STORIA VENETA FOR DUMMIES!

Print Friendly, PDF & Email

Di questi tempi la sintesi e la semplificazione sono tutto, basti pensare che le forme di comunicazione si sono adattate a messaggi inferiori ai 160 caratteri, a tutto svantaggio della ricchezza dei contenuti, sostituita da un'immediatezza, che troppo spesso fa rima con pochezza.
Per questo motivo, trovo interessante presentare in modo semplificato l'evoluzione storica della situazione del nostro Popolo, con un piccolo scorcio sugli eventuali scenari futuri.
Immaginate una famiglia, che chiameremo casualmente Veneti; è una famiglia di agricoltori che di generazione in generazione, grazie alla loro abilità, ha edificato una bella dimora, sovrastante i campi rigogliosi.
Negli anni, diverse volte hanno dovuto difendersi dai manigoldi, ma grazie all'astuzia e la forza del capofamiglia, che godeva del rispetto dei vicini, se la sono sempre cavata, anzi, spesso hanno contribuito alla sicurezza di tutta la regione.
Facciamo un salto avanti nel tempo
Il capofamiglia è ormai anziano, nella casa vivono i due figli con le loro famiglie, che però ormai sono abituati alla rendita dei campi e pensano che le cose andranno sempre bene, anche se qualche intonaco andrebbe sistemato, da un pezzo ci si dimentica di chiudere il cancello in fondo alla via, e i nipoti sono più alle feste paesane a ballare che non a lavorare nei possedimenti di famiglia.
Così una mattina i Veneti vengono svegliati da un trambusto, escono sul balcone e vedono un centinaio di straccioni intenti a mangiare dalle piante dell'orto.
Qualche anno prima nessuno di loro avrebbe visto il giorno seguente, ma il vecchio Veneto ormai non era più in forze e i suoi figli non avevano mai ammazzato una mosca; in più, gli straccioni erano comandati da un capo-straccione, che si chiamava "l'infame", e che sapeva il fatto suo, tanto che anche qualche nipote pensò di aggiungersi alle sue schiere, visto che gli straccioni lavoravano ancora meno di loro.
In un battibaleno, gli straccioni abbatterono la porta, spaccarono tutte le ossa al primo figlio perché aveva osato protestare, misero TUTTO quello che trovarono dentro a dei sacchi, lasciando solo quello che non si poteva trasportare, spaccarono un po' di quello che restava, poi uscirono e chiamarono il nonno, a cui l'infame disse: "Qui da oggi non c'è più nulla di tuo, regalerò la tua casa ad un'altra famiglia, gli Austriaci, e di quello che crescerà sui campi verranno a prendere una parte ad ogni raccolto, altrimenti…" e indicò il figlio che ancora rantolava dal dolore tra le braccia della moglie.
Infine se ne andarono.