Dopo Cassibile e prima della pubblicazione della Costituzione, 75 persone, tutte fedeli all’ONU si riunirono non per scriverla ma per correggere e manomettere quel che era stato redatto da altri.
Fatalità i veri autori volevano inserire in Costituzione una legge che lasciasse l’opportunità al popolo di ribellarsi nell’eventualità che al potere salissero personaggi scomodi che avrebbero potuto cancellare i diritti fondamentali della persona umana.
Possiamo cercare in Costituzione questo articolo e non lo troveremo MAI, perché i 75 (notate il numero che come risultato finale dà il 3) costituenti lo cancellarono.
Ora poiché la vera Costituzione viene tenuta chiusa nei meandri di chissà quale cassetta di sicurezza per dimostrane comunque l’esistenza siamo riusciti a trovare la PROVA e anche qualcosa di molto interessante.
Ciò che ascolterete è la lettura della seduta del 23 Maggio 1947 quando i Costituenti cancellarono l’articolo 50 e il comma 2.
Sentirete le motivazioni e per chi conosce già la verità sul soggetto giuridico allora capirà che quel che codesti signori dicono è di importanza fondamentale. Molto umilmente sprono a condividere e stampare la discussione perché uscire dal sistema è possibile.
Per ritrovare il pdf seguite il percorso che ho pubblicato nel post del blog “lettorenonpercaso”.
https://lettorenonpercaso.blogspot.co…
NEWS – ETICA, MORALE E RELIGIONE
QUALE CHIESA … LA CHIESTA DI CRISTO?
Titolo originale “Dove si annidava il marcio?
Nelle facoltà teologiche!”
di Francesco Lamendola http://www.accademianuovaitalia.it/
A COSA CI STA PORTANDO QUEST’ITALIA
Ieri facendo un giro d’ispezione nei parcheggi dell’autorimessa del parco ho trovato un anziano che girovagava.
Era vestito di miseri indumenti e coperto con un giubbetto di plastica tenuto “abbottonato” con un ago di sicurezza sul davanti.
Teneva tra le mani un piccolo pezzo di rame raccolto chissà dove … e non sapeva come giustificare la sua presenza in quei meandri.
Con la voce tremolante, probabilmente per il controllo, mi ha detto che quel pezzo di rame oggi lo avrebbe sfamato.
Ho guardato il volto di quell’uomo, forse ottantenne, quasi certamente con una pensione da fame, probabilmente dopo una vita di duro lavoro, obbligato a rammendare i suoi indumenti col filo di ferro e a racimolare qualcosa da terra per mangiare.
Non ho retto il suo sguardo mite e quasi rassegnato.
La sincerità dei suoi occhi mi ha scavato dentro … e mi sono vergognato di tutte le cose inutili che posseggo e del superfluo a cui talvolta conferisco troppa importanza.
L’ho congedato stringendogli la mano libera dal quel pezzo di rame che tratteneva con tanta speranza.
E’ sparito in un attimo e non sono poi riuscito a raggiungerlo.
Col rimorso per non aver aggiunto a quel pezzo di rame qualche soldo e un briciolo di conforto sono tornato alla luce del sole con l’amarezza nel cuore.
Poi, una mesta letizia ha pervaso il resto del giorno.
A cosa ci hanno portato, apriamo gli occhi finché siamo in tempo e non abituiamoci a questo silenzioso decadimento.
WSM
Venetia 16 ottobre 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del GVP
“UNA SCELTA IN COMUNE” IN ORDINE ALLA DONAZIONE DI ORGANI E’ INCOSTITUZIONALE.
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2019/01/unnamed.jpg)
Tel. 035-219255 – Telefax 035-235660
L’ALTRA “FACCIA” DELL’IMMIGRAZIONE.
Lettera a Salvini da parte di un’immigrata africana. ( Il meglio di Raiawadunia 2018 )
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2018/12/schiavi.jpg)
Dipinta dei colori della rabbia.
La sua voce ,poi, aveva il sapore amarissimo del fiele.
Ha detto che per noi che siamo qui nella vostra terra è finita la pacchia.
Ci ha accusati di vivere nel lusso, rubando il pane alla gente del suo paese.
Ancora una volta ho provato i morsi atroci della paura…
Chi sono?
Non le dirò il mio nome.
I nomi, per lei, contano poco.
Niente.
Sono una di quelli che lei chiama con disprezzo “clandestini”.
Vengo da un paese, la Nigeria, dove ben pochi fanno la pacchia e sono tutti amici vostri.
