Leggo sul giornale di oggi che 1797 metri di tricolore verranno sventolati il 29 maggio 2016 nella città di Bassano del Grappa.
Il 2016 ricorre il 150° anniversario dell’annessione forzata del Veneto al Regno d’Italia, ma lamotivazione ufficiale è: commemorare i caduti nelcentesimo anniversario del secondo anno dellaprima guerra mondiale.
Suona alle orecchie come una filastrocca per insegnare i numeri ordinali.
Ma è la spiegazione del Sindaco.
Incredibili coincidenze!
Perché invece a me puzza un po’ quel numero preciso preciso (1797 metri…avete finito la stoffa bianca rossa verde?! 😀 ) e quel numero tondo (150, miiiiiii che coincidenza! 😮 ) e la mia domanda è: ma siete ignoranti o provocatori?
Se 1797 e 150 sono numeri che non vi dicono niente tranquilli, non vi preoccupate!
Siete parte della grandissima platea di persone che hanno studiato, diligentemente o meno, la storia sui libri di scuola italiani.
Certamente in quelle occasioni, ben pochi professori avranno messo l’accento sul fatto che nel 1797 la Repubblica veneta, che si era pubblicamente dichiarata neutrale (!!), veniva invasa da Napoleone e cessava di esistere per mano violenta di quest’ultimo.
Un po’ come la Polonia che venne contesa tra Germania e Russia e poi smembrata.
Insomma, accadesse oggi sarebbe roba da intervento NATO.
Invece oggi Napoleone è ancora portato in palmo di mano sui libri dei vostri bambini e citato come grande stratega.
Era solo un astuto e violento usurpatore.
Per quanto riguarda il secondo numero, siamo invece nel 1866 anno in cui si svolse il referendum con le baionette, per chiedere ai veneti se volevano entrare in Italia.
Anche qui i maestri di scuola vi avranno fatto notare come“tutto si svolse con mirabile ordine e fra universali manifestazioni di gioia” (1)
Tralasciamo pure le modalità antidemocratiche con cui venne condotta la votazione, alla presenza di gendarmi armati, con la buca dei SI ben distinta dai NO (alla faccia del voto segreto!!) e una campagna colossale di manipolazione con cui cercavano di orientare il voto di quei poveri contadini.
E sorvoliamo sui risultati alquanto bizzarri (2): 641.758 Si e 69 no.
Anzi…641.000 si e 69 no.
Ops…aspetta…647.246 Si e 69 no… be’ insomma…abbiamo capito.
69 no e “on stramaro” de SI, percentuali che neanche Hitler si sognava!
Ma possiamo, appunto, sorvolare su tutto ciò: perché la verità è che si votò il 21 e 22 ottobre, ma proprio due giorni prima il Veneto era già stato ceduto dai francesi ai Savoia in una stanzetta del’Hotel Europa a Venezia, come riporta ingenuamente la Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia stampata a Firenze il 19 ottobre del 1866.
Il referendum era quindi una bufala colossale, una presa in giro bella e buona dei veneti.
Persino di quelli che volevano dire sì, a dirla tutta!
Ricapitolando:
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1797 è l’anno in cui i Veneti persero la loro indipendenza
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2016 è invece il 150-mo anniversario del referendum burla, in cui i Veneti furono presi in giro
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E il 29 maggio del 2016 a Bassano sventoleranno 1797 metri di tricolore, in spregio alla storia della nostra terra
Capite quindi che una figura istituzionale, che celebra una grande iniziativa come quella di cui sopra, non può non rispondere alla domanda:
Sindaco Poletto, ci fa o ci è?
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Ma noi aggiungiamo … TE SI PROPRIO TAJAN!
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