ATTUALITA

E LE CONTESTAZIONI AL PREMIER STRANIERO ITALIANO NON SONO MANCATE … ALTRO CHE APPLAUSI!


Molte e pesanti le contestazioni contro il premier straniero italiano Matteo Renzi in visita a Treviso … questa la vera risposta dei Cittadini Veneti.
Probabilmente pensava di raccogliere consensi per il suo partito politico in vista della prossima tornata elettorale ma si sarà reso conto che il clima in Veneto è cambiato … e cambiato veramente molto.
Non tira aria buona per gli amministratori stranieri italici che sembrano continuare a vivere in un altro pianeta, troppo lontani dai Cittadini e dai loro reali problemi.
La politica d’occupazione straniera italiana continua a non offrire soluzioni ma tenta solo di raccogliere consensi con politicanti di turno messi al timone di un paese allo sbando senza che nessuno li abbia eletti e quando vengono raccolgono ciò che meritano:
MONA…
VATTENE A CASA…
TORNA A CASA…
NON SEI NESSUNO…
ASSASSINO…
BUFFONE…
VERGOGNATI…
CONDANNATO PER DANNO ERARIALE…
IDIOTA…
COGL…
PEZZO DI MER…
BASTARDO
LADRO…
ILLEGITTIMO…
MER…
VENDUTO…
MASSONE…
TORNATE A CASA TUA PAGLIACCIO…
ma anche alle "forze dell'ordine" straniere italiane non sono state risparmiate parole di disapprovazione:
ASSASSINI…
PROTEGGETE UN ASSASSINO…
 

RENZI CONTESTATO A TREVISO

RENZI SCAPPA DA TREVISO

 

M.T.L. SI MOBILITA PER LA DIFESA DELLA ZONA FRANCA DEL PORTO DI TRIESTE.


ULTIMATUM ALL'ITALIA: ULTIME ORE ! La conferenza stampa
Il 10 febbraio il Movimento Trieste Libera presidia il Porto Franco Nord, minacciato dalle manovre illegali e trasversali di politici e intrallazzatori.

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Trieste Libera News- News from the free port of Trieste
 

 
Presidio nel porto vecchio di Trieste contro la sospensione del punto franco decisa dal prefetto straniero italiano.
 
 
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Presidio (lato viale Miramare) per la difesa del Porto franco Nord in corso fino alle 24
 
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VIDEOCAMERE OCCULTATE PER RIPRENDERE I SIMPATIZZANTI DI TRIESTE LIBERA


Un atto gravissimo, ma dalle autorità d'occupazione straniere italiane non c'è da aspettarsi rispetto, onore e legalità, ne sappiamo abbastanza anche noi del MLNV con tutti i procedimenti penali farsa che hanno instaurato contro di noi per farci desistere dal nostro cammino, legittimo e legale di rivendicazione di sovranità … è questo che fa paura all'italia, il risveglio di coscienza dei Popoli ancora occupati da uno stato che dimostra ogni giorno di più di essere straniero, razzista e colonialista.
WSM
Venetia, 4 febbraio 2014
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio (www.mlnv.org).
FORZA TRIESTINI … W TRIESTE LIBERA!

videocamera_roma3_2-360x270VIDEOCAMERE OCCULTATE PER RIPRENDERE I SIMPATIZZANTI DI TRIESTE LIBERA
Sono arrivati alle 4.30 di mattina scortati dai Carabinieri. 
Tecnici della TELECOM che hanno provveduto ad installare una videocamera all’interno di una centralina situata nel portone dello stabile di Via Roma 3.
Nel portone si trova un’edicola che distribuisce il materiale informativo di Trieste Libera ed è molto frequentata dai suoi aderenti e simpatizzanti. Uno dei tanti punti informativi sulle attività del Movimento indipendentista che stanno crescendo in città a sostegno delle azioni per l’affermazione dei diritti dei triestini negati dalle autorità italiane.
Diritti che l’Italia ha nascosto per decenni in violazione del Trattato di Pace che sancisce lo status giuridico di Trieste e del suo porto quale “Territorio Libero”, al di fuori della giurisdizione dello Stato italiano, che qui è solo un Paese terzo con semplice diritto di amministrazione civile temporanea.
Ed è chiaro che la diffusione della verità cancellata dalle autorità italiane che qui hanno instaurato un vero regime di occupazione militare dia fastidio a chi fino ad ora ha potuto governare al di fuori della legge Trieste ed il suo porto internazionale distruggendone economia, traffici marittimi e ambiente.
Trieste è stata assoggettata alle tasse dello Stato occupante vedendosi predare le proprie ricchezze e sottrarre le preziose zone franche. 
Furto dopo furto ora si è arrivati all’osso da spolpare prima di lasciare la carcassa di quella che fu la seconda città dell’impero austroungarico.
Ma il risveglio dei triestini non più disposti a tollerare il malgoverno italiano preoccupa fortemente chi all’ombra di San Giusto ha potuto dormire sonni tranquilli garantendosi con una formidabile rete di corruttele che nemmeno “cosa nostra” avrebbe potuto studiare meglio.
Ed ecco così le misure da puro regime di polizia nei confronti di chi si difende appellandosi alla legalità. 
Carabinieri e forze di Polizia impegnati non contro la cupola mafiosa che governa la città, ma contro chi chiede il rispetto della legge: è la sintesi perfetta della attuale condizione dell’Italia.

