Da più parti ci viene segnalato come molti degli effetti che la digos italiana ci ha rubato con l'ultima perquisizione, viene tranquillamente sfoggiata negli uffici della questura di Treviso, compresi i Gonfaloni e le bandiere della Nazione Veneta.
Lo sciaccallaggio a cui è sottoposto il MLNV e i simboli della Patria non fanno altro che confermare l'infamia e il degrado nelle quali sono piombate le istituzioni straniere italiane d'occupazione.
Rimaniamo ancora una volta stupiti e perplessi dell'inerzia dell'Arma dei Carabinieri, nonostante la nostra dettagliata relazione inviata al Comando Generale dell'Arma e alla corte costituzionale straniera italiana sui gravissimi crimini compiuti da magistrati e questura di Treviso con le loro piratesche scorribande contro il MLNV.
Attenti che la misura è colma e non ci potrà essere perdono, ne posto al mondo per nascondersi, ne prescrizioni, per quanti si sono macchiati di violazione dei diritti umani, civili e politici contro Cittadini del Popolo Veneto.
Avvisati cari ex colleghi della digos… quando sarà il momento non venite a piangere se vedrete il vostro futuro crollarvi addosso e sarete costretti a rinunciare a tutto ciò che credete di poter essere e fare adesso.
Viva San Marco.
Venetia, 4 marzo 2013
Sergio Bortotto Presidente del MLNV
Accipere quam facere praestat iniuriam