2013.09.19 – MLNV-GVP – DIFFIDA SU ATTI DI DISPOSIZIONE DEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA VENETA – NO AL TRAFORO SUL GRAPPA!

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Oggetto: atti di disposizione del Territorio della Repubblica Veneta e dei suoi Patrimoni Nazionali – proposta di finanza del progetto straniero italiano denominato "Itinerario della Valsugana Valbrenta – Bassano Ovest. Superstrada a pedaggio".
– DIFFIDA –
 
– AL GOVERNO DELLO STATO STRANIERO ITALIANO
  (a mezzo prefettura straniera italiana a Treviso)
– ALLA PRESIDENZA ENTE ITALIANO "REGIONE VENETO"
  e p.c.
– O.N.U. – SEGRETARIO GENERALE
– ALLA COMUNITA' INTERNAZIONALE
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RISULTA
che l'ente straniero italiano "regione veneto", con delibera di giunta n. 2399 in data 04.08.2009 abbia approvato e pianificato i lavori per la realizzazione de "itinerario della Valsugana Valbrenta – Bassano Ovest – Superstrada a pedaggio", da attuarsi in regime di finanza di progetto, che andrebbe ad interessare ed attraversare i territori comunali di Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Loria, Rossano Veneto, Cassola, Romano d’Ezzelino, Pove del Grappa, Solagna, e San Nazario per raggiungere il terminale Nord di Pian dei Zocchi (Cismon del Grappa), con tanto di traforo lungo oltre 12 chilometri da realizzarsi nel massiccio del Monte Grappa.
 
ACCERTATO
che tale progetto contrasta con la volontà popolare di cittadini del Popolo Veneto nativi e residenti e che la sua attuazione costituisce un irreparabile danno per  l'ambiente, il Popolo Veneto e per la distruzione di parte di Territorio della Repubblica Veneta, vero e proprio Patrimonio Nazionale Veneto.
 
CONSTATATO
  1. che la A.T.I., che ha presentato la proposta di finanza di progetto, risulta costituita anche dalla società privata italiana “Ing. E. Mantovani” S.p.A. (impresa mandante), società già indagata in ambito straniero italiano per presunte gravissime irregolarità;
  2. che la predetta società risulta essere presieduta dall’ex questore straniero italiano a Treviso Carmine Damiano, funzionario più volte iscritto a ruolo giudiziario dalla Divisione Federale Investigativa della Polizia Giudiziaria del Dipartimento di Giustizia di questo Governo Veneto Provvisorio, per il reiterarsi di gravissimi delitti contro il MLNV, il Popolo Veneto e l'integrità territoriale della Nazione Veneta.
RIBADENDO
  1. che in fatto e in diritto quello italiano rimane ad oggi uno stato straniero occupante a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sul Territorio della Nazione Veneta i poco più di cento anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista.
  2. che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio.
  3. che per l’effetto, ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti inesistente, ovvero tamquam non esset.
  4. che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illiceità e l’illegalità della sua permanenza sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia”.
CONSTI L'ILLEGALITA' E L'ILLICEITA'
dell'approvazione e l'eventuale attuazione di tale progetto deliberato da un'autorità d'occupazione dello stato straniero italiano.
 
NEL RICORDARE
in questa sede i decreti di questo Governo Veneto Provvisorio (GVP), che qui si intendono integralmente richiamati e notificati, e ai quali è bene si attenga con scrupolo e stretta osservanza anche codesto ente – decreti peraltro reperibili online sul sito istituzionale di questo GVP
 
S I   D I F F I D A

lo stato straniero occupante italiano, qualsiasi suo ente e concessionario e comunque chiunque, dal dare esecuzione in qualsivoglia maniera al progetto sopra evidenziato e dal porre in essere qualsiasi atto di disposizione del Territorio della Repubblica Veneta, da intendersi nei suoi confini storici alla data del 1797, e/o dei suoi beni mobili e/o immobili e/o dei suoi patrimoni.
 
SI AVVISA
che, in difetto, la responsabilità di una sua anche parziale attuazione verrà ascritta a ciascun promotore e/o firmatario, che ne risponderà personalmente a tempo debito innanzi alla Giustizia Veneta in sede penale e in sede civile con tutti i suoi beni presenti e futuri, per il risarcimento di tutti i danni derivanti alla Nazione Veneta, la rifusione di tutte le spese sostenute dai Cittadini Veneti opportunamente rivalutate e il puntuale fedele ripristino di tutti i luoghi, a propria cura e spese.
 
L'O.N.U. E LA COMUNITA' INTERNAZIONALE RECEPISCA
anche la presente come denuncia delle reiterate violazioni poste in essere dallo stato straniero italiano contro l'integrità territoriale della Nazione Veneta e dei fondamentali diritti civili e politici del Popolo Veneto, in arrogante e prepotente inosservanza e rispetto per il Suo diritto all'autodeterminazione.
 
WSM
Venetia, giovedì 19 settembre 2013
Il Presidente del MLNV e del GVP
Sergio Bortotto