IL PD CHIEDE LA CHIUSURA DEL CENTRO DI RAPPRESENTANZA DNR IN ITALIA “MA FARÀ LA FINE DELLA CLINTON”

image-0-02-05-f9e08bf26f2811985fa2555674707475072e50a6505d9d58fb96f1918ce653e7-v-_1-768x576I Parlamentari del Partito Democratico (Mattiello, Boccuzzi, D’Ottavio, Fregolent, Bragantini, Rossomando) chiedono al Ministro Alfano di intervenire per chiudere il Centro di Rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk, recentemente inaugurato a Torino per portare anche in Italia la voce della popolazione del Donbass massacrata dal governo ucraino filo UE, in oltre due anni di conflitto.

Non si fa attendere la replica del Presidente della Rappresentanza DNR in Italia Maurizio Marrone, il quale ha riferito ai giornalisti di DONi News Agency che «i deputati PD sono degni esponenti di quel Parlamento che ha delegato a rappresentare l’Italia nella commissione Nato per i rapporti con l’Ucraina nientemeno che Scilipoti: e ancora parlano?

Non sanno nulla di questa guerra, hanno addirittura sbagliato i nomi delle città, scrivendo nella loro patetica interrogazione “Donestk” invece di Donetsk … vergognosi! Inseguono i loro cuginetti democrats americani in questa assurda nuova guerra fredda scatenata in Europa, dove pretendono di schierare anche i nostri soldati contro la Russia, ma faranno proprio la fine della Clinton!».

«Chiedono al Ministro Alfano se l’apertura di una Rappresentanza della Repubblica indipendente di Donetsk non sia in “palese contrasto con le scelte di politica estera del nostro Paese e dell’UE”?

Gli rispondiamo noi – prosegue Marrone –, rivendicando che è orgogliosamente in contrasto con la politica estera dei governi Renzi/Gentiloni e della UE, destinati a durare ancora poco di fronte al voto popolare».

«Infine – aggiunge il Presidente della Rappresentanza DNR – chiedono al Ministro Alfano quali misure intenda assumere?

Rispondiamo ancora noi: non può assumere alcuna misura contraria, perché la Rappresentanza DNR in Italia è un’associazione di diritto privato, riconosciuta ufficialmente dal Governo repubblicano di Donetsk.

Il riconoscimento internazionale delle Repubbliche Popolari del Donbass non è un presupposto di esistenza del Centro di Rappresentanza, bensì il suo obiettivo finale.

Si mettano il cuore in pace i piddini, dal momento che numerosi cittadini del Donbass, fuggiti nelle nostre città dalle bombe dei loro amici ucraini, si sono già rivolti al Centro di Rappresentanza per ottenere il passaporto della Repubblica di Donetsk, mentre in tutta Italia organizzazioni e comitati di volontariato stanno già organizzando conferenze con il nostro patrocinio sulla verità dei crimini di guerra del governo di Kiev».

DONi News Agency