COMUNICATI

2010.10.08 – ALLEANZA FRA IL MLNV E IL PAR.I.S.

Il giorno 8 ottobre 2010 è stata stipulata l'alleanza fra il PA.R.I.S. e il MLNV

 

  


 
SI CONSOLIDA L'ALLEANZA FRA IL MLMV E IL PAR.I.S.
domenica 21 novembre 2010 il MLNV ha ricevuto la graditissima visita del Presidente della Repubblica di Malu Entu Sig. Salvatore MELONI (Doddore), nonchè Presidente del Partito Independentista Sardo (PAR.I.S.) accompagnato dal Ministro degli Esteri Sig.Felice PANI. Forte è la convergenza d’intenti e lo spirito libero e patriottico che isipira il PAR.I.S. e il MLNV nel perseguire la liberazione dei rispettivi Popoli (Sardo e Veneto) dalla dominazione straniera italiana.
Cooperazione e reciproco sostegno daranno sicuramente un vigoroso impulso alla comune causa.

 

 

Doddore Meloni e Sergio Bortotto

 

 

 

 

 

 

Sergio Pes (al centro) con Doddore Meloni e Felice Pani

 

 

 

 

 

Felice Pani e Paolo Gallina

 

 

 

2011.03.14 – DIFFIDA A PROCEDERE ESTRAZIONE DATI SU PC SEQUESTRATI

Venetie, 14 marzo 2011

O.N.U. – DIRECTOR GENERAL

Mr. Sergei ORDZHONIKIDZE

Palais des Nations Avenue de la Paix 8-14, 1211 Geneva 10, Switzerland

 

Al Sig. SARTORETTO Luca, via S. Antonino 207, 310100 Treviso

Al Tribunale italiano in Treviso

Alla Procura della Repubblica italiana in Treviso

Alla Questura italiana in Treviso

Al Comando Stazione Carabineri di Villorba (Tv)

e p.c.

Alla Direzione Consorzio Parco Commerciale Willorba – sede

All’ Avvocato CANAL Roberta V.le Luzzatti 60/a, 31100 Treviso

 

 

Si fa seguito alla comunicazione del 28.02.2011 del Sig. SARTORETTO Luca e si prende atto del conferimento d’incarico quale consulente tecnico informatico ricevuto dall’autorità giudiziaria straniera italiana nell’ambito del p.p. straniero nr.8516/10.

Ciò premesso, il Sig. SARTORETTO Luca è diffidato dal procedere ad estrarre, copiare, trattare, effettuare ricerche ed esperire qualsivoglia operazione tecnica sul materiale informatico illegalmente sottratto dalla polizia giudiziaria straniera italiana presso la sede legale di questo MLNV, nonché abitazione e dimora privata dello scrivente e presso l’ufficio sicurezza del CPCW ancora in data 17 gennaio 2011.

In data 7 febbraio 2011 questo MLNV ha ufficialmente inoltrato informativa agli organi in indirizzo denunciando l’atto di aggressione e rappresaglia posto in essere dalle autorità straniere italiane col vergognoso tentativo di addebitare al Presidente del MLNV la paternità di scritti anonimi.

Valutato il difetto assoluto di giurisdizione, che nulla ad oggi è valso ad impedire il reiterarsi dei gravissimi illeciti posti in essere, si avverte l’autorità straniera italiana in ogni sua espressione, competenza e grado, ogni ente, ogni soggetto giuridico e ogni persona che in nome e per conto di tali autorità straniere o in virtù di norme di legge straniere italiane persisteranno nel caso in specie a porre in essere tali attività, le suddette saranno considerate atti di aggressione e di spionaggio straniero con tutte le aggravanti specifiche e le conseguenze derivanti dalla condizione di occupazione in cui versa ad oggi la Repubblica di Venezia a causa dello stato straniero occupate italiano.

L’Avvocato CANAL Roberta che legge in copia, nominata d’ufficio dalla procura straniera italiana quale avvocato di difesa del sottoscritto, non rappresenta e non può parlare e/o pronunciarsi in nome e per conto dello scrivente e/o di questo MLNV.

