PER FERMARE LA “FUGA DALL’INFERNO” AFRICANO

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"NON DOBBIAMO DARE ALL'AFRICA DI PIU',
DOBBIAMO TOGLIERGLI DI MENO.

Pubblichiamo questo post che, anche se realizzato in ambito politico italiano (di cui noi non riconosciamo legittimità perché di uno stato straniero occupante i nostri territori), apre gli occhi sulla realtà odierna dell'immigrazione.
WSM
Venetia, 25 giugno 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
PER FERMARE LA “FUGA DALL’INFERNO” AFRICANO
Ascoltate questa lezione di storia, legalità, economia e vita di un immigrato africano in Italia.
Dura solo pochi secondi, ascoltatelo bene,senza presunzione e preconcetto.
Se lo farete capirete perché come M5S insistiamo tantissimo sul fermare le cause delle migrazioni prima ancora che discutere della gestione dei migranti (nonostante le nostre siano le uniche proposte in tal senso in Parlamento).
Coi miei occhi, quando con AMKA Onlus facevo il volontario in Repubblica Democratica del Congo, ho visto centinaia di villaggi senza corrente elettrica, quindi senza presidio medico, sovrastati da immensi tralicci che portavano la corrente in Europa. E questo è solo un esempio…
Per fermare la fuga dall’inferno africano, come qualcuno lo chiama, non dobbiamo dare all'Africa di più, dobbiamo togliergli di meno.
Credetemi, nessun essere umano sceglie liberamente di lasciare casa sua se ha una sola possibilità di sopravvivere, se lo fa c’è sempre un motivo serio.
Petrolio, armi, coltan, diamanti, oro, pellicce, ebano…tutte cause delle migrazioni di massa.
Quando la smetteremo di sfruttare queste risorse senza un briciolo di etica allora sì, avremo cambiato il mondo senza bisogno nemmeno di sederci ai tavoli del G7 o dei 28 di Bruxelles.

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