ATTUALITA

TRIESTE OCCUPATA DALL’ITALIA

546957_284123898374194_1442187724_nTRIESTE, UN TERRITORIO LIBERO, OCCUPATO DALL'ITALIA.
 
per NON DIMENTICARE MAI e COMPRENDERE com'è iniziata la distruzione dell'Italia per Trieste!!
Di Davide Tonchella.

L' "OTTOBRE NERO" DEL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE 8 OTTOBRE 1953. – NOTA BIPARTITA
con la quale gli angloamericani dichiaravano di voler affidare l'amministrazione della zona A all'Italia, che provoco' l'esodo in massa di decine di migliaia di istriani dalla Zona B a Trieste, e di decine di migliaia di cittadini, da Trieste e Zona A in Australia, che fino allora avevano fiduciosamente atteso sulla loro terra l'attuazione pratica dello Statuto Permanente del Territorio Libero di Trieste.
Lo slogan in voga in quell'epoca era — come ben ricorderete –: "la madre ritorna i figli partono"

5 O220px-Trieste-Italy_borderTTOBRE 1954. – MEMORANDUM D'INTESA
siglato a Londra dalla Gran Bretagna, dagli Stati Uniti, dalla Jugoslavia e dall'Italia, con il quale veniva affidata all'amministrazione civile e provvisoria della Zona A, all'Italia e della Zona B alla Jugoslavia.

26 OTTOBRE 1954. – RITORNO DELL'AMMINISTRAZIONE ITALIANA A TRIESTE
con il suo ordinamento, le sue leggi ed i suoi funzionari, e purtroppo, con i piani di smantellamento della nostra economia.

7 OTTOBRE 1966. – PIANO CIPE
che con una presunta ristrutturazione cantieristica in campo nazionale infierisce un colpo mortale al glorioso cantiere San Marco e liquida la non meno rinomata Fabbrica Macchine di Sant'Andrea.

8 OTTOBRE 1966. – INSURREZIONE POPOLARE
contro il famigerato piano CIPE e l'amministrazone italiana.
I dimostranti gridavano alla polizia confluita da tutte le parti d'Italia: "Andate a casa vostra!" "Lasciateci lavorare", ed altri ancora inneggiavano al Territorio Libero di Trieste.

Vi furono oltre mille fermi fra gli "insorti" e pesanti condanne nel processo che segui'.

 
4_1728947589040046431

IL PIANO KALERGI E IL GENOCIDIO VOLUTO DEI POPOLI EUROPEI

l'italia e le sue forze dell' (dis)ordine sono complici

non ci sono rifugiati e povera gente che scappa da guerre e carestie, ma giovani maschi, nutriti e ben messi.
Quando il numero sufficiente sarà raggiunto (ed è tempo ormai) si infiammerà il saccheggio e la depredazione, una vera e propria guerra senza quartiere, casa per casa.
Come mai questa gente riesce a raggiungere le nostre Terre Marciane e nonostante vengano intercettati poi riescono a fuggire al controllo delle forze dell’ordine straniere italiane ?
Come fanno a scappare ?
Riescono a dileguarsi perché è loro permesso, anzi vengono aiutati in questo e il sistema straniero italiano è COMPLICE di questo programma di aggressione anche contro il nostro Popolo.
È urgente che costituiamo le CERNIDE con i Gruppi Civili di Autodifesa in ogni Municipalità e con essi dare l’avvio alla costituzione della Polizia Nazionale Veneta con almeno una Brigata Federale per i controlli dei confini della nostra Patria.
Gli appartenenti alle forze dell’ordine straniere italiane prendano seriamente in considerazione la possibilità di chiedere di partecipare a questo programma sotto l’egida del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio … fra un po’ sarà tardi anche per loro.
WSM
Con onore e rispetto
Venetia, 17 luglio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
Kalergi, sconosciuto all'opinione pubblica, nelle classi di storia e tra i deputati è considerato come il padre di Maastricht e del multiculturalismo.
"La novità del suo piano non è che accetta il genocidio come mezzo per raggiungere il potere, ma che pretende creare dei subumani, i quali grazie alle loro caratteristiche negative come l'incapacità e l'instabilità, garantiscano la tolleranza e l'accettazione di quella "razza nobile".
Honsik, op.cit.

I sostenitori della Globalizzazione si sforzano di convincerci che rinunciare alla nostra identità è un atto progressista e umanitario, che il "razzismo" è sbagliato, ma solo perché vorrebbero farci diventare tutti come ciechi consumatori.

Il piano Kalergi:
il genocidio dei popoli europei
di Riccardo Percivaldi
L’immigrazione di massa è un fenomeno le cui cause sono tutt’oggi abilmente celate dal Sistema e che la propaganda  multietnica si sforza falsamente di rappresentare come inevitabile. Con questo articolo intendiamo dimostrare una volta per tutte che non si tratta di un fenomeno spontaneo. Ciò che si vorrebbe far apparire come un frutto ineluttabile della storia è in realtà un piano studiato a tavolino e preparato da decenni per distruggere completamente il volto del Vecchio continente.
LA PANEUROPA
Pochi sanno che uno dei principali ideatori del processo d’integrazione europea fu anche colui che pianificò il genocidio programmato dei popoli europei. Si tratta di un oscuro personaggio di cui la massa ignora l’esistenza, ma che i potenti considerano come il padre fondatore dell’Unione Europea. Il suo nome è Richard Coudenhove Kalergi. Egli muovendosi dietro le quinte, lontano dai riflettori, riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto di unificazione europea.[1]
Nel 1922 fonda a Vienna il movimento “Paneuropa” che mira all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti. L’unificazione europea avrebbe costituito il primo passo verso un unico Governo Mondiale.
Con l’ascesa dei fascismi in Europa, il Piano subisce una battuta d’arresto, e l’unione Paneuropea è costretta a sciogliersi, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale Kalergi, grazie ad una frenetica e instancabile attività, nonché all’appoggio di Winston Churchill, della loggia massonica B’nai B’rith e di importanti quotidiani come il New York Times, riesce a far accettare il suo progetto al Governo degli Stati Uniti.
L’ESSENZA DEL PIANO KALERGI
Nel suo libro «Praktischer Idealismus», Kalergi dichiara che gli abitanti dei futuri “Stati Uniti d’Europa” non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’elite al potere.
«L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura  eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di personalità. [2]
Ecco come Gerd Honsik descrive l’essenza del Piano Kalergi
Kalergi proclama l’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinchè l’Europa sia dominabile dall‘elite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di bianchi, negri e asiatici. A questi meticci egli attribuisce crudeltà, infedeltà e altre caratteristiche che, secondo lui, devono essere create coscientemente perché sono indispensabili per conseguire la superiorità dell‘elite.
Eliminando per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile. Abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa.
I politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono i suoi progetti. I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che si dirige a Bruxelles e a Maastricht. Kalergi, sconosciuto all’opinione pubblica, nelle classi di storia e tra i deputati è considerato come il padre di Maastricht e del multiculturalismo.
La novità del suo piano non è che accetta il genocidio come mezzo per raggiungere il potere, ma che pretende creare dei subumani, i quali grazie alle loro caratteristiche negative come l’incapacità e l’instabilità, garantiscano la tolleranza e l’accettazione di quella “razza nobile”. [3]
DA KALERGI AI NOSTRI GIORNI
Benché nessun libro di scuola parli di Kalergi, le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati con negri e asiatici per distruggerne l’identità e creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze. Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia.
In suo onore è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy.
 
La Società Europea Coudenhove-Kalergi

 

 

 

 

 

 

 

 

ha assegnato alla Cancelliera Federale Angela Merkel il Premio europeo nel 2010

Il 16 novembre 2012 è stato conferito al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy il premio europeo Coudenhove-Kalergi 2012 durante un convegno speciale svoltosi a Vienna per celebrare i novant’anni del movimento paneuropeo. Alla sue spalle compare il simbolo dell’unione paneuropea: una croce rossa che sovrasta il sole dorato, simbolo che era stato l’insegna dei Rosacroce.
L’incitamento al genocidio è anche alla base dei costanti inviti dell’ONU ad accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea. Secondo un rapporto diffuso all’inizio del nuovo millennio, gennaio 2000, nel rapporto della “Population division” (Divisione per la popolazione) delle Nazioni Unite a New York, intitolato: “Migrazioni di ricambio: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento, l’Europa avrebbe bisogno entro il 2025 di 159 milioni di immigrati. Ci si chiede come sarebbe possibile fare stime così precise se l’immigrazione non fosse un piano studiato a tavolino. È certo infatti che la bassa natalità di per sé potrebbe essere facilmente invertita con idonei provvedimenti di sostegno alle famiglie. È altrettanto evidente che non è attraverso l’apporto di un patrimonio genetico diverso che si protegge il patrimonio genetico europeo, ma che così facendo se ne accelera la scomparsa. L’unico scopo di queste misure è dunque quello di snaturare completamente un popolo, trasformarlo in un insieme di individui senza più alcuna coesione  etnica, storica e culturale. In breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e costituiscono tutt’oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei governi volte al genocidio dei popoli europei attraverso l‘immigrazione di massa. G. Brock Chisholm, ex direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità  (OMS), dimosta di avere imparato bene la lezione di Kalergi quando afferma:
 «Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione delle  nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un’autorità centrale» [4]
CONCLUSIONE
Se ci guardiamo attorno il piano Kalergi sembra essersi pienamente realizzato. Siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione dell’Europa. L’assioma portante della “Nuova civiltà” sostenuta dagli evangelizzatori del Verbo multiculturale, è l’adesione all’incrocio etnico forzato. Gli europei sono naufragati nel meticciato, sommersi da orde di immigrati afro-asiatici. La piaga dei matrimoni misti produce ogni anno migliaia di nuovi individui di razza mista: i “figli di Kalergi”. Sotto la duplice spinta della disinformazione e del rimbecillimento umanitario operato dai mezzi di comunicazione di massa si è insegnato agli europei a rinnegare le proprie origini, a disconoscere la propria identità etnica.
I sostenitori della Globalizzazione si sforzano di convincerci che rinunciare alla nostra identità è un atto progressista e umanitario, che il “razzismo” è sbagliato, ma solo perché vorrebbero farci diventare tutti come ciechi consumatori. È più che mai necessario in questi tempi reagire alle menzogne del Sistema, ridestare lo spirito di ribellione negli europei. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l’integrazione equivale a un genocidio. Non abbiamo altra scelta, l’alternativa è il suicidio etnico.
 
