COMUNICATI

SFRATTO ILLEGITTIMO … COME L’ITALIA VIOLA I DIRITTI UMANI, CIVILI E POLITICI DEI VENETI.

hqdefaultE l'italia, con le sue istituzoni militari d'occupazione insiste a violare i diritti umani, civili e politici dei Veneti.
Uno stato come l'italia, sorto con la violenza, la frode e l'inganno, pretende di giustificare sé stesso ignorando dolosamente il proprio difetto di giurisdizione e deruba i Veneti dei propri beni.
Ecco cos’è capace di fare lo stato italiano con le sue istituzioni, perpetua la propria essenza … il crimine di frodare la legge stessa.
Tutto continua a compiersi in contrasto con la legge e questo perché le istituzioni e le forze di occupazione straniere italiane non agiscono contro la legge direttamente ma raggiungono i loro scopi, raggirando e violando la natura inderogabile, cogente e assoluta, dei diritti umani, civili e politici dei Cittadini Veneti.
L’italia, fin dall'inizio della sua riprovevole e infame esistenza, non ha mai escluso la possibilità che ciò che è assolutamente vietato si possa ottenere o fare altrimenti.
Attendiamo ulteriori particolari su questa deplorevole vicenda e ci mettiamo a disposizione di questi Cittadini Veneti per quanto il Governo Veneto Provvisorio potrà fare anche denunciano i fatti a livello internazionale.
WSM
Venetia, 11 gennaio 2017
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete prendere per i fondelli tutti per tutto il tempo.
(Abraham Lincoln)

Eppure non mi pare peccato imbrogliare colui che spera di vincere barando.
(William Shakespeare)
Sfrattata coppia anziana, tensioni a Roverbella: la versione dell'avvocato
Mattinata di tensione a Roverbella quando ufficiale giudiziario e forze dell'ordine si sono presentate in via dell'Artigianato 9 per mettere i sigilli a due appartamenti abitati da due nuclei familiari. Si tratta della famiglia Taietti, nome molto conosciuto in paese. In un appartamento gli anziani genitori di 85 e 79 anni, nell'altro il figlio con la famiglia. Le parole dell'avvocato. (Video Delio Fuscati) LEGGI L'ARTICOLO
FILMATO COMPLETO CON PARTI MANCANTI sullo sfratto illegittimo già denunciato da mesi eseguito il 10/01/2017 "ESECUZIONE FORZATA"
 

IL NOSTRO CORDOGLIO PER LE VITTIME DELL’INCIDENTE AEREO DI SOCHI.

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Onore alla memoria per quanti hanno perso la vita nell'incidente aereo di Sochi.
Proprio in una recente riunione del Minor Consejo del Governo Veneto Provisorio avevo fatto riferimento al Coro Alexandrov apprezzato in una esibizione tratta da un video di youtube, (che potete vedere qui sotto).
Cantavano e si divertivano nel farlo.
I loro volti non erano ostili.
Non sono riuscito a immaginarmeli “nemici”.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 27 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

 
Nessun sopravvissuto.
È stato subito chiaro che non c’era niente da fare per gli 84 passeggeri e gli 8 membri dell’equipaggio dell’aereo precipitato nel Mar Nero domenica mattina, poco dopo la partenza da Sochi.
Tra le persone a bordo, anche i componenti del coro dell’esercito russo.
Il Tupolev 154 di proprietà del ministero della Difesa di Mosca, è decollato alle 5.20 del mattino (ora locale) — intorno alle tre di notte italiane.
Due minuti dopo, è scomparso dai radar.
Destinazione del velivolo, la base aerea russa di Larakia, in Siria.coro
Non si conoscono ancora le cause dello schianto, ma il presidente Vladimir Putin ha subito ordinato al suo primo ministro, Dmitri Medvedev, di guidare la Commissione di inchiesta sul disastro aereo. La pista del terrorismo non è stata esclusa tra le varie ipotesi.

Tra le vittime del disastro aereo anche Elizabeta Glinka, conosciuta anche come «Dottoressa Liza» direttore esecutivo dell'organizzazione umanitaria Fair Aid e figura molto nota in Russia, lo scorso 8 dicembre era stata premiata dal presidente Vladimir Putin per il suo impegno umanitario.
«Sappiamo che stava andando a Latakia per portare medicinali e attrezzature a un ospedale», ha detto il capo del Presidential Council for Human Rights Mikhail Fedotov.
A bordo anche 9 giornalisti: il reporter di Channel One Russia Dmitrii Runkov e il tecnico del suono Alexander Soidov.
A bordo anche un corrispondente del canale televisivo NTV, il corrispondente Mikhail Luzhetsky, il cameraman Oleg Pestov e il tecnico del suono Evgeny Tolstov (che su Facebook ha postato una foto in aeroporto, a Mosca, poco prima del disastro), e tre dipendenti del canale televisivo Zvezda Tv, il corrispondente Pavel Obukhov, il cameraman Aleksandr Suranov e l'assistente Valery Rzhevsky.

Tratto da (CLICCA QUI)

IL CORO ALEXANDROV … UNA LEGGENDA LUNGA 90 ANNI.
Una leggenda lunga 90 anni
Fondato nel 1928 da Alex Alexandrov con la missione di sollevare il morale delle truppe, il Coro dell'Armata Rossa, noto anche come Alexandrov Ensemble, è forse il più famoso dei gruppi musicali del suo genere e un'autentica "leggenda" dell'ex Unione Sovietica.
Composto  esclusivamente da voci maschili il coro ha inoltre un'orchestra e un gruppo di ballo.
Nel suo repertorio ci sono canzoni legate all’ideologia comunista, figlie dell’era del regime sovietico  ma anche canti popolari e pezzi del floclore russo, come il famoso "Battellieri del Volga", adattamento di una melodia popolare con testi che evocano il duro sforzo dei lavoratori.
Il coro dell’Armata Rossa fin dalla sua nascita ha avuto una significativa presenza internazionale e fu utilizzato spesso come ambasciatore degli ideali e dei valori dell'Unione Sovietica.
Nel 1937  i suoi artisti si  sono esibiti al Salone Internazionale di Parigi, dove hanno guadagnato enorme prestigio.
Ma è stato durante la seconda guerra mondiale che  il gruppo è diventato un baluardo della resistenza e della lotta contro l'occupazione della Germania nazista.

 

I VENETI NON SONO UNA MINORANZA ETNICA NAZIONALE DELLO STATO ITALIANO.

Ed ecco l'ennesimo inganno in danno del Popolo Veneto.
Il consiglio regionale, a maggioranza leghista e centrodestra, il 6 dicembre 2016 ha approvato il disegno di legge 116 che ridefinisce il Popolo Veneto come "minoranza nazionale".
Innanzitutto il consiglio regionale è un ente italiano e non può in alcun modo rappresentare il Popolo Veneto, tanto meno il suo presidente, esponente di un partito politico italiano, qual'è la lega.
Che mi si venga a parlare poi di Franco Rocchetta, esponente storico dei "venetisti" ci posso anche stare, venetista infatti, non indipendentista.
Non a caso l’articolo precisa che "Si tratta di un passo importante per dare maggior forza alla richiesta di autonomia speciale del Veneto – ha detto il relatore Riccardo Barbisan, capogruppo della Lega – e ora vogliamo gli stessi diritti e le stesse risorse finanziarie che lo Stato riconosce a Sudtirolo e Trentino".
Dunque “autonomia” che non ha nulla a che vedere con “indipendenza”.
C’è di che rimanere stupefatti anche della vergognosa reazione del “pd” che asserisce, secondo l’articolo, di essere scosso, considerato che fino all'ultimo ha tentato di evitare quella che considera "un'umiliazione per tutti i veneti, che non sono affatto una minoranza, ma un'operosa maggioranza italiana che ha dato il sangue per la patria”.
Il sangue dei Veneti, per la vostra patria, l’italia se l’è preso e l’ha preteso con la forza, con l’inganno, con la mistificazione di un’inesistente risorgimento.
Non dimentichiamo l’annessione militare forzata dei territori della Repubblica Veneta che per essere “giustificata” e mitigata è stata adombrata dal falso plebiscito truffa del 1866.
L’italia è uno stato a cui manca un popolo e che fonda le sue radici sull’inganno, la frode e i massacri compiuti per un’inesistente unità.
A ragion veduta viene contestato, in particolare, il fatto di trasformare i Veneti in una minoranza etnico-linguistica perché i Veneti non sono italiani.
Parlare poi di  "inventare una lingua veneta" che in realtà nessuno conosce e nessuno parla, essendoci in regione decine di dialetti che segnano province e comuni, significa essere lontani anni luce dalla realtà, perché questa è la lingua Veneta che rispecchia ciò che sono i Veneti una comunità di Genti Venete.
E allora basta con le vostre “puttanate” e i vostri giochetti da perfetti politicanti italiani, i Veneti non sono italiani e non saranno mai una minoranza nazionale italiana … “italiano sarà lei … mi son Veneto!
Ai Veneti ribadiamo di non credere a nessun partito politico che si candida in ambito italiano, neppure a quelli che si definiscono indipendentisti, stanno mentendo, cercano solo “careghe”.
« Ogni collettività umana avente un riferimento comune ad una propria cultura e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato (…) costituisce un popolo.
Ogni popolo ha il diritto di identificarsi in quanto tale.
Ogni popolo ha il diritto ad affermarsi come nazione. »
Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (CONSEU – Barcellona, 27 maggio 1990)
Ma ecco cosa prevede il diritto internazionale circa le minoranze nazionali:
“Sotto il profilo normativo, il principio di autodeterminazione dei popoli è stato accolto in maniera selettiva.
In particolare, la disciplina giuridica sull’autodeterminazione non trova applicazione nel caso di gruppi etnici e delle minoranze nazionali, religiose e culturali.
Il diritto internazionale non solo nega a questi gruppi il diritto all’autodeterminazione, interna od esterna, ma non mira nemmeno a fornire rimedi alternativi di carattere generale alla condizione in cui molti di essi si trovano.”
E’ come il ciarlatano di turno, che per accaparrarsi  visibilità politica, vuole fare un referendum per il riconoscimento internazionale (istituto inesistente) del Popolo Veneto … è come negare gli oltre mille anni della Serenissima Repubblica o i reperti storici dei Paleoveneti di oltre tremila anni fa .. ma Venezia, poi, chi l'avrebbe fondata, gli italiani forse?
Smettetela di prendere in giro il Popolo Veneto e di generare confusione tra la Genti Venete.
WSM
Venetia, 23 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

