ATTUALITA

DONBASS – “ABBIAMO COSTRUITO UNO STATO INDIPENDENTE”.

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Intervista al Vicepremier della Repubblica Popolare di Donetsk, Mikhail Mnukhin
Global Research, 7 marzo 2015

Abbiamo l’onore di intervistare il Primo Viceministro degli Esteri della Repubblica Popolare di Donetsk Mikhail Mnukhin, che ci parla della crisi nella RPD, della storia del Donbas e del suo rapporto con l’Ucraina, e delle iniziative per porre fine al conflitto. Per ulteriori corrispondenze è possibile visitare il sito ufficiale del MdE della DPR.

 
Haneul: Un anno dopo il colpo di Stato di Euromajdan sostenuto dagli Stati Uniti, l’Ucraina è ancora impegnata in una guerra civile lunga e sanguinosa. Quali progressi avete fatto nella lotta contro i militari ucraini e i fascisti di Svoboda e Settore destro?
Mikhail: Primo e più importante, abbiamo costruito uno Stato indipendente. Anche se alcune parti del nostro territorio sono ancora controllate dalle forze armate ucraine, il sistema statale della RPD è completamente operativo e controlla tutte le operazioni vitali. Possiamo pagare stipendi e spese sociali, formare bilanci statali e organizzare il commercio estero. Il leader della Repubblica, (il Primo ministro) Aleksandr Zakharchenko, e il supremo organo legislativo, il Consiglio del Popolo, oggi nella RPD sono autorità elette legittimamente. Le elezioni dei consigli locali avranno luogo presto. Va sottolineato che abbiamo raggiunto tutti questi obiettivi durante l’incessante ostilità e blocco delle autorità ucraine, oltre alla critica situazione umanitaria nella regione. A nostro avviso, tutti questi problemi sono i principali argomenti nella lotta contro il nostro nemico. Siamo riusciti non solo a sopravvivere, ma anche a sviluppare un vero e proprio Stato. Militarmente, l’esercito della RPD ha dimostrato al mondo intero la sua efficienza e le numerose magnifiche vittorie sulle truppe ucraine l’attesta. Si noti che il numero di soldati ucraini supera i nostri, così come nell’equipaggiamento militare. Tuttavia, insisteremo sempre e continueremo a desiderare una soluzione pacifica del conflitto. Non abbiamo mai cercato di annientare l’Ucraina e gli ucraini. Tuttavia, il nostro problema fondamentale è dare sicurezza al popolo e creare le condizioni per una vita normale e pacifica. Siamo sempre pronti al dialogo, anche con Kiev.
Haneul: Dopo il referendum dell’11 maggio, la RPD si è dichiarata indipendente dall’Ucraina, ma la comunità internazionale ha denunciato il diritto a farlo. Mi può dire cosa ciò significa per la costruzione della democrazia?
Mikhail: La questione del riconoscimento della RPS resta urgente, anzi è la priorità principale del lavoro dei nostri ministri oggi, e progrediamo gradualmente in questa direzione. La Repubblica dell’Ossezia del Sud ha ufficialmente riconosciuto la RPD stabilendo contatti diplomatici. La Repubblica di Abkhazia ha anche annunciato disponibilità a riconoscere la RPD. Inoltre lavoriamo in altri settori della cooperazione e con Paesi di ogni continente. Alcuni ci hanno ufficialmente riconosciuti altri no. Inoltre, promuoviamo attivamente la cooperazione con altri movimenti sociali e politici per sostenere l’autodeterminazione dei loro territori. Questo processo è piuttosto lungo e complesso. Sulla posizione di un certo numero di Paesi occidentali verso di noi ne comprendiamo molto bene le ragioni. Dovrebbero decidere se riconoscere o no la nostra Repubblica, non dipende da noi. Da parte nostra possiamo garantire questo processo dimostrando la nostra coerenza di membri a pieno titolo della comunità internazionale. E’ paradossale che, anche se i cittadini del nostro Stato sono simili a quelli di Stati Uniti, Gran Bretagna o Giappone, dobbiamo ancora dimostrare il nostro diritto ad esistere. A questo proposito, abbiamo grandi aspettative dall’opinione pubblica, in particolare nei Paesi occidentali, che inizia a cambiare. Persone da tutto il mondo conoscono sempre più la verità su di noi, e ci auguriamo che le autorità abbiano un atteggiamento obiettivo verso la RPD.
Haneul: Può parlarci della storia dell’Oblast di Donetsk e della relazione con la Russia? Perché la RPD ha deciso di rimanere autonoma invece d’integrarsi nella Federazione Russa come la Crimea?
Mikhail: Il Donbas è sempre stato un luogo di enorme risorse umane, il luogo dove persone di tutte le nazionalità si univano per lavorare insieme, utilizzando il russo come lingua comune. Il risultato è la piattaforma politica unica sorta nel Donbas, le cui conseguenze si possono osservare oggi. Tutto ciò spiega perché il Donbas ha sempre cercato autonomia e indipendenza. La Crimea ha compiuto il suo lungo viaggio infine ritornando alla Russia. Tuttavia, siamo due regioni distinte e abbiamo una storia diversa. Non abbiamo l’obiettivo di unirci alla Russia quale priorità ora, ma seguiamo il nostro percorso nel creare uno Stato indipendente. Abbiamo risolto i problemi sociali ed economici apportati dall’aggressione militare dell’Ucraina e dal suo totale blocco economico e nei trasporti alla nostra terra.
Haneul: Storicamente, gli ucraini subirono nel 1941 il pogrom di Leopoli, quando l’esercito insurrezionale ucraino collaborava con i nazisti uccidendo migliaia di cittadini polacchi e ucraini. Credete che si stia rivivendo tale incubo? Chi dovrebbe esserne ritenuto responsabile?
Mikhail: Sottolineiamo che l’Esercito insurrezionale ucraino (UPA) non agì da solo durante la seconda guerra mondiale. Con il sostegno di Stati esteri, l’UPA esisteva in alcune regioni nel 1946-48 quale strumento locale della guerra fredda. Tuttavia, l’ideologia nazionalista ucraina non sé cambiata, solo i suoi padroni. La ripetizione è una caratteristica peculiare della storia. La tragedia ad Odessa, la repressione dei dissidenti e i molteplici crimini di guerra lo dimostrano. Organizzazioni e persone di cui sopra seguono purtroppo gli esempi dei loro capi storici e idoli. Tuttavia dovrebbero ricordare il destino dell’UPA e dei suoi capi, che in parte anticipa il loro. Potete vedere nel corso della storia le azioni dell’UPA e di altri gruppi nazionalisti, rivolte non solo contro i polacchi, ma anche contro russi, ebrei e altre etnie. Coloro che sostengono il neonazismo in Ucraina dovrebbero pensare contro chi i nazisti punteranno le loro armi domani.
Haneul: Quali organizzazioni internazionali collaborano con il governo fornendo aiuti umanitari ai vostri cittadini, e per quanto tempo pensate tale crisi durerà? Come possono le persone nel mondo segnalare, assistere o finanziare la vostra causa?
Mikhail: Siamo aperti al dialogo, sempre pronti ad accettare l’aiuto di tutte le organizzazioni e dei privati. C’è una serie di organizzazioni che opera nella RPD come Croce Rossa Internazionale, Medici senza Frontiere e decine di altri enti di beneficenza. Le nostre esperienze hanno dimostrato che non siamo soli, che molte persone di numerosi Paesi sono pronte ad aiutarci sinceramente e liberamente. Ad esempio, abbiamo ricevuto un paio di camion con medicinali dalla Germania, raccolti con l’aiuto di alcuni parlamentari del Bundestag. Ricordate che il Donetsk attualmente subisce un blocco economico completo. L’invio diretto di risorse finanziarie, prodotti alimentari e altro alla RPD è impossibile ora, ma cerchiamo di risolvere sempre tale problema. Siamo molto soddisfatti e apprezziamo il desiderio della gente nel mondo di aiutarci.
Haneul: Credi che il Premier Aleksandr Zakharchenko avrebbe dovuto prendere parte al secondo accordo di Minsk in Bielorussia? Perché i Quattro di Normandia (Russia, Ucraina, Germania e Francia) non includono ai colloqui di pace Donetsk, Lugansk e Crimea? I colloqui di pace hanno contribuito ad alleviare le tensioni nel Donbas, o credete che ci debbano essere colloqui distinti tra RPD e altri gruppi?
Mikhail: Le situazioni di RPD, RPL e Crimea non possono combinarsi nei negoziati, la Crimea è già parte della Russia. La Repubblica Popolare di Donetsk è una delle parti in conflitto, quindi senza la partecipazione di Aleksandr Zakharchenko, una risoluzione negoziata è impossibile. Tuttavia, possiamo spiegare la dura presa di posizione di Kiev che tenta d’ignorare RPD e RPL nei negoziati. L’Ucraina considera la tregua come periodo per accumulare forze militari e prepararsi ad ulteriori ostilità, Kiev non ha mai mostrato piena disponibilità a una pace duratura. Il vero conflitto è fra il governo ucraino e il popolo del sud-est, che dovrebbero negoziare. A parte questo, l’ingresso della RPD nei negoziati significherebbe raggiungere un nuovo status, cosa che l’Ucraina cerca d’impedire. Inoltre, l’Ucraina tenta d’ampliare il numero dei partecipanti al conflitto, come Germania e Francia, per averne le armi. Speriamo che non accada. Siamo soddisfatti del punto di vista di Germania e Francia; hanno iniziato a cambiare posizione sul Donbas. Ci aspettiamo che, invece di altre sanzioni, avviino missioni umanitarie per fermare la catastrofe, e non peggiorarla. Siamo sicuri che ci sarà la pace alla fine, ma non possiamo raggiungerla con continue concessioni da un lato e continue violazioni dall’altro. La pace è sempre un compromesso e siamo pronti a questo, ma solo dopo che garantiremo la sicurezza dei nostri cittadini.
Haneul: Gli Emirati Arabi Uniti hanno già promesso armi ai militari ucraini, e gli Stati Uniti pensano di armare direttamente la junta. In questo caso, quali saranno le conseguenze per la situazione attuale? Sarà l’escalation a un grande conflitto tra superpotenze?
Mikhail: Secondo le attuali informazioni, i contratti sulle armi stipulati tra Ucraina ed Emirati Arabi Uniti non sono un problema significativo, e crediamo personalmente siano solo pubblicità. Dubitiamo che Kiev sia riuscita a convincere i partner a fornirle armi a credito, non ha abbastanza soldi per comprarle. Un altro problema sono le armi dagli Stati Uniti. Secondo informazioni confermate, non hanno mai smesso di rifornire l’Ucraina. Lungo il fronte, dopo il ritiro di ogni forza ucraina, si trovano facilmente armi fabbricate negli USA, anche artiglieria pesante. Inoltre, la grande quantità di personale statunitense che addestra soldati ucraini suscita grave preoccupazione. In che modo dobbiamo stimarne il risultato? Denunciare la partecipazione di Washington nel conflitto nel Donbas è difficile, ma interventi diretti avvengono e crescono ogni mese, quindi è molto difficile prevederne le conseguenze.

