COMUNICATI

2011.12.22 – PROCESSO ALLA POLIZIA NAZIONALE VENETA… LA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA RESPINGE I RICORSI DEL GIUDICE E DELLA PROCURA DI TREVISO… INAMISSIBILI!

Ordinanza 341/2011
Giudizio
Presidente QUARANTA – Redattore LATTANZI
Camera di Consiglio del 09/11/2011 Decisione del 12/12/2011
Deposito del 22/12/2011 Pubblicazione in G. U.
Norme impugnate: Art. 2268, c. 1°, n. 297, del decreto legislativo 15/03/2010, n. 66; e dell'art. 14, c. 14° e 14°-ter, della legge 28/11/2005, n. 246.
Massime:
Atti decisi: ord. 153/2011
ORDINANZA N. 341
ANNO 2011
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori: Presidente: Alfonso QUARANTA; Giudici : Franco GALLO, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA,
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), e dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005), promosso dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso nel procedimento penale a carico di Q. D. e altri con ordinanza del 21 gennaio 2011, iscritta al n. 153 del registro ordinanze 2011 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 29, prima serie speciale, dell’anno 2011.
Udito nella camera di consiglio del 9 novembre 2011 il Giudice relatore Giorgio Lattanzi.
Ritenuto che, con ordinanza emessa il 21 gennaio 2011 (r.o. n. 153 del 2011), il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso ha sollevato, in riferimento agli artt. 18, 25, secondo comma, e 76 della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell’articolo 2268 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), nella parte in cui, al numero 297) del comma 1, abroga il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43 (Divieto delle associazioni di carattere militare);
che, con la medesima ordinanza, il giudice a quo ha sollevato, in via subordinata, questione di legittimità costituzionale, per violazione dell’art. 76 Cost., dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005) e, per l’effetto, dell’articolo 2268 del citato d.lgs. n. 66 del 2010, nella parte in cui, al numero 297) del comma 1, abroga il d.lgs. n. 43 del 1948;
che il giudice a quo procede nei confronti di più persone imputate del reato previsto dall’art. 1 del d.lgs. n. 43 del 1948, in riferimento alla «formazione del corpo paramilitare denominato “Polisia Veneta”, dotata di un inquadramento e ordinamento gerarchico interno in tutto analogo a quello militare»;
che, ricorda il rimettente, il d.lgs. n. 43 del 1948, entrato in vigore il 17 febbraio 1948, è stato confermato nella sua vigenza dal decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179 (Disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246), adottato in forza della delega conferita al Governo dalla legge 28 novembre 2005, n. 246, per individuare le norme anteriori al 1970 da mantenere in vigore;
che il successivo d.lgs. n. 66 del 2010, con il quale è stato introdotto il Codice dell’ordinamento militare, all’art. 2268, comma 1, ha abrogato una serie di atti normativi specificamente elencati, tra i quali, al numero 297), è compreso anche il d.lgs. n. 43 del 1948;
che l’abrogazione in questione «non era possibile in quanto il d.lgs. n. 43/1948 era stato espressamente fatto salvo dal d.lgs. n. 179/2009 del primo gennaio (rectius: dicembre) 2009»;
che inoltre, precisa il rimettente, il 16 dicembre 2010 è entrato in vigore il decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 213 (Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, recante disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore), che ha modificato e integrato il d.lgs. n. 179 del 2009 disponendo che dal relativo Allegato 1 sono espunte varie disposizioni legislative statali «e in particolare, al n. 1001 dell’elenco, il decreto legislativo n. 43/1948»;
che la norma abrogata, sottolinea ancora il giudice a quo, dava attuazione al principio di cui all’art. 18, secondo comma, Cost., e la sua abrogazione farebbe sì che la condotta, pur vietata dalla Costituzione, diventerebbe «lecita per l’ordinamento penale, non essendo sanzionata da altre norme penali»;
che, in via subordinata, il tribunale rimettente solleva la questione di legittimità costituzionale dell’art. 14, commi 14 e 14-ter, della legge n. 246 del 2005 per violazione dell’art. 76 Cost., con conseguente illegittimità costituzionale della norma abrogatrice impugnata in via principale, perché la legge delega non specificherebbe il settore nel quale il Governo è delegato ad esercitare la funzione legislativa, «limitandosi a indicare una totale abrogazione di norme anteriori a una data, senza distinzione di materie», e non enuncerebbe principi e criteri direttivi sufficientemente determinati;
che la questione sarebbe rilevante nel giudizio principale, perché se la norma impugnata fosse legittima il procedimento penale dovrebbe concludersi con una sentenza di proscioglimento per abolitio criminis, laddove, in caso contrario, dovrebbe proseguire per pervenire a una pronuncia di merito;
che, muovendo dall’analisi della giurisprudenza costituzionale in tema di sindacato di legittimità sulle norme penali di favore, il giudice a quo rileva come nel caso di una disposizione abrogatrice di una fattispecie di reato non possa escludersi il sindacato di costituzionalità, perché altrimenti verrebbero a residuare aree dell’ordinamento ad esso sottratte;
che, se è vero che «il sindacato della Corte può essere limitato dal principio della riserva di legge nell’ipotesi di cattivo esercizio in concreto da parte del Governo della funzione legislativa conferitagli ex art. 76 Cost. dalle Camere, è anche vero che il controllo di legittimità costituzionale delle norme primarie non può essere negato quando vi sia una scelta del legislatore delegato che esuli completamente dalla delega ricevuta»;
che, insomma, nel caso di abrogazione di una norma incriminatrice in assenza di delega legislativa, la Corte costituzionale non effettuerebbe autonome scelte punitive, ma si limiterebbe a garantire l’osservanza del principio di riserva di legge, stabilito dall’art. 25, secondo comma, Cost.
Considerato che il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso dubita, in riferimento agli artt. 18, 25, secondo comma, e 76, della Costituzione, della legittimità costituzionale dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), nella parte in cui abroga il decreto legislativo 14 febbraio 1948, n. 43 (Divieto delle associazioni di carattere militare), e in via subordinata, in riferimento all’art. 76 Cost., della legittimità costituzionale dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005) e, per l’effetto, dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del citato d.lgs. n. 66 del 2010, nella parte in cui abroga il d.lgs. n. 43 del 1948;
che la questione sollevata in via subordinata investe l’art. 14, commi 14 e 14-ter, della legge n. 246 del 2005, nella parte in cui costituisce la fonte del potere legislativo delegato, esercitato dal Governo con la norma impugnata in via principale;
che infatti, secondo la prospettazione del giudice rimettente, dall’illegittimità costituzionale della norma di delega deriverebbe, in via consequenziale, quella dell’art. 2268 del d.lgs. n. 66 del 2010, per assenza di delega;
che, anteriormente all’ordinanza di rimessione, è entrato in vigore il decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 213 (Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, recante disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore), adottato anch’esso, secondo quanto precisato nel suo preambolo, in attuazione della delega conferita con «la legge 28 novembre 2005, n. 246, recante semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005, e successive modificazioni»;
che detto decreto delegato, all’art. 1, stabilisce che «Ai fini e per gli effetti dell’articolo 14, commi 14, 14-ter e 18, della legge 28 novembre 2005, n. 246, e successive modificazioni, al decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 179, sono apportate le seguenti modificazioni (…) b) dall’Allegato 1 sono espunte le disposizioni legislative statali indicate nell’Allegato B al presente decreto», tra le quali è inserito il decreto legislativo n. 43 del 1948;
che il comma 14-ter dell’art. 14 della legge n. 246 del 2005, come modificato dall’art. 4 della legge 18 giugno 2009, n. 69 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile), stabilisce che «fatto salvo quanto stabilito dal comma 17 [che individua le categorie di disposizioni legislative destinate a rimanere in vigore], decorso un anno dalla scadenza del termine di cui al comma 14, ovvero del maggior termine previsto dall’ultimo periodo del comma 22, tutte le disposizioni legislative statali non comprese nei decreti legislativi di cui al comma 14, anche se modificate con provvedimenti successivi, sono abrogate»;
che di conseguenza l’art. 1 del d.lgs. n. 213 del 2010, nel prevedere che dall’Allegato 1 del d.lgs. n. 179 del 2009 – con cui il Governo ha esercitato la delega conferita dall’art. 14, comma 14 e seguenti, della legge n. 246 del 2005, individuando le disposizioni legislative anteriori al 1970 da mantenere in vigore – è espunto il d.lgs. n. 43 del 1948, ne determinerebbe in ogni caso l’abrogazione;
che sebbene l’art. 1 del d.lgs. n. 213 del 2010 sia anteriore rispetto all’ordinanza di rimessione e possa influire sul percorso argomentativo svolto per motivare la non manifesta infondatezza e la rilevanza delle questioni, il giudice a quo ha omesso di valutarne gli effetti;
che infatti una volta espunto il decreto legislativo n. 43 del 1948 dall’Allegato 1 al decreto legislativo n. 179 del 2009, che lo aveva mantenuto in vigore, avrebbe potuto anche ritenersi venuto meno l’ostacolo, individuato dal tribunale rimettente, alla successiva abrogazione espressa operata dall’art. 2268 del decreto legislativo n. 66 del 2010;
che inoltre il giudice rimettente avrebbe dovuto valutare l’effetto abrogativo che sarebbe comunque indirettamente determinato dall’art. 1 del d.lgs. n. 213 del 2010 e verificare se in seguito alla sua sopravvenienza le questioni proposte fossero ugualmente rilevanti;
che tale lacuna si risolve in un difetto di motivazione sulla rilevanza e comporta la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 2268, comma 1, numero 297), del d.lgs. n. 66 del 2010, nella parte in cui abroga il d.lgs. n. 43 del 1948, e della questione di legittimità costituzionale dell’art. 14, commi 14 e 14-ter, della legge n. 246 del 2005, sollevata limitatamente alla parte in cui contiene la delega all’adozione della norma abrogatrice impugnata in via principale (ex multis, ordinanza n. 76 del 2010).
Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, comma 2, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.
per questi motivi
LA CORTE COSTITUZIONALE
1) dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’ordinamento militare), sollevata in riferimento agli artt. 18, 25, secondo comma, e 76 della Costituzione, dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso, con l’ordinanza indicata in epigrafe;
2) dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’articolo 14, commi 14 e 14-ter, della legge 28 novembre 2005, n. 246 (Semplificazione e riassetto normativo per l’anno 2005) e, per l’effetto, dell’articolo 2268, comma 1, numero 297), del d.lgs. n. 66 del 2010, sollevata in riferimento all’art. 76 della Costituzione, dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Treviso, con l’ordinanza indicata in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 12 dicembre 2011.
F.to:
Alfonso QUARANTA, Presidente
Giorgio LATTANZI, Redattore
Gabriella MELATTI, Cancelliere
Depositata in Cancelleria il 22 dicembre 2011.
Il Direttore della Cancelleria
F.to: MELATTI
Corte costituzionale della Repubblica italiana
www.cortecostituzionale.it

2011.12.20-DIFFIDA AL COMUNE DI VILLORVA TV-CENSIMENTO ILLEGALE

Venetia, martedì 20 dicembre 2011

 

Oggetto:questionario del rilevatore ISTAT del Comune di Villorba (Tv) Sig. PAVAN Mario. D I F F I D A

 

AL COMUNE DI VILLORBA (TV)

Settore I – Segreteria Generale e Demografici

Ufficio Anagrafe

 

e p.c.

 

ALLA DIVISIONE FEDERALE INVESTIGATIVA

di POLIZIA GIUDIZIARIA – sede –

 

 

In data 17.12.2011 tale Sig. PAVAN Mario, incaricato del Comune di Villorba (Tv), Settore I – Segreteria Generale e Demografici – Ufficio Anagrafe, dichiaratamente rilevatore incaricato da codesto Ente per ritirare il questionario del censimento, che si dice essere stato recapitato allo scrivente dall’ente straniero italiano ISTAT a mezzo servizio postale, ha lasciato nella cassetta p.t. dell’abitazione privata del sottoscritto il foglio che si allega in copia, regolarmente sottoscritto e firmato.

Tale documento risulterebbe posto in essere quale attività di accertamento e/o verifica a nome e per conto dell’ente ISTAT dello stato straniero occupante italiano che prevede tre tentativi di contatto oltre i quali è minacciato l’avvio di un procedimento di accertamento di una non meglio precisata violazione.

Viene altresì precisato che sarà effettuato un’ulteriore tentativo di contatto alle ore 18.45 del giorno 21.12.2011, ancora presso l’abitazione privata del sottoscritto.

Viene altresì indicato il nr. telefonico 346-0167654 quale recapito per richiedere un appuntamento contattando direttamente il rilevatore.

Ciò premesso, c’è da rilevare che l’attività posta in essere è realizzata nei confronti del Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto Sergio Bortotto e che il MLNV per sua natura, nel territorio della Repubblica Veneta, non può essere soggetto, né assoggettabile, alla giurisdizione straniera italiana.

Facendo dunque seguito alla denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione da parte dello stato italiano, all’ultimatum allo stato italiano e a tutti i successivi atti regolarmente notificati allo stato straniero occupante italiano, alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale, si ribadisce il difetto assoluto di giurisdizione e si diffida ogni autorità, ente, rappresentante o delegato del suddetto stato, dall’ignorare la predetta prescrizione e/o di porre in essere atti e azioni tali in pregiudizio di essa.

Tanto si segnala all’Ente in indirizzo e alla persona interessata affinché si astenga da ogni ulteriore tentativo e si ordina di porre immediatamente fine ad ogni azione amministrativa e/o giudiziaria eventualmente posta in essere contro il MLNV, contro qualsiasi membro di questo MLNV e/o contro qualsiasi Cittadino del Popolo Veneto e di non azzardarsi ad avvicinare o molestare i medesimi in qualsivoglia maniera e per tali ragioni.

La Divisione Federale Investigativa della Polizia Giudiziaria della Polizia Nazionale Veneta prenderà atto per l’eventuale iscrizione a ruolo dei responsabili in caso di reiterazione della violazione della predetta norma, significando che le indagini per il deferimento ad una Corte di Giustizia Veneta riguarderà gli atti e azioni posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione in nome e per conto e/o in concorso con lo stato straniero occupante italiano, configuranti la responsabilità di atti di aggressione/rappresaglia/di guerra contro il MLNV, contro la Sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale della Nazione Veneta, con l’aggravante derivante dall’attuale condizione di illegale occupazione, colonizzazione e di sfruttamento fiscale e delle risorse proprie della Nazione veneta, in violazione dei fondamentali diritti umani, civili e politici.

Si rammenta altresì che ai sensi e per l’effetto del principio di collettività contemplato dalle norme del diritto internazionale, le responsabilità del soggetto che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano, a quest’ultimo e ad ogni derivante autorità è estesa la diretta responsabilità di tutti tali atti di imputazione.

WSM

Il Presidente del MLNV

Sergio Bortotto

2011.12.19 – NATALE 2011 – AUGURI NONOSTANTE TUTTO

NATALE 2011 (questa è veramente azzeccata).
dalla bacheca Facebook di Caterina Fabbrizzi:
Finito di fare il presepe: ho messo: 5 case distrutte dai terremoti, 4 case alluvionate, 4 container dove far vivere la gente sfollata, 25 banche, 82 chiese; il bue e l'asinello non me li posso permettere vista la tassa sugli animali domestici. Ho messo la grotta, ma senza Gesù, considerato che Giuseppe e Maria con il loro lavoro non arrivano a fine mese e l'ici sulla grotta è una spesa in più e i…..loro genitori con la riduzione della pensione non possono più aiutarli. Ho messo 1500 re magi rigorosamente in auto blu.Mi sembra finito!!!

Auguri nonostante tutto!

11.12.2011 – LA LIBERTA’ NON PUO’ ATTENDERE…

Ci mancava proprio.
Al pietoso scenario politico che l’italia di oggi riserva al mondo intero, non poteva mancare l’ennesima sortita del politicante veneto di turno che titola il suo addolorato appello in questo modo: “LA LIBERTA’ NON PUO’ ATTENDERE”.
Ed è così che Francesco Falezza, dopo un anno del suo silenzio, celebra con prosopopea il ritorno alla “politica” [… purtroppo, se torno a scrivere dopo più di un anno di silenzio, significa che c’è un problema…]; ma vah?
Siamo proprio quasi alla “sceneggiata napoletana”, povero Mario Merola.
Il messaggio lanciato è comunque inquietante per la similitudine di strategia mediatica che è tipica degli avvoltoi della superstite politica.
Il proclama viene subito sgomberato dalle ambiguità che potrebbero inquinare il suo scopo.
Si precisa subito, infatti, che la litigiosità e la divisione della politica veneta ha come conseguenza l’inefficacia e l’inconcludenza dell’azione politica stessa.
Ancora una volta ci viene propinato il “veleno” che da almeno 150 anni ci appesta l’esistenza, ci fiacca e ci sottomette agli interessi partitocratici della politica.
Ancora una volta ci viene ribadito che la nostra libertà di Popolo e di Nazione non può prescindere dall’efficacia dell’azione politica, che la nostra libertà di Popolo e di Nazione non è un diritto naturale così come previsto anche dalla legge stessa.
Ma c’è di più.
Come da copione, all’ arrogante premessa, segue la minaccia delle conseguenze a cui ci si espone se non ci si affida, e in fretta, alla nuova aggregazione politico/partitica proposta.
E’ il dramma: “ Nessuno si illuda che il fallimento dell’Italia comporti la automatica liberazione del Veneto, l’unica cosa di automatico che avverrà sarà una pseudo dittatura all’italiana, mascherata da pseudo democrazia, che ci farà pagare fino all’ultimo euro (o lira se ne usciremo) il debito fatto in 145 anni di sciagurata e criminale dominazione italiana delle terre venete, in parole povere, riassaggeremo la tassa sul macinato, triste esperienza dei nostri bisnonni …”
Alla diagnosi ecco la ricetta.
L’esortazione del Popolo alla mobilitazione.
L’illusione di riconsegnare ai cittadini la propria sovranità è ancora una volta il trucco consolidato di questi ipocriti.
L’ennesimo espediente utilizzato è quello di proporre una compagine politico/partitica che confonda i cittadini.
Con il fallimento della politica delegata e la nausea per i partiti, questi sciacalli si propongono per ciò che non potranno mai essere… UN COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
Ma che combinazione, che analogia nei termini con il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO che si è costituito come previsto dalla stessa legge e che non potrà mai essere un partito politico.
Ma chi c’è dietro questa proposta?
La debolezza e l’ambiguità del messaggio è infatti presto svelata.
Ancora una volta si parla di “Veneto”, ed è evidente il riferimento al territorio veneto quale espressione dell’ente regione veneto che nulla ha a che fare con i territori della nostra Patria, la Nazione Veneta.
Si parla di collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto … attenzione, perché le forze politiche e le associazioni attualmente costituite lo sono solo in ambito straniero italiano e non si parla di Popolo Veneto.
Ancora una volta il Popolo Veneto deve farsi rappresentare da partiti, associazioni, movimenti … e i cittadini che non si riconosco in queste aggregazioni, chi li rappresenta, conoscete il termine “democrazia” ovvero governo del Popolo, sovranità popolare ?
Perché mai il Popolo Veneto per riavere la propria libertà che gli spetta di diritto deve farsi rappresentare da partiti, associazioni e movimenti costituiti secondo le regole e nell’ambito dello stato straniero occupante italiano ?
Ma c’è ancora di più.
Subito dopo si precisa che tutte queste forze politiche e associazioni dovranno assoggettarsi ad un “piano” che si muove all’interno della legalità italiana e internazionale, democratico e non violento.
Esiste dunque un “piano” e viene precisato che: “questo “piano” sono anni che aspetta che ci sia qualcuno lo metta in pratica!!!”
E ancora si dice che: “Il piano di liberazione ce l’abbiamo già, è uno studio congiunto e unanime, durato più di un anno,  fatto con la collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto”.
Questa è un’emerita menzogna.
Nessuno ha mai contattato il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO che non ha mai progettato alcun piano di liberazione con nessuno, nonostante questo MLNV sia costituito dal 2009.
Vi mettiamo seriamente in guardia da queste volpi, da questi artisti dell’inganno politico.
Non a caso il MLNV è stato costretto più volte a prendere  le distanze dall’ambiguità di molti personaggi che si dichiarano indipendentisti, pacifisti, non violenti … ma che con il loro protagonismo, la loro boria e purtroppo spesso anche con la loro prepotente ignoranza, inquinano il processo legale intrapreso da questo MLNV per ridare la sovranità al Popolo Veneto.
Il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO è costituito nell’ambito delle norme del diritto internazionale e sempre agirà secondo tali leggi e con la massima trasparenza.
Non rinunciamo alla nostra libertà e non affidiamo la nostra rappresentanza a nessun partito, a nessuna associazione e a nessun movimento, ancor più se costituito nell’ambito dello stato straniero italiano.
Viva San Marco
Sergio Bortotto, Presidente del MLMV
La libertà non può attendere…
pubblicata da Francesco Falezza il giorno domenica 11 dicembre 2011 alle ore 23.08.              
Purtroppo, se torno a scrivere dopo più di un anno di silenzio, significa che c’è un problema … il problema è la litigiosità e le divisioni della politica veneta che hanno come conseguenza l’inefficacia e l’inconcludenza dell’azione politica stessa.
In questo periodo non servono “ciacole” e “barufe”, ma azioni politiche efficaci e mirate!
Nessuno si illuda che il fallimento dell’Italia comporti l’automatica liberazione del Veneto, l’unica cosa di automatico che avverrà sarà una pseudo dittatura all’italiana, mascherata da pseudo democrazia, che ci farà pagare fino all’ultimo euro (o lira se ne usciremo) il debito fatto in 145 anni di sciagurata e criminale dominazione italiana delle terre venete, in parole povere, riassaggeremo la tassa sul macinato, triste esperienza dei nostri bisnonni…
E’ venuto il momento di mobilitarsi e in questa situazione è la base che si deve muovere, perché nulla ci verrà regalato! Se vogliamo  la nostra libertà ce la dobbiamo costruire, ce la dobbiamo conquistare!!
Dobbiamo agire subito!
Non possiamo attendere che si risolvano questioni che non si risolveranno mai . . . se aspettiamo!
Costituiremo un COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE o d’azione o di base, come vi piace chiamarlo,  con il compito di individuare le azioni da fare e metterle in pratica da subito!
Il piano di liberazione ce l’abbiamo già, è uno studio congiunto e unanime, durato più di un anno,  fatto con la collaborazione di tutte le forze politiche e associazioni che desiderano l’autodeterminazione del popolo Veneto, è un piano che si muove all’interno della legalità italiana e internazionale, democratico e non violento  . . . sono anni che aspetta che ci sia qualcuno lo metta in pratica!!!
Ci troveremo domenica 18 dicembre alle ore 10:30 nella salone delle conferenze dell’Hotel VENICE  a Grisignano (Vi, a 200 metri dall’uscita dell’autostrada) per la presentazione del piano e la costituzione del comitato.
Programma della riunione:
10:30 Presentazione del piano d’azioni
11:30 Domande e risposte di chiarimento
12:00 Raccolta adesioni al COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE
12:30 Fine lavori
Vi spettiamo numerosi

2011.10.17-MONITO AI FUNZIONARI STRANIERI ITALIANI

ATTENZIONE
questo è un monito per tutti i funzionari, incaricati ed esecutori al servizio dello stato straniero italiano e che operano illegalmente sui territori della Repubblica Veneta: sappiate fin d'ora che è personale ogni responsabilità in merito ad atti e azioni di qualsivoglia maniera che comportino aggravi fiscali. minaccie, prelievi forzosi, ispezioni di natura fiscale e che appena possibile ad ogni singolo responsabile sarà chiesto di provvedere in proprio al risarcimento del danno causato al Cittadino Veneto anche e se compiuto in nome e in concorso con autorità straniere italiane.
Operatori di equitalia, guardia di finanza, riscossori di ogni ordine e grado sono avvisati.
Sarà istituito un Reparto Federale della Polizia Nazionale Veneta per la "caccia e la cattura" di quanti si saranno resi responsabili di simili azioni e si procederà alla confisca immediata e cautelare di ogni bene personale fino al 7° grado di parentela e generazionale.

2011.12.05-UNIAMOCI TUTTI…E’ IL MOMENTO DI REAGIRE!!!

Cari partiti politici…BASTA!!!
Smettetela di prendere in giro i nostri Veneti…
Ma non vi rendete conto che dite un sacco di barzellette!?!?  anzi il problema è che ve ne rendete conto benissimo ma siete come tutti, l'importante è riempirsi le tasche di soldi, avere tutti i privilegi del caso, sistemare parenti e amici…facendo cosa???
Sventolando slogan e bandiere di cui non siete nemmeno degni…persuadete la gente per 4 voti in nome di principi ed ideali inesistenti!!!
Siete solo dei pagliacci…smettetela di prendere in giro chi fa sacrifici tutti i giorni per portarsi a casa la "pagnotta" state continuando a dare false speranze!!!
La gente va ai seggi a votarvi, per avere cosa???
Perchè si sente parlare di federalismo, "i soldi devono rimanere in Veneto"….belle frasi si per i cittadini che danno solo un cambio alle facce che vedono in tv…ma gli interessi e il futuro sarebbe sempre lo stesso…..PERCHE NON SARESTE IN GRADO DI ANDARE DA NESSUNA PARTE!!!!
 
Veneti…cittadini tutti, ancora gli credete???
Via uno e su un'altro a far cosa???
A cambiare cosa??????
Mi sembra non sia la prima volta che arriva il politico di turno e promette un sacco di cose…intanto venite presi in giro e continuate a mantenerli senza rendervene conto!!!
Aprite gli occhi…i partiti politici hanno finito di "mangiare" sulle vostre spalle..!!!
 
Questo è territorio della Serenissima Repubblica di Venezia e nessuno si permetta di sventolare certe bandiere (gonfalone di San Marco) promettendo di cambiare le cose secondo un percorso italiano….qui NON SIAMO IN ITALIA!!!
La Repubblica Veneta è una Nazione a tutti gli effetti come lo è qualsiasi altra Nazione (Francia, Spagna, Svizzera, ecc…) qui le istituzioni italiane non hanno nessun valore e tantomeno i partiti politici..e tale bandiera utilizzata per convincere la gente in nome del vostro personale potere vi si riverserà contro, TRADITORI!!!
 
 
Pensateci cari Veneti…basta appoggiare questi farabutti, basta lamentarsi e non far niente…è il momento di prendere e dare ognuno il proprio appoggio verso il ripristino della Repubblica Veneta, perchè nei suoi territori ha il diritto di decidere il Popolo Veneto…e nessun'altro!!!
Fate sentire il vostro patriottismo, non abbiate paura, siamo il vostro riferimento!!!
 
 
Non ambiamo a nessun potere e a nessuna "carega"…semplicemente il nostro compito è di liberare la Patria occupata e far tornare il popolo Veneto sovrano, ma realmente sovrano!!!
E' una grandissima e reale occasione per poter ricominciare e poter cambiare mentalità!!
Noi del Movimento di Liberazione Nazionele del Popolo Veneto siamo normali cittadini senza super poteri o in cerca di potere ma siamo Patrioti veri spinti dal cuore, siamo stanchi di essere costretti a subire le leggi di un'altro stato e siamo disposti a lottare per rivendicare i nostri Diritti come Popolo Veneto di essere sovrano nella propria Nazione! 
Sappiamo che ce ne sono tanti come noi stanchi di queste prese in giro, allora cerchiamo di provare a fare qualcosa di concreto, basta lamentarsi di come vanno le cose in italia, pensiamo a casa nostra e pensiamo a come potremmo fare per avere un futuro, per avere di nuovo stimoli a farsi una famiglia ad impegnarsi per una casa e rendere un futuro sereno ai nostri figli!!
Aderite al MLNV e siate protagonisti verso un cambiamento epocale, ognuno faccia quello che può per rendersi utile al raggiungimento della Libertà!
E' finito il momento di pensare, è il momento di DARSI DA FARE realmente!!!
 
Chiamate il numero della POLIZIA NAZIONALE VENETA: 340-7479321 per qualsiasi consiglio o informazione oppure visitate il sito www.mlnv.org e aderite al MLNV!!!
 
Rendetevi protagonisti dei prossimi libri di storia che i vostri figli e nipoti leggeranno a scuola!!!
 
Viva San Marco
 
Procuratore delegato del MLNV
Sandro Meneghin
 

2011.11.27 – LA LEGA NORD CONTINUA CON LA SUE “SPARATE-SPAZZATURA”.

La lega di Bossi è accoliti è solo un partito italiano che nulla può avere a che fare con il ripristino di sovranità della Repubblica Veneta!
Appena il MLNV sarà riconosciuto dall'O.N.U., tutti i partiti italiani saranno necessariamente dichiarati illegali e fuori legge nelle nostre Patrie Terre di San Marco.
Ai Veneti diciamo… "basta farvi prendere in giro da questi falsi profeti, con loro non si va da nessuna parte!"
 
Lega: prove tecniche di rivolta fiscale
Il segretario Gobbo detta la linea: «Le tasse venete restino qui».
Sindaci favorevoli a un fondo di garanzia presso la Regione
 
di Filippo Tosatto
 
VENEZIA
 
Di questi tempi alla «Padania» piace spararle grosse e certo il titolone strillato dal quotidiano – «Dal Veneto parte la rivolta fiscale» – non va preso per oro colato.
Testimonia però la tentazione barricadera di una Lega che si scopre unica forza d’opposizione al Governo Monti ed è decisa a risalire la china dei consensi smarriti nell’ultimo, deludente, scorcio della stagione berlusconiana.
Così il segretario regionale Giampaolo Gobbo rispolvera la parola d’ordine «Le tasse dei veneti ai veneti» e prende corpo l’idea di istituire un fondo di garanzia presso la Regione del governatore Luca Zaia (alimentato da un conto corrente riservato ai contribuenti ) che assicuri un impiego «territoriale» delle risorse fiscali, riservando a Roma solo le «tasse essenziali».
Un’autentica piroetta rispetto a qualche mese fa, quando il primo cittadino di Treviso aveva esplicitamente vietato ai «suoi» sindaci di partecipare alle iniziative di protesta dell’Anci contro i tagli agli enti locali e l’inasprimento tributario.
Fotogrammi di un film già visto e ormai sbiadito, si dirà.
Gradito però agli amministratori-falchi del Carroccio, a cominciare da Gianantonio Da Re, sindaco di Vittorio Veneto e segretario provinciale del partito: «L’idea del fondo chiuso non è una boutade ma una prospettiva realistica, non si può pensare che i cittadini continuino ad aprire il portafoglio senza ricevere niente in cambio.
I veneti le tasse continuerebbero a pagarle, ma a Venezia, non a Roma.
E’ arrivato il momento della lotta contro un Governo di banchieri che vuole cancellare il federalismo e spremere ulteriormente famiglie e imprese».
Primi consensi dai sindaci col fazzoletto verde di Villorba, Marco Serena, e di Ponzano, Giorgio Granello.
Nonché dall’europarlamentare Giancarlo Scottà, che rincara: «Serve un segnale forte, l’economia soffre, non c’è lavoro, dobbiamo dare una speranza alla nostra gente».
E Zaia?
Quasi rivendica il brevetto del progetto: «Quando c’è stata l’alluvione, un anno fa, per primo avevo chiesto di trattenere le tasse venete sul nostro territorio, così, in caso d’emergenza, non avremmo dovuto attendere mesi per i risarcimenti di Roma».
Arduo immaginare il felpato governatore nelle vesti di Masaniello anti-tax?
Mai dire mai.
La “seduta” inaugurale del parlamento Padano, convocato domenica 4 dicembre alla Fiera di Vicenza, potrebbe riservare qualche sorpresa.
Attenzione: se la strategia leghista è ancora nebulosa, scandita com’é da slogan improbabili, l’obiettivo che si profila è chiarissimo.
Ergersi a rappresentanti, esclusivi o quasi, dei segmenti sociali – piccola industria “marginale”, artigianiato, partite Iva, operai e agricoltori – che più avvertono i morsi della crisi.
A loro si rivolge lo speaker regionale Federico Caner quando annuncia, per domani, la seconda sessione di “Officina Veneto”, un confronto con le imprese e le parti sociali, ideato per raccogliere istanze da tradurre in interventi e progetti di legge.
Il primo round ha rivelato i due volti della congiuntura, reale e percepita: «La prima racconta di un Pil che nel 2010 ha segnato un +3% con una crescita anche nell’anno in corso, e di un volume di export che aumenta nel 2011 del 14%, confermando la vocazione internazionale del Veneto che contribuisce di quasi 10 punti al Pil nazionale. La seconda, quella avvertita dalle forze produttive, non intravede invece spiragli positivi di crescita».
L’indice delle aziende che danno giudizi negativi sul dinamismo imprenditoriale è di 28,5 punti in una scala da 0 a 100, e in ribasso, perciò, è anche la propensione ad investire, innovare, ammodernare.
«Per questo», è la conclusione di Caner « le nostre azioni legislative debbono orientarsi soprattutto nella tutela delle pmi che, per dimensioni e localismo, risultino meno vocate all’export e quindi più fragili».
 
 
 
Ma Veneti, credete ancora a questi politicanti ???
Il problema non è solo una questione di tasse… o di poche tasse… il problema è che noi tutti dobbiamo tornare liberi e indipendenti a casa nostra, noi siamo un Popolo, siamo una Nazione, altro che italietta e i suoi falsi 150 anni di unità!
Non sono stati al governo fino adesso questi signori e hanno forse impedito gli espropri di equitalia e scagnozzi vari???
Hanno fatto qualcosa per ripristinare la sovranità del Popolo Veneto sulle proprie Terre???
Ancora ci credete???
Basta!
Chiunque governa con un tiranno ed un'usurpatore, qual'è lo stato straniero occupante italiano, questi si erge al pari delle sue responsabilità… questi è al pari tiranno e usurpatore… ma peggio per lui se addirittura Veneto… perchè è anche traditore della Patria.
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV

2011.11.23-CASO DE PIERI GABRIELE0-IL MLNV PRENDE UNA DURA POSIZIONE CONTRO LO STATO STRANIERO ITALIANO.

Ricorderete senza dubbio lo scalpore creato dall'azione posta in essere dal patriota Gabriele DE PIERI fermato, controllato, sanzionato e sottoposto a privazione della libertà personale da parte di autorità di polizia dello stato straniero italiano per aver rifiutato di esibire la patente di guida italiana.
L'articolo di stampa che pubblichiamo cita la preoccupazione del parlamentare italiano DE POLI che esprime preoccupazione per il fenomeno accreditando alla Lega Nord e al governatore della regione veneto Zaia responsabilità in merito.
Ai politicanti italiani, di turno o meno che siano, di qualsivoglia colore e bandiera politica noi del MLNV replichiamo che farebbero bene a documentarsi prima di sparlare a vanvera e di documentarsi per bene sulle norme del diritto internazionale alle quale il loro stato straniero italaino è soggetto e che sta reiteratamente violando con disprezzo e inaudito razzismo.
Il diritto all'autodeterminazione del Popolo Veneto non è sicuramente in discussione perchè la sovranità del Popolo Veneto sarà ripristinata con le buone o con la guerra di liberazione che questo MLNV ha diritto di fare contro lo stato straniero occupante italiano.
Ai politicanti italioti replichiamo che dovrebbero vergognarsi per il loro silenzio e la loro complicità morale e concreta per non essersi opposti alla cessione di sovranità posta in essere dal loro stesso presidente della repubblica, con un'azione degna del peggiore dei tradimenti nei confronti del Popolo italiano e che alcuni cittadini italiani hanno anche avuto il coraggio di denunciare ai Carabinieri… (e non lo diciamo noi del MLNV, ma lo dicono alcuni stessi cittadini italiani).
La solita politicante ipocrisia di colui che vede la pagliuzza nell'occhio del prossimo e non si avvede della trave che gli oscura la vista.
La lega Nord e il governato dell'ente regione veneto Luca ZAIA non sono sicuramente i fautori e i promotori delle rivendicazioni dei Patrioti come DE PIERI perchè la lega nord è un partito italiano a tutti gli effetti e ad oggi condivide con tutti gli altri partiti italiani la responsabilità dell'occupazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero occupante italiano, con tutte le conseguenze che ne derivano sul piano amministrativo, fiscale, militare, poliziesco e giudiziario per non dire morale.
Ma presto, tutto questo finirà e col ripristino della sovranità totale del Popolo Veneto sulle proprie Terre, sarà ripristinata anche la legalità e spazzata via questa immonda prevaricazione.
 
ecco l'articolo:
 
Per la patente veneta una denuncia e quattro multe
De Pieri: "Non pago, chiederò giustizia all'Europa"
Il venetista di Loreggia, fermato lunedì in auto dai carabinieri a Campodarsego, continua a non riconoscere l'autorità dello Stato italiano sul territorio veneto.
Il deputato De Poli esprime preoccupazione per il fenomeno e critica la Lega Nord e il governatore Zaia
 
LOREGGIA.
Gabriele De Pieri non ci pensa proprio a presentarsi in caserma per esibire la patente di guida italiana.
E neppure a pagare le sanzioni appioppategli l'altro ieri dai carabinieri di Campodarsego, che lo avevano fermato sulla Strada del Santo.
Anzi, intende denunciare all'Unione europea la «violazione dei diritti umani» di cui, a suo dire, sarebbe stato vittima.
«Le multe non le pago – attacca il "presidente della Repubblica di Padova" – stiamo scherzando?
Non riconosco l'autorità italiana sul territorio veneto, non vedo perché dovrei pagarle.
Sono io che avanzo soldi dallo Stato italiano come del resto il popolo veneto.
Anzi, chiederò all'Unione europea che mi venga dato un congruo risarcimento per il danno subito.
Finora la persecuzione cui sono sottoposto da anni mi è costata 60 mila euro di avvocati».
Lunedì a Campodarsego di multe De Pieri ne ha beccate ben quattro: sorpasso su linea continua, eccesso di velocità, guida con il cellulare in mano, e cinture di sicurezza non allacciate.
Inoltre è stato denunciato per rifiuto di fornire le generalità.
«E' vero, non avevo le cinture – ammette il quarantatreenne De Pieri – i carabinieri dicono che li ho oltraggiati, ma stanno tentando di arrampicarsi sugli specchi, come nella causa precedente.
Non siamo andati a processo, perché ho presentato una memoria in seguito alla quale lo Stato italiano si è nascosto.
Infatti ho chiesto che esibiscano un documento che attesti la loro sovranità. Stessa cosa faranno anche adesso».
Oggi De Pieri è andato regolarmente al lavoro: di mestiere fa l'autista.
«Sono dipendente di una ditta privata che effettua servizi di linea, anche per l'Aps».
Sull'episodio ha intanto preso posizione Antonio De Poli, deputato dell'Udc.
«Sono avvisaglie – dice un comunicato del parlamentare – che preoccupano.
Da anni la Lega ci racconta che il Veneto non è Italia, che l'adesione della nostra Regione alla Nazione è stata una truffa e che staremmo meglio da soli. Ogni giorno i politici e gli amministratori leghisti si lanciano in provocazioni gravi e offensive.
Per non parlare del governatore Zaia, campione di equilibrismi e di "salto dell'Inno".
Non vorrei che tutto questo, che non esiterei a definire una vera e propria campagna di controcultura, portasse a conseguenze gravi.
Sicuramente il voler estirpare il sentimento di coesione nazionale da un certo territorio è, da parte di una forza politica, un'operazione gravissima.
Oggi ridiamo, ma un cittadino che si rifiuta di riconoscere l'autorità dei carabinieri a causa del presunto indipendentismo veneto è un evento grave».
08 marzo 2011
 
ed ecco l'ammonimento allo stato straniero italiano e l'avviso l'ennesima denuncia all'O.N.U. DI QUESTO MLNV
 
Oggetto:ATTI DI AGGRESSIONE E DI RAPPRESAGLIA dello stato straniero occupante italiano contro il cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele, reati continuati e reiterati in gravissima violazione delle norme del diritto internazionale, delle libertà fondamentali umane, civili e politiche.
 
O.N.U. – SEGRETARIO GENERALE – New York
e p.c.
ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE
AGLI STATI DELLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
AL GOVERNO ITALIANO
 
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) costituitosi per volontà di cittadini del Popolo Veneto in data 29 settembre 2009 ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale
 
E’ STATO INFORMATO E PRENDE ATTO
del reiterarsi di atti e azioni di natura amministrativo/giudiziaria e di gravi violazioni delle libertà fondamentali, umane, civili e politiche posti in essere dallo stato straniero occupante italiano contro e in danno del cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele
 
FACENDO SEGUITO
alla denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero occupante italiano e alla rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto del 27/09/2010 e depositata alla sede ONU di Ginevra in data 28 settembre 2010;
all’ultimatum del 13/12/2010 notificato allo stato straniero colonialista e razzista italiano e alla sede ONU di Ginevra in data 14 dicembre 2010;
alle denunce degli atti di aggressione, di forza e di rappresaglia ripetutamente posti in essere dallo stato straniero occupante italiano contro questo MLNV, contro Cittadini del Popolo Veneto e contro la stessa integrità territoriale della Repubblica Veneta, in palese violazione delle norme del diritto internazionale, in particolare del diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione (jus cogens), e dei fondamentali diritti umani, civili e politici;
 
ED IN PARTICOLARE
all’ultimo AVVISO-WARNING recentemente inoltrato da questo MLNV agli Organi in indirizzo con l’avvertimento che in difetto di un’ effettivo irrinunciabile esercizio del diritto all’Autodeterminazione del Popolo Veneto, e all’accreditamento di questo MLNV da parte di codesta ONU, si procederà unilateralmente a dichiarare ripristinata la piena Sovranità del Popolo Veneto sul Territorio della Repubblica di Venezia anche con il legittimo ricorso all’uso della forza e se necessario con l’avvio della GUERRA DI LIBERAZIONE, precisando e ammonendo che ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale questo MLNV procederà alla costituzione dell’ ARMATA DI LIBERAZIONE NAZIONALE con reclutamento, addestramento ed equipaggiamento di patrioti che codesta ONU e Comunità Internazionale hanno il dovere di sostenere, appoggiare ed assistere come previsto dal diritto internazionale stesso;
 
AMMONISCE
lo stato straniero occupante italiano
e in conseguenza di ciò qualsiasi autorità, ente, rappresentante o delegato del suddetto stato, dal reiterare in qualsivoglia maniera atti e azioni che impediscano o limitino anche parzialmente le libertà fondamentali del Cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele e di qualsiasi altro Cittadino del Popolo Veneto.
 
ORDINA
allo stato straniero occupante italiano
e in conseguenza di ciò a qualsiasi autorità, ente, rappresentante o delegato del suddetto stato, di cessare immediatamente ogni atto di forza, di ostilità e di porre subito fine ad ogni azione amministrativo/giudiziaria contro il Cittadino del Popolo Veneto DE PIERI Gabriele e contro ogni altro Cittadino del Popolo Veneto, dichiaratamente e verosimilmente tale, di non azzardarsi con le sue forze armate e/o di polizia dall’avvicinare o molestare nuovamente in qualsivoglia maniera e per qualsivoglia ragione qualsiasi Cittadino del Popolo Veneto.
Nel ribadire che questo MLNV, per sua natura, nel territorio della Repubblica Veneta, non può essere soggetto, né assoggettabile, alla giurisdizione straniera italiana, si ribadisce il difetto assoluto di giurisdizione dello stato straniero italiano sui territori della Repubblica Veneta, e che ogni Cittadino del Popolo Veneto, dichiaratamente e verosimilmente tale, ha il diritto di non riconoscere alcuna autorità giudiziaria e/o amministrativa italiana, tanto meno i provvedimenti di qualsiasi natura da queste adottati.
I responsabili saranno assicurati appena possibile al giudizio di una Corte di Giustizia Veneta per i reati, ravvisabili de plano, contro i Cittadini del Popolo Veneto e perché tali atti configurano veri e propri atti di aggressione e rappresaglia contro il Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale della Repubblica Veneta e contro la stessa sovranità del Popolo Veneto, in poche parole veri e propri atti di guerra che ancora una volta si denunciano pubblicamente alla Comunità Internazionale e a questa O.N.U. per i provvedimenti del caso.
 
Venetia, mercoledì 23 novembre 2011
 
Viva San Marco
Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto
 
documenti correlati:

2011.11.17-“AVVISO-WARNING” ALL’O.N.U.

Il MLNV preso atto dell'arrogante pretesa dello stato stato straniero occupante italiano di ignorare l'ultimatum notificatogli in tempi e termini adeguati per iniziare una collaborativa trattativa per il ritiro pacifico dai territori della Repubblica Veneta che sta occupando illegalmente e illegittimamente, ha inviato una delegazione alla sede O.N.U. di New York con un "AVVERTIMENTO – WARNING" all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e alla Comunità Internazionale tutta, ammonendo che non tollererà oltre la mancanza di un sollecito riscontro alla richiesta di accreditamento di questo MLNV in riscontro dell'inalienabile diritto del Popolo Veneto a ripristinare la totale propria e incondizionata sovranità sulle Terre dell'Amata Serenissima Patria.

In conseguenza di ciò, così come previsto dalle stesse norme del diritto internazionale, essendo elevato il rischio di dover ricorrere alla guerra di liberazione, che questo MLNV ha fino ad ora scongiurato e pazientemente evitata, la costituzione della POLIZIA NAZIONALE VENETA, quale Organo istituzionale, è temporaneamente sospesa per dare avvio al reclutamento, equipaggiamento e addestramento di patrioti e volontari per la costituzione dell'ARMATA DI LIBERAZIONE NAZIONALE che l'ONU e la Comunità Internazionale stessa ha il dovere di sostenere, appoggiare ed assistere come previsto dal diritto internazionale..
Con tale nota è stata inviata anche una lettera aperta del Presidente del MLNV al Segretario Generale delle Nazioni Unite con un doveroso quanto accorato appello che il MLNV fa in nome di tutto il Popolo Veneto affinché non lasci cadere nel vuoto il diritto della Nazione Veneta a tornare libera e sovrana sulla propria Terra.
 

 

LETTERA APERTA AL SEGRETARIO GENERALE O.N.U.

E ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE TUTTA.

 

Repubblica di Venezia, lunedì 21 novembre 2011

 

 

Sig. Segretario.

 

Per oltre un centinaio d’anni lo stato straniero occupante italiano, ha con lucida determinazione, esercitato una precisa quanto efficace azione volta ad indebolire fino a cancellare, anno dopo anno, generazione dopo generazione, il forte senso di appartenenza che era presente nel Popolo Veneto.

Questo naturale sentimento che i Veneti provavano genuinamente e spontaneamente nei confronti di Venezia, poteva rappresentare, visto dall’ottica dello stato occupante sabaudo prima e italiano poi, un pericolo, una minaccia all’unità del Paese.

Nei libri di storia il risorgimento italiano veniva e viene rappresentato tuttora come un periodo in cui dei Popoli sottomessi hanno avuto la possibilità di acquistare la libertà e di affrancarsi dalla tirannia, nella realtà sappiamo che le cose non sono andate così.

Anzi, in quel periodo storico nel territorio della penisola italica si sono perpetuate gravi violazioni dei diritti umani.

Gli Stati preunitari della penisola italica non sono stati liberati dalla tirannia ma conquistati militarmente … questa è l’unica verità inconfutabile.

I Veneti, come altre nobili genti che popolavano Terre della penisola con Stati sovrani e neutrali ai conflitti dell’epoca, erano fieri ed orgogliosi di ciò che erano e tutti a loro modo vantavano una dignitosa ed elevata qualità di vita, se rapportate agli standard dell’epoca.

Nelle scuole italiane l’immensa storia della Repubblica di Venezia, ma anche delle altre popolazioni e delle Nazioni preunitarie, vengono liquidate con poche, striminzite, laconiche righe.

La verità storica sul risorgimento italiano invece è astutamente manipolata.

Un esempio eclatante è l’infame e offensiva ricorrenza dei 150 anni dell’unità d’italia, celebrata quest’anno dallo stato stato straniero occupante.

E’ tale la strumentalizzazione di tale commemorazione che adombra perfino l’evidente contraddizione storica … la presunta e mai avvenuta unità italiana non può risalire al 1861 perché la stessa terza guerra d’indipendenza è stata combattuta nel 1866, ben cinque anni dopo.

A tutti questi Popoli soggiogati militarmente è stata poi negata la propria storia passata e tutt’ora vengono negate molte della verità della storia presente.

Sono verità scomode e imbarazzanti che lo stato straniero italiano non ha alcun interesse che emergano alla luce e per questo viene attuato a seconda delle situazioni e della convenienza del momento un colpevole silenzio o una mistificante e artefatta rappresentazione della storia e della realtà.

Dai libri si apprende che un gruppo di persone acquista dignità di Popolo quando si verificano due condizioni fondamentali, abitare in uno stesso territorio ed avvertire la consapevolezza di appartenere ad un gruppo che si identifica per le origini, tradizioni e cultura comuni.

Nel caso dell’ italia nessuna di queste condizioni si è verificata.

Lo stato straniero italiano, infatti, ha attuato e ancor oggi persevera con una politica colonialista e razzista nei confronti dei Popoli soggiogati militarmente.

Astutamente ha smembrato l’integrità territoriale di Stati preunitari, la cui storia, cultura e tradizioni nulla hanno a che vedere con l’italica rappresentazione odierna.

Con cinica, razzista e reiterata volontà, promossa dalle stesse istituzioni straniere italiane, ancora oggi viene perpetuata una forte discriminazione, negando e impedendo la conoscenza e lo studio stesso della propria storia, l’uso della propria lingua e il rispetto delle tradizioni dei Popoli che hanno fatto grandi le Nazioni degli Stati preunitari.

L’Amor Patrio e l’Identità Nazionale del Popolo Veneto si identifica nelle millenarie radici storiche delle proprie tradizioni, dei propri usi e costumi che sono radicati nel territorio della Patria Veneta e questi sono valori inalienabili, irrinunciabili, incedibili e imprescrittibili per ciascun Popolo.

E’ questo un doveroso quanto accorato appello che il MLNV fa in nome di tutto il Popolo Veneto alla S.V. e alla Comunità Internazionale affinché non lasci cadere nel vuoto il diritto della Nazione Veneta a tornare libera e sovrana sulla propria Terra.

 

Viva San Marco!

Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto

 


 

 Republica de Venexia, venere 18 novembre 2011

 

O.N.U. – SEGRETARIO GENERA>E – New York



e p.c.



AL ASEMBLEA GENERA>E DELE NAXIONI UNIDE
AL CONSEJO DE SICUREXA DELE NAXIONI UNIDE
AI STATI DELA COMUNIDA’ INTERNAXIONA>E

 

AVERTIMENTO

 

El Movimento de >iberaxion Naxiona<e del Popo<o Veneto (MLNV) costituio par volontà de xitadini del Popo<o Veneto el dì de 29 setembre del 2009 ai sensi e par i efeti de <e norme del dirito internaxiona<e

 

RICIAMA’ TUTI I ATI DE STO MLNV

INOLTRAI A LA SEDE O.N.U. DE GINEVRA (CH) E RIGUARDO A

 

     denunxia de ocupaxion, dominaxion e colonixaxion de<a Nazion Veneta da parte de<o stato foresto tajan e rivendicaxion dea sovranità de< Popo<o Veneto fata el 27/09/2010 e deposità ala sede ONU de Ginevra el di de 28 setembre 2010;

 

     ULTIMATUM del 13/12/2010 notificà a<o stato foresto, coloniaista e raxista tajan e a<a sede ONU de Ginevra el di de 14 dicembre 2010;

 

     denunxe dei ati de agrexion, de forxa e de rapresaja fati con insistenxa da<o stato foresto, ocupante tajan doxo sto MLNV, doxo Xitadini de< Popo<o Veneto e doxo <a stesa integrità teritoria<e de<a Republica Veneta, in ciara violaxion de<e rego<e de< dirito internaxiona<e, in tel specifico de< dirito de< Popo<o Veneto a l’autodeterminaxion (jus cogens), e dei fondamenta<i diriti umani, sivi<i e po<iteghi

CONSTATA’

<a mancanxa de un fià de rescontro da parte de sta O.N.U.

 

CIAPA ATO

dea incoxiente inerxia e de l’ingiustificado silenxio de sta ONU in merito ai <egitimi, ina<ienabili, e mai vegnù manco o cance<à diriti de< Popo<o Veneto, in violaxion de<a stesa Carta de l'Organixaxion de<e Naxioni Unide (firmà a San Francisco el di 26 xiugno del 1945 ed entrà in vigor el 24 otobre del 1945) e, par sto motivo,

 

NOTIFEGA e DENUNXIA
a l’Asemb<ea Genera<e de <e Naxioni Unide e a tuta <a Comunidà Internaxiona<e

 

che in mancanxa de un sceto ed efetivo irinunciabi<e esercixio del dirito al’Autodeterminaxion de< Popo<o Veneto, e a <’acreditamento de sto MLNV da parte de sta ONU, se ndrà vanti da so<i a sigar e dir riprestinada <a tota<e sovranità de< Popo<o Veneto sue so Tere de<a Republica de Venexia anca col  lega<e uso de<a forxa e xe necesario scominsiando la GUERA DE LIBERAXION.

Se informa che ai sensi e par i efeti de<e norme de< dirito internaxiona<e sto MLNV scomincxiarà <a costituxion de l’ ARMADA DE LIBERAXION NAXIONA>E con aruo<amento, destramento e equipagiamento de patrioti che sta ONU e <a Comunidà Internaxiona<e dovarà sostegner, apogiar e asistere in tel modo che xe stabiljo da< dirito internaxiona<e steso.

 

 

Viva San Marco!

el Prexidente del MLNV
Sergio Bortotto

 

(nr.12 documenti alegai)



 

Repubblica di Venezia, lunedì 21 novembre 2011

 

O.N.U. – SEGRETARIO GENERALE – New York



e p.c.



ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE
AGLI STATI DELLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE

 

A V V I S O

 

Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) costituitosi per volontà di cittadini del Popolo Veneto in data 29 settembre 2009 ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale

 

RICHIAMATI TUTTI GLI ATTI DI QUESTO MLNV

INOLTRATI ALLA SEDE O.N.U. DI GINEVRA (CH) E ATTINENTI A

 

     denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano e rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto del 27/09/2010 e depositata alla sede ONU di Ginevra in data 28 settembre 2010;

 

     ULTIMATUM del 13/12/2010 notificato allo stato straniero colonialista e razzista italiano e alla sede ONU di Ginevra in data 14 dicembre 2010;

 

     denunce degli atti di aggressione, di forza e di rappresaglia ripetutamente posti in essere dallo stato straniero occupante italiano contro questo MLNV, contro Cittadini del Popolo Veneto e contro la stessa integrità territoriale della Repubblica Veneta, in palese violazione delle norme del diritto internazionale, in particolare del diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione (jus cogens), e dei fondamentali diritti umani, civili e politici

 

CONSTATATO

la mancanza di qualsiasi tipo di riscontro da parte di codesta O.N.U.

 

PRENDE ATTO

dell’imprudente inerzia e dell’immotivato silenzio di codesta ONU rispetto ai legittimi, inalienabili, e imprescrittibili diritti del Popolo Veneto, in violazione della stessa Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945) e, per l’effetto,

 

NOTIFICA e DENUNCIA
all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e a tutta la Comunità Internazionale

 

che in difetto di un’ effettivo irrinunciabile esercizio del diritto all’Autodeterminazione del Popolo Veneto, e all’accreditamento di questo MLNV da parte di codesta ONU, si procederà unilateralmente a dichiarare ripristinata la piena Sovranità del Popolo Veneto sul Territorio della Repubblica di Venezia anche con il legittimo ricorso all’uso della forza e se necessario con l’avvio della GUERRA DI LIBERAZIONE.

Si comunica che ai sensi e per gli effetti delle norme del diritto internazionale questo MLNV procederà alla costituzione dell’ ARMATA DI LIBERAZIONE NAZIONALE con reclutamento, addestramento ed equipaggiamento di patrioti che codesta ONU e Comunità Internazionale vorranno sostenere, appoggiare ed assistere come previsto dal diritto internazionale stesso.

 

 

Viva San Marco!

Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto

 

(nr.12 documenti allegati)



 

Republic of Venice, Friday, November 18, 2011

 

O.N.U. – UNITED NATIONS OFFICE – NEW YORK

 

and for knowledge

 

TO THE GENERAL ASSEMBLY OF THE UNITED STATES

TO THE SECURITY COUNSIL OF THE UNITED STATES

TO THE STATES OF THE INTERNATIONAL COMMUNITY

W A R N I N G

 

The national liberation movement of the venetian people (mlnv) founded, on the 29th of September, for will of the citizens of the Venetian People

 

Recalled all acts of this MLNV

Forwarded to the seat of Ginevra (CH) and related to

 

       denouncement of occupation, domination and colonization of the Venetian Nation from the Italian foreign government and rivendication of the sovereignity of the Venetian people of the 27/09/2010 and deposited to the ONU seat of Ginevra on the 28 December 2010;

 

       ULTIMATUM of the 13/12/2010 notified to the foreign, colonialist, racist  Italian country  and to the Ginevra seat on the 14 December 2010;

 

       Denounces of the aggressions and force acts and of retaliation repeatedly put in place by the foreign and occupant country against this MLNV, against citizens of the Venetian People and against the very integrity of the Venetian Republic, in clear violation of the international rules of law , in particular of the right of self-determination of the Venetian people , and of the fundamental human, civil and political rights.

 

 

FOUND

The lack of every type of reply from this ONU

 

NOTES

The imprudent inertia and the immotivated silence of this ONU towards the legitimate, inalienable and imprescriptible rights of the Venetian people, violating the very Charter of the Organisation of the United Nation ( signed in San Francisco on the 26th June 1945 and entried in force on the 24th October 1945) and, for the effect,

 

NOTIFIES AND DENOUNCES

To the General Assembly of the United Nation and to all the International Community

 

That because of the lack of an irrinouncable and effective exercise of the right of autodetermination of the Venetian People, and of the lack of accreditation to this MLNV from this ONU, that it will proceed unilaterally  to declarate the ripristination of the fully sovereignity of the Venetian People on the territory of the Venetian Republic also with the legitimate use of violence and, if necessary, with the start of the LIBERATION WAR.

It communicates that, under and for the effects of the rules of the International Right, this MLNV will constituate the NATIONAL LIBERATION ARMY with recruitment, training and  equipment of patriots that this ONU and the International Community will sustain, support and assist as expected from the International Right.

 

Viva San Marco!
The President of the del MLNV
Sergio Bortotto

 

 (nr.12 attached documents)

2011.10.17 – LA “SIGNORA” DEIDDA CATERINA E GLI INSULTI CONTRO IL MLNV

Come annunciato all'interessata, pubblichiamo l'e-mail inviata dalla "signora" DEIDDA Caterina che ha replicato ad una nostra news-letter dal sito del MLNV.
Credo sia doveroso e necessario far comprendere lo squallore di simili comunicazioni che manifestano la scarsa capacità di critica di certe persone.
 
 
Da info
 
A caterinade…
 
Data lunedì 24 ottobre 2011 – 14:38
 
Oggetto: Re: 17.11.2011: MONITO PER I RISCOSSORI STRANIERI ITALIANI… ATTENTI RISPONDERETE DI PERSONA DI TALI CRIMINI!
 
Bene… rimaniamo in attesa delle sue iniziative legali in ambito italiano che per questo MLNV, comunque, non hanno alcun valore giuridico.
Ci risparmi pure i suoi strali e le sue offese che non fanno altro che qualificarla per ciò che vale.
Noi non abbiamo tempo da perdere perchè dobbiamo ripristinare una Nazione occupata e se liberarci dall'occupazione dello stato straniero italiano significa liberarci anche da persone come lei, tutto ciò è un ottimo incentivo per noi.
Le confermiamo fin d'ora che la sua email, i suoi insulti e le sue opinioni offensive riguardo a questo Movimento di Liberazione del Popolo Veneto e alle ragioni della sua lotta saranno annoverate e pubblicate sul sito di questo MLNV a futura e pubblica memoria.
Siamo ansiosi e curiosi di capire chi tra noi avrà ragione … se dei poveri ignoranti e analfabeti come dice che noi siamo o se l'italiana di turno che sbava offese, minaccie e improperi contro i diritti di un Popolo.
La salutiamo e non si preoccupi, nessuno di noi le toglierà la sua italianità.
Sergio Bortotto Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto
 

 
Da: "Caterina Deidda" caterina…
 
A: "info" info@mlnv.org
 
Cc:
 
Data: Wed, 19 Oct 2011 20:44:03 +0200
 
Oggetto: Re: 17.11.2011: MONITO PER I RISCOSSORI STRANIERI ITALIANI… ATTENTI RISPONDERETE DI PERSONA DI TALI CRIMINI!
 
Non mi risulta di essermi iscritta in nessun sito di dementi, verificherò se ci sono gli estremi per un furto di indirizzi perchè sicuramente se mi sono iscritta in qualche sito probabilmente c'era qualcosa di ingannevole, visto che non mi iscriverei mai dove vengono partorite simili nefandezze. Per cui siete pregati voi di non prendervi la confdenza di mandare alla mia mail contenuti stupidi e demeti. malgrado le vostre idiozie l'unica repubblica esistente è quella italiana alla quale risponderete se saranno ravvisati estremi di reato relativamente al contenuto della vostra mail e relativamente all'acquisizione del mio indirizzo mail. Se scrivete CAZZATE al mio indirizzo rispondo in maniera che ritengo adeguata IO e gli unici che non devono prendersi confidenze siete voi dementi fuori dal mondo e dalla storia.
Sul diritto internazionale, meglio studiare. Iniziate dall'alfabeto che è meglio.. la strada è lunga.
senza ossequi
ps: avete fatto bene a cancellarmi
 
 
Il giorno 19 ottobre 2011 18:52, info <info@mlnv.org> ha scritto:
 
Prima di tutto prenditi meno confidenze e non permetterti di mancare di rispetto!!
Se hai ricevuto questa mail è perchè sei iscritta alla newsletter del sito www.mlnv.org e dal cui elenco abbiamo provveduto a cancellarti.
Ciò che riporta l'articolo è pura e semplice verità anche sotto il profilo giuridico, se poi tu non la pensi come noi è un problema tuo ma questo nulla toglie alla realtà dei fatti riconosciuti secondo diritto internazionale!!
Ossequi
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto
 

 
Da: "Caterina Deidda" caterinadei…
 
A: "MLNV Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto" info@mlnv.org
 
Cc:
 
Data: Mon, 17 Oct 2011 22:00:03 +0200
 
Oggetto: Re: 17.11.2011: MONITO PER I RISCOSSORI STRANIERI ITALIANI… ATTENTI RISPONDERETE DI PERSONA DI TALI CRIMINI!
 
Desidero non ricevere mail con simili cazzate! siete solo dei dementi.
 
 
Il giorno 17 ottobre 2011 20:45, MLNV Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto <info@mlnv.org> ha scritto:
 
A T T E N Z I O N E questo è un monito per tutti i funzionari, incaricati ed esecutori al servizio dello stato straniero italiano e che operano illegalmente sui territori della Repubblica Veneta: sappiate fin d'ora che è personale ogni responsabilità in merito ad atti e azioni di qualsivoglia maniera che comportino aggravi fiscali, minaccie, prelievi forzosi, ispezioni di natura fiscale e che appena possibile ad ogni singolo responsabile sarà chiesto di provvedere in proprio al risarcimento del danno causato al Cittadino Veneto anche e se compiuto in nome e in concorso con autorità straniere italiane.
Operatori di equitalia, guardia di finanza, riscossori di ogni ordine e grado sono avvisati.
Sarà istituito un Reparto Federale della Polizia Nazionale Veneta per la "caccia e la cattura" di quanti si saranno resi responsabili di simili azioni e si procederà alla confisca immediata e cautelare di ogni bene personale fino al 7° grado di parentela e generazionale.
PER SEGNALARE FATTI DI QUESTO TIPO ALLA POLIZIA NAZIONALE VENETA: clicca qui
 

2011.10.18-BASTA TASSE ALLO STATO STANIERO ITALIANO… O SARA’ GUERRA!

Le autorità straniere dello stato occupante italiano persistono dall'ignorare precise e imperative norme di diritto internazionale e nel perpetuare prerogative a loro non attribuibili sui territori della nostra Patria, la Repubblica Veneta, commettono veri e propri atti di aggressione e di guerra.
 
Lo stato straniero occupante italiano fin dal 29 settembre 2009 è ben a conoscenza del costituitosi Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
Lo stato straniero occupante italiano è ben a conoscenza della denuncia di occupazione,  dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta e della rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto che il MLNV ha depositato all'ONU contro l'italia stessa in data 28 settembre 2010.
Lo stato straniero occupante italiano è altresì ben a conoscenza dell'ultimatum di questo MLNV che gli è stato notificato in data 13 dicembre 2010.
Lo stato straniero occupante italiano è ben a conoscenza di tutti i successivi atti ad integrazione notificati da questo MLNV anche all' ONU e agli Stati Terzi.
Lo stato straniero occupante italiano è ben a conoscenza del diritto di autodeterminazione dei popoli sancito dall’articolo I paragrafo 2 della Carta delle Nazioni Unite firmata a San Francisco il 26 giugnò 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945.
Lo stato straniero occupante italiano è ben a conoscenza del Patto Internazionale relativo ai diritti civili e politici siglato a New York il 16 dicembre 1966 dall’Assemblea Generale ONU.
Lo stato straniero occupante italiano è ben a conoscenza della Risoluzione n. 2625 del 24 ottobre 1970 dell’Assemblea Generale ONU – Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa di Helsinki del 1975.
Lo stato straniero occupante italiano è ben a conoscenza che il diritto all’ autodeterminazione, parte del diritto internazionale imperativo (Jus cogens), è un diritto inalienabile di ogni Popolo e quindi del Popolo Veneto, al quale solo spetta il legittimo esercizio di tale diritto erga omnes.
E' chiaro a questo punto che lo stato straniero occupante italiano, è uno STATO CANAGLIA, è uno stato le cui autorità violano le leggi interne e internazionali, è uno stato che nel più assoluto menefreghismo perpetua anche vessazioni fiscali contro il Popolo Veneto che legalmente non è tenuto a versare un solo centesimo di €uro di tasse all'italia.
E' chiaro a questo punto che l'italia persiste nel compiere veri e propri atti di aggressione e tirannici contro il Popolo Veneto.
E' chiaro a questo punto che il Popolo Veneto o soccombe o si deve difendere.
Allo stato straniero occupante italiano ricordiamo, qual'ora l'avesse dimenticato, che questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto ha il diritto di usare la forza per difendersi e difendere il Popolo Veneto dalla sua aggressione, ha il diritto di fare la così detta GUERRA DI LIBERAZIONE.
La sezione legale del MLNV è gia al lavoro per formalizzare l'atto di dichiarazione di guerra allo stato straniero occupante italiano chiedendo l'intervento dell'ONU e degli Stati Terzi, anche con aiuti militari laddove e nel caso ve ne fosse necessità.
 
Repubblica Veneta, 18 ottobre 2011
 
Il Presidente del MLNV
Sergio Bortotto

2011.1.17-MONITO PER I RISCOSSORI STRANIERI ITALIANI… ATTENTI RISPONDERETE DI PERSONA DI TALI CRIMINI!

A T T E N Z I O N E
 
questo è un monito per tutti i funzionari, incaricati ed esecutori al servizio dello stato straniero italiano e che operano illegalmente sui territori della Repubblica Veneta: sappiate fin d'ora che è personale ogni responsabilità in merito ad atti e azioni di qualsivoglia maniera che comportino aggravi fiscali, minaccie, prelievi forzosi, ispezioni di natura fiscale e che appena possibile ad ogni singolo responsabile sarà chiesto di provvedere in proprio al risarcimento del danno causato al Cittadino Veneto anche e se compiuto in nome e in concorso con autorità straniere italiane.
Operatori di equitalia, guardia di finanza, riscossori di ogni ordine e grado sono avvisati.
Sarà istituito un Reparto Federale della Polizia Nazionale Veneta per la "caccia e la cattura" di quanti si saranno resi responsabili di simili azioni e si procederà alla confisca immediata e cautelare di ogni bene personale fino al 7° grado di parentela e generazionale.
 
 
 

2011.09.30 – GLI INTRIGHI DI “PALAZZO” E I SOGNI DELLA CASTA… QUALE FUTURO?

Dopo la pubblicazione sul periodico "il Piave" di un articolo assurdo e ridicolo sui sogni futuri della nuova casta politicante emergente non si escludono inquietanti "accordi sottobanco" fra i pseudo indipendentisti del partito italiano  "Veneto Stato" e la roccaforte partitica veneta della Lega Nord.
Vero o falso che sia l'articolo mette in luce la vergonosa convergenza degli interessi di due apparenti partiti contendenti.
Con il crollo del consenso popolare che oggi accusa la casta dei politicanti di turno, il problema elettorale prossimo venturo sembra non essere il confronto fra schieramenti
ma gli accordi sottobanco per mantenere inalterato il ciclo vizioso di questo stato di cose… chi ancora non gode di tali privilegi vuole la sua fetta e chi oggi ancora ne abusa non vuole mollare l'osso.
Ecco la nostra risposta ai partiti di ogni colore e di ogni bandiera… BASTA!
 
 
Venetie, 28 settembre 2011
 
Al direttore del periodico "Il Piave".
 
Dopo la lettura dell’articolo pubblicato a pagina 7 del periodico “Il Piave” del corrente mese, si ha la sensazione che i partiti stranieri italiani “indipendentisti” vogliano in realtà continuare ad illudere il Popolo Veneto e a negare di fatto l’esistenza della stessa Repubblica Veneta Serenissima.
Le previsioni fantapolitiche riportate nel pezzo seguono a breve distanza di tempo la provocazione da Venezia del leader del carroccio su di un improponibile referendum per la secessione di una inesistente padania, e l’uscita di qualche altro esponente leghista che, invocando il principio di autodeterminazione dei popoli sancito dal diritto internazionale, auspica una consultazione referendaria popolare indetta dal governatore del Veneto sull’indipendenza di questa sola regione, a suo dire sulla scia del Kossovo.
La realtà del Veneto invece non è assimilabile in alcun modo a quella del Kossovo, e le proposte della Secessione da una parte e del referendum “indipendentista” del governatore veneto dall’altra sembrano essere sterili espedienti per continuare a sedurre diabolicamente il Popolo Veneto.
Le contraddizioni dei partiti “indipendentisti” sono infatti evidenti per i seguenti motivi:
1) sono partiti italiani, perché costituiti secondo norme del diritto straniero italiano;
2) ambiscono ai seggi negli enti locali territoriali dello stato straniero occupante italiano, quali l’ente regione Veneto;
3) quand’anche riuscissero a mantenere fede al proprio programma politico con la proposizione di un referendum popolare consultivo regionale, lo stato italiano ne impedirebbe da subito anche la sola indizione, perché sarebbe in stridente contrasto con la carta costituzionale;
4) l’ente italiano regione Veneto non rappresenta in alcun modo né l’intero Territorio della Repubblica Veneta, né il Popolo Veneto;
5) l’esistenza ancora oggi di fatto e di diritto della Serenissima Repubblica Veneta non può essere legittimamente oggetto di referendum di sorta, tanto meno se indetti da enti stranieri quali la regione Veneto, né può essere messa in discussione in alcun modo dal grado di consenso o dall’indice di gradimento di chicchessia.
Dal punto di vista storico e del diritto, soprattutto internazionale, la Repubblica di Venezia – che non è mai stata dichiarata formalmente sciolta o estinta – ad oggi risulta ancora soggetta all’illecita e illegittima occupazione da parte dello stato straniero italiano.
E, volenti o nolenti, per il diritto internazionale gli unici soggetti legittimati ad agire in nome di un intero popolo per la liberazione della propria nazione dallo stato occupante sono i movimenti di liberazione nazionale.
Ecco perché questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), costituito nel mese di settembre del 2009, ha intrapreso da subito il percorso della liberazione della Patria Veneta, nei suoi confini storici territoriali che da sempre gli appartengono di diritto, dall’occupazione straniera colonialista e razzista italiana.
Il MLNV non è assolutamente un partito politico (tanto meno italiano), e non ambisce né a incarichi politici, né a posizioni di potere.
Il compito del MLNV, squisitamente tecnico, è quello di portare a compimento il processo di liberazione dall’italia e di rimettere in piedi la Repubblica Veneta non appena ripristinata la legittima Sovranità del Popolo Veneto, consegnandola poi ai legittimi rappresentanti democraticamente eletti, possibilmente sotto l’egida delle Nazioni Unite.
E’ alle Nazioni Unite, infatti, che il MLNV si è rivolto con formale documento di denuncia ad hoc depositato alla sede di Ginevra il 28 settembre 2010, affinché intervengano quanto prima al fine di ripristinare in modo pacifico la legittima sovranità della Repubblica Veneta Serenissima.
Per un approfondimento della questione, si rinvia al sito web ufficiale www.mlnv.org.
Il Vice Presidente del MLNV – dott. Paolo Gallina

 

 

La Democrazia non è una prerogativa dei partiti politici.
Oggi come oggi, l'esempio più eclatante ce lo da l'italia, uno stato in cui le istituzioni "democratiche" dimostrano di non essere al servizio del cittadino "sovrano" (che invece è suddito) ma sono al "soldo" degli interessi partitici.
 
NO ALLA CASTA POLITICA
BASTA PARTITI POLITICI
BASTA POLITICANTI DI TURNO
BASTA BUGIE E ILLUSIONI
 

2011.09.29-VENETIA, SERENISSIMA O REGIONE VENETO? UNA DELLE CONTRADDIZIONI DEL PARTITO “VENETO STATO”.

LE CONTRADDIZIONI DEL PARTITO "VENETO STATO" EMERGONO ANCHE AL SUO INTERNO… FINALMENTE!!!
 
ecco un articolo apparso sul sito del partito italiano indipendentista "VENETO STATO".
 
Come coordinatore della Provincia di Brescia, nonchè come appassionato di storia e semplice tesserato di Veneto Stato mi sento stranito se non leggermente offeso quando vedo accostati il simbolo di Veneto Stato alla semplice figura della mappa della Regione Del Veneto, ciò non solo è scorretto nei miei, e di altri, confronti, ma è anche di fatto contro lo Statuto, che dice infatti all’articolo 4:  “si rifà alla realtà storica, culturale, linguistica, territoriale della Venetia, ovvero il territorio della ex Repubblica di Venezia alla data 1797.”
 
 
 
Lasciando stare il fatto che la Venetia arriva all’Oglio e la Serenissima all’Adda, rimane il fatto che non vi è, rebus sic stantibus, nessun riferimento quindi ai territori di creazione italiana, o asburgica (quelli almeno comprenderebbero il Friuli).
Lo statuto come s’è visto e come dovremmo sapere, fa combaciare il territorio di riferimento del Venetian State (che ha un significato un tantino meno amministrativo di Veneto Stato) in oggetto con quello al Gennaio del 1797, suppongo, visto che a Maggio mancavano parecchie zone e vi era un buco tra le 3 valli bresciane e Padova.
Purtroppo, come ho avuto modo di constatare al Maggior Consiglio di Gennaio 2011, nonchè alla manifestazione a Treviso in supporto dell’ottimo Guadagnini, questo è troppo e si preferisce, nei fatti, operare affinchè si rimanga ai confini della Regione, addirittura esclamando amenità come “i Longobardi non ci servono” (ignorando forse che dalle guerre gotiche in avanti siam sostanzialmente TUTTI longobardi. Lo stesso termine Arengo per indicare la riunione che avveniva a Venezia all’elezione dogale nei primi tempi, è longobarda. 
Non ne faccio una colpa di per sè, la storia a scuola la si fa male, solo mi son ritenuto offeso seriamente, come bresciano figlio di una terra che è sempre stata filo-marciana, come tesserato e amante della verità storica)
Queste considerazioni  stavano per portarmi al riconsegnare la tessera quando una spiegazione di questi errori mi ha colpito come un fulmine: forse, alla fine, l’ignoranza leghista ha vinto o sta davvero vincendo. La cosa potrà sembrare odiosa ma ho una spiegazione che regge e che sostiene la mia ultima affermazione:
La scarsa istruzione leghista, se si ragiona cosi, ha vinto perchè ha fatto passare il concetto che una Nazione sia corrispondente alla Regione: ciò non è solo storicamente falso ma è una vittoria strategica della massima importanza al fine di dividere i probabili contendenti politici della Lega Nord.
Inoltre si è assicurata un lungo tramonto in quanto, in conseguenza della vittoria nelle “teste” degli indipendentisti, questi avrebbero potuto creare solo movimenti regionalisti di bassa levatura e di ben corto respiro, essendo che all’elettore esterno ogni nuovo movimento sarebbe sembrato una semplice riedizione in miniatura della creatura bossiana.
Se si vuole vincere davvero bisogna fare un salto di qualità sia nel parlare, smettendo di ripetere slogan alla leghista, sia nel pensare, riferendosi sempre al territorio prima del 1797, sempre e comunque anche quando si pubblica la piu insulsa delle mappe.
Non farlo vuol dire consegnare alla Lega un’arma in più per durare, consegnandole come avversario partito “inferiore” nella costruzione e nella qualità dei suoi iscritti (che ne sanno quello che vogliono ne quello che non vogliono).
Il raggiungimento dell’obiettivo di Veneto Stato non lo si raggiunge solo coi gazebo per i singoli problemi del paese o della città, lo si raggiunge anche mostrando che ogni singolo tesserato ha ben chiaro quale è il territorio che sogna, a quale identità si ispira.
Tutto questo però non può avverarsi se si continua a ragionare su un terreno costruito ad arte da avversari politici: loro l’han creato e loro lo san gestire meglio, si può al contrario, aver successo se dall’altra parte, dalla nostra ci sono comportamenti che mostrano agli abitanti dei nostri territori quanto la vulgata “1 regione 1 stato” sia profondamente errata. 
Parafrasando Al Pacino in”Any given sunday” “o risorgiamo tutti come squadra, o perderemo come singoli”.
A voi la scelta.
Davide Hauner
Veneto Stato – Brescia
 
 
Finalmente qualcuno dentro a "VENETO STATO" sta cominciando a capire le contraddizioni di fondo di questo partito cosidetto indipendentista ma di fatto tutto italiano.
Per ribadire i principi del MLNV e le contraddizioni madornali e per noi addirittura al limite del tradimento della Patria Veneta, vi rimandiamo alle nostre spiegazioni sul percorso intrapreso dal MLNV e le motivazioni giuridiche che sono il fondamento stesso dell'esistenza di questo MLNV: clicca qui
 
 

2011.08.18 – ATTI DI DISPOSIZIONE DEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA VENETA – DIFFIDA

In merito alla spavalda e arrogante pretesa dello stato straniero italiano di disporre ancora una volta dei territori della nostra Patria da mettere a disposizione di stati terzi, in questo caso l'Ameria, per l'individuazione di un'area idonea per realizzare un nuovo mega-poligono di tiro, questo MLNV ha inviato diffida allo stato straniero italiano, all'ONU e agli Stati Uniti d'America dal persistere con questa condotta illecita e illegittima.
Ecco il documento inviato a mezzo posta elettronca certificata al Governo Italiano, all'O.N.U. e al Presidente degli Stati Uniti d'America.
 
 

 

2011.09.23 – AVVISO ALL’O.N.U.

O.N.U. – DIRECTOR GENERAL

Mr. Kassym-Jomart Tokayev

Palais des Nations Avenue de la Paix 8-14, 1211 Geneva 10, Switzerland

 

Ancora una volta siamo a scrivere a questa O.N.U. nel tentativo di avere almeno un cenno di risposta alle nostre legittime istanze.

Se chiedere è lecito e rispondere è cortesia, adesso noi non vogliamo più chiedere.

Siamo dunque a richiamarVi ai Vostri doveri e ad intimare a questa O.N.U. di non ignorare oltre le legittime aspettative del Popolo Veneto.

La vostra condotta, tesa ad ignorare le legittime istanze di questo MLNV vi rende complici dell’occupazione illegale e illegittima dello stato straniero italiano.

Sappiate che non tollereremo ancora per molto l’annessione violenta, razzista e militare dei nostri territori da parte dello stato straniero italiano.

Per questi stessi motivi vi ammoniamo dal persistere col disinteresse fin qui dimostrato riguardo alle legittime istanze di autodeterminazione del Popolo Veneto.

E’ difficile credere che questa O.N.U. non comprenda il presupposto giuridico per cui questo MLNV ha denunciato lo stato straniero occupante italiano e rivendicato l’autodeterminazione del Popolo Veneto.

Non potrebbe esistere un MLNV se non esistesse una Patria da liberare da un’occupazione straniera, in caso contrario non saremmo un Movimento di Liberazione Nazionale ma “insorti” … ma questo non dovremmo essere noi a ricordarlo all’O.N.U. e la sua subdola indifferenza arreca grande offesa al Popolo Veneto.

E’ evidente che la nostra denuncia e il riconoscimento di questo MLNV confermerebbe di fatto l’attuale condizione in cui versa la Repubblica Veneta con i propri territori ancora oggi “annessi” allo stato straniero italiano ma anche che tale occupazione  avvenuta e ancora oggi mantenuta non solo militarmente sostiene una subdola, funzionale e persistente politica razzista e di sfruttamento tesa ad annientare l’identità stessa del Popolo Veneto, ignorando la sua origine millenaria così come la sua cultura, la sua lingua, le sue stesse tradizioni.

Se vi sono impedimenti di altra natura, se vi sono ragioni per le quali questa O.N.U. non può riconoscere il diritto all’autodeterminazione del Popolo Veneto lo dica ora o il suo silenzio sarà per noi la conferma dell’inefficienza e dell’incapacità di rendere effettivi i principi e i valori dell’autodeterminazione dei Popoli… e di fatto questa O.N.U. diverrebbe per noi un’ interlocutore inutile e privo di valore ma non manchevole di effetti sul piano sostanziale.

 

Venetia, venerdì 23 settembre 2011

WSM

Il Presidente del MLNV

Sergio Bortotto

 

 

2011.09.21 – UNITA’ D’ITALIA, TRICOLORE, SECESSIONE, PADANIA, REFERENDUM, KOSOVO… QUANTA CONFUSIONE!!!

Ecco il comunicato stampa inviato da questo MLNV ai mass-media locali e che difficilmente troverà pubblicazione.
Ma se da un lato la verità è sempre più difficile leggerla o vederla attraverso i media, non meno responsabilità hanno i partiti e talune istituzioni straniere italiane che continuano a blaterale di unità d'italia e tricolori, di secessione e di padania, di referendum per invocare l'autodeterminazione addirittura prendendo ad esempio il Kosovo.
E' la solita minestra del teatrino della politica italiana incapace di essere obbiettiva anche difronte all'evidenza del tracollo di questo stato marcio.
Con la solita arrogante pretesa, ancora sparge menzogne, crea artatamente confusione e tutti dimostrano di avere un solo scopo… mantenere salde le loro poltrone.
Ai Veneti diciamo, non credete ai partiti politici italiani, neppure quelli che si professano indipendentisti… ci prendono tutti per il c… .
 
 
 
Repubblica Veneta, 20 settembre 2011
 
COMUNICATO STAMPA

E’ di questi giorni la sparata da Venezia del leader straniero italiano del carroccio su un improponibile referendum per la secessione di una inesistente padania, entità pseudo-territoriale frutto della fervida fantasia del partito straniero italiano lega nord.
A rincarare la dose, ci si è recentemente messo pure qualche esponente leghista di secondo piano che, invocando il principio di autodeterminazione dei popoli sancito dal diritto internazionale e recepito finanche da una legge dello stato straniero italiano, auspica un referendum da indirsi a cura del governatore dell’ente regione Veneto per l’indipendenza del solo Veneto, a dire di questi sulla scia dell’esperienza del Kossovo. Guarda caso proprio come previsto nel programma politico del partito straniero italiano Veneto Stato…
Inutile ricordare ai cialtroni dei partiti stranieri italiani, che insistono a voler continuare ad illudere anche il Popolo Veneto sine die, che la realtà del Veneto non è assimilabile in alcun modo a quella del Kossovo, e che queste due ridicole proposte della Secessione da una parte e del referendum del governatore veneto dall’altra non sono solo gli ultimi due espedienti in ordine di tempo per continuare a sedurre diabolicamente il Popolo Veneto, ma sono anche dei vicoli ciechi, dei percorsi impraticabili senza uscita giuridicamente privi di qualsiasi fondamento.
Vogliono forse essere dei tentativi – per quanto goffi e pacchiani – di conservare careghe e posizione di potere, sentita l’aria “centrifuga” venetista che sta tirando di recente?
A fronte di quelle sparate sterili, preme ribadire per l’ennesima volta come dal punto di vista storico e giuridico, e soprattutto dal punto di vista del diritto internazionale, la Repubblica di Venezia – che non è mai stata dichiarata formalmente sciolta o estinta – risulti in fatto e in diritto soggetta all’illecita e illegittima occupazione dello stato straniero italiano, a far data dal 1866.
Si ricorda inoltre come il Territorio complessivo della Repubblica Veneta Serenissima sia ben più vasto del solo territorio dell’ente regione Veneto, e che quindi non corrisponda a quest’ultimo.
Detto questo, l’unica soluzione ammessa dal diritto internazionale è quella della liberazione vera e propria della Repubblica Veneta dall’occupazione straniera italiana, e l’unico soggetto di diritto internazionale legittimato ad intraprendere questo percorso e ad agire in nome di tutto il Popolo Veneto è il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
Per sgomberare subito il campo da dubbi di sorta, si ricorda che il MLNV non è assolutamente un partito politico, tanto meno italiano, e che quindi non ambisce né a careghe, né a posizioni di potere.
Il compito del MLNV è squisitamente tecnico, ed è quello di portare a compimento il processo di liberazione dall’italia e di rimettere in piedi la Repubblica Veneta – non appena ripristinata la legittima Sovranità del Popolo Veneto – consegnandola ai legittimi rappresentanti democraticamente eletti, possibilmente sotto l’egida delle Nazioni Unite.
E’ alle Nazioni Unite, infatti, che il MLNV si è rivolto con formale documento di denuncia ad hoc depositato alla sede di Ginevra il 28 settembre 2010, affinché detta Organizzazione internazionale intervenga quanto prima al fine di ripristinare in modo pacifico la legittima sovranità della Serenissima Repubblica Veneta. Prima che sia troppo tardi.
 
Il Vice Presidente del MLNV
dott. Paolo Gallina

2011.09.08 – LA POLIZIA NAZIONALE VENETA NON E’ LA POLISIA NATHIONALE VENETA DI QUAGLIA E GARDIN!

Alla "festa dei Veneti" il MLNV, anche quest'anno, non ha potuto partecipare con uno stand espositivo per il solito pretesto degli organizzatori che asseriscono vergognosamente che non sono ammesse associazioni di tipo politico… eh eh eh, nulla di più controverso visto e considerato che il partito italiano della lega nord è presente, sponsorizza e si fa sponsorizzare dagli organizzatori di questa "sagra".
E così, ancora una volta, i valori indipendentisti sposano costexine, vin bon e bira, per la pace dei vigilanti del regime italiota sguinzagliati per assicurare che tutto rimanga entro i limiti dettati dai loro interessi.
Grande confusione ha sicuramente creato il discusso abbinamento LIFE / AUTOGOVERNO con tanto di smargiassa dimostrazione di una maglietta con la scritta POLIZIA NAZIONALE VENETA (non POLISIA NATHIONALE VENETA) e indossata dal ben noto QUAGLIA Daniele, presidente del parlamento veneto nonchè esponente della stessa Life.
L'ostentata mancanza di timore ad indossare una maglietta con la scritta POLIZIA NAZIONALE VENETA, declamata coraggiosamente dal QUAGLIA, ha sicuramente sortito l'effetto opposto e cioè quello di ridicolizzare una così nobile e indefettibile Istituzione della futura Repubblica Veneta e quindi passata inosservata, se non derisa, dagli stessi vigilanti del regime italiota.
(ditemi voi cosa potrà mai aver a che fare quest'uomo con la Polizia Nazionale Veneta)
Ancora una volta, questi nuovi "baronetti", frutto dell'ipocrita mentalità padronale veneta,  non vogliono perdere il richiamo mediatico che la loro POLISIA NATHIONALE VENETA ha negativamente fermentato nella passata diatriba mediatica architettata dal regime italiota.
Con sfrontata e bizzarra ostentazione di una maglietta, infatti, si vuol far credere che la POLIZIA NAZIONALE VENETA, a cui sta lavorando questo MLNV, sia la stessa cosa di cui loro si sono precedentemente serviti sotto il nome di POLISIA NATHIONALE VENETA o meglio la POLISIA della LIFE o dell'autogoverno e così via.
Complimenti al QUAGLIA e all'autogoverno che nulla hanno a che vedere con l'Istituenda POLIZIA NAZIONALE VENETA  di cui si fa riferimento nella denuncia di questo MLNV presentata all'O.N.U.!
Continuino pure a servirsi della loro patetica propaganda e a giocare a fare gli indipendentisti, ma non coinvolgano questo MLNV e la futura POLIZIA NAZIONALE VENETA come hanno recentemente fatto dopo il furto della bandiera italiana.
Proprio il QUAGLIA e il "compare" GARDIN, altro discusso figuro e presidente del sedicente governo veneto, hanno reso pubblicamente false e contradditorie dichiarazioni, asserendo uno di aver visto consegnare nelle mani del Presidente del MLNV e responsabile della POLIZIA NAZIONALE VENETA il tricolore rubato e l'altro, autore confesso del furto, di averlo subito spedito alla POLIZIA NAZIONALE VENETA, versioni poi smentite dallo stesso calunnioso GARDIN.
Il loro scopo, ovviamente, è sempre quello di far credere, nel bene e nel male, di disporre e di far uso anche della POLIZIA NAZIONALE VENETA così come in passato hanno fatto con gli uomini e le donne che avevano aderito al progetto della POLISIA NATHIONALE VENETA trascinati in un contenzioso legale con il regime italiano purchè si parlasse di loro, della LIFE e dell'autogoverno ovviamente.
Oggi come oggi, lo scopo di questi personaggi è solo quello di generare sufficente confusione nei termini per sfruttare il richiamo mediatico che tale progetto sta assumendo.
Pertanto, cari cittadini del Popolo Veneto, tenete presente che il MLNV non ha nulla a che fare con questi discussi personaggi… che il MLNV non ha nulla a che fare con la loro POLISIA NATHIONALE VENETA… che il MLNV non ha nulla a che fare con la LIFE… che il MLNV non ha nulla a che fare con l'autogoverno o il sedicente governo del popolo veneto attualmente capeggiato dai due compari QUAGLIA e GARDIN… che soprattutto dopo il furto della bandiera italiana e il meschino tentativo di coinvolgere questo MLNV e il suo progetto di POLIZIA NAZIONALE VENETA il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto ha subito interrotto unilateralmente ogni relazione con questi personaggi e la loro organizzazione.