ATTUALITA

2013.06.19 – FEDERITALIA IN PRESIDIO CONTRO I SEQUESTRI

equitalia8-2Federitalia, l’associazione antiusura parmigiana ha organizzato ieri un presidio nell’azienda dell’imprenditore bresciano che ha denunciato per ben due volte Equitalia: prima per usura, poi per estorsione.
Un gesto di solidarietà e supporto all’uomo che grazie al contributo dei periti e dei legali dell’associazione presieduta da Wally Bonvicini ha iniziato a difendere la propria attività dalle vessazioni del famigerato ente di riscossione.
L'imprenditore che da due anni paga ben 5mila euro al mese per estinguere un debito con Equitalia si è visto recapitare a luglio una cartella che certifica 177mila euro di carico pendente nei confronti dell’erario che inclusi gli interessi ammonta ad oltre 300mila euro. 
Quasi 125mila euro in più, calcolati con un tasso applicato del 16% ovvero il doppio rispetto al tetto limite, che per Equitalia è dell’8,37%.
L’azienda subisce il sequestro di camion, gru e muletti. 
Abele Tanghetti che da 30 anni commercia metalli, dopo il rifiuto netto dell’ente a trovare una mediazione, decide così di denunciare Equitalia per usura depositando un esposto presso la Guardia di Finanza.
I mezzi vengono messi all’asta e Tanghetti si reca dai carabinieri e presenta un’altra denuncia, questa volta per estorsione. 
L’asta sarebbe dovuta avvenire nella giornata di ieri quando il team di Federitalia seguito da cittadini ed imprenditori solidali a Tanghetti ha convocato un presidio proprio all’interno dell’azienda bresciana per protestare contro il provvedimento di Equitalia.
Il risultato?
L’asta è stata sospesa.
 
Tratto da: clicca qui

2013.06.19 – IN CASO DI FALLIMENTO NON MOLLATE … ECCO COME CONTATTARE FEDERITALIA.

20120508_boom-fallimentiAi falliti rammentiamo che FACENDO PERIZIARE  I CONTI CORRENTI, e riscontrando  l’usura come accade nella maggioranza  dei casi (98%), il curatore non ammetterà le banche al passivo, bensì chiederà la restituzione degli interessi anatocistici!
Relativamente ai decreti ingiuntivi, provvisoriamente esecutivi, in presenza di usura, ormai tutti i Tribunali sospendono la provvisoria esecutorietà!
Federitalia sta raccogliendo le querele per usura avverso banche  ed intende attivare azione collettiva presso la Corte dell’Aia per i reati contro l’umanità! L’usura bancaria è reato spregevole espressione di sciacallaggio sociale, che porterà alla distruzione/scomparsa cioè alla morte di tutte le PMI, il vero tessuto economico del Paese Italia.
Wally bonvicini
Presidente FEDERITALIA – Associazione Antiusura
per informazioni:
TEL 0521 985610   FAX 0521 985824 
oppure contattare florianabaldino@gmail.com
PASSATEPAROLA!!!
 
tratto da: clicca qui

2013.06.19 – DIFENDERSI DA EQUITALIA CON L’AIUTO GRATUITO DI FEDERITALIA E FEDERCAMPANIA

19.2.13federitalia
Pubblicato da Kezia M. 

