2012.03.24 – IMPENDITORE IN CRISI, I CARABINIERI GLI SEQUESTRANO L’AUTO E LUI SI UCCIDE.

tratto da: qui
 
Mercoledì 21 Marzo 2012 – 10:18
BELLUNO
Un altro imprenditore 'strozzato' da crediti e debiti, che non ha trovato altra via d'uscita che impiccarsi ieri sera in una baracca vicino alla sua abitazione, mentre i familiari lo attendevano per la cena.
Come quelle di altri imprenditori, la sua azienda stava andando male e la fortuna non ha certo aiutato Giampietro Benvegnù, di 53enne.
A raccontare la sua tragica storia è il Gazzettino nella sua versione on-line.
Quello che è accaduto lunedì, poco prima delle 20, sembra proprio essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Benvegnù, finito di lavorare nella sua impresa edile a Rosolin di Sospirolo, la B.G. & C. Snc, con sede sotto casa, dove lavorava con la famiglia e due o tre dipendenti, facendo lavori edili e vendendo materiale per l’edilizia, ha preso l’auto per andare fino al bar del Mis per giocare a carte con gli amici, come era sua consuetudine.
Da un anno l’uomo non aveva la patente di guida, che gli era stata ritirata dai carabinieri quando era stato fermato per un controllo nel quale aveva rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro.
Da allora non guidava più e, nonostante i disagi sul lavoro e per l’azienda, si faceva accompagnare ovunque con la macchina e con il camion.
L’altra sera Benvegnù avrebbe dovuto percorrere una manciata di chilometri in una strada fuori mano, a Sospirolo, giusto per arrivare al bar, fare due mani a carte con gli amici, bere un rosso e tornare a casa per cenare con la famiglia.
Sulla via del ritorno però ha trovato i carabinieri che lo hanno fermato.
«Un normale controllo» dicono dall’Arma.
«Una persecuzione» secondo amici e familiari.
Lo trovano senza patente, sottopongono l’auto al fermo amministrativo. Scatta la denuncia penale.
Benvegnù pensa a che cosa avrebbe significato per lui, per la sua azienda.
Alle difficoltà ad accedere agli appalti pubblici con il certificato penale sporco.
Niente più gare d’appalto.
Forse è proprio in quel momento che ha cominciato un po’ a morire. Intanto, vista l’auto dei carabinieri, sono arrivati i familiari a perorare la causa del congiunto, a scongiurare la denuncia.
Ma non c’è stato niente da fare.
La legge è legge, ed è uguale per tutti.
Chi c’era racconta che Benvegnù appariva come assente, distaccato. Forse aveva già maturato la sua tragica decisione.
Non si è arrabbiato, non ha reagito.
Si è incamminato a piedi verso casa e mentre la moglie cucinava si è tolto la vita.
«È stato accerchiato dalle istituzioni, se non lo avessero perseguitato Giampietro oggi sarebbe ancora con noi» dice con voce rotta dall’emozione Giordano Dal Pont, suo amico prima ancora che commercialista dell’impresa.
 
 
I Carabineri avrebbero detto ai familiari: "la legge è uguale per tutti".
Certo diciamo noi… quindi è uguale anche per voi.
Allora alzate i tacchi e fate dietro-front,  fuori dai territori della Repubblica Veneta perchè come servitori di uno stato canaglia qual'è l'italia che occupa illegalmente e illecitamente la nostra Patria, la vostra stessa istituzione si rende complice di questo crimine internazionale che reiteratamente anche l'arma dei carabinieri sta perpetuando sui nostri territori.
Ricordiamo ai cittadini Veneti che lo stato straniero occupante italiano no ha alcuna giurisdizione sui territori della Repubblica Veneta, la nostra Patria che non ha mai cessato di esistere.
Lo stato italiano è stato denunciato all'ONU da questo MLNV  per l'occupazione, la dominazione e lo colonizzazione della nostra Patria.
Le autorità straniere italiane, pur sapendolo, agiscono nonostante il DIFETTO ASSOLUTO DI COMPETENZA e l’INCOMPETENZA ASSOLUTA per materia e per territorio.
Tutte le autorità straniere italiane agiscono in  DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE nei Territori della Repubblica Veneta.
Questo cittadino Veneto e ogni altro cittadino Veneto hanno per diritto internazionale la facoltà di disconoscere ogni provvedimento e l'autorità stessa delle istituzioni straniere italiane, che sono anche gia state diffidate a procedere in qualsivoglia maniera contro Cittadini del Popolo Veneto incorrendo nella violazione dell'Ultimatum di questo MLNV notificato allo stato italiano in data 14/12/2010.
E' pertanto nullo ogni provvedimento anche di natura giudiziaria e/o amministrativa posta in essere contro qualsiasi Cittadino del Popolo Veneto.
Questo messaggio non intende giustificare o avvalorare alcuna mancanza di rispetto contro le forze dell'ordine; questo messaggio è una rivendicazione giuridica del diritto di autodeterminazione prevista per legge dalle norme del diritto internazionale (patti di New York del 1966) ratificati anche dall'italia con legge 881/77.
Su la testa Popolo Veneto… diciamo "ITALIA… NO,GRAZIE!"
Sergio Bortotto Presidente del MLNV.