asino ignoranteVENEZIA
"Venexit": anche i veneti, come i sudtirolesi, pretendono di essere una minoranza nazionale dello Stato italiano e annunciano l'addio al Paese.
Dopo aver dato una spallata decisiva al referendum costituzionale e al governo Renzi, aver affossato la riforma Madia sulla pubblica amministrazione e aver confermato che la prossima primavera si terrà un altro referendum per ottenere l'autonomia speciale regionale, Venezia si dimostra sempre più lontana da Roma.
Il consiglio regionale, a maggioranza Lega e centrodestra, ha approvato oggi il contestato disegno di legge 116 che ridefinisce il "popolo veneto" come "minoranza nazionale", aprendo la strada alla dichiarazione di appartenenza etnica, al patentino di bilinguismo, all'insegnamento del veneto nelle scuole e all'uso del dialetto negli uffici pubblici e nella toponomastica, cartelli stradali compresi.
Il Veneto vuole così che lo Stato applichi in regione la Convenzione quadro europea varata dal Consiglio d'Europa per tutelare le minoranze storiche, come quella dei rom, ratificata anche dall'Italia nel 1997.
La legge, dopo l'ennesimo rinvio tra le polemiche una settimana fa, è infine passata con 27 voti a favore, 16 contrari e 5 astenuti.
A schierarsi dalla parte dei veneti minoranza e del bilinguismo i consiglieri di Lega, Lista Zaia e gruppo Tosi: contro Pd, 5 Stelle, Lista Moretti e un tosiano, astenuti Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Il disegno di legge era stato proposto da quattro Comuni, Grantorto, Segusino, Santa Lucia di Piave e Resana e ha trovato il sostegno dell'Istituto della lingua veneta, che vede tra i responsabili uno degli "eroi" storici del venetismo, Franco Rocchetta.
In base alla legge, i Comuni veneti potranno ora imporre l'uso della "lingua veneta" nel proprio territorio, mentre le scuole dell'obbligo dovranno offrire lezioni di "dialetto". I funzionari pubblici, a partire da quelli non nati in Veneto, per ottenere il posto dovranno superare un esame, ottenere una "patente di veneticità" e dimostrare di conoscere la "lingua veneta", definizione ancora vaga su cui nemmeno linguisti e storici concordano.
"Si tratta di un passo importante per dare maggior forza alla richiesta di autonomia speciale del Veneto – ha detto il relatore Riccardo Barbisan, capogruppo della Lega – e ora vogliamo gli stessi diritti e le stesse risorse finanziarie che lo Stato riconosce a Sudtirolo e Trentino".
Scosso il Pd, che fino all'ultimo ha tentato di evitare quella che considera "un'umiliazione per tutti i veneti, che non sono affatto una minoranza, ma un'operosa maggioranza italiana che ha dato il sangue per la patria".
Secondo l'opposizione, ma pure secondo illustri giuristi, la legge approvata è "chiaramente incostituzionale e verrà bocciata dalla Consulta", ottenendo il solo risultato di "coprire di ridicolo tutti i veneti".
Contestato, in particolare, il fatto di trasformare i veneti in una minoranza etnico-linguistica e di "inventare una lingua veneta" che in realtà nessuno conosce e nessuno parla, essendoci in regione decine di dialetti che segnano province e comuni.  
Altro motivo di scontro, la data di applicazione della legge.
Secondo la maggioranza, compreso il presidente della Regione Luca Zaia, il bilinguismo e la dichiarazione di appartenenza etnica devono partire subito ed essere applicati fino ad un eventuale pronunciamento contrario della Corte costituzionale.
Pd e opposizione chiedono invece che prima di "sostenere oneri pubblici assurdi" e promuovere "discriminazioni" si attenda l'eventuale via libera della Consulta.
Ciò che è certo è che da oggi il Veneto è un altro passo più lontano da Roma e che le spinte separatiste, che non riconoscono l'annessione al regno d'Italia del 1866, hanno ottenuto un riconoscimento senza precedenti.
La "Venexit", fissata con il referendum regionale sull'autonomia, tra pochi mesi può diventare una realtà.
Tratto da (clicca qui)

LA SOVRANITA’ E IL DIRITTO DI AUTODETERMINAZIONE NON SONO UNA QUESTIONE DI NUMERI, MA DI PERSONE.

cambiamentoCi ritroviamo ancora una volta a confrontarci con metodi estremamente diversi nel concepire e percorrere il cammino verso la libertà.
Non può esserci libertà senza il risveglio e la presa di coscienza da parte di Persone che prima di essere Cittadini della Repubblica Veneta devono riscoprirsi appunto esseri umani, titolari esclusivi dei propri diritti e doveri nei confronti di sé stessi, degli altri e del Creato stesso.
Non possiamo pretendere e ancor meno concepire una futura Repubblica composta di Cittadini non responsabili del proprio ruolo preponderante rispetto anche alle stesse istituzioni che si daranno.
Anche il diritto internazionale parla chiaro … l’autodeterminazione non è una conquista dettata dal consenso popolare ma dal diritto che ha un Popolo ad autodeterminarsi.
Quindi, se ci deve essere un Popolo (e non una popolazione) titolare del proprio diritto ad autodeterminarsi, in capo a cosa verte la titolarità per il Popolo Veneto?
Essere titolari di un diritto significa prima di tutto essere responsabilmente consapevoli di esso.
Quanti Veneti hanno realmente compreso cosa significa autodeterminarsi?
Sempre più spesso non pochi inbonitori di turno esordiscono col rivendicare tale diritto come la soluzione a problemi personali che accomunano la maggior parte delle persone.
Il problema delle inique e infami tasse che l’italia pretende di imporre al Popolo Veneto è sicuramente l’origine di una delle tante necessità individuali destinata a svilupparsi come una impellenza collettiva dell’intero Popolo Veneto, ma solo marginalmente ha a che fare con le ragioni del diritto all’autodeterminazione.
Non ci si autodetermina per pagare meno o non pagare tasse ma per essere liberi.
Se non c’è prima questo risveglio e presa di coscienza su ciò che siamo e sull’importanza di decidere di essere ciò che siamo, alle prime difficoltà ci si flette su se stessi e si rinuncerà a lottare e lo stato straniero italiano, al contrario, sa come sopravvivere a sé stesso e alle sue iniquità.
È sicuramente facile e comodo “delegare” ad altri la rivendicazione dei nostri diritti ma non è il percorso che farà emergere il nostro diritto all’autodeterminazione.
Fin tanto che le persone affideranno ad altri la rivendicazione del proprio diritto all’autodeterminazione non ci sarà mai alcuna attribuzione e riconoscimento di validità perché viene meno il principio di effettività al quale si richiama.
Qualsiasi diritto stabilito sulla “carta” non ha alcun valore se non è concretamente applicabile.
WSM
Venetia, 7 dicembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

NOI SIAMO CON NORBERT HOFER, CANDIDATO DEL PARTITO DELLA LIBERTA’ IN AUSTRIA – Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich

Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria)

Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria.)
Anche se il nostro sembra essere un percorso sempre in “salita” rimaniamo fedeli ai nostri principi e con rispetto e correttezza, andiamo avanti.
In Austria almeno c’è democrazia mentre per noi, prima di godere completamente dei nostri diritti, dobbiamo “lottare” per ripristinare la legalità sulle nostre Terre, ancora oggi occupate illegalmente dall’italia … poi potremo liberamente tornare al voto.
Wir sind mit Norbert Hofer, Kandidat der FPÖ in Österreich
(Noi siamo con Norbert Hofer, candidato del Partito della Libertà in Austria.)