Tutti sanno che stiamo attraversando un periodo di profonda crisi economica, aziende che chiudono e conseguenti disoccupati, sussidi di disoccupazione che quando arrivano non sono sufficienti per il mantenimento di un nucleo familiare, banche che non concedono prestiti e altri problemi che seguono a catena e inginocchiano un'intera popolazione.
Accade quindi che, non avendo somme di denaro che coprono tutte le spese di routine, aziende e privati si vedono costretti a tralasciare magari chi una bolletta, chi una rata dell'Imu, chi una rata del mutuo, chi una rata di contributi Inps eccetera eccetera e dopo qualche tempo dal non pervenuto pagamento arrivano le ingiunzioni da parte di Equitalia, compito affidatogli dal 2006 e che in sostanza è una società per azioni di recupero credito, a totale capitale pubblico ( 51% in mano all’Agenzia delle Entrate e 49% all’Inps).
Arrivati a questo punto in base alle cifre dovute cominciano una serie di problemi, dato che se non si avevano prima i soldi per sopperire al debito di certo sarà ancora più difficile dopo che si sono aggiunti anche gli interessi di mora, scattano pignoramenti, gente che si rivolge a strozzini e depressioni senza ritorno; ma forse non tutti sanno che nascono associazioni e si attivano persone proprio per aiutare chi si trova in queste situazioni.
Una di queste associazioni è “Federitalia”, creata nel 2009 dalla Signora e imprenditrice Wally Bonvicini, la cui sede principale si trova a Parma e da maggio 2012 vanta anche una sede in Campania, “Federcampania”, i cui responsabili sono gli avvocati Francesco Cacciola e Elvira Carpentieri.
Un'organizzazione senza fini di lucro che fornisce consulenza e aiuto gratuitamente e i professionisti che la sostengono risolvono quotidianamente numerosissimi casi o sentenze quali azioni esecutive da parte di Equitalia e banche sospese, debiti ridotti sensibilmente o totalmente estinti, ipoteche cancellate, riduzioni di posizioni debitorie del 70-90% verso finanziarie e banche, eccetera eccetera.
Sul sito www.federcampania.it oltre a contatti, a numerosi articoli, possibilità di scaricare gratuitamente un e-book dal titolo “Equitalia come difendersi dall'usura”, ci sono dati significativi sulle percentuali dovute sull'importo della riscossione :
ogni imposta non onorata lievita del 30% all’anno
dopo 60 giorni dalla notifica della c.d. cartella esattoriale si aggiungono gli interessi di mora, 6% ogni anno
in più c’è da dire che tale ente incassa SEMPRE il 9% dell’importo della riscossione a titolo di aggio: compenso che gli spetta
a questo 9% vanno aggiunti i costi della procedura, delle spese di notifica e degli interessi legali.
Ti schiarisco ancora di più le idee:
4% annuo all’ente impositore (Agenzia delle Entrate, Inps, etc. …)
6,8358 % annuo di interessi di mora, all’ente impositore
0,615% annuo da corrispondere all’agente della riscossione ( cioè il 9% sugli interessi di mora) 
Per un totale di interessi pari a 11,4508% annuo Oltre a ciò si deve aggiungere:
30% sanzione amministrativa fissa
9% aggio da corrispondere ad Equitalia 
TOTALE 50,4508%
I numeri di contatto per FederItalia sono:
0521 985610-393 9090809

 

2013.06.19 – GUIDA CONTRO L’USURA DI STATO – COME DIFENDERSI DA EQUITALIA

La Giovanna d'Arco degli imprenditori ci spiega come difendersi da Equitaliatasse
di Giulia Cazzaniga
C’è chi, come Marisa – «la prego, non scriva il mio vero nome, qui in paese ci conoscono tutti»- ha accudito il marito malato in ospedale più di dieci anni fa. Insieme titolari di due ristoranti, tra malattia e crisi hanno saltato alcune rate. 
E il debito si è ingigantito. 
«Trecentomila euro in più rispetto a quanto non abbiamo pagato». Succede nel ferrarese. 
Oppure c’è anche chi, come Nicola Bevilacqua, di fare il proprio nome non se ne fa scrupolo. 
Trentaseienne imprenditore originario di Domodossola, anche lui come Marisa ha presentato denuncia, dopo una cartella lievitata a 170mila euro. 
Chiedono entrambi che Equitalia sia perseguita per usura. A dare assistenza a loro e a centinaia di imprenditori che ogni giorno bussano alla sua porta è Wally Bonvicini, energica fondatrice di Federitalia. 
L’hanno definita la Giovanna d’Arco dei piccoli imprenditori che si ritengono vittime del fisco. 
L’Intraprendente le ha chiesto un piccolo vademecum: come si può capire se Equitalia sta passando il segno?
Wally, iniziamo dal momento che toglie il sonno a tanti imprenditori: suona il campanello, arriva il postino, porta una raccomandata. 
È di Equitalia.
«Se la cartella viene inviata per raccomandata è nulla o inesistente. 
Deve essere notificata da un ufficiale abilitato. È quindi da contestare. 
Non vuol dire,ovviamente, che non deve essere pagata. Ma deve essere rispedita e notificata in modo corretto. 
Il costo della raccomandata, tra l’altro, viene addebitato a chi la riceve. 
Pure quello».
La cartella è arrivata, la apriamo.
«Nel 90% dei casi la prima pagina, la relata di notifica, non è compilata a dovere. 
Quindi si può contestare la cartella».
Bene, ma come faccio io imprenditore a capire se gli interessi che secondo Equitalia si sommano al mio debito con l’Agenzia delle Entrate sono da denuncia?
«Da solo purtroppo non posso. 
Ho bisogno di un esperto che faccia una perizia. 
E purtroppo devo stare anche attento che l’esperto non mi chieda una cifra esagerata: consiglio ai contribuenti che non volessero rivolgersi a Federitalia di tenere gli occhi aperti».
Da soli quindi non è possibile difendersi?
«La somma che viene contestata nella cartella esattoriale purtroppo è comprensiva, non consente di risalire al tasso di interesse praticato. 
Una violazione palese del diritto di difesa di ogni cittadino. Qualcosa però inizia a muoversi, per fortuna. 
Pochi giorni fa i giudici tributari hanno portato l’aggio della riscossione – tra l’8 e il 9% ad oggi – alla Corte Costituzionale. 
Da Torino e da Roma hanno sollevato il dubbio di incostituzionalità della somma che spetta a Equitalia per ripagare i costi del servizio di recupero di imposte e tributi. Violerebbe il principio di ragionevolezza insito nell’articolo 3 della Costituzione».
Quante tra le cartelle che esamina ogni giorno sono contestabili?
«Quasi tutte. Il 99,9% direi».
Perché Federitalia si muove attraverso denunce penali, per usura, e non come fanno la maggior parte delle altre associazioni, contestando solo responsabilità civili?
«Perché a nostro parere l’usura non si commette solo quando si presta denaro, ma anche quando si chiede una cifra sproporzionata per una prestazione come la riscossione.
In presenza di una rateizzazione, è come trovarsi di fronte a un prestito. 
I tassi raggiungono in alcuni casi anche il 17 o il 18%, rendendo impossibile un concreto rientro del debito».
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2013.06.19 – SCANDALO IN PROCURA. IL PROCURATORE CAPO ARCHIVIA LE DENUNCE CONTRO LE BANCHE

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Il Procuratore Capo della Repubblica di un Tribunale Italiano archivia le denunce contro le banche, iscrivendole a “modello 45” delle notizie insensate.
Una vittima bancaria denuncia i fatti e il Procuratore Generale avoca il fascicolo.
Ora si farà chiarezza.  
Ecco il documento
Sapete in che cosa consiste il così detto “modello 45″?
Ecco  che cos’è e a  cosa serve 
Emidio Orsini di “Delitto Usura” ci da notizia che proprio a causa di queste archiviazioni de plano, una persona ha scritto una lettera dicendo che per lui non c’erano più speranze, solo il suicidio poteva essere risolutivo.   Immediatamente sono state fatte tutte le procedure del caso per evitare l’ennesima morte.  
Ecco la lettera  devastante, il grido straziante della disperazione di chi non trova conforto nelle Istituzioni, nella Giustizia.

2013.06.15 – QUESTO E’ QUELLO CHE SUCCEDE … SVEGLIAAA!!!

Ai soliti buonisti chiedo almeno di indignarsi …
… ma ai Patrioti di preparsi a difendere il Popolo contro queste inaudite aggressioni.
Lo stato straniero occupante italiano non farà nulla per impedirle e lo scopo è quello di distruggere la nostra civiltà e siccome non ci sono riusciti con il comunismo, adesso fanno di tutto per favorire l'islamizzazione!
 
In questo video alcuni libici musulmani distruggono e profanano un cimitero di soldati allegati che hanno combattuto contro i nazisti nella seconda guerra mondiale.
 
in quest'altro video si notano tre giovani in attesa ad una fermata dell'autobus (in una zona musulmana di una città inglese) … i ragazzi vengono aggrediti da dei musulmani provenienti da una moschea.
 
come vengono trattate le donne:
 
ecco il loro rispetto per gli animali, soprattutto i cani ritenuti esseri impuri:
 
violenta manifestazione in Inghilterra… cose che non possiamo tollerare.
 
uccisioni in nome della religione … ma questo non accade nel medio-evo ma ai giorni nostri
 
Io ne ho avuto abbastanza ma se non vi basta e volete vederne altre … 

2013.05.17 – FRANCIA: FRATE MASSACRATO DA IMMIGRATI, IL VESCOVO ACCUSA L’ISLAMIZZAZIONE

Un frate, Padre Gregorio, è stato brutalmente aggredito da islamici in Francia, ad Avignone. frate
Ormai la persecuzione islamica dei cristiani è arrivata nel cuore d’Europa. 
L’arcivescovo della città e Marion Le Pen – nipote – denunciano il razzismo anti-bianchi e anticristiano degli islamici.
Dalla parrocchia di Saint Ruf ad Avignone racconta: “Ero in abiti religiosi, sapevano perfettamente chi sono e mi hanno preso a calci e pugni. 
Non hanno rispetto”.
L’arcivescovo Cattenoz accusa: “Adesso basta, come responsabile di questa diocesi dico che bisogna finirla! 
Questo quartiere cade progressivamente nelle mani dei musulmani”.
“I parrocchiani sono minacciati e derubati anche all’interno della chiesa e noi monaci veniamo insultati, minacciati e derisi. 
Per non parlare dei furti e delle richieste di pagare il pizzo”.
Jacques Bonpard, sindaco di Orange e capo della Ligue du Sud parla di “un atto di razzismo contro i cattolici che è la conseguenza dell’odio propagato da certi islamisti conto tutto quello che è francese”.
Marion Le Pen : “ Dopo l’apparizione del razzismo anti-bianchi, negato dal governo, ecco una nuova forma di discriminazione: l’odio anticristiano.
Mi piacerebbe che il ministro dell’interno condanasse i razzisti anti-cristiani con lo stesso vigore e sdegno con cui attacca i cosiddetti isalmofobi.
Questi sono atti di disprezzo verso la Francia fatti da giovani immigrati, ormai francesi, che rifiutano le nostre norme sociali e s’identificano nell’islam fondamentalista”. 
Questi sono i futuri – speriamo di no – “nuovi italiani” della congolese e del governo Pd-Pdl-Monti-Vendola.

 

2013.06.09 – IL MAROCCHINO DEL PD VUOLE METTERE FUORI LEGGE FORZA NUOVA E CHI SI OPPONE ALL’IMMIGRAZIONE.

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Fratelli musulmani
Secondo il deputato Pd – ex membro dei Fratelli Musulmani – è necessario rafforzare l’azione legislativa contro i nuovi movimenti estremisti, come Forza Nuova. 
Perché questi cattivoni ‘stanno cercando di costruire un nemico in casa facendo diventare gli immigrati un capro espiatorio di tutti i problemi‘. 
Infatti Kabobo e i suoi fratelli sono avatar di Roberto Fiore.
La richiesta di mettere fuorilegge Forza Nuova e chiunque-non-la-pensi-come-lui (e i suoi mai dimenticati Fratelli Musulmani), Khalid Chaouki – marocchino – l’ha fatta nel corso dell’evento organizzato per lanciare la campagna per la svendita della cittadinanza italiana agli immigrati e lo Ius Soli. 
Della serie: sbarchi a Lampedusa e sei italiano.
Secondo il marocchino del Pd infatti, ‘la sopravvivenza dell’Italia dipende dagli immigrati’. 
E ha ragione, la stanno distruggendo.
Perché il Pd si sta mobilitando – no, non per gli esodati e i disoccupati – con il coinvolgimento degli amministratori locali si mobilita per la cittadinanza onoraria simbolica agli immigrati con numerose iniziative in programma in Abruzzo per sensibilizzare sul tema della cittadinanza ai figli degli immigrati. 
Ad organizzarle il Pd regionale, i Giovani democratici ed il Forum immigrazione del Pd. 
La campagna prendera’ il via subito dopo l’estate. 
Dopo che i piddini saranno tornati dalle vacanze. 
Quelle che i disoccupati e i pensionati non possono fare.

 

2013.05.15 – DIPLOMATICO DEL CONGO A GINEVRA DURISSIMO CONTRO IMMIGRATI AFRICANI

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15 maggio 2013 – 07:56
IMMIGRAZIONE
Serge Boret Bokwango, diplomatico del Congo a Ginevra: “Buona parte degli Africani che arrivano in Italia rappresentano l’immondizia dell’Africa. Non dovrebbero stare in Europa”.
Il membro della missione dell’Onu a Ginevra,Serge Boret Bokwango, ha diffuso una lettera aperta dai contenuti decisamente duri nella quale critica con fermezza alcuni suoi connazionali.
In particolare si riferisce agli immigrati presenti nell’Italia meridionale e osserva lapidario:
“L’Italia del sud non riceve solo le Immondizie del Nord ma anche quelle dell’Africa (gli Africani immigrati, venditori ambulanti e mendicanti per le strade)”
Gli Africani che mi capita di vedere in Italia mentre vendono di tutto e di più e si prostituiscono- continua -rappresentano l’Immondizia dell’Africa. 
Questi uomini, venditori ambulanti sulle spiagge e per le strade delle città, non rappresentano in alcun caso gli Africani che vivono in Africa e si battono per la ricostruzione e lo sviluppo dei loro paesi.
 Mi chiedo perché i paesi dell’Europa autorizzino e tollerino la presenza di questi individui sul proprio suolo nazionale.
Forse per umiliare ancora una volta l’Africa o per distrazione? 
Provo un forte sentimento di onta e di rabbia nei confronti di questi Africani immigrati che si comportano come ratti che infestano le città. 
Provo forti sentimenti di onta e rabbia anche nei confronti dei Governi Africani che favoriscono le partenze di massa dei loro rifiuti verso l’Italia, l’Europa e l’Arabia. Reagiamo!!”
SN

 

GLI UOMINI PARLERANNO CON GLI ANGELI

«Arriverà un giorno in cui l’uomo parlerà con gli
angeli… E in quel giorno proverà una gioia tale che
nessuna parola al mondo può descriverla».
Nel 1956, dopo il soggiorno estivo a Castelgandolfo, Pio XII parlò a un gruppo di seminaristi francesi.
«I tempi», disse il Pontefice «tendono ad allontanare l’uomo dalla spiritualità, per renderlo schiavo delle cose terrene…
Il vostro compito sarà pertanto quello di riavvicinare l’uomo alle cose eterne, alle cose che non si vedono, ma che esistono, ed esisteranno in eterno… Bisogna allargare gli orizzonti dell’uomo…
Bisogna far capire all’uomo che non è solo, perché legioni di angeli sono sulla terra.
E verrà giorno in cui gli uomini parleranno con gli angeli…».
Era il tempo in cui il Pontefice aveva avuto «visioni celesti».
E, probabilmente, si sentiva avvolto in un’atmosfera soprannaturale.
«Gli angeli», disse un giorno «sono così vicini a noi che, nei momenti di pace profonda, riusciamo a sentire la loro presenza…».
Il Pontefice viveva in una dimensione mistica, che solamente i grandi spiriti riescono a «sentire».
Molti vaticini parlano delle «presenze angeliche sulla terra», soprattutto nel tempo in cui «la terra sarà aperta per essere lavata e purificata».
In un vaticinio del XVI secolo, ritrovato in una chiesa della Lorena dopo la rivoluzione francese, si dice che «alla fine del Millennio, legioni di angeli scenderanno sulla terra, per contrastare la strada ai demoni…».
E gli uomini «sentiranno» la battaglia tra le forze del bene e le forze del male.
«Sentiranno», ma non «vedranno» la battaglia finale.
Saranno gli angeli a vincere.
E, da quel momento in poi, l’uomo imparerà a parlare con gli angeli.
Perché le distanze tra il cielo e la terra saranno accorciate.

 

IL TEMPO DEI FALSI PROFETI

Immagine correlata«II tempo dei falsi profeti è vicino…
Saranno vestiti da politici o da scienziati…
e lasceranno alle spalle la desolazione».
 
Anche nel Vangelo di Matteo si profetizza l'evento dei «falsi profeti».
«Guardatevi… perché verranno a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci».
C'è quindi l'inganno, perché gli uomini «saranno presi con false parole di amore e di giustizia, per poi essere condannati a vivere nell'odio e nell'ingiustizia».
Pio XII, analizzando i tempi in cui sta vivendo l'umanità, «vede» i falsi profeti nei politici corrotti o negli scienziati che stravolgono le leggi naturali.
C'è in proposito una frase significativa, pronunciata da Pio XII nel 1952: «Si sta avvicinando il tempo dei falsi profeti… inganneranno facilmente i puri di cuore, perché si presenteranno nella veste di uomini di grandi capacità e di grande cuore, invece saranno politici corrotti e scienziati senza scrupoli…».
Nel giorno dei falsi profeti siamo già entrati.
Arriverà un momento in cui tutti coloro che si avvicinano alla politica saranno dei ««falsi profeti», in quanto il loro scopo non sarà quello di servire la società, ma di utilizzare la società, per scopi più o meno leciti.
Ai politici corrotti e corruttori si aggiungono gli scienziati che mirano unicamente a strabiliare il mondo con le loro ricerche.
E qui troviamo al primo posto i ricercatori nel campo della genetica, con gli uteri in affitto e le inseminazioni ibride.
E le ricerche sono appena iniziate.

 

L’UOMO SARA’ RIDOTTO A PURO OGGETTO DELLA SOCIETA’

Risultati immagini per UOMO OGGETTO«I pericoli della spersonalizzazione dell'uomo moderno
cresceranno inevitabilmente nel tempo…».
 
Nel radiomessaggio natalizio del 1952, Pio XII esternava le sue preoccupazioni per la spersonalizzazione dell'uomo moderno «che la società riduce a puro oggetto; vittima di una meccanizzazione delle coscienze».
Su questa strada, proseguiva il messaggio, «… non troveranno posto che l'ingiustizia e il disagio, con tutte le immaginabili sciagure provocate dalla fame e dalla disoccupazione».
Questo grave problema era motivo di costante preoccupazione, da parte del Pontefice.
Un giorno, parlando con un gruppo di collaboratori dichiarò: «… i pericoli della spersonalizzazione dell'uomo moderno sono ancora allo stato embrionale… ma cresceranno inevitabilmente nel tempo.
E, quando l'uomo sarà spersonalizzato, sarà considerato come un oggetto…
E sarà acquistato e usato, come si usa un oggetto».
E ancora: «La società dei consumi non accetta l'uomo con una sua idea… l'uomo capace di difendere le sue convinzioni; perché l'uomo dev'essere solamente uno strumento di lavoro, di produzione, di profitto…».
In alcuni discorsi, pronunciati dal Pontefice nel 1954 e 1955, emerge ancora questa sua preoccupazione per «l'uomo spersonalizzato», per «l'uomo oggetto».
«Il costo che l'uomo dovrà pagare per un illusorio benessere materiale è troppo alto, perché dovrà spesso sacrificare la sua personalità e la sua dignità…
Il consumismo farà dell'uomo un oggetto.
Ma le conseguenze non si vedranno a breve distanza di tempo…
Sarà necessario almeno mezzo secolo prima che l'uomo si renda conto dell'inganno…
O meglio, che alcuni uomini si rendano conto dell'inganno, perché la massa, formata dall'uomo-oggetto, non si renderà conto di questa tragica realtà».
E c'è una frase ancora più significativa, pronunciata dal pontefice in occasione del radiomessaggio natalizio del 1955: «La politica consumistica è un mezzo per ridurre in schiavitù l'uomo».

 

NON AVRETE PIU’ LA DEMOCRAZIA MA LA CORRUZIONE

Risultati immagini per CORRUZIONE«L'uomo onesto diventerà una rarità, perché la
corruzione finirà per abbracciare il mondo…».
 
«Quando il Millennio sarà alla fine, l'uomo onesto diventerà sempre più raro, perché la corruzione finirà per abbracciare il mondo intero…».
Nei messaggi di Pio XII, come in questo caso, si scorge la preoccupazione maggiore per i tempi che riguardano «la prossima generazione», cioè per un tempo che va collocato appunto tra la fine e l'inizio del Millennio.
«Anche l'Italia», disse un giorno il Pontefice «sarà presa nel vortice della corruzione…
La democrazia finirà per diventare un paravento… per nascondere malefatte di ogni genere.
Uomini disonesti, guidati da Satana, saliranno nei posti più alti della politica.
Inganneranno il popolo e rovineranno l'economia…».
E ancora: «Arriverà un tempo in cui non esisterà Paese senza scandali; senza una storia vergognosa…
Il decadimento politico porterà inevitabilmente al decadimento morale…
Arriverà un tempo in cui la corruzione sarà legge di vita».
Questa preoccupante, tragica premonizione, la troviamo anche in altri messaggi profetici.
Si potrebbe parlare di un mosaico che si sta componendo.
E ormai mancano poche tesserine per avere il quadro completo.
Nei vaticini del Monaco Olivetano si dice a questo proposito che: «… Il Millennio finirà nella corruzione e nell'odio, ladri e impostori occuperanno i posti di comando…
E gli ordini saranno impartiti da Satana; perché questo sarà il tempo di Satana».
In altri vaticini del XVII secolo si dice ancora che: «Quando morirà il Millennio, moriranno l'onestà e la giustizia…
E sarà necessaria almeno una generazione prima che le piante velenose possano essere completamente sradicate».
 

I PAPI VERRANNO DA LONTANO

«Saranno necessari ancora due o tre Papi… e poi
il vicario di Cristo verrà da lontano…».
Nel 1953 Pio XII riuscì a formare quello che venne chiamato «il mappamondo vivente».
Riuscì cioè a superare la tradizione secondo la quale la maggioranza dei cardinali doveva essere italiana.
Il Pontefice nominò difatti diversi cardinali stranieri.
E così i piatti della bilancia cambiarono posizione: alcuni decenni prima si contavano settanta cardinali italiani e solamente sedici stranieri.
Con le ultime nomine di Pio XII si era invece arrivati a quarantaquattro cardinali stranieri e ventisette italiani.
Fra i nuovi cardinali italiani c’era anche il Nunzio di Francia, monsignor Roncalli, che succederà a Pio XII.
E vennero anche nominati cardinali due presuli che non ebbero la possibilità di presenziare alle cerimonie: l’arcivescovo di Varsavia, monsignor Wyszynski, e l’arcivescovo di Zagabria, monsignor Stepinac.
«Ho aperto le porte al mondo», disse allora Pio XII «perché la Chiesa è universale… la tradizione del Papa italiano non potrà certamente esaurirsi in breve tempo; saranno necessari ancora due o tre Papi.
E poi il Vicario di Cristo verrà da lontano…».
Il vaticinio si è già avverato. Dopo la scomparsa di Pio XII, sono stati eletti tre Pontefici: Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I.
E il quarto successore arrivò dalla «martoriata Polonia» e assunse il nome di Giovanni Paolo II.
Al termine del Concistoro del 1953, un vaticanista scrisse che «il Pontefice si era intrattenuto soprattutto con il neocardinale Roncalli». Ma non era stato possibile conoscere l’oggetto del «prolungato dialogo con Sua Santità».
Forse Pio XII aveva intuito che il cardinale Roncalli, appena nominato, sarebbe stato il suo successore.

 

QUANDO SI DISTRUGGE LA FAMIGLIA… SI DISTRUGGE L’UOMO.

Risultati immagini per FAMIGLIASatana colpirà nel cuore la società
«Nel tempo in cui s'inventeranno nuovi sostegni per la famiglia,
sarà il tempo in cui la famiglia entrerà in crisi…».
 
«Satana colpirà nel cuore la società, distruggendo la famiglia…
E quando si distrugge la famiglia, si distrugge l'uomo…».
Queste parole vennero pronunciate dal Pontefice nel 1951.
Pio XII aveva esternato in più occasioni le sue preoccupazioni «per i pericoli ai quali andava incontro la famiglia».
Un giorno, parlando a un gruppo di genitori disse: «Diffidate di coloro che parlano molto della famiglia e del tempo in cui s'inventeranno nuovi sostegni per la famiglia, perché sarà questo il tempo in cui la cellula della società entrerà in crisi… in agonia».
E qui è significativo ricordare un recente «Studio sulla famiglia italiana», condotto dal CSS (Centro Studi Sociali): «La parola famiglia entra con sempre maggiore frequenza nelle pagine dei giornali.
I progetti di legge a sostegno della famiglia sono stati triplicati nel giro di cinque anni, mentre il numero delle famiglie che si sciolgono continua ad aumentare…».
Pio XII «vedeva» pertanto bene.
E «vedeva» bene anche quando dichiarava che: «… Le nostre maggiori preoccupazioni riguardano la famiglia fondata su leggi naturali, cristiane…
Perché si cercherà un surrogato della famiglia tradizionale, tanto da trasformare il focolare domestico in una comunità d'interessi, priva d'amore…».
Ed è proprio la famiglia tradizionale che si sta disgregando.
Al suo posto si cercano di legittimare «fantasiose unioni di persone», che possono anche avere interessi comuni, ma non sono vincolate dall'amore.
Tutto questo Pio XII lo aveva profetizzato.
E le amare conseguenze si vedranno nei prossimi anni.

 

LA CRISI DEGLI INTERVENTI SOCIALI INVESTIRA’ L’EUROPA

«Gli spazi dove avrebbe dovuto operare in primo
luogo la carità saranno occupati da strutture burocratiche
che sfrutteranno le miserie dei più diseredati…».
 
La «giustizia sociale» è un filo invisibile che attraversa quasi tutti i messaggi di Pio XII.
E su alcuni punti di questi messaggi sembra di cogliere una preoccupazione «… per le difficoltà che emergeranno nella realizzazione di un efficiente Stato sociale, in grado di aiutare concretamente le persone meno fortunate, gli invalidi, i vecchi, gli orfani».
«È necessaria una grande sensibilità», disse un giorno il Pontefice «per realizzare idonee strutture sociali…
Ed è necessaria una giusta valutazione dei bisogni reali, considerando soprattutto la tendenza a burocratizzare in senso negativo, anche gli spazi sui quali avrebbe dovuto operare la carità…».
Forse, in queste parole, si cela il vaticinio sull'allontanamento delle religiose dagli ospedali, dalle case di riposo per le persone anziane e dagli asili infantili.
«Gli spazi dove avrebbe dovuto operare in primo luogo la carità», sono stati – come aveva previsto il Pontefice – occupati dalle strutture burocratiche che spesso sfruttano le miserie della povera gente.
E così si è arrivati alla crisi dello Stato sociale.
Ed è una crisi che sta maturando nei nostri giorni e finisce per coinvolgere tutta l'Europa, compresa la Germania, dove la stessa DGB ha finito per proporre un programma di austerità, per il sociale.
E le vere vittime sono, ancora una volta, i più diseredati.
Coloro che non hanno più nemmeno la forza di chiedere.
Perché i politici che hanno portato allo sfascio lo Stato sociale riusciranno sempre a rifarsi una nuova verginità.
Tutto questo, Pio XII l'aveva profetizzato.
Ma aveva profetizzato anche «il ritorno della carità, nei luoghi di sofferenza…».
I tempi non sono ancora arrivati.
Ma un giorno, quando le strutture burocratiche saranno allo sfacelo vedremo ritornare le religiose negli ospedali e negli ospizi.
 

BUROCRAZIA E CORRUZIONE … SOLO NELLA SEMPLICITA’ LA SALVEZZA!

 
«I politici parleranno sempre e dovunque della volontà di semplificare la vita e soprattutto di semplificare i rapporti del
cittadino con la pubblica amministrazione.
Ma la realtà sarà ben diversa, perché ogni tentativo di semplificazione finirà per complicare ulteriormente la vita».
E ci sono altri «pensieri profetici» di Pio XII sul «pericolo di scivolare verso il caos burocratico».
«L'angoscia non verrà portata dalle guerre o dalle carestie, ma da un tipo di vita esageratamente complicata…
La tecnologia, da sola, non semplificherà la vita, poiché è necessaria una precisa, determinata, volontà politica…».
E ancora: «Si arriverà a trasformare l'uomo in un numero… ma questo non significa salvarlo dal caos.
È la semplicità della vita che va difesa.
E, salvando la semplicità, si combatterà anche la corruzione… perché una burocrazia complicata, pesante, farraginosa, finirà per creare larghi spazi alla corruzione».
Queste parole, viste alla luce della realtà dei nostri giorni, lasciano scorgere un chiaro contenuto profetico.
L'uomo è stato trasformato in un numero: il codice fiscale che accompagna dalla culla alla bara.
Ma questa operazione non ha risolto i problemi burocratici, che sono sempre più complicati, sempre più difficoltosi, tanto da creare nel cittadino un'avversione verso la pubblica amministrazione.
In questo ginepraio di leggi, di decreti, di norme, di circolari, ha trovato compiacenti spazi la corruzione.
A tutti i livelli.

 

IL GRANDE PROBLEMA SARA’ LA CINA

«La Cina è una bomba demografica e quando finirà
per esplodere, metterà in crisi il mondo intero».
 
«Quando cadranno gli idoli di Mosca, inizieranno a scricchiolare anche gli idoli di Pechino…
All'esaltazione subentrerà l'anarchia e milioni di cinesi cercheranno rifugio in tutto il mondo, aggravando spesso la situazione già precaria di altri Paesi…».
«Il primo, grave pericolo del terzo Millennio sarà la Cina…
E sarà coinvolta anche l'Europa, anche l'Italia…».
«Quando si presenterà il problema cinese, non ci sarà più al mondo una potenza in grado di fronteggiarlo; e non ci sarà un Paese in grado di costituire una catena di solidarietà…
Sarà un quadro estremamente preoccupante».
«Un numero sempre maggiore di asiatici, soprattutto di cinesi, premerà alle frontiere dei Paesi industrializzati, soprattutto europei, mettendo in crisi economie che un tempo erano fiorenti».
«Le grandi emigrazioni della fine del Millennio turberanno il mondo.
La maggior parte dei Paesi non sarà preparata ad ospitare un numero sempre maggiore di persone…
La civiltà orientale conviverà con la civiltà occidentale».
«Sarà la fine di un tempo, sarà la fine degli isolamenti tradizionali della civiltà occidentale…».
Sono frasi che Pio XII ha pronunciato tra il 1946 e il 1952.
Sono visioni profetiche, sulla Cina e sull'emigrazione dei popoli poveri verso i Paesi industrializzati.
Questa preveggenza si sta già avverando, seppur in modo lento.
Quando crollerà anche il regime cinese – come profetizzato dal Pontefice – emergerà il problema, in tutta la sua drammaticità.

 

L’ISLAM SARA’ SEMPRE PIU’ PRESENTE IN EUROPA

«Sarà costruito un grande tempio islamico nella culla del cattolicesimo…».
C’è una profezia del XVII secolo che prevede «La grande moschea, nel cuore del cattolicesimo».
«… L’ombra dell’Islam», dice il messaggio «segnerà le gradinate di San Pietro… nel tempo in cui sarà prossimo un grande evento».
Anche Pio XII aveva previsto la costruzione del «grande tempio islamico, nella culla del cattolicesimo».
E, se analizziamo alcune sue parole, riportate dai biografi del Pontefice, dobbiamo dire che si può scorgere un vaticinio «sul rinnovarsi delle guerre di religione».
Perché sarà soprattutto «l’islamismo che cercherà d’invadere l’Europa, per genuflettere la civiltà cristiana».
La prima parte di questi vaticini si è già avverata.
Mercoledì 21 giugno 1995 è stata difatti inaugurata la grande moschea di Roma.
E, com’era profetizzato, si tratta di «un grande tempio».
Vennero impiegati difatti quasi vent’anni per costruirla.
E oggi, con la sua possibilità di contenere oltre duemila persone, è considerata la più grande moschea d’Europa.
Va messo poi in risalto il fatto che non si tratta della prima moschea in Italia, perché ne esistono già una cinquantina, con oltre duecento posti di aggregazione.
È il primo passo verso la conquista islamica dell’Europa?
I messaggi profetici sembrano rispondere positivamente.
Anche se una parte del mondo cattolico è convinta della pacifica convivenza tra cristianesimo e islamismo.
L’infiltrazione islamica sarà, forse, facilitata da questa spaccatura tra coloro che considerano possibile la convivenza tra cristiani e islamici e coloro che la rigettano completamente.

 

LA MINACCIA DELLE ACQUE DIVENTERA’ SEMPRE PIU’ PREOCCUPANTE

«La catastrofe del Polesine dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme…
invece la minaccia delle acque diventerà sempre più preoccupante».
Nel novembre 1951 il Po ruppe gli argini allagando oltre centomila ettari di terreno.
Molte furono le vittime, mentre i danni vennero valutati intorno a ventisette miliardi, che per quel tempo era una cifra da capogiro.
Pio XII volle che la Chiesa si applicasse in ogni modo per aiutare le persone che erano rimaste senza casa, senza mezzi.
E soprattutto per la ricostruzione.
In quelle giornate di dolore, Pio XII invitò più volte a pregare, «… affinchè il flagello delle acque non ritorni a minacciare l’uomo».
Sempre in quel periodo, Pio XII dichiarò che: «La catastrofe del Polesine dovrebbe essere un insegnamento… dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme… invece la minaccia delle acque diventerà sempre più preoccupante».
Sono parole dal contenuto profetico, che vennero ricordate dodici anni dopo, quando nel 1963, si registrò la tragedia del Vajont.
Un paese intero – Longarone – venne cancellato dalle acque.
Duemilacinquecento furono i morti.
E anche questa volta la Chiesa si mise al servizio delle persone maggiormente colpite dalla tragedia.
La minaccia delle acque, in seguito anche all’irresponsabile abbandono delle campagne e al disboscamento, continuò negli anni futuri. Alcuni ecologisti sostengono, a questo proposito, che il vero «flagello delle acque» deve ancora venire.
E, forse, si tratta di quel «flagello» per il quale Pio XII aveva invitato a pregare già nel 1951.