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Per ulteriori informazioni, si prega di visitare The Last Defense o seguire su Twitter @thelastdefense
Copyright © 2015 Global Research
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

2015.02.02 – IL NORDEST … NON E’ IL NOSTRO PRESIDENTE

Viaggio tra gli imprenditori del Veneto mentre a Roma si votava il capo di Stato.
Si parte da Padova, dove incontro in un bar un gruppo di imprenditori e lavoratori autonomi.
Ci spostiamo da Luigi Castellani: anche lui imprenditore in crisi ma determinato a restare in Italia a combattere il sistema.
Chi delocalizza invece è Francesco Biasion della Bifrangi, che ha già aperto un nuovo stabilimento in Carinzia.
Andiamo oltre confine per capire come effettivamente si lavora e si vive nella regione più meridionale dell’Austria.
Lì incontriamo Carmine, chef che ha aperto da due anni il suo Ristornate a Villach. e anche Elisa, pronta a delocalizzare per dare ai suoi figli un futuro migliore.
(Francesca Carrarini)

 

RISCHIO DEL RIGASSIFICATORE DI ZAULE PER IL GOLFO E IL PORTO DI TRIESTE

GRAVISSIMO PER IL PORTO !!!!
LA SERRACCHIANI CONFERMA CHE PERMANE IL RISCHIO DEL RIGASSIFICATORE DI ZAULE PER IL NOSTRO GOLFO E IL NOSTRO PORTO –
IL COMITATO PER LA SALVAGUARDIA DEL GOLFO DI TRIESTE HA EMESSO IL COMUNICATO CHE RIPORTIAMO SOTTO –
INVITIAMO ALLA VIGILANZA IN VISTA DI UNA MOBILITAZIONE CITTADINA PER IL "PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE" CHE RISCHIA IL DECLASSAMENTO SIA PER L' UNIFICAZIONE DELLE AUTORITA' PORTUALI CHE PER IL RIGASSIFICATORE –
 
