COMUNICATI

A (S)PROPSITO DI VACCINI OBBLIGATORI

“I batteri accompagnano la malattia, non la creano”
 
TERRENO e MALATTIA
Caro medico vaccinatore… ,
Sei legato alle teorie di Big Pharma che provengono dal bugiardo falsificatore Pasteur.
I Germi batteri e virus non sono le cause di malattia ma la loro conseguenza, perché è il terreno malato che ammala.
Quando è in alterazione di pH rH e resistività, che se in quelle condizioni, ammala le cellule che entrano in uno stato di stress ossidativo, mal funzionando e creando aggravamento dello stato di salute di tessuti e quindi di organi.
I batteri autoctoni cercano di riparare i tessuti danneggiati o alterati, però quando sono in situazione di disbiosi, disequilibrio fra di essi, proliferano mutando forma per il terreno alterato e quindi funzione, generando tossine che aggravano lo stato generale del soggetto … e sono quelli che poi voi medici impreparati e incompetenti ritrovate nel sangue o nei fluidi del corpo.  
Quindi agire su di essi con antibiotici e /o Vaccini significa non capire nulla di biologia.
I virus che si trovano con gli esami di laboratorio, nei fluidi umani sono la conseguenza delle apoptosi cellulari per il disfacimento dei mitocondri che contengono DNA, e/o di quello nucleico.
Quindi anche in questo caso i virus non ammalano ma sono la conseguenza dell'ammalamento.
Quindi anche in questo caso, antivirali e vaccini NON SERVONO MAI.   
Basta con le bugie… 
Pasteur  stesso, sul letto di morte disse:  "il Terreno è tutto, il microbo è niente" … 
Quindi occorre lavorare sul Terreno per riordinare le sue alterazioni e tutto andrà a posto e la Perfetta Salute comparirà, mentre agendo con farmaci e/o Vaccini, sui cosiddetti germi, non elimineremo la causa vera, ma solo dei sintomi … e ci riammaleremo nel tempo.
Cari "medici"…. Studiate biologia, per favore o cambiate mestiere, siete pericolosi per la salute umana.
A parte i meccanici del corpo.
Ricordatevi “I batteri accompagnano la malattia, non la creano”.
(by Max von Pettenkofer medico e chimico bavarese, amico di Koch)
 
Tratto da un post in Telegram
 

NON FIDATEVI DELLE ISTITUZIONI STRANIERE ITALIANE

Riceviamo e pubblichiamo, sperando che aiuti a svegliare un pò di Veneti.

questa è la comunicazione che arriva a casa quando la carta identità italiota scade.
Lo saprai già,l'azienda italia vorrebbe imporre, e ci sta riuscendo visto che nessuno si ribella o denuncia la cosa , ai cittadini il rinnovo di tale carta previo appuntamento per costringere al rilascio 
della propria impronta digitale!!!!!
Capisci bene che da qui al microchip il passaggio è veloce!
Nessuno si ribella,almeno…io non ho sentito nessuno opporsi.
Vorrei tu divulgassi sul web attraverso il sito del movimento questa azione ,oltretutto illegale da parte di un'azienda che si spaccia per stato!
Vedi tu se lo ritieni importante .
Ti racconto cosa e' successo ad una persona che conosco:
chiede il nuovo passaporto,su cui ricordo viene imposto il rilascio dell'impronta digitale,e questo dovrebbe arrivare dopo tre settimane.
Dopo un mese e mezzo la persona non riceve nulla ed a tutt'oggi non sa dove sia il suo passaporto…
CON LA SUA IMPRONTA DIGITALE!!!!!
Mi chiedo:non e' che facendo così le impronte digitali vanno in giro….qualcuno magari ha il  pensiero di farne uso per losche azioni…dove magari sarà difficile dimostrare chi realmente ha commesso quell'azione illegale….
Tutto questo va denunciato a parer mio anche perchè io ,come te,non mi fido dell'azienda italia che da sempre serpeggia agendo in difetto assoluto di giurisdizione!

A NATALE SIAMO TUTTI UN PO’ PIU’ BUONI ???

Anche quest’anno siamo forzati a festeggiare il Natale occupati dallo stato straniero italiano.
La fastidiosa e deficitaria presenza delle istituzioni italiche sui nostri territori impensieriscono la mente di quei Veneti, forse ancora troppo pochi, che si rendono conto di questa drammatica sudditanza.
Anche se in questo periodo dell’anno siamo quasi tutti un po’ più effervescenti del solito e tendiamo ad essere più buoni e perfino rispettosi l’uno dell’altro, l'asservimento all'italico occupante è sempre meno tollerato e si arriva a pregare il Buon Dio affinché ci liberi da questa ingorda sopraffazione e ripulisca un po' l'umanità da questa spazzatura.
Si sa che l'appetito vien mangiando ma l'arguta battuta qui si è volgarizzata in una folle abitudine.
Avvoltoi italici di ogni specie, anche travestiti da avvocati, funzionari di stato, pubblici ufficiali, consulenti e vigilanti, quasi tutti rabberciati dottori, petulanti ciarlatani e ipocriti blasonati, assediano la nostra Patria.
Questa gentaglia che pretende di insegnarci a vivere, gozzoviglia tra di noi con il nostro pane, con i sudori delle nostre fronti, con i nostri risparmi, alimentati da un sistema che li sostiene e annichilisce il Popolo Veneto ogni giorno di più.
Forse sono imprudenti oppure sciocchi, probabilmente stolti e anche pazzi, ma questa accozzaglia di umanoidi vive alle nostra spalle ed è in mezzo a noi come un cancro che ci divora.
Sveglia Veneti e levate alta la testa, non piegatevi e cominciate a guardarvi intorno, alzate fieri lo sguardo e imparate a riconoscere questi parassiti … perché "arriverà il giorno in cui anche gli alberi capiranno che è sbagliato dare ossigeno proprio a tutti".
Che il Natale ci renda più buoni e che ci scampi dalla tentazione di essere per una volta servi di noi stessi e delle nostre necessità.
Che il Natale ci renda più buoni ma anche più saggi affinché un pizzico di sano egoismo ci insegni a dire “NO, BASTA!”.
Che il Natale ci renda più buoni e  faccia di noi un Popolo degno dei nostri gloriosi antenati.
Noi siamo ciò che decidiamo di essere e liberamente decidiamo di essere ciò che siamo, da sempre un Popolo e una Nazione.
WSM
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

POLETON O TERON, SEMPRE ITALIANI SONO!

Il termine "terrone" (in italiano) o "teron" (in lingua veneta) viene spesso usato per indicare persone del sud-italia, così come l'appellativo "polentone" (in italiano) o "polenton" (in lingua veneta) viene spesso usato per indicare persone originarie del nord-italia, spesso di origine veneta.
Questa distinzione la dice lunga sul significato che noi attribuiamo ai due termini.
Sia l'uno che l'altro, infatti, vengono accollati a persone meridionali o settentrionali cioè del sud o del nord … italia.
Entrambi i termini vengono così impropriamente adoperati, spesso in modo dispregiativo, per additare soggetti di diversi luoghi di origine.
Ma tutti questi luoghi sono ad oggi territori occupati illegalmente dall'italia.
Per noi del MLNV pertanto, l'attribuzione del termine "teron" o "polenton" è significativo per qualificare una persona che si ritiene italiana, a prescindere dalle proprie origini.
Se un veneto si manifesta italiano per noi è un "polenton", se lo fa un napoletano o un siciliano per noi è un "teron".
Non può esserlo se identifica la propria origine derivante dalla libera appartenenza al proprio Popolo al quale si sente accomunato da un duraturo sentimento di appartenenza e avente un riferimento comune ad una propria cultura, lingua e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato … la propria Nazione.
Le origini italiane non ci possono essere imposte perché non esistono… il Veneto è di origine veneta, sicuramente non del nord-italia.
Il Napoletano è di origine napoletana, sicuramente non del sud-italia.
Così anche altri Popoli, i cui territori sono stati totalmente o parzialmente occupati dall'italia, (pensiamo per esempio al "Sud Tirol") hanno origini differenti e hanno sviluppato civiltà diverse.
Lo stato italiano tenta ancora oggi di spersonalizzare l'identità dei Popoli delle Nazioni da lui soggiogate.
Attribuisce loro una forzata e inesistente identità italiana e annichilisce le rispettive civiltà attribuendosi arbitrariamente anche paternità che non ha.
Si pensi a casa scrive per esempio Wikipedia di Marco Polo: "Marco Polo … è stato un ambasciatore, scrittore, viaggiatore e mercante italiano", per non dire di Vivaldi tacciato come "compositore e violinista italiano".
Ma che vergogna.
WSM
Venetia, 8 novembre 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 

L’ITALIA DEVE SMETTERE DI MINACCIARE E USARE LA FORZA CONTRO IL POPOLO VENETO.

Nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione ha avuto una duplice conseguenza.
Da un lato,  esso ha ampliato la portata de divieto di cui all'art.2 pag. 4, della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli Stati di ricorerre alla minaccia, o all'uso della forza contro il Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Dall'altra parte, i Movimenti di Liberazione in lotta per l'autodeterminazione hanno il diritto di ricorrere alla forza per reagire contro lo Stato che impedisce con la forza l'esercizio del diritto di autodeterminazione.
 
Ma l'italia fa finta di niente, non sente, non vede e non parla.
Anche allo stato italiano è fatto divieto, quindi proibito, di ricorrere all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
L'art.2 pag. 4 della Carta delle Nazioni Unite precisa altresì che gli stati, quindi compreso quello italiano, non può ricorrere neppure alla minaccia, ovvero all'intimidazione contro i Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Per intimidazione e minaccia deve intendersi anche la provocazione, quale sfida o istigazione da parte dello stato occupante nei confronti dei Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Lo stato italiano sfida ogni giorno il Popolo Veneto e calpesta deliberatamente i suoi diritti previsti per legge.
La sua è una sfida intenzionale.
L'intimidazione è destinata a trascinarci tutti in un forzato confronto con le sue istituzioni che agiscono illegalmente sui nostri territori.
Come quasi tutti i tiranni, anche lo stato italiano, ha necessità di "giustificare" il proprio operato ma, essendo una "falsa democrazia", lo deve fare con il pretesto dell'ordine pubblico o magari anche del terrorismo.
Il Popolo Veneto va quindi piegato dalla paura, dal timore di una aggressiva, folle e illegittima reazione da parte dello stato occupante.
Per lo stato italiano il Popolo Veneto non esiste (come se bastasse una sentenza della loro corte costituzionale a cancellare ciò che siamo).
Questa è una incontrovertibile offesa ed è nostro diritto che lo stato italiano si scusi con il Popolo Veneto per tanta arrogante e oltraggiosa insolenza.
Ma perché tanta imprudenza?
Ci hanno abituati che ad ogni azione corrisponde una reazione.
Ciò nonostante, per ogni dispotismo il presupposto di ogni repressione è fondato sul principio che non può esserci confronto se non ci sono gli "sfidanti".
Il sistema è sempre lo stesso.
Lo stato dominante ha bisogno di trascinare il "confronto" (che tale non è) sul piano della forza perché è quello a cui sono abituati, dove si sentono più forti e possono pretestuosamente "sopprimere" gli avversari e calpestare i loro ideali.
Ma se i nemici non ci sono come potrebbe giustificare tanta veemenza?
Ricordate il caso "Polisia Veneta"???
Ecco un tangibile esempio di tale strategia.
Pur sapendo di mentire, polizia e magistratura, con la complicità di taluni italianissimi mezzi di informazione mediatica, hanno presentato questo Movimento di Liberazione Nazionale come un accozzaglia di sprovveduti, di malviventi, armati e pronti alla guerra.
Una indegna, impunita e ipocrita commedia.
Ma si sa che lo stato italiano è fondato sulla frode fin dal suo inizio ed è abituato a sopprimere con violenza chi vi si oppone … è una ineluttabile dinamica perché nell'esercizio di una forza sono sempre coinvolti due rivali.
E' in questa dualità che si confrontano il bene e il male, il giusto e il malavitoso, la democrazia e la tirannia.
Questo è il percorso del MLNV, che scioglie i nodi con il sistema e non accetta compromessi o "allettanti scorciatoie".
Non sono solo i soldi a nuocere, ma anche l'ambizione del potere.
Il ripristino di una Nazione è spesso giocata sul tavolo di avvoltoi e imbonitori, con interessi inimmaginabili.
Un Popolo, rimane spesso il protagonista assente del proprio destino.
WSM
Venetia, giovedì 1 novembre 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

2018.11.01 – BASTA CON LE MINACCE E L’USO DELLA FORZA.

Tanto per non sembrare superflui e ricordare all’italia quali sono i cuoi obblighi rispetto alla Legge.
Nel settore dell’uso della forza, l’affermazione del principio di autodeterminazione ha avuto una duplice conseguenza.
Da un lato, esso ha ampliato la portata de divieto di cui all’art.2 pag. 4, della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli Stati di ricorerre alla minaccia, o all’uso della forza contro il Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Dall’altra parte, i Movimenti di Liberazione in lotta per l’autodeterminazione hanno il diritto di ricorrere alla forza per reagire contro lo Stato che impedisce con la forza l’esercizio del diritto di autodeterminazione.
(Ricordate gli indiani d’America… il Popolo del Dombass… il Popolo Veneto… gli altri Popoli della forzata unità d’italia… e quanti altri) 

Anche allo stato italiano è fatto divieto, quindi proibito, di ricorrere all’uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
L’art.2 pag. 4 della Carta delle Nazioni Unite precisa altresì che gli stati, quindi compreso quello italiano, non può ricorrere neppure alla minaccia, ovvero all’intimidazione contro i Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Per intimidazione e minaccia deve intendersi anche la provocazione, quale sfida o istigazione da parte dello stato occupante nei confronti dei Popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Lo stato italiano sfida ogni giorno il Popolo Veneto e calpesta deliberatamente i suoi diritti previsti per legge.
La sua è una sfida intenzionale.
L’intimidazione è destinata a trascinarci tutti in un forzato confronto con le sue istituzioni che agiscono illegalmente sui nostri territori.
Come quasi tutti i tiranni, anche lo stato italiano, ha necessità di “giustificare” il proprio operato ma, essendo una “falsa democrazia”, lo deve fare con il pretesto dell’ordine pubblico o magari anche del terrorismo.
Il Popolo Veneto va quindi piegato dalla paura, dal timore di una aggressiva, folle e illegittima reazione da parte dello stato occupante.
Per lo stato italiano il Popolo Veneto non esiste (come se bastasse una sentenza della loro corte costituzionale a cancellare ciò che siamo).
Questa è una incontrovertibile offesa ed è nostro diritto che lo stato italiano si scusi con il Popolo Veneto per tanta arrogante e oltraggiosa insolenza.
Ma perché tanta imprudenza?
Ci hanno abituati che ad ogni azione corrisponde una reazione.
Ciò nonostante, per ogni dispotismo il presupposto di ogni repressione è fondato sul principio che non può esserci confronto se non ci sono gli “sfidanti”.
Il sistema è sempre lo stesso.
Lo stato dominante ha bisogno di trascinare il “confronto” (che tale non è) sul piano della forza perché è quello a cui sono abituati, dove si sentono più forti e possono pretestuosamente “sopprimere” gli avversari e calpestare i loro ideali.
Ma se i nemici non ci sono come potrebbe giustificare tanta veemenza?
Ricordate il caso “Polisia Veneta”???
Ecco un tangibile esempio di tale strategia.
Pur sapendo di mentire, polizia e magistratura, con la complicità di taluni italianissimi mezzi di informazione mediatica, hanno presentato questo Movimento di Liberazione Nazionale come un accozzaglia di sprovveduti, di malviventi, armati e pronti alla guerra.
Una indegna, impunita e ipocrita commedia.
Ma si sa che lo stato italiano è fondato sulla frode fin dal suo inizio ed è abituato a sopprimere con violenza chi vi si oppone … è una ineluttabile dinamica perché nell’esercizio di una forza sono sempre coinvolti due rivali.
E’ in questa dualità che si confrontano il bene e il male, il giusto e il malavitoso, la democrazia e la tirannia.
Questo è il percorso del MLNV, che scioglie i nodi con il sistema e non accetta compromessi o “allettanti scorciatoie”.
Non sono solo i soldi a nuocere, ma anche l’ambizione del potere.
Il ripristino di una Nazione è spesso giocata sul tavolo di avvoltoi e imbonitori, con interessi inimmaginabili.
Un Popolo, rimane spesso il protagonista assente del proprio destino.
WSM
Venetia, giovedì 1 novembre 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

SU MILIONI D’ITALIANI VOLETE IL CENSIMENTO DAL MLNV ???

Ecco la comunicazione inviata oggi al Governo italiano, al direttore generale dell'istat e a sindaco di Villorba (TV).
 

 

Oggetto: censimento permanente della popolazione e delle abitazioni.
               Promemoria (prot. nr.1538224/18 del 12.10.2018)
 
Al Direttore generale dell'istat italiano (Saverio Gazzelloni)
Al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano
e p.c.
Al Sindaco del Comune italiano di Villorba (Tv)
e per quanto di competenza e/o l'ulteriore a praticarsi
Alla Segreteria di Stato del Governo Veneto Provvisorio – sede
per l'eventuale iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili.
 