Lo dico subito.
Non sono una vittima del terrorismo di Boko Haram.
Nella mia regione, il Delta del Niger non sono arrivati.
Sono una profuga economica, come dite voi, una di quelle persone che non hanno alcun diritto di venire in Italia e in Europa.
Lo conosce il Delta del Niger ?
Non credo.
Eppure ogni volta che lei sale in macchina può farlo grazie a noi.
Una parte della benzina che usa viene da lì.
Io vivevo alla periferia di Port Harkourt, la capitale dello Stato del Delta del Niger.
Vivevo con mia madre e i miei fratelli in una baracca e alla sera per avere un po’ di luce usavamo le candele.
Noi come la grande maggioranza di chi vive lì.
E’ dura vivere dalle mie parti.
Molto dura.
Un inferno se sei una ragazza.
Ed io ero una ragazza.
Tutto è a pagamento.
Tutto.
Se non hai soldi non vai a scuola e non puoi curarti.
Gli ospedali e le scuole pubbliche non funzionano.
E persino lì, comunque, se vuoi far finta di studiare o di curarti, devi pagare.
E come fai a pagare se di lavoro non ce ne è ?
La fame, la miseria, la disperazione e l’assenza di futuro, sono nostre compagne quotidiane.
La vedo già storcere il muso.
E’ pronto a dire che non sono fatti suoi, vero?
Sono fatti suoi, invece.
Il mio paese, la regione in cui vivo, dovrebbe essere ricchissima visto che siamo tra i maggiori produttori di petrolio al mondo.
E invece no.
Quel petrolio arricchisce poche famiglie di politici corrotti, riempie le vostre banche del frutto delle loro ruberie, mantiene in vita le vostre economie e le vostre aziende.
Il mio paese è stato preda di più colpi di stato.
Al potere sono sempre andati, caso strano, personaggi obbedienti ai voleri delle grandi compagnie petrolifere del suo mondo, anche del suo paese.
Avete potuto, così, pagare un prezzo bassissimo per il tanto che portavate via.
E quello che portavate via era la nostra vita.
Lo avete fatto con protervia e ferocia.
La vostra civiltà e i vostri diritti umani hanno inquinato e distrutto la vita nel Delta del Niger e impiccato i nostri uomini migliori.
Si ricorda Ken Saro Wiwa?
Era un giovane poeta che chiedeva giustizia pe noi.
Lo avete fatto penzolare da una forca…
Le vostre aziende, in lotta tra loro, hanno alimentato la corruzione più estrema. Avete comprato ministri e funzionari pubblici pur di prendervi una fetta della nostra ricchezza.
L’Eni, l’Agip, quelle di certo le conosce.
Sono accusate di aver versato cifre da paura in questo sporco gioco.
Con quei soldi noi avremmo potuto avere scuole e ospedali.
A casa, la sera, non avrei avuto bisogno di una candela…
Sarei rimasta lì, a casa mia, nella mia terra.
Avrei fatto a meno della pacchia di attraversare un deserto.
Di essere derubata dai soldati di ogni frontiera e dai trafficanti.
Di essere violentata tante volte durante il viaggio.
Avrei volentieri fatto a meno delle prigioni libiche, delle notti passate in piedi perché non c’era posto per dormire, dell’acqua sporca e del pane secco che ti davano, degli stupri continui cui mi hanno costretta, delle urla strazianti di chi veniva torturato.
Avrei fatto a meno della vostra ospitalità.
Nel suo paese tante ragazze come me hanno come solo destino la prostituzione.
Lo sapete.
E non fate niente contro la nostra schiavitù anzi la usate per placare la vostra bestialità.
Io sono riuscita a sfuggire a questo orrore, ma sono stata schiava nei vostri campi.
Ho raccolto i vostri pomodori, le vostre mele, i vostri aranci in cambio di pochi spiccioli e tante umiliazioni.
Ancora una volta, la pacchia l’avete fatta voi.
Sulla nostra pelle.
Sulle nostre vite.
Sui nostri poveri sogni di una vita appena migliore.
Vedo che non ho mai pronunciato il suo nome.
Me ne scuso, ma mi mette paura.
Quella per l’ingiustizia di chi sa far la faccia dura contro i deboli, ma sa sorridere sempre ai potenti.
Vuole che torniamo a casa?
Parli ai suoi potenti, a quelli degli altri paesi che occupano di fatto casa mia in una guerra velenosa e mai dichiarata.
