NOI SIAMO IL POPOLO VENETO … NON DIMENTICATELO.

L’aggravarsi della situazione dettata dal protrarsi dell’emergenza coronavirus, porta senza dubbi a delle conferme.
Prima prova fra tutte è la non credibilità delle autorità d’occupazione straniere italiane, qualunque esse siano.
Qualsiasi cosa facciano o dispongano non sono credibili.
Emerge sempre quel laconico dubbio sul perché dovrebbero fare qualcosa per il nostro bene visto e considerato che ci occupano, ci dominano, ci sfruttano illegalmente da oltre centocinquant’anni.
Allora perché lo fanno?
Nonostante il coronavirus e le esigenze dettate dal contenimento di una proliferazione del contagio, io continuo a non credere alla loro buona fede.
Perché il lupo, che si chiude nel recinto con le pecore, dovrebbe rassicurarle delle sue intenzioni?
Siamo arrivati a soffrire della “sindrome di Stoccolma”?
Dopo tutti questi maltrattamenti subiti, veramente proviamo un sentimento positivo nei confronti dei nostri aggressori?
Siamo veramente disposti alla totale e volontaria sottomissione all’occupante?
Accusiamo forse una specie di velata alleanza e solidarietà con i carnefici della nostra Patria?
No, non credo.
Più che il coronavirus è l’occupazione italiana ad avvelenare la nostra esistenza.
Come una pestilenza nauseabonda cela il nostro passato, inquina il nostro presente e ci deruba del nostro futuro.
Noi non cantiamo l’inno italiano.
Noi non sventoliamo il tricolore dalle nostre finestre.
E questo è uno dei momenti di forte prova a cui siamo chiamati.
Avveduti e prudenti siamo incalzati ad essere miti, perché i miti erediteranno la terra.
È tutto più semplice di quel che pensiamo.
Non siamo noi ad essere in agonia ma il sistema malvagio e immondo che ancora non vuol morire a sé stesso e da questo sistema se ne esce solo in un modo … LIBERI.
Liberi e forti nonostante tutto perché rimaniamo ciò che siamo.
Siamo come i nostri predecessori di ieri, costretti alla diaspora.
Siamo come i nostri antenati che hanno lottato e combattuto per sopravvivere e far fiorire una civiltà che non ha eguali.
Siamo ciò che liberamente decidiamo di essere, nonostante l’occupazione italiana.
Siamo ciò che siamo da sempre, un Popolo e una Nazione.
Noi siamo il Popolo Veneto, non dimenticatelo.
WSM
Venetia, 21 marzo 2020
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del GVP