconosce i Popoli dei Sudtirolesi, dei Sardi, dei Siciliani, dei Napolitani e qualsiasi altra popolazione presente prima dell'occupazione militare italiana.

È inamissibile come venga imposta l'appartenenza al popolo italiano, ed addirittura impedita qualsiasi forma di espressione di identità diversa sulla falsariga di una deriva nazionalista.

A fronte di ciò, pur comprendendo che l'insofferenza popolare abbia pieno diritto di sfociare in manifestazioni di dissenso, questo MLNV non può riconoscersi in queste manifestazioni, che potrebbero essere addirittura controproducenti per la lotta del Popolo Veneto per la sua liberazione, questa sì scevra da fraintendimenti, in quanto avente un unico obiettivo: il riconoscimento del Popolo Veneto dalla Comunità Internazionale e il riacquisto di sovranità del Popolo sui propri territori.

Diffidiamo quindi chiunque appoggi o organizzi tali manifestazioni di protesta, dal definirsi rappresentante o portavoce delle istanze del Popolo Veneto, con esse inconciliabili.

Operativamente l'MLNV, pur non osteggiando apertamente la protesta, monitorerà lo sviluppo della stessa, ponendosi come sempre a difesa del Popolo Veneto che potrebbe essere vittima di rappresaglie indiscriminate e ingiustificate, come prassi dello stato italiano che tanto viene esaltato, che sicuramente proverà ad usare come pretesto la sollevazione per scagliarsi ancora una volta contro gli innocenti e gli oppressi.

WSM
Venetia, 01 dicembre 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e Vice Presidente del Governo Veneto Provvisorio

2013.11.29 – ANCORA A PROPOSITO DELLA MANIFESTAZIONE DEL 9 DICEMBRE 2013



IL MLNV
DAL QUALE EMANA IL
GOVERNO PROVVISORIO DELLA REPUBBLICA VENETA
NON È UN MOVIMENTO DI PROTESTA,
NON USA MEZZI VIOLENTI,
NON SI FA CONCORRENTE NELLA CORSA AI SEGGI DELL'ITALIA
CHE CONSIDERA NAZIONE STRANIERA
CHE INGIUSTAMENTE OCCUPA LE TERRE DELLA REPUBBLICA.
IL MLNV SI FONDA E SI APPELLA AL DIRITTO INTERNAZIONALE,
APPROVATO DALLO STESSO STATO (QUELLO ITALIANO)
CHE USURPA TERRITORIO E CITTADINI DELLA REPUBBLICA VENETA.
IL MLNV PLAUDE A QUALUNQUE ORGANIZZAZIONE
CHE PROPONGA MANIFESTAZIONI
NELLE QUALI SI EVIDENZIANO SOPRUSI INACCETTABILI
PERPETRATI NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA VENETA.
IL MLNV CRITICA PERO' OGNI INTEMPERANZA
CAVALCATA NELLE MANIFESTAZIONI DALLE ORGANIZZAZIONI
DELLE QUALI CONDIVIDE GLI IDEALI DI LIBERTÀ
PORTATI IN PIAZZA.
IL MLNV METTE IN GUARDIA DAI MOTI VIOLENTI
CHE HANNO FATTO NASCERE LE DIVERSE PRIMAVERE
SULLE SPONDE DEL MEDITERRANEO,
DOVE LA MANO CHE HA LANCIATO IL SASSO O LA BOMBA
È STATA IMMEDIATAMENTE NASCOSTA,
PERCHÉ NON SI POTESSE RISALIRE AL DESPOTA DI TURNO
CHE SI RITIENE POLIZIOTTO O DOMINATORE DEL MONDO.
DA TEMPO IL MLNV HA RICEVUTO PROPOSTE ALLETTANTI
DA CHI PROPONEVA DI CREARE IL CAOS
DAL QUALE FAR EMERGERE UN DOPO
DA GESTIRE APPROFITTANDO DELLA CONFUSIONE.
AVVERTE INOLTRE CHE ANCHE OGGI
È PRESENTE LA VOLONTÀ DI QUALCUNO
DI CREARE IL PANICO
E DI SOTTRARRE AD ESSO LA PROPRIA IDENTITÀ
LASCIANDO AI VENETI DI APPROFITTARNE O DI PAGARE.
CHIUNQUE VOLESSE APPELLARSI AL MLNV
HA LA POSSIBILITÀ DI RICEVERE ASILO E SUPPORTO
ALL'INTERNO DI QUELLA LEGALITÀ INTERNAZIONALE
CHE IL MOVIMENTO HA SPOSATO
E ALL'OMBRA DELLA QUALE MUOVE I SUOI PASSI.
NESSUNA SIGLA OD ORGANIZZAZIONE PUO' PRETENDERE
CHE IL POPOLO VENETO RINNEGHI LA PROPRIA PATRIA
E NESSUNO SI ARROGHI IL DIRITTO
D'IMPORRE L'USO DEL TRICOLORE ITALIANO AI VENETI.
SE DEV'ESSERE MANIFESTAZIONE DI POPOLO
CHE SIA MANIFESTAZIONE DI POPOLO
GLI ORGANIZZATORI DEL COORDINAMENTO
DICONO CHE E' UNA MANIFESTAZIONE DI POPOLO
E CHE DOBBIAMO ESSERE TUTTI UNITI.
PRETENDONO CHE NON VI SIANO SIGLE E BANDIERE DI PARTITI NÉ SIGLIE DI ASSOCIAZIONI O SINDACATI.
DETTANO REGOLE SU CHI PUÒ PARTECIPARE
E CHI INVECE, CONSIDERATO IL NEMICO, NON PUÒ!
NESSUNA SIGLA
NESSUN SINDACATO
NESSUNA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA … TRANNE LE LORO PERO!!!
ATTENTI … LA GENTE E' STANCA DI ESSERE PRESA IN GIRO!
ATTENTI … LA GENTE È STANCA DI FALSE ASPETTATIVE!
LA VOGLIA DI RIVOLUZIONE
NON BASTA PER COSTRUIRE IL DOMANI.
PER CHIAMARE IL POPOLO A RACCOLTA
E CHIEDERE AL POPOLO DI REISISTERE AD OLTRANZA
BISOGNA SPIEGARE CHIARAMENTE COSA SI VUOLE.
PARLATE CHIARO, DUNQUE.
DOPO CHE SUCCEDE ???
WSM
VENETIA, VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2013
IL PRESIDENTE DEL MLNV E DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO
Sergio Bortotto