Se ha un po’ di dignità e di coraggio, la faccia brutta la faccia a loro.
PAYPAL: silvymonti@yahoo.com
BONIFICO BANCARIO: IBAN IT62I0760105138232206132212 – Jacopo Montanaro
HANNO ESPIANTATO GLI ORGANI A MIO FIGLIO MA LUI ERA VIVO.
Sconvolti siamo caduti nella trappola dei medici predatori: maledetta firma! Non mi perdono.
Ecco la nostra missivia:
ed ecco la risposta pervenutaci:
10 gennaio 2019
Presidente del MLNV
e del Governo Veneto Provvisorio
E di questo la ringraziamo vivamente, insieme a Silvana Mondo a cui abbiamo letto la sua missiva che l'ha profondamente commossa.
Così è stata spiegata da alti papaveri la sistematica omissione di informazione veritiera: "se dicessimo la verità nessuno donerebbe".
Già, perché si espianta a cuore battente e sangue circolante mentre la persona respira ausiliata.
In altre parole si espianta un vivo che ha perso la coscienza ed è dichiarato "morto cerebrale" sulla base di protocolli di Stato variabili.
Non si espianta "dopo la morte", come dice la propaganda.
Gli organi di un morto vero in arresto cardiocircolatorio e respiratorio conclamati non servono ai trapianti.
Silvana Mondo ha avuto il grande merito e coraggio di rendere pubblica la sua sofferenza per l'inganno subito e di trasformare il suo dolore per l'espianto/tortura del figlio in azione culturale di controinformazione e di difesa.
Ma sono tanti i genitori che piangono i loro figli macellati dall'istituzione sanitaria trapiantistica.
La pubblicazione della denuncia di Silvana Mondo sul vostro giornale delle Venetia indica forti basi etiche ed è stata quanto mai opportuna, già tre vostri accoliti hanno telefonato o scritto via mail per chiarimenti.
Vi sono grati.
Ci siamo permessi di inserire la mail del MLNV nella ns mailing list, sperandodi farvi cosa gradita.
Con stima e rispetto
Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale Contro la Predazione di organi
IL VASO DI PANDORA
#raccontafondi #liberainformazione #cultura #economia
#attualità #ilvasodipandora
(Gianni Rodari)
politica nazionale
politica internazionale
finanza
sociale
ambiente
salute/sanità
istruzione/formazione
con ospiti altamente competenti che propongono analisi, pensieri e valutazioni che ben difficilmente trovano o potrebbero trovare spazio nelle reti televisive nazionali pubbliche/private e nella stampa istituzionale.
IL VIZIETTO DEI POLITICI – QUALE CHE SIA IL COLORE NULLA CAMBIA
RICORDIAMO IL PROF. VITTORIO MARCHI
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2018/06/vittorio-marchi.jpg)
MAI UN CARDINALE HA PARLATO PRIMA DI GRANDE APOSTASIA – CONSEGUENZE GEOPOLITICHE
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2018/05/cardinal-ejik.jpg)
I matrimoni misti con protestanti preoccupano tanto più i cardinali tedeschi per motivi economici, quando un cattolico diventa coniuge di un luterano di fatto abbandona Chiesa e Kirchensteuer.
Consentire l’intercomunione sarebbe, dunque una idea di marketing, non meno che l’inclusione e benedizione ecclesiale di coppie sodomitiche, per mantenere il fatturato?Ai lettori non credenti tutto ciò può sembrare che non li riguardi. Vorrei avvertire che profezie e veggenze, anche molto recenti, collegano l’apostasia nella Chiesa a fiumi di sangue per le strade italiane, guerra mondiale, massacri mai visti, invasioni.
GIORNATA MONDIALE PER LA LIBERTÀ DI STAMPA
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2018/05/unnamed-1024x576.jpg)
Prima di cominciare ad impietosirvi, però, ascoltate ciò che ho da dire.
Sì, sono stato rinchiuso in una prigione di alta sicurezza in mezzo al nulla.
Sì, vivo in una cella le cui porte di ferro si aprono e si chiudono con rumori pesanti.
Sì, i pasti mi vengono serviti attraverso una fessura nella porta.
Sì, anche il piccolo cortile con il suo pavimento di pietra dove cammino avanti e indietro, è coperto da sbarre.
Sì, non posso vedere nessuno tranne il mio avvocato e i miei figli; non mi è nemmeno concesso di scrivere ai miei cari.
Tutto questo è vero, ma non è tutta la verità.
