NEWS – SALUTE

DICHIARAZIONE DEL PORTAVOCE DEL MINISTERO DELLA DIFESA RUSSO

Tratto da un post di facebook

5 aprile alle ore 09:32
Dichiarazione del portavoce del Ministero della Difesa russo maggior generale Igor Konashenkov:

Abbiamo prestato attenzione agli incessanti tentativi che già da due settimane il quotidiano La Stampa sta mettendo in campo per screditare la missione dei russi che si sono mobilizzati per prestare aiuto agli italiani in difficoltà.

Nascondendosi dietro agli ideali della libertà di parola e del pluralismo di opinioni, La Stampa sta alimentando fake news russofobiche da guerra fredda rimandando a “opinioni” espresse da anonimi “alti funzionari”.
La Stampa, inoltre, non teme di utilizzare tutto ciò che gli autori riescono a inventarsi sulla base delle raccomandazioni che hanno trovato sui libri, a quanto pare ancora validi, di propaganda antisovietica.

Ad esempio, La Stampa ha subito definito “inutile” il materiale russo inviato in Italia per affrontare l’emergenza infettiva, riferendo le opinioni di un qualche maresciallo che sognava disperatamente la vittoria. La maggior parte dei medici e degli epidemiologi russi sono stati definiti dal quotidiano come esperti di guerra biologica. Coloro i quali non hanno avuto l’onore di rientrare in questa categoria sono finiti tra i membri dell’intelligence militare russa.

Tuttavia, sullo sfondo di tali speculazioni, nonostante i sospetti sensazionalistici de La Stampa, invece di condurre una guerra biologica gli epidemiologi giunti in Italia per combattere il coronavirus assieme ai propri colleghi italiani stanno debellando il Covid-19 in 65 case di riposo di Bergamo. I medici militari russi quotidianamente fianco a fianco dei militari italiani stanno edificando i reparti di terapia intensiva per salvare i cittadini italiani contagiati dal virus nel nuovo ospedale di emergenza di Bergamo. E tutto ciò viene fatto mediante la strumentazione russa definita inutile dal quotidiano La Stampa. Nonostante le fake news diramate da La Stampa, gli obiettivi della missione russa a Bergamo per l’anno 2020 sono evidenti, concreti e trasparenti. Si tratta di un’assistenza gratuita al popolo italiano che si è trovato colpito dalla pandemia di Covid-19. Il premio per gli sforzi profusi dagli esperti militari russi saranno le vite salvate e la salute del maggior numero di cittadini dell’eterna Repubblica Italiana.

Nella realizzazione di questa missione umanitaria nessuna aggressione ci distoglierà dall’obiettivo e non farà vacillare la nostra sicurezza nel fatto che stiamo agendo in buona fede. Per quanto riguarda i rapporti con i reali committenti della russofobia de La Stampa, i quali sono a noi noti, raccomandiamo loro di fare propria un’antica massima: Qui fodit foveam, incidet in eam (Chi scava la fossa, in essa precipita). Per essere più chiari: Bad penny always comes back

#MinisterodellaDifesa #konashenkov #russia #putin #italia #mosca #coronavirus #covid19 #lastampa

5G LA GRANDE MINACCIA

Conversazione tra il celebre fisico inglese Barrie Trower e Sir Julian Rose.
Barrie Trower è un ex ufficiale della Marina Britannica che ha collaborato con i servizi segreti britannici.

IL CORONA VIRUS SMASCHERATO

La diffusione della presunta pandemia è dovuta alle frequenze delle onde radio delle quali il corpo umano non è abituato a supportarle.
Dichiarazione di Rudolf Steiner nel 1918 dopo la pandemia della “Spagnola”.
Un esempio di altri casi e coincidenze con le pandemie e l’installazione di nuovi strumenti che modificano l’emissione di un nuovi tipi frequenze / di onde radio … esempio il 5G.

CLICCA QUI SE NON VISUALIZZI IL VIDEO

https://youtu.be/4cX7PJbV4qs

 

POLIZIA ITALIANA AL SERVIZIO DEI CITTADINI ???

Ecco un esempio di come non potrà mai essere la Polisia Nasionale Veneta, che è una polizia del Popolo e non contro il Popolo.
LA VIOLENTA REPRESSIONE DEI DIRITTI COSTITUZIONALI IN NORD ITALIA
AI TEMPI DEL CORONAVIRUS SHOW ! VI ABBIAMO SMASCHERATI!!!

https://youtu.be/-pyIGeqb4AY

CONSULTAZIONE POPOLARE – COVID19

Oggi 4 aprile 2020, il Governo Veneto Provisorio (GVP), istituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV), ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo Addizionale (1977) alle Convenzioni di Ginevra del 1949, ha deciso di procedere con consultazione popolare, aperta anche ai Cittadini del Popolo Veneto non autodeterminatisi sotto l’egida di questo MLNV, al fine di decidere sul sotto indicato provvedimento che intende adottare in merito alla presunta epidemia/pandemia del COVID19.