Come Trump, si propone come il nemico delle élite politiche e dell’establishment nazionale ed europeo.
E come lui porta avanti una politica anti-immigrazione e anti-Islam al grido di “Prima gli austriaci”, sostenendo che gli arrivi e gli sbarchi avvenuti in Europa negli ultimi anni hanno aperto le porte a criminali, potenziali stupratori e terroristi. L’Islam, ha dichiarato, “non fa parte della cultura dell’Austria”.
Questi messaggi forti, però, vengono lanciati con la faccia rassicurante e la calma che contraddistinguono ormai i partiti ultranazionalisti occidentali, ormai ripuliti dall’iconografia estremista e dagli slogan violenti gridati a squarciagola.
A fianco degli ideali cari all’ultradestra nazionalista, Hofer inserisce un euroscetticismo tipico dei movimenti populisti riemersi velocemente nel Vecchio Continente.
Sulla possibilità di una Brexitin salsa austriaca ha fatto qualche passo indietro rispetto al passato, proprio con l’obiettivo di attirare il voto degli indecisi più moderati.
Ma in una recente intervista alla Bbc ha spiegato le ragioni di un possibile referendum consultivo sull’uscita dell’Austria dall’Unione Europea.
L’Europa è importante per l’Austria, ha detto, ma “serve un’Europa migliore”.
Se, dopo la Brexit, Bruxelles opterà per un accentramento del potere, togliendone così agli Stati nazionali, allora un voto sulla Oexit è possibile.

(Tratto da CLICCA QUI)

Elezioni Austria, il candidato dell’estrema destra Hofer:
“Se Ue troppo centralizzata, dovremo tenere referendum per uscire”

Se dovesse diventare il nuovo presidente dell’Austria, il candidato presidenziale dell’estrema destra, Norbert Hofer, ha affermato di “non escludere un referendum sulla appartenenza alla Ue“, se l’Unione diverrà più centralizzata in seguito alla Brexit.
Anche se l’Unione europea è importante per l’Austria, Hofer ha detto alla Bbc di volere “una Unione Europea migliore”.
Le presidenziali austriache sono si terranno il 4 dicembre e i sondaggi indicano attualmente una situazione di parità.
L’esito del precedente voto era stato annullato dalla decisione della Corte costituzionale per irregolarità.
Hofer ha più volte affermato che un voto per lui non vuol dire comunque un voto per l’uscita di Vienna dall’Ue.
Tuttavia, sempre al canale tv britannico, ha detto anche che ci sono due questioni su cui potrebbe cambiare idea.
Una è il futuro dell’entrata della Turchia nell’Unione europea; l’altra è la risposta dell’Unione all’uscita della Gran Bretagna.
“Se la risposta alla Brexit sarà una Unione Europea centralizzata, dove ai parlamenti nazionali viene tolto potere decisionale e dove l’Unione è governata come uno Stato nazionale, in questo caso dovremo tenere un referendum in Austria, perché porterebbe ad un cambiamento costituzionale”.
(tratto da CLICC QUI)

E LA DITTATURA ITALIANA CONTINUA A PERSEGUITARE I VENETI

avvoltoioDopo le bombe di Vittorio Veneto, località definita da alcuni giornalini di regime "la città del tricolore", ecco l'ennesimo atto di aggressione poliziesco giudiziario posto in essere dall'italia contro i Veneti.
Alcuni esponenti del CLNV, sarebbero ritenuti responsabili, secondo la procura straniera italiana, illegalmente operante a Vicenza,  di istigazione a non pagare le tasse.
C'è da chiedersi se gli inquirenti italiani pagherebbero tasse ad uno stato straniero, che ne so, all'Austria o alla Svizzera o alla Slovenia e cosa farebbero se venisse loro imposto il pagamento di tributi stabiliti da un governo che non è il loro.
Sono sicuro che non pagherebbero e con abile e saccente immodestia addurrebbero i medesimi motivi ai quali si richiamano i Veneti.
Se questo principio vale per loro perché non deve valere per i Veneti?
Le imposte, i tributi, le famigerate tasse, insomma, si pagano veramente solo perché sono prescritte da leggi imposte da stranieri a casa propria o perché tutti devono contribuire al bene comune e al mantenimento di servizi socialmente utili?
Pagare le tasse è sicuramente un dovere del Cittadino ma non di uno oppresso, di un prigioniero.
La schiavitù imposta ai Veneti, anche con la pretesa del pagamento di tasse all’italia, è di gran lunga molto più grave del suo diritto di dissentire, di protestare e di “affamare” lo stato straniero che illegalmente lo sottomette.
Quindi, cari inquirenti italiani, riflettete sui crimini che quotidianamente voi commettete perseguitando il Popolo Veneto e arrogandovi diritti e pretese che anche moralmente non avete ma che esercitate solo col potere derivante dalla forza, dalle vostre armi, dalla vostra abituale prevaricazione.
Ma ecco cosa dice la LEGGE che voi fingete di non conoscere:
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
 
Art.2
“Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad
amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.”
 
Articolo 4accusare2
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.
 
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
(In diritto, la personalità giuridica consiste nell'avere il diritto all'esercizio della capacità giuridica che a sua volta significa essere titolare di diritti e doveri)
 
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
 
Articolo 15
“Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.”
 
Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
 
La reiterata violazione dei diritti umani, civili e politici che sistematicamente operate nei confronti del Popolo Veneto non vi emenda dalle vostre colpe anzi, costituiscono la prova tangibile di tali crimini e prima o poi sarete portati innanzi alla Giustizia Veneta per renderne conto … e quel giorno non vorrei essere al vostro posto.
L’incitamento a non pagare le tasse ad uno stato straniero occupante non può essere considerato un reato perché oltre ad essere un diritto è anche un dovere da parte del Popolo che ne è oppresso.
Non nascondo la poca affinità del MLNV con le azioni e i metodi posti in essere dal CLNV ma il “nemico” continua ad essere uno solo … la dittatura dello stato straniero italiano che occupa illegalmente i nostri territori e che sistematicamente fa finta di niente e con le sue istituzioni d’occupazione si macchia di crimini gravissimi contro il Popolo Veneto.
 
MA PRESTO SAREMO LIBERI.
 
Non abbiate paura.
Non scoraggiatevi.
Non sentitevi soli, lontani o separati
siamo tutti parte l’uno dell’altro.
Memorabili antenati hanno forgiato il nostro glorioso passato,
e al loro giudizio immortale dobbiamo il riscatto del nostro presente.
Perché questo è il nostro naturale destino
essere ciò che siamo da sempre
un Popolo e una Nazione.
Nel modo in cui l‘oppressione spartisce sofferenze e non da pane,
così la quiete non soggiace a lungo in un Popolo esasperato.
Se serve siate EROI (
eccoli i nostri eroi)

WSM
Venetia, 30 novembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

 

MI PERMETTO DI DISSENTIRE DA TUTTO CIO’

intesa

 
Dopo aver letto questo patto d'intesa e altri relativi documenti in particolare quelli scritti dalla "delegazione" veneta sorgono spontanee più di una domanda. 
Chi ha eletto questo fantomatico "Doge"?
Chi ha eletto il sedicente "parlamento veneto"?
Non possono esistere un Doge o un parlamento veneto senza prima interpellare il popolo veneto in condizioni di libertà dall'occupazione straniera italiana, di conseguenza tutto ciò non ha alcuna valenza giuridica. Inoltre, con tutto il rispetto verso il nostro glorioso passato, dovremmo vedere se il popolo veneto vorrà ancora un "Doge" in futuro ed un parlamento, dipenderà da che tipo di assetto istituzionale vorrà dotarsi la Nazione Veneta.
Mi permetto quindi di dissentire da tutto ciò. 
Anche per la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con lo scopo di creare una confederazione italica bisogna prima avere l'approvazione dei popoli veneto e napolitano, questo però lo si potrà capire solamente una volta ripristinata la sovranità delle rispettive Nazioni. 
Il percorso del Movimento di Liberazione Nazionale Napolitano (MLNN) sembra essere partito nel modo corretto, ma deve stare attento a non cadere in errore eleggendo un parlamento come suggerito da questo pseudo Doge.
Rimanere nell'alveo del diritto internazionale per un Movimento di Liberazione Nazionale è di primaria importanza se non vuole compromettere il suo percorso, quello che può fare quindi il MLNN è dotarsi di un apparato istituzionale (non un parlamento) come previsto dall'art. 96.3 del primo protocollo di Ginevra. 
 
Con onore e rispetto. 
WSM 
Venetia, 28 novembre 2016
Enrico Pillon
 

CARI ITALIANI, NOI NON VOGLIAMO LE BOMBE … MA NEPPURE LA VOSTRA DITTATURA.

bocca-cucitaqE ci risiamo con le "bombe".
Ad una settimana dal referendum sulla riforma costituzionale dello stato straniero italiano ecco il “sistema” che puntuale, sordido, impostore e ciarlatano innalza le proprie barricate in difesa di sé stesso.
Altre bombe a Vittorio Veneto dunque, anche se, come dicono i giornalini locali, sembrano ordigni non letali, (non sapevo esistessero bombe che non fanno male).
E così gli “ignoti attentatori” per un poco rubano la scena alla politica italiana che di male, in effetti, è l’unica a farne e con grande perizia.
Il famigerato ministro dell’interno italiano Angelino Alfano ha detto che manderà rinforzi e che sono sotto osservazione anche i “separatisti”.
Non più “Venetisti” dunque ma addirittura separatisti.
Come se esistesse l’unità d’italia.
È l’indecente metamorfosi di uno stato che non è nazione, disposto ad inventarsi un popolo che non ha e la cui storia, in realtà, è scandita di massacri, di bugie, di usurpazioni e di violente annessioni territoriali.
Non essendo italiani ma VENETI non abbiamo bisogno di secessione (di memoria leghista) e tanto meno di separatismo … l’unità d’italia è un mito inesistente e come tutte le bugie, ha le gambe corte.
Anche se ogni inganno ha una data di scadenza e alla fine si scopre tutto, il sistema sa come uccidere la fiducia della gente … la paura.
Ecco che tornano “di moda” le bombe, i terroristi, ma anche gli sciacalli dai colletti bianchi pronti a puntare il dito (ma non troppo) contro chi, non pensandola come loro, devono in tutti i modi essere accomunati a dei pericolosi delinquenti.
Ma caro il mio Angeliano Alfano, l’autodeterminazione non è un diritto previsto per legge?
Perché certi valori, per i quali ora vi “stracciate le vesti” per adeguare la vostra costituzione, devono valere per voi e non per noi?
Sei in grado di rispondere con chiarezza una volta per tutte perché i Veneti, che sono di nazionalità VENETA e non italiana, sono costretti e forzati ad avere una cittadinanza italiana?
Chi sei per imporci una cittadinanza che non ci appartiene?
E voi italiani questa la chiamate democrazia?
No, grazie … noi non vogliamo le bombe e non vogliamo la vostra dittatura.
WSM
Venetia, 28 novembre 2016
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
angelino-alfano
 
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
(Georges Clemenceau)
 

COMUNICATO: PRECISAZIONI RIGUARDO PRESUNTE INSINUAZIONI A CARICO DI ENRICO PILLON

Faccio seguito a presunte insinuazioni da parte di ignoti che mi avrebbero visto coinvolto nella raccolta di denaro conto terzi per la loro prenotazione di auto a noleggio dell'azienda svizzero-tesesca DexC@r che poi invece avrei tenuto intascato. 
Niente di più falso, chiunque mi abbia chiesto di prenotare un auto a noleggio ha a suo tempo eseguito un regolare bonifico come da direttive aziendali direttamente sul conto corrente della Sparkasse di Essen (DE) intestato all'azienda che poi ha attivato ogni relativo ordine di prenotazione, cosa tra l'altro verificabile in ogni momento dall'account online personale dei diretti interessati. Infatti chiunque abbia avuto necessità di verificare ciò e lo stato dell'ordine, qualora non fosse riuscito ad entrar nel proprio account da solo, ha sempre avuto la mia disponibilità e reperibilità come pure per altri vari chiarimenti. 
Tutto questo a riprova del fatto che se avessi trattenuto denaro per poi sparire nel nulla non ci sarebbe alcun ordine attivo e non avrebbero miei riferimenti per contattarmi, non so quindi se queste insinuazioni siano a scopo calunnioso o se possano scaturire dal comprensibile malcontento successivo (giugno 2016) quando l'azienda è stata indagata dalle autorità straniere italiane per presunte irregolarità che hanno di fatto bloccato l'iter di assegnazione delle vetture nel territorio italiano e in quello della Repubblica Veneta occupata (in altri stati l'azienda opera senza problemi). Se così fosse comunque il contratto prevede che l'azienda restituisca l'importo bonificato (detratto delle spese di gestione aziendale) nel caso in cui le vetture non vengano consegnato entro 24 mesi dalla data dell'ordine di prenotazione. 
Spero vivamente di aver fatto chiarezza per quanto concerne la mia personale situazione.
 
WSM
Venetia, 26 novembre 2016
Enrico Pillon
 

NON ANDARE A VOTARE E’ UN DOVERE.

REFERENDUM ???
GODETETVI LA DOMENICA CON LA VOSTRA FAMIGLIA E NON PERDETE TEMPO CON LA POLITICA ITALIANA.
 
tyrion
 
“A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha” (Mt13,12)
 
NOI SIAMO VENETI NON ITALIANI.
NON ASSOGGETTATEVI ALL'ILLUSIONE DELLO STATO STRANIERO ITALIANO … NON CAMBIERA' MAI NULLA !
IL SISTEMA MASSONICO E MAFIOSO SA COME SOPRAVVIVERE A SE' STESSO E SE SERVE VI DERUBERA' ANCHE DELL'ULTIMA RISORSA DI CUI DISPONETE … VOI STESSI.
E' UN DOVERE NON FIDARSI DEI PARTITI POLITICI ITALIANI….
ma se fossi italiano voterei NO!
 

DA CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA

Pubblichiamo, per ora, poi commenteremo appena possibile.
Non abbiamo veramente tempo per ribattere a simili fesserie.
Proprio da Daniele Quaglia e company però non accettiamo lezioni di vita e di comportamento … noi non siamo abituati ad "usare" le Persone.
Io sono forse l'unico che non si presenta volontariamente in un tribunale straniero italiano a sostenere un processo farsa e inventato da inquirenti italiani falsi e bugiardi.
Eppure sembra importante per i giornaletti di regime associare la mia faccia ai venetisti, soprattutto quelli della Life, con i quali il MLNV non ha nulla a che fare.
Io sono un Patriota non un venetista, qualsiasi cosa dicano quest'ultimi o gli italiani e non ho nulla da dimostrare alle autorità d'occupazione straniere italiane e tanto meno ai tromboni venetisti che infastiditi dal percorso del MLNV, farebbero di tutto pur di distruggerlo.
Non mi libero dalla dominazione italiana per cadere in un baratro ancora peggiore, quello della dominazione dei "paroni veneti", quello dettato da ignoranza e dalla mancanza del "senso dello stato".
 
2016-10-12-la-tribuna-articolo-protesta-dei-venetisti-in-tribunale
Po£isia Veneta, figli di un Veneto minore?
Pubblicato 7 ottobre 2016 | Da daniele 
Martedì 11 ottobre, ore 11,30 presso il tribunale di Treviso riprende il processo alla Po£isia Veneta.
C’è molta disinformazione sui fatti e sul valore politico della questione.
Conversando con alcuni amici davanti al tribunale di Brescia in occasione dell’udienza preliminare del processo Tanko2 tenutasi il 30 settembre us, ho capito che si è creata nell’opinione pubblica l’idea che il processo alla Polisia Veneta riguardi un individuo in particolare e che tutto sia gravitato attorno a questo che, si è poi scoperto, confidente dei carabinieri di informazioni confluite negli arresti di 24 veneti e all ‘incriminazione di 47 indipendentisti con l’ipotesi di terrorismo.
Per questo motivo il processo Po£isia Veneta è visto con distacco, quasi con rifiuto.
Ma i fatti non sono così almeno per quanto riguarda il primo troncone del processo che è stato improvvidamente accomunato ad altro, nel contesto del quale, quel personaggio prende il totale controllo della Po£isia Veneta che diventa sua.
bugieIl primo troncone citato, va dal 29 gennaio 2009 data delle libere elezioni del Popolo Veneto per il Parlamento Veneto, al 6 settembre 2009, momento della rottura definitiva con costui dopo la marcia di Cittadella dove su iniziativa personale, violando gli accordi presi tra me e lo staff di Raixe Venete, quella persona ha sfilato per il centro della città a capo di un gruppo sedicente Po£isia Veneta.
Quegli otto mesi che hanno visto l’insediamento del Parlamento eletto, del Governo nominato e la nascita della Polisia Veneta, costituiscono il primo vero momento di esercizio di autodeterminazione da parte di Istituzioni Venete.
Il progetto Po£isia Veneta è stato voluto dal sottoscritto che ne rivendica la paternità politica e tutto è filato liscio sotto il controllo del Parlamento fino a quando quella persona non ha rispettato le consegne ricevute e a Cittadella ha agito di testa sua offrendo il fianco agli inquisitori taljani e invischiando tutti in una vicenda giudiziaria molto strana.
daniele-quagliaC’è da dire che un altro personaggio, noto delatore, ha completato l’opera con divulgazione di false notizie che denunciavano la Po£isia Veneta come un gruppo terroristico armato, notizie di rilevanza penale che hanno obbligato la procura di Treviso, all’azione giudiziaria.
Po£isia Veneta, per gli 8 mesi che mi riguardano, è un fatto meramente politico perché, come già detto, rappresenta il primo momento di esercizio dell’autodeterminazione del Popo£o Veneto in 143 anni di soggioganza all’Italja.
Ma a questa non interessa l’aspetto politico della questione, che comporterebbe, da parte sua, la violazione dei Patti Internazionali sui Diritti Civili e Politici avendo negato a Istituzioni Venete il diritto di autodeterminarsi e declassa tutto a criminalità comune nella fattispecie del reato di “banda paramilitare” dopo il tentativo fallito di incriminazione per terrorismo.
Sono fatti politici di cui in gran parte io rivendico la paternità politica, fatti che non mi vedono coinvolto in altri risvolti della vicenda.
Perciò, chi ha a cuore l’indipendenza del Veneto è caldamente invitato a sostenerci con la sua presenza.
Daniele Quaglia
Ed ecco un commento al suo articolo che Quaglia e company si guardano bene dal pubblicare:
 
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NO ALL’INVIO DI SOLDATI ITALIANI AL CONFINE DELLA RUSSIA

Soyvxxdnhruhxzjqe-800x450-nopadttomettersi alla NATO ed accettare l'invio dei soldati al confine della Russia è la scelta più pericolosa che questo governo abbia fatto, sia per un possibile conflitto, sia per l'aspetto economico del nostro Paese, essendo l'Italia tra i primi partner commerciali della Russia.
NO ALL'INVIO DI SOLDATI ITALIANI.
Per i Veneti che non si rifiutano di essere inviati come italiani in Lettonia promettiamo il futuro diconoscimento del diritto alla Cittadinanza Veneta … non la meritereste.
 

AUGURI MLNV … SONO SETTE ANNI DI LOTTA!

Il giorno 29 settembre 2009 in Villorba (Tv) un gruppo di Patrioti ha costituito il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi, per gli effetti e con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista del diritto Internazionale.
2009-09-29-mlnv-costituzione-del-mlnv-pngscudoÈ il giorno di San Michele Arcangelo e la sua effige appare nello scudo che l’emblema del MLNV antepone a difesa della tradizionale raffigurazione storica della Serenissima Patria.
San Michele Arcangelo è il Patrono del MLNV e delle Polisia Nasionale Veneta.
Ancora oggi è sconfortante e frammentato lo scenario indipendentista veneto ma il MLNV, a differenza di molte altre realtà, conserva il dogma del proprio legittimo e legale cammino intrapreso e mantenuto con costante e immutabile coerenza riguardo al diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto.
In questi anni sono stati molti gli indecenti e diffamatori assalti delle istituzioni di occupazione straniere italiane ma anche di non pochi “venetisti”… sempre si sono consumati nel più assoluto menefreghismo e opportunistica accondiscendenza dei soliti ciarlatani e vanagloriosi politicanti "venetisti".
accusare2Tutti falsi i procedimenti penali instaurati dalle illegali istituzioni straniere italiane d’occupazione contro il MLNV, i suoi membri e anche contro altri Veneti che nel bene e nel male tentano di opporsi alla barbara occupazione straniera italiana.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Tutte le istituzioni straniere italiane d’occupazione sanno benissimo di essere generate da un’illusoria legittimità perché sono partorite da un’infame impostura.
Non sono neppure in grado di scagionare le proprie colpe e come commedianti, apparentemente ignoranti della Verità, anche i magistrati italiani pretendono di ergersi a giudici di Cittadini del Popolo Veneto ed emettono sentenze in nome di un popolo inesistente … quello italiano per l’appunto.
La comunità di Genti Venete è accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e ha un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica che si è sviluppata su un territorio che geograficamente occupa da tremila anni e che storicamente ha costituito quella che ancora oggi è la Repubblica più longeva al mondo, la nostra Serenissima Patria.
Noi Veneti non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una cittadinanza che non ci appartiene.
Questo è il Popolo Veneto, mai diventato italiano e che ancora oggi le infami istituzioni straniere dello stivale, tentano di sottomettere con il loro sprezzante regime.
È attraverso l’imperialismo culturale che lo stato italiano tenta di giustificare l’occupazione e la colonizzazione dei nostri territori.
Il suo razzismo istituzionale inoltre persegue nel tentativo di estinguere l’identità del Nostro Popolo, di cancellarne la storia, le tradizioni, la cultura, tentando di sostituirla con gli inesistenti miti, come quello del risorgimento italiano, teatro di veri e propri genocidi, di massacri, di campi di concentramento e dell'esodo di popoli barbaramente occupati dai savoia, precursori dell’attuale stato italiano.
Questo è il vero marchio indelebile e il prezzo di questa inesistente unità d'italia che è un insulto alle vittime innocenti, ai combattenti e patrioti che hanno difeso, anche con l'estremo sacrificio della vita, le loro Patrie.
E questo è ciò che è il MLNV.ISSARE IL GONFALONE 2
SIAMO DEI PATRIOTI
FIERI DI APPARTENERE A QUESTA TERRA
LEGATI CON ESSA DA VINCOLI DI SANGUE DI FRATELLANZA E DI NOBILI INTENTI.
SIAMO ORGOGLIOSI DI ESSERE CIO' CHE SIAMO,
NE' SCHIAVI NE' SERVI,
ARTIGIANI DI NOI STESSI,
INTERPRETI ORA DEL NOSTRO DESTINO.
COSCIENZA E VOLONTA' ISPIRANO E VINCOLANO I NOSTRI PROPOSITI
PERCHE' OGNI TERRA RECLAMA IL PROPRIO POPOLO
E OGNI NAZIONE SI ERGE LA'
DOVE FORGIANDO PASSATO E PRESENTE
STABILISCHE IL PROPRIO NATURALE DESTINO.
NOI SIAMO CIO CHE DECIDIAMO DI ESSERE.
LIBERAMENTE ABBIAMO DECISO DI ESSERE CIO' CHE SIAMO.
DA SEMPRE SIAMO UN POPOLO E UNA NAZIONE.
VIVA SAN MARCO.
Viva il MLNV e il Popolo Veneto.
Venetia, 29 settembre 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 

M.R. DI ANNI 15 FA APPELLO AL GOVERNO VENETO CONTRO LE AUTORITA’ STRANIERE ITALIANE.

APPELLO AL GOVERNO VENETO PROVVISORIO:
APPELLO AL GOVERNO VENETO PROVVISORIO DA PARTE DI M.R. DI ANNI 15
Per favore ascoltamenti, vi prego, vi supllico:
gli assistenti sociali e il tribunale di Venezia mi vogliono portare via di casa per mettermi in una Comunità.
Non ho fatto niente di male e neanche la mia famiglia.
Non capisco.
Sto tanto male.
Per favore salvatemi.
Sto bene a casa con la mia famiglia.
Non capisco.
Sto tano male.
Per favore salvatemi.
Io sto bene a casa con la mia famiglia.
Voglio rimanere con loro.
Abbiate pietà.
Non ce la faccio più.
Vi prego il mio cuore non reggerà a lungo.
Mi sento soffocare.
AIUTATEMI.
Nessuno mi ascolta.
Non so più a chi rivolgermi.
M.R.  di anni 15
 

DI CHI E’ IL DITO SUL GRILLETTO ?

Mi ha fatto rabbrividire l'uccisione da parte della polizia di quel cittadino di colore a bordo della sua auto e in presenza di moglie e figlioletta.
La notizia poi dei cinque poliziotti uccisi a Dallas in Texas (USA) e della decina di agenti feriti anche gravemente mi ha colpito particolarmente.
E mi ha colpito anche il medesimo epilogo con l’uccisione, con una bomba telecomandata, del giovane di colore, ex soldato responsabile del massacro.
Ma cosa c’è che non funziona nel modello d’integrazione americano … probabilmente gli stessi problemi importati dall'italia con la scelta di favorire un indiscriminato flusso migratorio.
Al di là di ogni caso limite determinato dalla capacità di socializzazione del singolo individuo, c’è da chiedersi chi abbia realmente messo il dito sul grilletto in tutti questi tragici casi.
I processi socio/culturali d’oltre oceano probabilmente non hanno contribuito a rendere tutti i Cittadini effettivi membri della società in cui vivono inasprimendo anche i rapporti con le istituzioni.
Non può esserci multiculturalismo, o la convivenza fra culture differenti, se tale processo è imposto o se lo si favorisce a senso unico.
Quando si tenta di imporre l’interazione fra culture differenti spesso si favorisce l’isolamento e la ghettizzazione e gli spazi pubblici e luoghi comuni di solito diventano il teatro del conflitto sociale che ne deriva.
Se è importante mantenere, salvaguardare, promuovere la differenza culturale di gruppi razziali che si trovano a condividere spazi in realtà territoriali e culturali diversi altrettanto importante è garantire il medesimo diritto ai nativi ospitanti.
Ma c’è un altro problema di fondo.
La socializzazione basilare avviene con l’educazione e l’insegnamento nell’ambito della prima e più importante istituzione di una società che è la FAMIGLIA.
Considerata l’intenzionale azione di disgregazione e di annichilimento di questa “istituzione naturale” c’è poco da stupirsi se si determina il declino sociale per la scomparsa di quelle regole morali comunemente accettate e che stanno alla base dell’educazione etica e civica di ogni singola persona.
Di chi è dunque il dito sul grilletto?
WSM
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
Cinque gli agenti assassinati, nove i feriti

