Il fatto che lo stato straniero italiano insista con l'imporre il suo tricolore e propinarci le favole di un patriottismo italico che non ci appartiene la dice lunga sulla disperata necessità che ha di mantenere intatto il suo palcoscenico che sta perdendo i pezzi.
L'italia fonda le sue radici nell'infame e ignobile prevaricazione del plebiscito truffa del 1866 e da allora, con analoga spregevole e indegna condotta, sopravvive a tanto disonore rapinando il Popolo Veneto ingozzandosi delle sue risorse.
I Valori, i sentimenti patriottici, i meriti che platealmente l'italia tenta di attribuirsi non saranno mai tali perché la nostra Terra è arida per essa e come sterile pianta, non porterà mai buon frutto.
WSM
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
—
Ecco una lettera mandata da un Alpino Veneto alla Tribuna.
Spett.le Redazione
Sono un Artigliere da Montagna classe 1950, io, quotidianamente compro la Tribuna per leggerla e metterla nella mia bottega di calzolaio a Paese.
Questa mia lettera è una protesta contro chi vuole, ancora una volta, servirsi degli alpini per sventolare un tricolore che è sventolato su tutte le campagne ove gli Alpini sono stati mandati, forzatamente, al macello e chi si rifiutava veniva passato per le armi come traditore della patria, ma di quale patria stiamo parlando, quella che ha prelevato milioni di 18/20enni e mandati al macello?
Io non mi riconosco in questa patria di macellai ora con un governo, nemmeno, legittimato che ci propina tasse assurde spingendo migliaia di VENETI e loro cittadini al suicidio.
Ricordo inoltre che gli Alpini erano nati per difendere i confini alpini ed hanno avuto il loro battesimo del fuoco ad Adua in Africa, poi spediti in Grecia, in Albania ed in fine sulle sconfinate nevi della Russia a 40° sotto zero ove ne sono morti a migliaia per assideramento.
Tutto questo per combattere guerre che non centravano nulla con noi ma per i desideri di conquiste dei governanti di allora.
Vorrei, anche, ricordare agli Alpini che sfileranno sotto quel tricolore “TRIDOLORE” che i loro padri sono stati mandati al macello come mio nonno alpino della Julia e tanti altri miei parenti ma come per me tutti, coloro che hanno un cuore, piangono ancora i loro morti e non vanno ad inneggiare sotto quel tricolore che rappresenta uno stato macellaio.
Comunità Alpino Veneta
Presidente
Maurizio Brombin