Tratto da (CLICCA QUI)
 

RUSSIA, PARLA DUGIN … “ISIS STRUMENTO DEGLI USA, STIAMO ANDANDO VERSO IL DISASTRO”

Russia, parla Dugin, il guru di Putin: "Isis strumento degli Usa, stiamo andando verso il disastro"
Pubblicato su 25 Giugno 2015 da FRONTE DI LIBERAZIONE DAI BANCHIERI – CM in POLITICA
Già professore all’Università di Mosca, Alexander Dugin è politologo e filosofo russo tra i più vicini al Cremlino. Lo abbiamo intervistato in occasione della presentazione svoltasi ieri a Milano del libro Rinascita di un Impero. La Russia di Vladimir Putin (Circolo Proudhon Edizioni) organizzata dal quotidiano online L’Intellettuale Dissidente e dall’Associazione Culturale Lombardia-Russia presidiata da Gianluca Savoini.
In questo momento storico si parla molto di sanzioni alla Russia. Lei le vive sulla sua pelle perché ha delle difficoltà a viaggiare nei Paesi alleati degli Stati Uniti. Per quale motivo?
«Le sanzioni contro di me sono in vigore negli Stati Uniti ma non ancora in Europa. Vedremo col passare …

Già professore all’Università di Mosca, Alexander Dugin è politologo e filosofo russo tra i più vicini al Cremlino. Lo abbiamo intervistato in occasione della presentazione svoltasi ieri a Milano del libro Rinascita di un Impero. La Russia di Vladimir Putin (Circolo Proudhon Edizioni) organizzata dal quotidiano online L’Intellettuale Dissidente e dall’Associazione Culturale Lombardia-Russia presidiata da Gianluca Savoini.
In questo momento storico si parla molto di sanzioni alla Russia. Lei le vive sulla sua pelle perché ha delle difficoltà a viaggiare nei Paesi alleati degli Stati Uniti. Per quale motivo?
«Le sanzioni contro di me sono in vigore negli Stati Uniti ma non ancora in Europa. Vedremo col passare dei mesi o degli anni cosa succederà. È importante perché io sono il primo uomo che è stato sanzionato dagli americani per le sue idee: per i miei pensieri, per le mie dichiarazioni. Io non faccio parte di nessun gruppo terroristico, sono un intellettuale. Questo è emblematico. La democrazia liberale arriva in un momento di contraddizione: nel nome della libertà di espressione si sanzionano le personalità che esprimono opinioni diverse dal Pensiero unico. L’Occidente condanna i totalitarismi, eccetto il terzo totalitarismo, che è quello liberale che censura nel nome della libertà di pensiero e di espressione. La nostra è una realtà orwelliana, o peggio, viviamo nel “migliore dei mondi” di Huxley: il nostro è un totalitarismo soft».  
Dall’altra parte, anche Vladimir Putin ha stilato una lista di personalità non gradite. Tra queste vi è anche un intellettuale, se così possiamo chiamarlo: Bernard-Henry Levy…
«Si tratta di una provocazione. Bernard-Henri Levy è un mio nemico diretto. Ha fatto una lezione intera a Kiev contro il mio libro La quarta teoria politica. Ha criticato le mie idee, è a favore del governo golpista ucraino, appoggia il nazionalismo e il liberalismo russofobo. Le sanzioni non sono solo contro di lui, ma anche contro altri personaggi come il leader dei Verdi francesi Daniel Cohn Bendit. Putin ha quindi ricambiato, si tratta di una risposta alle sanzioni. In più i nomi nella lista non sono intellettuali ma vere e proprie spie…».
Vladimir Putin è stato tagliato fuori dall’ultimo G7, ma in compenso Matteo Renzi lo ha accolto festosamente a Milano quando è venuto a visitare l’Expo. Non c’è una schizofrenia in questo atteggiamento?  
«La volontà di escludere la Russia dal G7 è stata puramente simbolica. Pensate che il summit divenne G8 dopo il crollo del muro di Berlino con la presa del potere di Boris Elstin, il quale ha tradito allora la Russia. Il suo invito è legato alla perdita di sovranità del nostro Paese. Quando la Russia con Putin ha riacquistato maggiore sovranità è stata tagliata fuori. Per i russi questa non è di un’umiliazione ma un premio».  
E riguardo alle sanzioni economiche europee che opinione si è fatto?  
«Credo i Paesi europei abbiano tutte le ragioni per continuare a cooperare con la Russia. Per motivi economici, energetici, finanziari, industriali e commerciali, le sanzioni non giovano ai loro interessi. Le società europee non possono comprendere il perché di queste sanzioni, non ci sono basi economiche. Eppure i vertici di Bruxelles, tutti i capi europei, sono schizofrenici. Da una parte hanno interesse a cooperare con i russi, dall’altro invece non sono liberi per colpa della volontà statunitense per cui c’è una situazione di equilibrismo. Il mondo unipolare diretto da Washington ci porta al disastro e Matteo Renzi è ostaggio di queste relazioni internazionali».  
Quali sono le conseguenze per noi italiani, un Paese storicamente legato alla Russia?  
«È il Nord dell’Italia che paga soprattutto questa politica delle sanzioni. Di meno, invece, la Russia che ha rapporti commerciali anche con il mercato asiatico. Penso all’export italiano legato all’agricoltura, all’artigianato, ai prodotti industriali».  
Parliamo di politica internazionale. Lei sembra convinto che ci sia un collegamento tra gli Stati Uniti e l’Isis.
«È evidente che il fondamentalismo islamico è stato manipolato fin dall’inizio dagli americani. Inizialmente è stato lo strumento per la lotta ai movimenti islamici filo-sovietici, poi è stato il pretesto e il nemico perfetto per le battaglie degli Stati Uniti in Medio Oriente, così dalla guerra in Afghanistan in poi. Credo che l’Isis non sia una realtà omogenea, all’interno ci sono diverse correnti, e una di queste è legata a doppio filo con gli Stati Uniti, ci sono documenti che lo dimostrano tra questi anche quelli di Edward Snowden. La politica estera americana tradizionalmente governa attraverso il caos e l’Isis fomenta questo caos».  
Il fondamentalismo islamico è stato affrontato dal governo russo negli anni della guerra in Cecenia. In che modo? Come possiamo noi europei sconfiggere l’Isis?  
«La Russia ha utilizzato una strategia delle divisioni tra un Islam tradizionale, euroasiatico, un islam politico, artificiale e antitradizionale, antisufista. Facendo questa divisione noi siamo riusciti a separare due rappresentazioni appoggiando l’islam tradizionale, garantendo molte libertà ai capi tradizionali. Detto ciò, i musulmani tradizionali hanno ricevuto più di quello che immaginassero. Anche il potere, la libertà di introdurre le leggi islamiche nella società, come nella Cecenia; ma il prezzo era quello di lasciare l’islam radicale, politico, atlantista. Questa è la doppia anima dell’islam, esistono correnti tradizionalisti e correnti pro-americane e pro-saudite che sono pericolose».  
Nel Caucaso fa presa l’Isis sui musulmani?
«Al Nord del Caucaso ci sono piccoli gruppi legati all’Isis, ma non i numero tale da mettere in pericolo la nostra sicurezza. L’Islam tradizionale riconosciuto in Russia fa la guerra a queste frange».  
Recentemente nei Paesi Baltici c’è un dispiegamento delle forze militari della Nato. Sempre al Nord dell’Europa, nei Paesi Scandinavi, la Russia ha ammonito il governo svedese qualora dovesse entrare nella Nato. Cosa sta succedendo da quelle parti?
«Gli americani spingono l’Europa alla guerra con la Russia. Giocano sui rancori e i risentimenti storici tra il nostro Paese e i Paesi dell’Est europeo. La Russia non ha interesse in questo conflitto e vuole evitarlo a tutti i costi».
di Sebastiano Caputo

MARCIA A POTENZA DEL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DELLA NAZIONE NAPOLITANIA INDIPENDENTE (NNI)

 
MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NNI
SABATO 12 SETTEMBRE 2015 – NUOVA MARCIA A POTENZA
Sono un attivista di NAZIONE NAPOLITANA INDIPENDENTE (NNI), movimento culturale/politico/sociale per l'autodeterminazione popolare della nazione dell'ex regno di Napoli (1282-1816), già repubblica nel 1799.
Con i fondatori di NNI (Ciro Borrelli e Pasquale Aurilia)  abbiamo deciso di organizzare una super-marcia (multi-popolare) su Potenza (PZ), entro il secondo sabato di settembre.
A Potenza abbiamo già un amico, indipendentista napolitano pure lui, che ci procurerà il permesso per poter marciare nella città.
Il percorso avrà la partenza dallo stadio comunale Alfredo Viviani, e il capolinea al centro commerciale le piramidi, in modo tale da fare sosta e ristorazione prima di lasciare la città.

 

PER FERMARE LA “FUGA DALL’INFERNO” AFRICANO

"NON DOBBIAMO DARE ALL'AFRICA DI PIU',
DOBBIAMO TOGLIERGLI DI MENO.

Pubblichiamo questo post che, anche se realizzato in ambito politico italiano (di cui noi non riconosciamo legittimità perché di uno stato straniero occupante i nostri territori), apre gli occhi sulla realtà odierna dell'immigrazione.
WSM
Venetia, 25 giugno 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
PER FERMARE LA “FUGA DALL’INFERNO” AFRICANO
Ascoltate questa lezione di storia, legalità, economia e vita di un immigrato africano in Italia.
Dura solo pochi secondi, ascoltatelo bene,senza presunzione e preconcetto.
Se lo farete capirete perché come M5S insistiamo tantissimo sul fermare le cause delle migrazioni prima ancora che discutere della gestione dei migranti (nonostante le nostre siano le uniche proposte in tal senso in Parlamento).
Coi miei occhi, quando con AMKA Onlus facevo il volontario in Repubblica Democratica del Congo, ho visto centinaia di villaggi senza corrente elettrica, quindi senza presidio medico, sovrastati da immensi tralicci che portavano la corrente in Europa. E questo è solo un esempio…
Per fermare la fuga dall’inferno africano, come qualcuno lo chiama, non dobbiamo dare all'Africa di più, dobbiamo togliergli di meno.
Credetemi, nessun essere umano sceglie liberamente di lasciare casa sua se ha una sola possibilità di sopravvivere, se lo fa c’è sempre un motivo serio.
Petrolio, armi, coltan, diamanti, oro, pellicce, ebano…tutte cause delle migrazioni di massa.
Quando la smetteremo di sfruttare queste risorse senza un briciolo di etica allora sì, avremo cambiato il mondo senza bisogno nemmeno di sederci ai tavoli del G7 o dei 28 di Bruxelles.

VEDI IL VIDEO

L’EMERGENZA SUICIDI E IL SILENZIO DELLO STATO ITALIANO

L’emergenza suicidi va avanti (mai interrotta) nel TOTALE SILENZIO mediatico e politico!
Nel 2012, pochi mesi dopo l’insediamento al governo del membro Bilderberg Mario Monti, in Italia ha avuto luogo un’impressionante catena di suicidi, senza precedenti nella storia.

EGUITAGLIANemmeno durante le due guerre mondiali, quando intere famiglie erano costrette a periodi di digiuno, o avevano perso la casa e spesso dei familiari in guerra o nei bombardamenti, era accaduto qualcosa del genere.
La stangata IMU, “necessaria” per risolvere la questione allucinante del “Caso Montepaschi”, indusse al suicidio decine di persone che già erano allo stremo, e si sono viste recapitare l’ennesimo balzello da pagare.
Molti hanno dovuto chiedere prestiti alle banche (pagando interessi) per pagare le tasse!
Siamo alla follia, alla devastazione sociale ed economica, fare impresa in Italia ormai è cosa da multinazionali: chiudono i negozi e aprono nuovi centri commerciali, negozi del brand, che commerciano prodotti realizzati a migliaia di km da qui, nel terzo mondo, sfruttando manovalanza low cost.
E in questo modo, lasciano senza lavoro le nostre aziende, che già a livello di costo del lavoro non possono competere con gli schiavisti, a questo aggiungiamo le tasse, ed ecco spiegata la moria di aziende!
Tornando alla questione dei sucidi, non ne parla più nessuno, e l’impressione è quella di essere tornati alla “normalità”, quando in Italia nessuno si uccideva per problemi economici.
In realtà, la mattanza va avanti: con cadenza quasi quotidiana qualcuno decide di farla finita, e in una piccola percentuale dei casi, chi si suicida decide di “portare con sé” i propri cari, commettendo omicidi.
Le notizie di questo tipo, rimangono confinate alla stampa locale; in questo modo non si ha la reale percezione di quanto stia accadendo a livello nazionale.
Media e politici tacciono, e in questo modo è come se il problema non esistesse!
Perché in questo paese la gente si scandalizza e si indigna solo quando a “comandarlo” è la televisione; spesso è la pressione mediatica a indurre i politici a prendere decisioni, per placare gli animi o con scopi propagandistici, ma quanto ai suicidi, il problema viene semplicemente ignorato, è come se non esistessero i disperati, che di fatto sono e restano abbandonati a loro stessi.
Per quanto riguarda il governo, puoi finire pure sotto un ponte, sono affari tuoi.
Italiani, non vi suicidate, la vita è troppo preziosa, tenete duro e impegnatevi per cambiare le cose… per fare aprire gli occhi alle persone, perché SOLO ATTRAVERSO LA CONSAPEVOLEZZA ci sarà reale cambiamento.
Fino a quando il 90% degli italiani saranno burattini nelle mani dei media, non ci sarà cambiamento, al massimo potremo passare da un padrone all’altro, come una prostituta sfruttata che decide da quale magnaccia farsi sfruttare…
Tratto da (CLICCA QUI)
 

PUTIN CONTRO L’ORDINE MONDIALE UNILATERALE DEGLI USA

 
PUTIN ALL’EUROPA: “NON SIETE STANCHI DI ESSERE SERVI ECONOMICI DEGLI USA?”- LE SANZIONI STANNO AMMAZZANDO NOI E VOI: FATEVI FURBI! ECCO LA CLAMOROSA PROPOSTA DEL LEADER RUSSO
La “sorprendente” proposta della Russia all’Ue: stracciate il TTIP e unitevi all’Unione Eurasiatica
Deciderà l’Europa di averne avuto abbastanza dell’eutanasia economica imposta dalle sanzioni a Mosca volute dagli Usa?
Appare sempre più evidente come le sanzioni decise dall’UE e dagli Usa alla Russia in seguito alla crisi ucraina e più in generale il blocco finanziario contro Mosca abbiano prodotto le sue conseguenze più nefaste contro i paesi membri dell’Ue.
La Germania è stata la prima ad ammetterlo alla fine del 2014 con la sua economia ormai sull’orlo della recessione.
Ma si tratta di una considerazione ormai di uso comune all’interno dell’Ue.
L’ex primo ministro italiano Romano Prodi, ad esempio, ha scritto sul Messaggero che un’economia russa debole non è desiderabile e profittevole per l’Italia.
Secondo Prodi le sanzioni alla Russia per la crisi ucraina e l’abbassamento dei prezzi del petrolio e del gas faranno crollare il Pil russo del 5% annuo, determinando, a sua volta, un crollo delle esportazioni italiane del 50% nel paese.
In altre parole, scrive Zero Hedge, il mondo sta iniziando ad avvicinarsi ad un periocoloso punto di rottura: non è tanto l’esposizione finanziaria alla Russia, o la minaccia di un contagio finanziario che Mosca potrebbe soffrire.
Ma, peggio, è una questione molto più semplice che condurrà ad un’atroce sofferenza per i paesi europei: la mancanza di commercio con un partner strategico fondamentale in una fase di crisi già drammatica.
Mentre le Banche centrali possono continuare a monetizzare e ritardare il punto di rottura, creando bolle azionarie senza precedenti per gonfiare la fiducia di investitori e consumatori nel breve periodo, non possono “stampare commercio”, che resta il più importante veicolo di crescita nel sistema globalizzato attuale.

In questo contesto un articolo della Deutsche Wirtschafts Nachrichten va controcorrente ma nella giusta direzione nello scrivere come la Russia ha una proposta “sorprendente” verso l’Europa che questa dovrebbe prendere in considerazione, vale a dire rinunciare all’area di libero mercato con l’Usa – che impone la perdita di commercio con la Russia e quindi l’ennesimo anno di crollo economico – e unirsi all’Unione economica euroasiatica.
Dall’articolo si legge: “La Russia ha presentato una proposta sorprendente per superare le tensioni con l’Unione Europea: l’Ue dovrebbe rinunciare all’accordo di area di libero scambio con gli Stati Uniti, il TTIP, ed entrare come partner nella nuova Unione Economica Euroasiatica. Un’area di libero scambio con i vicini che avrebbe sicuramente più senso che un accordo con gli Usa. Sicuramente lo avrebbe ma  poi come come potrà l’Europa fingere indignazione quando la NSA si trova ad aver spiato ancora una volta uno dei sui “partner commerciali più stretti?”
Vladimir Chizhov, l’ambasciatore russo presso l’Unione Europea, ad Euobserver ha dichiarato: “La nostra idea è quella di iniziare contatti ufficiali tra l’Ue e l’EAEU il prima possibile.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha parlato di questo non tanto tempo fa.
Le sanzioni dell’UE alla Russia non sono un ostacolo.
Credo che il senso comune ci consigli di esplorare la possibilità di stabilire uno spazio comune economico nella regione euro-asiatica, incluso il focus nei paesi dell’Eastern Partnership [una politica Ue con legami più stretti con Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldovae Ucraina]”.
E ancora: “Potremmo pensare ad una zona di area di libero scambio che inglobi tutte le parti interessate in Eurasia”.

Chizhov descrive la possibilità come un’opportunità molto migliore per i paesi dell’Unione Europea: “Pensate saggio spendere così tante energie politiche per un’area con gli Usa mentre avete partner naturali così vicini da casa?”, ha dichiarato l’ambasciatore.
E quindi la palla è oggi nelle mani dell’Europa: con la sua recessione che da triple-dip sta per divenire quadrupla e con l’unica risposta che resta una spinta monetaria da una Banca centrale controllata da Goldman Sachs finalizzata a distruggere ulteriormente la classe media a favore di pochi fortunati, deciderà l’Europa di averne avuta abbastanza e spostare i suoi obiettivi strategici e di commercio dall’occidente – parlando del TTIP, il ministro dell’agricoltura tedesco ha recentemente dichiarato: “Non possiamo proteggere ogni slasiccia” –verso oriente?

Considerando che gli interessi delle corporazioni multinazionali e finanziarie che spingono verso il TTIP sono oggi dominanti attraverso le burocrazie non elette di Bruxelles, conclude Zero Hedge, la risposta è negativa.
E considerando che sono Renzi, Gentiloni e Mogherini a dover rappresentare gli interessi strategici nazionali, dall’Italia non possiamo attenderci altro che cieco servilismo all’”alleato” americano.
Tratto da (CLICCA QUI)

 

PERCHÈ SI A JUDICAU DE SARDINNIA ?

di Mariano Abis – ilsovranista.it

Perchè si a Judicau de Sardinnia?
Italy spa vs Jaudicau de Sardinnia.
Il tricolore tanto osannato dai media e vilipeso dalla gente, oppure il vessillo dei sardi tanto ignorato dai media del potere, ma tanto amato dalla gente?
MLNS
Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu.
Chi siamo.
Siamo tutto il popolo sardo, anche chi non si riconosce ANCORA nel movimento, ma che ne è rappresentato, in sintesi, dal suo gruppo dirigente.
Chi sono?
No, niente nomi, intendo spiegare cosa siamo, cosa ci proponiamo, quali strategie adottiamo, cosa chiederemo ai sardi, cosa chiederemo a noi stessi.
Già lo facciamo, ma da questa estate il nostro impegno per la sardegna sarà H24.
Ricordatecelo con forza se vedrete che per un momento avremo fatto una pausa, H24 e boh !
Però il nostro impegno deve essere assecondato, appoggiato.
Senza di voi non potremmo fare NIENTE.
Come non avremmo potuto fare niente se la gestione fosse ancora quella precedente.
Quella della fatidica data del 6 dicembre, giorno che ci ha visti confrontarci in una incredibilmente accesa riunione, con la parte ormai ininfluente e sostanzialmente immobilista del movimento.
Quella dell’ex presidente.
I proclami guerreschi e inutili, se non dannosi, contro la posatezza di ragionamenti logici, la forza del confronto pacato, le blindature contrapposte alla trasparenza.
Per nostra iniziativa a quella riunione di governo, parteciparono semplici appartenenti al popolo sardo, loro hanno visto tutto.
NOI siamo noi e la precedente gestione è fuori come un balcone.
Per il bene dei sardi.
Quella data ha certificato il nuovo corso del movimento.
E nessuno, nessuno ci può dire che non abbiamo fatto di tutto per appianare i contrasti, abbiamo dovuto constatare di essere di fronte ad un muro di gomma.
E infatti, da quella data in poi, ma questo, per ora, lo sappiamo solo noi, abbiamo lavorato duramente, quasi H24, portando a casa significativi risultati, i sardi ne verranno messi a conoscenza tra non molto tempo, ogni mela va colta al giusto punto di maturazione, frase sentita da qualche parte, ma la faccio finalmente mia.
Il fine è nobile, è la libertà di questa terra, ma dovremo essere convinti che i sardi la vogliono senza se e senza ma, Libertà e boh!
Non fateci pensare che a voi non interessi, non smussate la nostra determinazione.
Non distruggete il sogno della nuova gestione !
Vi vogliamo tutti intorno a noi, e non solo la gente, ma TUTTE le sigle indipendentiste, con le quali abbiamo intenzione di relazionarci con pari dignità.
Siamo nati per unire un popolo intorno ad un sogno.
Vorremmo un segno da parte vostra, ogni paese o città, dovrà avere un gruppo operativo, costante, non importa che si riconosca o meno nel movimento, serve che certifichi che in ogni dove dell’isola, ci siano patrioti che sposino i fini per i quali il movimento è nato.
Siamo alla ricerca “disperata” di menti pensanti e carismatiche, se tu pensi di esserlo, esci allo scoperto, se pensi di avere idee valide ed originali, ti vogliamo con noi.
Se pensi di avere ottime competenze, in qualsiasi settore, se vuoi, sei già al nostro fianco.
Siamo in una situazione che non consente più a nessuno l’ignavia, e se ti blocca il pensiero che esponendoti troppo, potresti generare guai per i tuoi cari, per la tua famiglia, sappi che con il tuo colpevole immobilismo già lo stai facendo.
E non accusare il movimento delle parole che seguiranno, sono espresse a titolo personale, le dice mariano abis.
Sono convinto che acquistare la libertà sia immensamente più semplice che esprimere una rappresentatività adeguata.
Perchè abbiamo sempre sbagliato nello scegliere.
Perchè ci hanno sempre rappresentato i peggiori, e la colpa è . u n i c a m e n t e . NOSTRA!
Non diamo, per carità, la colpa ad altri, loro, secondo il loro modo di pensare, hanno fatto bene, siamo noi che ci siamo sempre fatti impollare, con promesse e lusinghe fallaci.
Ma ciascuno di noi NON deve sentirsi rappresentato, ciascuno di noi deve essere il cambiamento.
Ciascuno di noi DEVE sacrificarsi per esso, prima il popolo , poi gli affetti, i nostri cari fanno parte del popolo, non è una contraddizione, se pensi che i tuoi cari possano star bene, in confronto agli altri, in un ambiente negativo, di sofferenza generale, stai sbagliando di grosso.
Come stai sbagliando, se pensi che il raggiungimento della nostra libertà sia il termine delle nostre lotte, no, sbagli, non possiamo star bene se intorno a noi esistono troppi fattori da cambiare, fattori mondialisti che ormai inglobano tutto il pianeta.
Noi sardi dovremmo essere il cambiamento globale, smettiamo di ragionare in termini locali, abbiamo il dna giusto per fare grandi cose a livello planetario.
CREDIAMOCI !
Se voglio arrivare a 100, a 100 devo mirare, se non a 120, poi il risultato dipenderà dalle nostre capacità e dalla nostra intelligenza, ma soprattutto dall’impegno che metteremo, H24, appunto.
Pensi di essere un gherreru balente? Coraggioso? Bene, non è certo un difetto, ma noi siamo pacifici, arriveremo alla libertà senza armi fisiche, ma con le armi della ragione e della passione.
Anche con le armi dell’esempio, a breve ne riparleremo.
Pensi di possedere un cervello realmente pensante? Una buona dose di carisma? Ecco, di te abbiamo bisogno.
DI TE ABBIAMO BISOGNO.
Di te che anteponi il benessere della tua gente ai tuoi interessi personali, di te che hai le capacità di relazionarti con il nostro progetto, di te che hai capito che ci stanno portando ad una disonorevole schiavitù.
Disonorevole perchè se non abbiamo combattuto per contrastarla, ce la saremo meritata.
Il momento è topico, rendiamocene conto, ciascuno dovrà fare la propria parte, secondo le sue capacità e attitudini, tu che militi in una formazione indipendentista, non ti chiediamo di abbandonare i tuoi compagni, convincili che stare ANCHE col movimento, porterà giovamento a tutti.
Abbandoniamo gretti atteggiamenti che ci vedono (no, che VI vedono) osannare partiti italiani in terra sarda, loro dipendono da roma, anzi no, sto sbagliando, dato che roma non conta un beato piffero di niente,  loro dipendono dai biechi finanzieri speculatori che stanno distruggendo il pianeta.
NOI SIAMO SARDI !!!
Riacquistiamo il nostro orgoglio di popolo, noi siamo noi, e dobbiamo lottare unicamente per il benessere della nostra gente, non vorrei vergognarmi di voi, una volta raggiunta la libertà, perchè la raggiungeremo, di vedervi, ancora una volta, scegliere gente che si vende al mondialismo più sfrenato, VIVIAMO E AGIAMO DA SARDI, solo questo vi chiediamo, e soprattutto scegliamo il cambiamento, non bisogna aver paura di cambiare, la realtà è sotto i nostri occhi, siamo alle soglie di una disumana schiavitù !
Tu che pensi di avere carisma e determinazione, che conosci le regole basilari del diritto internazionale, mettiti in contatto con noi, costruiremo nel tuo ambito locale, nel tuo paese, un gruppo che divulghi le tematiche care al nuovo corso del movimento.
Tu che sei esperto di coltivazioni, di progresso rurale, di te abbiamo bisogno !
Tu che sei esperto di informatica, di te abbiamo bisogno, estremo bisogno, in un ambito che riconosce il potere della rete come rilevantissimo, e chissà che non ti assegneremo dei grandi compiti, ai quali potrai essere orgoglioso di lavorare.
Tu che hai competenze nella difesa fisica di persone e valori,  tu che sei stato barracellu, o guardia giurata, delle tue competenze abbiamo bisogno.
Abbiamo bisogno di azzerare le inique aste giudiziarie, gli sfratti e i pignoramenti.
Anche tu, artista della penna, del pennello o del pentagramma, collabora con noi, abbiamo bisogno di comunicatori validi.
Tu che hai esperienze dirigenziali, noi le valorizzeremo.
Tu che sogni di costruire una comunità a impatto ambientale zero, tu che riconosci i valori della civiltà contadina e le aberrazioni del consumismo, ti metteremo nelle migliori condizioni di realizzare il tuo sogno, che sarà un esempio che certificherà che si può vivere felici senza le logiche che finora ci hanno imposto.
E tu che finora hai salvato famiglie e aziende dalla piovra bancaria ed equitaliana, dalla piovra italiana, sarai il benvenuto se deciderai di mettere al servizio dei sardi le tue competenze.
Hai un progetto innovativo?
Esponicelo.
Ci servono ingegneri, scienziati, comunicatori, esperti di istruzione e formazione, personalità introdotte in vari settori, storici, appassionati di archeologia, di tematiche energetiche, ci servono sardi motivati.
Ci servono costruttori.
Costruttori di libertà.
Ci servono sardi motivati.tutto questo solo a titolo personale, ma non solo, senza falsa modestia, o supponente e falsa umiltà, la teoria dulles (minuscolo, come minuscolo è il personaggio ) ci fa un baffo.
Mariano Abis
Mariano Abis
Tratto da (CLICCA QUI) ilsovranista.it
 

