COMUNICATI

2013.03.29 – CONCLUSE LE INDAGINI PRELIMINARI BIS CONTRO IL MLNV E LA POLISIA VENETA… SIAMO AL RIDICOLO!!!

avvoltoioOggi via posta mi è giunta la notifica dell'avviso conclusione delle indagini preliminari elaborate (con chissà quale spesa per i contribuenti) da parte della procura straniera italiana a Treviso e coadiuvata dalla digos della polizia straniera italiana della questura di Treviso.
Considerato il blaterare, lo sciacallaggio e la babilonia mediatica che si è artatamente costruita contro il MLNV e suoi membri ad opera delle istituzioni straniere italiane coinvolte tramite i soliti giornaletti servi di regime, a scanso di ogni ulteriore equivoco, pubblico integralmente il documento a firma dell’autorità giudiziaria d’occupazione straniera italiana a Treviso Giovanni Valamassoi.
Ecco le “armi” prese a pretesto da questi avvoltoi per fermare il percorso del MLNV.
Lascio ad ogni Veneto la libertà di giudizio su questa persecuzione poliziesco/giudiziaria con la quale digos e procura straniera italiana a Treviso insistono ad accanirsi contro il MLNV per fermare il suo percorso.
Noterete che gli indagati risultano essere tutti della provincia di Treviso… nonostante altre persone del MLNV sottoposte precedentemente ad inchiesta siano state trovate con armi vere e legalmente detenute come lo è stato esattamente per il Vice Presidente del MLNV Dott. Paolo Gallina;   di tutti i membri del Direttivo del MLNV non residenti nella provincia trevisana non c’è traccia nel documento  e questo la dice lunga sulla mancata “collaborazione” all’inchiesta da parte di questure e procure di altre provincie che sicuramente si saranno fatte grasse risate sull’iniziativa strampalata di quelle del capoluogo della Marca.
Si continua a parlare di Polisia Veneta (e mai di Polizia Nazionale Veneta) e non è spiegato il collegamento che questi scienziati di inquirenti italiani fanno con le Cernide del MLNV attribuendo un’organizzazione dei militati (non ce ne sono) in corpi e reparti territoriali (denominati anche contee)… eppure basterebbe leggersi il sito del MLNV per comprendere il significato della ripartizione territoriale delle Contee e dei Distretti che si riferiscono alla proposta riorganizzazione amministrativa col ripristino della Repubblica Veneta.
Noterete l’aggravio attribuito ad alcuni membri, come nel mio caso, per aver trovato un coltellino tenuto nel cassetto dell’ufficio e trovato anche in occasione della prima perquisizione del 2009 ma non sequestrato.
C’è il “gravissimo” caso dei coltelli  nuhchaku sequestrati al dott. Paolo Gallina (ma lasciati li nella prima perquisizione del 2009), nonostante fossero il ricordo di una disciplina sportiva pratica in giovane età come chissà quanti altri.
C’è il caso dell’altro coltello di “ben” 7 cm di lama trovato nel cassetto insieme ai coltelli da cucina con una lama sicuramente maggiore.
C’è poi la collezione dei coltelli di un altro militante …
e questo mi fa ricordare che in occasione di quest’ultima perquisizione i miei ex colleghi erano indecisi sulla necessità di sequestrarmi i modellini di elicotteri e delle macchinette di polizia messi in bella mostra sugli scaffali dell’ufficio insieme ad una spada da samurai lasciata stranamente al suo posto.
Ma c’è anche il caso della carabina ad aria compressa e ripeto ad aria compressa, comprata perché in libera vendita, da un simpatizzante del MLNV di oltre sessant’anni per il figlio, questa “pericolosissima arma” è stata sottoposta dagli inquirenti ad esame balistico e trovata manipolata nella potenzialità per il cambio di una molla …
e secondo loro ancora una volta noi tutti dovremmo accettare come veritiere le conclusioni delle loro verifiche e neppure immaginare che si possa trattare di manipolazioni create ad hoc per giustificare la loro fallimentare e costosissima inchiesta???
Hanno già dimostrato di mentire spudoratamente con le loro iniziative mediatiche …
ricordate le facinorose, spavalde e calunniose sceneggiate televisive dell’ex questore Carmine Damiano, dell’ex procurotare Fojadelli per non parlare di quelle più recenti???
Provate a riascoltare bene cosa dicono questi bugiardi, questi calunniatori, questi detrattori.
Concludo con un invito ai soliti politicanti di turno, soprattutto quelli così detti venetisti che si sono lavati la bocca con prendendo mediaticamente le distanze dal MLNV … non credete a questi sciacalli e prima di parlare informatevi e fatelo bene c’è un sito molto chiaro e agevole da capire www.mlnv.org .
Viva San Marco.
Venetia, 29 marzo 2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV
 
2013.03.29 - PROCURA DELLA REPUBBLICA STRANIERA ITALIANA A TREVISO - AVVISO CONCLUSIONE INDAGINI PAG.12013.03.29 - PROCURA DELLA REPUBBLICA STRANIERA ITALIANA A TREVISO - AVVISO CONCLUSIONE INDAGINI PAG.2
2013.03.29 - PROCURA DELLA REPUBBLICA STRANIERA ITALIANA A TREVISO - AVVISO CONCLUSIONE INDAGINI PAG.3avvoltoio 2

ed eccoli fra un pò questi avvoltoi

pronti a tentar di dileguarsi per non farsi catturare

2013.03.21 – L’IMPORTANZA DELLA “NON COLLABORAZIONE”.

Ilicenziamenton questa fase cruciale è molto importante che i Veneti comprendano l'importanza della "NON COLLABORAZIONE" col regime e con nessuna delle autorità d'occupazione straniere italiane.
E' dimostrato che la "non collaborazione"  porta al collasso qualsiasi regime.
La NON COLLABORAZIONE è una forma di lotta non violenta.
La NON COLLABORAZIONE è forse una delle forme di lotta più semplici ma efficaci.
La NON COLLABORAZIONE si compie secondo le proprie possibilità.
La NON COLLABORAZIONE si consegue con tranquillità.
La NON COLLABORAZIONE si realizza anche con molta riservatezza.
La NON COLLABORAZIONE si fa solo quando si può realmente fare.
La NON COLLABORAZIONE si esercita senza alcuna provocazione.
La NON COLLABORAZIONE è una delle forme di resistenza e di lotta democratica non violenta a maggior impatto sociale perché ciascuno di noi può essere partigiano nel proprio piccolo e senza imbracciare alcuna arma.
Viva San Marco
Sergio Bortotto Presidente del MLNV
 

 

2013.03.20 – LE AUTORITA’ D’OCCUPAZIONE STRANIERA ITALIANE NON SMENTISCONO MAI IL LORO REGIME.

578601_3756534202597_2085639434_nEd ecco puntuale la risposta della digos e della procura italiota a Treviso alla nostra satira sulla loro miserabile, inutile, inconcludente ma sicuramente costosissima inchiesta farsa contro il MLNV, a dimostrazione di che pasta è in realtà il regime italiano.
Domani sui media la saga continua con le solite spudorate menzogne contro il MLNV (noterete come sbagliano sempre la siglia.. ben sapendo che la gente non è stupida e si informa).
Così, come le barzellette che non fanno più ridere, metteremo da parte altri articoli a cementare nel ricordo le responsabilità di questi sciacalli.
Chissà come mai procura e polizia italiana hanno così tanto bisogno dei loro giornali per ribadire le loro menzogne… leggete bene, parlano ancora di Polizia Nazionale Veneta (ovviamente omettono il termine "Nazionale" eh eh eh) mostrano ancora un'arsenale che non esiste e come al solito non ci sarà la nostra versione dei fatti… a loro non interessa che la gente sappia, il cittadino deve essere nutrito delle loro menzogne, delle loro porcherie e delle loro frodi.
Attenti, che il Cittadino non è più poi così stupido come pensate e così un giorno, mentre vi trastullerete nella vostra apparente tranquilla quotidianità, ciò di cui ora vi prendete gioco vi presenterà il conto… e il conto sarà così salato che il resto dei vostri giorni vi mostreranno l'inferno al quale siete destinati in eterno.
Con sincera compassione.
Viva San Marco
Venetia, 20 marzo 2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV

ecco in realtà di cosa hanno una gran paura, del ritorno della Serenissima

2013.03.12 – CLASSIFICA VISITE ESTERE AL SITO

Oggi Vi proponiamo la classifica degli Stati (tralasciando l'italia che risulta prima) i cui utenti visitano il nostro sito www.mlnv.org.
Per questioni di privacy riportiamo solamente l'ordine e non il numero di connessioni.
  1.   Australia
  2.   United States
  3.   United Kingdom
  4.   France
  5.   Germany
  6.   China
  7.   Switzerland
  8.   Hong Kong
  9.   Netherlands
  10.   Brazil
  11.   Spain
  12.   India
  13.   Canada
  14.   Sweden
  15.   Hungary
  16.   Finland
  17.   Slovenia
  18.   Greece
  19.   Belgium
  20.   Austria
  21.   – Europe – (Istituzioni della Comunità Europea)
  22.   Turkey
  23.   Denmark
  24.   Croatia
  25.   – Anonymous Proxy – (I visitatori anonimi non mancano mai)
  26.   Norway
  27.   Uruguay
  28.   Singapore
  29.   Russian Federation
  30.   Czech Republic
  31.   Colombia
  32.   – Satellite Provider – (Altri visitatori anonimi)
  33.   Slovakia
  34.   Poland
  35.   Japan
  36.   Iceland
  37.   United Arab Emirates
  38.   Ukraine
  39.   Qatar
  40.   Portugal
  41.   Peru
  42.   Pakistan
  43.   Monaco
  44.   Mexico
  45.   Malaysia
  46.   Libano
  47.   Ireland
  48.   Vatican City State
  49.   Estonia
  50.   Costa Rica
  51.   Chile
  52.   Bulgaria
  53.   Afghanistan

2013.03.04 – MONITO AI BARBARI ITALIANI


Da più parti ci viene segnalato come molti degli effetti che la digos italiana ci ha rubato con l'ultima perquisizione, viene tranquillamente sfoggiata negli uffici della questura di Treviso, compresi i Gonfaloni e le bandiere della Nazione Veneta.
Lo sciaccallaggio a cui è sottoposto il MLNV e i simboli della Patria non fanno altro che confermare l'infamia e il degrado nelle quali sono piombate le istituzioni straniere italiane d'occupazione.
Rimaniamo ancora una volta stupiti e perplessi dell'inerzia dell'Arma dei Carabinieri, nonostante la nostra dettagliata relazione inviata al Comando Generale dell'Arma e alla corte costituzionale straniera italiana sui gravissimi crimini compiuti da magistrati e questura di Treviso con le loro piratesche scorribande contro il MLNV.
Attenti che la misura è colma e non ci potrà essere perdono, ne posto al mondo per nascondersi, ne prescrizioni, per quanti si sono macchiati di violazione dei diritti umani, civili e politici contro Cittadini del Popolo Veneto.
Avvisati cari ex colleghi della digos… quando sarà il momento non venite a piangere se vedrete il vostro futuro crollarvi addosso e sarete costretti a rinunciare a tutto ciò che credete di poter essere e fare adesso.
Viva San Marco.
Venetia, 4 marzo 2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV
 
Accipere quam facere praestat iniuriam

2013.02.28 – ANCORA UNA PRECISAZIONE SUL MLNV


Ancora una volta dobbiamo ribadire che il MLNV si è costituito, quale soggetto di diritto internazionale, secondo le norme dello stesso diritto internazionale, per la liberazione della Serenissima Patria e il completo ripristino di sovranità del Popolo Veneto sulle proprie Terre.
Precisiamo che il MLNV
  • non è un partito politico
  • non è un’associazione segreta
  • non è un'associazione di tipo culturale
  • non è un gruppo di scalmanati, di delinquenti o terroristi
  • non cerca consensi elettorali
  • non si candida e non concorre a elezioni straniere italiane
  • non cerca "careghe" o cariche politiche
  • non partecipa ad alcuna manifestazione di natura politica
  • non sostiene gruppi, partiti, associazioni, enti e qualsiasi cosa in ambito politico e partitico, ancor più se italiano
  • non ha mai avuto un arsenale, non ha armi e non ne ha mai richieste a nessuno
  • non ha mai svolto addestramenti di tipo militare o similari
  • non dispone e non ha mai cercato una sede destinata a scopi militari
  • non svolge attività di cospirazione, congiura o complotto di qualsivoglia natura
  • non  svolge attività segrete
Siamo solo persone perbene di diversa età, sesso, cultura ed estrazione sociale impegnate in un percorso legale e legittimo che va sotto il nome di AUTODETERMINAZIONE (articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945) e previsto anche dalla legge italiana 881 del 25 ottobre 1977 con la quale è stato ratificato il Patto Internazionale relativo ai diritti civili e politici – New York 16 dicembre 1966.
Impedire od ostacolare anche pretestuosamente il percorso del MLNV significa agire illegalmente.
Anche lo stato straniero italiano è tenuto a rispettare tale legge.
Viva San Marco!
Venetia, giovedì 28 febbraio 2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV

2013.02.28 – I SERVIZI SEGRETI ITLALIANI E LA STRETEGIA DELLA TENSIONE… PROVE TECNICHE DI REGIME???