 

Il Presidente del MLNV

Sergio Bortotto

(Cittadino del Popolo Veneto, non cittadino italiano)

 

VIVA SAN MARCO

2011.01.22 – COMUNICATO STAMPA DEL MLNV

 Venezia, martedì 25 gennaio 2011
 
COMUNICATO STAMPA
 
E’ iniziata male, e sta finendo peggio: la calunniosa e persecutoria inchiesta-farsa della polizia e della procura straniera italiana di Treviso sotto la direzione del questore Carmine Damiano e del procuratore Antonio Fojadelli contro la Polisia Nationale Veneta e contro il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ha messo in luce per l’ennesima volta il criminale modus operandi del giudice straniero italiano, che ora ha assunto i contorni del grottesco.
 
Nel corso della mattinata di venerdì 21 gennaio 2011, il giudice per l’udienza preliminare italiano di Treviso Elena Rossi, titolare del calunnioso procedimento-farsa, ha accolto l’eccezione di legittimità costituzionale sollevata dal procuratore Fojadelli con riferimento al decreto legislativo italiano 15 marzo 2010, n. 66, che con la norma di cui all’articolo 2268, comma 1, n. 297, àbroga espressamente il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43, sulla scorta del quale gli inquirenti italiani hanno pretestuosamente perseverato con il chiedere il rinvio a pubblico giudizio degli appartenenti al MLNV, imputando loro violazioni mai commesse, e ipotizzando circostanze fantasiose e reati di fatto inesistenti quali la costituzione di una fantomatica associazione paramilitare.
 
Tragicomico: un magistrato inquirente e uno giudicante che in barba a tutte le elementari regole del diritto e dell’ordinamento giuridico italiano, invece di sottoporre al giudizio di legittimità costituzionale della Corte la norma di legge che sono chiamati in quella fase processuale ad applicare – tra l’altro ABROGATA con decorrenza 8 ottobre 2010 – eccepiscono con fervida fantasia interpretativa un asserito eccesso, a loro dire da ravvisarsi nel provvedimento legislativo abrogativo della norma incriminatrice, rispetto alla delega contenuta nella legge parlamentare delegante.
 
Delirio di onnipotenza o prove tecniche di regime? Sta di fatto che i due magistrati italiani, già resisi responsabili di innumerevoli reati nel corso del procedimento-farsa, invece di fare il loro dovere nel rispetto della legge, si mettono a disquisire di politica e di politica legislativa in particolare, polemizzando sui rapporti tra parlamento e governo italiani e sui contenuti delle leggi del primo delegate al secondo.
 
Il giudice per l’udienza preliminare Elena Rossi, per di più, soggetta per costituzione italiana alla legge, della legge italiana se ne fa invece ripetutamente un baffo, così come hanno fatto il procuratore e il questore di Treviso.
Con uno strabismo tipicamente italiano, il gup Rossi omette, tra le altre, di eccepire la nullità assoluta di diritto della tardiva richiesta di rinvio a giudizio del procuratore, sorvola bellamente sui tutti quei gravissimi reati commessi da questore e procuratore contro gli indagati – quali i sequestri di persona, interrogatori informali e inaudite violenze morali e psicologiche, furto di identità personale con illeciti rilievi foto-dattiloscopici, etc. – in spregio agli stessi diritti fondamentali della persona costituzionalmente garantiti, e sulle altre omissioni gravi del procuratore nel corso del calunnioso procedimento-farsa, mentre persiste nell’azione persecutoria poliziesco-giudiziaria italiana contro il MLNV e i suoi fondatori con lo stesso procedimento che doveva obbligatoriamente definire quanto meno pronunciandosi con il non luogo a procedere per intervenuta abrogazione della legge incriminatrice.
 
Le norme di legge italiana sulla procedura penale, infatti, avrebbero obbligato anche il gup Elena Rossi a definire dall’8 ottobre 2010 il procedimento-farsa contro la Polisia Nationale Veneta e contro questo MLNV, non solo per non aver commesso il fatto gli indagati, come risultava palese, ma anche perché la norma penale incriminatrice era stata espressamente posta nel nulla da una legge dello stato italiano, volenti o nolenti.
Il gup Elena Rossi sarebbe stata altresì obbligata a trasmettere tutti gli atti alla procura competente affinché procedesse contro procuratore e questore per tutti i reati da questi commessi nel corso dell’inchiesta, alcuni dei quali erano già stati evidenziati da questo MLNV in altri comunicati.
La legge italiana imponeva inoltre al gup Elena Rossi l’obbligo di restituire agli aventi diritto tutti i beni illegalmente sottratti e trattenuti, ma tant’è. 
 
I “nostri”, ahinoi, tradiscono ancora una volta una scarsa conoscenza del diritto internazionale, laddove si versa in tema di soggetti di diritto internazionale qual è questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto: con diabolica pervicacia persistono con la loro condotta criminale a porre in essere atti di forza – che per il diritto internazionale integrano veri e propri atti di guerra – contro lo stesso MLNV, in spregio a tutte le norme di legge internazionali e del diritto interno italiano.
 
Non per niente la polizia straniera italiana di Treviso, sotto la direzione di un sostituto procuratore italiano di Treviso, il giorno di lunedì 17 gennaio 2011 ha portato ad esecuzione e compimento l’ennesimo violento e inequivocabile atto di guerra contro questo MLNV e il suo Direttivo: alle 7 del mattino ha eseguito un’ulteriore irruzione armata nell’abitazione privata del Presidente di questo MLNV, Sergio Bortotto. Nell’occasione, la polizia italiana, dopo aver sottoposto a perquisizione la sua abitazione lasciandola a soqquadro, ha perquisito la sua persona, la sua autovettura e il luogo del suo posto di lavoro, arrivando a sottrargli illegalmente, ancora una volta, beni ed effetti personali tra i quali tre personal computer e altro materiale, tuttora trattenuti illegalmente.
 
Degno del miglior regime inquisitorio il pretesto addotto dagli inquirenti stranieri italiani per giustificare una simile aggressione scomposta e violenta: nel decreto di perquisizione, il pubblico ministero italiano Miggiani fa riferimento a tre scritti ANONIMI minatori indirizzati al medico della polizia italiana Marco Sartore in servizio a Treviso, e li addebita calunniosamente al Presidente Sergio Bortotto. Sulla base di quali elementi probatori o indiziari il pm abbia voluto associare quegli scritti anonimi al Presidente di questo MLNV Sergio Bortotto, in verità assolutamente estraneo alla vicenda, non è dato sapersi.
Alla faccia delle garanzie difensive e dei diritti fondamentali e inviolabili delle persone costituzionalmente sanciti.
 
Ed a nulla rileva il fatto che quello stesso medico della polizia italiana possa aver falsificato un certificato medico che porta la sua firma, nel lontano anno 2000, al fine di coadiuvare nel diabolico mobbing avviato molti anni prima dalla polizia italiana contro l’allora Ispettore Bortotto: al Presidente e a tutto il Direttivo di questo MLNV ripugna la sola idea di agire al di fuori della legalità o con modalità così riprovevoli.
 
Questo MLNV e le singole persone che ne compongono il Direttivo hanno da sempre compiuto – così come compiranno in futuro – ogni singolo passo rigorosamente e volutamente entro gli argini e nell’alveo del diritto, anche e soprattutto internazionale.
 
 
TUTTO CIÒ PREMESSO
 
IL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO
 
nel ribadire che non riconosce lo stato straniero occupante italiano, e che quindi non riconosce alcun ente italiano, né alcuna istituzione o autorità amministrativa e/o giudiziaria italiana, né alcun provvedimento legislativo e/o normativo, amministrativo o giurisdizionale italiano,
 
PRENDE ATTO
 
del doloso reiterarsi dei violenti atti di aggressione e di guerra posti in essere dallo stato straniero occupante italiano contro questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, in totale disprezzo dell’ULTIMATUM notificato in data 14 dicembre 2010.
 
AVVERTE
 
lo stato straniero occupante italiano che questo MLNV agirà di conseguenza secondo diritto internazionale;
procederà non appena possibile con l’assicurare alla Giustizia Veneta, in ogni tempo e in ogni dove, ogni singolo personaggio resosi responsabile dei suddetti crimini contro questo MLNV e/o contro Cittadini del Popolo Veneto.
 
per il MLNV
 
dott. Paolo Gallina
Vice Presidente MLNV 

2011.02.26 – “ISTRUZIONI PER L’USO”… MEGLIO ESSERE CHIARI UNA VOLTA PER TUTTE

"ISTRUZIONI PER L'USO"
 
il MLNV non è una organizzazione di beneficenza, il MLNV non è un'associazione no profit, il MLNV non è un'associazione culturare, il MLNV non è soprattutto un partito politico.   Il MLNV è un Movimento di Liberazione Nazionale che si è costituto ed agisce per la liberazione della Patria, la Serenissima Repubblica di Venezia, ad oggi ancora occupata dallo stato straniero italiano. La nostra Patria è e rimane solo ed esclusivamente la Repubblica di Venezia e certamente non l'italia. Il MLNV si è costituito ed agisce secondo quanto previsto dalle norme del diritto internazionale. L'italia attualmente è lo stato straniero che occupa i territori della Patria, quindi lo stato italiano è di fatto il nostro nemico in questa lotta di liberazione. Abbiamo denunciato lo stato straniero italiano all'Organizzazione delle Nazioni Unite e notificato l'ultimatum, oltre i cui termini il MLNV ha deciso anche di non riununciare all'uso della forza contro l'occupante. Usare la forza, non sempre significa essere violenti… la forza si può usare in molti modi e una guerra di liberazione si attua anche attraverso una politica di sensibilizzazione degli Stati terzi contro lo stato straniero occupante italiano. Le istituzioni straniere occupanti italiane devono sapere che ogni atto posto in essere contro il MLNV e contro ogni cittadino del Popolo Veneto che si professa tale, è registrato a ruolo e tutti i responsabili saranno perseguiti e portati in giudizio innanzi ad un Tribunale del Popolo Veneto, non appena sarà ripristinata la legalità sui nostri territori. Il MLNV non riconosce nessuna autorità italiana che eserciti qualsiasi tipo di potere nell'ambito dei territori occupati della Serenissima Repubblica di Venezia… poiché tali autorità italiane agiscono in difetto assoluto di giurisdizione. C'è inoltre da registrare l'attività apparentemente indipendentista posta in essere da Veneti che si professano tali ma che in realtà si riconoscono nelle istituzioni straniere italiane e ambiscono a incarichi e funzioni all'interno delle stesse, (partiti e movimenti politici che concorrono a elezioni amministrative e politiche italiane a qualsiasi livello). Di questi soggetti politici noi del MLNV diffidiamo assolutamente perchè illudono il Popolo Veneto di poterli portare all'indipendenza attraverso un percorso referendario nell'ambito delle istituzioni straniere italiane. Questa strada è impercorribile attualmente in italia e perderemmo solo ancora tempo. E' alto, inoltre, il rischio di ritrovarci a che fare con abili cacciatori di "careghe" e di poltrone, pronti a cavalcare la causa indipendentista pur di "galleggiare politicamente" o per godere di visibilità mediatica; questi personaggi non servono alla causa indipendentista, pur ammantati di titoli accademici, dottorati e quant'altro.
Di partiti ce ne sono fin troppi in italia e di sicuro non abbiamo bisogno di mantenere anche partiti indipendentisti… la lega nord si prefiggeva il medesimo fine ed è sotto gli occhi di tutti il palese tradimento. Vi mettiamo seriamente in guardia da questi pseudo partiti indipendentisti poiché mettono in discussione l'esistenza della Patria Veneta, accettano le istituzioni straniere italiane e ambiscono ruoli al loro interno chiedendo di essere eletti in tali istituzioni. La Regione Veneto, per esempio, è una istituzione italiana a tutti gli effetti;   essa non rappresenta né il Popolo Veneto, né governa sull'intero territorio della Repubblica di Venezia, ma solo su una parte di esso, (si sa che una Nazione ha tra gli elementi fondanti il Popolo e il territorio… abilmente lo stato straniero italiano ha smembrato amministrativamente il territorio della Repubblica di Venezia proprio a tale scopo.) Quali che siano i percorsi politici di questi pseudo partiti indipendentisti essi illudono il Popolo Veneto di portarlo all'indipendenza attraverso un referendum… E' come chiedere ad un estraneo il permesso di riappropriaci di ciò che è gia nostro, di diritto. Noi siamo ciò che decidiamo di essere, liberi di essere ciò che siamo, siamo un Popolo, siamo una Nazione.
VIVA SAN MARCO (Altro che unità d'italia)
Il Presidente del MLNV Sergio Bortotto
 
il territorio della Repubblica di Venezia:
BELLUNO, BERGAMO, BRESCIA, CREMONA, GORIZIA, MANTOVA, PADOVA, PORDENONE, ROVIGO, TRENTO, TREVISO, TRIESTE, UDINE, VENEZIA, VERONA e VICENZA.
 

2010.12.13 – ULTIMATUM ALL’ITALIA

Fatto salvo quanto denunciato alle Nazioni Unite con documento depositato in data 28 settembre 2010 presso la sede di Ginevra di codesta Organizzazione
 
VISTI il diritto dell’autodeterminazione dei popoli sancito dall’articolo I paragrafo 2 della Carta delle Nazioni Unite firmata a San Francisco il 26 giugnò 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945;
il Patto Internazionale relativo ai diritti civili e politici siglato a New York il 16 dicembre 1966 dall’Assemblea Generale O.N.U.;
la Risoluzione n. 2625 del 24 ottobre 1970 dell’Assemblea Generale O~NU~ la Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa di Helsinki del i agosto 1975;
 
PRESO ATTO che il diritto all’autodeterminazione, parte del diritto internazionale imperativo (Jus cogens), è un diritto inalienabile di ogni Popolo e quindi del Popolo Veneto, al quale solo spetta il legittimo esercizio ditale diritto erge omnes;
 
CONSTATATI tali incontrovertibili fatti:
che dall’anno 1797 la Repubblica di Venezia (dopo quasi 1500 anni di storia) ha subito l’occupazione dell’esercito napoleonico;
che dal 1815 i suoi territori sono stati occupati dall’impero austroungarico;
che dai 1866 perdura in fatto e in diritto l’illegittima e illecita occupazione della Repubblica dì Venezia da parte dello stato straniero italiano;
che la Repubblica di Venezia non ha mai cessato di esistere e che pertanto l’occupazione straniera italiana continua ad oggi a negare il diritto all’ autodeterminazione e quindi ad impedire al Popolo Veneto l’esercizio dèllà propria sovranità;
 
CONSIDERATO che il solo Popolo Veneto ha il potere di rivendicare e di esercitare legittimamente il diritto all’autodetérminazione, con esclusione di qualsiasi altro soggetto politico e/o amminìstrativo appartenente alle istituzioni straniere italiane, quali Regioni, Province, Comuni, partiti o movimenti che concorrono a eh zioni politiche o amministrative italiane;
 
NOI CITTADINI DEL POPOLO VENETO già aderenti ai progetto Polisia Nationale Veneta nell’ambito delle Istituzioni di Autogoverno del Popoio Veneto, nel legittimo esercizio del diritto all’Autodeterminazione,
 
Al SENSI E PER GLI EFFETTI DELLE NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE in data 29 settembre 2009 ci siamo costituiti in Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
 
PREMESSO QUANTO SOPRA E PROVATO CHE IN CONSEGUENZA DI CIÒ poco tempo dopo l’istituzione del MLNV, in seguito ad un’intensa attività di spionaggio protrattasi per mesi contro i membri del MLNV e gli altri Cittadini deI Popolo Veneto aderenti al progetto Polisia Nationale Veneta, lo stato straniero occupante italiano ha sferrato un violento attacco contro il Movimento di Lìberazione Nazionale del Popolo Veneto col pretesto di un’inchiesta giudiziaria strumentale e calunniosa, artatamente creata e formalmente avviata in data 16 luglio 2009, ipotizzando circostanze fantasiose e reati di fatto inesistenti quali la costituzione di una fantomatica associazione paramilitare in presunta violazione di una legge italiana del secondo dopoguerra, il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43. Nonostante le ipotesi di reato prive di qualsiasi fondamento, infatti, in data 5 novembre 2009 la polizia italiana, diretta daI questore e dal procuratore italiano di Treviso, è intervenuta pesantemente in forze, con armamento da guerra (mitragliatori): con, dei bliz mirati, ha sottoposto a perquisizione i fondatori,, gli altri appartenenti al MLNV e altri cittadini del Popolo Veneto, le loro private abitazioni, i luoghi dei loro posti di lavoro e i loro autoveicoli, ha sottratto illegalmente beni ed effetti personali e strumentali di lavoro, terrorizzando le rispettive famiglie e i loro conoscenti li ha quindi sequestrati, segregati e sorvegliati a vista per molte ore negli uffici della questura di Treviso, dove li ha sottoposti ad interrogatori informali e a inaudite violenze morali e psicologiche, fino a rubarne l’identità personale con illeciti rilievi foto-dattiloscopici. Nell’occasione la polizia italiana, ha illegalmente sottratto due fucili e nove pistole al dott. Paolo Gallina, Vice Presidente del MLNV nonché comandante di polizia locale, armi legalmente detenute dà oltre venti anni, e delle quali la stessa polizia italiana aveva già previamente accertata la legittima detenzione da parte del Vice Presidente del MLNV anche perché titolare di regolare porto di pistola per difesa personale e di apposita licenza di collezione rilasciata proprio dal questore italiano a Treviso. Con le armi sottratte illegalmente gli inquirenti italiani hanno indetto una conferenza stampa e radiotelevisiva e con l’abuso dello strumentò mediatico hanno presentato alla pubblica opinione le armi rubate nell’abitazione privata del Vice Presidente del MLNV indicandole come parte di un arsenale in dotazione allo stesso MLNV, e insinuando a carico dei propri mémbri intenzioni e finalità di ‘natura terroristica. Per diversi mesi a seguire, gli inquirenti. italiani, con criminale premeditazione, hanno abusato dello strumento mediatico anche spingendosi indecentemente a denigrare e ridicolizzare i fondatori del MLNV, facendo pubblicare stralci di dialoghi personali privati, spiati e intercettati telefonicamente. Un violento e repressivo attacco contro il MLNV è stato poi sferrato dai parlamentari italiani RUBINATO Simonetta e NACCARATO Alessandro, che in data 12 novembre 2009 nella seduta n. 245, con la loro interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4-04996 indirizzata al ministro dell’interno italiano MARONI Roberto, hanno esplicitamente calunniato e diffamato due dei fondatori del MLNV e altri aderenti al progetto della Polisia Nationale Veneta, attribuendo loro la costituzione di una “pericolosa struttura paramilitare” con palesi finalità eversive e secessioniste, con tanto di pianificazione di esercitazioni di tiro con armi da fuoco in località montane e di atti dimostrativi contro le forze dell’ordine italiane, asseritamente sventata dall’inchiesta e dai primi elementi raccolti dalla polizia italiana a Treviso. A causa dell’inchiesta e delle gravi diffamazioni e calunnie enfatizzate mediaticamente dagli inquirenti e dai due parlamentari italiani, alcuni membri del Direttivo del MLNV hanno perso il lavorò; il Vice Presidente del MLNV dott. Paolo GALLINA è stato oggetto di un durissimo attacco da parte dei consiglieri comunali di opposizione, che nella seduta del consiglio comunale straordinario appositamente convocato dal sindaco del Comune di Cornuda (Treviso) per il giorno 3 dicembre 2009, hanno’ caldeggiato la sua déstituzione dall’impiego di comandante della polizia locale. Nel prosieguo dell’inchiesta-farsa italiana, e addirittura oltre il termine perentorio di sei mesi prescritto dalla legge italiana per la durata delle indagini preliminari ovvero anche dopo la data del 16 gennaio 2010, ‘la polizia italiana ha costretto con singolari Inviti telefonici i presunti testimoni a sottoporsi ad interrogatori informali presso gli uffici della questura di Treviso, estorcendo loro false dichiarazioni con la minaccia di una improponibile pena detentiva di dodici anni e minacciandoli di altre indicibili negative conseguenze; nel frattempo, le predette autorità italiane hanno continuato, come continuano ad oggi, a rendere pubbliche e ad enfatizzare mediaticamente facinorose, false e calunniose dichiarazioni contro il MLNV~ e a diffamarne i fondatori. L’attività persecutoria poliziesco-giudiziaria italiana contro il MLNV e i suoi fondatori è tale che l’inchiesta si è protratta ben oltre il termine perentorio di sei mesi préscritto dalla legge italiana: con un’inchiesta avviata formalmente in data 16 luglio 2009 e da terminarsi entro la data dei 16 gennaio 2010, il procuratore italiano di Treviso, in violazione della stessa legge italiana, ha firmato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari recante data 1maggio2010, provvedimento notificato agli interéssati il 17 e 18 maggio 2010. Il procuratore italiano di Treviso ha quindi firmato la richiesta di rinvio a giudizio degli stessi appartenenti al MLNV in data 22 luglio 2010, richiesta che per la legge italiana è nulla di diritto, depositata alla cancelleria del giudice italiano per le indagini preliminari in data 23 luglio 2010, mentre tutti i beni e gli effetti personali e strumentali di lavoro a suo tèmpo illegalmente sottratti dalla polizia italiana ai legittimi proprietari sono tuttora illegalmente trattenuti dagli inquirenti italiani, in difetto dell’obbligatorio decreto di convalida del procuratore italiano di Treviso. L’aggressione è tale che, nonostante l’avvenuta adozione di un provvedimento abrogativo, il decreto legislativo italiano 15 marzo 2010, n. 68 (articolo 2268, comma 1, i,. 297), gli inquirenti italiani, oltre ad aver violato i termini di prescrizione della procedura penale., hanno perseverato con il chiedere il rinvio a pubblico giudizio degli appartenenti al MLNV, imputando loro violazioni mai commesse ad una legge italiana abrogata (il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43). A fronte delle reiterate violazioni della legge italiana e dei crimini commessi dagli inquirenti, la parlamentare italiana RUBINATO Simonetta ha pubblicamente e ripetutamente elogiato e sostenuto il questore di Treviso DAMIANO Carmine e il procuratore italiano di Treviso FOJADELLI Antonio anche nel loro operato, sollecitando più volte il ministro dell’interno italiano MARONI Roberto ad intervenire a loro difesa. Lo stato straniero occupante italiano, sebbene non sia ad oggi riuscito a rinviare a pubblico giudizio gli appartenenti al MLNV, imputati di aver violato una legge italiana abrogata, ne ha comunque disposto la convocazione ad una udienza preliminare fissata per il mese di dicembre 2010 con provvedimento del giudice straniero italiano.  
TUTTO CIÒ PREMESSO IL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO NOTIFICA e DENUNCIA all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e a tutta la Comunità Internazionale gli atti di aggressione ripetutamente posti in essere dallo stato straniero occupante italiano nei confronti del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto.
 
AMMONISCE E DIFFIDA lo stato straniero occupante italiano dal persistere nei suoi comportamenti illeciti e dal reiterare in qualsivoglia maniera atti di forza contro questo MLNV e i suoi apparténénti, tanto più se finalizzati a negare al Popolo Veneto illegittimo esercizio del proprio diritto all’autodeterminazione;
 
AVVERTE lo stato straniero occupante italiano che tali atti di forza integrano atti di guerra contro questo MLNV e contro il Popolo Véneto; in conseguenza di ciò questo MLNV sarà legittimato ad usare la forza contro lo stato oppressore e chiunque in difesa del diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto, e in difesa di ogni singolo membro di questo MLNV, dei propri familiari e di ogni cittadino del Popolo Veneto; persistendo lo stato di occupazione della Repubblica di Venezia da parte dello stato straniero italiano, il MLNV non riconosce su questo territorio alcun ente italiano, né alcuna istituzione o autorità amministrativa elo giudiziaria italiana, né alcun provvedimento legislativo e/o normativo, amministrativo o giurisdizionale italiano., tanto meno riconosce alcun provvedimento di natura fiscale;
 
ORDINA allo stato straniero italiano di cessare ogni atto di forza e/o di ostilità di qualsivoglia natura, di porre fine ad ogni azione amministrativa e/o giudiziaria contro il MLNV e/o contro qualsiasi membro di questo MLNV, e/o contro qualsiasi suo familiare e/o contro qualsiasi cittadino del Popolò Veneto, di non azzardarsi, con le sue forze armate e/o di polizia, ad avvicinare o molestare nuovamente in qualsivoglia maniera alcun membro del MLNV, suo famigliare o conoscente, o alcun cittadino dei Popolo Veneto, di provvedere all’immediata chiusura del procedimento penale-farsa calunniosamente avviato contro il MLNV e i suoi membri, previo risarcimento di tutti i danni e restituzione presso i rispettivi recapiti dei beni e degli effetti personali da loro illegalmente sottratti e trattenuti, provvedendo poi con pubblica ammenda e rettifica delle dichiarazioni calunniose rese dal questore italiano Damiano Carmine, dal Procuratore italiano Fojadelli Antonio e dal parlamentare italiano Rubinato Simonetta e di procedere nei confronti dei suddetti per i reati loro ascrivibili. In ossequio ai principi ed agli scopi della Carta delle Nazioni Unite, questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto
 
CHIEDE all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, alla Comunità Internazionale e ai singoli Stati terzi:
1. di pretendere dallo stato straniero occupante italiano il rispetto del diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione e di porre fine alla illecita e illegittima occupazione del Territorio della Repubblica di Venezia;
2. di sostenere, appoggiare ed assistere questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto nella sua lotta per l’autodeterminazione del Popolo Veneto e quindi per la liberazione della Repubblica di Venezia dall’occupazione straniera italiana.
Con tale intimazione allo stato straniero occupante italiano, il Movimento. di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto ha reso pubbliche le proprie irrevocabili condizioni stabilendo quale termine ultimo di applicazione il giorno 31 dicembre 2010, termine oltre il quale sarà difficile ogni trattativa e diverrà irrinunciabile anche il ricorso all’uso della forza.
13.12.2010
Il Presidente deI MLNV
Sergio Bortotto

2010.09.27 – DENUNCIA ALLE NAZIONI UNITE

Oggetto: denuncia di occupazione,  dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da  parte dello stato straniero italiano. Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto.
 
UNITED NATIONS OFFICE
(c.a. Director-General Mr.Sergei Ordzhonikidze)
Palais des Nations, 1211 Geneva 10, Switzerland
 
Venezia, lunedì 27 settembre 2010
 
Col presente documento il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) rivendica la sovranità del Popolo Veneto, reclama ed esige la liberazione  della Repubblica Veneta nei suoi confini territoriali dall'occupazione illecita e illegittima dello stato straniero italiano.

La Serenissima Repubblica Veneta, consolidatasi in ben oltre un millennio, non ha mai cessato di esistere ed è  proprio in conseguenza dell'occupazione straniera, ad oggi ancora dello stato straniero italiano, per di più colonialista e razzista, che è stato ed è impedito l'esercizio del legittimo diritto alla sovranità del Popolo Veneto nel territorio della propria Nazione Veneta. Storicamente, dall'anno 1797 lo Stato Veneto ha subito l'occupazione dell'esercito napoleonico e dal 1815 i suoi territori sono stati occupati dall'impero austroungarico;     dal 1866 vi è poi de jure e de facto l'illegittima, illecita, nonché  violenta e repressiva occupazione, anche militare, dello stato straniero italiano

Ciò PREMESSO codesta Organizzazione delle Nazioni Unite si attivi, unitamente e d'intesa con questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, col garantire l'immediata cessazione dell'illegittima ed illecita occupazione dello stato straniero italiano nel territorio della Serenissima Repubblica Veneta.
ASSICURI 'immediato effettivo ritiro dello stato occupante con tutte le sue istituzioni e le sue forze armate dal territorio della Nazione Veneta.
GARANTISCA la necessaria ed indefettibile istituzione e costituzione della Polizia Nazionale Veneta e la affianchi con l'invio di proprie forze di interposizione ai confini territoriali e con l'invio altresì di propri Osservatori onde consentire le libere elezioni dei nuovi Organi Istituzionali del Popolo Veneto.
SOSTENGA anche con finanziamento ad hoc il processo di ripristino e di ricostruzione dello Stato Veneto.
CONDANNI lo stato straniero italiano al risarcimento di tutti i danni da occupazione, comprensivo dei danni di guerra per i passati conflitti mondiali e colonialisti e dell'illegittimo prelievo fiscale dal 1866 alla data dell'effettiva cessazione della suddetta occupazione. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite inoltre
PRENDA ATTO del costituitosi presente Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto sorto al solo e imprescindibile scopo di liberare il Popolo Veneto dall'occupazione, dalla dominazione e dalla colonizzazione posta in essere dallo stato straniero italiano. della legittimazione di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto ad agire in nome del Popolo Veneto sul piano internazionale attraverso il proprio apparato istituzionale ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977; dell'elevato valore e il vitale interesse per il Popolo Veneto che ha tale documento e che esso sia recepito nel suo più alto significato anche se in difetto, senza fraintendimenti e senza sollevare eccezione alcuna e tanto meno eccezione che possa comportarne il rigetto. Gli eventuali allegati verranno prodotti alla bisogna.
il direttivo del MLNV
Sergio Pes (MLNV Procuratore Delegato)
Giuliana Merotto (MLNV Procuratore Delegato)
dott. Paolo Gallina (MLNV Vice Presidente)
Sergio Bortotto (MLNV Presidente)