VATICANO, TARCISIO BERTONE VIVRA’ NEL SUO SUPER ATTICO.
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2018/05/5F2F1D1A-1876-4D79-98DB-E2B07EEF202B-299-0000001DA16BB88C.jpeg)
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2018/05/Vatican_Tarcisio_Bertone.jpg)
LETTERA APERTA AL VERGOGNOSO ORDINE DEI MEDICI
PAPA FRANCESCO: ISPIRATO DA SOROS
Diego Fusaro, filosofo noto ai dibattiti televisivi, critico sulla globalizzazione e sulle élite che la sostengono, analizza e critica il discorso di Papa Francesco sull'accoglienza dei migranti.
https://youtu.be/kIiVPWJFv9E
Proposto da Benedetto – tratto da (CLICCA QUI)
VITTIMA DEI BULLI PER LA SUA CONDIZIONE FISICA CAUSATA DA UN DANNO DA VACCINO. MICHELE SI È TOLTO LA VITA
di Antonio Palma
Il 17enne Michele Ruffino si è tolto la vita gettandosi da un ponte, ora la madre e il padre denunciano: “Mio figlio è stato vittima dei bulli, sono loro che me lo hanno ammazzato.
Lo hanno deriso fino all’ultimo anche al funerale”
“Si è ucciso perché voleva un amico della sua età e riceveva solo porte in faccia e prese in giro”, così Maria Catrambone Raso, assieme al marito Aldo Ruffino, hanno deciso di denunciare pubblicamente gli atti di bullismo che avrebbero portato il figlio 17enne Michele Ruffino a uccidersi il 23 febbraio scorso gettandosi dal ponte di Alpignano, nell’area metropolitana di Torino.
Una decisione sofferta e arrivata dopo giorni di dolore straziante vissuti nel dubbio se chiudersi ed elaborare da soli quanto accaduto o rivelare a tutti il calvario vissuto del figlio.
“Mio figlio è stato vittima dei bulli, l’ha ucciso chi lo umiliava, sono loro che me lo hanno ammazzato.
Lo hanno fatto fino all’ultimo anche al funerale” accusa senza mezzi termini la madre di Michele, rivelando un episodio sconcertante: “Uno di quei ragazzini ha guardato la foto di mio figlio al funerale e ha detto che da vivo era molto più brutto.
Chi lo ha ascoltato si è sentito gelare il sangue nelle vene”.
Secondo la donna tutto sarebbe iniziato con i problemi di salute di Michele a causa di un vaccino fatto quando aveva solo sei mesi che gli ha causato problemi motori alle braccia e alle gambe.
“Una sentenza ha stabilito che Michele ha subito un danno da vaccino.
Non riusciva a muoversi con naturalezza, anche se con gli anni eravamo riusciti a superare i suoi problemi.
I suoi compagni di classe invece lo deridevano.
Dicevano che cadeva sempre, qualcuno lo chiamava handicappato”, ha raccontato la donna, aggiungendo: “Voleva solo una pacca sulla spalla, una parola amica.
Invece oggi siamo qui: disperati.
Non vogliamo vendetta, ma se c’è qualcuno che ha sbagliato deve pagare”.
“Lui aveva voglia di vivere, cercava una pacca sulla spalla, un amico, una ragazza.
Ma ha trovato solo risate cattive e porte in faccia”, ha proseguito la 51enne ricordando che Michele sognava di diventare pasticcere e studiava per questo ma aveva diverse passioni come il nuoto e la palestra.
“Se mio figlio non avesse avuto problemi di salute, sarebbe ancora qui” accusa ancora la mamma di Michele, rivelando anche alcune lettere di addio che il giovane, che avrebbe compiuto 18 anni a ottobre, ha lasciato sul suo computer.
“Ti scrivo questa lettera, la mia ultima lettera.
Si hai capito bene, perché non credo di riuscirci più.
Ho intenzione di mollare.
Questo ragazzo moro piange davanti allo specchio e non trova nessuno dietro di sé che gli dica ‘ehi oggi sei maledettamente bello’” si legge nell’ultima nota prima del suicidio.
Prima però vi erano stati altri scritti analoghi in cui il giovane annunciava l’intento di farla finita a dimostrazione di una situazione per lui ingestibile.
La madre ha sporto denuncia ai carabinieri e portato il computer agli investigatori.
“Era un appassionato di internet e andava molto spesso sui canali Youtube dove aveva allacciato rapporti con vari coetanei.
