ATTUALITA

IL MIRACOLO DI GUARIGIONE PUO’ ESSERE L’EFFETTIVITA’ DEL PRODIGIO DELLA RINASCITA DI UNA NAZIONE.

Quando il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto riceve queste notizie da parte di un proprio membro, siamo tutti confortati dalla certezza che “Lassù” siamo certamente amati e ben visti e che anche il nostro cammino di Liberazione è gradito e incoraggiato da Dio.
Ho sempre insistito nelle mie preghiere per aver conferma se ciò che stiamo realizzando in onore e verità come esseri umani, anche attraverso il MLNV, sia cosa buona giusta … e devo dire che i segnali e le conferme non mancano.
La Madonna ha dato un grande e concreto segnale di guarigione per rafforzare la nostra fede e la nostra speranza.
Qualunque sia il concetto che ciascuno di noi ha nei confronti di Dio, posso asserire in tutta sincerità che qualsiasi miracolo, che può affermarsi per tale, insegna che nulla è impossibile.
Ogni preghiera e implorazione incoraggia sempre l’esito del nostro proposito e ogni miracolo amalgama ad esso la concretezza del prodigio.
Non può esserci miracolo se ciò che tramuta una speranza non si concreta nel tangibile.
Allora chiediamo questo miracolo anche per il nostro futuro, per veder riconosciuta la nostra lotta di liberazione come la speranza non disattesa dell’intero Popolo Veneto.
Bisogna così insistere col fare sempre del bene e gratuitamente perché nulla ci viene dato col peso dell’oro ma con la leggerezza del dono fatto con amore.
Un miracolo è un atto d’amore incondizionato e ci insegna che ciò che riceviamo dobbiamo saperlo donare gratuitamente.
Siamo tutti noi, amici e “nemici”, chiamati in questo tempo e in questo luogo per realizzare il nostro destino ma consapevolmente dobbiamo riconoscere in esso la validità di ciò che portiamo a compimento.
Il nostro libero arbitrio, il nostro onore e il rispetto incondizionato dei diritti umani, civili e politici di ogni essere umano sia per noi il nostro principio di effettività che concretizza questo processo evolutivo, così come ogni miracolo realizza nel concreto il proprio prodigio.

WSM
Venetia, 21 agosto 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

 

da Gianni Chinellato
… Il tutto documentato dai presenti e in presenza di una dottoressa…ricordati Gabriele che senza fede nulla può accadere …io sono stato salvato dalla stessa Madonna nel terribile incidente tra due mezzi pesanti nel quale sono stato coinvolto il 23 Maggio 2016 sulla statale Feltrina sotto il monte Santo di Monfenera e come essenze dell’Universo il nostro cammino nella vita terrena e nelle mani di Dio.

 

 

 

 

OSSERVATORIO DIRITTI UMANI

Il Movimento de Liberasion Nasionale del Popolo Veneto per il tramite del Governo Veneto Provisorio ha istituito la Cernide “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI”.
Verrà presto formalizzata la richiesta di creare un Tribunale per i diritti Umani nell’ambito dei nostri Territori della Repubblica Veneta.
Verrà richiesta la creazione di una Commissione Popolare Veneta di indagini per il Veneto sulle case famiglia e sui minori sequestrati … in merito è allo studio la fattibile istituzione di una Sezione Federale Speciale della Polisia Nasionale a disposizione dell’Osservatorio dei Diritti Umani.
Nel frattempo è istituita una Sezione “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI” per le pubblicazioni sulla nostra Gaxeta Uficiale, (clicca qui).

WSM
Venetia, 17 agosto 2019
Sergio Bortotto
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

IL DOVERE MORALE DI RIVENDICARE LA NOSTRA AUTODETERMINAZIONE.

Il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche quelle dell’U.C.C. .
I rigetti di notifica, prodotti da Cittadini del Popolo Veneto, non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano e non sono destinati a produrre effetti ostativi e/o di annullamento laddove le autorità di occupazione straniere italiane ne ignorano la valenza giuridica.
I rigetti di notifica sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
L’esito dei rigetti fatti non dipende in alcun modo dal MLNV o dal GVP che viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (atto dovuto) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
Questa procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio.
L’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività, per di più ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’effettivo esercizio del potere di governo.
L’autorità e il potere, così come attualmente esercitati in ambito straniero italiano, è tale per imposizione e intimazione ma è sprovvista di un elemento fondante del principio democratico … non deriva dal mutuo consenso.
In democrazia è il Popolo che, attraverso il mutuo consenso, conferisce agli organi deputati di far rispettare le leggi la capacità giuridica di conseguire scopi sociali secondo i comuni interessi … altrimenti siamo in dittatura e/o in condizioni di occupazione di uno stato straniero.
Ogni rigetto di notifica, dunque, non è necessario che sia ricevibile dall’autorità straniera italiana, l’importante è che configuri la sua irritualità procedurale rispetto a quella imposta dallo stato straniero italiano.
La non ricevibilità del rigetto di un Cittadino del Popolo Veneto non inficia l’esito degli effetti prodotti che per quanto sembra non siano destinati a produrre conseguenze in ambito italiano ne confermano la valenza giuridica.
E’ proprio l’atto delle autorità italiane che è irricevibile da parte di un Cittadino del Popolo Veneto perché per sua natura è antidemocratico e illegale e va rifiutato.
Lo stato straniero occupante italiano potrà anche poi imporre con la forza, così come realmente fa, ma deve anche accettare le conseguenze delle sue azioni che sono vietate anche da norme di diritto internazionale.
Ecco la ragione giuridica del MLNV e del GVP che per legge agiscono in nome e per conto di un intero Popolo che ha diritto all’autodeterminazione e per legge sono tutelate dallo stesso diritto internazionale.
Quindi, non può essere irricevibile un atto dovuto ed esercitato secondo le norme del diritto internazionale con valore “jus cogens” … bisogna solo rispettare la legge e anche la costituzione italiana impone il rispetto di tali norme che non sono derogabili.
Inoltre, non esistono apposite sedi giurisdizionali in ambito italiano perché tutte sono emanazioni “ab origine” dell’illegale imposta presenza e autorità dello stato italiano sui Territori della nostra Patria.
Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.
Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
La Serenissima Repubblica Veneta, è giuridicamente ancora vivente e non ha mai cessato di esistere.
Non esistono, infatti, atti di cessione di sovranità così come previsti per consuetudine dal diritto internazionale e l’annessione di territori di un’altra Nazione, “manu militari” per legge non può produrre effetti giuridici e di legittimità.