Ecco come i servizi segreti italiani, (loro, i …“buoni”), sono pronti a elargire raccomandazioni sui “cattivi” di turno.
Siamo alle solite e se val bene il detto che “l’abito non fa il monaco”, tanto vale annuire scoraggiati  ripensando “da che pulpito arriva la predica”.
 
Allarme dei Servizi: la crisi alimenta le tensioni e favorisce i gruppi antagonisti
(Tratto da qui: http://affaritaliani.libero.it/cronache/allarme-servizi-crisi280213.html?refresh_ce)
 
Giovedì, 28 febbraio 2013 – 08:35:00
 
"L'incremento delle difficoltà occupazionali e delle situazioni di crisi aziendale potrebbe minare progressivamente la fiducia dei lavoratori nelle rappresentanze sindacali, alimentare la spontaneità rivendicativa ed innalzare la tensione sociale, offrendo nuove opportunità di inserimento ai gruppi antagonisti già territorialmente organizzati per intercettare il dissenso e incanalarlo verso ambiti di elevata conflittualità".
E' l'allarme lanciato dai Servizi Segreti nella Relazione 2012 sulla politica dell'informazione per la sicurezza.
In un quadro di questo genere, spiegano gli analisti del Dis, "si prospetta il rischio di una intensificazione delle contestazioni nei confronti di esponenti del governo e personalità di rilievo istituzionale, nonché rappresentanti di partiti politici e sindacati considerati non sufficientemente impegnati nella difesa dei bisogni emergenti"
E in prospettiva persiste il pericolo che "un eventuale aggravamento dello scenario congiunturale, elevando i sentimenti di allarme nella popolazione, possa costituire fattore di aggregazione e generalizzazione del dissenso, favorendo l'azione delle frange che mirano alla radicalizzazione dell'offensiva sociale".
"Dinamiche violente – si legge nella Relazione – hanno continuato a caratterizzare la mobilitazione contro l'Alta Velocita' in Val di Susa, assurta negli ambienti antagonisti … a modello esemplare di lotta: la protesta, già connotata in chiave ambientalista e antigovernativa, ha assunto una specifica valenza nell'ottica antirepressiva, a seguito dei numerosi arresti di attivisti no Tav".
"Un ruolo trainante", secondo gli 007, rivestono "le frange anarco-insurrezionaliste, principali protagoniste delle azioni radicali nella Valle, determinate ad alimentare la protesta contro la Tav superandone i limiti localistici per diffondere il 'conflitto' nei territori".
Ed "ulteriori fermenti di lotta si registrano contro la linea Verona-Brennero, in Trentino Alto Adige, e la tratta Genova-Milano, nell'ambito del progetto denominato Terzo Valico per la linea Genova-Rotterdam.
Cio' a testimonianza di una contaminazione dello schema contestativo anche in relazione ad altri interventi infrastrutturali che interessano il Paese …
Si e' confermato il ricorso ad azioni continue ma di 'bassa intensita'', secondo una prassi (cosiddetta 'strategia di logoramento') ritenuta cautelativa per gli antagonisti ma fortemente onerosa per l'azione di contrasto" .
 
MINACCIA ANARCO-INSURREZIONALISTA RESTA ESTESA
Nonostante i successi dell'azione di contrasto, la minaccia anarco-insurrezionalista resta "potenzialmente estesa" e "multiforme", "suscettibile di tradursi in una gamma di interventi".
Tale quadro "puo' comprendere sia attentati 'spettacolari' potenzialmente lesivi come quelli tradizionalmente messi in atto dai gruppi Fai – Federazione anarchica informale sia iniziative di non elevato spessore ad opera di altre sigle emergenti, non dotate delle medesime capacita' tecnico-operative, come anche attacchi non rivendicati, in linea con la visione classica che individua nel compimento stesso del gesto e nella scelta dell'obiettivo la 'riconoscibilita'' della matrice".
Pur non rilevandosi "un conflitto strutturato, virulento e generalizzato", gli 007 indicano numerosi "possibili scenari di scontro, con riferimento primario a quelli 'classici' dell'antirepressione, dell'antimilitarismo, dell'opposizione al 'dominio tecnologico', alla 'devastazione dell'ambiente' e ai 'poteri economico-finanziari'".
Ma "ulteriori fronti di lotta potrebbero essere aperti in relazione all'eventuale diffondersi di tensioni e proteste connesse alla crisi economica, contro le riforme del welfare e del lavoro oppure, in un'ottica anticapitalista, contro le molteplici espressioni della 'societa' del benessere' e del consumismo".
Nel dibattito sulle modalità e le prospettive dell'anarchismo insurrezionale, sviluppatosi dopo l'attentato all'ad dell'Ansaldo Nucleare, sono emersi "appelli per 'interventi conflittuali' che non assumano un mero significato ribellistico ma siano coerenti con la prospettiva del sovvertimento del 'sistema', nonché esortazioni a quei settori ancora incerti sulla linea da seguire, incitati a superare le esitazioni per cogliere le opportunità che potrebbero delinearsi in uno scenario di conflittualità sociale legato al prolungarsi della crisi economica" .
 
"NUOVO PROLETARIATO" BACINO RECLUTAMENTO EVERSIONE
"Un eventuale inasprimento delle tensioni sociali legate al perdurare della crisi" potrebbe indurre le componenti eversive dell'estremismo marxista-leninista, oggi marginali, "ad intensificare gli sforzi per superare divergenze e frammentazioni interne" e "a tentare di inserirsi strumentalmente in realta' aziendali caratterizzate da forti contrapposizioni per allargare l'ambito di influenza.
Cio' in un ottica che individua quale potenziale e remunerativo bacino di reclutamento, oltre che la storica 'classe operaia', anche il 'nuovo proletariato', tra le cui file particolare attenzione viene riservata ai lavoratori extracomunitari".
E' quanto si legge nell'ultima Relazione annuale dei servizi segreti al Parlamento.
Anche queste componenti, spiegano gli analisti, negli ultimi tempi "hanno focalizzato il proprio impegno propagandistico sulla crisi economica, considerando la difficile congiuntura come un'occasione propizia per il rilancio della 'lotta di classe': in particolare, la produzione ideologica di matrice brigatista, specie quella proveniente dal settore carcerario, ha ripetutamente sollecitato l'uditorio di riferimento ad un piu' incisivo attivismo" ma "tali ambienti non sono sembrati in grado di condurre un'efficace opera di infiltrazione, proselitismo e reclutamento anche nei comparti attraversati dalle vertenze piu' accese".
Ad ogni modo, nello scenario descritto "restano ipotizzabili azioni di propaganda di modesto spessore operativo, rivendicate anche da sigle inedite, per alimentare una progressiva radicalizzazione delle istanze contestative, accreditare la diffusione di nuclei eversivi e verificare eventuali reazioni di ambienti ideologicamente contigui".
 
CRISI, GRUPPI ESTERI AGGREDISCONO MADE IN ITALY
Nell'attuale scenario di crisi, "l'azione aggressiva di gruppi esteri'" mira a "strategie acquisitive di patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali', nonche' 'di marchi storici del 'made in Italy', a detrimento della competitivita' delle nostre imprese strategiche''.
Nel mirino, spiegano gli analisti, c'e' anche il tessuto delle piccole e medie imprese: "l'attenzione dell'intelligence si e' appuntata sulla natura dei singoli investimenti per verificare se siano determinati da meri intenti speculativi o da strategie di sottrazione di know how e di svuotamento tecnologico delle imprese stesse con effetti depressivi sul tessuto produttivo e sui livelli occupazionali".
In particolare, "alcune manovre di acquisizione da parte di gruppi stranieri se, da una parte, fanno registrare vantaggi immediati attraverso l'iniezione di capitali freschi, dall'altra sono apportatrici nel medio periodo di criticita'" specie per realta' produttive "proprietarie di tecnologie di nicchia, impiegate nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza nazionali, come pure nella gestione di infrastrutture critiche del Paese".
 
LE MAFIE "PUNTANO" EXPO 2015 E GRANDI OPERE
L'Expo milanese del 2015, le grandi opere di edilizia pubblica ("specie nella riqualificazione delle rete stradale, autostradale e ferroviaria") e il settore delle energie rinnovabili nel mirino della criminalita' organizzata di stampo mafioso, la cui capacita' di infiltrazione appare "sempre piu' pervasiva su tutto il territorio nazionale".
Secondo la Relazione annuale dei servizi segreti, "l'accentuata mobilita' territoriale dei sodalizi consente loro di inserirsi agevolmente in circuiti collusivi in grado di soffocare l'imprenditoria sana ed inquinare le iniziative di sviluppo anche attraverso l'aggiramento della normativa antimafia sugli appalti". Secondo le indicazioni raccolte, "i gruppi criminali continuano a ricercare contatti collusivi nell'ambito della pubblica amministrazione, funzionali ad assicurarsi canali di interlocuzione privilegiati in grado di agevolare il perseguimento dei loro obiettivi economici e strategici, quali il controllo di interi settori di mercato e il condizionamento dei processi decisionali, specie a livello locale".
In particolare, "crescenti profili di rischio si sono registrati in relazione ai frequenti casi di rapporti strutturali tra gruppi criminali di diversa matrice (specie tra cosche 'ndranghetiste, cartello casalese e Cosa nostra), spesso nel contesto di ampi network relazionali comprendenti ambiti imprenditoriali e professionali (legali, commerciali, finanziari), amministratori locali e istituti di credito".
 
MINACCIA CIBERNETICA SFIDA A SISTEMA PAESE
"La minaccia cibernetica rappresenta, al momento, la sfida piu' impegnativa per il sistema Paese".
Secondo i servizi  non solo "gli effetti potenziali sono in grado di produrre ricadute peggiori di quelle ipotizzabili a seguito di attacchi convenzionali e di incidere sull'esercizio di liberta' democratiche essenziali" ma "gli autori, le tecniche di attacco ed i bersagli mutano piu' velocemente delle contromisure", rendendo difficile tentare di risolvere il problema.
Per gli 007, "le minacce informatiche, sempre piu' sofisticate, gravano su tutte le piattaforme, dai sistemi complessi e strutturati dello Stato e della grandi aziende ai computer e agli smartphone dei singoli cittadini".
Nel cyberspazio "si muovono, con propositi offensivi o predatori, entita' statuali, gruppi terroristici e criminali e un novero ampio e diversificato di autori individuali":
tra di loro figurano gli 'insider', "in grado di accedere ai sistemi informatici dell'ente pubblico o privato per il quale lavorano per acquisire, alterare o cancellare informazioni sensibili, ovvero mettere fuori uso, danneggiare o distruggere quel sistema", e gli 'hacktivisti', nel cui ambito sono numerosi gli interventi riferiti ad Anonymous, "il cui tradizionale core business, ovvero assicurare la liberta' di informazione sulla rete, ha fatto registrare un significativo allargamento a target di particolare sensibilita'".
Quanto agli obiettivi della 'cyberthreat', "il settore militare ha registrato nel corso dell'anno una crescente centralita' sulla scena estera: l'idea di sfruttare le vulnerabilita' informatiche per compromettere i sistemi di comando e controllo o i sistemi di arma avversari si e' concretizzata nel 2012 in un aumento del numero degli attacchi, alcuni dei quali coronati da successo".
Per i Paesi occidentali "una minaccia crescente e' rappresentata dallo spionaggio industriale ed economico effettuato nel cyberspazio, dove aziende ed entita' statali di Paesi emergenti tentano di acquisire in modo illecito informazioni sensibili e know how in settori strategici, provocando enormi danni economici".
E "particolare rilievo ha assunto il fenomeno del crimine finanziario digitale", in grado di "moltiplicare le modalita' di riciclaggio" del denaro sporco.
Quanto alle metodologie d'attacco, vanno emergendo tecniche sempe nuove di hacking: il boom degli smartphone, che utilizzano applicazioni e servizi come quelli bancari e di social network, "ha portato allo sviluppo di malware che sfruttano le vulnerabilita' dei sistemi operativi": in pratica, grazie a codici inseriti in applicazioni gratuite o trasmessi via sms, si assume a distanza il controllo del dispositivo "per appropriarsi dei dati memorizzati su di esso o delle credenziali di accesso a siti protetti".
Il monitoraggio informativo ha riguardato anche "le tecniche di cifratura sviluppate per le reti Tor, disponibili gratuitamente in rete, adoperate sempre piu' frequentemente come strumento di 'anonimizzazione' e per la 'protezione' delle comunicazioni in ambienti legati all'eversione e al terrorismo".
Mentre comincia "a diffondersi nel web una nuova forma di minaccia cibernetica rappresentata dal 'randsomware', un attacco informatico con richiesta di riscatto per il ripristino dei sistemi attaccati".
 
