2015.09.29 – I SEI ANNI DI LOTTA DEL MLNV

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Oggi 29 settembre 2015 il MLNV festeggia i suoi sei anni di lotta.
Sono anni di una tenace e legittima resistenza allo stato straniero occupante italiano.
L’italia, questa inesistente nazione, nutrita dalla sudditanza di Popoli non suoi, di cittadini forzatamente italiani.
Abbiamo ingaggiato una lotta di vitale importanza per il Popolo Veneto perché se così non fosse saremmo destinati all’estinzione.
Anche noi Veneti non siamo mai diventati italiani, perché nessuna forzata annessione dei territori di una Nazione può legittimarne la colonizzazione e ancor più la cancellazione del suo Popolo.
I nostri territori sono stati invasi, occupati e depredati in violazione della neutralità della Serenissima Repubblica, mai vinta in battaglia dallo scellerato regno italico.
Oggi un’ipocrita e indifferente consorteria di potentati ignora i principi della stessa Carta delle Nazioni Unite e in particolare il principio per cui l'annessione illegale di un territorio da parte di uno stato straniero occupante si deve considerare privo di effetti giuridici.
Tuttavia c’è molto per cui indignarsi.
Secondo i diritti umani enunciati col diritto internazionale, è il popolo, il soggetto titolare del diritto all’autodeterminazione, non lo stato.
L’Onu in particolare, diserta le proprie responsabilità perché i Popoli non hanno una propria soggettività giuridica internazionale e non sono titolari di un diritto ad autodeterminare il proprio destino ma sono solo il materiale beneficiario di tale principio di diritto internazionale, i cui effetti, invece, si ripercuotono solo sui rapporti tra stati, ma tant’è che questi, pur ricorrendo le anzidette condizioni ed essendo tenuti ad acconsentire all'autodeterminazione, fanno finta di nulla.
Allora perché il principio di autodeterminazione dei popoli sancisce l'obbligo, in capo alla comunità degli stati, a consentire che un popolo sottoposto a dominazione straniera, a un regime razzista o colonialista (l’italia integra tutte e tre le condizioni nei riguardi del Popolo Veneto) possa determinare il proprio destino ottenendo l'indipendenza?
Spesso sentiamo accampare pretesti secondo i quali è consuetudine che il principio di autodeterminazione non sia applicabile ai paesi sottoposti a occupazione straniera prima della fine della seconda guerra mondiale (irretroattività).
Tuttavia è chiaramente precisato che tale consuetudine non è applicabile ai paesi coloniali ovvero a quei territori la cui sovranità non appartiene più alla popolazione originaria ma ad uno stato straniero che lo occupa militarmente, ne sfrutta le risorse naturali e lo amministra con un ordinamento giuridico particolarmente lesivo e contrario ai suoi usi, costumi e tradizioni, applicando in particolare un imperialismo culturale con l’imposizione di una lingua e di una cultura che non appartiene a quel Popolo … ecco descritta l’esatta condizione in cui versa oggi anche il Popolo Veneto.
All’opposizione che normalmente si sviluppa nei territori colonizzati il dominatore risponde spesso con azioni repressive … esattamente come lo stato straniero occupante italiano sta facendo nei confronti del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto.
Ma c'è di più.
Il Popolo Veneto e i territori veneti non possono essere considerati come elementi integranti e costituenti lo stato italiano la cui sovranità è imposta dalla sua dominazione e dal suo imperialismo culturale.
Il “Popolo Veneto” esiste e si identifica come Nazione composta dalla comunità di “Genti Venete” accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche … il Popolo Veneto non è costituito dalla popolazione residente sui propri territori.
L’italia esercita sprovvedutamente la sua sovranità imponendo una cittadinanza che non può essere il comune riferimento a cultura e tradizioni che non appartengono al Popolo Veneto.
Ricordando la famosa frase di Massimo D’Azeglio “…abbiamo fatto l’italia, ora dobbiamo fare gli italiani…” c’è poco di che stupirsi su quali presupposti sia nato lo stato italiano, privo di un’identità nazionale.
Così come lo stato, anche il popolo italiano è una sua invenzione, un suo brevetto, perché il mosaico identitario italiano ha una sola radice comune e cioè il neo-colonialismo con cui, ancora oggi assoggetta e colonizza i Popoli delle Nazioni pre-unitarie.
Non è l’imposta cittadinanza italiana a costituire il riferimento comune ad una cultura e ad una tradizione storica che non appartiene al Popolo Veneto e non lo identifica.
Memorabili antenati hanno forgiato il nostro glorioso passato e al loro giudizio immortale dobbiamo il riscatto del nostro presente.
Perché questo è il nostro naturale destino, essere ciò che siamo da sempre, un Popolo e una Nazione.
Con onore e rispetto.
WSM
Venetia, 29 settembre 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 

IL LOGO DEL MLNV
2015.04.02 - MLNV-LOGOIl logo del MLNV è rappresentato dal leone di San Marco o leone marciano o leone alato "in moeca", tratto dal simbolo di San Marco Evangelista e secolare rappresentazione della Repubblica di Venezia.
Nell'icona tradizionale "in moeca" della Repubblica Veneta il leone di San Marco è diversamente raffigurato con spada e/o con il Vangelo aperto e l'iscrizione "PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS".
Richiamandosi alla tradizionale raffigurazione storica della Repubblica e ai doveri che il MLNV si è dato nei confronti della Serenissima Patria il logo antepone uno scudo a difesa del simbolo della Nazione.
Nello scudo è raffigurato San Michele Arcangelo, Patrono del MLNV e della futura Polizia Nazionale Veneta.


L'INNO DEL MLNV

testo:
SEM PATRIOTI
LIGAI A STA TERA DA VINCOLI DE SANGUE, FRADEANSA E LIBARTA'
SEMO ORGOIOSI DE ESARE QUEL CHE SEMO
SEMO DA SEMPRE UN POPOLO NA NAXION

NE SCIAVI NE SERVI
PARONI DE NOI STESI
INTERPRETI DESO DEL NOSTRO DESTIN

PERCHE' OGNI POPOLO RECLAMA A SO TERA
E OGNI NAXION SE ERGE LA' DOVE FORGIANDO PASA' E PRESENTE
DECIDE IL NATURAE LEGITIMO DESTIN

NE SCIAVI NE SERVI
PARONI DE NOI STESI
INTERPRETI DESO DEL NOSTRO DESTIN

LIBERI GAVEM DECISO DE ESAR QUEL CHE SEMO
UN GRANDE POPOLO NA GRANDA NAXION