WSM
Venetia, 16 agosto 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

RECUPERO CREDITI: LA PREPOTENZA NON PAGA

Arrivano le prime sanzioni per le società di recupero crediti che, pur di incassare, pongono in essere tecniche di pressione che vanno oltre il legittimamente accettabile.
A farne le spese è questa volta la società di recupero crediti Fire S.p.A., condannata dall’Antitrust al pagamento di una multa da trecentomila euro per aver aver spedito a migliaia di consumatori degli atti di citazione, cui non ha quasi mai fatto seguito l’effettivo avvio di una causa. I giudici di pace indicati erano poi sistematicamente incompetenti per territorio, visto che nelle cause contro i consumatori l’unico giudice competente per territorio è quello di residenza del consumatore.
La condotta della società, che operava su incarico di note finanziarie e società del settore energia, è stata ritenuta dall’Antitrust pratica commerciale aggressiva, in quanto finalizzata a indurre forzatamente i consumatori a determinarsi a pagare, anche in presenza di eventuali contestazioni, pur di non vedersi costretti a difendersi in una lontana e dispendiosa causa. Una pressione psicologica che forzava insomma le scelte dei malcapitati cui venivano recapitati questi atti di citazione.Non è la prima volta che comportamenti del genere, ancorché in presenza di legittime pretese creditorie, vengono posti in essere da società di recupero crediti, che talvolta addirittura inventano presunte ingiunzioni di pagamento provenienti da fantomatiche autorità.
Se siete vittima di comportamenti di questo tipo, non esitate a segnalarlo alla Casa del Consumatore, che saprà aiutarvi, tutelarvi e consigliarvi.
Vi ricordiamo inoltre che, se siete vittime di incessanti solleciti telefonici di pagamento, potete farli smettere inviando una diffida scritta.
GUARDA QUI

5G – PROPOSTA DI DECRETO … DITECI LA VOSTRA

CONSIDERATO
• Che a seguito dell’approfondita ricerca sugli effetti nocivi delle radiofrequenze sugli animali e soprattutto sull’uomo svolta dall’Istituto Ramazzini di Bologna attraverso il Centro di ricerca sul cancro “Cesare Maltoni”, si è appurato che le radiofrequenze di quinta generazione denominate appunto “5G” danneggiano in modo irreparabile l’organismo sia dell’umo che degli animali.
 • Che i ricercatori dell’Istituto Ramazzini hanno riscontrato aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m.
• Che gli studiosi italiani hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell’NTP come l’iperplasia delle cellule di Schwann sia nei ratti maschi che femmine e gliomi maligni (tumori del cervello) nei ratti femmine alla dose più elevata.
• Che questi studi sperimentali forniscono prove sufficienti per richiedere la rivalutazione delle conclusioni della IARC (International Agency of Research on Cancer) sul potenziale carcinogenico della RFR (Radiazioni a Radiofrequenza) negli esseri umani.
Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, attraverso il suo organo esecutivo Governo Veneto Provvisorio
VIETA
Al Governo italiano l’installazione di antenne o ripetitori con radiofrequenza di 5^ generazione denominata appunto “5G” o superiore nei territori appartenenti alla Repubblica Veneta e precisamente nei 1651 Comuni delle province di BELLUNO, BERGAMO, BRESCIA, CREMA, CREMONA, GORIZIA, MANTOVA, PADOVA PORDENONE ROVIGO TREVISO UDINE, VENEZIA, VERONA, VICENZA, TRIESTE, ad astenersi dall’effettuare tale installazione.
INOLTRE
• In qualità di osservatore ONU;
• In base alla direttiva DIRETTIVA A/RES/53/144 Art. 1 – dell’8 MARZO 1999,
• Considerato che il MLNV è organo riconosciuto a livello internazionale per l’autodeterminazione dei popoli ed in questo caso del Popolo Veneto e quindi gode della tutela delle leggi di Diritto Internazionale.
La non ottemperanza a tale diffida verrà segnalata all’Assemblea della Nazioni Unite e pubblicata nella “GaxetaUficiale” del Governo Provvisorio Veneto.
In caso il Governo Italianovìolatale decreto del GVP, si autorizzano i cittadini di Nazionalità Veneta a rimuovere eventuali antenne installate in modo fraudolento.
 

IL DIVIETO AL FILOSOFO RUSSO DUGIN … SISTEMA IN AGONIA.