VOI ITALIANI

di Mariano Abisilsovranista.it
Ecco (CVD), come vi dominano, con la informazione fasulla, con messaggi subliminali ( tanto per non alzare troppo il tiro ), con le fasullerie della storia di regime, con l’archeologia ad uso e consumo del potere, ( un popolo come il sardo, con la sua storia splendida, vi fa paura), con la beffa della scuola, fabbrica di soldatini ubbidienti, con la mancanza di cultura, sostituita (quella buona, personale, ancestrale, quella che ciascuno di noi ha dentro, la naturalità del vivere e del raziocinio) dalla loro cultura a beneficio degli imbecilli creduloni, con la creazione di miti e misticismi, col ricorso al paradossale, con la imposizione costante di assurdità, che alla fine passano per verità assolute, con le ideologie, che grande fregatura.
Con la truffa globale più nascosta, ma facilmente smascherabile in presenza di logica, ah già la logica !
Tarpata dalla scuola, no, non parlo degli insegnanti, parlo della sua struttura costruttiva, tarpata dalle vibrazioni ( o su di lì ) dei supermercati, parlo del tempo perso a leggere contratti chilometrici, parlo del tempo prezioso che volutamente vi fanno perdere alle casse ed alla posta, parlo dello scippo più ignobile mai attuato, la ruberia del nostro preziosissimo tempo, certo la teoria dulles ha quantificato tutto questo, ad uso e consumo delle elite, non ci vogliono lasciare il tempo per informarci, per costruire la nostra cultura, la nostra, non la loro, per la loro vi obbligano a disperdere la quasi totalità del vostro tempo.
E quando vi devono concedere qualche privilegio temporale, preferiscono incanalarvi verso un cinema, uno stadio o una palestra, piuttosto che verso una biblioteca.
Centri di aggregazione sociale e culturale?
Giammai !
Da evitare accuratamente!
Da non pubblicizzare in tv, non sia mai che la gente ne tragga beneficio!
Raccomandate invece sono le sedi di partito, le associazioni umanitarie, ecologiste, caritatevoli in cerca di alibi esistenziali, loro si che svegliano coscienze rattrappite!
La politica o si fa, o la si subisce, mi chiedo cosa pretendete ancora da questa democraticità monca, cieca e claudicante, questa non è politica, è plagio.
Noi, il gruppo al quale appartengo, preferisce fare la storia, non la politica.
Il qui e ora, bella invenzione spirituale, peccato che abbiano fatto di tutto per assecondarla, promuoverla, gestirla, inficiarla; in se e per se, sarebbe cosa buona e giusta, in un ambito frizzante e confacente alla naturalità umana, non in ambiti inquinati da concetti cavernisti, autoescludenti, e sostanzialmente dissocianti, le sue positività concettuali in questi ambiti, scemano verso lo zero.
Le bacchettate sulle manine sinistre degli scolari, di novecentesca memoria , ora vengono sostituite con strategie più sofisticate, eh… beh….ne ho da dire sul sistema scuola, che ha creato vittime dietro e davanti alle cattedre, vittime nelle segreterie scolastiche, vittime tra i consigli di classe, impregnati da vuoti luoghi comuni.
Comode poltrone dirigenziali, piazzate là per verificare che tutto vada a buon fine, come programmato, proprio vero, più sono i peggiori, più si adagiano i loro sederi nella morbidezza di poltrone soffici, comode, ed altolocate, l’eterna demeritocrazia che certifica che solo i peggiori possono ambire a posizioni di privilegio, solita vostra storia di costume italico, purtroppo.
Purtroppo (per voi) , io non sono italiano, io non mi riconosco nel vostro popolo, artefattamente costruito, io mi illudo di ragionare ancora col lobo destro del cervello, lasciatemi almeno questa mia pia, personalissima illusione.
Se mi considerassi italiano, mi sarei già nascosto nel più profondo dei cunicoli, per evitare le ditate sarcastiche di tutto il resto del mondo.
Tutto da voi è irrazionale, referenziale, aleatorio, il razzismo al contrario, le comode poltrone dei centri di potere occupate da malefici imbecilli, servi per loro comodità di criminali speculatori finanziari, gente che compra popoli pagando i politici di turno, e la gente che applaude perchè escono alla televisione imbellettati e indossanti l’abito firmato, in ossequio alla pratica più ambita dall’italiano, quella dell’apparire.
Ma mi dite a cosa applaudite?
Alla vostra dabbenaggine che certifica che sono eleggibili solo i peggiori?
I più opportunisti?
Quelli che godono quando vi edono farvi la guerra tra voi?
Poveri contro disagiati.
Destroidi contro sinistroidi.
Omo contro etero.
L’eterna strategia di creare classi sociali, disparità economiche e finanziarie, il mondo malefico del consumo programmato dei neuroni proggressiti contrapposti a quelli radicali e conservatori, smettetela di fare politica, vi disunisce, scrivete la storia di popoli, scrivete le vostre storie.
Scrivete la storia del vostro popolo.
E sia ben chiaro, NOI porteremo la sardegna alla libertà, e non lo faremo uscendo dall’italia, no, lo faremo cacciandola in mare, tipologia di comportamento sostanzialmente ben diverso da quello che gli indipendentisti “nella norma” pensano di attuare, noi siamo noi, ragioniamo diversamente, cerchiamo almeno di non subire i loro condizionamenti, stiamo compiendo il nostro cammino de programmante, rifiutiamo i vostri idoli fasulli, rifiutiamo il fatto che pertini sia una icona, ma si, ve lo accetto, diciamo che è una icona, ma una ingombrante icona di italianità, contenti voi, contenti tutti.
Se sono questi i personaggi di cui vi gloriate, fate pure, italici, e continuate a vivere felici e soddisfatti, anzi, no continuate a dormire.
*************************
Sento una vocina in sottofondo che mi sussurra: ma chi sei tu per dirci queste amenità?
Cosa hai da insegnarci?
Appartieni ad un popolo che notoriamente è sempre stato tenuto ai margini, della cultura e dell’italianità!
**************************
Oh bella!
E’ proprio questo che ci salva, noi non siamo italiani, come non sono italiani i veneti, i siciliani o i campani, dalle nazioni che hanno una lingua, tradizioni, storia nazionale, nascerà il riscatto dell’italia, di tutto lo stivale, e finalmente non si sentirà più parlare di italia, di un unico popolo italico che popolo non è, perchè disomogeneo e sostanzialmente in dissidio tra le sue componenti.
Dai movimenti di liberazione dall’Italia, costruzione fittizia, nascerà il riscatto di tutti i popoli italiani, che potranno, per la prima volta nella storia, collaborare tra loro.

Mariano Abis

Mariano Abis
Tratto da (CLICCA QUI)ilsovranista.it
 

“SUICIDI DI STATO” … INCONTRO CON RITA ZANIBONI.

Ieri sera presso la sede della ditta LAGO in via dell'Artigianato II° n. 21 a Villa del Conte (Pd) alcuni membri del direttivo del MLNV hanno partecipato ad una conferenza tenuta da Rita Zaniboni concernente un drammatico ma attualissimo tema quello sull'eccidio del Popolo Veneto (e non solo), ovvero i “suicidi di stato”.
Con garbata fermezza e premurosa sensibilità umana questa donna ha illuminato con la sua determinazione la tragicità del problema, spesso e dolosamente occultata dalle responsabilità politiche del sistema italia.
Tutti hanno convenuto che è necessario creare una rete di solidarietà per aiutare chi vive questa drammatica situazione non dimenticando che proprio in momenti come questi, la fragilità umana, la dignità personale  e lo scoramento spesso acuiscono il senso di abbandono e di isolamento e l’incapacità per molti di chiedere aiuto.
Il MLNV è intervenuto con decisione soprattutto nel denunciare il “sistema italia” e le sue dirette responsabilità per la crisi economica palesando anche la scandalosa pretesa dello stato italiano di monopolizzare anche la solidarietà che da sempre contraddistingue pure il Popolo Veneto.
Per riuscire ad essere realisticamente risolutivi è necessario recuperare la legalità sui nostri territori e quindi le nostre più sane e cristiane tradizioni.
Oggi la società vive una programmata e voluta crisi che non è solo economica ma anche di legami e relazioni.
Lo stabile e tradizionale sistema di valori è stato minato di proposito con finalizzate e insidiose dinamiche di suggestione sociale che vogliono imporre mutamenti e stili di vita che non ci appartengono.
Semplicità e meno burocrazia, vera solidarietà umana che travalica i muri degli alveari in cui ci vogliono far vivere senza conoscerci.
La tradizionale società patriarcale, scandita da regole alle quali tutti si conformavano e da una rigida e autoritaria morale costituisce comunque il nostro “patrimonio genetico” e non può essere cancellato e ignorato, come oggi si tenta di fare.
Siamo il frutto di ciò che i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri avi sono stati in passato, con i loro errori, sacrifici, eroiche, epiche e ordinarie scelte di vita.
Noi dobbiamo aspirare ad una società libera e dobbiamo ripartire dai valori che creano ed onorano i nostri legami e le nostre relazioni e la via tracciata dalle tradizioni, dalla storia, dalla cultura del nostro Popolo sono una fonte di ricchezza e questo da molto fastidio a chi non vuole un Popolo risvegliato e cosciente.
Unica nota dolente la sconcertante pretesa di qualcuno di servirsi di quell’incontro per chiedere cospicue donazioni in favore di una sua attività.
Un grazie anche a Rosanna che ha organizzato e consentito quest'incontro.
Grazie, Rita.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia 12 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
approfondisci: (CLICCA QUI)
 

EMAIL DA ARCIPELAGO MULTIOCEANICO DELLE MICRONAZIONI UNITE

Ho notato che sul Sito del Governo Veneto Provvisorio, la pagina sui trattati/relazioni internazionali manca:
http://www.mlnv.org/main_gov/trattati-nternazionali/
Non solo, ma purtroppo manca almeno un Popolo, almeno una Nazione fra gli amici del Popolo Veneto.
Sono il governatore e fondatore dell'Arcipelago Multioceanico delle Micronazioni Unite (AMOMU), o della United Micronations Multi-Oceanic Archipelago (UMMOA) in inglese, l'unica micronazione al mondo riconosciuta da organizzazioni non governative (ONG) di prestigio, o organizzazioni intergovernative (OIG) che normalmente appoggiano movimenti indipendentisti di "macronazioni".
Non solo l'AMOMU ha un certo spessore nel Quinto (micronazioni virtuali e territoriali, e altre comunità politiche alternative) e Quarto Mondo (micro- e macronazioni etniche), ma anche le istituzioni dell'AMOMU hanno riconoscimento.
L'AMOMU ha infatti fondato Intermicronational World (IW), un'agenzia di notizie multilingue veramente alternativa, ma anche una radice o Internet alternativa, la Cesidian Root (CRt), e pure una piccola università, la Saint René Descartes University (StRDU), le cui lauree sono state modestamente riconosciute dal Comitato per il Nobel Norvegese (anche un nostro raccomandato come canditato per il Premio Nobel per la Pace, a dire il vero), la cui ricerca è stata perfino usata per convalidare la ricerca di altre università prestigiose, come la Illinois State Archaeological Survey [citazione], istituto archeologico della University of Illinois at Urbana-Champaign.
L'AMOMU o UMMOA è anche l'unica micronazione riconosciuta come partito internazionale da un'agenzia del governo degli Stati Uniti, la United States Patent and Trademark Office (l'Ufficio Statunitense dei Brevetti e dei Marchi di Fabbrica):
http://www.trademarks411.com/marks/86153190
Quello che ti scrive è il governatore dell'AMOMU, il caporedattore di International World, e modestamente il designer riconosciuto della bandiera rivoluzionaria di un'isola, la bandiera di Long Island (isola considerata dello stato di New York, ma la bandiera rappresenta un'entità insulare indipendente o quasi, che io chiamo Winnecomac):
http://www.amazon.com/magFlags-proposed-designed-Cesidio-90x150cm/dp/B00G7N15SA/
Quest'articolo, del nostro Ministero degli Esteri, disponibile in varie lingue, parla dei nostri valori nazionali, la nostra anima amomugiana:
L'AMOMU estende la sua missione nazionale per la salvaguardia linguistica pratica
http://ummoa.fm/language-preservation-it.html
Sarei molto felice se la United Micronations Multi-Oceanic Archipelago (UMMOA) fosse aggiunta sulla vostra lista di popoli amici, e di cominciare rapporti d'amicizia con voi. Ecco i nostri amici, ma collaboriamo, con minor frequenza, con tante altre nazioni e organizzazioni di buona volontà:
Nation Directory
http://nationdirectory.com
Abbiamo anche fondato altre organizzazioni speciali (un qualcosa potenzialmente migliore dell'ONU), e sono disposto a chiarire qualsiasi domanda abbiate.
Cordiali saluti,
On. Rev.mo Dr. Cesidio Tallini


HMRD Cesidio Tallini
United Micronations Multi-Oceanic Archipelago (UMMOA*†‡)
11 Press Street
South Floral Park, NY 11001-3536
USA

* UMMOA is a trademark registered in the US Patent and Trademark Office (USPTO).
† Member: Organization of Emerging African States (OEAS), a young IGO and 501(c)(3) Public Charity.
‡ State recognition: Republic of Cabinda; Government of Southern Cameroons; and informal relations with State of Savoy

 

APPELLO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELLA REPUBBLICA POPOLARE DI DENECK AI GOVERNI E AI POPOLI DEL MONDO

Dichiarazione ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare di Donec’k ai governi e ai popoli di tutto il mondo.
“Il 24 aprile 2014, nella citta’ di Slavjansk, i gruppi armati ucraini, che seguono gli ordini criminosi della giunta di Kiev, hanno messo in atto un crudele attacco nei confronti dei cittadini della Repubblica Popolare di Donec’k, servendosi dell’aviazione e di mezzi corazzati.
A causa di cio’ sono morti e stanno morendo russi, ucraini e rappresentanti di altri popoli, in piedi spalla a spalla a formare uno scudo umano per la difesa del diritto legittimo di determinare il proprio destino storico.

Con il loro brutale operato, le autorita’ illegittime di Kiev hanno calpestato i principi fondamentali del diritto internazionale, riportati nel Preambolo allo Statuto delle Nazioni Unite, e che sono alla base della sicurezza dell’intero mondo postbellico.

La perfidia di tali azioni si rivela ancora piu’ ipocrita sullo sfondo degli accordi raggiunti alla conferenza di Ginevra il 17 aprile, quando il rappresentante di Kiev ha apposto la propria firma sotto agli obblighi che impongono “a tutte le parti di astenersi da qualsiasi forma di violenza, intimidazione e azione provocatoria”. L’accordo proclama anche la necessita’ di “avviare immediatamente un dialogo nazionale che coinvolga tutte le regioni dell’Ucraina e tutti i partiti politici”.
Le vie diplomatiche per la risoluzione del conflitto sono esaurite.
Non riporremo le nostre speranze in un secondo summit a Ginevra, dal momento che gli accordi del primo sono stati calpestati da Kiev subito dopo la sottoscrizione del documento.
Alla fine ci siamo convinti della dubbia efficacia della missione di pace dell’OSCE, le cui ispezioni servono da pretesto per l’operato dei banditi di Kiev. Russia a parte, a tutt’oggi non e’ possibile prendere accordi vincolanti con i rappresentanti dell’incontro di Ginevra, poiche’ hanno dato dimostrazione di follia politica, di falsita’ patologica e di una completa incapacita’ di negoziare.
Oggi sappiamo cosa intendono le autorita’ di Kiev per “dialogo nazionale”.
Al pari del Ministero degli Affari Esteri russo, crediamo che la decisione di riprendere le azioni militari nell’Est dell’Ucraina sia stata presa dalla leadership di Kiev sotto l’influenza della visita del vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden nella capitale.
Richiamiamo la vostra attenzione anche sulla recente visita dei rappresentanti dell’OSCE a Slavjansk con il fine di “placare la situazione”, la quale non solo non ha contribuito a tale scopo, ma ricordava piuttosto un’ispezione dell’Intelligence militare sotto copertura diplomatica.
A tal proposito vogliamo dichiarare quanto segue: simili azioni da parte di Kiev, degli Stati Uniti e della missione dell’OSCE non ci hanno colti di sorpresa. Avevamo gia’ affermato in precedenza che la posizione dell’Unione Europea (che predomina anche all’interno dell’OSCE) e’ la prova che a Bruxelles non intendono fornire ulteriore assistenza per lo sviluppo dei principi democratici in Europa, ma sono pronti a ostacolare la libera espressione di volonta’ del popolo di Donbass e della Novorossija.
Secondo noi questo e’ il frutto di ambizioni segrete che puntano all’espansione politico-militare dell’Unione Europea e della NATO verso Est.
Allo stesso tempo, la posizione e le azioni degli Stati Uniti d’America, di cui riteniamo evidente il carattere criminoso, meritano una condanna distinta da parte della comunita’ internazionale.
Proprio gli USA, assieme ai loro protetti di Kiev, sono i principali responsabili degli spargimenti di sangue del 24 aprile e dei crimini commessi in precedenza nel territorio di Donbass.
Esortiamo personalmente la comunita’ internazionale a condannare questi criminali, i quali dovranno essere puniti di conseguenza, sarebbe a dire: il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il Vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Segretario di Stato John Kerry, il Direttore della CIA John Brennan, e con loro i funzionari della giunta di Kiev, cioe’ il Presidente facente funzioni Oleksandr Turchinov, il Segretario del Consiglio di Sicurezza Nazionale e della Difesa Andrij Parubij, il Ministro degli Interni Arsen Avakov, il leader del “Pravyj Sektor” Dmytro Yarosh, l’oligarca Ihor Kolomojskij e coloro che dalle indagini risultano essere criminali di guerra.
Esortiamo tutti i governi e tutti i popoli del mondo a condannare i crimini del regime di Kiev e a pretendere il suo isolamento internazionale e il processo per crimini di guerra.”
Il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare di Donec’k E. Gubareva.
http://novorossia.su/node/619Tratto da (CLICCA QUI)

GIORNATA DELLA TERRA 2015

giornata-della-terra
 
La Giornata della Terra (Earth Day in inglese), è la più grande manifestazione del pianeta dedicata ai temi della protezione dell’ambiente e Google le ha dedicato un quiz: fu indetta dalle Nazioni Unite dopo che nel 1970 un movimento ecologista negli Stati Uniti aveva deciso di fissarla per il 22 aprile.
Si tratta di un momento celebrativo, ma anche educativo e informativo durante il quale i gruppi ecologisti di 192 paesi valutano le problematiche ambientali e propongono delle soluzioni.
L’idea di creare la Giornata della Terra venne per la prima volta negli Stati Uniti al senatore democratico Gaylord Nelson che pensò, negli anni Sessanta, di organizzare una serie di incontri e conferenze dedicate all’ambiente: ci riuscì, coinvolgendo anche molti importanti politici americani.
Nel 1969 – quando tra gennaio e febbraio a Santa Barbara, in California, si verificò uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil – il senatore Nelson decise di occuparsi in modo più sistematico di questioni ambientali per portarle all’attenzione di più persone possibili, ispirandosi alla forza dei movimenti di protesta contro la guerra del Vietnam.
Il 22 aprile del 1970, milioni di cittadini americani, varie organizzazioni che fino a quel momento si erano occupate di specifiche battaglie, migliaia di college e università aderirono a una grande manifestazione in tutti gli Stati Uniti dedicata alla salvaguardia del pianeta, una sorta di prima Giornata della Terra.
Contemporaneamente venne creato l’Earth Day Network (EDN), un’organizzazione prima nazionale e poi internazionale per coordinare le diverse iniziative dedicate all’ambiente durante tutto l’anno (attualmente ne fanno parte oltre 22 mila movimenti e associazioni di 192 paesi).
Il 26 febbraio del 1971, l’allora segretario generale delle Nazioni Unite, Maha Thray Sithu U Thant, ufficializzò la partecipazione dell’organizzazione alla celebrazione annuale dell’Earth Day.
La Giornata della Terra contribuì in modo determinante allo svolgimento di iniziative ambientali in tutto il mondo che, nel 1992, portarono all’organizzazione a Rio de Janeiro del cosiddetto Summit della Terra (la Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite), la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente a cui parteciparono 172 paesi.
La Giornata della Terra 2015 – che è alla sua quarantacinquesima edizione – ha già raccolto più di 1,1 miliardi di azioni ambientaliste e impegni sottoscritti da cittadini di tutto il mondo. Il primo obiettivo di quest’anno sarà quello di piantare un miliardo di alberi o semi. In Italia, sono stati organizzati diversi eventi, che si possono trovare qui.
Tratto da (CLICCA QUI)
 

“TROVATE CASA AI PROFUGHI” … DICE ALFANO AI PREFETTI

alfano cover misfatto mannelliImmigrazione, l'invito del Viminale ai prefetti: "Trovate casa ai profughi"
Emergenza sbarchi continua: in soli due giorni in Italia sono arrivati oltre 5mila naufraghi.
Cifre da record: i centri di accoglienza e le strutture sono al collasso.
Ed in questo contesto tutti i prefetti sono stati sollecitati dal Viminale ad individuare nuove sedi per far fronte al massiccio arrivo di migranti che continuano a sbarcare.
Un chiaro invito che ha in calce la firma di Angelino Alfano: "Trovate casa ai profughi".
L'emergenza, inoltre, rischia di aggravarsi: sarebbero moltissimi gli immigrati pronti ad imbarcarsi.
Tratto da (CLICCA QUI).

 

MENTRE LO CERCAVANO OVUNQUE, PUTIN GUIDAVA UNA RIVOLUZIONE SILENZIOSA

Nelle ultime settimane, due le principali notizie che hanno riguardato la Russia: la sparizione di Vladimir Putin per nove giorni, di cui ci siamo occupati nell'articolo La guerra nucleare e i suoi nemici, in merito al presunto tentativo di attacco nucleare da parte statunitense e britannica alla potenza eurasiatica, e il viaggio a Mosca del Premier greco Alexis Tsipras, con le possibili conseguenze in termini di sostegno russo alla ristrutturazione del debito ellenico (ma anche di possibili riposizionamenti geopolitici).
Dal viaggio a Mosca, sembra che Tsipras abbia ricavato la possibilità per la Grecia di ricevere finanziamenti russi alla realizzazione in territorio greco del gasodtto Turkstream, variante del South Stream elaborata da Mosca, e la possibile sospensione delle sanzioni agricole e alimentari da parte russa (ipotesi formulata anche per i governi di Nicosia e Budapest).
L'articolo che segue, scritto in russo da Crimson Alter per Politrussia.com e tradotto anche in italiano da Alessandro Lattanzio di Sito Aurora, fa il punto della situazione, alla luce delle novità economiche (e geopolitiche) rappresentate dall'adesione del Regno Unito alla Banca d'Investimenti cinese e dalla nuova moneta dell'Unione Eurasiatica, di cui è prevista la nascita in tempi non lunghi.
E non solo…
Buona lettura, quindi, in attesa di poter leggere a breve l'articolo Dalla guerra energetica alla guerra valutaria di Mahdi Darius Nazemroaya sul nuovo numero di NEXUS New Times (potete vederne qui l'anteprima)… [Redazione NEXUS]

Mentre lo cercavano ovunque, Putin guidava una rivoluzione silenziosa
Sono sempre sorpreso dalle teorie cospirative sul nostro presidente.
Putin è un uomo politico unico, è estremamente sincero; sincero per quanto possibile date le limitazioni del capo di una superpotenza nucleare.
Lo stile comunicativo di Putin ha inevitabilmente un forte impatto sul lavoro dei suoi subordinati.
Così, quando Peskov disse in diretta Echo of Moscow [stazione radiofonica russa, ndr] che “L’ordine del giorno è ormai molto fitto, soprattutto per la crisi.
Attualmente vi sono comunicazioni continue tra governo, imprese pubbliche e naturalmente banche, ci vuole tempo“, le sue parole sembrano le più affidabili.
Non è necessario fare appello alle teorie del complotto quando economicamente in Russia e all’estero, vi sono cambiamenti realmente rivoluzionari.
Perché i media vi prestano così poca attenzione?
È un altro problema su cui torneremo.
Allora cos’è successo nell’economia internazionale e russa durante la “scomparsa” dagli schermi televisivi di Putin?
  1. La Cina ha annunciato la creazione di un proprio sistema di pagamento interbancario, analogo al SWIFT, entro la fine del 2015. Dicembre 2015 – gennaio 2016 sarà il momento in cui la guerra economica tra Stati Uniti e resto del mondo entrerà nella fase attiva.
  2. Putin ha incaricato il Ministero delle Finanze e la Banca centrale di sviluppare un piano per finanziare la costruzione di centrali elettriche in Crimea. Secondo il Ministro dell’Energia Novak: “La Banca centrale in questo caso ci permette di eseguire un’operazione finanziaria per fornire liquidità alle banche creditrici… Una richiesta è stata presentata a Banca Centrale e Ministero delle Finanze per preparare e presentare un piano finanziario… per il pagamento degli interessi sui prestiti, per circa 80 miliardi di rubli”. Secondo la Costituzione (durante la colonizzazione occidentale negli anni ’90 – Kristina Rus) Putin (o Medvedev) non avrebbero avuto diritto d’impartire istruzioni alla Banca centrale. La banca centrale è indipendente ma si scopre che in realtà non lo è affatto. Se l’ordine del presidente viene eseguito come indicato da Novak (la Banca Centrale finanzia le banche che finanziano le società russe per la costruzione di centrali elettriche in Crimea), allora avremo ciò che i patrioti di tutti i tipi hanno a lungo chiesto: la Banca centrale che finanzia lo sviluppo economico del proprio Paese. Una rivoluzione. Una rivoluzione silenziosa. Inoltre, mutui e prestiti agricoli saranno sovvenzionati, un altro grande successo.
  3. Dopo l’approvazione da parte del Governo, la Banca centrale del Kazakistan ha annunciato un piano per la de-dollarizzazione dell’economia entro la fine del 2016. L’obiettivo principale è sbarazzarsi dell’instabilità macroeconomica creata dalla valuta statunitense. Nazarbaev è un politico dalla grande intuizione e con seri legami con Pechino e Mosca. L’approvazione definitiva ed immediata della politica di de-dollarizzazione è un chiaro segnale della posizione del Kazakistan nell’ambito dell’acuto scontro economico imminente.
  4. Il 10 marzo 2015, il Presidente Putin ha incaricato la Banca centrale della Federazione russa e il governo a determinare la fattibilità della creazione di un’unione monetaria dell’UEE (Unione eurasiatica). RIA Novosti ha rivelato che la nuova valuta dell’UEE, Altyn (o Evraz) potrebbe apparire nel 2016.
  5. Goldman Sachs, una delle maggiori banche degli Stati Uniti, controllore occulto della FED e “portfolio” dell’élite mondiale che Khazin chiama “agenti di Rothschild”, ha fatto una previsione… raccomandando l’acquisto di obbligazioni russe. Si, avete letto bene: acquistare obbligazioni russe! La massima banca degli USA consiglia l’acquisto di titoli del Paese che secondo Obama avrebbe l’economia “a pezzi!”
  6. La Gran Bretagna desidera entrare nel capitale della Banca di investimenti infrastrutturali asiatica, l’istituzione finanziaria internazionale che la Cina ha fondato per contrapporsi e sostituire la Banca Mondiale controllata dagli Stati Uniti. Un affronto mondiale di Londra verso Washington. La reazione di Washington ricorda la reazione di uno zoticone razzista che sorprende la moglie inglese a letto con l’amichetto cinese: furiosa. Un alto funzionario dell’amministrazione Obama ha detto al Financial Times che l’iniziativa inglese di entrare nel piano del capitale cinese “non è il modo migliore di comportarsi con una potenza emergente“. “La potenza emergente” per gli Stati Uniti traditi è la Cina! La cosa interessante è che Londra non s’è presa nemmeno la briga di rispondere all’indignazione di Washington.
In questo contesto, è facile vedere quanto Putin sia occupato.
Ha domato la Banca centrale e ha mantenuto i contatti internazionali e fatto sì che la Russia sia al vertice quando le tensioni nel conflitto economico globale saranno finite.
Fin qui tutto bene.
La vittoria sarà nostra.
Tratto da (CLICCA QUI)

ELEZIONI REGIONALI 2015 – BASTA PRENDERE IN GIRO IL POPOLO VENETO.

A PROPOSITO DELLE PROSSIME ELEZIONI STRANIERE ITALIANE … QUESTE ELEZIONI SONO ILLEGALI PERCHE' IMPOSTE DALLO STATO STRANIERO ITALIANO SUI TERRITORI DELLA NOSTRA PATRIA. NON CEDETE ALL'INGANNO, NON CREDETE AI PARTITI POLITICI, NEPPURE A QUELLI CHE SI PROFESSANO INDIPENDENTISTI, CHIUNQUE SI CANDIDA A ELEZIONI STRANIERE ITALIANE E' UN TRADITORE DELLA PATRIA CHE E' E RIMANE SOLO LA SERENISSIMA REPUBBLICA VENETA E NON LA REGIONE VENETO ITALIANA.SERGIO BORTOTTO PRESIDENTE DEL MLNV E DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO.
Altro che votazioni straniere italiane, molti di questi ciarlatani meritano di essere abbandonati al loro delirio di onnipotenza da carega.
Ecco altre considerazioni che condividiamo.
Gianluca Busato
ALJAZEERA: IL VENETO HA VOTATO LA PROPRIA INDIPENDENZA
on marzo 26, 2014

Pubblichiamo il servizio trasmesso dalla TV internazionale ALJAZEERA, andato in onda il 21 marzo scorso, sul Referendum di indipendenza del Veneto.
All’interno interviste a Franco Tonello e Gianluca Busato.
ma per carità.

Alessio Marchesco De Popillaria

I VENETI VARDA SOL I SCHEI COL FOLCLORE…
I MARCHESCHI LA TRADISION COL SANGUE EX TUNC EX NUNC.
Tute stronsade… punto primo, no ghe xe tracia del filmato sol sito official de Aljazeera.
Ad ogni modo sentir sto filmato che parla soeo de WELFARE, TAX, INCOME…ECC…. insoma de SCHEI …ECC…. parlemose ciaro !!!
A MI DE AVERE NA REGION ITALIANA INDIPENDENTE SOL PAL MOTIVO DE SCHEI TANTO VAL L'AUTONOMIA. COSSA ME INTERESA DE UN VENETO INDIPENDENTE SOL PA MOTIVO DE SCHEI TANTO PA FAR NA ITAGLIA IN MINIATURA ????
ANCA NO !!!
MI RIVOIO SEMAI, UN STATO CHE RICALCA IN FORMA MODERNA EA TRADISION CRISTIANA CATOICA APOSTOICA MARCHESCA DEA DOMINANTE SERENISIMA REPUBLICA DE SAN MARCHO AB ILLO TEMPORE, SO RAIXE DE IUS SANGUINIS.
MI SO MARCHESCO ….LU' XE VENETO !!

Alessio Marchesco De Popillaria
I veneti hanno costituito almeno 3 partiti indipendentisti.
Alcuni affermano che oltre 2 milioni hanno votato per un fantomatico plebiscito virtuale.
Domanda, come mai con tutti questi numeri a parte uno dei tre partiti che sfrutta sempre nominativi comprati, gli altri due non riescono a trovare su due milioni di veneti votanti il sedicente plebiscito, almeno 10mila firme su tutta la regione, per mandare su le loro liste, e sono costretti a rincorrere l'apparentamento ad altre liste per risparmiarsi la raccolta firme ????
Sarà che sono principe, ma i conti non tornano !!!!

 

 

 

ELEZIONI REGIONALI 2015 – IL CRITERIO DI RESIDENZA OVVERSO JUS RIDICULUS

A PROPOSITO DELLE PROSSIME ELEZIONI STRANIERE ITALIANE … QUESTE ELEZIONI SONO ILLEGALI PERCHE’ IMPOSTE DALLO STATO STRANIERO ITALIANO SUI TERRITORI DELLA NOSTRA PATRIA. NON CEDETE ALL'INGANNO, NON CREDETE AI PARTITI POLITICI, NEPPURE A QUELLI CHE SI PROFESSANO INDIPENDENTISTI, CHIUNQUE SI CANDIDA A ELEZIONI STRANIERE ITALIANE E' UN TRADITORE DELLA PATRIA CHE E' E RIMANE SOLO LA SERENISSIMA REPUBBLICA VENETA E NON LA REGIONE VENETO ITALIANA.SERGIO BORTOTTO PRESIDENTE DEL MLNV E DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO.
IL CRITERIO DI RESIDENZA ovverosia JUS RIDICULUS dei Partiti Indipendentisti.
<< Se il JUS SOLI è italiano dal 1866 e veneto dal 1972 (istituzione delle regioni italiane), come fa un residente a nascere MARCHESCO se non dimostra di discendere da MARCHESCHI oriundi prima del 1797 ? >>.
Nessun paese al mondo usa il criterio della residenza per concedere la cittadinanza, questa è solo un'altra speculazione e inganno dei partiti indipendentisti.
LE CASSADE DEI PARTITI VENETISTI ITALIANI ( art.49 costituzione italiana).
Essi affermano che i residenti di una regione italiana, appartengono ad un popolo in loco o regionale (negato dal consiglio di stato con sentenza 2010), affermando e negando per mero scopo elettorale politico, che non ci sono differenze tra "Oriundi Aviti" (che allo stato attuale possono essere solo jus sanguinis e non jus soli, visto che il suolo è italiano dal 1866) e Residenti, come dire che gli Indiani d'America fossero pari ai colonizzatori. Mai questione è stata più ridicola e falsa. Un popolo è IDENTITA' GENETICA DI SANGUE MATRILINEARE E/O PATRILINEARE, che sia scritto nella sua AUTONOMIA PARLAMENTARE O IN UN DOCUMENTO, la sua IDENTITA' DEVE ESSERE DICHIARATA E DIMOSTRATA, TUTELATA ED ESPRESSA E SE DISCRIMINATA ANCORA MEGLIO; per aver effetto legale ed essere pretesa. In altre parole, dobbiamo essere rifiutati dall'Italia non essere conniventi con essa.
Se in Veneto tutti i residenti italiani possono essere identificati come Veneti, perché non incentivare l'arrivo in massa di altri italiani residenti ( da altre regioni italiane, compresi immigrati, clandestini, profughi ecc…) per aumentare esponenzialmente il voto, per questo fantomatico quanto infattibile referendum indipendentista incostituzionale (secondo la normativa italiana, giustamente) ???
I pressappochisti gli approssimativi della politica spicciola, a scopo elettorale hanno le ore contate.
Tante gente si sta svegliando in veneto dal torpore italiota, e incomincia a capire le grandi prese in giro di questi sedicenti partiti indipendentisti seu autonomisti con i loro avvocati dell'ordinamento italiano.‪
‎bettio‬
+1797 W SAN MARCO PRO UT I VETERI ORA ET SEMPER +AMEN+
P.S. TRENTIN COPIA BEN !!
Alessio Marchesco De Popillaria
Xe proprio scandaloso notare che a capo de sedicenti partiti, movimenti, pseudo governi, plebisciti, censimenti ecc….che porta avanti istanse e revendicasion venetiste e indipendentiste speso noi Xe ne marcheschi, ne cristiani, ne veneti ma i apartien ab origine ad altri popoli regionali e/o religion che gnente ga a che fare coi cristiani catoici marcheschi de sangue al 1797; comploto italiota come senpre o senplici coincidense e constatasion ????
A voi popoli de San Marcho in sangue, fede, credo, l'ardua sentensa !!!!


Alessio Marchesco De Popillaria
I popoli regionali nel senso etnico e tradizionale non esistono se non sono eredi di una nazione effettivamente storica.
Le regioni come i popoli regionali inventati tramite istituzione delle regioni ( caso italiano 1972), non sono soggetti del diritto internazionale in quanto parte dell'unico popolo alle quali (regioni e loro popolo regionale cioe' residenti italiani ), sono ascritte …cioè Italia 100%

Alessio Marchesco De Popillaria

I popoli regionali italiani 20 in tutto, sono pura invenzione italiota, come la fiction della padania.
Non è ma esistita una nazione di veneti in senso effettivo, ma una nazione Marchescha alla quale essi erano aggregati costituendo con tutti gli altri il Dominio serenissimo o la Venethia.
La Scozia, il Galles ecc….a differenza nostra hanno sempre avuto ben chiaro in mente il senso di Nathione, ma applicando regole moderne hanno sbagliato, per questo ha fallito il referendum in Scozia. Solo i "ius sanguinis" su base dimostrata e dimostrabile, hanno diritto di decidere del futuro delle loro genti e della formazione di un loro stato.

Alessio Marchesco De Popillaria
I veneti hanno costituito almeno 3 partiti indipendentisti.
Alcuni affermano che oltre 2 milioni hanno votato per un fantomatico plebiscito virtuale.
Domanda, come mai con tutti questi numeri a parte uno dei tre partiti che sfrutta sempre nominativi comprati, gli altri due non riescono a trovare su due milioni di veneti votanti il sedicente plebiscito, almeno 10mila firme su tutta la regione, per mandare su le loro liste, e sono costretti a rincorrere l'apparentamento ad altre liste per risparmiarsi la raccolta firme ????
Sarà che sono principe, ma i conti non tornano !!!!