REGOLAMENTO:

  1. Il voto è espressione della volontà personale;
  2. Si può votare una sola volta e con una sola delle tre opzioni disponibili: si – no – non so.

Confidiamo come sempre nella corretta partecipazione di ogni Cittadino Veneto.

WSM
Venetia, 4 aprile 2020
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del GVP


CLICCA QUI PER VOTARE


OGGETTO DELLA CONSULTAZIONE:

Malgrado il COVID19 e le esigenze dettate dal contenimento di una proliferazione del contagio, questo Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provisorio (GVP), non crede alle autorità di occupazione straniere italiane, qualunque esse siano.
L’aggravarsi della situazione infatti è dettato dal protrarsi delle misure restrittive adottate per l’emergenza per il COVID19, non dal COVID19.
Con il pretesto del COVID19 anche il resto d’italia sta vivendo adesso quello che noi Veneti sopportiamo da circa cento e cinquanta anni … una dominazione dittatoriale.
Sono imposte limitazioni alla libertà personale.
È imposta la chiusura delle attività produttive, con minaccia di sanzioni e sospensione di licenza.
Sono adottate sistematiche e pressanti forme di terrorismo mediatico e psicologico contro la popolazione.
Sono posti in essere vessatori e arbitrari interventi da parte delle forze dell’ordine italiane, che sui nostri territori agiscono in difetto assoluto di giurisdizione.
Sono imposte illegali “autocertificazioni”, già pronte all’uso e che impongo un forzato ed estorto consenso del cittadino.
Sono posti in essere veri e propri tentativi o minacce al fine di impedire o limitare la diffusione di informazioni certe e scientificamente contrastanti col parere dominante prescritto dalle autorità di occupazione straniere italiane.
Tutto questo conferma la loro NON CREDIBILITA’.
Qualsiasi cosa facciano o dispongano non sono credibili.
Fa più danni la “cura” che la “malattia”.
I numeri non tornano.
Confrontiamo i decessi in italia nel primo trimestre dell’anno 2019 con quello del trimestre dell’anno 2020:
sono 185.967 nel 2019 e 165.367 (compreso coronavirus) nel 2020, ben 20.600 decessi in meno rispetto all’anno precedente.
Confrontiamo poi le statistiche sulle cause accertate dei decessi in italia nell’anno 2019:

Incidenti stradali 1.505
Influenza stagionale 8.000
Infezioni 49.000 Contratte in strutture ospedaliere (ogni anno)
Tumore 120.000 1.400.000 in Europa
Disatri ambientali 19.947
Infarti e ictus 240.000
Alcool 40.000
Fumo 83.000
Hiv-aids 0
Diabete 26.200 73 morti al giorno
Epatite 2.475
Tubercolosi 350
Malaria 4
Meningite 20
Obestità 57.000 Colesterolo, ipertensioni…
Stupefacenti 334
Cannabis 0
Inquinamento atmosferico 80.000 Esposizione a polveri sottili, gas, biossido di azoto (solo per quest’ultimo 14.600 morti, in prevalenza bambini)

Dunque di cosa stiamo parlando?
Esiste o meno questa epidemia?
Ribadiamo che non bisogna sottostare a l’obbligo dell’autocertificazione italiana, perché imposta da autorità e forze che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione sui nostri territori ed estorcono un consenso che i Cittadini del Popolo Veneto non possono, non devono e non vogliono loro concedere perché sono Veneti e non italiani… (LA NOSTRA AUTOCERTIFICAIZONE).
Usciamo da questa trappola del COVID19.
Basta avere paura.
Dobbiamo tornare subito a lavorare e a riprendere in mano la nostra vita … non vogliamo le briciole del sostegno governativo italiano.
Vogliamo la nostra vita e vogliamo viverla da esseri umani LIBERI A CASA NOSTRA.
Il MLNV-GVP decide di invitare i Veneti a riprendere una vita normale, con coscienza, con la responsabilità e il senso civico che ci hanno sempre accomunati agli intenti della Serenissima Patria, chiediamo che ciascuno adotti tutte quelle misure precauzionali che riterrà di usare per prevenire ogni possibile contagio per sé stesso e gli altri.
Siete concordi su questa decisione?
WSM
Venetia 4 aprile 2020
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del GVP

 

CORONAVIRUS | IO PENSO #26 | IO ESCO DAL CORONAVIRUS

Gianluca Spina, ecco il parere di Giulio Tarro, eminente professore di virologia oncologica dell’Università di Napoli e Primario emerito dell’Ospedale D.Cotugno.