Brent Thompson
È quello di Brent Thompson il nome del primo agente identificato tra i cinque deceduti per l’attacco contro la polizia di Dallas. 43 anni, si era sposato da poco, lavorava da sei anni al Dallas Area Rapid Transit: da novembre 2009, si legge sul suo profilo social, «Pattuglio il settore nord-ovest per il traffico dell’area che comprende Lewisville, Carrollton, Farmers Branch, Irving e Dallas». Thompson dopo gli studi alla Corsicana High School e al Navarro College era entrato nell’accademia di polizia. «Motivato a lavorare in team. Mi piace lavorare su compiti impegnativi e di ‘problem solving’ con i miei colleghi. Costantemente alla ricerca di modi diversi per servire il mio reparto per evitare che il mio lavoro diventi sedentario e noioso».
Patrick Zamarripa
«Appassionato dall’emozione che mi dà il mio lavoro.
Sono padrone della notte.
Amo il mio Paese, il Texas, la famiglia, Dio, gli amici e lo sport» si legge sulla biografia Twitter di Patrick Zamarripa, 32 anni, il secondo degli agenti uccisi durante la sparatoria del 7 luglio.
ra un veterano di guerra, ufficiale di polizia in forza al dipartimento di Dallas.
Lascia una moglie, Kristy Villasenor di 32 anni e una figlia di due anni, Lyncoln.
Lorne Ahrens
Ufficiale di polizia, Lorne Ahrens ha servito il Dipartimento di Dallas per 14 anni.
Per amici e colleghi era un tipo che non passava inosservato: grosso di corporatura dicevano che assomigliava (bonariamente) ad un orso grizzly.
Era sposato con un detective della polizia di Dallas.
Michael Smith
Era entrato a far parte della polizia nel 1989, ed era stato nominato «Poliziotto dei poliziotti» nei mesi scorsi per la sua devozione e il suo impegno al lavoro.
In servizio era stato ferito anche in passato, quando un membro di una gang aveva cercato di aggredire il suo compagno e lui era intervenuto.
55 anni, un uomo tranquillo, religioso, era membro attivo come tutta la sua famiglia della congregazione della chiesa di Maria Immacolata.
Era sposato da 17 anni e aveva due figlie di 9 e 14 anni.
Michael Krol
Nato a Detroit in Michigan 40 anni fa, aveva lavorato là fino al 2007 come guardia armata prima in un ospedale, poi alla prigione della contea.
Nel 2008 si era trasferito alla polizia di Dallas. «Fare il poliziotto era il suo sogno» ha raccontato la madre dell’uomo, ucciso da un cecchino durante la manifestazione di protesta degli afroamericani.

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IL RISO … GLI STOLTI E I BUGIARDI

ASINOQUANDO IL RISO ABBONDA SULLA BOCCA DEGLI STOLTI … E DEI BUGIARDI.
Segnalazione pervenuta alla Polisia Nasionale Veneta.
Iscritti a ruolo giudiziario il comandante e altri militari stranieri italiani della stazione dei carabinieri di Cà Savio a Cavallino-Treporti, (Ve).
Seguiranno le iscrizioni a ruolo giudiziario di Francesco MACALUSO, firmatario dell’articolo apparso il 14 giugno su “LA NUOVA” di Venezia e Mestre e del responsabile della redazione di “VENEZIA TODAY” per analogo articolo del 13 giugno 2016.
Non c’è che da rassegnarsi innanzi all’indigenza cerebrale, soprattutto di giornalisti e di quanti, fra le forze d’occupazione straniere italiane, ancora credono all’immutabilità del loro destino, qui sulle nostre Terre Marciane.
Arroganti, pretenziosi e ignoranti, soprattutto in materia di diritto internazionale, di diritti umani, civili e politici.
Titolano articoli dando dell’ubriaco ad un Cittadino Veneto che si oppone agli illegali e illegittimi controlli dei carabinieri stranieri italiani sui nostri territori.
Che dire … attendiamo con trepidazione il momento opportuno per mettere questi sciacalli innanzi alle loro responsabilità.
Oggetto:avviso e notifica – Difetto assoluto di giurisdizione e iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
 
At
governo dello stato straniero italiano d’occupazione.
 
p.c.
comando carabinieri stranieri italiani
illegalmente sedenti in via Julia, 1, 30013 Ca' Savio, Cavallino -Treporti VE
 
e per quanto a praticarsi
Divisione Federale Investigativa – Direzione Generale di Polizia Giudiziaria
Dipartimento di Giustizia del Governo Veneto Provvisorio
 

 
SI FA RIFERIMENTO AI FATTI
così riferiti come accaduti in ordine cronologico nella denuncia di segnalazione crimini alla Polisia Nasionale Veneta e attuata da … persona nata il … a … domiciliata in via … (Ve) e di cui l’atto costituisce parte integrante della presente comunicazione di iscrizione a ruolo giudiziario.
 
Questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), dando seguito all’adempimento dei propri doveri nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme del diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità, per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP) istituito ai sensi e per gli effetti dell’articolo 96 paragrafo 3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, soggetto di diritto internazionale qualificato dalla legittimazione internazionale basata sul diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto e legittimato ad agire in nome dell’intero Popolo Veneto,
 
HA NOTIFICATO
allo stato straniero italiano e a pubblica menzione, anche con la pubblicazione all'Albo Ufficiale del Governo Veneto Provvisorio avvenuta in data 15 maggio 2014, il rigetto di ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta.
 
VISTE
le Dichiarazioni di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta rese liberamente, con coscienza e volontà e che attraverso di esse ogni Cittadino del Popolo Veneto:
  • ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso/a;
  • si è riconosciuto/a Veneto/a per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine;
  • si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte;
  • riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
  • ha esercitato il diritto e potere di essere rappresentato/a e di delegare l’amministrazione provvisoria dello Stato Veneto al Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, riconoscendolo quale unica autorità legalmente costituita sui territori occupati della propria Patria, la Serenissima Repubblica Veneta.
  • In virtù della sua personale, incedibile, inalienabile e imprescrittibile autodeterminazione, avendo revocato e negato il consenso allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante di rappresentarlo in qualsivoglia maniera, ogni Cittadino del Popolo Veneto è libero da ogni ordinamento, statuto, codice, norma e/o regolamento da esso emanato e libero di non obbedire ad alcuna corte, tribunale o autorità delegabile italiana.
RICHIAMATI 
  • la “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) in data 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;
  • l’Ultimatum del MLNV del 13.12.2010 notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;
DIMOSTRATO
  • che il sistema commerciale globale è basato sul sistema UCC, ovvero lo Uniform Commercial Code (UCC), il registro dei regolamenti che disciplina le modalità a cui il commercio internazionale deve attenersi;
  • che lo stato straniero italiano risulta registrato alla Securities and Exchange Commission (SEC) dall’anno 1934 come Corporation di diritto privato e che quindi è a tutti gli effetti una Private Company;
  • che come tale lo stato straniero italiano non è una Repubblica libera e sovrana;
  • che lo stato straniero italiano, in quanto Corporation di diritto privato – Private Company, pretende di possedere il diritto di proprietà delle persone sin dal momento della loro nascita riducendole di fatto in condizione di asservimento e schiavitù;
  • che anche il governo dello stato straniero occupante italiano registrato alla SEC, è un Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation), che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;
E CHE PER L'EFFETTO
contestazioni, debiti e crediti, atti giudiziari, accuse in generale o altre richieste – sono di fatto orientati dalle norme del commercio, poiché i governi sono società corporative private – corporations che devono attenersi alle regole del diritto commerciale;
 
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI 
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
ACCERTATO
  • che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
  • che tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset;
  • che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”;
  • che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che la obblighi a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma;
  • Non sussistono elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente garantito anche in ambito italiano (art. 111 Cost.), venendo meno i requisiti della terzietà e dell’imparzialità del giudice che dovrebbero garantire e tutelare la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza di giudizio del singolo giudice rispetto alle parti e all’oggetto della controversia. Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniere italiana, infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano. Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.   Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano. Ogni giudice italiane è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
PRESO ATTO
che qualsiasi relazione determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;

CHE IN OGNI CASO, IN CONSEGUENZA DI CIO' 
tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana e sono a tutti gli effetti inesistenti, ovvero “tamquam non esset”, e comunque nulli.

PRESO ATTO
che il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio (GVP)

ATTESTA E CERTIFICA 
che ogni Persona di nazionalità Veneta e che oltre più abbia fatto la propria Dichiarazione di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.

SI VIETA IL TRATTAMENTO
dei dati personali di ogni Persona di nazionalità Veneta e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati, sia digitale che cartacea.

AVVISA e NOTIFICA
agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;

E' FATTO LORO DIVIETO
in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera ai danni di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.

Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations, verranno attribuite specifiche responsabilità personali anche in ordine alle eventuali seguenti violazioni:

  • pubblica intimidazione;
  • spergiuro;
  • frode;
  • falsità materiale;
  • falsità ideologica;
  • uso di atti falsi;
  • molestie o disturbo alle persone;
  • la manifesta  volontà di porre in essere una condotta criminale, caratterizzata dall'arrecare consapevolmente l’altrui danno agendo in tale contesto organizzativo il cui vincolo associativo qualifica il personale concorso come destinato a perdurare nel tempo con la tipicità del reato permanente e le conseguenze da esso derivante;
  • aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con:
  • vessazioni
  • rapine
  • minacce ed estorsioni aggravate da usura, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali
  • ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
  • aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro il MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto;
  • aver indotto al suicidio numerose Persone, in specie di Nazionalità Veneta, mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette;
  • aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta;
  • per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione, saccheggio e strage nel territorio della Nazione Veneta.
  • Nel caso in specie i militari dell’arma dei carabinieri stranieri italiani:
  • arbitrariamente e con l’inganno si sono introdotti nell’abitacolo dell’autovettura;
  • si sono illegalmente appropriati della documentazione del veicolo e della licenza di guida del conducente che il titolare aveva esibito e in diritto non voleva loro consegnare;
  • hanno aggredito e trascinato con la forza fuori dal veicolo il conducente che in diritto ha espresso la volontà di non sottoporsi ad alcun accertamento sanitario e/o amministrativo contestando loro il difetto assoluto di giurisdizione.
  • hanno violato i diritti umani, civili e politici del Cittadino del Popolo Veneto;
  • hanno sequestrato e ridotto in schiavitù il Cittadino del Popolo Veneto per averlo ammanettato e trascinato a forza e obbligato a stare per oltre un’ora all’interno di una caserma militare straniera italiana e al solo fine di produrre i loro verbali nei quali non è riportata l’espressa dichiarazione del Cittadino del Popolo Veneto che ha contestato il difetto assoluto di giurisdizione;
  • hanno agito unilateralmente, con atti di aggressione, violenti e di forza e hanno costretto il Cittadino del Popolo Veneto a sottomettersi alla loro illegale autorità.
La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno di essi nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta, in sede civile e penale, per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di €uro dieci mila per ogni giorno dalla loro formazione.
 
E’ FATTO OBBLIGO 
  • agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di garantire comunque, senza alcun onore, tutti quei servizi pubblici essenziali nelle more del ripristino di sovranità del Popolo Veneto e delle Sue Istituzioni;
  • di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto;
  • di restituire immediatamente ogni bene e documenti illegalmente sottratto al/alla Cittadino/a del Popolo Veneto.
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito;
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto.

 
E’ prevista la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione, l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili ancora non registrati e a integrazione delle precedenti denunce, segnalazioni e comunicazioni varie pervenute.
 
La Divisione Federale Investigativa di Polizia Giudiziaria provvederà all’iscrizione a ruolo giudiziario delle persone ritenute responsabili e in oggetto indicate.
 
Co onor e rispeto.
WSM
Venetia, 14 giugno 2016
SERGIO BORTOTTO
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

CANONE RAI – DIFFIDA E INTIMAZIONE AL GOVERNO ITALIANO

mfront_canone_rai_bolletta_luce_1Oggetto:illegittima e illegale pretesa di pagamento del canone di abbonamento alla televisione italiana.
Diffida e avviso di intimazione a desistere con la pretesa, pena iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
“Al Popolo Veneto non corre alcun obbligo di sudditanza fiscale o di giustificazione per il mancato pagamento d’imposte e tributi pretesi illegalmente e illecitamente dallo stato straniero occupante italiano.”
 
Al
GOVERNO ITALIANO
 

Questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) dando seguito all’adempimento dei propri doveri nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme del diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità, per il tramite del suo apparato istituzionale, Governo Veneto Provvisorio (GVP), istituito ai sensi e per gli effetti dell’articolo 96 paragrafo 3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, soggetto di diritto internazionale qualificato dalla legittimazione internazionale basata sul diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto e legittimato ad agire in nome dell’intero Popolo Veneto,

 
VISTA 
la pretesa dell’agenzia delle entrate dello stato straniero italiano a seguito dell’art.1, comma 153 della legge italiana 28 dicembre 2015 nr.208.
 
CONSIDERATO CHE HA PIU’ VOLTE NOTIFICATO
allo stato straniero italiano e a pubblica menzione, anche con la pubblicazione all'Albo Ufficiale del Governo Veneto Provvisorio avvenuta in data 15 maggio 2014 il rigetto di ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta

VISTA

 la Dichiarazioni di Autodeterminazione, di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta resa liberamente, con coscienza e volontà e che attraverso di essa ogni Cittadino del Popolo Veneto:
  • ha manifestamente esercitato il diritto e potere di rappresentare se stesso/a;
  • si è riconosciuto/a Veneto/a per diritto naturale identificandosi nel Popolo Veneto quale comunità di Genti Venete liberamente accomunate da un duraturo sentimento di appartenenza, avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica e sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituito dalle proprie terre d’origine;
  • si riconosce di Nazionalità Veneta quale espressione dell’identità del Popolo Veneto di cui sente e dichiara di far parte;
  • riconosce come la propria Nazionalità Veneta sia conforme e si manifesti con il concetto di Nazione Veneta, destinata a identificare, qualificare e valorizzare la pluralità della comunità dei Popoli universalmente intesa come umanità;
  • ha esercitato il diritto e potere di essere rappresentato/a e governato/a esclusivamente da questo Governo Veneto Provvisorio (GVP), istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, quale unica autorità nazionale da loro legalmente riconosciuta sui territori occupati della Serenissima Repubblica Veneta, attribuendone valore e forza legale derivante dal mutuo consenso e per i soli fini per il quale è stato costituito;
 
RICHIAMATI 
  • la “Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto” di questo MLNV in data 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;
  • l’Ultimatum del MLNV del 13.12.2010 notificato allo stato straniero, colonialista e razzista italiano e alla sede O.N.U. di Ginevra in data 14.12.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2011;
 
AVENDO RECEPITO E CONFORMANDOSI
  • al principio naturale per cui ogni essere umano è Persona ed espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è sovrana di sé stessa e unica titolare della propria identità;
  • al principio naturale per cui l’esistenza di ogni Persona costituisce un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace e come tale non può che essere libera;
  • al principio naturale per cui ogni Persona è libera di scegliere di non far parte di una società per la quale non nutra sentimenti di appartenenza, non identificando con essa le proprie radici etniche e un comune riferimento culturale, di lingua, tradizioni e storia;
  • alla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789;
  • alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata a Parigi il 10 dicembre 1948;
  • al principio di autodeterminazione dei Popoli che è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945);
  • al Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966, ratificato anche dallo stato straniero occupante italiano con legge 881/77 del 25 ottobre 1977;
  • al principio di uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei Popoli di cui alla risoluzione dell’Assemblea Generale dell’O.N.U. nr.2625 del 24.10.1970;
  • ai principi stipulati con la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Helsinki, 1 agosto 1975)
 
ACCERTATO
  • che in fatto e in diritto lo stato italiano sul Territorio della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Repubblica di Venezia gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
  • che tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio;
  • che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset;
  • che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”;
  • che non esiste prova documentata che ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma;
 
E CHE NELLO SPECIFICO DI INTIMAZIONI DI PAGAMENTO
tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale ai danni di ogni Persona di Nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto gli agenti, i rappresentanti, i funzionari, gli organi e qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations”, le stesse non possano essere prese in considerazione anche se, essendone tenuti, siano essi in grado di fornire:
  • la prova documentata di un contratto regolarmente firmato dal ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto e da chi intima ed esige la riscossione di natura economica e/o fiscale e che giustifichi le pretese del governo italiano;
  • la prova documentata e certificata che la firma a quell’epoca era la firma di un soggetto autorizzato a prendere quella decisione;
  • tutti i documenti contabili che dimostrino l’effettiva perdita da parte del richiedente a seguito del mancato pagamento di ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto;
  • la prova documentata che esista in circolazione denaro/moneta legittimo, ossia dotato di contro valore, sostenuta da qualcosa di valore reale con cui eventualmente pagare tale pretesa insieme alla specifica di qual è l’unità di misura che si dovrà adottare;
  • il nome e cognome di chi richiede tale cifra e la sua esistenza; viene rigettato quando presentata da un suo rappresentate, delegato o incaricato;
  • tutta la documentazione che attesta l’ammontare dei benfici e/o agi del soggetto intimante ed esigente e dei curatori della pratica;
  • massima trasparenza da entrambe le parti / nessuna delle parti può pretendere ed esigere che il contratto produca effetti non espressamente dichiarati al momento della sua stipula;
  • corrispettivo offerto da entrambe le parti (essendo questo il tema dello scambio) / deve essere una somma di denaro per un oggetto di valore; entrambe le parti concordano sul fatto che la loro considerazione vale il corrispettivo dell’altra parte;
  • termini e condizioni legittimi / per qualsiasi tipo di contratto, per cui entrambe le parti sono d’accordo;
  • firme “umide” di entrambe le parti / ovvero firma autografa e a penna;
  • la prova documentata dell’esistenza di una legge e/o contratto che, in quanto Essere Umano invece che persona, persona fisica, persona giuridica, cittadino, contribuente etc… obblighi ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto, ad assolvere all’intimazione di pagamento del presunto debito;
  • la prova documentata dell’esistenza di una legge e/o contratto che riporti il nome in uso ad ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto e che l’obbligherebbe ad assolvere all’intimazione di pagamento della somma pretesa;
  • la prova documentata dell’esistenza che l’entità comunemente denominata “stato italiano” sia inoppugnabilmente un soggetto giuridico di diritto pubblico, dotata di propria piena e completa sovranità su tutte le proprie emanazioni;
  • la prova documentata che ogni singola Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto sia un cittadino italiano e che abbia firmato un contratto regolarmente valido con l’entità correntemente identificata con il nome di “stato italiano” e che obblighi loro a seguire le sue emanazioni politiche, penali, civili, commerciali, fiscali, stradali e qualsivoglia altra sua norma;
  • la prova documentata che gli agenti, i rappresentanti, i funzionari, gli organi e qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” siano ancora legalmente e legittimamente operanti visto e considerato che le diverse corporazioni quali Banche e Governi dovranno in particolare attenersi alle seguenti nuove disposizioni dell’UCC: CANCELLAZIONE DEI GOVERNI SULLA CARTA – RIF.  DICHIARAZIONE DEI FATTI: UCC Doc. n. 2012127914 del 28 novembre 2012, CANCELLAZIONE DELLE BANCHE SULLA CARTA – RIF. TRUE BILL: WA DC UCC Doc. n. 2012114776 del 24 ottobre 2012;
 