Il divieto al filosofo russo Dugin è l’ultimo atto di un sistema in agonia
In questa Italietta in cui i teorici del nulla relativistico continuano a spadroneggiare sui grandi giornali e in tv e nella quale scuola e università sono ancora saldamente in mano a una post-sinistra fuori dal tempo, non ci si deve sorprendere se chi è custode di un pensiero libero venga messo all’indice.
Così come non ci siamo sorpresi che una casa editrice sia stata messa fuori dal Salone del libro di Torino perchè definita portatrice di idee ritenute “fasciste”, non ci meravigliamo che un pensatore e un filosofo politico come Alexandr Dugin, abbia trovato le porte chiuse all’università di Messina.
E’ il trionfo dell’ipocrisia, del politicamente corretto di una società che preferisce cuocersi nel proprio brodino, perchè evidentemente incapace di correre il rischio di mettersi a confronto con chi è portatore di pensieri e idee non conformi al proprio.
Il fatto che l’ateneo messinese abbia revocato la concessione di un’aula per un incontro con il filosofo russo Dugin è solo l’ultimo atto di una farsa, che certi pseudointellettuali mettono in atto da tempo, cioè quella di gridare “al lupo al lupo” ogniqualvolta qualcosa sfugga dal controllo del proprio schema ideologico.
Il definire, poi, Dugin “nazista” è il comodo lasciapassare per mettere in atto la propria censura, con la certezza del trovare il plauso di grandi giornali e opinione pubblica.
Se poi a chiedere il divieto sono i ben noti “partigiani” messinesi (???), allora come poter dar torto ai difensori della libertà?
Ecco, che il divieto diventa quasi una strada obbligata.
E’ la stessa logica per la quale la presentazione di un libro di ricette futuriste a Palermo viene scambiata per un pericoloso incontro fascista e vietata in una scuola pubblica, con buona pace dei palati che resteranno a bocca asciutta.
In verità, la censura a cui si assiste negli ultimi tempi in Italia è solamente segno di una debolezza sempre più palpabile da parte di un sistema incapace di produrre valori e di interrogarsi sul perchè della propria agonia. 
Dugin, a questo proposito, è proprio l’uomo giusto al momento giusto per far venire fuori una simile contraddizione:  scrittore e politologo russo, ispiratore, per molti, di alcune posizioni di Vladimir Putin, inventore della Quarta Teoria Politica e strenuo avversario della globalizzazione e del neoliberalismo planetario, è il teorico dell’Eurasia, un’alleanza geopolitica russo-europea estesa fino all’Iran, in grado di contrastare il dominio planetario del gigante a stelle e strisce.
Niente di più pericoloso per chi fino a ora ha preferito vivere beatamente nel letto di rose del pensiero liberal.
Ecco, l’Università di Messina, nel chiudergli le porte avrebbe «tenuto conto anche delle numerose perplessità manifestate da molti docenti e delle controverse posizioni ideologiche del relatore».
In pratica, il filosofo russo sarebbe colpevole di credere nelle proprie idee, di aver rivalutato il pensiero di un altro grande, Julius Evola, e soprattutto, di costituire un pericolo per la tranquilla e notoria “pace messinese”, di cui sono senz’altro garanti e difensori i compagni delle associazioni partigiane.
Se non fosse tutto vero, sembrerebbe l’incipit di uno spettacolo di cabaret, visto che si sfiora il ridicolo…
Poco male, comunque: nonostante la revoca dell’uso dei locali dell’università l’appuntamento con Dugin si terrà comunque: sarà alle 18,30 non più a Messina ma nella sede del consiglio regionale a Reggio Calabria: si discuterà di geopolitica e della crisi del modello globalista.
Insomma, una conferenza che definire pericolosa è divertente e nella quale non c’è alcuna traccia del preteso spauracchio neonazista annunciato dai “partigiani” di casa nostra sempre pronti a dare patenti di fascismo a chiunque sfugga al loro controllo ideologico.
La vera cultura non si nutre di censure ma di scambio di idee.
Dugin sia dunque il benvenuto da parte di chi non ha bisogno di avere dettata l’agenda da “partigiani” dell’ultimo minuto, ma è in grado di farsi un’idea liberamente.

Tratto da CLICCA QUI
 
 
 
 
 
 
 
 

SIAMO STANCHI DEI SOPRUSI ITALIANI

Questa sera ho avuto l'ennesima conferma dell'assurdità della presenza delle forze d'occupazione italiane sui nostri territori.
Ho chiamato presso il parco i carabinieri per un furto in atto ad un negozio che solo due sere fa ne aveva subito un altro e con tanto di sopralluogo dei militari della "benemerita".
Invece di aiutarmi nel completare il giro, dimostrando un totale disinteresse per il rischio e la probabilità che i malintenzionati fossero ancora nei pressi, mi hanno fatto perdere tempo perchè non accettavano il tesserino del MLNV che avevo con me e siccome guidavo l'auto del parco pretendevano la patente di guida che, ovviamente, non avevo con me, come il portafoglio e altri effetti personali, lasciati in ufficio, a circa 100 metri in linea d'aria.
L'allarme mi aveva fatto correre sul posto visti i recenti accadimenti al negozio.
Incuranti di tutto, dopo aver loro contestato il difetto assoluto di giurisdizione, hanno anche falsamente dichiarato a verbale che mi sono rifiutato di firmare la dichiarazione resa ovvero: "contesto il difetto assoluto di giurisdizione".
Io ho detto che non avrei firmato il verbale pur confermando la dichiarazione resa oralmente.
"Tu militare italiano mi hai chiesto se avevo qualcosa da dichiarare ?
Io ti ho risposto e tu l'hai messa a verbale.
Non ti devo null'altro."
Perché un Veneto dovrebbe firmare la propria dichiarazione in un verbale dei carabinieri italiani ?
Il verbale è illegale e non può produrre effetti giuridici se non in ambito italiano, ma noi non siamo italiani e qui siamo nei Territori della Repubblica Veneta, occupati illegalmente dallo stato straniero italiano.
Ovvio che i due militari italiani hanno dimostrato di non conoscere il significato del contestato difetto assoluto di giurisdizione ma nonostante le minacce di ulteriori accertamenti e provvedimenti a mio carico (???), hanno deliberatamente violato l'art.2 punto 4 della Carta delle Nazioni Unite, nonostante mi sia qualificato per ciò che sono, ovvero il Presidente del MLNV e del Governo Provvisorio.
Ma a loro non interessava …
e noi Veneti siamo veramente stanchi di questa arroganza.
Altri da iscrivere a ruolo giudiziario.
WSM
Venetia 10 giugno 2019 ore 22.30 circa
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
ed ecco formalizzato il rigetto di notifica a pubblica menzione.
REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO
Oggetto: CERTIFICATO DI REGISTRO NR.2019611103024
Si attesta che in data 11.06.2019, SERGIO BORTOTTO, nato/a il 15.07.1961, persona di nazionalità e cittadinanza Veneta, codice unico personale 20090929234041, ha formalizzato la registrazione del rigetto di notifica presso il Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento di Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949.
La persona interessata ha chiesto la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell'emissione dell'atto e della successiva notifica o del suo tentativo.
A tale rigetto di notifica il sistema informatico ha attribuito automaticamente il seguente codice unico: 2019611103024 

ATTO RIGETTATO
data dell'atto rigettato: 10.06.2019
contrassegnato da nr./codice: VERBALE NR.870792525
emesso da: LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE
a firma di: APSQS MAURAC(?illeggibile) E.(?) – CRS MARINELLO A.(?)
la cui notifica è stata eseguita o tentata a mezzo: APSQS MAURAC (?illeggibile) E.(?) – CRS MARINELLO A.(?)
in data: 10.06.2019
La Segreteria di Stato in data 11.06.2019
Oggetto: RIGETTO DI NOTIFICA
at
LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE, Via Cornarotta, 24, 31100 Treviso TV – sttv5451@carabinieri.i

Io sottoscritto/a SERGIO BORTOTTO, nato/a il 15.07.1961, persona di nazionalità e cittadinanza Veneta, codice unico personale 20090929234041
TENUTO CONTO CHE
la formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale ITALY REPUBLIC entro il termine previsto così da diventare Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
la sedicente Repubblica Italiana un tempo sovrana, dal 1934 è CORPORATION con denominazione “ITALY REPUBLIC OF CIK#: 0000052782” (d’ora in avanti I.R.) regolarmente registrata su www.sec.gov quale corporation di tipo governativo (quindi una semplice azienda privata di qualsiasi sovranità).
grazie alla registrazione della I.R. al S.E.C. (Securities Exchange Commission) essa deve sottostare e rispettare le leggi e le regole internazionali della U.C.C. (Uniform Commercial Code).
la totale, assoluta e reiterata inosservanza e trasgressione da parte dello stato straniero occupante italiano della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, sebbene sia stata da esso ratificata, pone in essere la conseguente condizione di schiavitù nei confronti degli Esseri Umani e per questo pignorata.
tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facente parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano, sono tutte aziende ad essa subordinate e pertanto operanti in difetto assoluto di giurisdizione
tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
che tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
Il Governo Italiano anche se “de facto” esiste ancora perché i rappresentanti delle sue istituzioni fanno finta di nulla confidando nella ignoranza di tutti i cittadini compresi i loro subordinati, “de jure” non esiste più, quindi privo, nullo e senza valore (vedi documenti con forza di legge UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035).
Il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., mai confutato entro i termini di legge e quindi diventato Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta il quale recita: “Qualora un qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di ‘Governo’ pignorato, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui descritto, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.
Lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia
 
CONSIDERATO INOLTRE
Che nei territori Veneti, l’antica Repubblica Veneta detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697, non ha mai cessato di esistere ed è tutt'ora esistente.
Che tutti i Territori della Serenissima Repubblica Veneta, rivendicati dal Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) in virtù del proprio diritto all'Autodeterminazione sono sotto la giurisdizione del GOVERNO PROVISORIO VENETO quale apparato istituzionale preposto ai sensi delle norme del diritto internazionale dal Movimento de Librasione Nasionale Veneto (di seguito MLNV).
Che ogni Movimento di Liberazione Nazionale è l’organo riconosciuto dal diritto internazionale quale titolare del diritto all'autodeterminazione di un Popolo soggetto all'occupazione di uno stato straniero, da un regime razzista e/o colonialista.
Che il sottoscritto rigettante, è volontariamente registrato all’Anagrafe del Popolo Veneto, rinnegando l'imposta cittadinanza italiana e riconoscendosi di Nazionalità e Cittadinanza Veneta, sotto l’egida del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del GOVERNO PROVISORIO VENETO (GVP).
 
FORMALIZZO COSI' IL PRESENTE ATTO CHIEDENDO
1) – a LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE tutta la documentazione relativa all'atto di cui al rigetto;
2) – al proprio Governo di assicurarsi che lo stato italiano non ignori e consenta il reiterarsi delle violazioni poste in essere come per l'atto di cui al rigetto:
3) – che sia riconosciuta l'inconfutabilità dell'illegale azione posta in essere da LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE per le ragioni in premessa.
 
RIGETTANDO QUESTA OFFERTA DI CONTRATTO
1) – negando il consenso al presente procedimento senza pregiudizio UCC 1-308;
2) – negando l'autorizzazione al trattamento dei proprio dati personali UCC 1-103.
RITENENDO
questo rigetto, atto notorio inalienabile, inconfutabile, innegabile e inoppugnabile.
 