Giulio (Filippo Giacomo) Tarro, nato a Messina il 9-7-38 si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università di Napoli nel 1962, dove ha studiato con il Prof. F. Magrassi problemi di chemioterapia antivirale.
Già professore di Virologia Oncologica dell’Università di Napoli, primario emerito dell’Ospedale “D. Cotugno”, è stato “figlio scientifico” di Albert B. Sabin.
Per primi hanno studiato l’associazione dei virus con alcuni tumori dell’uomo presso l’Università di Cincinnati, Ohio, dove Giulio Tarro è stato collaboratore di ricerca presso la divisione di virologia e ricerche per il cancro del Children Hospital (1965-68) e quindi assistant professor di ricerche pediatriche del College of Medicine (1968-69).
Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e del National Cancer Institute (USA) a Frederick, Maryland, è stato antesignano della diagnosi e della terapia immunologica dei tumori e coordinatore dell’ipertermia extracorporea in pazienti con epatite C per il First Circle Medicine di Minneapolis.

DECRETO NR.09 – DIVIETO DI INSTALLAZIONE, ATTIVAZIONE E SPERIMENTAZIONE “5G”

Oggetto: DECRETO NR.09 – DIVIETO DI INSTALLAZIONE, ATTIVAZIONE E SPERIMENTAZIONE DI TECNOLOGIA “5G” SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE DELLA REPUBBLICA VENETA.

 VISTO il peggioramento della situazione, dettata dall’intenzionale volontà politica delle autorità d’occupazione straniere italiane di protrarre la presunta emergenza coronavirus, con illegali limitazioni della libertà personale dei cittadini e con restrizioni ingiustificate alle attività produttive, distributive, commerciali e di servizi;

CONSIDERATO che ad oggi, le autorità d’occupazione straniere italiane dimostrano di non agire con trasparenza e tangibile riferimento sulla mortalità realmente causata da tale virus, diffondendo strumentalmente attraverso i media dati statistici per cui non sembra far differenza se una persona muore a causa del covid19 o se è deceduta per altre cause.

RISCONTRATA la non attendibilità e la faziosità delle autorità d’occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione sul territorio nazionale della Serenissima Patria;

AVUTO RISCONTRO delle numerose segnalazioni pervenute circa l’attività posta in essere da anonimi lavoratori (anche di presunta nazionalità straniera) con automezzi anonimi privi di insegne, intenti all’installazione di infrastrutture presumibilmente rifacenti a tecnologia “5G”.

RISULTANDO che i Cittadini del Popolo Veneto non sono stati debitamente consultati in proposito e tato meno informati sulla pericolosità sulla salute e/o che si possa escludere che tale tecnologia abbia effetti dannosi sulla salute delle persone

S I   V I E T A
su tutto il territorio nazionale della Repubblica Veneta

L’installazione, l’attivazione e la sperimentazione di tecnologia “5G” fino a nuove disposizioni.

WSM
Venetia, martedì 31 marzo 2020
Sergio Bortotto
Presidente del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto
e del Governo Veneto Provisorio

 


 

LETTERA DELL’AMBASCIATORE RUSSO RAZOV A “LA STAMPA”

La lettera dell’ambasciatore russo Razov a “La Stampa”
«Da noi nessun secondo fine negli aiuti russi».

La lettera dell’ambasciatore russo Razov a “La Stampa”

con immutata attenzione e interesse leggiamo quanto pubblica il suo prestigioso e diffuso quotidiano. La nostra attenzione è stata attirata da due articoli firmati J. Jacoboni, del 25 e 26 marzo c.a. relativi agli aiuti russi all’Italia nella lotta al Coronavirus. A questo proposito vorremmo esprimere alcuni commenti e osservazioni.

Il giornalista, facendo riferimento a informazioni ricevute da «fonti politiche di alto livello», afferma che l’80% degli aiuti russi sarebbe totalmente inutile o poco utile. Naturalmente non sappiamo a quali fonti si riferisca l’autore e ci atteniamo in primo luogo alle dichiarazioni pubbliche di rappresentanti ufficiali della Repubblica Italiana.

Il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana G. Conte nella conversazione telefonica del 21 marzo c.a. ha ringraziato il Presidente della Russia V. V. Putin per gli aiuti tempestivi e imponenti offerti all’Italia in questa difficile situazione. Il Ministro degli Esteri L. Di Maio ha ritenuto opportuno recarsi personalmente all’aeroporto militare di Pratica di Mare per accogliere gli aerei che hanno trasportato gli specialisti russi, i mezzi e le attrezzature, esprimendo la sua gratitudine alla Federazione Russa. Così come hanno fatto per esempio l’Ambasciatore dell’Italia a Mosca P. Terracciano, il Rappresentante dello Stato Maggiore della Difesa L. Portolano e molti altri. In ogni caso il giornalista non avrebbe dovuto disorientare gli stimati lettori in merito alla vera reazione dei vertici ufficiali italiani alle attività della Russia.

Riguardo all’utilità o meno del contenuto degli aiuti russi, ci sembra che sarebbe stato meglio chiedere prima di tutto ai cittadini di Bergamo dove iniziano a operare i nostri specialisti e i nostri mezzi.

Com’è noto si tratta di una delle città del nord Italia con il maggior numero di infettati, dove sono già morte 1267 persone e 7072 restano positive. I nostri epidemiologi, virologi, rianimatori, su richiesta dei colleghi italiani, cominceranno a lavorare nelle residenze per anziani strapiene della città in cui si è creata una situazione critica per la mancanza di medici e il bisogno di interventi di sanificazione di edifici, locali e mezzi di trasporto. L’autore dell’articolo dovrebbe capire che i militari russi, così come i loro colleghi italiani, andando a operare nell’area loro assegnata, mettono a rischio la propria salute e forse anche la vita.

J. Jacoboni intravede un insidioso secondo fine della Russia nel fatto che siano stati inviati in Italia militari delle forze armate russe, tra  i quali anche esperti di difesa nucleare, chimica e biologica.

A titolo di informazione per l’autore e per i Suoi stimati lettori, comunichiamo che i rappresentanti delle truppe russe di difesa nucleare, chimica e biologica, sono gli specialisti più mobili e più preparati con esperienze in diverse regioni del mondo, in grado di prestare assistenza efficace nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti, così come nell’esecuzione delle necessarie misure di disinfezione.

Per quanto riguarda il messaggio che spunta dal ragionamento dell’autore e cioè che l’invio di militari russi (a proposito, a titolo gratuito) avrebbe come scopo quello di causare un qualche danno ai rapporti tra l’Italia e i partner della NATO, offriamo ai lettori l’opportunità di giudicare da soli chi e come viene in aiuto al popolo italiano nei momenti difficili. In Russia c’è un detto: «Gli amici si vedono nel bisogno».

E poi, il parallelo tracciato dal giornalista tra l’arrivo in Italia degli specialisti russi e l’ingresso delle truppe sovietiche in Afghanistan nel 1979, concedetemelo, è semplicemente fuori luogo e come si dice «non sta né in cielo né in terra».

Confidiamo che, guidati dal principio fondamentale del giornalismo sull’imparzialità e obiettività dell’informazione e convinti che i media debbano riflettere punti di vista diversi, siamo certi troverete la possibilità di pubblicare la nostra risposta, che ci auguriamo possa aiutare a chiarire ai vostri lettori la realtà delle cose.

Rispettosamente,

Sergey Razov

Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana


Ed ecco la risposta de “LA STAMPA”, ovviamente giornale di regime italiano … e pensate che vi crediamo???

Egregio ambasciatore, grazie per l’attenzione e la cortese lettera, pubblichiamo volentieri i suoi commenti e osservazioni.
Rispetto ogni opinione, peraltro autorevole come la Sua, tuttavia non posso non far notare due distorsioni dei fatti contenute nella lettera.
Lei scrive: «Il giornalista, facendo riferimento a informazioni ricevute da “fonti politiche di alto livello”, afferma che l’80% degli aiuti russi sarebbe totalmente inutile o poco utile».
Io non affermo nulla, mi limito a riportare quello che fonti politiche di alto livello hanno affermato a La Stampa.
Sono loro ad affermare che «tra quelle forniture russe l’80% è totalmente inutile, o poco utile all’Italia.
Insomma, poco più che un pretesto».
Ancora, lei scrive: «E poi, il parallelo tracciato dal giornalista tra l’arrivo in Italia degli specialisti russi e l’ingresso delle truppe sovietiche in Afghanistan nel 1979». No.
Non è un parallelo tracciato dal giornalista, ma da una importante fonte militare italiana, che io riporto.
Qui in effetti nell’ articolo un commento lo faccio: sottolineo appunto che questo ricordo è «ovviamente slegato dalla vicenda odierna».
Sorvolo sulle sue valutazioni su «insidiosi» secondi fini russi che io intravedrei: sono appunto sue valutazioni, i lettori giudicheranno.
Infine la rassicuro, non sussiste alcun dubbio che La Stampa continuerà ad attenersi al «principio fondamentale del giornalismo sull’ imparzialità e obiettività dell’informazione», come non c’è dubbio che in Italia e a La Stampa continueremo a non farci dire da nessuno cosa un giornalista «avrebbe dovuto» fare o non fare.
[ja. ia.]

 

I DECRETI SONO CARTA DA CESSO…

Ornella Mariani, scrittrice, in diretta telefonica stamane (25 Marzo 2020), durante la trasmissione Notizie Oggi, condotta da Vito Monaco, spara ad alzo zero sul governo e sul suo operato.
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