Tratto da (CLICCA QUI)

 

ANCHE L’IMPREVISTO APPARENTEMENTE CATASTROFICO PUO’ ESSERE UNA GRANDE OCCASIONE PER TUTTI


Tratto da (CLICCA QUI)
Ave a tutti i Sovrani e non,
in questo episodio abbiamo potuto riascoltare la voce di Santos Bonacci dopo la sua prigionia di 9 giorni a seguito di questo rapimento
Noi abbiamo fatto il nostro atto di testimonianza che trovate cliccando QUI
Con la partecipazione di Marco Bonifacio Di Marzo, abbiamo ascoltato da Santos alcuni dettagli e riflessioni a dimostrazione che non è importante quello che accade ad un uomo, ma come viene affrontato, anche l’imprevisto apparentemente più catastrofico può divenire una grande occasione per tutta l’umanità, se sappiamo fare la scelta giusta…. essere UMANO o non essere UMANO… e questo sarebbe un dilemma???
Buon Ascolto

NUOVA INVENZIONE RENDE L’ACQUA DELL’OCEANO POTABILE


Nuova-Invenzione-Rende-Acqua-Oceano-Potabile-www.guarigionenaturale.com_Ingegneri chimici dell’Università del Texas e l’Università di Marburg hanno ideato un metodo che prevede l’utilizzo di un piccolo campo elettrico per rimuove il sale dall’acqua di mare.

Incredibilmente questa tecnica richiede poco più di una batteria che si può trovare in qualsiasi supermercato.
Questa tecnica chiamata dissalazione elettrochimica mediata dell’acqua di mare (Electrochemically Mediated Seawater Desalination o EMSD), ha migliorato il metodo di dissalazione di acqua esistente fin’ora.
Richard Cooks, professore di chimica presso l’Università di Austin, ha dichiarato: “La disponibilità di acqua potabile e per l’irrigazione delle colture è uno dei requisiti fondamentali per mantenere e migliorare la salute umana.“
Cook continua dicendo: “La dissalazione dell’acqua di mare è un modo per rispondere a questa esigenza, ma la maggior parte degli attuali metodi per la desalinizzazione dell’acqua si basano su membrane costose e facilmente contaminati. Il metodo privo di membrana che abbiamo sviluppato deve ancora essere perfezionato, ma se siamo in grado di riuscire in questo, poi un giorno potrebbe essere possibile per fornire acqua fresca su larga scala utilizzando un sistema semplice e portatile.”
Kyle Krust, autore principale dello studio, ha dichiarato: “Abbiamo fatto notevoli miglioramenti sulle prestazioni.. Ciò suggerisce che il 99 per cento della desalinizzazione non è fuori della nostra portata.”
Questo metodo chiamato “acqua chip” potrebbe portare sollievo a milioni di persone in tutto il mondo che non hanno acqua potabile.
Questo metodo è molto più semplice e consuma meno energia rispetto ad altre forme di dissalazione.
Cook continua dicendo: “Per raggiungere la desalinizzazione, i ricercatori applicano una piccola tensione (3 volt) su un chip di plastica pieno di acqua di mare. Il chip contiene un microcanale con due rami. 
Al raccordo del canale un elettrodo incorporato neutralizza alcune degli ioni di cloruro in acqua di mare che aumenta il campo elettrico locale rispetto al resto del canale. Questo cambiamento nel campo elettrico è sufficiente reindirizzare sali in un ramo, permettendo che all’acqua senza sale di passare attraverso l’altro ramo.”
La zona di impoverimento di ioni impedisce al sale di passare e ciò crea acqua fresca da acqua salata.
Si stima che 780 milioni di persone in tutto il mondo non hanno accesso all’acqua potabile. 
Di quelli stimati, 345 milioni risiedono in Africa.
Si stima che ci siano 366 milioni, miliardi di litri d’acqua sul pianeta Terra. Questo numero sembra essere stabile secondo il Consiglio del Programma Idrologico Internazionale (HIP) dell’UNESCO.
L’HIP è un programma delle Nazioni Unite dedicato alla ricerca e reperimento di risorse idriche naturali e la gestione di tali risorse. Mentre l’ONU è ben consapevole che la necessità di acqua come una fonte vitale per la vita significa il mantenimento del potere su tutta la vita, è anche nei loro piani sviluppare un controllo globale su tutte le sorgenti di acqua fresca e pulita.
Il documento IPCC HS 15.332 sugli impatti dei cambiamenti climatici: Cartolarizzazione di acqua, cibo, suolo, salute, energia e migrazione spiega come l’ONU intende proteggere le risorse da utilizzare a loro disposizione.
Attraverso il Fondo Monetario Internazionale (FMI), i paesi sottosviluppati sono costretti a vendere le loro risorse all’elite di banchieri centrali mondiali.
Una volta che tali risorse sono sotto il completo controllo del FMI diventano proprietà da rivendere alle nazioni schiave.
Questo schema porta le sorgenti d’acqua a privatizzazione centrale a costare di più e diventare meno accessibili a coloro che hanno un disperato bisogno. 
I prezzi dell’acqua aumentano, mentre la qualità diminuisce.
Questo costringe le popolazioni native in posti come il Sud Africa e India a raccogliere l’acqua dai torrenti e fiumi inquinati, che compromette la loro salute. Il ciclo è completo quando coloro a cui è stata rubata l’acqua attraverso la coercizione muoiono dall’acqua contaminata che sono stati costretti ad utilizzare.
Alla conferenza internazionale di alto livello sulla cooperazione dell’acqua (ICWC) dal titolo “Acqua in Antropocene”, afferma che l’impatto dell’umanità sulle risorse di acqua dolce sono stati valutati e si è stabilito che un terzo dei circa 7 miliardi di persone sulla terra hanno accesso limitato al acqua pulita.
Milioni di esseri umani influenzano i cicli dell’acqua regionali, continentali e globali che facilita una drastica carenza e danni incalcolabili degli ecosistemi acquatici.
Il documento afferma: “Nel breve volgere di una o due generazioni, la maggior parte dei 9 miliardi di persone sulla Terra vivrà sotto l’handicap di forti pressioni di acqua fresca.”Le popolazioni umane utilizzano risorse idriche l’equivalente delle dimensioni del Sud Africa per soddisfare le loro esigenze delle colture di grano.
L’acqua dolce rappresenta il 2,5% del totale delle risorse idriche in tutto il pianeta. 
Si stima che il 70% di esso è neve e ghiaccio.
Il documento dice che a causa dell’impatto dell’uomo sul pianeta, la chimica e il clima della terra sono stati alterati e si è evidenziato nei cicli idrologici misurabili del pianeta.
Questo corso ovviamente insostenibile sta causando la contaminazione del nostro approvvigionamento di acqua fresca.
UN-Water, un’organizzazione non governativa (ONG), controllata dall’UNESCO, ha pubblicato la quarta edizione del World Water Development Report delle Nazioni Unite (WWDR4) nel 2012.
In questo rapporto, sono stati analizzate risorse di acqua dolce del mondo. Alle infrastrutture controllate a livello internazionale è stato consigliato di salvare quelle risorse prima vengano impoverite.
I dati della ricerca mostrano che quasi 1 miliardo di persone hanno accesso a risorse idriche limitate.
Tratto da (CLICCA QUI)

IL PREFETTO STRANIERO ITALIANO CONTRO IL PORTO DI TRIESTE


Alla fine è accaduto nuovamente. 
Nella lenta guerra di annientamento dichiarata dall’Italia contro Trieste non poteva mancare l’ulteriore attacco al suo porto. 
Con il solito decreto illegittimo che di anno in anno si rinnova il Commissario del Governo italiano in carica, prefetto Maria Adelaide Garufi, ha confermato la sospensione del punto franco del cosiddetto Porto Vecchio, ovvero nel Porto Nord di Trieste. 
Questo accade mentre il Governo italiano si sta prodigando per realizzare i punti franchi nel porto di Venezia. 
Una precisa strategia che porterebbe alla dismissione del Porto Internazionale di Trieste trasferendone di fatto, in violazione del diritto internazionale, le preziose zone franche al porto italiano concorrente. 
La morte del porto di Trieste significherebbe nuova vita per quello di Venezia, altrimenti destinato ad un ruolo secondario di fronte alla crescita dell’unico concorrente Adriatico.
Si tratta naturalmente di un colpo gravissimo portato alla sempre più precaria economia triestina che si appresta a celebrare un altro anno durissimo sul fronte occupazionale. 
Altre migliaia di posti di lavoro stanno per saltare, mentre le amministrazioni locali anziché schierarsi a difesa dei propri cittadini sostengono, in accordo con lo Stato italiano occupante, la folle politica della chiusura del Porto Vecchio per trasformarlo in area urbana.
Il decreto del Commissario di Governo porta la data dell’8 gennaio. 
Ed immediatamente il Comune di Trieste controllato da un centrosinistra a guida PD, che della speculazione immobiliare nel porto ha fatto la propria principale battaglia, ha dato il via alla presentazione del proprio Piano Regolatore che prevede appunto quale pezzo forte proprio l’urbanizzazione del Porto Vecchio. 
Un’appropriazione indebita sostenuta peraltro trasversalmente da quasi tutti i partiti politici. 
Un abbraccio fatale nel nome dei soldi che gli investitori del cemento mafioso promettono di riversare nelle tasche della casta politica. 
La motivazione addotta dal Commissario di Governo per bloccare il Porto Nord di Trieste esemplifica perfettamente questa situazione di illegalità continuata. Il Punto Franco del Porto Vecchio viene sospeso fino al 31 dicembre 2014 per permettere “attività didattico-formative e museali dell’Istituto di Cultura Marittimo Portuale di Trieste propedeutici all’organizzazione della fiera Expo 2014”. 
Andando a cercare su internet si scopre che questo “importante” evento riguarda una fiera del caffè che si svolgerà dal 23 al 25 ottobre del 2014 con affluenza prevista di 10.000 visitatori. 
Tutto qui. 
Questo il motivo del blocco per il 2014 del prezioso Porto Franco che da solo porterebbe migliaia di posti di lavoro. 
Ogni anno l’Italia si inventa una scusa per cercare di dimostrare l’impossibilità di utilizzare i punti franchi di un porto che non le appartiene essendo garantito quale Porto Internazionale al di fuori della giurisdizione di ogni singolo Stato e dell’Unione Europea: quest’anno tocca alla fiera del caffè.
Roma sta così bloccando da 17 anni il Porto Franco di Trieste e lo sviluppo dell’intera Zona A del Territorio Libero di Trieste tenuto sotto il tallone di una amministrazione di stampo mafioso: la sopravvivenza di Trieste e del suo porto significa indipendenza dall’Italia.

Tratto da (CLICCA QUI)

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ITALIA ED EUROPA A RISCHIO BALCANIZZAZIONE ???


La realtà in cui è costretto a vivere il Popolo Veneto in questa condizione di asservimento allo stato straniero occupante italiano è ogni giorno che passa sempre più insostenibile.
Non è migliore la situazione che subiscono gli altri Popoli soggiogati dallo stato straniero italiano, quello Siciliano, Sardo, Napoletano, Tirolese, Trentino, Triestino, Genovese, Lombardo…
I politicanti di turno e le loro istituzioni d'occupazione italiane pur dando prova della loro incompetenza pretendono di governare Popoli che non sono mai diventati italiani.
L'inadeguatezza e l'incapacità di vedere oltre il loro naso e i loro interessi hanno frantumato il tentativo di affermare una nazione inesistente concepita e sostenuta con un falso e abusato mito risorgimentale.
E se la penisola italica è scossa da legittimi moti rivoluzionari altri Popoli reclamano le proprie terre anche in Europa dove già un muro crollato ha trascinato con sé potenti e granitici regimi, dove Popoli hanno vinto la paura e rovesciato dittature cruente, dove stati si sono sgretolati con guerre impensabili fino a pochi anni prima.

la-politica-economica-del-governo-mondiale-L-sQTGj_L’unione europea appare sempre più solo come una grande convergenza di interessi di banche, agenzie di rating, lobby … che hanno a loro disposizione nella politica e nei media una catena inesauribile di bugiardi e ingannevoli ciarlatani che sostengono un perverso progetto che vuole il disfacimento delle Nazioni e la scomparsa dei Popoli cancellando le loro tradizioni, le loro culture, gli usi e i costumi e spersonalizzandoli in un miscuglio multietnico.
Se pensiamo al Trattato di Valsen e alla costituzione di una gendarmeria europea (Eurogendfor) di cui troppo poco si parla e che nessun Cittadino ha mai votato e accettato dobbiamo prendere atto che la realtà è già oggi molto inquietante.
La degenerazione destinata a indebolire i poteri dei singoli stati, con la rinuncia alle proprie frontiere e al controllo del proprio territorio attraverso proprie forze di polizia è indice di una perdita totale di sovranità nazionale che nessun Popolo ha mai chiesto e che anzi sta reclamando con forza.
Ma le tensioni sociali scuotono il vecchio continente in modo sempre più forte e all'unisono … ciò che si vuole sopprimere emerge con vigore nella riscoperta identità e presa di coscienza di Popoli rinnegati dalla storia e confinati da stati che non gli appartengono.
L'imprevedibilità degli eventi ammonisce ancora oggi gli stolti … la storia insegna … anche gli imperi crollano improvvisamente e in modo cruento e spesso per l'azzardata avventatezza del tiranno.

453px-Pio_XII_PacelliConcludo con queste parole che viste alla luce della realtà dei nostri giorni, lasciano scorgere un chiaro contenuto profetico di Papa Pio XII.
 
«Finisce un tempo… e non vediamo un futuro roseo… soprattutto la classe politica di domani avrà molti problemi.
Porterà il Paese alla rovina…
E farà una fine ingloriosa, lasciando ampi margini per il ritorno di una dittatura…».
«Quando il Millennio sarà alla fine, l'uomo onesto diventerà sempre più raro, perché la corruzione finirà per abbracciare il mondo intero…».
«Anche l'Italia», disse un giorno il Pontefice «sarà presa nel vortice della corruzione…
La democrazia finirà per diventare un paravento… per nascondere malefatte di ogni genere.
Uomini disonesti, guidati da Satana, saliranno nei posti più alti della politica.
Inganneranno il popolo e rovineranno l'economia…».
E ancora:
«Arriverà un tempo in cui non esisterà Paese senza scandali; senza una storia vergognosa…
Il decadimento politico porterà inevitabilmente al decadimento morale…
Arriverà un tempo in cui la corruzione sarà legge di vita».
«… Il Millennio finirà nella corruzione e nell'odio, ladri e impostori occuperanno i posti di comando…
E gli ordini saranno impartiti da Satana; perché questo sarà il tempo di Satana».
«Quando morirà il Millennio, moriranno l'onestà e la giustizia…
E sarà necessaria almeno una generazione prima che le piante velenose possano essere completamente sradicate».
«Satana colpirà nel cuore la società, distruggendo la famiglia…
E quando si distrugge la famiglia, si distrugge l'uomo…».
«… Le nostre maggiori preoccupazioni riguardano la famiglia fondata su leggi naturali, cristiane…
Perché si cercherà un surrogato della famiglia tradizionale, tanto da trasformare il focolare domestico in una comunità d'interessi, priva d'amore…».
«I politici parleranno sempre e dovunque della volontà di semplificare la vita e soprattutto di semplificare i rapporti del cittadino con la pubblica amministrazione.

images (1)Ma la realtà sarà ben diversa, perché ogni tentativo di semplificazione finirà per complicare ulteriormente la vita».
«L'angoscia non verrà portata dalle guerre o dalle carestie, ma da un tipo di vita esageratamente complicata…
La tecnologia, da sola, non semplificherà la vita, poiché è necessaria una precisa, determinata, volontà politica…».

E ancora: «Si arriverà a trasformare l'uomo in un numero… ma questo non significa salvarlo dal caos.
È la semplicità della vita che va difesa.
E, salvando la semplicità, si combatterà anche la corruzione… perché una burocrazia complicata, pesante, farraginosa, finirà per creare larghi spazi alla corruzione».
WSM
Venetia, 24 gennaio 2014
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

LA FOTO DELLA NASA CHE FA PAURA AI NOSTRI TERRITORI


La Nasa ha fornito una foto scattata che mostra la pianura padana vista dall’alto e sotto una cappa di nanoparticelle. 

La foto è stata scattata da un satellite.
Ma cosa sono le nanoparticelle? 
Progetto Upupa monitora questo tipo di inquinante nell’area di Piacenza.
Come mostra una sua elaborazione, si tratta di particelle ultrafini di particolato che fanno male alla salute, e che sono più piccole di un capello. Ancora più piccole delle famigerate polveri sottili.
Scrive il Corriere:
Le polveri ultrafini peggiorano ulteriormente la salute della pianura padana. 
A rivelarlo i risultati del progetto Upupa (Ultrafine Particles in Urban Piacenza Area) del Laboratorio Energia e ambiente Piacenza (Leap) – centro di ricerche del Politecnico di Milano – presentati il 22 gennaio e incentrati sul particolato delle polveri sottili. 
Tre anni di ricerca, sostenuti dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, per dimostrare la minaccia rappresentata da quelle componenti ultrafini (migliaia di nanoparticelle come, per esempio, solfato e nitrato di ammonio e tracce di metalli presenti nella massa delle polveri) che non solo attualmente non trovano posto in nessuna normativa, ma che proprio per la loro ridottissima dimensione (inferiore di cento volte a una particella di Pm10) sono estremamente pericolose per la salute umana. 
Peggiorando un quadro già di suo non certo piacevole.

Tratto da (CLICCA QUI)


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ANCORA TENTATIVI DI INTIMIDAZIONI ITALIANE CONTRO I CITTADINI DI TRIESTE


Aerei militari italiani che entrano nell'area urbana di Trieste a volo radente in mezzo alle abitazioni a volo subsonico spacciati come "frecce tricolori"… E' accaduto oggi tra le 15.05 e le 15.10. Nel territorio occupato di Trieste. Atti intimidatori in una terra che attende la propria liberazione… Dicono che qui l'Italia faccia queste esercitazioni perché il territorio assomiglia all'Afghanistan…

Roberto Giurastante:

Entrano anche in Slovenia, perché la Slovenia ha affidato la propria difesa aerea all'Italia… ma il Territorio Libero di Trieste non ha deciso di farsi occupare dallo Stato Italiano… Che gli aerei militari italiani sorvolino pure Lubiana, ma non Trieste… e che non passino a quota 35 metri in piena attuazione di tattiche di guerra per impaurire i "ribelli" triestini…

 

DIVIETO DI SORVOLO


BOLLO AUTO NON PAGATO – DOPO TRE ANNI E’ PRESCRITTO PER LEGGE.


BOLLO AUTOAvvertimento Di Un Lettore. 

Ha “dimenticato” di pagare il bollo auto per tre anni di fila: il 2008, il 2009 e il 2010. 
La Regione Molise però ha inviato gli accertamenti di mancato pagamento con i quali si chiede il recupero delle somme dopo lo scadere dei tre anni che per legge sono il tetto massimo entro cui rimediare. 
Un’avventura burocratica, quella capitata a un lettore, che diventa una sorta di “avvertimento” per tutti i cittadini morosi che però entro il terzo anno successivo a quello in cui l’imposta si sarebbe dovuta pagare non hanno ricevuto nulla. 
«A me sono arrivati due accertamenti – racconta Marco – con i quali mi viene richiesto il recupero di quanto avrei dovuto pagare negli anni 2008-2009-2010, chiaramente maggiorati delle sanzioni, interessi e spese. 
Ma riguardando le leggi, nello specifico l’art. 3 del D.L. 2/1986 convertito poi in legge n.80/1986, vedo che il termine massimo entro il quale il diritto di riscossione delle somme dovute cade in prescrizione è fissato entro il terzo anno successivo a quello in cui l’imposta sarebbe dovuta essere pagata». Facendo due conti, per esempio, per il 2010 la prescrizione dell’accertamento scade il 31 dicembre. 
Tuttavia la Regione ha inviato gli avvisi oltre il limite. 
«Ho constatato che le raccomandate sono state prese in carico dall’ufficio postale rispettivamente il 7 e il 15 gennaio 2014, andando così fuori dei tempi massimi». 
Se i cittadini non sono informati adeguatamente sui tempi di prescrizione, tirano fuori soldi non più dovuti. 
E vista la grave crisi in atto, non è affatto corretto che le pubbliche amministrazioni cerchino di recuperare le somme, giocando sulla scarsa informazione che purtroppo c’è in giro.

Tratto da (CLICCA QUI)

ARRESTATO SANTOS BONACCI IN AUSTRALIA.


Il conferenziere afferma di essere stato rapito da incaricati del sceriffo del Queensland senza un vero mandato e viene tenuto attualmente in custodia illegalmente. 

L’arresto è avvenuto a casa di Sonia e Hiromi Bonacci, che è suo fratello.
Per diversi anni, Santos Bonacci è stato un critico franco dei governi di tutto il mondo, e ha anche parlato contro il Vaticano e il Papa per diversi presunti crimini.
Ultimamente è stato coinvolto in vari movimenti di Sovranità Individuale e la libertà in cui l’autorità legale del governo è sfidata in tribunale con la legge e la bonifica del DNA.
Alcuni dei suoi post più recenti possono essere connessi al suo arresto da parte delle forze dell’ordine in Australia.
L' 8 gennaio 2014 Santos aveva postato questo messaggio:
Accusa privata in arrivo amici, oggi ho avuto una chiamata da una società privata, chiamata Ufficio dello Sceriffo Victoria.
Ecco la prova di Prima Fascia della loro intenzione di commettere una frode tentando aiutare e favorire il fatto di venire ricondotti a un nome legale!
Vi terrò aggiornati.
Basta aspettare per vedere il divertimento che il nostro piccolo team di accusa privata qui a Melbourne sta per avere quando perseguiremo l’Ufficio dello Sceriffo di Victoria’, società privata probabilmente di proprietà di alcuni pedofili ricchi di Toorak!
Stiamo anche girando un documentario e condividendolo con il mondo per una lezione di libertà! 
Restate sintonizzati!
Questo arresto potrebbe essere correlato alla sua attività politica e di condanna aperta dei vari governi e della Curia Romana?
Fonte: http://gnosticwarrior.com/santos-bonacci-arrested-and-in-custody.html

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PETROLIO ADDIO ??? NELLE MARCHE LA PRIMA CASA “OFF-GRID” AUTONOMA E SCOLLEGATA DALLE RETI


casa_off-gridE' stata inaugurata la prima casa off grid d'Italia che ha definitivamente detto addio al petrolio perché  autosufficiente e staccata da luce e gas. 
È stata realizzata a Monsano, in provincia di Ancona, ed è la prima casa italiana completamente indipendente da fonti fossili inquinanti, scollegata dalla rete elettrica nazionale e dalla tradizionale fornitura di gas.
A far diventare realtà ciò che fino a poco tempo sembrava impossibile è stata la Energy Resources, un'azienda marchigiana particolarmente attenta al problema dell'impatto ambientale e al risparmio energetico, capitanata dal lungimirante Enrico Cappanera.
Grazie alle tecnologie green sviluppate negli ultimi anni, l'azienda è riuscita a mettere a punto un progetto rivoluzionario: realizzare abitazioni che non siano più dipendenti dal petrolio!
"Ha ragione Moody's – ha commentato Cappanera – ora le multinazionali possono realmente preoccuparsi, è finita l'era del petrolio. 
Operazioni come questa rendono più concreti i concetti legati alla terza rivoluzione industriale ed aprono le porte ad una nuova stagione per l'umanità, dove sarà la generazione distribuita di energia elettrica da fonti rinnovabili a ripristinare l'equilibrio tra uomo e pianeta".
Un grande successo per un'azienda di grande rilievo, che ha saputo investire nello sviluppo eco-sostenibile, dando origine al fortunato SES – Smart Energy System, un impianto di energia intelligente, capace di integrare l'abitazione con un sistema di gestione dell'energia.
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Il risultato? 
Non solo una grande soddisfazione per Cappanera e la sua realtà, ma soprattutto "una reale democrazia energetica", che spalanca le porte a tutti "a dispetto delle grandi manovre di multinazionali dell'energia, di governi poco lungimiranti e di istituti di credito ancora legati ad un sistema basato sulle fonti fossili ed al loro monopolio".
Nell'abitazione si produce energia pulita a impatto e chilometri zero: qui viene prodotta, gestita distribuita e utilizzata, senza la necessità di reti, intermediari o filiere di distribuzione.
"Anche Francesco Del Pizzo, AD di Terna Plus – ha continua l'ad di Energy Resources – scommette su un futuro dove i sistemi di accumulo di energia serviranno a stabilizzare la rete elettrica esistente, garantendo la crescita delle rinnovabili. 
D'altronde Jeremy Rifkin ha basato le sue teorie su cinque pilastri di sviluppo principali dove la micro produzione di energia ed il suo accumulo serviranno ad uscire dall'empasse energetico e dalla crisi economica ed ambientale globale".
"Quello che fino ad oggi è stato definito consumatore – ha concluso Cappanera – deve trasformarsi finalmente in produttore capace di orientare le proprie scelte in modo consapevole: sapere quanta energia si ha possibilità di produrre, e quindi di utilizzare, è fondamentale anche per rilanciare i concetti di risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti".
Alla luce di questo, oggi non è ancora più ridicolo parlare di nucleare?


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CUBA CREA QUATTRO VACCINI CONTRO IL CANCRO … UNA LEZIONE ALLE AZIENDE FARMACEUTICHE ….


Che Cuba abbia sviluppato già quattro vaccini contro altrettanti differenti tipologie di tumori è senza dubbio una importante notizia per l'umanità., e se teniamo presente che, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno muoiono nel mondo, per queste infermità, circa 8 milioni di persone. 
I grandi mezzi internazionali hanno ignorato il fatto quasi completamente.
Nel 2012 Cuba testava il primo vaccino terapeutico contro il cancro al polmone avanzato a livello mondiale, la CIMAVAX-EGF. 
E nel gennaio 2013 è stato annunciato il secondo, la cosìdetta Racotumomab. 
Sperimentazioni cliniche in 86 paesi dimostrano che questi vaccini, sebbene non curino l'infermità, ottengono la riduzione dei tumori e permettono una tappa stabile dell'infermità, aumentando le speranze e la qualità di vita. 
Il Centro Immunologico Molecolare de la Habana, appartenente allo Stato Cubano, è l'artefice di tutti questi vaccini. 
Già nel 1985 venne sviluppato il vaccino della meningite B, unica al mondo, e più tardi altre, come quelle contro l'epatite B o il deng. 
Inoltre opera da molti anni per sviluppare un vaccino contro l'HIV-SIDA. 
Altro centro statale cubano, il laboratorio Labiofam, sviluppa medicamenti omeopatici anche contro il cancro: è il caso del VIDATOX, elaborato partendo dal veleno  dello scorpione azzurro.
Cuba esporta questi farmaci in 26 paesi, e partecipano in imprese miste in Cina, Canadà e Spagna. 
Tutto questo rompe completamente uno stereotipo molto diffuso, rafforzato dal silenzio mediatico sui successi di Cuba e di altri paesi del Sud: che la ricerca medico-farmaceutica di avanguardia si produce solo nei paesi cosìdetti "sviluppati".
Indubbiamente, lo Stato cubano ottiene una rendita economica dalla vendita internazionale di questi prodotti farmaceutici. 
Senza dubbio, la sua filosofia di ricerca e commercializzazione è agli antipodi della pratica imprenditoriale della grande industria farmaceutica.
Il Premio Nobel della medicina Richard J. Roberts denunciava recentemente che le aziende farmaceutiche orientano le proprie ricerche non verso la cura delle infermità, ma lo sviluppo di farmaci per dolenze croniche, molto più remunerativi. 
E segnalava che le malattie proprie dei paesi più poveri – per la loro bassa redditività non venivano investigate. 
Per questo, il 90% dei finanziamenti per le ricerche viene destinato verso le malattie del 10% della popolazione mondiale.
L'industria pubblica medico-farmaceutica di Cuba, sebbene sia una delle principali fonti di entrate per il paese, si regge su principi radicalmente opposti.
In primo luogo, le sue ricerche vanno dirette, in buona parte, a sviluppare vaccini che proteggono dalle malattie e, di conseguenza, abbassano il costo dei medicamenti sulla popolazione.
In un articolo della prestigiosa rivista Science, i ricercatori dell'Università di Stanford (California) Paul Drain e Michele Barry assicuravano che Cuba ottiene migliori indici nella salute che gli Stati Uniti con un costo venti volte inferiore. 
La ragione: 
l'assenza – nel modello cubano – di pressioni e stimoli commerciali da parte delle aziende farmaceutiche, e una riuscita strategia di educazione della popolazione nella prevenzione.
Inoltre, le terapie naturali e tradizionali – come la medicina verde, l'agopuntura, l'ipnosi e molte altre, pratiche poco redditizie per i produttori di farmaci, sono integrate da molti anni nel sistema sanitario pubblico gratuito dell'isola.
Dall'altro lato, a Cuba i farmaci vengono distribuiti, in primo luogo, nella rete ospedaliera pubblica nazionale, in modo gratuito o altamente sussidiato.
L'industria farmaceutica cubana, inoltre, destina praticamente nulla in pubblicità, mentre nel caso delle multinazionali, è superiore al costo dell'investimento stesso della ricerca.
Per ultimo, Cuba spinge alla produzione di farmaci generici che mette a disposizione di altri paesi poveri e dell'Organizzazione Mondiale della Salute, a un prezzo molto inferiore a quello della grande industria mondiale.
Per questi accordi, alieni alle regole del mercato, generano forti pressioni dall'industria farmaceutica. 
Recentemente, il governo dell'Ecuador annunciava l'acquisto da Cuba di un numero importante di farmaci, in reciprocità alle borse di studio fornite a studenti ecuadoriani sull'isola e per l'appoggio di specialisti cubani al programma "Manuela Espejo" per persone diversamente abili.  
Le proteste dell'Associazione dei Laboratori Farmaceutici Ecuadoriani si sono commutate immediatamente in campagne mediatiche, diffondendo il messaggio della insinuata cattiva qualità dei farmaci cubani.
Dall'altro lato, numerosi analisti vedono dietro il colpo di Stato in Honduras, nel 2009, la grande industria farmaceutica internazionale, dato che il governo del deposto Manuel Zelaya, nel quadro degli accordi ALBA, pretendeva sostituire l'importazione di medicamenti delle multinazionali con farmaci generici cubani.
Il blocco degli Stati Uniti a Cuba impone importanti ostacoli per la commercializzazione internazionale dei prodotti farmaceutici cubani, però pregiuduca anche direttamente la cittadinanza degli Stati Uniti. 
Ad esempio, le 80.000 persone diabetiche che soffrono in questo paese ogni anno dell'amputazione delle dita dei piedi, non possono accedere al farmaco cubano Heperprot P., che propriamente le evita.
Il Premio Nobel della Chimica Peter Agre affermava recentemente che "Cuba è un magnifico esempio di come si possa integrare la conoscenza e la ricerca scientifica". 
Irina Bokova, direttrice generale dell'UNESCU, dichiarava di sentirsi "molto impressionata" dai successi scientifici di Cuba e mostrava la volontà di questa organizzazione delle Nazioni Unite per promuoverli nel mondo. 
La domanda è inevitabile: conterà sulla collaborazione imprescindibile dei grandi media internazionali per diffonderli?


Tratto da (CLICCA QUI)
 

 

IL COLONNELLO UMBERTO RAPETTO E IL SUO ADDIO ALLA GUARDIA DI FINANZA … SENZA PELI SULLA LINGUA

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Ecco il testo del messaggio del Colonnello Rapetto, apparso sul forum internet di Ficiesse, poco prima del suo definitivo congedo dalla Guardia di Finanza. 
Una lettera di grande carica umana, che rivela senza infingimenti le problematiche interne di una delle strutture più delicate dell’organizzazione statale.

Ho appena chiuso dietro le spalle la porta del mio ufficio e 36 anni e 10 mesi di servizio.
L’altro ieri avevo restituito pistola, placca e uniforme, stamani il tesserino.
Non ho avuto la forza di mettere lo scotch a chiusura dei cartoni in cui ho riposto le cose, i ricordi, un pezzo della mia vita. 
L’ultima mezz’ora di quattro giorni passati a smantellare la mia stanza l’ho trascorsa piangendo come un bambino.
Ci si voglia credere o no, ho fatto questo mestiere con devozione e sacrificio, senza avere santi in paradiso.
L’ho fatto con impegni e rabbia, con l’ostinazione di chi vuol raggiungere a tutti i costi un risultato, con l’ambizione di cercare di esser ogni giorno più bravo, con la nitida coscienza di sapere di dover prendere decisioni ed assumermi responsabilità, con la consapevolezza di doverne pagare le conseguenze.
Ho mietuto soddisfazioni a piene mani, il cui merito posso dividere solo con i ragazzi che hanno vissuto con me questa e le precedenti avventure.
I dieci anni al GAT sono stati incredibili, meravigliosi, irripetibili.
Dieci anni che nessun altro ha avuto l’opportunità di vivere, dieci anni che cambiano l’esistenza.
Ho provato il brivido di prendere “inferiore alla media” da tenente perché da ufficiale istruttore a Portoferraio preferivo far lezione in aula invece di giocare a biliardo o guardare un samurai televisivo che tanto piaceva al comandante di battaglione.
Il mio avere ascendente sul personale è stato interpretato come l’approfittare di gente debole e immatura, come è stato scritto nelle note caratteristiche da chi non aveva ancora capito cosa fosse la “caina”. 
Mi hanno cazziato fino all’ultimo e se ci fosse stata la De Filippi avrebbe varato il format “Riservata personale”…
Ho collezionato richieste di giustificazioni da far rabbrividire chiunque.
E sempre per il mio carattere, la mia determinazione, la mia ingovernabile cocciutaggine.
C’è stato anche chi mi ha voluto bene ma i sentimenti dominanti sono stati invidia e gelosia di cui tantissimi si sono addirittura ubriacati.
Per anni ho rifiutato decine e decine di galvanizzanti offerte di lavoro che avrebbero ribaltato il mio conto in banca.
Volevo fare l’ufficiale della GdF, da quando ero bambino alla Nunziatella.
Ho sopportato umiliazioni e mortificazioni, nel lavoro quotidiano e in ultimo in sede di avanzamento dove hanno saputo negare l’evidenza. 
54 libri pubblicati, ventennale insegnamento universitario, collaborazione con i più importanti quotidiani e periodici, docenza alla NATO School di Oberammergau in Germania, alla Scuola di Guerra, all’ISSMI, allo IASD, al NATO Defense College, all’Istituto Superiore di Polizia e alla Scuola Tecnica della PS, alla Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia, alla Scuola di Addestramento del SISDE e a quella del SISMI, in tante Accademie straniere e in tutte le Scuole del Corpo prima di esser messo al bando.
Solo nel grado di colonnello ho preso 12 solenni e 14 semplici per attività di servizio che ho progettato, diretto e eseguito personalmente con i miei ragazzi.
Non ho fatto ricorso al TAR perché volevo rimanere al GAT.
Non è bastato.
Me ne sono andato senza avere un lavoro o un contratto.
Ero convinto che fuori dal perimetro della nostra organizzazione ci sarebbe stato qualcuno pronto a prendermi.
E così è stato.
Si sono fatti vivi personaggi che ero abituato a leggere solo sui giornali.
Mi hanno proposto imbarazzanti chance da centinaia e centinaia di migliaia di euro.
Ho scelto l’offerta meno interessante sotto il profilo economico, perché la persona con cui andrò a lavorare mi ha fatto capire che faremo cose belle, importanti a cominciare da Internet sostenibile.
Mi è bastata una stretta di mano.
Erano anni che non stringevo la mano ad una persona seria.
Erano anni che sognavo di avere un capo che fosse più bravo di me.
Era dai tempi in cui lavoravo all’Autorità per l’Informatica con quel genio sbalorditivo della buonanima di Ferrante Pierantoni…
Oggi ho faticato a guidare la moto mentre tornavo a casa.
E anche adesso ho gli occhi gonfi di lacrime.
Non riuscirò a perdonare chi mi ha fatto tutto questo e spero che la mia storia serva ad evitare che qualcun altro bravo (e in GdF ce n’é davvero un mucchio) debba soffrire al mio stesso modo.
Umberto Rapetto

tratto da (CLICCA QUI)

VICENZA – I NOMADI NON PAGANO, IL COMUNE SALDA 59 MILA EURO EURO DI BOLLETTE … MA SIAMO FUORI!!!


ACHILLE VARIATO SINDACO DI VICENZA - GIUNTA PDZINGARIL’Amministrazione è dovuta intervenire sollecitata non solo dai Rom e Sinti che occupano l’area, ma anche dalle associazioni che da anni si fanno dell’integrazione un modello da perseguire.

Molte famiglie non avevano pagato le bollette delle luce e l’assessorato contrà Mure San Rocco è dovuto correre ai ripari nell’arco di pochi giorni. Assistenza a malati, anziani, minori e disabili rimane una priorità dell’Amministrazione comunale.

Ma le regole di Aim per i morosi parlano chiaro, si riallacciano i contatori solo se viene ripianato il debito precedente o se si riesce a rateizzarlo con un anticipo. 

E il Comune, in questo caso, è un utente come tutti gli altri e ha dovuto sborsare solo nel 2013 per il pagamento delle bollette nei campi nomadi: 59 mila euro per 29 famiglie. 

fonte: giornaledivicenza e … (CLICCA QUI)


Il Governo Veneto Provvisorio provvederà all'iscrizione a ruolo giudiziaio di questo amministratore italiano che da buon comunista che dimostra di essere, (ex democristiano), spende i soldi della Comunità Veneta Vicentina per mantenere foresti invece di pensare ai propri Cittadini.
Provvederà anche alla prescrizione dell'obbligo di resistituzione di tasca propria di questi fondi sottratti ai Veneti.
WSM
Venetia 20 gennaio 2014
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.