2011.12.02 – IL GENERALE CLARK: LIBIA NEL MIRINO DA ANNI, E ORA SIRIA E IRAN

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Scritto il 25/10/11

Circa dieci giorni dopo l’11 Settembre mi sono recato al Pentagono e ho visto il segretario alla Difesa, Rumsfeld, e il vicesegretario Wolfowitz. Sono sceso a salutare alcune persone dello Stato maggiore che lavoravano per me e uno dei miei generali mi chiamò dicendomi: «Venga, le devo parlare un minuto».
E io: ma lei avrà da fare. Lui disse: «No, no. Abbiamo preso una decisione: attaccheremo l’Iraq».
Io gli chiesi: ma perché?
E lui: «Non lo so.
Penso che non sappiamo cos’altro fare».
Domandai: hanno trovato informazioni che collegano Saddam Hussein con Al-Qaeda?
«No, non c’è niente di nuovo», disse, «hanno soltanto deciso di fare la guerra all’Iraq: penso che la ragione è che non si sa cosa fare riguardo al terrorismo, però abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare qualsiasi governo».
Sono tornato a trovarlo alcune settimane più tardi e all’epoca stavano bombardando l’Afghanistan.
Gli chiesi: bombarderanno sempre l’Iraq?
Lui mi rispose: «Molto peggio».
Prese un foglio di carta e disse: «Ho appena ricevuto questo dall’alto», cioè a dire dall’ufficio del segretario alla Difesa.
«Questo è un memo che descrive in che modo prenderemo 7 paesi in 5 anni, cominciando dall’Iraq, poi la Siria, il Libano, la Libia, la Somalia, il Sudan e per finire l’Iran».
Gli chiesi: è riservato?
Rispose: «Sì, signore».
Queste persone hanno assunto il controllo della politica degli Stati Uniti, e l’ho capito allora: mi sono ricordato di una riunione che avevo avuto con Paul Wolfowitz nel 1991.
Mentre nel 2001 era vice-segretario alla Difesa, nel 1991 Wolfowitz era il sottosegretario, ossia il numero 3 del Pentagono.
A quel tempo mi disse: «Abbiamo 5 o 10 anni per ripulire tutti questi regimi favorevoli all’ex Unione sovietica, la Siria, l’Iran, l’Iraq, prima che la prossima superpotenza emerga a sfidarci».
Si trattava di una dichiarazione stupefacente: l’esercito servirebbe a scatenare delle guerre e a far cadere dei governi e non a impedire i conflitti.
“Stiamo per invadere dei paesi”: i miei pensieri erano in un vortice.
Misi tutto questo da parte, era come una pepita da conservare.
Un gruppo di persone ha preso il controllo del paese con un colpo di stato politico: Wolfowitz, Cheney, Rumsfeld…
Potrei fare i nomi di un’altra mezza dozzina di altri collaboratori del “Progetto per un Nuovo Secolo Americano” (Pnac).
Costoro volevano che il Medio Oriente fosse destabilizzato, che venisse sconvolto e piazzato sotto il nostro controllo.
Tutto questo ci porta ai commenti del 1991.
Siete stati informati in proposito?
Il piano è stato annunciato pubblicamente?
Senatori e deputati hanno denunciato questo piano?
C’è stato forse un dibattito pubblico?
Assolutamente no!
E non c’è ancora!
Sono desiderosi di finirla con l’Iraq solo per andare in Siria.
Oh sì, le nostre legioni ci andranno.
(Wesley Clark, alto ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti: dichiarazioni rilasciate in un’intervista televisiva il 2 marzo 2007 e in una conferenza il 3 ottobre dello stesso anno.
Già comandante supremo della Nato dal 1997 al 2001, il generale Clark è stato a capo dell’Us European Command, cioè di tutte le attività militari americane in Europa, Africa e Medio Oriente. Info: “Megachip” del 24 ottobre 2011).