2013.08.08 – LA TRIBUNA INSISTE … POLISIA, CHIESTO IL PROCESSO! AH, AH, AH … MA QUANTE VOLTE VIENE CHIESTO QUESTO PROCESSO?

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DIFETTO DI GIURISDIZIONE

SIETE RIDICOLI,
INFAMI E SCIAGURATI.
E la Tribuna continua a coprirsi di ridicolo trascinando con sé anche le istituzioni d'occupazione straniere italiane che sfidano il MLNV nella sua legittima e legale lotta di liberazione della Serenissima Patria occupata dallo stato razzista e colonialista straniero italiano.
A questa "gentaglia" (e non escludo nessuno, dai giornalisti prezzolati agli ex colleghi della digos ai magistrati stranieri italiani) li invito a ripassarsi meglio le norme del diritto internazionale ed in particolare l'articolo 1.2 della Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (firmata a San Francisco il 26 giugno 1945 ed entrata in vigore il 24 ottobre 1945) che ha valore di legge anche per la vostra ridicola italietta.
Rispoderete alla Gisutizia Veneta (ovunque vi troviate vi scoveremo) per i vostri crimini.
Ricordate che il diritto all'autodeterminazione è un diritto erga omnes, che quindi si può far valere nei confronti di tutti gli altri stati.  
Gli effetti pratici del principio sono che: gli stati oppressori hanno l'obbligo di consentire l'esercizio del diritto all'autodeterminazione, e non devono far ricorso all'uso della forza per negare tale diritto; i popoli hanno un pieno diritto riconosciuto all'autodeterminazione nei confronti dello stato oppressore; gli stati terzi devono sostenere i popoli in lotta per l'autodeterminazione in qualsiasi forma e astenersi dall'aiutare lo stato oppressore.
Gli Stati razzisti, militari stranieri, coloniali, sono obbligati a riconoscere l'autodeterminazione dei popoli. 
I movimenti di liberazione nazionale, in questi casi, vantano diritti maggiori a livello internazionale, rispetto agli Stati oppressori. 
Innanzitutto possono richiedere il non intervento degli Stati terzi in favore dello Stato oppressore, anzi, possono richiedere ad essi un aiuto (non bellico) nei loro confronti.
Il diritto internazionale vieta agli Stati terzi di aiutare gli Stati oppressori, e lascia libera scelta di aiutare o meno i movimenti. 
I movimenti di liberazione nazionale, poi, sono legittimati all'utilizzo della forza per reagire contro lo Stato oppressore. 
L'autodeterminazione impedisce, inoltre, di considerare terrae nullius quei territori in cui non è presente un'autorità sovrana.
Tra le norme consuetudinarie applicabili ai movimenti di liberazione nazionale vi sono, oltre al diritto all'autodeterminazione dei popoli, anche quello di stipulare trattati internazionali e sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono per conto loro…
e tanto per essere chiari:
O.N.U. – PATTO INTERNAZIONALE  RELATIVO AI DIRITTI CIVILI E POLITICI – NEW YORK 16 DICEMBRE 1966
(Ratificato dall’Italia con la legge 881/77 del 25 ottobre 1977)
Parte Prima
Articolo 1
Tutti i popoli hanno diritto di autodeterminazione.
In virtù di questo diritto, essi decidono liberamente del loro statuto politico e perseguono liberamente il loro sviluppo economico, sociale e culturale.
(il Popolo Veneto è detentore di tali diritti)
Per raggiungere i loro fini, tutti i popoli possono disporre liberamente delle proprie ricchezze e delle proprie risorse naturali senza pregiudizio degli obblighi derivanti dalla cooperazione economica internazionale, fondata sul principio del mutuo interesse, e dal diritto internazionale.
In nessun caso un popolo può essere privato dei propri mezzi di sussistenza.
(il Popolo Veneto è detentore di tali diritti)
Gli Stati parti del presente Patto, ivi compresi quelli che sono responsabili dell’amministrazione di territori non autonomi e di territori in amministrazione  fiduciaria, debbono promuovere l’attuazione del diritto di autodeterminazione dei popoli e rispettare tale diritto, in conformità alle disposizioni dello Statuto delle Nazioni Unite.
(l’Italia deve promuovere e rispettare il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto)
Parte Seconda
Articolo 2
Ciascuno degli Stati parti del presente Patto, si impegna a rispettare e garantire a tutti gli individui che si trovino sul suo territorio e siano sottoposti alla sua giurisdizione i diritti riconosciuti nel presente Patto, senza distinzione alcuna, sia essa fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua, la religione, l’opinione pubblica o qualsiasi altra opinione, l’origine nazionale o sociale, la condizione economica, la nascita o qualsiasi altra condizione.
(l’Italia deve rispettare e garantire tali diritti senza alcuna distinzione)
Ciascuno degli Stati parti del presente patto, si impegna a compiere, in armonia con le proprie procedure costituzionale e con le disposizioni del presente Patto, i passi necessari per l’adozione delle misure legislative o d’altro genere che possano occorrere per rendere effettivi i diritti riconosciuti nel presente Patto, qualora non vi provvedano già le misure, legislative e d’altro genere, in vigore.
(l’Italia si è impegnata a rendere effettivi tali diritti riconosciuti al Popolo Veneto)
ASSEMBLEA GENERALE O.N.U. – RISOLUZIONE N.2625 DEL 24.10.1970
Principio dell’uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli.
In virtù dei principi dell’uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli, inseriti nella Carta delle Nazioni Unite, ogni popolo ha diritto di determinare liberamente, senza interferenze esterne, il proprio status politico, e di perseguire il proprio sviluppo economico, sociale e culturale.
Ogni Stato ha il dovere di rispettare questi diritti in ottemperanza delle disposizioni della Carta.
Ogni Stato ha il dovere di promuovere azioni individuali o separate al fine di realizzare il principio dell’uguaglianza dei diritti e dell’autodeterminazione dei popoli, in ottemperanza delle disposizioni della Carta, e di assistere l’O.N.U. nello svolgimento dei compiti che le sono stati affidati dalla Carta per mettere in atto questi principi (…)
L’istituzione di uno Stato indipendente e sovrano, la libera associazione o l’integrazione in uno Stato indipendente, o il costituirsi di qualunque istituzione politica liberamente decisa da un popolo,
costituiscono altrettanti modi di attuare il principio di autodeterminazione da parte di quel popolo.
Gli Stati devono astenersi  dall’esercitare azioni di forza volte a privare i popoli cui questa dichiarazione si riferisce, del loro diritto alla libertà, all’indipendenza e all’autodeterminazione. Nella resistenza che tali popoli opporranno a tali azioni per difendere il loro diritto all’autodeterminazione, essi avranno il diritto di chiedere e ottenere aiuto dalla comunità internazionale in accordo con i principi e gli scopi della Carta delle Nazioni Unite.
CONFERENZA SULLA SICUREZZA E LA COOPERAZIONE IN EUROPA – (HELSINKI, 1 AGOSTO 1975)
VIII.  Eguaglianza dei diritti ed autodeterminazione dei popoli
28.Gli Stati partecipanti rispettano l’eguaglianza dei diritti dei popoli e il loro diritto all’autodeterminazione, operando in ogni momento in conformità ai fini e ai principi dello Statuto delle Nazioni Unite e alle norme pertinenti del diritto internazionale, comprese quelle relative all’integrità territoriale degli Stati.
29.In virtù del principio dell’eguaglianza dei diritti e dell’ autodeterminazione dei popoli, tutti ipopoli hanno sempre il diritto, in piena libertà di stabilire quando e come desider
ano il loro regime politico interno ed esterno, senza ingerenza esterna e di perseguire come desiderano il loro sviluppo politico, economico, culturale e sociale.
30.Gli Stati partecipanti riaffermano l’importanza universale del rispetto e dell’esercizio effettivo da parte dei popoli dei diritti eguali e all’ autodeterminazione per lo sviluppo di relazioni amichevoli tra loro come tra tutti gli Stati: essi ricordano anche l’importanza dell’eliminazione di qualsiasi forma di violazione di questo principio.
Questi diritti appartengono a ogni Popolo e come tale il Popolo Veneto ne è naturale detentore.
Nessun soggetto politico appartenente o facente parte delle istituzioni italiane, Regione, Province, Comuni, partiti o movimenti può rivendicare tali diritti in nome e per conto del Popolo Veneto, (vedi sentenza  n.365/2007 della Corte Costituzionale), altrimenti facendo incorrerebbe nella violazione dell’art.5 della Costituzione attentando all’integrità dello stato italiano.
E’ quindi esclusivamente il Popolo Veneto con le sue istituzioni  che ha il potere di rivendicare i diritti che gli appartengono mettendo sotto scacco della delegittimazione internazionale lo stato italiano.
Dal primo all’ultimo non meritate l’oblio per ciò che siete.
La giustizia non cederà il capestro alla vendetta
e l’ignavia dimenticanza non seppellirà la memoria che vorrete abbandonata.
I vostri nomi saranno scritti nei libri di storia
e per sempre sarete ricordati infami e sciagurati,
miseri inetti senza patria.
WSM
Venetia, 08.08.2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

licenziamento
La Tribuna è un cristallino specchio della situazione italiota. 
Da tempo ormai non più organo di informazione, ma mero mezzo di propaganda, propugna notizie false e tendenziose, raffazzonate alla meglio, perfino eccepibili dal punto di vista formale e linguistico, 
nonostante si facciano paladini proprio di quella inesistente italianità, tanto cara all'editore, che perfino a loro sfugge, vedesi i processi per evasione fiscale a carico del loro gruppo editoriale, più volte inutilmente insabbiati. 
Forse guardando ai fasti dell'Istituto Luce, di fascista memoria, essi mancano però completamente il loro obiettivo. 
Mentre L'Unione Cinematografica Educativa, cercava, usando spesso e volentieri falsità o mezze verità, di creare un sentimento di unità nazionale o quantomeno un'immagine di Stato forte, che potesse servire anche come vetrina all'estero, oltre che come deterrente interno, il giornaletto appendice di Repubblica, assomiglia più alle ultime fasi della dittatura, un'accozzaglia di propagandismo spiccio, propugnato da articolisti al più servili, incapaci quindi di argomentare oltre i diktat dell'editore. 
Leggiamo quindi notizie inesatte o palesemente errate, non verificate, con commenti tendenziosi in barba a tutte le scuole di giornalismo. 
I "giornalisti" si affannano a tessere le lodi di funzionari di stato incapaci e corrotti, strappandosi i capelli in difesa di forze dell'ordine ormai spogliate di qualsiasi utilità al cittadino, e usate solamente come mezzo di repressione verso gli onesti cittadini che hanno deciso di alzare la testa contro gli abusi dello stato italiano. 
Ma la mancanza di una cultura, volutamente tenuta a margine, per creare generazioni di sudditi malleabili, ha il suo prezzo da pagare, questi servetti sono mediocri, la loro ideologia è venduta un tanto al chilo, lecchini di uno stato allo sbando, piegato ai capitali e alle politiche straniere, senza identità, sentimento, dignità o storia (se non costellata di vergogne), esattamente come gli "uomini" di stato che tentano disperatamente di salvare dall'oblio. 
Tutto questo non ha niente a che vedere con chi sta cercando di liberare un Popolo oppresso da 147 anni, ma che ne ha più di mille di storia e tradizioni, una storia grandiosa, a cui tutti possono guardare con orgoglio, una vera identità, che da sempre gli italiani cercano di cancellare, ma nonostante tutto è ancora viva, e fa paura, si sa che l'ignorante teme ciò che non conosce, e proprio questo traspare dalle pagine della Tribuna, ignoranza, e paura. 
WSM
Venetia, 08.08.2013
Davide Giaretta, Provveditore Generale Capo Dipartimento del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

151Ciò che lo stato occupante italiano realizza con i suoi media è semplice distrazione dell'opinione pubblica.
Non potendo colpire direttamente il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, (l'italia sa benissimo di essere in difetto assoluto di giurisdizione), lo attacca escogitando un falso e arrogante profilo accusatorio, un vero e proprio castello di carte, sfociato nella costosissima e fraudolenta inchiesta per "associazione di carattere militare".Tant’è però che le conseguenze fino ad ora sono ben note a tutta l’opinione pubblica … prepensionamento del questore Carmine Damiano, (che memore dei suoi misfatti ha poi perfino ammesso di condividere il principio sul quale si fonda il MLNV), pensionamento dell’ormai ex procuratore capo Antonio Fojadelli, e il recente pensionamento del prefetto di Treviso Adinolfi, tutti personaggi che hanno alacremente “lavorato” contro il MLNV e fatto di tutto per far perdere il posto di lavoro al dott. Paolo Gallina, Vice Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio nonché Comandante di Polizia Locale … unico fra tutti rimasto ancora tenacemente al suo posto.
Quando gli onesti servitori dell’ingrato stato italiano si renderanno conto della sua irrazionale inadeguatezza e di quanto sono quotidianamente vilmente traditi?
Come l’agricoltore adopera la vanga, così questo stato rimesta la situazione creando ulteriore confusione.
Ma il Cittadino, sfinito dai disinvolti giochi di potere di uno stato tiranno e dei suoi media pilotati, ha gli occhi ben aperti.
È consapevole e sempre più forte il suo risveglio di coscienza.
Ormai per voi è tardi.
Il Popolo Veneto da centoquarantasette anni “trattiene il respiro” e ha compreso che il MLNV percorre una strada di libertà e di pacifica ed eroica resistenza che rinvigorisce la speranza e questa speranza rinvigorisce l’orgoglio mai sopito di essere ciò che siamo da sempre, un Popolo e una Nazione.
WSM
Venetia, 08.08.2013
Matteo Montanari, Provveditore Generale Capo Dipartimento del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

