IL FANATISMO ITALIANO … E’ COSA DI ALPINI?

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E poi gli estremisti saremmo noi del MLNV.
 
 
 
Perché per noi è un' infamia il tricolore italiano?
Perché è un disonore e un'offesa perché é il simbolo dell'imposta dominazione italiana che per giustificare l'annessione forzata dei territori della nostra Patria, la Serenissima Repubblica Veneta, ancora oggi erge il proprio predominio con l'inganno e l'impostura di un simulato plebiscito asserendo, con il loro falso storico, che i Veneti hanno deciso di diventare italiani.
Ma noi Veneti non solo non abbiamo mai deciso in proposito, NOI VENETI NON SIAMO MAI VERAMENTE DIVENTATI ITALIANI, questa è una impostura e una falsità, una menzogna che lo stato italiano teme che i Veneti vengano a sapere.
Come Veneto ho tutto il diritto di criticare la presenza del tricolore sulle nostre strade e ho tutto il diritto di non sottostare a nessuna autorità d'occupazione straniera italiana.
Il principio di autodeterminazione dei Popoli è stato accettato e inscritto nell'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945), e dispone che uno degli scopi dell'Organizzazione è sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell'eguaglianza dei diritti dei popoli e del loro diritto dell'autodeterminazione.  
Detto principio attiene ai soggetti internazionali, quali i Movimenti di Liberazione Nazionale, e quindi al loro assetto e alla loro legittimazione giuridica sul piano internazionale.  
Viene riconosciuto a tre categorie di popoli:
1) ai popoli soggetti a potenza coloniale (estesa poi ai casi di cd neocolonialismo)
2) ai popoli soggetti a dominio straniero
3) ai popoli soggetti a regime razzista, ovvero che attua una discriminazione razziale.
L'italia, nei confronti del Popolo Veneto integra tutti e tre questi presupposti giuridici.
Il diritto all'autodeterminazione è un diritto erga omnes, che quindi si può far valere nei confronti di tutti gli altri stati.  
Gli effetti pratici del principio sono che: gli stati oppressori hanno l'obbligo di consentire l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, e non devono far ricorso all'uso della forza per negare tale diritto; i popoli hanno un pieno diritto riconosciuto all'autodeterminazione nei confronti dello stato oppressore; gli stati terzi devono sostenere i popoli in lotta per l'autodeterminazione in qualsiasi forma e astenersi dall'aiutare lo stato oppressore.
Il povero Gentilini se ne faccia una ragione, ma del suo fanatismo non sappiamo che farcene.
Il tricolore italiano non è la nostra bandiera ma quello di uno stato che occupa le nostre terre, ci colonizza e ci deruba delle nostre risorse ed esercita, come in questo caso, un vero e proprio razzismo istituzionale che al giorno d'oggi viene qualificato anche come imperialismo culturale attraverso un neo/colonialismo.
Con imperialismo culturale si intende l'imposizione di una lingua e conseguentemente di una cultura da parte di una nazione (o gruppo etnico) nei confronti di un'altra.
Strumenti dell'imperialismo culturale sono il potere economico, politico e militare. (vedi Wikipedia)
L’Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio all'art.C1 identifica nel Popolo Veneto l’esclusivo, naturale e inalienabile Soggetto dotato di personalità giuridica originaria perché fonte ed archetipo stesso del suo diritto alla sovranità. 
Il “Popolo Veneto” esiste e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
I Veneti sono Persone accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche e come tali affermano la propria Nazione.
Il Popolo Veneto si identifica in quanto tale a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibile a specifici tratti razziali.
Ma ecco anche cosa recita la Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (Conseu – Barcellona 27 maggio 1990):
qualsiasi comunità umana, LIBERAMENTE accomunata da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento ad una propria cultura, lingua, tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituisce un Popolo.
Io sono LIBERAMENTE accomunato al Popolo Veneto e sicuramente non a quello italiano che proprio per questo presupposto giuridico non esiste.
Prima di tutto il Popolo Veneto non è liberamente accomunato allo stato italiano;
il Popolo Veneto ha una propria cultura che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha una propria storia (che a scuola non si vuol far conoscere per il timore del risveglio del senso di appartenenza ad un Popolo che non è italiano);
il Popolo Veneto ha una propria lingua che non è quella italiana;
il Popolo Veneto ha le proprie tradizioni storiche, che non sono quelle italiane.
Cultura, storia, lingua, tradizioni storiche che per mille e passa anni sono state sviluppate sul nostro territorio che geograficamente è costituito da Bergamo a Trieste.
Stranamente anche il Popolo Napoletano, il Popolo Siciliano, il Popolo Sardo, il Popolo del SudTirol, ancora oggi tutti illegalmente dominati dall'italia, hanno una loro cultura, una loro storia, una loro lingua e tradizioni storiche che non sono certamente italiane ma che lo stato italiano deruba … guardate per esempio con quanta arguzia si dice su Wikipedia di  Marco Polo:
(Venezia, 1254-Venezia 8 gennaio 1324) è stato un ambasciatore, scrittore, viaggiatore e mercante ITALIANO vissuto nella Repubblica di Venezia.
L'italia è sorta solo nel 1861 … all'epoca di Marco Polo non esisteva e come avrebbe potuto essere un ambasciatore, uno scrittore, un viaggiatore e un mercante italiano?
Rircodate la famosa frase di Massimo D'Azzeglio:
abbiamo fatto l'italia adesso dobbiamo fare gli italiani.
Dichiarazione più palese di questa non potrebbe esserci.
Da quando in qua si costituisce prima uno stato e poi il Popolo che ne deve far parte?
Le Nazioni Unite dicono che è importante che ogni Popolo deve avere  il dovere di sudditanza nei confronti del proprio stato, ma perché ci sia uno stato ci deve essere UN (1) Popolo (UN POPOLO e non più Popoli assoggettati e dominati da uno straniero).
Ecco perché io, Veneto, non mi identifico nelle leggi italiane perché ci sono imposte e le subisco.
Il dovere come Veneto è di rispettare le mie Istituzioni Venete che sono liberamente scelte dal Popolo Veneto:
L'Art. A 2 dell'Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP) recita testualmente: 
Tutte le norme giuridiche devono uniformarsi ai seguenti criteri:
– devono essere di carattere generale e fondamentali per la vita del Paese;
– devono essere fra loro coerenti e armonizzate;
– devono essere equilibrate con la tipicità culturale e con la tradizione veneta;
– devono essere comprensibili, sintetiche e semplici.
Tale ordinamento deve consentire al Popolo di identificarsi nelle leggi che lo governano e non di subirle.
L' Art.D 2 dell' Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio (OGVP) recepisce come organo dotato di personalità giuridica primaria la Pubblica Amministrazione (PA) ovvero quel complesso organizzato di persone e di beni al quale il Popolo Veneto conferisce, ATTRAVERSO IL MUTUO CONSENSO, la capacità giuridica di conseguire scopi sociali secondo i comuni interessi.
La rilevanza della personalità giuridica primaria è destinata all’esclusivo esercizio delle funzioni assegnate alle istituzioni della pubblica amministrazione che devono essere esercitate nell’esclusivo interesse del Popolo Veneto.
Gli Organi che sono dotati di personalità giuridica primaria non possono essere di natura privata e perseguire interessi privati.
L'ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE ha proclamato la dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
  • Articolo 2: Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.
  • Articolo 6: Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
  • Articolo 10: Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.
  • Articolo 12: Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.
  • Articolo 15: Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
    Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.
Io come Veneto sono arbitrariamente privato della mia Cittadinanza Veneta.
Come mai lo stato italiano ha cancellato dalle sue carte d'identità la voce "nazionalità" ?
Semplicemente perché a quella voce, noi Veneti, (come i Napoletani, i Siciliani, i Sardi, i Tirolesi, i Triestini e tutti gli altri), sarebbero dovuti essere indicati come persone di nazionalità Veneta a cui è imposta la cittadinanza italiana.