Recentemente ho ricevuto un promemoria scritto da parte dell'istituto nazionale di statistica che, in riferimento a una precedente lettera informativa (prot. nr.1299014/18 del 27.08.2018), vengo invitato a partecipare, con la mia famiglia, al censimento permanente della popolazione e delle abitazioni.
La comunicazione conclude con l'avvertimento che in caso di mancata fornitura dei dati richiesti verrebbe a configurarsi la violazione dell'obbligo di risposta per i soggetti privati prevedendo l'irrogazione di una sanzione prevista dalla normativa italiana.
Premesso che a mio avviso, tale comunicazione ravvisa, anche in ambito italiano, il reato di violenza privata (chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni), c'è da chiedersi se tale assiduità nel pretendere da me l'asservimento alle vostre "richieste" , e non sono poche anche in altri ambiti, non configuri anche il reato di stalking (atteggiamenti che affliggono un'altra persona, perseguitandola, arrivando persino a compromettere lo svolgimento della normale vita quotidiana).
Sono il Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) dal 2009 e nel dar seguito all'adempimento dei mie doveri nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell'alveo delle norme del diritto internazionale e uniformandomi al principio di stretta legalità, ho comunicato alle Nazioni Unite e al Governo italiano il suo legale costituirsi da fin troppo tempo.
Il MLNV è sorto per rivendicare il diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto e il ripristino della Nazione Veneta su tutti i propri originari territori attualmente occupati illegalmente dallo stato italiano.
Nel settore dell'uso della forza, l'affermazione del principio di autodeterminazione, ha ampliato la portata del divieto di cui all'art.2 par.4 della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli stati di ricorrere anche alla sola minaccia oltre che all'uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all' autodeterminazione … e di violazioni in tal senso ne sono state compiute molte dalle autorità italiane pur agendo in difetto assoluto di giurisdizione.
Considerata che l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
In una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana avrebbe asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano sarebbe cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
Nulla di più falso e menzognero perché il Popolo Veneto non ha mai scelto di essere italiano in quel referendum del 1866.
è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale l'inganno commesso.
Il massimo organo di giustizia italiano altera la verità e con essa anche tutte le attuali più alte cariche istituzionali italiane perché il Popolo Veneto non ha mai conferito loro alcuna autorità o riconoscimento.
Noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e nessuno ci può imporre una nazionalità e una cittadinanza che non ci appartiene anche perché è una violazione dell'art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri).
Il MLNV ha il dovere di ripristinare la legalità sui territori della Serenissima Patria e non lo fa con violenza o facendo la guerra di liberazione ma disconosce l'autorità delle istituzioni italiane.
Il principio di effettività afferma che solamente le pretese e le situazioni solidamente costituite nella realtà acquistano rilevanza giuridica.
Quindi, per governarsi basta iniziare a farlo e non chiedere ad altri se è possibile farlo.
Ecco così costituito il Governo Veneto Provvisorio ai sensi dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977.
Questo è un principio cardine della sovranità di un Popolo, quel principio tanto temuto, che lo stato italiano non vuole che si capisca.
Infine c'è da chiedersi se lo stato italiano può non rispettare le proprie leggi e le norme di diritto internazionale.
Quale Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti  dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra, reclamo che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della mia personalità giuridica e di tutti gli altri Cittadini del Popolo Veneto che si sono autodeterminati sotto la propria egida.
Il diritto all'autodeterminazione è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.
Come tutto il diritto internazionale, il principio di autodeterminazione è stato anche ratificato dallo stato italiano con la legge nr.881/1977.
Nell'ordinamento italiano il principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).
 
WSM
Venetia, martedì 23 ottobre 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
 
 

PROF. VITTORIO MARCHI… SILENZIO FORZATO ?

Riceviamo e pubblichiamo volentieri una e-mail ricevuta circa il Prof. Vittorio Marchi, professore di fisica quantistica e ricercatore.

Mittente: XXX
Oggetto: Vittorio Marchi il Vs articolo .
Buongiorno, ho letto con stupore questa notizia .
Mi chiedo come mai a distanza di mesi ancora non ci sia stato ne abbia dato il giusto valore a tale accadimento.
Un professore di tale spessore .
Mi riferisco non ai media ordinari ma a tutta quella rete "di pensatori ' che seguivano il Marchi pensiero.
Dalle case editrici in poi .
Nel web non c'è traccia di tale notizia .
Trovo che almeno per giusto merito venga creata una linea biografica su Wikipedia che lo ricordi ed entri tra i grandi uomini da cui trarre ispirazione . 
Grazie per il vostro articolo e se in futuro aveste nuove notizie al riguardo le leggerò con attenzione . 
Cristina
Così lo ha ricordato il MLNV con un articolo che qui potete trovare (CLICCA QUI).
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 05.10.2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
2018.1.0.06 – ECCO LA RISPOSTA DEL MLNV 
Gent.ma Cristina , 
è stato per noi un dovere ed un onore ricordare questo grande Uomo , dotato di notevole spessore.
Le Sue conferenze sono state sempre affascinanti e piene di informazioni interessanti e spesso chiarificatrici.
È stato uno scienziato che ha dato risposte alle domande più difficili che un essere umano può porsi durante la permanenza su questo pianeta .
Risposte che alcuni vorrebbero non fossero mai date , perché implicano una riscoperta di sè  stessi e quindi una maggiore libertà da catene che da sempre ci hanno imposto spesso  a nostra insaputa.
Qualcuno disse :cercate la Verità,perché essa vi renderà liberi .
Il prof. Marchi l'ha cercata e trovata , per questo, quando qualcuno  gli chiedeva :ma non ha paura di trasmettere  tutte queste informazioni ?
Lui rispondeva semplicemente con un sorriso.
Grazie Prof.Marchi , grazie di cuore per il lavoro che ha svolto, lavoro di ricerca e di informazione  e grazie a Lei Cristina per aver condiviso con noi.
Grazie. 
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 06.10.2018
LUISA PENZO
Direttivo del Movimento di Liberazione del Popolo Veneto
 

TONI ZAMENGO (TA NEK) – LIBRI CHE PROFUMANO DI VENETO

Quest'estate per me è da ricordare in modo particolare, non solo per la malattia che mi ha portato in ospedale per quasi un mese, ma anche per le opportunità offertemi in simili dolorose circostanze.
Una di queste la ricordo in modo particolare.
Mentre li mi trovavo per una visita ho avuto modo di incontrare Tony ZAMENGO (Ta Nek).
Professore in giurisprudenza e autore di alcuni libri.
Parlando insieme ho presentato il MLNV e il suo percorso e sono stato onorato del regalo di tre dei suoi libri.
Ora non posso tenere per me il prezioso dono e che vi presento molto volentieri e che consiglio ai Veneti che tali si sentono.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 05.10.2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
 
 
 
 

LOTTARE PER L’INDIPENDENZA NON E’ REATO

Ma noi lo diciamo da quasi dieci anni che lottare per l'indipendenza non è reato.
Adesso il giudice italiano scopre improvvisamente che non può essere considerato reato essere dei Patrioti.
E così tutti assolti i protagonisti del "caso Alleanza" cui il MLNV comunque non ha mai aderito in ragione del proprio diverso percorso tecnico/giuridico.
Ma va!
Allora perché esistono ancora oggi dei parassiti che vengono a infastidire gente per bene che sta lottando per l'indipendenza della propria Patria con pretesti assurdi e illegali?
E' il caso dell'avvocato italiano Prete che insiste col voler vedersi pagare una parcella di prestazioni legali perché incaricato d'ufficio e non certamente delegato dal MLNV nel precedente procedimento farsa contro la Polisia Veneta e che si è protratto per quasi dieci anni concludendosi con la completa assoluzione degli imputati.
Questo avvocato, che qui nessuno ha mai visto e mai conosciuto di persona, non solo non era tenuto a svolgere funzioni legali in nome e per conto del MLNV in un procedimento straniero italiano qual'era quello a carico della Polisia Veneta, ma era anche stato diffidato congiuntamente all'ordine degli avvocati dal dar seguito a tali iniziative.
Oggi  il maldestro tentativo italiano che ha inviato un ufficiale giudiziario, rigorosamente "idaliano" o per meglio dire "teron", con la pretesa di notificare atti di pignoramento a carico del parco commerciale e del presidente del MLNV. 
Il tentativo è stato smascherato fin troppo facilmente dal momento che l'italiano non ottemperava alle ripetute richieste di dichiarare le proprie generalità e di esibire un documento.
Anzi con petulanza ripeteva di essere l'ufficiale giudiziario nonostante nessuno gli avesse chiesto il suo mestiere.
Allora come la mettiamo caro avvocato Prete.
Perché il suo rimborso non lo pretende da chi con falsità, raggiri e abusi di potere ha inventato il procedimento sulla Polisia Veneta, come i veri responsabili a cominciare dall'ex ministro dell'interno italiano, il siciliano Angelino Alfano, l'ex procuratore capo Fojadelli e l'ex questore idaliano Carmine Damiano, l'ex dirigente della digos di Treviso e tutti i pubblici ufficiali che con complicità delinquenziale hanno con loro manipolato e costruito false e immaginarie prove che non hanno portato a nulla.
Per la calunnia (che è un reato contro la giustizia) credo si proceda d'ufficio neppure a denuncia o querela.
Come mai l'avvocato Prete, visto che asserisce di aver difeso il MLNV in tale procedimento non ha neppure mai sollevato la questione della mancata restituzione (ancora oggi non avvenuta) di molti beni personali rubati dagli inquirenti?
Prima di avanzare qualsivoglia pretesa si restituiscano tutti i beni che sono stati illegalmente sottratti e ancora oggi illegalmente non restituiti ai legittimi proprietari, compresi i beni trafugati dai carabinieri con le perquisizioni per il caso "Allenza" di cui adesso, un giudice italiano sembra aver confermato l'infondatezza di ogni accusa, come nel caso Polisia Veneta.
Ma dove siamo finiti … ah si, per loro noi siamo ancora in idalia.
WSM
Venetia 17 luglio 2018
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GVP
Si fa seguito a questo ennesimo incauto tentativo straniero italiano posto in essere contro il Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provvisorio (GVP).
Come gia detto e ribadito anche a carico dell'avvocato Laura Rimondi incaricato d'ufficio dal Tribunale di Rovigo per il procedimento denominato "caso Allenza", c’è da premettere che Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GVP ha già notificato allo stato italiano di non essere un suo cittadino e che tale cittadinanza non gli appartiene e non lo identifica perché illegalmente imposta con la frode.
Attraverso la notifica della sua dichiarazione di sovranità personale e di nazionalità e Cittadinanza Veneta ha negato il diritto allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante di usare il suo nome e/o ogni sua personale attribuzione, nonché di usare qualsiasi suo bene, ogni sua personale facoltà d’intendere e di volere, e/o di impedirne e/o limitarne anche parzialmente l’uso per qualsivoglia ragione.
Ha inoltre ribadito che ogni citazione, convocazione, mandato di comparizione esercitato dallo stato straniero italiano in qualsivoglia maniera e per qualsiasi motivo non genera obblighi, né disonori se ignorati.
Preso inoltre atto che ogni autorità, governo e tribunali italiani sono solo “de facto” e non “de jure”, è stato rigettato e negato il consenso ad essere rappresentato e dominato in qualsivoglia maniera dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano e da qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante.
Come ogni Cittadino del Popolo Veneto ha esercitato il proprio diritto e il potere di delegare l’amministrazione provvisoria dello Stato Veneto al Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, riconoscendolo quale unica autorità legalmente costituita sui territori occupati della Serenissima Repubblica Veneta e disconoscendo pertanto le collaterali istituzioni imposte con la violenza e la forza, dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano.
In una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
Nulla di più falso e menzognero perché il Popolo Veneto non ha mai scelto di essere italiano in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
Ecco che nel tentativo di occultare la verità a mentire è il massimo organo di giustizia straniero italiano e con esso le più alte cariche istituzionali italiane.
È così che le autorità d’occupazione straniere italiane perpetuano la loro complicità cercando disperatamente di arrogarsi diritti che i cittadini dei vari popoli della penisola italica non hanno mai loro conferito.
Il crimine che tramandano è pesantissimo e attualissimo anche a causa del peso che grava sul Popolo Veneto … tutti ne sono profondamente compromessi.
Questa è loro gravissima responsabilità e si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
L’esercizio naturale di sovranità personale, è incedibile, inalienabile e una imprescrittibile facoltà attraverso la quale viene revocato e negato il consenso allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante di rappresentare e amministrare cittadini del Popolo Veneto.
Sergio Bortotto è persona libera da ogni ordinamento, statuto, codice, norma e/o regolamento da esso emanato e pertanto una persona libera di non obbedire ad alcuna corte, tribunale o autorità delegabile precedentemente revocata.
Sulla base di ciò è incomprensibile che voi italiani persistiate a violare anche la privacy di Cittadini Veneti che non sono “sudditi” del vostro stato.
Il Sig. Sergio Bortotto ha facoltà di rappresentare sé stesso ed esiste come essere umano titolare del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e spirituale.
Il Sig. Sergio Bortotto si identifica nella comunità di Genti Venete che hanno diritto di essere libere e sovrane sulle proprie terre d'origine secondo la specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche; come tale ha più volte affermato anche a pubblica menzione di appartenere a tale Nazione.
Considerato che il Sig. Sergio Bortotto è ciò che è e che la libertà di decidere di essere ciò che ha deciso costituisce per ogni persona un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace, ha facoltà e potere di rappresentare sé stesso.
È palese che per lo stato italiano il diritto è un insieme di regole tese all’annientamento dei diritti del Popolo Veneto.
Va da sé che se lo Stato italiano impone il diritto con la forza e non traendo sostentamento dal mutuo consenso è ovvio che non lo fa per il benessere dei Cittadini Veneti a cui nega il diritto di autodeterminazione previsto per legge.
Tutte le istituzioni italiane presenti sui nostri territori sono illegali e sono autorità e forze d’occupazione straniere, quindi agiscono in difetto assoluto di giurisdizione.
Tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio.
Ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica che agisce anche in nome e per conto dello stato straniero italiano sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
Considerata che l’attuale occupazione straniera italiana è da ritenersi illegale e illegittima ab origine, ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Non sussistono inoltre gli elementi essenziali del "giusto processo", costituzionalmente garantito anche in ambito italiano (art. 111 Cost.), venendo meno i requisiti della terzietà e dell’imparzialità del giudice che dovrebbero garantire e tutelare la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza di giudizio del singolo giudice rispetto alle parti e all’oggetto della controversia.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, da un lato il Cittadino del Popolo Veneto e dall’altra parte qualsiasi autorità d’occupazione straniera italiana.
Pensateci bene, accusa e giudizio, infatti, sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano (che non esiste) e al quale il Cittadino Veneto non appartiene.
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
Quindi, perché obbedire a leggi inique e contrarie alla propria natura?
Come già ribadito in precedenza anche la sua comunicazione non ha alcun valore giuridico per noi Veneti.
Lei, in qualità di avvocato italiano agisce per il tramite di illegali istituzioni italiane imposte con la frode e la forza e non può e non potrà mai, in tali contesti rappresentare e/o parlare a nome e per conto del Sig. Sergio Bortotto di cui è fin d’ora diffidata a farlo per qualsivoglia ragione.
Le precisazioni sul suo diritto al compenso professionale per l’attività svolta sono problemi suoi, qui nessuno la conosce o le ha mai conferito alcun mandato anzi come già detto è diffidata dal parlare o disquisire a nome e per conto del Sig. Sergio Bortotto.
Non è perché il gup di Rovigo l’ha nominata difensore d’ufficio del Sig. Sergio Bortotto, lei può pretendere, a ragion di logica delle illegali norme italiane, ch’egli debba sottostare a tali iniquità.
Concludendo la invitiamo a non sottovalutare tale monito correndo il rischio di essere iscritta a ruolo giudiziario da parte della Divisione Federale Investigativa del servizio di Polisia Giudisiaria competente alle indagini sui reati tentati o posti in essere contro il Popolo e la Nazione Veneta, e istituita nell'ambito del Provveditorato Generale di Polisia Nasionale e messa a disposizione della relativa Corte di Giustizia Federale.
In caso contrario la S.V. verrà assicurata alla Giustizia Veneta nei modi, tempi e condizioni che si riterrà di adottare per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso.
Alcune utili precisazioni sui Movimenti di Liberazione Nazionale:
Cassese, cap. 7 – par 2.3
“… i movimenti di liberazione nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono per nome e per conto loro.
È questa una conseguenza del fatto che tali movimenti sono degli enti autonomi e indipendenti a livello internazionale.”
I Movimenti di Liberazione Nazionale, in questi casi, vantano diritti maggiori a livello internazionale, rispetto agli Stati oppressori.
Cassese, Cap7 – cap.2.1
Autodeterminazione e uso della forza
Nel settore dell’uso della forza, quindi, l’affermazione del principio di autodeterminazione ha avuto una duplice conseguenza.
Da un lato, esso ha ampliato la portata del divieto di cui all’art. 2, par. 4, della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli Stati di ricorrere alla minaccia, o all’uso della forza contro i popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Dall’altra parte, i movimenti di liberazione in lotta per l’autodeterminazione hanno il diritto di ricorrere alla forza per reagire contro lo Stato che impedisce con la forza l’esercizio del diritto di autodeterminazione.
Prima di procedere come se agiste nella legalità dimostrateci che questa non è legge alla quale anche l’italia e ogni sua istituzione deve sottostare.

LEGHISTI BRAVA GENTE!

Se si trattasse solo di un "circo mediatico" sarei felice di ignorare anche la sola esistenza del partito italiano della lega e non sprecherei una sola parola in proposito.
Il vero problema è che la lega fa irruzione con la sua propaganda politica orientata adesso anche contro la Nazione Veneta.
Sembra che l'ascesa di Salvini consolidi il voltafaccia attraverso l'inganno con cui il suo partito ha da tempo masticato e schiacciato l'aspettativa del Popolo Veneto di veder riconosciuto il proprio diritto all’ autodeterminazione.
Sembra così essere giunto il momento per la lega di "giocare" a carte scoperte, negando al Popolo Veneto il diritto alla sua autodeterminazione …  come se fino ad ora la lega avesse fatto realmente qualcosa in proposito.
Se l’illusione è talvolta frutto dell’ignoranza nella quale si nuota, la corrente sembra spingere taluni veneti a non “aprire gli occhi” e a mantenersi passivi schiavi come inutili servi legati a un finto ideale.
L’inesistente “Padania” è ora l’italia di Salvini che però guarda ben oltre i confini della penisola e punta all’ Europa dimenticando furbescamente che a nessuno è mai stato chiesto di scegliere questa Europa.
Sempre Salvini e la sua lega si sente in diritto di profanare il diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto e lo fa proprio come può farlo una dittatura che decide unilateralmente.
È il primo passo per il ritorno di una tirannia così come anche profetizzato da Papa Pio XII:
Con la morte di De Gasperi, avvenuta nel 1954, le preoccupazioni di Pio XII aumentarono.
«Finisce un tempo…», esclamò un giorno Pio XII «e non vediamo un futuro roseo… soprattutto la classe politica di domani avrà molti problemi.
Porterà il Paese alla rovina…
E farà una fine ingloriosa, lasciando ampi margini per il ritorno di una dittatura…».
Sono parole profetiche che si riferiscono al nostro tempo.
Questo quadro estremamente preoccupante, così profeticamente descritto da Pio XII, lascia ampi margini per il ritorno di una dittatura.
E sarà la dittatura «di chi sciupa il pane… che finirà per razionare il pane a chi ne ha sempre avuto poco».
 
WSM
Venetia10 luglio 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Fa già pensare l'intimazione del capo ultrà iniziale in cerca di cori come agli stadi il che profuma proprio di gioco più che di vicinanza alle persone …
Prima cosa:
… non capisco perché il pubblico è sempre recintato a debita distanza da loro … cosa temono ? …
Potrebbero lasciarlo anche più vicino e comunque sia i capi preferiscono stare sempre all'ombra belli freschi e non uniformarsi alle persone come dovrebbero per dimostrare di essere come loro e stare insieme sotto il sole …
seconda cosa:
… sul pulpito da cui parlavano si leggeva bene dona il 2×1000 alla lega quasi non bastasse quello si mettono già in tasca oltre a riportare in maiuscolo prima gli italiani il che dovrebbe far riflettere e poi capire qualcosa di più su questo partito italiano che sbandiera autonomia a coloro che ancora si fanno abbindolare e li vanno a votare …
terza cosa: …
zaia dice che il Leone ha 1100 anni di storia allora mi chiedo come fanno a non capire che forse è l'italia (così giovane per loro 150 anni) e invasore a dover ritirarsi e andarsene dai territori della REPUBBLICA VENETA occupati con l'inganno e la forza ? …
ovviamente tra elogi promesse e ringraziamenti con tanto di inchino, nessuno ci fa caso a questi semplici e oggettivi ragionamenti lasciandosi così sviare da mille chiacchiere e zero fatti e il gioco continuerà come piace a loro a spese degli altri.
B.C.
 
 
noi del MLNV lo diciamo da sempre …
NON FIDATEVI DELLA LEGA!
 
 
 
 
 

2018.06.07 – MLNV-GVP – COMUNICAZIONE AT STUDIO LEGLE AVV. LAURA RAIMONDI – ROVIGO

Avv. LAURA RAIMONDI
Vicolo Ponchielli nr.1, 45100 Rovigo (Ro)
 
Si fa seguito alla sua incauta comunicazione pervenuta via posta ordinaria del servizio privato straniero italiano poste italiane spa, presso l’abitazione del Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provvisorio (GVP).
C’è da premettere che il Sig. Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GVP ha già notificato allo stato italiano di non essere un suo cittadino e che tale cittadinanza non gli appartiene e non lo identifica perché illegalmente imposta con la frode.
Attraverso la notifica della sua dichiarazione di sovranità personale e di nazionalità e Cittadinanza Veneta ha negato il diritto allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante di usare il suo nome e/o ogni sua personale attribuzione, nonché di usare qualsiasi suo bene, ogni sua personale facoltà d’intendere e di volere, e/o di impedirne e/o limitarne anche parzialmente l’uso per qualsivoglia ragione.
Ha inoltre ribadito che ogni citazione, convocazione, mandato di comparizione esercitato dallo stato straniero italiano in qualsivoglia maniera e per qualsiasi motivo non genera obblighi, né disonori se ignorati.
Preso inoltre atto che ogni autorità, governo e tribunali italiani sono solo “de facto” e non “de jure”, è stato rigettato e negato il consenso ad essere rappresentato e dominato in qualsivoglia maniera dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano e da qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante.
Come ogni Cittadino del Popolo Veneto ha esercitato il proprio diritto e il potere di delegare l’amministrazione provvisoria dello Stato Veneto al Governo Veneto Provvisorio, istituito dal MLNV ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, riconoscendolo quale unica autorità legalmente costituita sui territori occupati della Serenissima Repubblica Veneta e disconoscendo pertanto le collaterali istituzioni imposte con la violenza e la forza, dallo stato straniero occupante, razzista e colonialista italiano.
In una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
Nulla di più falso e menzognero perché il Popolo Veneto non ha mai scelto di essere italiano in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
Ecco che nel tentativo di occultare la verità a mentire è il massimo organo di giustizia straniero italiano e con esso le più alte cariche istituzionali italiane.
È così che le autorità d’occupazione straniere italiane perpetuano la loro complicità cercando disperatamente di arrogarsi diritti che i cittadini dei vari popoli della penisola italica non hanno mai loro conferito.
Il crimine che tramandano è pesantissimo e attualissimo anche a causa del peso che grava sul Popolo Veneto … tutti ne sono profondamente compromessi.
Questa è loro gravissima responsabilità e si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
L’esercizio naturale di sovranità personale, è incedibile, inalienabile e una imprescrittibile facoltà attraverso la quale viene revocato e negato il consenso allo stato italiano e a qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario da esso derivante di rappresentare e amministrare cittadini del Popolo Veneto.
Sergio Bortotto è persona libera da ogni ordinamento, statuto, codice, norma e/o regolamento da esso emanato e pertanto una persona libera di non obbedire ad alcuna corte, tribunale o autorità delegabile precedentemente revocata.
Sulla base di ciò è incomprensibile che voi italiani persistiate a violare anche la privacy di Cittadini Veneti che non sono “sudditi” del vostro stato.
Il Sig. Sergio Bortotto ha facoltà di rappresentare sé stesso ed esiste come essere umano titolare del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e spirituale.
Il Sig. Sergio Bortotto si identifica nella comunità di Genti Venete che hanno diritto di essere libere e sovrane sulle proprie terre d'origine secondo la specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche; come tale ha più volte affermato anche a pubblica menzione di appartenere a tale Nazione.
Considerato che il Sig. Sergio Bortotto è ciò che è e che la libertà di decidere di essere ciò che ha deciso costituisce per ogni persona un imprescindibile diritto naturale universalmente efficace, ha facoltà e potere di rappresentare sé stesso.
È palese che per lo stato italiano il diritto è un insieme di regole tese all’annientamento dei diritti del Popolo Veneto.
Va da sé che se lo Stato italiano impone il diritto con la forza e non traendo sostentamento dal mutuo consenso è ovvio che non lo fa per il benessere dei Cittadini Veneti a cui nega il diritto di autodeterminazione previsto per legge.
Tutte le istituzioni italiane presenti sui nostri territori sono illegali e sono autorità e forze d’occupazione straniere, quindi agiscono in difetto assoluto di giurisdizione.
Tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio.
Ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica che agisce anche in nome e per conto dello stato straniero italiano sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
Considerata che l’attuale occupazione straniera italiana è da ritenersi illegale e illegittima ab origine, ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, anche ogni sua autorità e provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Non sussistono inoltre gli elementi essenziali del "giusto processo", costituzionalmente garantito anche in ambito italiano (art. 111 Cost.), venendo meno i requisiti della terzietà e dell’imparzialità del giudice che dovrebbero garantire e tutelare la serenità, l’equilibrio, il distacco e l’indipendenza di giudizio del singolo giudice rispetto alle parti e all’oggetto della controversia.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, da un lato il Cittadino del Popolo Veneto e dall’altra parte qualsiasi autorità d’occupazione straniera italiana.
Pensateci bene, accusa e giudizio, infatti, sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano (che non esiste) e al quale il Cittadino Veneto non appartiene.
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
Quindi, perché obbedire a leggi inique e contrarie alla propria natura?
Come già ribadito in precedenza anche la sua comunicazione non ha alcun valore giuridico per noi Veneti.
Lei, in qualità di avvocato italiano agisce per il tramite di illegali istituzioni italiane imposte con la frode e la forza e non può e non potrà mai, in tali contesti rappresentare e/o parlare a nome e per conto del Sig. Sergio Bortotto di cui è fin d’ora diffidata a farlo per qualsivoglia ragione.
Le precisazioni sul suo diritto al compenso professionale per l’attività svolta sono problemi suoi, qui nessuno la conosce o le ha mai conferito alcun mandato anzi come già detto è diffidata dal parlare o disquisire a nome e per conto del Sig. Sergio Bortotto.
Non è perché il gup di Rovigo l’ha nominata difensore d’ufficio del Sig. Sergio Bortotto, lei può pretendere, a ragion di logica delle illegali norme italiane, ch’egli debba sottostare a tali iniquità.
Concludendo la invitiamo a non sottovalutare tale monito correndo il rischio di essere iscritta a ruolo giudiziario da parte della Divisione Federale Investigativa del servizio di Polisia Giudisiaria competente alle indagini sui reati tentati o posti in essere contro il Popolo e la Nazione Veneta, e istituita nell'ambito del Provveditorato Generale di Polisia Nasionale e messa a disposizione della relativa Corte di Giustizia Federale.
In caso contrario la S.V. verrà assicurata alla Giustizia Veneta nei modi, tempi e condizioni che si riterrà di adottare per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso.
Alcune utili precisazioni sui Movimenti di Liberazione Nazionale:
Cassese, cap. 7 – par 2.3
“… i movimenti di liberazione nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono per nome e per conto loro.
È questa una conseguenza del fatto che tali movimenti sono degli enti autonomi e indipendenti a livello internazionale.”
I Movimenti di Liberazione Nazionale, in questi casi, vantano diritti maggiori a livello internazionale, rispetto agli Stati oppressori.
Cassese, Cap7 – cap.2.1
Autodeterminazione e uso della forza
Nel settore dell’uso della forza, quindi, l’affermazione del principio di autodeterminazione ha avuto una duplice conseguenza.
Da un lato, esso ha ampliato la portata del divieto di cui all’art. 2, par. 4, della Carta delle Nazioni Unite, proibendo agli Stati di ricorrere alla minaccia, o all’uso della forza contro i popoli che invocano il diritto di autodeterminazione.
Dall’altra parte, i movimenti di liberazione in lotta per l’autodeterminazione hanno il diritto di ricorrere alla forza per reagire contro lo Stato che impedisce con la forza l’esercizio del diritto di autodeterminazione.
Prima di procedere come se agiste nella legalità dimostrateci che questa non è legge alla quale anche l’italia e ogni sua istituzione deve sottostare.
 
Con onore e rispetto
WSM
Venetia, giovedì 7 giugno 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
Il presente documento verrà subito reso a pubblica menzione attraverso il sito del MLNV www.mlnv.org
 
 

RICORDIAMO IL PROF. VITTORIO MARCHI

Vogliamo ricordare, e lo facciamo con immenso piacere, il Prof. Vittorio Marchi, professore di fisica quantistica e ricercatore.
Lascia il corpo fisico nel 2017, in silenzio, per una caduta dal balcone, accidentale o forse in qualche modo indotta… perché Vittorio Marchi poteva essere un po’ scomodo per il sistema.
Un Essere straordinario nel vero senso della parola, cioè fuori dall'ordinario e che crediamo meriti di essere ricordato per le parole ed i concetti meravigliosi che lo hanno contraddistinto e per i suoi insegnamenti di notevole portata ulteriormente supportati dalla fisica quantistica.
Un Uomo forse scomodo perché parlava di Tesla (e della sua uccisione in quanto scienziato che si scontrava con gli interessi del sistema), del progetto HAARP (capace di procurare uno tsunami atmosferico in pochi istanti o rendere l'atmosfera così surriscaldata da essere paragonata ad un enorme forno a microonde o ancor peggio capace di controllare le menti), della smart card (creata dalla mondex , contenente tutti i dati personali…anagrafici, sanitari, dati relativi al reddito e così via…e che viene fatta passare come una carta vantaggiosa nascondendo invece il pieno controllo umano perché ,se per qualche motivo il sistema decide di bloccarla, non è più possibile acquistare nemmeno un pezzo di pane.
Il Prof. Marchi parla della inesistenza della morte, grande business che ha generato la paura, il nostro peggior nemico e che viene confermata e perpetuata dalla società, da certe religioni, dalla cultura familiare, dalla scuola, dall'educazione sociale (vedi il testo L'UNO DETTO DIO, ed. Macro, pag.45). Tutto è un continuum, afferma il Professore, un continuo cambiamento di stato e fa l'esempio dell'acqua che può diventare vapore o ghiaccio ma resta comunque acqua, dipende dal suo grado di vibrazione.
Lo stesso può valere per un seme che diventa albero e che attraverso il frutto per esempio ritorna seme, per poi continuare ad essere albero.
Possiamo comprendere che nel seme è già presente l'informazione dell'albero come nell'albero esiste già l'informazione del seme.
Tutto perciò è semplicemente informazione e vibrazione.
Non c'è morte perché non c'è nascita, ma solo un cambio di stato o di vibrazione.
Non esiste né passato né futuro, concetti inventati dall'uomo, ma esiste solo il sempre.
C'è solo il presente da vivere, in modo cosciente, sapendo che la realtà è: uno per tutti e tutti per uno, come fa il corpo umano (ad immagine e somiglianza dell'intero corpo sociale) in cui vediamo cosa accade quando anche una sola cellula è in disequilibrio… tutte le cellule del corpo si attivano per darle una mano perché sono così intelligenti da sapere inconsciamente che, se non fanno questo, l'intero sistema va in crisi. (economia del corpo umano).
Basterebbe essere consapevoli di questo, dice il Prof. Marchi, per capire come può funzionare davvero l'economia mondiale!
Se ognuno di noi percepisse tutto questo nella sua veridicità illuminerebbe non solo sé stesso, ma anche il mondo dei propri simili.
E' necessario che tutta l'umanità cambi il proprio modo di pensare, deve smettere di creare situazioni di competizione anziché di collaborazione e se non fa questo è destinata all'estinzione rendendosi essa stessa responsabile della distruzione dell'intero sistema sociale.
Non possiamo pensare che le cose cambino in meglio se partiamo sempre dallo stesso punto (follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi).
Altro argomento interessante è il senso della vita: il senso è avere la migliore versione della migliore visione di quello che noi siamo come esseri umani e Divini, sapere chi siamo e perché siamo qui e per cosa siamo portati.
Egli ci esorta a spender bene il nostro o i nostri talenti, che tutti abbiamo.
Concludiamo dicendo che riteniamo siano tutti argomenti tanto interessanti quanto impegnativi e per questo abbiamo voluto solo darne un accenno… per chi vuole, può trovare conferme ed approfondimenti nel web.
Le parole da noi usate sono le parole del Prof. Marchi e le potete trovare sul sito: https://youtu.be/Rx6deGDMMc8
WSM
Venetia, 4 giugno 2018
LP
 

MESSAGGIO CHE CI E’ CHIESTO DI CONDIVIDERE

 
Spogliare la Grecia è stato uno scherzo.
Aeroporti, qualche isola, industrie zero, terre poche, risparmi privati irrisori, demanio interessante.
Comunque la Grecia aveva un Pil inferiore alla sola provincia di Treviso.
E' bastato un sol boccone.
 
Per l'"italia" è diverso.
Un capitale enorme: secondo al mondo in quanto a risparmio privato, primo come abitazioni di proprietà, terre di valore assoluto e coste meravigliose.
Tra le prime 10 potenze industriali al mondo.
Biodiversità superiore alla somma di tutti gli altri paesi europei.
Capitale artistico momumentale superiore a quello di tutto il resto del mondo.
Francia, Germania, più qualche fondo americano, cinese e arabo, hanno fatto la spesa con la formula "paghi uno e prendi quattro".
Tutto il lusso e la grande distribuzione sono passati ai francesi insieme ai pozzi libici passati da Eni e Total. Poi anche Eni è diventata a maggioranza americana…
Anche il sistema bancario è passato ai francesi insieme all'alimentare.
I tedeschi si sono presi la meccanica, e il cemento.
Gli indiani tutto l'acciaio.
I Cinesi si son presi quote di Terna, e tutto Pirelli agricoltura.
Se ne sono andate Tim, Telecom, Giugiaro, Pininfarina, Pernigotti, Buitoni, Algida, Gucci, Valentino, Loro Piana, Agnesi, Ducati, Magneti Marelli, Italcementi, Parmalat, Galbani, Locatelli, Invernizzi, Ferretti Yacht, Krizia, Bulgari, Pomellato, Brioni, Valentino, Ferrè, laRinascente, Poltrona Frau, Edison, Saras, Wind, Ansaldo, Fiat ferroviaria, Tibb, Alitalia, Merloni, Cartiere di Fabriano…
 
Ma…"non hanno finito".
Sono rimaste ancora le case, i beni degli "italiani" e i loro risparmi. Circa 3000 miliardi di euro… Ora vogliono quelli!
I "mercati", le lobby, i fondi di investimento, di chi raccoglie i soldi delle mafie, dei traffici illeciti (anche di essere umani), di truffe internazionali, di salvataggi bancari, del "nero" delle grandi multinazionali, questi non hanno finito… camuffati da sistemi, a loro dire democratici e legati a logiche di mercato e finanziarie, e tutto con il benestare e la complicità del sistema mafioso italiano…
Ora tocca alle poche industrie rimaste, agli immobili, ai fondi pensioni, ai conti privati…
Ecco perché non serve a nulla mediare, non si placheranno, l'abbiamo già visto.
 