“Repetita juvant, si dice, ma come si vede è del tutto inutile per i somari prezzolati”. 
Lo avevamo appena scritto nel comunicato di qualche giorno fa in occasione di un recente ridicolo articolo a firma della pennivendola (s)venduta Tomè Sabrina, pubblicato sul giornaletto di regime la tribuna, sul commiato del prefetto straniero italiano a Treviso, con un’intervista piena di retorica filo stato straniero occupante italiano e di insolenze razziste contro questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV). 
L’intervista faziosa riguardava in realtà la “polisia veneta”, ma la pennivendola prezzolata ci ha tenuto a precisare oggi nell’articolo spazzatura che porta la sua firma che a suo vedere “polisia veneta” o MLNV sono in realtà la stessa “organizzazione militare”: signore e signori, oggi le comiche. 
Un vero e proprio articolo-collage realizzato con la tecnica del copia-incolla attingendo a man bassa da tutti i precedenti articoli spazzatura sulla “polisia veneta” della tribuna, tanto da riempire gli spazi altrimenti vuoti di quel giornaletto da gossip estivo. 
Questo MLNV non ha nulla a che fare con la fantomatica “polisia veneta”, ma tant’è: di fronte a certi limiti umani soggettivi insuperabili non c’è niente da fare. 
Ci sarebbe da ridere a crepapelle, se non fosse per il fatto che anche questo ultimo articolo è un vero e proprio condensato di calunnie, falsità e menzogne all’indirizzo del
MLNV e dei suoi militanti, tipico di certi giornaletti asserviti a quell’italietta Bilderberg mafiosa e criminale. 
Ma vediamo ora come la pennivendola mendace si sbugiarda da sola: 
Questa scrive: “… dopo la chiusura delle indagini, la magistratura ha ora chiesto il rinvio a giudizio di dieci persone.” 
Ma come!?, “dopo la chiusura delle indagini, la magistratura ha ora chiesto”?!! 
Le indagini preliminari per la stessa legge italiana hanno una durata di sei mesi: in questa calunniosa e razzista inchiesta poliziesco-giudiziaria il termine era scaduto addirittura nel mese di novembre del 2012! 
Poi il pm titolare dell’inchiesta ha chiesto illegalmente e ottenuto la proroga illegale di altri sei mesi (la proroga poteva essere legittimamente concessa solo nei casi di associazione mafiosa) e il successivo termine era scaduto agli inizi dello scorso mese di maggio. 
Com’è possibile, quindi, scaduto ogni termine da oltre tre mesi, che il pubblico ministero italiano a Treviso abbia chiesto solo ORA il rinvio a giudizio!? 
Forse che anche il conteggio dei mesi per il computo dei termini possa variare all’occorrenza?! 
Com’è possibile, considerato che per legge italiana durante il periodo delle vacanze giudiziarie dal 1 agosto al 15 settembre tutte le attività della magistratura sono sospese e i magistrati sono obbligatoriamente tutti in ferie!? 
Com’è possibile che questa richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero italiano per i pennivendoli della tribuna venga reiterata ogni due-tre mesi, considerati i precedenti articoli che hanno riportato la stessa menzogna!? 
Com’è possibile, considerato che nessun militante del MLNV ha mai ricevuto una sola notifica dalla magistratura straniera italiana in tal senso!? 
Forse che la tribuna è il nuovo organo di stampa e l’ufficio notifiche della magistratura a Treviso? 
Forse che questa viene a conoscenza degli atti processuali prima ancora dei diretti “interessati”!? 
Ma la pennivendola ha una vaga idea di quanto si sia resa ridicola e di quanto si sia sbugiardata?
A proposito di menzogne, mentre Gesù mutava l’acqua in vino e moltiplicava i pani e i pesci, la pennivendola non vuole essere di meno e muta 2 pistole giocattolo ad aria compressa in 6 armi da fuoco, i bossoli esausti in diverse decine di chili di ogive, e carabine ad aria compressa in armamenti bellici da far impallidire un esercito regolare. 
In confronto, Belzebù è un santo. 
Ah, scordavo: considerato che neppure per la legge italiana la detenzione di tali effetti è vietata, trattasi in realtà di furto e non di sequestro. 
Vergognatevi, rifiuti umani senza dignità e senza onore. 
In ogni caso, non sarà di certo il regime straniero italiano razzista e colonialista col suo governo Bilderberg e i suoi giornaletti venduti ad arrestare lo tsunami del Popolo Veneto per il legittimo e sacrosanto ripristino della sua sovranità sui Territori della Repubblica Veneta Serenissima. 
Uno Tsunami dirompente accompagnato dal Tornado di San Marco. 
Viva San Marco. 
Venetia, giovedì 8 agosto 2013
dott. Paolo Gallina – Vice Presidente del MLNV e del Governo Veneto 

PENNIVENDOLOPer l'ennesima volta il giornaletto di regime italiano La Tribuna si mette in ridicolo da sé riproponendo un articolo quanto mai falso e atto a metter in cattiva luce chi, nel più limpido e legittimo dei percorsi legali, vuole rivendicare un proprio diritto. 
Abituati a stravolgere la verità e travisare le notizie, come fatto in altri casi (anche non riguardanti il MLNV), questa giornalettista Sabrina Tomè cerca di allontanare il Popolo Veneto dal comprendere quali siano le reali intenzioni del MLNV, spacciandola ancora come “Polisia”, gruppo che non ha nulla a che vedere con il MLNV, e come “organizzazione militare”, cosa che, andando ad analizzare il loro stesso decreto legislativo del ’48 a cui fanno riferimento, non ha nulla a che vedere. 
Gli intenti del MLNV sono ben trasparenti e condivisi al pubblico attraverso il sito www.mlnv.org che, dato lei lo pubblicizza pure sul suo articolo (“grazie…”), almeno se lo legga bene, approfondisca qualche argomento di diritto internazionale, e tragga le proprie conclusioni se non vuole rimanere ignorante e scrivere da tale. 
Ma è chiaro ormai che le ultime cartucce che loro stanno spendendo per diffamare il MLNV hanno una etichetta di scadenza e già sanno di marcio, non sanno più cosa proporre e a dove appigliarsi pur di rispondere, anche per dispetto, agli articoli del nostro sito dove ogni qualvolta noi precisiamo e puntualizziamo rispetto ai loro articoli come successo in riferimento a quello di pochi giorni fa su Adinolfi, il prefetto dello stato occupante a Treviso. 
Oggi è stata la volta di questa giornalettista pagata dal regime, ma siamo già stati abituati dal famigerato F.D.W. che fino all’altro ieri proponeva articoli diffamatori e fantasiosi magari anche su “invito” di qualche autorità occupante… 
Probabilmente la miglior cosa da fare ormai è ignorare in tutto e per tutto queste loro continue assurdità da psicolabili, a partire dagli articoli di giornale che acclamano al processo, processo che invece verrà fatto a loro una volta ripristinata la Serenissima Patria e avviata la Corte di Giustizia Veneta. 
WSM
Venetia, giovedì 8 agosto 2013
Enrico Pillon – Provveditore Generale del MLNV e Segretario di Stato del Governo Veneto Provvisorio

cosa dire della "tribunola"? 
dire spazzatura è come offendere la spazzatura…
dopo tutti gli articoletti ridicoli non hanno ancora capito cosa sia un MOVIMENTO DI LIBERAZIONE.
Non sto quì a ricordaglielo poichè ho ben capito che non vuole, non deve e non può (probabilmente) dire la verità.
Non mi resta che ignorarla come molti lettori stanno facendo da tempo e sempre più faranno parte di questo gruppo di persone che non intendono più farsi prendere in giro da dei giornalisti … indefinibili.
visto la cortesia che contraddistingue il sottoscritto e tutti i membri del MLNV vi faccio gli auguri di buone vacanze e vi consiglio un buon testo da leggere sotto l'ombrellone "patti internazionali di New York"… non vi dico altro altrimenti vi rovino la sorpresa…….
WSM
Venetia, giovedì 8 agosto 2013
Loris Zanatta – Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

Dopo giorni e giorni di afa insopportabile, potevamo aspettarci anche che qualcuno uscisse di senno. 
Quando succede a chi fa informazione, le conseguenze sono gravi. 
La tribuna di oggi ne è una prova, con l’ennesimo sconclusionato aggiornamento sulla ‘Polisia Veneta’.
È anche vero che sul tema la tribuna ha sempre fatto una disinformazione sistematica, ma stavolta si è passato ogni limite.
Ridere o piangere?
Un colpo di calore ha illiquidito il cervello della redattrice? 
A quali fonti ha attinto per confezionare un tale capolavoro? 
Da chi ha avuto anticipazioni così interessanti e riservate? 
In virtù di quali meriti, personali o professionali?
Chi è il nero pennuto – pardon, il ‘corvo’ – che l’ha eletta unica destinataria di tali inedite informazioni?
Si tratta di travisamenti della verità confezionati a tavolino dalla giornalista, con perversione e malafede, prodotti di cattiveria pura? 
Narrativa becera per casalinghe al mare?
O la Genia è un’emanazione diretta di Belzebù? 
Come si fa a sporcare la tastiera, il video, la carta … con simili aborti di notizie? 
Una vigliacca prova di forza da una postazione privilegiata, la protervia di una persona frustrata?
L’ostentazione di una promessa impunità garantita da un protettore di rango?
Bisogna essere senza etica né buon senso, per infangare un mestiere nobilissimo – quello del giornalista – svolgendolo in modo tanto ignobile. 
Sarà il caldo, la cattiveria, la faziosità, la frustrazione, la pigrizia, la superficialità, l’ignoranza …? 
Di sicuro la Tomè, non potendo essere affetta da cretinismo, conosce il valore e il peso delle parole: le ricordo, allora, che ride bene chi ride ultimo.
A pensar bene si sbaglia, si sa: è possibile che il profilo degli addetti alla cronaca giudiziaria del nominato scadente quotidiano comprenda tutti insieme i peggiori ingredienti: superficialità, faziosità, malafede, ignoranza, pigrizia, disprezzo del mestiere. 
E qui non sarebbe male segnalare all’ordine dei giornalisti del Veneto le prodezze degli autori intempestivi dei perversi aggiornamenti, che né la scarsità di notizie con cui riempire le pagine in questo torrido agosto, né la necessità di portare a casa pochi euro per comprare il pane possono giustificare. 
La firmataria del capolavoro dovrebbe sapere che le porte della Caritas sono ancora aperte.
WSM
Venetia, giovedì 8 agosto 2013
Giuliana Merotto – Cofondatrice del MLNV

La perfida e perenne volontà di mascherare la verità non accenna a fermarsi.

La libertà è un diritto naturale per ogni persona e dovrebbe costituire la premessa di ogni ordinamento giuridico … l’italia invece sembra averla cancellata dal vocabolario del diritto e scordatone il valore.
Ancora una volta siamo alle prese con uno stato i-tagliano che denigra, perseguita, offende, colonizza e sevizia giuridicamente coloro che per senso di civiltà, patriottismo, origine e identità culturale mirano alla difesa, rivendicazione e libertà del proprio popolo.
Quello Veneto, con la sua storia millenaria, ha contraddistinto la propria immagine e ha conservato integri i propri principi e sani ideali di assoluta libertà e altruismo, valori che tricolore, per noi vero simbolo massonico, tenta ancora oggi di oscurare.
Si ripete incessantemente il tentativo di cancellare l’identità veneta, le sue tradizioni, i suoi usi e costumi … ma niente da fare, noi VENETI siamo ancora qui, ridestati da una sopita coscienza e il cui senso di appartenenza ci gratifica eredi di un passato glorioso che spinge all’esempio per un futuro che solo Noi possiamo regalarci … e questa è la verità che loro vogliono nascondere.
WSM
Venetia, giovedì 8 agosto 2013
Rocco De Florio – Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 

 

 


2013.07.08 - LA TRIBUNA DI TREVISO - ARTICOLO SU LA POLISIA VENETA E CONTRO IL MLNV