CAMORRA, CASALESI FORZA MILITARE
"La camorra casalese, nonostante le importanti e destabilizzanti attivita' di contrasto, si conferma dotata di risorse umane, forza militare e capacita' collusiva e di condizionamento tali da assicurare la persistente operativita' nelle aree di origine e in quelle di proiezione, tra cui Emilia Romagna, Toscana e basso Lazio".
E' l'allarme lanciato dai servizi.
La camorra partenopea – scrivono gli 007 – piu' in generale appare connotata "dalla crescente precarizzazione degli assetti clanici che, specie a Napoli nord, sta alimentando conflittualita' violente per l'assunzione del controllo delle piazze di spaccio.
La carenza di leadership e i vuoti di potere determinatisi a seguito di arresti, condanne e omicidi appaiono favorite tale instabilita', lasciando spazi all'ascesa di nuove leve aggressive ed ambiziose ma priva di capacita' strategica".
 
AFGHANISTAN, LIVELLO MINACCIA PER GLI ITALIANI RESTA ELEVATO
In Afghanistan "sul piano della sicurezza permane elevato il livello della minaccia, caratterizzata da sinergie tra 'insorgenti' afgani ed organizzazioni terroristiche basate nelle aree tribali pakistane, attive soprattutto nelle regioni orientali e meridionali" ma anche nel quadrante occidentale a guida italiana "si e' registrato un incremento degli episodi ostili in danno del contingente nazionale che ha contato nel 2012 sette caduti". 
"A fronte dello stallo nel processo negoziale tra governo e insorgenza – spiegano gli analisti dei servizi – gli sviluppi sul terreno hanno testimoniato la persistente vitalita' di gruppi armati, intaccata solo in parte dalle operazioni condotte nel tempo dalle unita' Isaf".
Anche se "la prospettiva di una ridotta presenza militare straniera e il programmato ricambio della leadership afgana potrebbero indurre l'insorgenza a coniugare il confronto sul terreno con un approccio piu' pragmatico, colto a favorire l'ascesa al potere di personalita' in grado di soddisfarne le aspettative politiche".
 
Tratto da (clicca qui)

2013.02.22 – NON ABBIATE PAURA DELLE AUTORITA’ D’OCCUPAZIONE STRANIERE ITALIANE!


Lo stato straniero italiano e le sua istituzioni occupanti di polizia giudiziaria insistono da anni a condurre inchieste a senso unico contro il MLNV.
Tali inchieste, prive di ogni fondamento giuridico sono poste in essere violando norme di diritto internazionale, cui le stesse leggi italiane sono sottomesse.
E' dal 2009 che la digos della questura straniera italiana a Treviso, in complicità con magistrati della procura e del tribunale straniero italiano a Treviso, persistono a commettere gravissimi atti di violazione dei diritti umani, civili e politici nei confronti di Cittadini del Popolo Veneto, sia militanti nel direttivo di questo MLNV ed ora nei confronti di coloro che si sono regsitrati all'Anagrafe del Popolo Veneto tenuta sotto l'egida del MLNV.
Ai Cittadini Veneti ribadiamo di non temere le autorità d'occupazione straniere italiane… il loro vigliacco tentativo di delegittimare questo MLNV è miseramente fallito perchè il consenso nei confronti del MLNV è in aumento.
L'italia è uno stato canaglia e lo dimostra ogni giorno di più grazie al comportamento di questi delinquenti che, appena sarà possibile, la Polizia Nazionale Veneta assicurerà alla Giustizia Veneta.
Come abbiamo gia detto in altre occasioni, a causa delle loro ripetute e ingiustificate aggressioni, furti e rapine, frodi e abusi, minacce e intimidazioni, appena sarà possibile li cercheremo ovunque fino a quando non li avremo scovati e affidati alla Giustizia Veneta.
A questi ex colleghi, a questi magistrati, ai delatori di turno, agli sciacalli e infami che si prodigano con menzogne e dicerie nei confronti del MLNV, assicuriamo tutta la nostra attenzione… non dimenticheremo nulla perchè voi siete nemici della Nazione Veneta.
Non possiamo inoltre ignorare oltre la disattenzione e l'inerzia di altre autorità d'occupazione straniere italiane, più volte chiamate in causa e invitate a por rimedio a tali gravi abusi che vengono ripetutamente posti in essere contro il MLNV;  tutto questo "far finta di niente" non vi fa onore.
Ai Cittadini del Popolo Veneto chiamati anche in questi giorni dalla polizia d'occupazione straniera italiana ribadiamo tutta la nostra solidarietà ma anche di non farsi intimidire o raggirare da "facili buonismi" … dite sempre la verità, perchè per quanto ci riguarda non abbiamo nulla da nascondere, ma assicuratevi che la Vostra verità sia verbalizzata e verbalizzata con semplicità, trasparenza e chiarezza.
Sergio Bortotto Presidente del MLNV

2013.02.19 – L’ANAGRAFE DEL POPOLO VENETO NON E’ UN ARRUOLAMENTO

Oggi 19 febbraio 2013 siamo venuti a conoscenza che ancora in questi giorni la digos sta sentendo testimoni per le loro registrazoni all’Anagrafe del Popolo Veneto insinuando che siano arruolamenti per la Polizia Nazionale Veneta.
A questi ex colleghi dico che hanno tirato fin troppo la corda con le loro falsità e i loro modi di condurre inchieste a senso unico ormai da anni e che non portano a nulla.
Datevi una bella regolata e fatevi un sano esame di coscienza, ripassatevi il codice di procedura penale e, se vi serve, anche qualche testo di atti di polizia giudiziaria.
Ricordatevi che una cosa è indagare, una cosa è cercare di giustificare in tutti i modi il vostro fallimento investigativo.
Ma ricordatevi che c’è un tempo per ogni cosa e solo la verità rende liberi e voi vi state incatenando da soli.
Viva San Marco!
Sergio Bortotto Presidente del MLNV, per mia fortuna ex poliziotto italiano.

2013.02.18 – LA VERGOGNA DI QUESTI POLITICANTI.


Oggi voglio essere breve perchè ho il voltastomaco della politica italiana e di tutto ciò che di essa fa parlare.
Anche oggi sulla Tribuna, altro articolo spazzatura sul gesto di Franceschi Luciano.
Ancora una volta si parla impropriamanete di Polisia Veneta e l'ignoranza in proposito di questo cialtrone la dice lunga su ciò che dimostra di essere.
E' emblematico che serve alla politica (di qualsiasi colore o schieramento) che il MLNV sia continuamente il "cattivo" violento e armato da additare col progetto "Polisia Nazionale Veneta" e che questi politicanti siano il "toccasana" per il risanamento politico, economico e morale dello stato italiano, ormai allo sbando.
Il nostro incoraggiamento ai Veneti non è quello di armarsi e di sparare ad altri veneti, ma sicuramente quello di NON ANDARE A VOTARE… MANDIAMOLI VERAMENTE TUTTI A ZAPPARE LA TERRA, NON ABBIAMO BISOGNO DI PARTITI E DI QUESTA POLITICA.
Sergio Bortotto Presidente del MLNV

2013.02.17 – E ADESSO QUAGLIA AMMETTE: “PENSAVAMO A UN’IMBOSCATA A ZAIA NON UN VERO RAPIMENTO” … MA QUESTI SI DROGANO?


Oggi, ancora una volta, rimango sconcertato dalle presunte dichiarazioni rese ai giornali da persone che nulla hanno a che vedere con il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ma che insistentemente, da una parte o dall’altra, cercano di coinvolgerci in tutti i modi possibili.
Oggi è Quaglia, Presidente dell’Assemblea di uno dei due autogoverni del Popolo Veneto (l’altro è quello di Palmerini Loris), che inaspettatamente ammette di aver progettato un’imboscata a Zaia in occasione della festa dei Veneti a Cittadella nel 2009.
C’è da chiedersi se questo contorto personaggio conosca il significato del termine “imboscata” che letteralmente significa agguato ovvero una vera e propria aggressione.
Come al solito siamo al delirio da protagonismo.
Questa gente ha solo bisogno di accendere i riflettori su sé stessi e, nel bene o nel male, far parlare dei loro progetti.
E’ da quando abbiamo fondato il MLNV che veniamo attaccati e coinvolti in fatti che non ci appartengono … ricordate l’episodio del furto del tricolore a Venezia che proprio Quaglia asserisce di aver visto consegnare nelle mie mani mentre l’autore del gesto riferisce di averlo spedito alla Polisia Veneta?
Anche nel settembre 2009 i ragazzi aderenti al progetto Polisia Veneta si sono presentati a Cittadella per concorrere ad un servizio antincendio concordato con gli organizzatori e giunti sul posto si è poi verificato tutto il contrario di quanto era stato previsto nella massima indifferenza del Quaglia.
Sono sempre coincidenze?
C’è sempre il tentativo di associare il MLNV alla POLISIA VENETA e ai presunti suoi risvolti militari e bellicosi.
Oggi nell’articolo il Palmerini smentisce le sue dichiarazioni di ieri al “Mattino di Padova” circa il progetto di sequestro del politico leghista addebitato anche allo scrivente.
Oggi però, in compenso, appaiono le dichiarazioni di Quaglia che pur smentendo il Palmerini coinvolge ancora una volta la mia persona.
Il Quaglia asserisce infatti testualmente: “in una telefonata intercettata con Sergio Bortotto io (Daniele Quaglia) ho parlato di un’imboscata a Zaia … ma sarebbe stata un’imboscata di fischi”.
Da quando in qua per criticare anche pubblicamente un politico è necessario fare un’imboscata … e di fischi???
Altro aspetto insolito e sibillino è che Quaglia parla di telefonata “intercettata”;   ma come fa a sapere questo personaggio che la sua telefonata era intercettata? … e inoltre, è proprio così facile ricordare una telefonata di oltre tre anni addietro?
Ammesso e non concesso che io abbia anche ricevuto una simile telefonata, fra le migliaia che sicuramente ricevevo pure nel 2009, è inverosimile poter attribuire al sottoscritto o al MLNV qualsiasi intenzione del genere perché mai nulla è stato fatto per realizzare un’imboscata di qualsivoglia maniera … anche di fischi.
Cortesemente non chiedeteci più qualsiasi cosa che riguardi simili personaggi.
Sergio Bortotto Presidente MLNV

Da una e-mail di Daniele Quaglia del 19.02.2012: 
Sergio, go pena visto el post ke te me ge dedikà so'l vostro sito Te parli ke me so drogà?
Invese de farte tante seege menta£i e skrivare bue£ade no te podevi miga sentire se gavevo kelkosa da dire o se koe£o ke te ge £exesto da£i jornali £o go dito mi o se £i £o ga konsà £ori a£a so maniera.
Mi se go kelkosa da dirte te £o digo in facia e in facia toa no go mai dito ke te go visto risevare na bandiera da Albert Gardin.
No sta metarme in boca paro£e ke no go mai dito e gnanka mai pensà de dire.
Da bon po£isiòto, koalke olta senti anka £e persone interesade, sensa £edhare monade dai jorna£i o skoltare robe riportade pa' "sentio dire".
So' koà, se te ge kelkosa da dimandare te respondo kofà senpre e sàpi ke mi pitosto de dire buxìe stago sito: el sarà anka on difèto no dire buxie ma me mama me ga fato kusì
Daniele Quaglia
 
  
ma il Quaglia dimentica che le cose riferite alla bandiera italiana rubata a Venezia lui non le ha dette… LE HA SCRITTE!!!

2013.02.16 – CARO AMICO TI SCRIVO…


Una amicizia fondata da oltre quaranta anni con Sergio Bortotto, vertice attuale del MLNV, mi ha spinto ad approfondire sui dati di fatto quanto si dice con il far caregheta (mormorazione) e quanto si scrive tajando tabàri (calunnia) e quanto si pensa a livelli più vasti (giudizio temerario) circa il medesimo amico e circa il Movimento stesso.
Lascio da parte quanto riguarda Sergio Bortotto per il quale c’è da spendere un romanzo rivelatore di meschinerie e di autentici misfatti da parte di coloro che sono stati toccati dalla sua onestà umana, intellettuale, di parola data ai singoli e alle istituzioni.
Arrivo al Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto.
E’ documentabile e fruibile da quanti vogliano approfondire l’argomento, quanto da duecento anni si auspica per il Veneto e per il suo glorioso e millenario passato.
Anche in quel capolavoro di Ippolito Nievo per il quale si è passati da “Memorie di un ottuagenario” a “Memorie di un italiano”.
Negli ultimi decenni le frustrazioni messe in atto da amministrazioni improvvide nei riguardi del Veneto hanno trasformato il sentimento di patriottismo veneto in movimenti politici.
Ricordo ancora alla fine degli anni settanta signori trevigiani scendere da auto lussuose, di notte (visti personalmente) per tappezzare la città di Vicenza di manifesti apparentemente scritti a pennarello, ma di ottima fattura grafica inneggianti alla liga (con la elle tagliata come da parlata trevigiana).
Poi a Recoaro si diede il via alla liga veneta assorbita poi dai più forti lombardi diventando essa quella che attualmente conosciamo nei suoi fasti e nefasti come lega.
Non è riuscita a dare forma e sostanza al sentimento patriottico veneto.
Per questo motivo l’insoddisfazione ha portato via via al desiderio di una patria che fu, che ingiustamente fu repressa, che conserva ogni diritto per ritornare ad essere Patria e Nazione Veneta.
All’interno di questi vari sentimenti organizzati progressivamente in aggregazioni le più varie, venne a formarsi, per esclusione di derive verso l’illegalità o verso la violenza o il complotto, il MLNV.
Nacque alla luce del sole, senza mai chiudere la propria sede ad alcuno, senza nessun appuntamento al buio o discosto dalla trasparenza.
Il Movimento dichiara la sua sede, scrive e pubblica il nome di tutti i propri aderenti con la titolarità di ognuno, vuole far conoscere le proprie idee con un mensile da inviare a tutti i comuni di quella che fu fino a Campoformio la Repubblica Veneta.
Questa trasparenza immediatamente è divenuta oggetto di attacco da parte dei tutori dell’ordine pubblico che trasformarono in organizzazione paramilitare il movimento stesso con le pratiche d’ufficio di perquisizione della sede, delle case di ognuno che appariva nella lista degli aderenti, con plateali rivelazioni alla stampa di arsenali nascosti che alla effettiva verifica si rivelano in qualche arma ad uso personale o sportivo con regolare registrazione e licenze.
La via della trasparenza è ostacolata perché il mensile non arriva a destinazione e alla distribuzione arriva qualche dettato per rifiutarlo.
Nei riguardi dei responsabili del movimento la repressione giunge al licenziamento dal posto di lavoro e alla continua minaccia, anche attuale, di farlo perdere.
Dieci computer, a più riprese asportati dalla sede del movimento in quattro anni non sono mai stati restituiti anche se in essi non fu trovato alcunché di perseguibile.
Di questa seconda settimana di febbraio 2013 è una visita alla abitazione del Bortotto in sua assenza lasciando chiari segni di ricerca della prova che c’è del marcio in Danimarca.
Intanto altre nostalgie di una nazione che non c’è più entrano in movimenti che vogliono essere visibili alle prossime elezioni di febbraio e lo squilibrio di qualche scheggia impazzita invece tenta gesti illegali e inconsulti e inventa interventi terroristici e sequestri eccellenti sia per la visita del presidente Napolitano in veneto e per la prossima tornata elettorale. sempre a carico del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto.
E non si vuole di fatto usare le vie della trasparenza, anzi vi si lotta contro, che il MLNV esibisce a tutti.
Ho ripetuto fin troppe volte la sigla MLNV perché sia chiara la differenziazione da qualunque altra organizzazione.
Questo movimento persegue vie legali, assolutamente di fronte a qualunque persona e a qualsiasi istituzione, escludendo ogni forma di violenza, escludendo le armi, e senza divise spesso citate dalla comunicazione e mai esibite.
Sono disponibile per offrire, per qualunque riferimento che sembrasse senza prove, quanto può essere di sostegno.
MARIO CORATO

2013.02.16 – AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA.

 

E’ scorretta l’abitudine mediatica di pubblicare articoli con foto di armi che non esistono (perché non è mai esistito un arsenale della “Polisia Veneta” questa è una volgare menzogna inventata dagli inquirenti italiani).
Questo è il classico cliché che risponde all’esigenza di risvegliare l’attenzione su due inchieste farsa della digos e della procura straniera italiana a Treviso che non stanno portando da anni ad alcun risultato concreto perché inventate di sana pianta.
Come si può pensare che noi del MLNV possiamo giustificarci di crimini che oltre a non aver mai commesso non sono neppure mai provati?
Le teorie accusatorie contro il MLNV servono a disimpegnare l’interesse dell’opinione pubblica sull’imbarazzante fallimento politico istituzionale del sistema straniero italiano, incapace di rinnovarsi politicamente ma soprattutto moralmente.

Com’è possibile che istituzioni straniere italiane, che dovrebbero garantire con il loro onore la giustizia e la verità, (pensiamo a polizia e magistratura), tradiscano i valori e non rispettano le loro stesse leggi?

Di fronte allo sgretolarsi della credibilità politica del sistema straniero italiano questo inesorabile declino sta trascinando con sé le istituzioni ormai asservite alla politica e non al bene comune, al popolo e alle sue stesse leggi.

E’ chiaro che l’obbiettivo inconfessato di questi burattinai è quello di distruggere ciò che apparentemente si vuol salvaguardare.

Non c’è onore in questo sudiciume e se si può comprendere che errare è umano, perseverare è veramente diabolico.

Il giornale “la Tribuna” afferma che noi del MLNV siamo bizzarri, visionari, pericolosi, e addirittura matti da tenere sotto controllo, intitolando un articolo sotto un’intera pagina di menzogne.

Ma c’è da chiedersi, a chi servono in realtà tutte queste falsità?

Forse agli inquirenti stranieri italiani (messi in bella mostra nella foto) per “giustificare” il loro sleale e reiterato operato di inchieste a senso unico?

Forse a qualche altro partito straniero italiano di chissà quale colore politico?

Forse ad un entourage ristretto di “venetisti” ai quali il MLNV non va a genio per il suo percorso completamente estraneo ad ogni compromesso e velleità politica o partitica di sorta?

Forse il disegno sinistro di uno psicopatico smanioso di apparire in prima pagina?

Forse non lo sapremo mai ma ci lascia sconcertati il silenzio abissale e l’inerzia di altre istituzioni italiane innanzi a simili palesi e reiterati abusi di potere e gravissime violazioni dei fondamentali diritti umani delle persone.

Ai posteri l’ardua sentenza.

Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio


 

 

A difarensa de cueo che dixe i xornai taliani,...
Davide Giaretta 16 febbraio 11.32.46
A difarensa de cueo che dixe i xornai taliani, mi no so 'nda a nesun interogatorio o incontro co nesuna autorità taliana. In nesun modo me so disocià dal MLNV ne go alcun legale che me rapresenta. Cuesto dimostra cuanto pole esare falsa e tendensioxa la stampa de regime. Viva San Marco!

 


2013.02.15 – ESSERE PATRIOTI NON SIGNIFICA ESSERE CRIMINALI


Ancora una volta la realtà scavalca l’immaginazione e fatti orrendi e tragici che ogni giorno sconvolgono la vita delle persone, di famiglie, di interi paesi e nazioni sembrano fare la fortuna dei soliti avvoltoi.
Ma la realtà è molto diversa da come viene propinata alla pubblica opinione ed è nostro convincimento che il ruolo occulto del regista abbia sedotto anche qualche “Veneto” (che forse tanto Veneto non è) e minato gli interessi di parte ignota anch’essa abituata a manovrare nel torbido e ad usare le persone.
C’è infatti da chiedersi cosa abbia in comune il gesto criminale di un uomo, probabilmente disperato, con il patriottismo.
Sparare ad una persona, chiunque essa sia o rappresenti, è un atto criminale.
Sparare ad una persona perché non concede la rinegoziazione di un prestito non può essere giustificato da motivazioni patriottiche.
Dichiararsi “prigioniero politico”, dopo un simile crimine, non è in alcun modo plausibile.
Questa è la nostra opinione, questa è la convinzione del MLNV sui fatti così come sono stati riportati dai media.
Taluni organi di stampa hanno altresì chiesto la nostra opinione sulle accuse nuovamente mosse da tale Palmerini Loris, (che proprio col Franceschi Luciano aveva fondato il suo autogoverno del Popolo Veneto e la Polisia Veneta);   ignari di quanto avesse potuto dire questo discutibile personaggio contro il MLNV, siamo venuti a conoscenza di sue precise e farneticanti accuse relative a un non meglio precisato tentativo di sequestro del Presidente della Regione Veneto Luca ZAIA, (francamente non ho capito se riferite al 2009 o ad oggi).
Il delatore, ben noto a tutti noi, è lo stesso ambiguo personaggio che nel 2009 ha insistentemente attaccato con calunnie e maldicenze il MLNV e oggi, ancora una volta in prossimità di elezione politiche italiane si ripete col medesimo copione.
Non si comprende perché il Palmerini Loris non si rivolga alla magistratura o alla polizia italiana o ai Carabinieri e portando le prove delle sue calunnie dimostri di essere il cittadino italiano che è, denunciandoci.
Da tempo il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto è fatto oggetto di persecuzione da parte della stampa e dell'autorità giudiziaria e di polizia italiana per qualunque eccesso delittuoso venga messo in atto da personaggi che con il movimento medesimo non hanno alcunché da spartire.
Il cammino del Movimento è limpido; non ha nulla da nascondere; non è una forza eversiva che si avvale di armamenti, di atti intimidatori e di congiure; per questo si fa cadere sul medesimo ogni intervento repressivo, compresi reiterati interventi a danno del proprio sito che pirati informatici danneggiano.
Limpidamente il Movimento compie il proprio cammino nella legalità internazionale, nel rispetto delle leggi, perché venga riconosciuta e liberata nella legalità internazionale la Serenissima Patria, la Nazione dei Veneti."
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

2013.01.11 – GRAZIE AI SOLITI “IGNOTI”…

Un sentito ringraziamento ai "soliti ignoti" che hanno violato il nostro sito che siamo però riusciti a recuperare alle ore 10.12 di oggi 11.01.2013.
Il servizio di assistenza di Aruba ci ha confermato la violazione dall'esterno con la cancellazione dei data-base.
Essendo tutto questo concomitante alla violazione del profilo facebook del Presidente del MLNV e agli squallidi tentativi di messaggiare con terzi a suo nome, è evidente che quanto sta facendo il MLNV e il Governo Veneto Provvisorio da molto fastidio.
Vi sono però elementi sufficienti per additare i responsabili ma l'indice non punta contro chi "qualcuno" vorrebbe, ovvero le autorità d'occupazione straniere italiane (la procura o la polizia)… ma verso qualcuno che in modo subdolo e strisciante, così come sembra essere abituato a fare, vorrebbe metterci a tacere.
A tutti i Patrioti e ai Veneti dico di trarre le loro conclusioni da soli… soprattutto innanzi a coloro i quali, pur spacciandosi per indipendentisti, insistono a mentire a tutti con programmi politici/partitici e menzogne varie senza alcun fondamento giuridico.
A questi falsi profeti dico:
fatevene una ragione e mettetivi il cuore in pace, non ci fermerete, il MLNV prosegue il proprio cammino senza alcun indugio, nel rispetto della legalità e porterà il totale ripristino di sovranità per il Popolo Veneto.
Venetie, 11.01.2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

2013.01.01 – AVVISO PER TUTTI

Scrivetevi queste poche righe e a qualsiasi autorità d'occupazione straniera italiana, per qualsiasi provvedimento a vostro carico contestate e chiedete che sia messo a verbale quanto segue:
Si contesta:
  • l’aver agito in difetto assoluto di giurisdizione nel Territorio della Repubblica Veneta; 
  • l’aver agito in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio (ogni atto e/o provvedimento posto in essere da qualsiasi autorità d'occupazione straniera italiana è infatti inesistente ovvero "tamquam non esset")
  • l’aver commesso i suddetti illeciti a sfondo discriminatorio, razziale e politico con abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti la propria pubblica funzione.
Non abbitate timore e se potete registrate sempre tutto, ogni dato, ogni informazione utile (data, ora, luogo, nomi, targhe…) e se possibile con testimoni.
Sergio Bortotto Presidente MLNV e del GVP

2013.12.24 – UN GRAZIE ALL’AUSTRIA

BANDIERA AUSTRIA-VENETAPur nel rispetto della formalità che ci impone i rapporti con uno Stato Sovrano e il Suo Popolo, non possiamo esimerci dall'esprimere pubblicamente un sentito e sincero ringraziamento al BUNDESKAMZLERAMT Austriaco per la sensibilità e correttezza dimostrata nei confronti delle legittime istanze di questo MLNV e del Governo Veneto Provvisorio da esso rappresentato.
Viva San Marco
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV
 

2012.12.04 – IL MLVN ROMPE IL PATTO DI ALLEANZA CON IL PAR.I.S.


Questo MLNV, preso atto della deriva politico/partitica in ambito italiano che il PAR.I.S. sta attuando e consolidando da tempo contrariamente alle iniziali aspettative enunciate a questo direttivo, rompe il patto di alleanza siglato per sopravvenuta inconciliabilità d'intenti e a scanso di ogni ulteriore equivoco rende la decisione di pubblica menzione.
L'occasione ci è utile per ribadire invece
il sostegno incondizionato all' MLNS per il coraggo, la determinazione e la coerenza dimostrata nell'intraprendere il percorso che solo i movimenti di liberazione nazionali possono, devono e vogliono fare in nome del proprio Popolo.
W l'MLNS, W il Popolo Sardo, speriamo presto libero dalla schiavitù italiana.
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.