Come mai se sono di nazionalità Veneta sono di cittadinanza italiana?
Le dichiarazioni del Gentilini si commentano da sole ma nessuno gli toglierà la sua italianità perché la nostra Patria, che non è certo l'italia, ma la Serenissima Repubblica Veneta, è rispettosa delle libertà altrui, cosa che lo stato straniero italiano dimostra di non avere nei confronti del Popolo Veneto e del suo diritto all'autodeterminazione.
Gentilini dimostra che la faziosità delle sue opinioni sono il primo grande limite alla saggezza che l'età e l'esperienza dovrebbero garantire.
Ogni fanatismo è coinvolto sempre dal limite delle proprie opinioni, la propria e quella sbagliata … degli altri!
Per quanto riguarda il servilismo degli Alpini italiani è presto detto … ci sono Alpini Veneti e Alpini italiani ma a tutti dico di smetterla di farsi usare dall'italia e di riappropriarsi ciascuno della propria reale identità nazionale, allora si ci potranno essere adunate realmente libere dalla politica e dalla partitocrazia.
Con tutti i problemi che lo stato italiano sta illegalmente imponendo anche ai suoi cittadini oltre a quelli Veneti e delle altre Nazioni che soggioga, si dovrebbe pensare realmente a difendere i rispettivi Popoli dalla perdita di sovranità che ci vogliono imporre a tutti i costi.
Poi affermare che gli alpini sono sacri è una mistificazione del tutto ingiustificata perché quando il culto prevale sulla cultura questo porta al fanatismo.
Ecco un classico esempio di fanatismo italico … certi personaggi non sanno neppure quello che predicano … qual'è la vostra patria, qual'è la vostra bandiera, qual'è la vostra millenaria civiltà cristiana (italia nata nel 1861).
 
Tutte le guerre italiane sono state guerre di aggressione contro le Nazioni vicine e lontane e in questi conflitti hanno partecipato anche gli alpini italiani e molti di loro non sono più tornati a casa.
E' finito il tempo dei falsi miti costruiti sulla pelle della gente, bisogna smetterla di celebrare vittorie militari perché non è così che si onorano i caduti, la guerra, ogni guerra di aggresisone è un'infamia, una scelleratezza … l'italia anche nei nostri territori ha portato tanta distruzione con le guerre.
Ancora alcune precisazioni.
Il giornale La Tribuna farebbe meglio ad informarsi su cosa sono i Movimenti di Liberazione Nazionale prima di scrivere puttanate … l'ignoranza o la malafede che dimostra sono spaventose.
Il MLNV non è mai stato l'organizzatore di un progetto per "armare" una Polisia Veneta, ma col ripristino della legalità su tutti i nostri territori Veneti la Serenissima Repubblica avrà la sua Polisia Nasionale e non saranno certo i carabinieri italiani o la polizia di stato italiana a garantire ordine e sicurezza nei nostri territori.
Il MLNV non ha mai pubblicato minacce di punizioni contro le autorità d'occupazione straniere italiane a cominciare dal ex procuratore capo Fojadelli e all'ex questore Carmine Damiano, li abbiamo tutti iscritti a ruolo giudiziario per assicurarli alla Giustizia Veneta nei tempi e modi che si riterrà di adottare per i crimini commessi contro il Popolo Veneto e il suo diritto all'autodeterminazione.
Il cronista della Tribuna Federico de Wolanski tutto sommato serve anche male i suoi "padroni", perché la verità dei fatti non passa attraverso una stampa non libera dai finanziamenti dello stato straniero italiano che ha il controllo mediatico dell'informazione.
Aspettiamo comunque che la Polisia Nasionale Veneta, quando sarà il momento, assicuri anche questo personaggio alla Giustizia Veneta, visto e considerato che continua a scrivere un mucchio di falsità contro il MLNV ed è già iscritto a ruolo giudiziario.
WSM
Venetia, 29 marzo 2017
SERGIO BORTOTTO
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio