tratto da l’Arena.it :
08/03/2011
Padova.
Supera un’auto in modo non regolamentare e quando i carabinieri di Campodarsego gli contestano la multa esibisce una carta di circolazione veneta anziché italiana, con tanto di timbri dell’Onu, ottenuta nella sua qualità di presidente dello «Stato di Padova della Repubblica veneta».
Per tutta risposta i militari, come riportano i giornali locali, portano Gabriele De Pieri, 43 anni, in caserma, per contestargli una serie di verbali di multa, oltre a una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
«Ho esibito la nuova patente veneta – racconta l’uomo – non valida, dicono.
Ma io ribatto che a casa nostra è validissima e che qui loro non hanno sovranità».
De Pieri è talmente convinto della sua tesi da aver fatto verbalizzare ai Carabinieri di dichiararsi «cittadino del popolo veneto e titolare di sovranità originaria» e in quanto tale non asservito «all’autorità dello Stato italiano».
I verbali di multa sono stati scritti, ovviamente, in italiano, lingua che il venetista dichiara di non saper leggere e per questo di aver richiesto una traduzione in veneto.
Anche per questo De Pieri annuncia di volersi rivolgere alla Corte Europea dei diritti umani.
Supera un’auto in modo non regolamentare e quando i carabinieri di Campodarsego gli contestano la multa esibisce una carta di circolazione veneta anziché italiana, con tanto di timbri dell’Onu, ottenuta nella sua qualità di presidente dello «Stato di Padova della Repubblica veneta».
Per tutta risposta i militari, come riportano i giornali locali, portano Gabriele De Pieri, 43 anni, in caserma, per contestargli una serie di verbali di multa, oltre a una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
«Ho esibito la nuova patente veneta – racconta l’uomo – non valida, dicono.
Ma io ribatto che a casa nostra è validissima e che qui loro non hanno sovranità».
De Pieri è talmente convinto della sua tesi da aver fatto verbalizzare ai Carabinieri di dichiararsi «cittadino del popolo veneto e titolare di sovranità originaria» e in quanto tale non asservito «all’autorità dello Stato italiano».
I verbali di multa sono stati scritti, ovviamente, in italiano, lingua che il venetista dichiara di non saper leggere e per questo di aver richiesto una traduzione in veneto.
Anche per questo De Pieri annuncia di volersi rivolgere alla Corte Europea dei diritti umani.