E IN CONSEGUENZA DI CIO'
la «proposta di contratto» o comunque vogliate chiamare l'atto per cui si rigetta è NULLO AB ORIGINE.
Si chiede inoltre la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell'emissione dell'atto e della successiva notifica o del suo tentativo, al fine di assicurare l'ulteriore a praticarsi in seno alla Giustizia Veneta
 
SONO INOLTRE A PRECISARE QUANTO SEGUE:
Ho chiamato presso il parco commerciale di Willorba i carabinieri per un furto in atto ad un negozio e di cui si era attivato l'allarme sonoro.
Solo due sere prima il medesimo negozio aveva subito un altro furto con danneggiamento delle strutture del parco e con tanto di sopralluogo dei militari della "benemerita" della locale stazione.
I due militari hanno dimostrato un totale disinteresse e una superficialità inaudita nel voler procedere agli ulteriori accertamenti sul posto, nonostante fosse palese la possibilità che i malviventi si trovassero ancora all'interno del punto vendita.
La loro giustificazione, ribadita anche al titolare dell'attività raggiunto telefonicamente, è stata che in assenza della sua presenza, non sarebbero entrati per ulteriori verifiche.
Inoltre, invece di aiutarmi nell'ispezione dei luoghi che era il motivo per cui erano stati chiamati, mi hanno trattenuto per identificarmi.
E' stato evidente fin da subito l'insofferente atteggiamento dei due militari italiani rispetto al mio palesarmi per ciò che sono, indossando in quel momento la maglia con gli stemmi del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provvisorio (GVP) e avendo ben in vista sulla t-shirt il tesserino stesso.
Dopotutto ero ancora presente al parco perché impegnato nella sede del MLNV-GVP per alcune pratiche quando venivo allertato dalla sirena dell'antifurto del negozio.
Nonostante facessi presente ai due militari italiani che i malviventi potevano ancora trovarsi sul posto e probabilmente essere intenti a dileguarsi dal piano superiore, questi, con assoluta indifferenza, mi hanno chiesto di esibire un documento e non di declinare le generalità.
Esibito l'unico documento in possesso in quel momento e cioè il tesserino del MLNV-GVP, il militare ne traeva i dati anagrafici completati dalla richiesta verbale di quelli relativi alla residenza.
Dunque, l'obbligo anche per la legge italiana era stato regolarmente assolto … lo scrivente aveva declinato le proprie generalità.
Ma la provocazione dei carabinieri si è fatta a quel punto offensiva.
Il capo pattuglia asseriva che siamo in italia e che avrei dovuto esibire documenti italiani.
Confermando chi sono e che non corre obbligo di circolare con i documenti ma di dichiarare le proprie generalità, il militare, con incauta arroganza, pretendeva allora la patente di guida visto che stavo guidando l'auto del parco.
Non avendola al seguito, come altri documenti e perfino il portafoglio lasciato in ufficio per essermi precipitato al negozio, mi tratteneva sul posto (sul tetto dell'edificio) per verbalizzare la contravvenzione stradale.
La pattuglia dell'arma ha perso più tempo a compilare il verbale perché non avevo la patente al seguito, che interessarsi del furto per cui erano stati chiamati e mi impediva nel frattempo di completare l'ispezione alla ricerca dei malviventi.
Non contento, il militare più alto in grado, (un appuntato scelto credo), mi minacciava di ulteriori non meglio specificati provvedimenti, soprattutto in riferimento alle mie affermazioni tese a contestare la loro pretesa di considerarmi italiano e che mi trovassi in territorio italiano.
Quindi zitti e chinare il capo e obbedire agli occupanti … vietato il diritto di critica e di esprimere il proprio pensiero e disappunto.
Pur mantenendo la calma e non volendo assecondare le provocazioni del militare italiano, questi si infastidiva ancor più quando alla sua richiesta affermavo la mia dichiarazione da rendere a verbale: "contesto il difetto assoluto di giurisdizione".
Visibilmente nervoso il capo pattuglia richiedeva cosa avessi voluto dichiarare, ottenendo la medesima risposta.
Alla richiesta di voler sottoscrivere la dichiarazione, replicavo che non avrei firmato il verbale ma che avrei atteso copia.
L'appuntato, spazientito, replicava che avrei dovuto firmare la dichiarazione fatta ma veniva reso edotto che non risulta correre l'obbligo di sottoscrivere il verbale.
Nonostante ciò egli insisteva perché sottoscrivessi la dichiarazione fatta e non il verbale … ma ciò è irrituale.
"Tu militare italiano mi hai chiesto se avevo qualcosa da dichiarare ?
Io ti ho risposto e tu l'hai messa a verbale.
Non ti devo null'altro."
Non si capisce perché un Veneto dovrebbe firmare ciò che ha la possibilità di dichiarare anche in un verbale dei carabinieri italiani.
Inoltre e non so quanto inconsapevolmente, l'appuntato reiterava le provocazioni ribadendo la lecita del suo operato e che per loro non aveva alcuna importanza che io fossi il presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio, rifiutando di riconoscere valenza alle stesse norme del diritto internazionale e alle loro stesse leggi che ne ratificano i principi.
Reiterava inoltre la minaccia di prendere provvedimenti per la mia contestazione e pretesa di non qualificarmi italiano ma per ciò che sono, ovvero un Cittadino del Popolo Veneto e tra l'altro Presidente del MLNV e del Governo Provvisorio.
L'appuntato, inoltre, aggiungeva di suo pugno sul verbale che non intendevo sottoscrivere la dichiarazione resa scrivendo: "si rifiuta di firmare la dichiarazione".
Io mi sono rifiutato di firmare il verbale e non la dichiarazione, considerato che non è prevista l'apposizione delle proprie firme a corredo dell' asserzione resa.
È ben diverso e non corrisponde a verità quanto scritto a verbale perché non previsto e in spregio del rispetto delle mie idee e opinioni che non hanno bisogno di essere suffragate da qualsivoglia pretesa ancor più se di militari dello stato occupante italiano.
11.06.2019
In fede: SERGIO BORTOTTO
 

BASTA CON I SOPRUSI DELLO STATO ITALIANO

Dopo le utilme notizie di ieri sera, riguardo all'arresto di Andrea Castellani, questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto per il tramite del suo apparato istituzionale, Governo Veneto Provisorio (GVP), eserciterà quanto in suo diritto e autorità per pretendere l'immediato rilascio di Andrea, consti il difetto assoluto di giurisdizione delle autorità italiane sui territori della Repubblica di Venezia.
Queste continuano ad agire in difetto assoluto di giurisdizione e devono rendere immediatamente conto a questo GVP di tali azioni criminose commesse sui nostri territori.
Forza e coraggio … tutti uniti nella lotta di liberazione e per la difesa dei nostri diritti come esseri umani.
WSM
Venetia venerdì 17 maggio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GV
 

FABULA DOCET

Si dice che il tempo sia il miglior medico
… e quel che "è stato è stato".
Al passato attribuiamo l'inalterabilità di ciò che "è stato"
ma la sua immutabilità non sempre si sottrae al giudizio del presente …
e se suggestionato e preda del suo vissuto il presente limita e non evolve a compimento.
Di ogni vissuto il passato non è estraneo e "se ciò che è stato" è ad esso contemporaneo
il presente non è separato dal suo opposto … ovvero "ciò che non è stato" di quel vissuto.
Se d'ogni verità anche il contrario è vero,
anche di ogni vissuto passato, il suo opposto è vero nel presente.
Un vissuto del proprio passato
può essere il contrario nel proprio presente.
L'inalterabilità del passato può essere il suo opposto adesso.
Basta volerlo.
Fabula docet.
WSM
Venetia 1 maggio 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
 

IPOCRISIA ITALIANA … PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE!

E la Festa Nazionale per i Veneti è stata celebrata con la nostra proverbiale riservata solennità nonostante l'insalubre presenza del capo dello stato straniero italiano nei nostri Territori.
L'ipocrisia è un malcostume che anche le più alte cariche della fallimentare e pignorata "azienda italia" difficilmente riescono a celare.
Sono come i sepolcri imbiancati di biblica memoria.
Ed è proprio come si preventivava nel comunicato del 29 marzo u.s.; i media asserviti all'italico occupante danno ampio spazio alla visita del presidente straniero italiano Mattarella.
Ecco la dimostrazione di come questa italia ha un esasperato bisogno di rianimare la propria credibilità.
Come al solito, però, predicano bene e razzolano male.
Col rigurgito di falsi miti risorgimentali, col ricordo di vittorie mai realmente avvenute e la celebrazioni di guerre combattute prima da una parte e poi dall'altra … questa italia tenta di lavarsi la coscienza riempiendosi la bocca di valori e prerogative che ogni giorno calpesta deliberatamente anche contro il Popolo Veneto.
E' una realtà alla quale siamo ora forzati e della quale il Popolo Veneto sta prendendo coscienza giorno dopo giorno.
Ed è un dilagare di voglia di Serenissima, di Repubblica Veneta, di San Marco, è il risveglio di un Popolo che non accetta più di essere sottomesso e assoggettato soprattutto all'italica impostura.
Il fallimentare "sistema italia" è un cancro col quale siamo ora costretti a convivere perché imposto con la frode e con la forza.
E i predicozzi del presidente italico svelano l'ambiguità di un ruolo che i Veneti non gli hanno conferito perché della libertà di cui tanto parla è un bene a noi negato.
E con la nostra Festa Nazionale, San Marco, festeggeremo prima o poi la vera liberazione … ma dall'italia e sarà festa grande, da tramandare alle future generazioni.
Noi Veneti di oggi abbiamo questa responsabilità … non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo negare alle nostre future generazioni la libertà e i valori autentici della nostra civiltà Veneta perché Noi Veneti non siamo mai diventati italiani.
Se ne torni in italia caro presidente straniero e spero sia l'ultima volta che vorrà mettere piede sul sacro suolo della nostra Patria … non è il benvenuto come la sua propaganda vuole far credere.
WSM
Venetia 26 aprile 2019
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provvisorio.
 
 

VERGONA SPAGNA E VERGOGNA EUROPA – LIBERTA’ PER LA CATALUNYA

Una immagine iconica che lascerà il segno nella storia. 
Jordi Sanchez, presidente pacifista e non-violento della assemblea nazionale catalana, dopo 549 giorni di carcere preventivo subisce la violenza e l’umiliazione di dover apparire in video con la bandiera spagnola e la foto del Re. 
Ricorda tanto l’ISIS. 
Ricorda tanto quei soldati prigionieri costretti a leggere messaggi contro la propria cultura prima di essere sgozzati. 
Vergogna Spagna. Vergogna Europa! 
Quante umiliazioni dovranno ancora subire i Catalani per poter esercitare il diritto umano universale di autodeterminazione? 
Questa immagine vi condanna alla vergogna eterna, sarà il simbolo per le generazioni future della miseria morale dell’Europa del 2019.

Tratto da (CLICC QUI)

LA FRODE DELLE ILLEGALI NOTIFICHE ITALIANE

Ogni giorno veniamo subissati da fastidiosissime e insignificanti notifiche da parte di
organi, “autorità”, enti, società private e/o pubbliche facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporations”.
Premesso e assodato che tutte queste artificiose entità agiscono in difetto assoluto di giurisdizione sui Territori della Repubblica Veneta, sembra che sempre più spesso esse evitino di incontrare i destinatari, fingono di non averli trovati e fanno decorrere i termini delle notifiche inviandole direttamente ai comuni per l'esposizione all'albo.
Tale procedura è illegale perché nessuno ha dato il consenso al comune di residenza (tra l'altro italiano un'entità italiana) di agire a nome e per conto dei destinatari.
Il fatto di non disporre dell'atto, al momento della loro eventuale illegale notifica, non consente all'avente diritto di rigettarlo come "negazione di offerta di contratto" che secondo la norma UCC 1-308 può essere rifiutata dal destinatario.
Solo in tale modo, ovvero rigettando ogni forma di contratto e negandone il consenso, tutta la procedura è nulla.
Noi siamo persone umane e non finzioni giuridiche, ricordiamocelo e solo noi disponiamo di noi stessi.
Chiedete sempre un documento e identificate colui che tenta di notificarVi qualcunque cosa, anche il postino.
Non basta che qualcuno vi dica sono l'ufficiale giudiziario o il postino … nessuno gli ha chiesto il lavoro che fa, ma il suo nome e cognome e un documento per identificarlo … vederete come faranno finta di nulla.
Se vi dicono perché chiedete loro i documenti dite pure che dovete iscriverli a ruolo giudiziario perchè stanno agendo illegalmente.
Portatevi sul sito della Polisia Nasionale Veneta (clicca qui) e fate la segnalazione online.
Potete anche andare sul sito del governo e rigettare la notifica con il modulo online (clicca qui).
Non abbiate paura e fate rispettare i vostri diritti.
WSM
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
 

USATI MARCATORI CHIMICI E NANOPARTICELLE CONTRO I MANIFESTATI

Francia: il governo usa per la prima volta marcatori chimici e nanoparticelle sui manifestanti
A loro insaputa, Gilet Gialli e passanti sono diventati cavie del primo esperimento al mondo sugli esseri umani con nanoparticelle e marcatori chimici il cui effetto sugli organismi biologici è ancora molto poco conosciuto.
21 marzo 2019
Per il governo francese, si tratta di innocui “prodotti di marcatura chimica codificati” che impregnano la pelle, i capelli e i vestiti delle persone interessate per un periodo di tempo variabile da diverse settimane a decenni.
Ufficialmente questa imprecisata tecnologia non è mai stata utilizzata contro degli esseri umani.
Tuttavia, accurate informazioni raccolte da alcuni professionisti della sicurezza indicano che durante l’Act XVIII dei Gilet Gialli, cannoni ad acqua e gas contenenti marcatori di DNA e nanoparticelle sono stati usati contro i manifestanti senza alcun preavviso.
Oltre ai marcatori chimici e alle nanoparticelle, i cui effetti sulla salute umana sono molto poco conosciuti, l’aggiunta di nuove sostanze psicotrope ai gas CS assomiglia a una vera e propria sperimentazione su larga scala di nuove tecniche di controllo sociale, simili a quelle delle peggiori distopie di film e romanzi di fantascienza.
Queste “armi del DNA” sviluppate in Gran Bretagna e ampiamente utilizzate in Israele contengono sostanze chimiche e biologiche la cui nocività per la salute umana è stata volutamente ignorata, specialmente in Israele dove detenuti palestinesi dichiarano di aver contratto vari tipi di cancro in seguito all’etichettatura del loro DNA o all’uso di altre tecniche di controllo che coinvolgono nanoparticelle responsabili di aver danneggiato il materiale genetico delle cellule dei loro organismi.
Il governo francese ha ammesso di avere utilizzato marcatori chimici sui manifestanti a titolo di esperimento durante le dimostrazioni del 1° maggio 2018. Ma la gente doveva essere avvertita che sarebbe stata oggetto di esperimenti proibiti.
Per i difensori di tali procedimenti, i prodotti di etichettatura del DNA o dell’RNA non rappresentano alcun pericolo, ma le loro dichiarazioni non sono supportate da alcuna evidenza scientifica.
Si sa che l’impatto della maggior parte di sostanze biochimiche utilizzate da o sull’uomo può essere rilevato solo dopo anni poiché la maggior parte degli studi non positivi è sistematicamente censurata dalle grandi aziende dell’industria chimica.
L’uso di sostanze psicotiche per il controllo di manifestazioni e rivolte urbane si è rivelato molto più pericoloso sul terreno.
Nel 2014, le forze dell’ordine in Ucraina hanno sperimentato bombe a gas contenenti LSD, fornite da una compagnia israeliana, sui manifestanti a Kiev e il risultato fu catastrofico: i manifestanti presi di mira diventarono molto più agitati e violenti e alcuni cominciarono ad avere forti convulsioni prima di gettarsi a corpo morto sui veicoli della polizia, richiedendo l’uso di munizioni vere per fermarli.
In Brasile, la polizia ha sperimentato già nel 2016 sostanze chimiche che avrebbero dovuto calmare i rivoltosi, ma l’esperimento andò storto e la polizia finì per ridurre le violenze usando di armi da guerra. In realtà, la sostanza utilizzata era un farmaco neurotossico molto pericoloso che aveva un impatto diretto sul sistema nervoso.
In Israele, alcuni dei gas utilizzati contro i manifestanti contengono interferenti endocrini, sostanze allucinogene e LSD al fine di rendere più violenti i manifestanti con l’effetto cercato di giustificare l’uso di cecchini e colpi ad altissima velocità (proiettili in lega speciale che possono avere una velocità iniziale di 1200 m/secondo).
I gas utilizzati in Francia per il mantenimento dell’ordine comprendono il CS2 (clorobenzilidene- malononitrile), un tempo degli irritanti ma recentemente neurotossici, che possono alterare profondamente le capacità di percezione e coscienza.
Altri tipi di nanoparticelle sono sempre più utilizzati per mantenere l’ordine, ma il loro uso rimane segreto perché persino gli stessi agenti di polizia che li usano non sempre conoscono la natura dell’arma non-letale che usano.
Con la marcatura chimica degli individui, le nostre società hanno compiuto un ulteriore passo avanti nel controllo totalitario dell’individuo, fino alle radici dei suoi capelli e al suo DNA.
Tratto da (CLICCA QUI)
 