BISOGNA FERMARLI ORA!
Questa del video sottostante non sarà di certo la soluzione ma può esser un segnale forte, il primo Giugno 2018 alle 21.30 fermiamo i consumi di elettricità tutti assieme.
 
 
La soluzione è e rimane la liberazione dallo stato straniero italiano, non solo per i Veneti, ma probabilmente anche per gli italiani stessi e gli altri popoli della penisola italica.
WSM
Venetia 30 maggio 2018
Enrico Pillon
 

E IL PRESIDENTE ITALIANO CONTINUA A PREDICARE MA A RAZZOLARE MALE, MOLTO MALE!

DA CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA.
E così anche Mattarella, nel rispetto delle prerogative dei suoi predecessori, persiste a voler insegnare a vivere alle persone che lui chiama cittadini italiani.
Eppure sai benissimo che anche io non sono italiano, ma sono costretto ad esserlo con la frode e l'inganno, così come moltissimi altri Veneti, Napoletani, Siciliani, Sud-Tirolesi, Triestini, Sardi e così via.
Le tue parole ammorbano l'aria di libertà che noi vogliamo respirare affrancati a casa nostra e ti assicuro che tu non sei il mio presidente, per me non sei nessuno.
Come il delinquente re d'italia di allora, sei solo un tiranno, un nemico della mia Patria.
Per me le tue parole eloquenti sono come l'unto delle pietanze che danno apparentemente sapore, ma poi ti uccidono.
Risparmiati l'eloquenza su un 'Europa che nessuno dei "tuoi cittadini" ha mai scelto.
Abbi più rispetto della sovranità naturale di ogni essere umano, noi sei il padrone delle loro vite e come tutti prima o poi, anche te, come ogni altro essere umano, dovrai rendere rendere conto anche di queste pretese.
WSM
Venetia 11 maggio 2018
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

FIESOLE
Pensare di farcela senza l'Europa significa ingannare i cittadini".
Ancora: "Il sovranismo è inattuabile".
Le parole del Capo dello Stato che richiamano alla necessità di considerare la dimensione europea come la sola in cui affrontare e risolvere i problemi degli Stati arrivano mentre alla Camera è in corso
Come se Sergio Mattarella indicassse ai leader di Lega e 5 Stelle i paletti invalicabili di ogni esecutivo della Repubblica.
"Credere di farcela da soli è pura illusione o, peggio, inganno consapevole delle opinioni pubbliche".
Il Presidente della Repubblica è a Fiesole dove partecipa alla conferenza "The state of the Union".
"Tutti sanno che nessuna delle grandi sfide, alle quali il nostro continente è oggi esposto, può essere affrontata da un qualunque Paese membro dell'Unione, preso singolarmente".
Non manca un attacco diretto contro le dottrine sovraniste: "E' da qui che occorre partire per avviare una riscoperta dell'Europa come di un grande disegno sottraendoci all'egemonia di particolarismi senza futuro e di una narrativa sovranista pronta a proporre soluzioni tanto seducenti quanto inattuabili, certa comunque di poterne addossare l'impraticabilità all'Unione".
Poi la rottura del legame propagandistico tra Europa e burocrazia: "Numerosi concittadini europei – ha aggiunto il presidente – hanno smesso di pensare che l'Europa possa risolvere – nell'immediato o in prospettiva – i loro problemi. Vedono sempre meno nelle istituzioni di Bruxelles un interlocutore vantaggioso, rifugiandosi in un orizzonte puramente domestico, nutrito di una illusione: pensare che i fenomeni globali che più colpiscono possano essere affrontati a livello nazionale".
Il presidente tocca anche il tema della solidarietà, valore da ritrovare per ripensare e riformulare un corretto rapporto con le Istituzioni dell'Unione: "Se è stata la solidarietà a rendere possibile l'avvio della nostra Unione, non è senza significato tornare a quel legame – quasi primordiale – per affrontare i problemi odierni.
Lo è a maggior ragione in un contesto che vede crisi interne e internazionali, instabilità diffuse e venti di guerra, scuotere l'edificio europeo, rendendo esitante ogni ulteriore passo verso l'integrazione".

articolo proposto da Benedetto CELOT e tratto da (CLICCA QUI)

 

L’ITALIA NON ESISTE … E NON ESISTONO NEPPURE GLI ITALIANI.

L’Italia non esiste, non è mai esistita.
Non prendetevela con me, se non vi piace, ma con Giuseppe Prezzolini (*) «Il suo tentativo di formare uno stato nazionale è fallito.
Sarà forse una provincia dell’Impero europeo».
Scritto nel 1958 da New York.  
L’Italia non è una nazione, è una civiltà.
Non ha nessuna idea di nazione.
È municipale nella pratica e universale nelle aspirazioni.
Quanto di meraviglioso ha prodotto, l’Impero romano, la Chiesa, il Rinascimento, Cristoforo Colombo e Marco Polo, Giotto e San Francesco, Enrico Fermi e Guglielmo Marconi, non ha niente di italiano, ha molto di più, ha il respiro del mondo.
Poi c’è quella maledetta (o benedetta) pratica municipale, micragnosa, piccina, e l’abbiamo vista rappresentata alla grande negli ultimi sessanta giorni, durante i quali a nessuno è importato nulla dell’Italia perché semplicemente l’Italia non esiste.  
Nessuno che si voglia lordare le mani tendendole all’avversario per il bene dell’Italia, che tanto non esiste.
Esistono gli italiani, a nome dei quali ognuno parla, gli italiani vogliono, gli italiani hanno detto, gli italiani hanno scelto, e poi quelli nemmeno sono «gli italiani», sono i loro tifosi schierati contro tutti gli altri tifosi, che chiamano delinquenti, traditori, al soldo del nemico, e gli riserverebbero il patibolo.
Chi disse fatta l’Italia bisogna fare gli italiani forse si sbagliava, gli italiani esistono, sono sempre esistiti, oggi si chiamano Di Maio, Berlusconi, Salvini, Renzi, italiani esemplari per un’Italia che non esiste. 
Articolo proposto da Benedetto Celot e tratto da (CLICCA QUI)
(*)

Giuseppe Prezzolini
(Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982) è stato un giornalista, scrittore, editore, docente universitario e aforista italiano. Dal 1940 ebbe la cittadinanza statunitense.

Non posso che richiamarmi a quanto pubblicato il 22 gennaio u.s. col seguente comunicato:
I portavoce dei vari schieramenti politici, ventilando il rischio determinato dal disimpegno degli elettori, si danno battaglia sciorinando promesse e riforme che mai fino ad ora sono state realizzate o hanno portato ad una reale soluzione dei problemi che la gente ha tutti i giorni.
Ci mancava poi l'eloquente ipocrisia del presidente straniero italiano Mattarella anch'egli intervenuto contro il pericolo astensionismo dal voto alle prossime elezioni politiche.
Tutti dunque a sostenere la tesi che in democrazia non è solo un diritto ma è anche un dovere per i cittadini andare a votare.
Tutto vero … solo che non siamo in democrazia.
Si sa che "il lupo perde il pelo ma non il vizio" e così l'italia smaschera da sé il suo malcostume rimpiazzando la democrazia (governo del popolo) con la partitocrazia (governo dei partiti).
In realtà l'italia è uno stato che si è costituito sull'inganno e sulla frode (e non solo in danno del Popolo Veneto) e tutto questo è provato, è dimostrato e documentato e tutti i politici e le più alte autorità italiane lo sanno.
Considerata che l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, anche ogni sua autorità e
provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Ma questi, con la loro falsa faccia fanno finta di niente.
In una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
Nulla di più falso e menzognero perché il Popolo Veneto non ha mai scelto di essere italiano in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
E se a mentire è il massimo organo di giustizia e le più alte cariche istituzionali italiane … perché non devono mentire i partiti politici?
Ed è così che queste persone perpetuano la loro complicità cercando disperatamente di arrogarsi diritti che i cittadini dei vari popoli della penisola italica non hanno mai loro conferito.
Il crimine che tramandano è pesantissimo e ne sono profondamente compromessi.
Questa è loro gravissima responsabilità.
Si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
Tutta questa gente manca del "coraggio del giusto" perché sa di essere illegalmente costituita.
Tutta questa gente sa che deve tacere e mentire pur di mantenere inalterato il sistema malavitoso e clientelare che assicura loro una falsa apparenza di nazione.
Tutti a salvare le apparenze e tacendo sulle inquietanti verità che rendono tutti loro complici di un delitto pesantissimo che si perpetua giorno dopo giorno, gozzovigliano protetti da istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini da questi crimini.
In realtà l'italia è uno stato che difetta di uno dei tre elementi fondamentali per essere considerato tale, cioè manca del popolo, perché quello italiano non esiste.
Non si può essere italiani perché qualcuno me lo impone e mi impedisce di essere ciò che sono.
L’italia da sempre tenta di “estinguere” il Popolo Veneto attraverso l’indebita appropriazione della paternità culturale della civiltà Veneta e attraverso l’annichilimento delle proprie tradizioni, della propria lingua, dei propri usi e costumi.
Ma il Popolo Veneto esiste ancora oggi e i Veneti sono di nazionalità Veneta e di certo non sono italiani, perché non lo sono mai diventati. 
Dobbiamo ripristinare la legalità sui nostri territori e lo si può fare solo non riconoscendo l'autorità delle istituzioni italiane costituite con la frode e l'inganno e che ci derubano di tutto ciò che abbiamo e pretendono di dominarci.