Comunicato
In un recente incontro informale per la ferriera, a cui siamo stati invitati, la presidente Serracchiani ci ha informati che sul rigassificatore di Gas Natural a Zaule, la partita è ancora aperta e che sarà necessario riprendere la mobilitazione.
Questa è una affermazione gravissima che ci fa presumere che, come da sempre sospettato, il governo voglia imporci il rigassificatore ad ogni costo, senza tener in alcuna considerazione le controindicazioni, scrupolosamente documentate, evidenziate da tutti gli studiosi, scienziati e tecnici (quelli non ammanigliati) interpellati, e la contrarietà di Comune, Provincia, Regione e cittadini. Senza entrare nei particolari vogliamo solo ricordare che dappertutto gli impianti di questotipo vengono costruiti mettendo al primo posto la protezione delle persone e dell’ambiente nonché la salvaguardia delle altre attività marittime e portuali. Solo per Trieste si vogliono ignorare queste prescrizioni.
A quale scopo? E’ inutile continuare a mettere la testa sotto la sabbia: l'Italia vuole imporci questo impianto per distruggere definitivamente Trieste e il suo polmone, che è il Porto.
Non solo, vogliono trasformare questa località nella pattumiera d’Italia concentrandovi tutte le attività più pericolose e inquinanti che altri non vogliono. A tal proposito, in una conferenza organizzata pochi mesi fa all'Excelsior ed alla quale era presente il nostro sindaco, personalità autorevoli dissero che il porto di Trieste è stato boicottato fin dal 1954 e che attualmente il piano regolatore portuale era bloccato a causa del rigassificatore. A conferma di questa strategia deleteria per la nostra città, possiamo aggiungere altri fatti preoccupanti: All’Autorità Portuale D'Agostino è stato nominato commissario per sei mesi (dicono con pieni poteri. Ma in sei mesi cosa potrà fare?);
Il governo, così si è letto, ha chiesto contributi a Bruxelles per l'off-schore di Venezia, ma niente per il nostro porto.
Esiste una proposta di accorpare (sottomettere e declassare) il porto di Trieste a quello di Venezia (con il chiaro intento di bloccare definitivamente il nostro porto con il rigassificatore?).
Purtroppo le affermazioni di coloro che da anni vanno dicendo che l'Italia ha l'unico scopo di far morire Trieste, trovano conferma giorno dopo giorno. Trieste è l'unica città che ha perso un terzo dei suoi abitanti negli ultimi quattro decenni (oltre a tutte le attività industriali, commerciali, marittime più importanti).
Non sappiamo fino a che punto i nostri Amministratori e parlamentari siano a conoscenza della situazione, ma se, come dice la presidente Serracchiani, dobbiamo nuovamente mobilitarci, la mobilitazione deve vedere in testa il nostro sindaco e i nostri parlamentari, sempre che per essi sia prioritario il futuro della città e non il profitto di pochi.
Comitato per la salvaguardia del Golfo di Trieste
Mail : amici.golfo.ts@gmail.com
Sito : http://sites.google.com/site/amicigolfots/
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UNPO – “TRA LE MACINE” – MINORANZE IRACHENE DOPO LA CADUTA DI MOSUL

 
INVITO
Vi invitiamo a partecipare al lancio di

"Tra le Macine: minoranze irachene dopo la caduta di Mosul"
Un rapporto di un consorzio di ONG

Data: Venerdì 27 febbraio 2015, 10:00-12:00 (GMT + 1)
Luogo: Passage camera, International Press Center – Residence Palace
155 Rue de la Loi – Blok C, B-1040 Bruxelles
Caffè e rinfreschi saranno serviti
 —
Le comunità delle minoranze in Iraq sono stati presi di mira da parte dello Stato Islamico d'Iraq e al-Sham (ISIS) in una strategia sistematica per rimuovere in modo permanente dalle grandi zone dell'Iraq, avverte un gruppo di organizzazioni per i diritti umani nella loro nuova relazione.
"Tra le Macine: Minoranze dell'Iraq dopo la caduta di Mosul" fornisce informazioni critiche sulla base giuridica per crimini di guerra procedimenti.
La relazione è una pubblicazione congiunta dell'Istituto di diritto internazionale ei diritti umani (IILHR), Minority Rights Group International (MRG), Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG) e le Nazioni e dei popoli non rappresentati Organization (UNPO)
Intervengono:
  • Mays Al-Juboori, MRG
  • Green Johanna, UNPO
  • Alison Smith, NPSG
  • William Spencer, IILHR
INVITATION: REPORT LAUNCH           Brussels, 27 November 2015, 10:00-12:00

 

 

 

 

INVITATION
 You are kindly invited to attend the launch of
“Between the Millstones:  Iraq’s Minorities Since the Fall of Mosul”
A report of a consortium of NGOs

 
Date: Friday 27 February 2015, 10:00 – 12:00 (GMT+1)
Venue: Room Passage, International Press Center – Residence Palace
155 Rue de la Loi – Blok C, B-1040 Brussels
Coffee and refreshments will be served

Minority communities in Iraq have been targeted by the Islamic State of Iraq and al-Sham (ISIS) in a systematic strategy to remove them permanently from large areas of Iraq, warns a group of human rights organizations in their new report.
“Between the Millstones:  Iraq’s Minorities Since the Fall of Mosul” provides critical information on the legal basis for war crimes prosecutions.
The report is a joint publication of the Institute for International Law and Human Rights (IILHR), Minority Rights Group International (MRG), No Peace Without Justice (NPWJ) and the Unrepresented Nations and Peoples Organization (UNPO)
Speakers:

  • Mays Al-Juboori, MRG
  • Johanna Green, UNPO
  • Alison Smith, NPWJ
  • William Spencer, IILHR
Download invitation here
Copyright © 2015 UNPO, All rights reserved.
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AGGRESSIONI A SFONDO RAZZIALE IN UCRAINA

Pubblicato il 28 dic 2014
Nella nuova Ucraina si moltiplicano gli episodi di violenza nei confronto di persone che sono, anche solo, sospettate di essere russe o di lavorare con o per i russi.
Squadracce di giovani nazionalisti ucraini ,dopo aver assaggiato il sangue di persone innocenti il 2 maggio ad Odessa e dopo aver visto che le autorità di Kiev non solo non li fermano ma fanno di tutto per promuovere queste aggressioni, adesso si sentono i padroni del paese e mantengono il potere attraverso la paura che incutono nella popolazione locale, anche se si tratta dei loro stessi concittadini ucraini.
Questo è solo uno degli ormai molti casi simili…

 

UCRAINA – L’APPELLO DELLA RAGAZZA CHE NON VUOLE LA GUERRA

Fonte del video
Una giovane ragazza sfoga tutta la sua rabbia e la sua delusione nei confronti di una guerra ingiusta.
Una guerra che non vogliono i giovani e nemmeno gli anziani.
La ragazza parla chiaro a proposito del conflitto nel Donbass e lancia un personale attacco a Porosenko.
Regione #Zaporojskaya, provincia #Kamensko#Dneprovskaya, villaggio #Dneprovka.
Fonte
In Ucraina la gente comincia a protestare contro la politica della giunta golpista di #Kiev che costringe gli uomini ad andare in guerra ed ammazzare i propri fratelli per il solo scopo di riempire le tasche degli oligarchi che hanno preso il potere.
Tratto da (CLICCA QUI)

IL POPOLO UCRAINO NON VUOLE LA GUERRA CONTRO I RUSSI

CENSURATO IN TV – Gli ucraini non vogliono la guerra contro i russi

11 febbraio 2015
In Ucraina si combatte una guerra che il popolo non vuole.
Ieri vi abbiamo mostrato il video shock della giovane ragazza che attacca i media, strumenti di divulgazione bugiardi.

Nella notte si è compiuta una strage di civili alla vigilia del vertice tra i leader a Minsk.
I ribelli filorussi hanno lanciato razzi su una zona residenziale di Kramatorsk, nell’est dell’Ucraina: almeno 15 i morti e 25 i feriti.
Vladimir Putin avverte Obama: ci sarà un’escalation se gli Usa forniranno armi a Kiev.
E mentre oggi in Bielorussia siederanno al tavolo delle trattative Germania, Francia, Russia e Ucraina per tentare una soluzione diplomatica del conflitto, il presidente Usa ha chiamato Putin per chiedergli di trattare.

Contrario all’opzione militare Paolo Gentiloni: intervistato da La Stampa, il ministro degli Esteri ritiene che la fornitura di armi all’Ucraina alla fine favorirebbe Putin e che sarebbe molto più efficace un programma di sanzioni alla Russia.
In questo video invece la popolazione ucraina si ribella contro la guerra della giunta di Kiev.


(Fonte video)
“Città di Velikaya, regione di Zaporozhie.
In seguito alla quarta ondata di mobilitazione imposta dal governo della giunta di Kiev, un militare ucraino, che in base al suo accento riteniamo essere dell’ovest del Paese, prova ad arringare la folla facendo propaganda per il governo, nel tentativo di convincere la popolazione di quanto sia giusta la guerra contro il Donbass.
La folla in piazza non sembra però essere particolarmente concorde con le menzogne urlate dal militare.
Una donna inferocita gli strappa il microfono dalle mani e ricorda quanto siano deplorevoli le azioni portate avanti dall’attuale Presidente e dal governo golpista.

Gli ricorda che la Crimea è sempre stata Russa e che a Donetsk e Lugansk non si sono voluti piegare agli usurpatori golpisti di Kiev.
Dalla folla c’è una ovazione per la coraggiosa signora e tanti insulti verso Poroshenko ed il governo criminale di Kiev”.

Tratto da (CLICCA QUI)

I MEGA FINANZIAMENTI AMERICANI ED EUROPEI PER L’UCRAINA MA IN CAMBIO VOGLIONO …

Poroshenko ottiene dal FMI un mega finanziamento per l’Ucraina a condizione di consegnare terre, risorse ed appalti dei servizi pubblici alle grandi corporations USA
Ucraina

di Luciano Lago

Se sei un “pupazzo” dell’Impero USA e consegni la sovranità del tuo paese ai potenti di Washington, ti arriveranno in abbondanza soldi, finanziamenti, armi e multinazionali in cerca di business e pronte a sfruttare le risorse del tuo paese.
Se ti metti invece in urto con questi poteri (come nel caso della Grecia), si chiudono i rubinetti finanziari e rischi il default.
Questa la lezione che si trae da due vicende parallele: quella dell’Ucraina da un lato, dove si è insediato (mediante un golpe) un governo “fantoccio” degli USA e quella della Grecia dove, grazie a libere elezioni, si è insediato un governo popolare ostile alle grandi banche ed ai diktat dalla UE.
Nel primo caso, grazie anche alla nomina di ministri con passaporto USA nel governo (vedi: L’Ucraina vara un governo con ministri stranieri) ed alla totale subordinazione di questo Stato alle direttive di Washington in funzione anti russa, tutto viene concesso, per salvare il paese dallo sfacelo economico dove lo ha trascinato la politica avventurista di una cricca di oligarchi filo americani.
Per l’Ucraina, oltre agli ingenti prestiti messi a disposizione dal FMI, ci saranno altri finanziamenti “multilaterali e bilaterali” per il paese entrato nell’orbita degli USA e della UE, la cui economia potrà nel complesso godere di un sostegno pari a 40 miliardi di dollari in quattro anni.
Lo ha annunciato con orgoglio l’amministratore delegato del Fmi, Christine Lagarde, comunicando i termini dell’ intesa di massima con Kiev per un pacchetto da 17,5 mld di dollari dal Fondo , senza garanzie ma impegnando il governo di Kiev in riforme economiche “ambiziose”.
(Le riforme “ambiziose” già attuate altrove: tagli alla sanità, licenziamenti, tagli alle pensioni, alla scuola, distruzione del welfare eccc.., in pratica il modello Grecia).
Al FMI si affiancheranno altri organismi finanziari quali la Banca per la Ricostruzione e lo Sviluppo, oltre alla stessa BCE (quella che ha negato i finanziamenti alla Grecia), ha riferito la La Garde.
In totale si tratta di “un pacchetto di finanziamenti” in quattro anni per 40 miliardi di dollari, ha precisato.
Discorso totalmente diverso per la Grecia che, nelle sue richieste per dilazione dei debiti e rinegoziazione delle condizioni di appartenenza alla UE, si è vista opporre un netto rifiuto sia dalla BCE che dall’Eurogruppo presso cui si stava conducendo il negoziato.
Obama Biden e figlioIl governo ucraino condurrà il negoziato con i vari finanziatori mettendo sul tavolo tutte quelle che sono le potenziali risorse del paese: miniere, vasti terreni agricoli, zone di prospezione petrolifera da dare in concessione alle multinazionali americane, servizi pubblici da dare in appalto, sanità pubblica ed ospedali da privatizzare, riforme del lavoro (tipo Jobs Act) per omologare il paese, ecc..
In conformità a questo piano, Hunter Biden, il figlio più giovane di Joe Biden, vicepresidente degli Stati Uniti d’America, è entrato nel Consiglio di amministrazione della più importante compagnia di gas dell’Ucraina, la Burisma Holdings.
Questo il prezzo ottenuto dal paese per essersi consegnato “spontaneamente” alla tutela degli USA sottraendosi ai precedenti accordi che intercorrevano con la Russia e gli altri paesi euroasiatici.
Questa vicenda può facilmente indicare quanto siano intimamente connesse le vicende politiche con le leve finanziarie di cui dispongono i poteri dominanti che dettano le regole a livello mondiale.
Se qualcuno ancora ingenuamente riteneva che finanza e scelte di politica internazionale fossero due settori separati, oggi si deve totalmente ricredere.
Nella foto in alto: il presidente ucraiuno poroshenko con Christine La Garde (FMI)
Tratto da (CLICCA QUI)

2015.02.09 – IL VENETO STA CON IL BENZINAIO CHE SPARA

Ecco un altro esempio di cosìè l’italia qui da noi.
Basta Italia, viva la Serenissima Repubblica.
Venethia is not italy.

Graziano Stacchio ha scelto di difendere la commessa di una gioielleria che si trovava in balia di cinque rapinatori.
Ha impugnato il suo fucile e ha fatto fuoco: un proiettile si rivelerà mortale per Albano Cassol, zingaro italiano residente a Treviso.
(Francesca Carrarini e Antonio Palmieri)

 

RAIXE VENETE QUERELA TOSCANI E CHIEDE I DANNI


A SEGUITO DI TALI AFFERMAZIONI E PER L'ULTETIORE A PRATICARSI IL GOVERNO VENETO PROVVISORIO HA PROVVEDUTO AD ISCRIVERE A RUOLO GIUDIZIARIO OLIVIERO TOSCANI.


Veneti "tutti ubriaconi", "un popolo di alcolizzati atavici, i nonni, i padri, le madri"?
L'Associazione culturale "Veneto Nostro – Raixe Venete", dopo le assurde quanto mai offensive opinioni sui veneti espresse nei giorni scorsi dal sig. Oliviero Toscani, annuncia una azione legale con relativa richiesta danni.
In occasione di un'intervista radiofonica al programma "La Zanzara" su Radio24, il noto fotografo aveva più volte apostrofato i Veneti come "tutti ubriaconi", "un popolo di alcolizzati atavici, i nonni, i padri, le madri" e ancora "Poveretti i veneti, non è colpa loro se uno nasce in quel posto, è un destino.
Basta sentire l'accento veneto: è da ubriachi, da alcolizzati, da ombretta, da vino"
.
Di fronte a tante e gratuite offese, l'Associazione "Veneto Nostro – Raixe Venete" ha dato mandato all'Avvocato Matteo Mion di Padova di procedere con una richiesta danni.
L'Associazione invita ora tutti i propri iscritti, amici, simpatizzanti e, in generale, i Veneti tutti a costituirsi parte civile in questa azione legale promossa da Raixe Venete. Per farlo, basta inviare una email all'Associazione e all'Avv. Mion all'indirizzo e-mail: quereliamotoscani@raixevenete.com specificando i propri dati e recapiti.Per L'Associazione culturale
"Veneto Nostro – Raixe Venete"
il Presidente
Alberto Montagner


LaTribuna

Oliviero Toscani

Fotografo immaginatore
Figlio del primo fotoreporter del Corriere della Sera, è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia all’Università delle Belle Arti di Zurigo.
Dal 1982 al 2000, ha creato l’immagine, l’identità, la strategia di comunicazione e la presenza online di United Colors of Benetton, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo.
Nel 1990 ha ideato e diretto Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto “Fabrica”, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna.
Conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie attraverso gli anni per Esprit, Chanel, Robe di Kappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter, Snai, Toyota, UNIC, Ministero del Lavoro, Artemide, Woolworth e altri.
Come fotografo di moda ha collaborato e collabora tuttora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo.
Dal 1999 al 2000 è stato direttore creativo di “Talk Miramax” a New York.
Nel giugno 2010 inaugura, in collaborazione con il Professor Salvatore Settis e il FAI, “Nuovo Paesaggio Italiano”, progetto contro il degrado dell’Italia.
Il lavoro di Toscani è stato esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo.
Dal 2007 ho iniziato “Razza Umana”, progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità, toccando più di 100 comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina e, per le Nazioni Unite, il Guatemala.
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LO SCANDALO DELLE AZIONI UTILI – RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA TRIESTE E IL NOSTRO COMUNE !

Grande scandalo in Comune e accuse di vandalismo ha provocato l' azione utile di cittadini che hanno provveduto autonomamente alla potatura di S. Giusto, vista l' inutilità di segnalazioni e proteste.
E' ovvio: si è messa in luce l' incapacità e incompetenza degli amministratori attuali che vogliono una "NUOVA CITTA' IN PORTO VECCHIO" e non sono nemmeno capaci di mantenere decente l' attuale !
Un interessante commento della nostra lettrice Maria Felluga: " hanno fatto bene! riprendiamoci la nostra TRIESTE perchè si è visto abbondantemente che fine faremo se non ci svegliamo."
Ha perfettamente ragione: bisogna che cominciamo a riprendere in mano la nostra città che per troppo tempo abbiamo lasciato amministrare malamente ai partiti italiani.
Cominciando dalle piccole cose con uno spirito di collaborazione tra cittadini nuovo e positivo.
Anche sulle "segnalazioni" del Piccolo di oggi vi sono inviti a passare dalle parole ai fatti contro il degrado e l' incuria che si manifesta anche con le invadenti e deturpanti scritte sui muri.
E' così difficile per il Comune prevenirle con una presenza sul territorio della Polizia Locale, è così difficile dare almeno una economica "mano di bianco" in attesa di potersi permettere i prodotti appositi di una nota azienda triestina?
Per cancellare queste "opere d' arte" bisogna forse aspettare il permesso della Soprintendenza italica e di Sgarbi (che ha messo il vincolo su tutto Porto Vecchio per paralizzarne l' ammodernamento) ?
Oppure bisognerà che anche in questo caso i cittadini si organizzino autonomamente per segnalare prontamente alla Polizia Locale l' attività dei "writers" e anche per dare autonomamente una prima sbiancata, oltre a fare i giardinieri?
Queste cose ci fanno tornare alla memoria il SELAD, Servizio Lavoro Aiuto Disoccupati, organizzato dal TLT dove tutti i lavori di pubblica utilità, anche molto importanti come il rifacimento delle Rive, venivano affidati non a ditte forestiere ma ai disoccupati organizzati dal Comune.
La cosa era talmente utile che è rimasta operativa fino al 1961.
Ma il BUONSENSO soccombe di fronte alla burocrazia italiana che per una potatura ha bisogno di 1000 carte e decreti e soprattutto di lucruosi appalti !
Tratto dalla pagina facebook dedicata a "Sviluppo economico e culturale del Territorio Libero di Trieste"
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LA RUSSIA TENDE LA MANO AD ATENE … VI AIUTIAMO NOI.

Mosca non s’è fatta sfuggire l’apertura offerta da Atene che, per premere su Bruxelles, ha preso le distanze dalle sanzioni Ue sulla vicenda dell’Ucraina.
La Russia sarebbe disposta a fornire degli aiuti finanziari alla Grecia, dopo che il nuovo governo ellenico ha messo in dubbio l’opportunità di nuove sanzioni europee – par la cui approvazione serve l’unanimità – nei confronti di Mosca: lo ha affermato il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov, intervistato dall’emittente televisiva Cnbc.
Siluanov ha precisato che da Atene non è giunta alcuna richiesta in tal senso, ma non ha escluso l’ipotesi di un accordo se una tale richiesta venisse presentata: “Possiamo immaginare qualunque cosa, dunque se una tale richiesta venisse sottoposta al governo russo la prenderemmo certamente in considerazione, valutando anche tutti gli aspetti dei rapporti bilaterali fra Grecia e Russia“.
Alexis Tsipras, tra i primissimi atti dopo la schiacciante vittoria elettorale, s’era subito affrettato a prendere le distanze dall’Europa sull’ipotesi di ulteriori sanzioni alla Russia.
Con una nota formale rivolta a Bruxelles, il neo premier greco ha espresso una obiezione formale al comunicato di ieri mattina dell’Ue nel quale si parla della “responsabilità” di Mosca nel “deterioramento della situazione nell’Est dell’Ucraina” e si evoca l’ipotesi di nuove sanzioni.
Tsipras ha sostenuto che il governo di Atene non era stato consultato precedentemente e il suo silenzio non poteva essere considerato, come solitamente avviene, un tacito consenso.
askanews
 

L’UNPO CONDANNA L’ARRESTO DI UN ATTIVISTA PER IL RICONOSCIMENTO DELLA SAVOIA

Siamo alle solite prevaricazioni e violazioni dei diritti umani, civili e politici da parte dei governi degli stati occidentali "democraticamente evoluti" abituati a rimempirsi la bocca di principi e norme a tutela dei diritti purché siano gli altri ad osservarli.
Anche il MLNV e il Governo Veneto Provvisorio si associano alla ferma protesta dell'UNPO in favore del Sig.Fabrice Dugerdil.
Con onore e rispetto
WSM
Venetia, 2 febbraio 2015
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
UNPO strongly condemns the imprisonment of Mr Fabrice Dugerdil, activist for the recognition of ‪#‎Savoy‬, serving a 3 month sentence in Bonneville Prison following an exercise of his right to freedom of expression and freedom of assembly in ‪#‎France‬. http://unpo.org/article/17908
UNPO condanna fermamente l'imprigionamento del signor Fabrice Dugerdil, attivista per il riconoscimento delle #Savoy, scontando una pena di 3 mesi nella prigione di Bonneville seguendo un esercizio del suo diritto alla libertà di espressione e di Assemblea in #France. http://UNPO.org/article/17908 .
 
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L’UNPO E L’IPOCRISIA DI GOVERNI CHE PUBBLICAMENTE HANNO SOSTENUTO CHARLIE HEBDO

Dear UNPO members and friends,
During the months of December and January, UNPO has redoubled its efforts to campaign for the freedom of expression of its members.
Most importantly, UNPO successfully campaigned for the implementation of an Urgent Resolution in the European Parliament calling for Mauritania to release Biram Dah Abeid and protect its citizens' rights to freedom of speech and freedom of assembly.
In addition, our resolve has been reaffirmed in light of recent events such as continued breakdown in relations between the Mapuche and the Chilean state, and the hypocrisy shown by several heads of state who publicly supported Charlie Hebdo following recent attacks, yet sustain their attacks on freedom of the media and freedom of expression within their own borders.
We continue to fight for the voices of our members and will always condemn excessive state retaliation to those who speak out against abuse, discrimination, maltreatment and persecution.
For more details and information on our upcoming events, please download the newsletter via the link below.
 
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L’UNPO INVITA ANCHE IL MLNV AD UNA CONFERENZA ORGANIZZATA DAL FRONTE DI LIBERAZIONE NAZIONALE DELL’OGADEN (ONLF)

Wednesday 28th of January at 12:00
The Unrepresented Nations and Peoples Organization (UNPO) will be convening a conference entitled 'Minority Women's Rights – An Ethiopian Inferno' at the European Parliament in Brussels on 4 February 2015 at 15:00.
This conference, organised in cooperation with the Ogaden National Liberation Front (ONLF) and hosted by Ana Gomes MEP (S&D) and Julie Ward MEP (S&D), aims to raise awareness on the deteriorating situation of minorities in Ethiopia, especially in the Ogaden region, where violence against women has been described as a 'weapon of war'.
The Federal Democratic Republic of Ethiopia is based on a Constitution that guarantees – at least on paper – its inhabitants a broad spectrum of human rights, including specific provisions for minorities.
Ethiopia is also a party to most UN Human Rights Treaties, such as the UN Convention against Torture and the two Covenants on Civil and Political Rights and Economic, Social and Cultural Rights.
However, reality for Ethiopia's different minorities is far from ideal. The situation is particularly worrisome in the region of Ogaden, in the east of the country, where the Ogadeni people, an ethnically and religiously distinct group, are widely discriminated against and often fall victim to severe military crackdowns and unfair application of anti-terrorist laws to suffocate any dissent.
Their political freedoms are not respected; opposition parties and critical voices are persistently persecuted and repressed by the Government.
In paranoia the latter filters information reaching the international community.
Within the Ogaden community, women and children are especially vulnerable, with numerous reports of extrajudicial killings, rape, harassment and different forms of physical abuses surfacing and catching the attention of the international media despite strict censorship.
This sexual and gender-based violence is used both as a retaliation for political dissent and as a weapon to humiliate and instill fear within the community.
The scale and pattern of the cases of violence have been described as 'weapons of war'.
According to some reports, military and paramilitary forces have allegedly attended 'training' on how to humiliate the victims more effectively – all leading to a deterioration of the already deplorable human rights situation in the Ogaden region.
For more information on the situation of democracy and human rights in Ogaden, please see the recently published UNPO report.
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Mercoledì 28 gennaio alle 12:00
Le Nazioni non rappresentati e Peoples Organization (UNPO) sarà la convocazione di una conferenza dal titolo 'Diritti delle donne delle minoranze – Un Inferno etiope' presso il Parlamento europeo a Bruxelles il 4 febbraio 2015 alle ore 15:00.
Questa conferenza, organizzata in collaborazione con il Fronte di liberazione nazionale dell'Ogaden (ONLF) e ospitato da Ana Gomes MEP (S & D) e Julie Ward MEP (S & D), ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul deterioramento della situazione delle minoranze in Etiopia, in particolare nella regione di Ogaden , dove la violenza contro le donne è stato descritto come un 'arma di guerra'.
La Repubblica Federale Democratica di Etiopia è basata su una Costituzione che garantisca – almeno sulla carta – i suoi abitanti un ampio spettro di diritti umani, comprese le disposizioni specifiche per le minoranze.
L'Etiopia è anche una festa per la maggior parte dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, trattati come la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e le due Patti sui diritti culturali diritti civili e politici e economici, sociali e.
Tuttavia, la realtà di diverse minoranze dell'Etiopia è tutt'altro che ideale. La situazione è particolarmente preoccupante nella regione di Ogaden, nella parte orientale del paese, dove la gente Ogadeni, un gruppo etnico e religioso distinto, sono ampiamente discriminati e spesso sono vittime di gravi repressioni militari e l'applicazione abusiva delle leggi anti-terrorismo per soffocare ogni dissenso.
Le loro libertà politiche non siano rispettate; partiti di opposizione e le voci critiche sono costantemente perseguitati e repressi dal governo.
Nella paranoia quest'ultimo filtri informazioni raggiungere la comunità internazionale.
All'interno della comunità Ogaden, le donne ei bambini sono particolarmente vulnerabili, con numerose segnalazioni di esecuzioni extragiudiziali, stupri, molestie e le diverse forme di abusi fisici emersione e cattura l'attenzione dei media internazionali, nonostante una rigida censura.
Questa violenza sessuale e di genere è usato sia come rappresaglia per il dissenso politico e come arma per umiliare e instillare la paura all'interno della comunità.
La scala e la struttura dei casi di violenza sono stati descritti come "armi da guerra".
Secondo alcuni rapporti, le forze militari e paramilitari hanno presumibilmente assistito 'formazione' sul modo di umiliare le vittime in modo più efficace – tutto portando ad un peggioramento della situazione già deplorevole dei diritti umani nella regione dell'Ogaden.
Per ulteriori informazioni sulla situazione della democrazia e dei diritti umani in Ogaden, si prega di consultare il rapporto dell'UNPO recentemente pubblicato.

AGENTI VIRALI PER IL CONTROLLO MENTALE ??? SIAMO A QUESTO PUNTO ???

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO … MOLTO INQUIETANTE!
Traduzione di Frankpro per Anticorpi.info
Secondo quanto si evince dal documento ed il filmato che stiamo per sottoporvi, negli ultimi otto anni un gruppo di scienziati al soldo del governo avrebbe ingegnerizzato dei vaccini virali per modificare pensieri e credenze con lo scopo di infettare il cervello e sopprimere la manifestazione genetica delle cellule neuronali.
La dispersione di questi vaccini sarebbe stata testata attraverso attività di spray di aeresol in alta quota, usando appositi veicoli autostradali, tramite la fornitura d'acqua e nel sistema alimentare.
Come vedrete nel documento e nel video qui sotto, il vaccino fin dall'inizio era destinato a essere distribuito contro le popolazioni civili, e 600 ceppi di virus infettivi sarebbero stati testati su soggetti umani.
Uno dei vettori di trasmissione documentati nei test sfrutterebbe un ceppo di influenza per diffondere il virus come una pandemia.
Il punto di tutto ciò è infettare le menti della popolazione e trasformare la gente in ciò che il governo definisce 'persone normali.'
Dal punto di vista del governo – ovviamente – 'normale' significa 'obbediente e senza cervello.'
Tutto ciò è descritto in un video e un documento emersi da alcuni anni, ma contestualizzati solo ora che la politica medica statale in America sta accelerando a livelli folli la propria aggressione contro la popolazione.
Date un occhio ai recenti articoli sui rapimenti medici in Arkansas e i rapimenti CPS (Child Protective Services – n.d.r.) di bambini in Arizona, tanto per cominciare.
Vaccini invisibili somministrati via aerosol per controllare il comportamento e alterare la mente.
Questo video di YouTube, descritto come "trapelato dal Pentagono," mostra uno scienziato che spiega in un tono freddo e calcolato come mediante i vaccini possano essere eliminati i comportamenti considerati indesiderabili dal governo.
Partendo dal  minuto 03:00, si può sentire questo scienziato che spiega come un vaccino sia in grado di "trasformare un fanatico in una persona normale."
Una persona normale, naturalmente, significa una persona obbediente alla autorità governativa.
Ecco la trascrizione della spiegazione:
Scienziato: "E tutto ciò comporta essenzialmente l'effetto di trasformare un fanatico in una persona normale."
Pubblico: "Come suggerisci che possa essere somministrato? Via aerosol?"
Scienziato: "Lo abbiamo testato utilizzando virus respiratori come influenza e rinovirus, e riteniamo che sia il modo più efficace per raggiungere il maggior numero di popolazione … siamo abbastanza fiduciosi che il miglior approccio sia questo."
Pubblico: "Qual è il nome di questa proposta?"
Scienziato: "Il nome è FUNVAX, il vaccino per la cura del fondamentalismo religioso.
La proposta è appena stata  presentata, e credo che i dati mostrati sostengano lo sviluppo del progetto.
Guarda il video qui, con il seguente numero di identificazione del Dipartimento della Difesa DOD ID 149AZ2."
Progettato per infettare le cellule del cervello e modificare credenze e comportamenti.
Sul sito WantToKnow.info è stato pubblicato un documento che illustra la composizione e gli intenti del virus in una sintesi dal titolo Quarterly Review FunVax.
Il documento afferma quanto segue:
L'obiettivo di questa fase del progetto ID 149AZ2 è preparare un vettore virale che inibisca o diminuisca l'espressione del VMAT2 all'interno di una popolazione umana.
… la composizione permette al virus di infettare le vie respiratorie ove si verifica l'infezione citolitica e diffondersi attraverso la barriera ematica per infettare le cellule cerebrali.
Il documento prosegue dicendo che ci sarà "coordinamento tra la ricerca, la clinica e la produzione" che inizieranno nel 2007. Ciò enuncia chiaramente l'intenzione di attuare questo progetto dalla fase di ricerca alla produzione, alla distribuzione.
Ora potreste chiedervi contro chi potrebbero essere usate tali armi chimiche per il controllo mentale, giusto?
La risposta è VOI!
Dispersione attraverso aria, approvvigionamento idrico, veicoli autostradali e insetti.
Secondo quanto indicato nel documento di cui sopra, la dispersione del vaccino di modifica del cervello è stato testato in sei modi diversi:
Sono stati testati sei metodi di dispersione del virus:
rilascio in alta quota,
rilascio nell'approvvigionamento idrico,
trasmissione da insetti,
diffusione da veicolo terrestre come una automobile,
diffusione da un oggetto fisso come una bottiglia,
e infezione da approvvigionamento alimentare, come bestiame o altri prodotti.
Da quanto leggo nel testo, credo che oggi, quasi otto anni più tardi, stiamo assistendo al rilascio di zanzare geneticamente modificate che coincidono con la proliferazione di focolai di strane condizioni neurologiche tra gli studenti statunitensi e oscure condizioni di salute comparse in tutto il mondo.
Il rilascio ad alta quota del vaccino che altera la mente potrebbe essere già stato attuato attraverso l'irrorazione via aerosol delle città in modelli a reticolo in quota, spesso etichettate come "scie chimiche".
Geni del suicidio, test sul campo ed esperimenti futuri.
Lo stesso documento sopra citato continua riassumendo i temi trattati in una riunione del gruppo di ricerca che sembra si sia tenuta il 21 marzo 2007:
• Proposta di gene del suicidio.
• Metodi di dispersione.
• Verifica dell'efficienza in una data area.
• Inibitori che possono colpire una specifica popolazione.
• Progressi nell'atterramento della scimmia.
• Esperimenti futuri.
Altre linee guida del documento dicono cose come:
"Tutti i 600 ceppi di VSV devono essere ritestati su soggetti umani …"
"Gli esperimenti futuri sul VSV287 devono consentire la diffusione mediante respirazione e non inoculazione."
"L'uso di FunVax potrebbe avere effetto immediato sulle aree bersaglio… i risultati della vaccinazione di massa dovrebbero essere proporzionati al tasso di infezione.
Indicatori comportamentali… diminuzione della resistenza armata… crescita nelle comunicazioni che esprimono malcontento religioso o verso Dio."
Destinato ad essere utilizzato contro le popolazioni civili.
Dal documento risulta chiaramente che il vaccino infetta-cervello, alteratore mentale, fosse destinato dall'inizio a essere usato contro le popolazioni civili.
Infatti, il documento esamina i piani per l'acquisizione occulta di campioni biologici dai civili deceduti, al fine di determinare l'efficacia degli sforzi della dispersione degli aerosol:
… Un campione di sangue di vittime militari o defunti civili fornirebbe una stima più accurata del tasso di vaccinazione … campioni biologici provenienti da persone in vita potrebbero essere acquisiti segretamente … i test che dovrebbero essere ripetuti usando il VSV287 sono test in alta atmosfera..
Un virus aereo sarebbe la modalità preferibile per l'infezione. Un ceppo di nome VSV287 è stato progettato per diffondersi per via aerea …
Solo la sperimentazione umana sarà in grado di determinare l'effetto di VSV287 sulla religiosità e la spiritualità … la dispersione in alta atmosfera o quella effettuata da parte di un oggetto in movimento a terra sembrano essere le vie più pratiche.
Precedenti nell'uso di aeromobili per disperdere i vaccini, da parte del Governo.
La ricaduta per via aerea dei vaccini su ampie fasce della popolazione non è una cosa nuova, per inciso.
Come ho riferito qui, su  NaturalNews nel 2012, il governo del Texas ha immesso nell'aria vaccini contro la rabbia su 1,8 milioni di animali selvatici, come parte di uno schema di attività del governo per vaccinare la fauna selvatica.
Ebbene si, persino i coyotes e i conigli non sono al sicuro dagli zelanti vaccinatori.
Nessun animale sul pianeta è considerato “sicuro”, da parte delle autorità sanitarie, almeno finché non venga prima infettato da un virus o due.
Il piano del Dipartimento della Difesa è ad ogni modo molto più elaborato, e comprende l'uso di aerosol tramite aerei ad alta quota o persino il rilascio di vaccini virali nelle riserve idriche delle grandi città.
Se voi o me effettuassimo una azione del genere, la cosa sarebbe bollata come un atto di terrorismo interno, ma quando è il governo a proporlo, allora è tutto ok!
Un vaccino che altera la mente è mai stato rilasciato su una città degli Stati Uniti?
Quanto detto solleva una domanda ovvia: un vaccino che altera la mente è mai stato rilasciato su una città degli USA? La domanda è legittima, perché l'intento del programma era chiaramente la distribuzione ad alta quota di questo vaccino contro le popolazioni civili.
Una massa di gente "sfibrata" da vaccini lobotomizzanti spiegherebbe molte cose in merito a quello che sta succedendo in America in questi giorni, ad esempio il fatto che alcune persone ancora non abbiano capito che ogni singola dichiarazione del presidente Obama è una bugia calcolata. (Non vedo l'ora di assistere alla prossima commedia teatrale chiamata il "Discorso sullo Stato dell'Unione.")
Mi sono anche chiesto come mai in tutto il mondo occidentale stiamo assistendo ad un tracollo di massa della moralità e dell'etica; e non si tratta di un'area d'inchiesta stravagante quella che porta a chiedersi se intere città siano state intenzionalmente esposte a un virus che infetta il cervello, proprio come descritto dallo scienziato nel video qui sopra.
Lo so, suona come l'azione di un 'cattivo' dei film di Batman, ma sappiamo che l'industria dei vaccini è in gran parte composta da scienziati pazzi con intenti malvagi.
Ricordate: questo è lo stesso gruppo disdicevole di scienziati che ha insabbiato la confessione di uno scienziato del CDC, il quale ha ammesso che i dati dell'agenzia sono stati manipolati per eliminare qualsiasi apparente collegamento fra i vaccini e l'autismo.
Non è così assurdo dedurre che questa stessa gente abbia prodotto con piacere vaccini per rendere stupida la gente, così da renderla più conforme e docile.
Il più grande nemico dell'industria dei vaccini è, perciò, chiunque abbia ancora libertà di pensiero.
Sappiamo che i vaccini vengono impiegati, proprio ora, al fine di sterilizzare segretamente le donne usando prodotti chimici di sterilizzazione mescolati nei vaccini.
Sappiamo anche della presenza di mercurio tossico nei vaccini con cui si preverrebbe l'influenza, sebbene le istituzioni sostengano ridicolmente che i vaccini antinfluenzali siano sicuri al 100% anche per le donne in gravidanza, i neonati, i bambini piccoli, gli anziani e tutti gli altri.
Si tratta di un settore che sembra davvero godere nel diffondere danni per la salute, come convulsioni indotte dal vaccino, coma, autismo e anche la morte.
Disperdere in alta quota vaccini che in maniera invisibile ricadono sulle città e sono inalati da milioni di persone è una fantasia erotica che diventa realtà per quei fanatici anti-umani che disprezzano la vita e sostengono apertamente lo spopolamento umano.
E' possibile proteggersi dagli effetti mediante una buona alimentazione?
Oggi mi guardo intorno in America e sono testimone del completo abbandono del pensiero razionale, la criminalità del sistema medico, la corruzione ad ogni livello nel governo e la contorta follia che ha infettato le menti delle masse, e mi chiedo se la popolazione sia stata già segretamente e deliberatamente esposta a qualcosa di nefasto.
Forse alcuni di noi sono immuni – persone come voi e me – mentre altri sono vittime del virus perché vivono in una condizione di indebolimento del sistema immunitario.
Forse le persone che mangiano i cibi nutrienti e supernutrienti hanno le migliori difese contro gli schemi segreti di vaccinazione e sono quindi le uniche a conservare intatte le loro menti e la loro consapevolezza.
Forse già da cinque anni è in corso una guerra contro la coscienza umana, che viene combattuta ogni giorno, a tutti i livelli, partendo dagli idioti ronzanti delle reti che riportano news 24 ore al giorno, fino ai farmaci distruggi-cervello prescritti quasi ad ogni persona che oltrepassi la soglia di uno studio medico.
Combinate gli aerosol ai vaccini potenziati, insieme agli effetti del fluoruro, le sitcom televisive, gli additivi chimici e l'ingegneria sociale dei mass-media, e si finisce con una nazione di zombie, affetti da sonnambulismo, che sono solo in grado di obbedire, senza un pensiero indipendente.
Attraverso tali vaccini-aerosol, in altre parole, l'esilarante raffigurazione della Apocalisse-Zombie potrebbe essere già iniziata.
E forse le cosiddette "masse senza cervello" sono in realtà solo vittime di un nefasto programma gestito dal governo, progettato per trasformare ogni respiro umano in una 'vaccinazione' non intenzionale.
Articolo pubblicato sul sito Natural News
Link diretto:
http://www.naturalnews.com/048347_aerosolized_vaccines_behavioral_modification_obedience.html
Tratto da (CLICCA QUI)

L’ESERCITO UCRAINO HA RIPRESO L’ATTACCO SUI CIVILI DEL DOMBASS

L’ Esercito ucraino ha ripreso l’attacco sui civili del Donbass L’Esercito ucraino ha ordinato nella giornata di domenica l’attacco sulla città’ di Donetsk con ogni tipo di armamento.
Secondo le informazioni arrivate da fonti della Repubblica Popolare di Donetsk, l’Esercito Ucraino ha attaccato le zone residenziali, abitate da civili, i colpi dell’artiglieria arrivano in direzione del centro della città’.
A Donetsk si è interrotta la circolazione del trasporto pubblico per causa dei bombardamenti.
Si contano gia’ diverse vittime civili fra le quali un bambino di 6 anni.
La popolazione è’ stata invitata a scendere nei rifugi per mettersi al riparo.
Le Repubbliche popolari del Donbass lanciano un appello al mondo per fermare l’aggressione occidentale.
Il presidente ucraino Poroshenko ha respinto la proposta di Putin di ritirare l’artiglieria dalla zona di Donetsk e di negoziare una tregua.
La proposta inviata a Kiev non ha avuto alcuna risposta dal governo ucraino che ha unilateralmente rotto la tregua ed ha riniziato le ostilita’ contro i separatisti del Donbass.
Nessun intervento neppure dalla rappresentante della UE Federica Mogherini o da altri rappresentanti europei.
Si teme che la situazione possa aggravarsi e non si può’ escludere un intervento diretto nella Russia nel conflitto.
Fonte: RT 
Tratto da (CLICCA QUI)
 

LA REPUBBLICA POPOLARE DI DONETSK CHIEDE COLLABORAZIONE AI PAESI DELL’ALLEANZA BOLIVARIANA.

1966929_762234700524453_7618525632383091132_nA.I. Kofman, Ministro degli Esteri dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, ha inviato una richiesta di collaborazione e sostegno indirizzata ai paesi dell'Alleanza Bolivariana.
Nel documento, reso pubblico alle 17 locali di oggi, il Ministero degli Esteri della RPD, fa riferimento ai mesi di guerra a cui è sottoposta la giovane repubblica, indicando nei paesi NATO e negli USA in particolare i mandanti del majdan (così simile alle "ribellioni" che ci sono state in Venezuela) e i burattinai dei golpisti ucraini:
"La Repubblica Popolare di Donetsk è pronta a invitare i governi degli Stati membri dell'ALBA, per cominciare a stabilire relazioni bilaterali complete e a pieno titolo, il cui esito sarà l'amicizia e la cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i nostri paesi.
Noi crediamo che solo grazie agli sforzi congiunti di tutto il mondo libero si potrà resistere alle aspirazioni egemoniche di Washington e dei suoi servi. I nostri popoli costruiranno il futuro che hanno scelto, senza pressioni e minacce esterne".
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