LA PROVOCAZIONE DEL PRESIDENTE ITALIANO

ll 25 aprile 2019 è SAN MARCO festa per i Veneti che di certo non festeggiano la liberazione italiana.
Il sindaco italiano di Vittorio Veneto afferma che "è una data straordinariamente evocativa rispetto a una lettura storica della fine a Vittorio di quel periodo risorgimentale che vede qui quasi una conclusione epica" … "ci fa onore".
Altri dicono: "è un riconoscimento, i Vittoriesi sono felici",  ma qualcuno è incerto: "ho il dubbio che venga in campagna elettorale".
Come la si mette è una scelta sconsiderata per il capo dello stato straniero e occupante italiano.
Denota che questa italia ha un gran bisogno di recuperare credibilità e mette in moto la più alta carica fra le istituzioni del loro stato.
Come se il presidente della repubblica italiana rappresentasse per noi Veneti un qualcosa meritevole di attenzione … ma noi VENETI non siamo italiani.
Celebrerà sicuramente la vostra festa in una parvenza di solidarietà e di  consenso, circondato dalle vostre istituzioni illegalmente presenti o da scolaresche ai cui bimbi ignari sono messe in mano le bandierine del tricolore, educati ad un falso storico che celebra, come dice il sindaco, quasi una conclusione epica del periodo risorgimentale.
E i media asserviti all'italico occupante daranno ampio spazio ad un simile evento perché l'italia dà prova di aver un esasperato bisogno di rafforzare i falsi miti di un risorgimento che tale non è, così come volete che sia raccontato e ricordato è una menzogna.
A noi Veneti non fa onore che venga ancora a calpestare le nostre terre, proprio il giorno del 25 aprile festa del nostro Patrono, San Marco.
Non a caso avete abbinato la vostra festa della liberazione ad una delle giornate più importanti per la nostra Patria e allo scopo di cancellare e di sostituire dalla memoria dei Veneti ciò che rappresenta la loro vera Patria.
Il neo colonialismo culturale, esercitato con così tanta ipocrisia dallo stato italiano, palesa il grave pregiudizio che pesa su di sé.
Lo stato italiano tramanda la frode che sta all'origine della sua illegale e illegittima occupazione della nostra Patria.
L'italia è uno stato che si è costituito sull'inganno e sulla frode (e non solo in danno del Popolo Veneto) e tutto questo è provato, è dimostrato e documentato e tutti i politici e le più alte autorità italiane lo sanno.
L’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, e ogni sua autorità e istituzione sono abusivi.
Ma l'italia continua a far finta di niente.
In una sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
STIAMO ANCORA ASPETTANDO CHE LO STATO ITALIANO SI SCUSI CON IL POPOLO VENETO PER TALI GRAVISSIME AFFERMAZIONI PERCHE' E' FALSO ED UNA MENZOGNA QUANTO DICHIARATO.
IL POPOLO VENETO NON HA MAI CESSATO DI ESISTERE E NON HA MAI SCELTO DI ESSERE ITALIANO in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
Questa è loro gravissima responsabilità, tacere e far fin finta di nulla.
Si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
Tutta questa gente manca del "coraggio del giusto" perché sa di essere illegalmente costituita qui sulle nostre Terre Marciane.
Tutti a salvare le apparenze tacendo sulle inquietanti verità che rendono tutti loro complici di un delitto pesantissimo che si perpetua giorno dopo giorno contro il Popolo Veneto.
Non si può essere italiani perché qualcuno ce lo impone … noi Veneti siamo un Popolo da sempre e abbiamo il diritto di essere ciò che siamo, una Nazione fra le Nazioni.
L’italia da sempre tenta di “estinguere” il Popolo Veneto attraverso l’indebita appropriazione della paternità culturale della civiltà Veneta e attraverso l’annichilimento delle proprie tradizioni, della propria lingua, dei propri usi e costumi.
E il 25 aprile, la nostra festa più importante, lo farà anche la più alta carica dello stato occupante italiano, qui sulle nostre Terre.
Ma il Popolo Veneto esiste ancora oggi e i Veneti sono di nazionalità Veneta e di certo non sono italiani, perché non lo sono mai diventati.
Non è bastata la "festa degli alpini" e l'invasione dei vostri tricolori a spegnere il sussulto d'identità del Popolo Veneto … e non basterà la sua presenza per estinguere la voglia di libertà che è sempre più radicata nel Popolo Veneto.
Comunque vadano le cose non si preoccupi per la sua incolumità, perché noi non abbiamo né il tempo né la voglia di fare ciò che voi state facendo a noi Veneti.
Quando calpesterà ancora una volta il suolo della nostra Patria ricordi le sciagure e i caduti e la devastazione causate dalle due guerre mondiali alle quali ci avete portato, ricordi i morti dei patrioti che hanno combattuto contro l'invasione italiana e le ingiustizie, i suicidi, la diaspora alla quale ci avete costretti, ricordi che noi non siamo italiani ma VENETI.
Viva la Serenissima Repubblica Veneta e fuori l'italia dalla Nasion Veneta.
WSM
Venetia 29 marzo 2019
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV)
e del Governo Veneto Provvisorio (GVP).
 

INSIEME SIAMO UN POPOLO E UNA NAZIONE.

Dio mi ha fatto dono del nuovo giorno e a lui renderò conto se oggi ho fatto buon uso del tempo che mi è dato.
Al mattino spedito e appassionato aleggia il sussurro della PATRIA che fa appello ai suoi figli: ECCOMI, IO CI SONO.
Ciò che un tempo mi fu detto ora trova giusto compimento: "un tetto porta sempre riparo, anche se la casa sembra abbandonata".
La Patria è il tetto ancora solido di quella casa comune che si chiama PATRIA e che può sembrare abbandonata ma che esiste ancora oggi e sussulta dentro i nostri cuori.
Non siamo qui per caso e in questo momento presente siamo chiamati a riscattare con onore ciò che siamo.
Siamo tutti parte l'uno dell'altro con i nostri difetti, le nostre difficoltà, le nostre paure, i nostri desideri e le nostre incertezze.
Ci riscopriamo esseri umani e INSIEME frantumiamo le catene della nostra schiavitù.
Insieme siamo ciò che decidiamo di essere, un Popolo e una Nazione.
WSM
Venetia, 22 marzo 2019
Sergio Bortotto