da un’email ricevuta dalla Segreteria di Stato il 30 maggio 2012:
Buongiorno, sono A.G. (nome e cognome per esteso), collaboratore del quotidiano Libero.
Come da accordi col sig. Sergio Bortotto, chiedo gentilmente alla segreteria di poter organizzare un’intervista con lui (possibilmente entro venerdì mattina) per approfondire la vostra attività, comprendere le dinamiche del vostro movimento, chi ne fa parte ed eventualmente commentare la recente pubblicazione de l’Espresso.
Possibilmente sarebbe interessante scambiare qualche battuta anche con altri esponenti del vostro movimento.
In attesa di risposta,
Cordialità,
A.G. (nome e cognome per esteso)
Come è organizzato il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto?
Per capire com’è organizzato il MLNV è necessario capire prima di tutto cos’è un Movimento di Liberazione Nazionale che sono soggetti di diritto internazionale, qualificati dalla loro legittimazione internazionale fondata sul diritto all’autodeterminazione di un Popolo.
I Movimenti di Liberazione Nazionali sorgono e si costituiscono sulla base del diritto internazionale per il riconosciuto diritto all’autodeterminazione di un Popolo occupato da uno stato straniero.
Il MLNV non cerca aderenti, non fa proselitismo in quanto tale o come forza politicamente impegnata in democratiche competizioni elettorali con altri partiti… nulla di tutto questo, (tant’è che la registrazione all’Anagrafe del Popolo Veneto non è un iscrizione al MLNV).
Il MLNV ha un ruolo “puramente tecnico” e che solo un Movimento di Liberazione Nazionale può fare in nome di un intero Popolo.
Suo compito è la rivendicazione del diritto all’autodeterminazione denunciando l’occupazione della propria Patria da parte di uno stato straniero… situazione questa che non ha scadenze in termini di tempo (non esiste l’uso capione nel diritto internazionale) e tale diritto (la rivendicazione) va esercitato secondo i criteri stabiliti dalle norme del diritto internazionale.
Il MLNV dunque non persegue tale fine allo scopo di costituirsi come forza politica e/o di potere… ma avvia e gestisce solo una fase di transizione (quella dall’occupazione alla liberazione della Patria) per portare il Popolo Veneto alle sue prime libere elezioni dopo centocinquant’anni d’occupazione… fatto questo il MLNV non ha più motivo di esistere e rimette il proprio mandato nelle mani dei legittimi rappresentanti eletti dal Popolo.
Ecco perchè il Governo Provvisorio del MLNV è un governo di transizione ed è previsto dal 1° Protocollo di Ginevra art.96 paragrafo 3… perchè non è un governo che si erge sulla base del consenso popolare e proprio perchè tale consenso non può ancora essere espresso liberamente.
L’unica ambizione del MLNV è quella della liberazione della Patria, non ha ambizioni politiche e sicuramente rimette ad altri tale responsabilità, ma questo sembra difficile comprenderlo.
Tutto il resto, al MLNV non può e non deve interessare perchè ci spingerebbe fuori dai “binari” del diritto entro il quale sta portando avanti la battaglia per il ripristino di sovranità del Popolo Veneto.
Quanti siete?
Il MLNV non cerca aderenti, non fa proselitismo in quanto tale o come forza politicamente impegnata in democratiche competizioni elettorali con altri partiti… nulla di tutto questo, (tant’è che la registrazione all’Anagrafe del Popolo Veneto non è un iscrizione al MLNV).
Ai Veneti e a quanti intendono sostenerli in questa battaglia, chiediamo solo di registrarsi all’Anagrafe del Popolo Veneto costituita sotto l’egida del MLNV perchè tale registrazione costituisce l’espressione di una dichiarazione d’identità… IO SONO VENETO!
Questa è l’unica ed autentica espressione di consenso che il MLNV cerca, ma non è un consenso rivolto al MLNV quanto al Popolo Veneto, è il risveglio della coscienza di un Popolo che comincia a capire di non essere mai diventato italiano come vogliono farci credere.
Qual è la vostra struttura gerarchica?
La nostra struttura è organizzata così come previsto dal diritto internazionale e l’evoluzione naturale dell’organizzazione stessa del MLNV è rappresentata dal Governo Provvisorio strutturato come tutti i governi delle Nazioni democratiche del mondo.
Tra di voi ci sono comandanti di polizia locale con un passato da pubblico ministero onorario ed ex poliziotti.
Italiani di giorno e indipendentisti veneti la sera.
Chi prende i soldi dallo Stato poi rivendica l’indipendenza del Veneto, un controsenso, non vi pare?
Come ex poliziotto non prendo alcunchè dallo stato italiano, non percepisco alcuna pensione nonostante i miei 22 anni di servizio (stranamente è tutto sparito) e il dott. Paolo Gallina, Comandante di Polizia Locale percepisce il suo stipendio da un ente locale… se i cittadini di tale Comune non lo ritenessero una persona degna di ciò che fa per la loro comunià avrebbero gia chiesto il suo allontanamento, cosa che invece è stata invano e ripetutamente e arrogantemente pretesa dalle istituzioni straniere italiane che non hanno alcuna rappresentatività del Popolo di quella Comunità.
Il nostro operato è svolto nella massima trasparenza e non è affatto svolto la sera o di notte così come si vuol far credere.
La contraddizzione peggiore è prendere consapevolezza di non essere mai diventati italiani e non far nulla per riappropriarci della nostra sovranità e questo è un diritto, non una pretesa o un azzardo… a rivendicarlo non c’è nulla di contraddittorio.
Vi hanno chiamati “estremisti” e “milizie antitasse”, definizioni che sul vostro sito internet contestate…
Se, come dite, rifiutate ogni forma di violenza, che senso ha minacciare l’uso dei fucili contro la Finanza o Equitalia?
«Li femo a tochi» avete detto, parlando della Digos.
Non vi sembra di cavalcare soltanto un malcontento popolare proprio come per anni ha fatto la Lega, da cui prendete sempre le distanze?
Se è da estremisti riconoscere la propria Patria occupata da uno stato straniero allora lo siamo… ma fate attenzione perché essere decisi e pronti ad usare la forza non significa per questo essere dei violenti.
E’ forse sinonimo di violenza la legittima difesa?
Chi agisce realmente con violenza?
Sono le forze di occupazione straniere italiane che irrompono in abitazioni, aziende e luoghi di lavoro dei Cittadini Veneti con mitra e armi da guerra e manganelli.
Chi oggi è vessato ed esasperato dalla pressione fiscale lo è anche da un regime poliziesco che non rispetta i più elementari diritti civili, umani e politici dei cittadini.
L’inchiesta sulla Polisia Nationale Veneta ne è un esempio indelebile, così come tanti altri.
Se il Popolo Veneto prendesse coscienza che realmente non è mai diventato italiano e che questa “bufala” è solo un pretesto per sfruttarci e colonizzarci, credo che le cose cambierebbero immediatamente.
Infatti le autorità di occupazione italiane temono che si sappia proprio questo… che ci sia il risveglio di coscienza del Popolo Veneto.
Nessuno di noi ha minacciato l’uso di fucili contro la finanza ed equitalia ma il Governo Veneto non potrà mai condannare un Cittadino Veneto che per opporsi ad una rapina (perché il prelievo forzoso di tasse da parte d’italia altro non è che una rapina vera e propria) difende i propri beni e i propri familiari anche con l’uso della forza.
Se dei gendarmi stranieri armati di mitra e manganelli venissero a casa vostra ad espropriarvi dei vostri beni per conto di un’autorità straniera è violento chi si oppone a tanta prepotenza o chi costringe il cittadino a difendersi?
La frase “li femo a tochi” riferita alla digos è smembrata dal contesto principale in cui è stata detta e questo è un tipico esempio di “straw man argument”, cioè un argomento ingannevole usato per controbattere un argomento più serio.
Il dott. Paolo Gallina ha usato tale espressione riferendosi a quanto successo nella rivoluzione rumena e in particolare ad una scena trasmessa dalla tv e nella quale si vedeva un miliziano della famigerata securitate rumena (la polizia politica della Romania comunista) catturato dalla folla inferocita… tutto il suo addestramento a nulla è servito per sottrarlo al linciaggio; questo è stato ribadito perché è giusto che si sappia che quando un Popolo si solleva neppure i carri-armati possono fermarlo.
C’è chi vi definisce degli esaltati, capaci soltanto a parole… Voi cosa rispondete?
Un passo del vangelo recita testualmente:”…Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento?… Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?… Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda.” Dal Vangelo secondo Luca (14, 28-35).
La risposta a questi delatori è molto semplice.
Non basta avere dei mattoni per costruire una torre e non basta avere diecimila o centomila uomini per fare un’esercito… ci vuole un progetto, ci vuole una strategia.
Veramente pensate che basti liberarsi dall’italia per ripristinare la sovranità del Popolo Veneto?
Certo che no, tant’è che il Governo Provvisorio prevede i lavori di una Costituente; sta lavorando ad una proposta di carta costituzionale da sottoporre alla Costituente e al Popolo Veneto.
Prevede anche l’istituzione provvisoria di un organo indipendente di controllo dell’attività del Governo Provvisorio in questa fase di transizione e formato da cittadini del Popolo Veneto… così come prevede l’istituzione di una provvisoria e indipendente Alta Corte di Giustizia composta da giuristi ed esperti che abbiano anche funzioni di consulta e di un’ulteriore grado di controllo dell’attività del Governo Provvisorio.
Per ultimo potremo anche dire che crediamo nel detto:”uccide più la penna che la spada”.
Avete in mente qualche clamorosa iniziativa anti-tasse?
Il Governo Provvisorio varerà presto un decreto, che sarà notificato anche al governo straniero italiano e alle Nazioni Unite e che prevederà l’espulsione della guardia di finanza e di tutti gli uffici ed enti di natura fiscale dai propri territori.
Il decreto inoltre estenderà il divieto di circolare armati sui territori della Repubblica Veneta a tutte le autorità straniere presenti sui nostri territori salvo specifica deroga autorizzativa del Dipartimento degli Interni e della Difesa Nazionale; questo divieto sarà esteso anche alle forze armate italiane e straniere, compresa l’eurogendfor (la gendarmeria europea che attualmente ha sede alla caserma Chinotto a Vicenza).
In passato avete appoggiato qualche iniziativa in merito?
Il MLNV e così ora il Governo Provvisorio agiscono e si raffrontano a livello istituzionale con gli altri stati perché agiscono al pari degli stati.
Appoggieremo sicuramente tutte le iniziative di tipo indipendentista reclamate dai Popoli occupati da stati stranieri, in particolare dai Popoli delle Nazioni pre-unitarie italiane ma siamo decisamente contro ogni tipo di attentanto e di violenza gratuita contro chiunque.
In Veneto ormai è un proliferare di sigle indipendentiste, e ognuna cerca di prevalere sull’altra.
Alla luce degli scarsi risultati ottenuti alle ultime elezioni amministrative, non sarebbe più conveniente, per voi, fare fronte comune e mettere da parte le divisioni, tipiche dei partiti e dei movimenti italiani che tanto criticate?
Intanto il proliferare delle sigle indipendentiste è sicuramente anche frutto della rinascita del sentimento nazionale del Popolo Veneto che dimostra di non essere stato distrutto dopo centocinquant’anni di occupazione italiana.
Il MLNV, come si è detto, non ha lo scopo di costituirsi come forza politica e/o di potere… ma avvia e gestisce solo una fase di transizione (quella dall’occupazione alla liberazione della Patria) per portare il Popolo Veneto alle sue prime libere elezioni dopo centocinquant’anni d’occupazione… fatto questo il MLNV non ha più motivo di esistere e rimette il proprio mandato nelle mani dei legittimi rappresentanti eletti dal Popolo.
Un tentativo per riunire tutti gli indipendentisti seriamente impegnati nella lotta di liberazione e ripristino di sovranità è stato fatto con una riunione congiunta a Vicenza il 25 febbraio u.s. e con l’incondizionata offerta del MLNV a condividere con tutti la partecipazione ai lavori del Governo Provvisorio.
La partecipazione ai lavori è stata quindi estesa ai cittadini che venendo a conoscenza del progetto del MLNV che si sta attuando attraverso il Governo Provvisorio si dimostrano molto più lungimiranti degli “indipendentisti di professione”.
Taluni di questi probabilmente hanno molto più da perdere che da guadagnare con la liberazione della Patria.
Il presidente Bortotto dice di non pagare le tasse e di non riconoscere la magistratura italiana.
A quanto si legge, risulta che sia imputato nel processo sulla “Polisia veneta”.
Se dovesse essere condannato, come reagirebbe il vostro movimento?
Per essere sincero non è l’unico procedimento in cui sono indagato.
Lo sono per le presunte minacce che il medico della polizia di stato italiana Marco Sartore della Questura di Treviso, (quello che aveva falsificato il referto medico adottato come pretesto per la mia destituzione dalla polizia di stato italiana nel 2000) avrebbe ricevuto con tre missive anonime… (francamente non ho tempo da perdere con queste fesserie).
Lo sono inoltre per la presunta ricettazione di un tricolore rubato a Venezia da tale Albert Gardin che avrebbe dichiarato di aver ammainato il drappo straniero italiano e di averlo poi spedito alla Polisia Nationale Veneta, cosa mai avvenuta consti che sembra essere stato nel frattempo restituito dal responsabile.
A tal proposito non possiamo che ribadire che tra le norme consuetudinarie applicabili ai movimenti di liberazione nazionale vi sono, oltre al diritto all’autodeterminazione dei popoli, anche quello di stipulare trattati internazionali e che sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono per conto loro.
Il MLNV, quale soggetto di diritto internazionale, non può essere soggetto né assoggettabile – per sua natura – alla giurisdizione dello stato straniero occupante italiano.
Tali atti dello stato straniero italiano configurano secondo le norme del diritto internazionale veri e propri atti di aggressione e atti di guerra contro il MLNV.
Tra di voi ci sono padri di famiglia.
Qual è il messaggio che volete far passare ai vostri figli?
Le istituzioni italiane si ostinano a raccontare favole, come quelle sul risorgimento italiano che è in realtà un mito inesistente.
Veri e propri genocidi, massacri, campi di concentramento e l’esodo di popoli sono il marchio indelebile e il prezzo di questa falsa unità d’italia.
La mistificazione dei 150 anni dell’unità d’italia è un insulto alle vittime innocenti, ai combattenti e patrioti che hanno difeso, anche con l’estremo sacrificio della vita, le loro Patrie.
Il MLNV nel proprio sito ha dedicato un capitolo alle verità storiche a imperitura memoria delle Nazioni, dei Popoli e di coloro che l’italia ha voluto cancellare dalla storia.
E inoltre:
O.N.U. – PATTO INTERNAZIONALE RELATIVO AI DIRITTI CIVILI E POLITICI
NEW YORK 16 DICEMBRE 1966 – (Ratificato dall’Italia con la legge 881/77 del 25 ottobre 1977)
Parte Prima
Articolo 1
Tutti i popoli hanno diritto di autodeterminazione.
In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.
(il Popolo Veneto è detentore di tali diritti)
Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale.
In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza.
(il Popolo Veneto è detentore di tali diritti)
Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell’amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione fiduciaria, debbono promuovere l’attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite.
(l’Italia deve promuovere e rispettare il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto)
Parte Seconda
Articolo 2
Ciascuno degli Stati parti del presente Patto, si impegna a rispettare e garantire a tutti gli individui che si trovino sul suo territorio e siano sottoposti alla sua giurisdizione i diritti riconosciuti nel presente Patto, senza distinzione alcuna, sia essa fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua, la religione, l’opinione pubblica o qualsiasi altra opinione, l’origine nazionale o sociale, la condizione economica, la nascita o qualsiasi altra condizione.
(l’Italia deve rispettare e garantire tali diritti senza alcuna distinzione)
Ciascuno degli Stati parti del presente patto, si impegna a compiere, in armonia con le proprie procedure costituzionale e con le disposizioni del presente Patto, i passi necessari per l’adozione delle misure legislative o d’altro genere che possano occorrere per rendere effettivi i diritti riconosciuti nel presente Patto, qualora non vi provvedano già le misure, legislative e d’altro genere, in vigore.
(l’Italia si è impegnata a rendere effettivi tali diritti riconosciuti al Popolo Veneto).
Venetia, 1 giugno 2012
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV
e Presidente del Governo Provvisorio.