PRESO ATTO
che qualsiasi relazione e negozio giuridico determina uguali doveri fra le parti rispetto anche all’illegale e illegittima possibilità e pretesa di asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;

CHE IN CONSEGUENZA DI CIO'

  • tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana;
  • che la mancanza della prova documentale dettagliatamente richiesta e che dimostri la legittima e legale pretesa anche di qualsivoglia riscossione di natura economica e/o fiscale intimata ad ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non possono essere neppure condizionatamente accettate e di conseguenza produrre gli effetti che ne deriverebbero.
  • che possono essere considerati validi solo i documenti originali con le firme in calce e non le fotocopie o copie conformi;
  • che qualsiasi documentazione riferita ad atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio deve essere trasparente, di facile comprensione, anche trascritta in lingua Veneta e priva di ambiguità interpretative rispetto anche a definizioni giuridiche;
  • che tutti gli atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio, anche in difetto degli adempimenti richiesti col presente documento entro e non oltre dieci giorni dalla sua pubblicazione all’ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio avente effetto di notifica a pubblica menzione sono a tutti gli effetti nulli, inesigibili, inesistenti e devono comunque ritenersi estinti.
 
PRESO ATTO
che questo MLNV per il tramite del suo apparato istituzionale Governo Veneto Provvisorio

ATTESTA E CERTIFICA

che ogni Persona che abbia fatto la propria Dichiarazione di Autodeterminazione, di Sovranità Personale e di Nazionalità Veneta, non è e non può essere di proprietà privata dello stato straniero italiano né può essere in qualsivoglia maniera da esso asservita e sfruttata come pretenderebbe il governo straniero italiano registrato alla SEC quale Governo Aziendale (Governo Corporativo) – società corporativa privata (corporation) e che agisce relativamente al Trust governativo, rivestendo cioè il ruolo di beneficiario e non quello di fiduciario;   per l’effetto, ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto non può essere un trust dello stato straniero italiano e quindi non può essere associata e/o identificata mediante il nome registrato all’anagrafe dello stato straniero italiano e quindi non può essere privata della capacità giuridica, della cittadinanza Veneta e del suo nome.

PER QUESTI MOTIVI SI RIGETTA NELLO SPECIFICO

la pretesa del governo italiano di imporre il pagamento suindicato, l’obbligo di qualsivoglia dichiarazione da rendersi da parte dei Cittadini del Popolo Veneto ad autorità fiscali straniere italiane e ogni altra notifica di qualunque atto giuridico, sia pubblico che privato, recettizio e non, normativo e precettivo, discrezionale, dovuto e/o ritenuto necessario, nonché la notifica di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali, siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e quella degli stessi negozi giuridici di diritto privato.

SI VIETA IL TRATTAMENTO DEI DATI

personali di ogni Cittadino del Popolo Veneto e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.

AVVISA e NOTIFICA

agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” dell’attuale situazione;

E' FATTO LORO DIVIETO

in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera ai danni di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.

Il persistere e/o proseguire nell’attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale per conto dello stato straniero occupante italiano anche ex Corporations, verranno attribuite specifiche responsabilità personali anche in ordine alle eventuali seguenti violazioni:

  • pubblica intimidazione;
  • spergiuro;
  • frode;
  • falsità materiale;
  • falsità ideologica;
  • uso di atti falsi;
  • molestie o disturbo alle persone;
  • la manifesta  volontà di porre in essere una condotta criminale, caratterizzata dall'arrecare consapevolmente l’altrui danno agendo in tale contesto organizzativo il cui vincolo associativo qualifica il personale concorso come destinato a perdurare nel tempo con la tipicità del reato permanente e le conseguenze da esso derivante;
  • aver agito in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, nel Territorio della Repubblica Veneta contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto con vessazioni, rapine, minacce ed estorsioni aggravate da usura, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni in nome e per conto dello stato straniero occupante razzista e colonialista italiano e di altri suoi enti pubblici impositori, e/o in concorso con questi.
  • aver posto in essere gravi illeciti internazionali, quali reiterati atti di forza e di aggressione contro il MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette;
  • aver indotto al suicidio numerose Persone, in specie di Nazionalità Veneta, mediante le illegali e persecutorie ingiunzioni e procedure predette;
  • aver posto in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta;
  • per aver commesso il reato continuato e aggravato di devastazione, saccheggio e strage nel territorio della Nazione Veneta.

La responsabilità dell’esecuzione di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno di essi nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di €uro dieci mila per ogni giorno dalla loro formazione e che renderanno inevitabile anche l’applicazione della DICHIARAZIONE E ORDINE Rif. UCC Doc. n. 2012096074 del 9 settembre 2012 debitamente riconfermato e ratificato dal COMMERCIAL BILL UCC 2012114586 e dal TRUE BILL UCC.

E’ FATTO OBBLIGO

agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations” di garantire comunque, senza alcun onere, tutti quei servizi pubblici essenziali nelle more del ripristino di sovranità del Popolo Veneto e delle Sue Istituzioni;
di non procedere ulteriormente in qualsivoglia maniera col recapitare, notificare, intimare, iscrivere a ruolo e/o limitare anche parzialmente e in qualsivoglia maniera il legittimo godimento dei diritti umani, civili e politici di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto;
 
APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ COLLETTIVA.
Si rammenta che le violazioni e gli illeciti commessi da agenti/organi/funzionari stranieri italiani contro cittadini del Popolo Veneto e/o contro il MLNV e i suoi militanti integrano illeciti internazionali imputabili anche allo stato italiano.
Atteso il principio di responsabilità collettiva contemplato dal diritto internazionale, la responsabilità per qualsiasi violazione del diritto internazionale commessa da un qualsiasi organo dello stato straniero occupante italiano si intende estesa all’intera comunità statale e quindi allo stesso stato, che possono patire le conseguenze dell’illecito;
Per l’effetto, allo stato straniero occupante italiano è estesa la responsabilità di tutti tali atti di imputazione e di qualsiasi atto di aggressione, di forza e/o di guerra posto in essere contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e/o contro i cittadini del Popolo Veneto.

Il presente atto sarà pubblicato all’ ALBO UFFICIALE del GVP con valore di notificazione, comprensiva dell’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili ancora non registrati.


WSM
Venetia, lì  16 maggio 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GVP
 

IL MLNV E’ CON L’AUSTRIA … NON CON L’ITALIA.

AUSTRIA - BANDIERALa nostra posizione è di totale sostegno all'Austria che dimostra ogni giorno di più di essere un Paese degno di essere costituito come Nazione e di avere a cuore, prima di tutto, i naturali e legittimi interessi del proprio Popolo.
Nell'ambito dell'attuazione del programma di ripristino della sovranità della Nazione il Governo Veneto Provvisorio è al lavoro per disporre appena possibile il reclutamento di un contingente iniziale di uomini e donne Venete nell'ambito della Polisia Nasionale.
Subito deve essere ripristinato il servizio di polizia di frontiera con capillari controlli ai valichi terrestri, agli scali marittimi, lacustri, fluviali e aereoportuali e su tutti i tratti di confine.
Questa è solo la prima di una serie di fasi da attuare tramite il protocollo di sicurezza nazionale predisposto dal Dipartimento dell'Interno e la messa in sicurezza del territorio della Serenissima Repubblica Veneta.
WSM
Venetia, 28 aprile 2016
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio