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Roma, 7 set. (askanews) – Ci sono stati “cambiamenti tettonici irreversibili” nel sistema delle relazioni internazionali e l’asse della crescita economica e tecnologica si è spostato verso l’Asia-Pacifico, ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando a Vladivostok all’Eastern Economic Forum, mentre la guerra in Ucraina ha deteriorato i rapporti con l’Occidente ed è in corso un duro conflitto sul gas con l’Europa. Il Presidente russo ha denunciato la “febbre delle sanzioni” che “minaccia il mondo intero”.
“La pandemia è stata sostituita da altre sfide, anch’esse di natura globale, che minacciano il mondo intero.
Mi riferisco alla febbre sanzionatoria dell’Occidente, ai suoi palesi tentativi aggressivi di imporre modelli di comportamento ad altri Paesi, di privarli della loro sovranità e di piegarli alla sua volontà”.
Putin ha poi avvertito: “Per quanto alcuni vorrebbero isolare la Russia, farlo, come abbiamo sempre detto, è impossibile”. Inoltre, Putin ha accusato l’Occidente di essere responsabile di una catastrofe umanitaria senza precedenti, dirottando la gran parte del grano ucraino sui propri mercati e non in Africa.
Anticipando l’intenzione di discuterne con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che è stato garante dell’accordo che ha portato a un parziale sblocco dei porti ucraini per l’export di grano.