WSM
Venetia, 22 gennaio 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
e non dimentichiamo il comunicato pubblicato da Marco Baio il 22 luglio 2016:
Dopo il crollo dell’Impero Romano il termine Italia cadde in disuso e rimase soltanto un termine dotto ma non più utilizzato nella pratica.
Successivamente continuò ad essere chiamata da pochissimi  “Italia” la parte settentrionale della Penisola che era una propaggine dell’Impero Romano Germanico : infatti erano in pochi ad identificare tali possedimenti Imperiali col nome di Regno d’Italia , ma veniva identificato con il nome più diffuso di Regno Longobardorum che non si estese mai oltre i territori centrali della penisola.
Col passare dei secoli e la nascita nella Penisola dei Comuni indipendenti e delle gloriose Repubbliche Aristocratiche marinare (Genova-Venezia-Pisa-Amalfi) il termine Italia fu pressochè dimenticato tanto che lo si poteva trovare scritto in epoca rinascimentale sul dizionario dei termini  in disuso. Ci vollero diversi secoli prima che il termine Italia venisse spolverato e rimesso in circolo, ironia della sorte colui che riportò in auge tale termine non fù un “Italiano” ma un Corso  di nome Napoleone Bonaparte (Giacobino-Massone-anticlericale): brillante generale , e furbo opportunista, che al termine Italia diede un’altra connotazione che non aveva mai avuto prima , quella di Nazione.
Quando valicò le Alpi per la prima volta (1796) investì l’equilibrio Geo-Politico della Penisola  distruggendo stati secolari e inventandosi stati a suo uso e consumo che duravano una stagione o poco più.
Egli diffuse nei salotti filo-giacobini “nostrani” l’ideale di Italia intesa come un unica Nazione , e ci volle ben poco per far si che  in tutta la penisola occupata “sbocciassero” centinaia di logge massoniche intente alla realizzazione materiale di questa idea così effimera ed astratta.
Dopo il Congresso di Vienna (1814-1815) e la risistemazione Geo-Politica della Penisola dopo il caos Napoleonico, piccole affiliazioni massoniche (Carboneria) continuarono a portare avanti l’utopistico “sogno”:  lo fecero con attentati ,macchinazioni , tradimenti , doppiogiochismo ecc….  
. I così tanto acclamati “padri della Patria” che in un modo o nell’altro erano collegati a tali organizzazioni settarie si inventarono di sana pianta la storia della “patria bimillenaria” che non era mai esistita.
Si inventarono un unico popolo che non c’era e non c’era mai stato, chiamarono guerre d’indipendenza guerre che in realtà erano d’espansione e usurpazione territoriale di stati legittimi e indipendenti.
Ancora oggi la classe politica vuole far credere a tutti che l’Italia esiste come Nazione, e tutte quelle “belle” parole che si  sentono dire e ripetere fino alla nausea dai media e dai politici che fanno tutto tranne il loro mestiere sono volte al mantenimento di questo stato fantoccio.
Se si è fatta attenzione , si giunge all’oggettiva conclusione che L’Italia è solo una Penisola e gli Italiani sono in realtà solo i Popoli della penisola italica
In  definitiva, la tanto pubblicizzata “Patria Italiana” non esiste e non esisterà mai, a meno che quelli che se la sono inventata non riusciranno nel loro intento a cancellare da tutti noi la nostra vera identità e la nostra vera Patria ancor più di quanto abbiano già fatto. 
 Voglio concludere questo articolo riportando le parole esatte del grande ministro asburgico Metternich:
 “La parola Italia è una denominazione geografica , una qualificazione che pertiene la lingua ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle”.
 
 

GIORNATA MONDIALE PER LA LIBERTÀ DI STAMPA

Dopo la dimostrazione di quanta falsità siano capaci i giornalisti prezzolati e al soldo della "verità di regime", (ricordiamo come insistentemente e falsamente si siano espressi contri di noi la Tribuna di Treviso, il Gazzettino, l'Espresso…), condivido l'appello di Amnesy International … oppss… AMNESTY INTERNATIONAL ma solo per una questione di principio non certo per ideologia o politica.
Certamente l'italia, originata sulla frode e l'inganno, dovrebbe solo tacere invece di magnificarsi con eloquenti e demagogici discorsi ed evitare di appropriarsi anche delle ragioni autentiche e delle verità di chi lotta per mantenere libera l'informazione.
Abbiamo il diritto di liberarci di questa infamia che ci opprime e ci impedisce di vivere da uomini liberi.
Solo allora potremo avere una vera e libera informazione.
WSM
Venetia 3 maggio 2018
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
Sto scrivendo nella cella di una prigione.
Prima di cominciare ad impietosirvi, però, ascoltate ciò che ho da dire.
Sì, sono stato rinchiuso in una prigione di alta sicurezza in mezzo al nulla.
Sì, vivo in una cella le cui porte di ferro si aprono e si chiudono con rumori pesanti.
Sì, i pasti mi vengono serviti attraverso una fessura nella porta.
Sì, anche il piccolo cortile con il suo pavimento di pietra dove cammino avanti e indietro, è coperto da sbarre.
Sì, non posso vedere nessuno tranne il mio avvocato e i miei figli; non mi è nemmeno concesso di scrivere ai miei cari.
Tutto questo è vero, ma non è tutta la verità.
Sono uno scrittore.
Ovunque voi mi chiuderete, io viaggerò per il mondo sulle ali dei miei pensieri.
Sono le parole di Ahmet Altan, giornalista e scrittore turco.
Come lui, oltre 120 giornalisti in Turchia sono in carcere solo perché hanno continuato a fare il loro lavoro.
Nella Giornata mondiale sulla libertà di stampa chiediamo, con ancora più forza, che siano tutti liberati. Aiutaci anche tu. 
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tratto da (CLICCA QUI)
 

I BALORDI E LA TOMBA DI RUFUS SACCHEGGIATA

Un particolare ringraziamento ai balordi, di ogni ordine e grado che hanno saccheggiato la tomba di Rufus, depredandola dei fiori piantati … eppure ero stato intimamente avvisato proprio di un simile spregevole atto e l'auto che mi ha seguito a lungo era poco distante dal posto anche ieri.
Grazie a voi… siete proprio malati, curatevi sciacalli!
2 aprile 2018
Ciao Rufus.
Oggi 1 aprile 2018, Pasqua di resurrezione, è giusto un anno dalla tua dipartita.
Buon nuovo compleanno cagnone mio … sapessi quanti mi manchi.
Un piccolo omaggio a te Patriota e compagno di vita per oltre un decennio.
Aspettami fiducioso perché farò di tutto per conquistarmi il paradiso, fosse anche solo per reincontrarti e stare di nuovo insieme, ma per sempre.
Ciao Sergio.
 
La tua bontà è sempre stata grande …. un esempio anche per molti "umani".
 
 

PASQUA 2018 – 1 APRILE – CARO EL ME RUFUS

Ciao Rufus.
Oggi 1 aprile 2018, Pasqua di resurrezione, è giusto un anno dalla tua dipartita.
Buon nuovo compleanno cagnone mio … sapessi quanti mi manchi.
Un piccolo omaggio a te Patriota e compagno di vita per oltre un decennio.
Aspettami fiducioso perché farò di tutto per conquistarmi il paradiso, fosse anche solo per reincontrarti e stare di nuovo insieme, ma per sempre.
 
La tua bontà è sempre stata grande …. un esempio anche per molti "umani".