Anche a loro aveva confidato la voglia di farla finita” ha raccontato Maria.
Sul caso indagano ora i carabinieri anche se al momento in procura non esiste ancora un fascicolo con una ipotesi di reato.
via Informare per Resistere
NANOPATOLOGIE – COME MORIRE A NORMA DI LEGGE
Il dott.Montanri e la moglie hanno ricevuto una visita molto sgradita dalla finanza per una presunta evasione, che in realtá non c'è, con l'unico scopo bloccare l'operato scientifico e ovviamemte rallentarne i risultati.
In un intervista dice chiaramente che le loro ricerche non si limitano ai danni provocati dai vaccini ma che il 90% sono dedicati a malattie incurabili o che la medicina industriale non considera nemmeno.
PER UNA RICERCA INDIPENDENTE.
CHIESA E STATO… IL MAGNA MAGNA CONTINUA
Tratto da (CLICCA QUI)
MORTO IL DIFENSORE DEI MAPUCHE …
L’autopsia preliminare effettuata ha stabilito che non presentava lesioni, ma adesso bisognerà chiarire le cause della morte: «Ci vorranno più di due settimane per avere i risultati finali dell’esame autoptico», ha chiarito il giudice, che ha assunto l’incarico dopo che il primo magistrato era stato esautorato per richiesta della famiglia.
Poche ore dopo anche Sergio Maldonado, fratello maggiore di Santiago, ha confermato che il corpo ritrovato nel fiume Chubut è quello del fratello. «Abbiamo riconosciuto i suoi tatuaggi, siamo convinti che si tratti di Santiago», ha detto, parlando con la stampa davanti all’obitorio giudiziario di Buenos Aires, dove un gruppo di una ventina di esperti ha esaminato il cadavere scoperto martedì scorso a circa 300 metri dal posto dove suo fratello era stato visto per ultima volta.
E il governo di Mauricio Macri, è stato accusato dall’opposizione di aver dato poca importanza alla misteriosa sparizione del 28enne o perfino di aver coperto azioni illegali della Gendarmeria.
Una manifestazione in favore di Maldonado si era svolta il primo ottobre in Plaza de Mayo a Buenos Aires.
Il caso, indicato per la giustizia come “sparizione forzata” , ha mobilitato centinaia di migliaia di persone per le strade di Argentina, un paese particolarmente sensibile alla violenza istituzionale dalle conseguenze terribili lasciati dall’ultima dittatura, durata dal 1976 al 1983.
«Dov’è Santiago Maldonado?»
è stata la questione che ha attraversato il paese fin dall’inizio.
«Rispettiamo il diritto della famiglia a conoscere la verità»,
ha detto il giudice.
«Adesso prevale la nostra responsabilità etica».
IL MERCATO DELLA SALUTE
IL VESCOVO DEGLI SCANDALI
Cinque anni dopo, dall’inchiesta ancora aperta alla Procura di Trapani che vede l’alto prelato indagato per appropriazione indebita e malversazione per la distrazione dei fondi dell’8 per mille, continuano a venire fuori sorprese… (continua)
![](https://mlnv.org/news/wp-content/uploads/2017/10/vescovo-960x576-900x450.jpg)
Come questo attico al quarto piano di un antico palazzo nobiliare al numero 50 di via San Nicola di Tolentino alle spalle di piazza Barberini.
Cinque finestre su un unico balcone in uno stabile di pregio che ospita anche un paio di residence di lusso e un’accademia di moda.
Acquistato nel 2008 dal vescovo di Trapani ad un prezzo decisamente sottostimato per i prezzi del centro di Roma: 760.000 euro più 30.000 di spese notarili, per di più dichiarandone l’utilizzo ai fini di culto (dunque equiparato ad una chiesa) per non pagare l’imposta di registro, l’appartamento è stato intestato alla Curia di Trapani.
Come ha confermato ai pm monsignor Alessandro Plotti, inviato dal Vaticano come amministratore apostolico a Trapani dopo la rimozione di Micciché.
Quello dell’alto prelato (scomparso qualche tempo fa) è un durissimo atto d’accusa: “Io ho rilevato l’anomalia dell’acquisto di una casa privata intestata alla diocesi con soldi che avrebbero dovuto essere destinati alla cura dei bambini e alle finalità della Fondazione Campanile.
Non è accettabile che siano stati buttati via 500.000 euro per l’acquisto di una casa privata a Roma in pieno centro storico sottraendo quella somma alla possibilità di destinarli alla cura di bambini con problemi psichici”.”