2013.02.15 – ESSERE PATRIOTI NON SIGNIFICA ESSERE CRIMINALI

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Ancora una volta la realtà scavalca l’immaginazione e fatti orrendi e tragici che ogni giorno sconvolgono la vita delle persone, di famiglie, di interi paesi e nazioni sembrano fare la fortuna dei soliti avvoltoi.
Ma la realtà è molto diversa da come viene propinata alla pubblica opinione ed è nostro convincimento che il ruolo occulto del regista abbia sedotto anche qualche “Veneto” (che forse tanto Veneto non è) e minato gli interessi di parte ignota anch’essa abituata a manovrare nel torbido e ad usare le persone.
C’è infatti da chiedersi cosa abbia in comune il gesto criminale di un uomo, probabilmente disperato, con il patriottismo.
Sparare ad una persona, chiunque essa sia o rappresenti, è un atto criminale.
Sparare ad una persona perché non concede la rinegoziazione di un prestito non può essere giustificato da motivazioni patriottiche.
Dichiararsi “prigioniero politico”, dopo un simile crimine, non è in alcun modo plausibile.
Questa è la nostra opinione, questa è la convinzione del MLNV sui fatti così come sono stati riportati dai media.
Taluni organi di stampa hanno altresì chiesto la nostra opinione sulle accuse nuovamente mosse da tale Palmerini Loris, (che proprio col Franceschi Luciano aveva fondato il suo autogoverno del Popolo Veneto e la Polisia Veneta);   ignari di quanto avesse potuto dire questo discutibile personaggio contro il MLNV, siamo venuti a conoscenza di sue precise e farneticanti accuse relative a un non meglio precisato tentativo di sequestro del Presidente della Regione Veneto Luca ZAIA, (francamente non ho capito se riferite al 2009 o ad oggi).
Il delatore, ben noto a tutti noi, è lo stesso ambiguo personaggio che nel 2009 ha insistentemente attaccato con calunnie e maldicenze il MLNV e oggi, ancora una volta in prossimità di elezione politiche italiane si ripete col medesimo copione.
Non si comprende perché il Palmerini Loris non si rivolga alla magistratura o alla polizia italiana o ai Carabinieri e portando le prove delle sue calunnie dimostri di essere il cittadino italiano che è, denunciandoci.
Da tempo il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto è fatto oggetto di persecuzione da parte della stampa e dell'autorità giudiziaria e di polizia italiana per qualunque eccesso delittuoso venga messo in atto da personaggi che con il movimento medesimo non hanno alcunché da spartire.
Il cammino del Movimento è limpido; non ha nulla da nascondere; non è una forza eversiva che si avvale di armamenti, di atti intimidatori e di congiure; per questo si fa cadere sul medesimo ogni intervento repressivo, compresi reiterati interventi a danno del proprio sito che pirati informatici danneggiano.
Limpidamente il Movimento compie il proprio cammino nella legalità internazionale, nel rispetto delle leggi, perché venga riconosciuta e liberata nella legalità internazionale la Serenissima Patria, la Nazione dei Veneti."
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio