Ma se questi propongo ancora il referendum …
che ci azzecca con un Movimento di Liberazione Nazionale ???
Tratto da (CLICCA QUI)
Ma se questi propongo ancora il referendum …
che ci azzecca con un Movimento di Liberazione Nazionale ???
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Fonti confidenziali riferiscono della preparazione di un nuovo imminente attacco delle istituzioni d’occupazione straniere italiane contro il MLNV o altri Veneti.
Staranno forse riscaldando “i motori” per le prossime elezioni politico/amministrative italiote ?
Non è da escludere che abbiano la necessità di sgomberare il campo propagandistico per quegli italo/veneti, che pur proclamandosi indipendentisti bramano le “poltrone” italiane.
Anche se non ci abitueremo mai a simili volgari abitudini del far politica all’italiana, teniamoci pronti a ricevere la visita di questi avvoltoi, visto e considerato anche che non restituiscono mai quello che rubano.
WSM
Venetia, 25.09.2014
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

ascolta da qui l'intervista … se di intervista si può parlare...

Una simpatica giornata fra amici ed incontri di piacevole e cordiale diplomazia nella stupenda cittadina di SENTILJ (in tedesco Spielfeld) un comune di 8.074 abitanti della Slovenia nord-orientale.
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La stupenda accoglienza del Sindaco di Sentilj al quale abbiamo donato il Gonfalone di San Marco e ricevuto in dono una copia del pregiato libro della Città e della sua storia.
e poi, cercando una sede temporanea del Governo Veneto Provvisorio, ci hanno proposto lo stupendo Cmurek Castle … veramente impegnativa però!
Anche nella vicina Austria il problema della sicurezza dei cittadini è oggetto di confronto politico.
Da un lato sembra crescere l'attenzione sociale su una criminalità sempre più aggressiva e l'esigenza di agevolare il diritto all'autodifesa da parte dei cittadini onesti che vedono l'ostacolarsi dei propri diritti con l'inasprirsi delle nuove direttive europee in tal senso.
Sembra dunque confermarsi in ambito europeo il ridondante proselitismo dei buoni propositi fini a sé stessi, adatti per fare i conti in tasca ai cittadini ma non per risolvere i problemi della criminalità che delle regole e normative imposte non interessa alcunché perché è sempre più armata.
L'intenzione di chiudere oltre un centinaio di stazioni di polizia, a fronte di un decantato ma non riscontrato decremento della criminalità, sembra veramente preoccupare i cittadini onesti inquietati anche dalla prospettiva dell'inasprimento delle nuove direttive europee sulla detenzione e uso di armi per uso caccia, sportivo e difesa personale.
L'europa commette ancora un gravissimo errore con la sistematica violazione dei diritti dei cittadini, primo fra tutti, il diritto all'autodifesa.
Moltiplicare le regole e rafforzare la struttura burocratica irrigidisce il sistema finendo sempre per comprimere e violare i diiritti dei cittadini.
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IWO – INTERESSENGEMINSCHAFT LIBERALES WAFFENRECHT IN OSTERREICH
Das Gewaltmonopol verabschiedet sich – bewaffnet Euch!
Die Frau Innenminister will etwa 120 Polizeiposten zusperren und sie wird es auch tun. Proteste werden nichts nützen. Das ist eine beschlossene Sache. Damit wird die Sicherheit Österreichs verbessert – so die Frau Minister. Die Bevölkerung glaubt das nicht und hat recht mit ihren Befürchtungen.
Die Polizei, also die unmittelbare Vertreterin des staatlichen Gewaltmonopols, zieht sich zurück. Ihre Schutzbefohlenen bleiben zurück, wehrlos und schutzlos; einer dramatischen Steigerung einer importierten Kriminalität ausgeliefert. Da können auch manipulierte Statistiken und geschönte Presseberichte nicht helfen.
Damit die Begriffe stimmen: Das Gewaltmonopol betrifft die Justiz, die Rechtsdurchsetzung und die Bestrafung der Übeltäter. Und nur das. Mit Notwehr und Nothilfe hat das Gewaltmonopol nichts zu schaffen; das betrifft einzig und allein das Opfer des Verbrechens. Aber eines ist natürlich klar: Je mehr sich das Gewaltmonopol – hier die Polizei – zurückzieht, desto stärker wird das Verbrechen, es wird geradezu gefördert. Und da die staatliche Hilfe immer ferner wird und immer seltener präsent ist, desto wichtiger wird die Notwehr, die Selbstverteidigung.
Aber gerade die dem Bürger noch verbleibende Möglichkeit, dem Verbrechen entgegenzutreten, die wirksame Notwehr, wird heute von unserem Staat behindert und hintertrieben. Und das ist derselbe Staat, der den Schutz immer mehr von den Menschen abzieht.
Die Verbrecher werden heute immer brutaler, sie sind bewaffnet, sie besitzen Schußwaffen, die man sich heute in diesen Kreisen ganz leicht und ohne Probleme illegal besorgen kann. Um Waffengesetze kümmern sie sich natürlich nicht. Gleichzeitig aber wird der Wunsch der Opfer nach einer adäquaten Notwehrmöglichkeit behindert und mit Verboten belegt. Zwar haben wir in Österreich ein durchaus vernünftiges Waffengesetz, allerdings wird es von den Behörden immer restriktiver ausgelegt, das Ermessen, das den Beamten gewährt ist, bürgerfeindlich ausgelegt und das Ganze von den Höchstgerichten gedeckt.
Zur Verdeutlichung: Mit einer Waffenbesitzkarte, die immer noch leicht zu erlangen ist, darf man eine Verteidigungswaffe zwar besitzen und zu Hause haben. Mitnehmen, also führen, darf man sie aber nicht. Vom Verbrechen bedroht ist man aber nicht nur zu Hause sondern vor allem dann, wenn man unterwegs ist. Vor allem betrifft das alte Menschen, behinderte Leute und Frauen. Diese Bevölkerungsgruppe hat aber überhaupt keine Chance, legal zu einer Schußwaffe zu kommen, die sie schützen kann. Man muß wissen, daß nach heutiger Praxis nicht einmal Polizisten außer Dienst zu einem Waffenpaß kommen können.
Nach all dem darf man sich nicht wundern, daß sich gerade jetzt der Ruf nach einer Liberalisierung des Waffengesetzes erhebt. Es gäbe dafür genug Beispiele, daß eine solche Liberalisierung gut geeignet ist, die Kriminalität einzudämmen. Die Regelungen in den USA, wo eine erleichtere Trageerlaubnis für Verteidigungswaffen geschaffen wurde, haben das unbestreitbar bewiesen.
Und das sollte das Vorbild sein für eine Reform des österreichischen Waffengesetzes: Waffenpässe für unbescholtene Bürger wären nach einer soliden Unterweisung auszustellen. Gerade jetzt erst hat eine ORF-Umfrage schlagend bewiesen, daß dafür ein dringender Bedarf besteht.
Die Politik wird sich des Themas sicher bald annehmen. Eines Themas, das bisher verschwiegen, unterdrückt und heruntergespielt worden ist.
Man kann der Frau Innenminister dafür dankbar sein. Mit ihrer verfehlten Politik hat sie den Bürgern endlich die Augen geöffnet. Die Zeit ist reif.
Dr. Georg Zakrajsek
VISTA
PRESO ANCHE ATTO
CHE IN CONSEGUENZA DI CIO'
ATTESTA E CERTIFICA
PER QUESTI MOTIVI RIGETTA ANCORA UNA VOLTA
SI VIETA IL TRATTAMENTO dei propri dati personali e deve intendersi negato il consenso all’utilizzo del proprio nome per il trattamento dei dati personali nonché la raccolta, elaborazione, raffronto, modificazione, comunicazione e la loro diffusione agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano anche in qualità di “ex Corporation” e se ne chiede l’immediata cancellazione da qualsiasi banca dati sia digitale che cartacea.
AVVISA e NOTIFICA
E' FATTO LORO DIVIETO
La responsabilità dell’esecuzione e delle conseguenze di tali norme criminose verrà ascritta personalmente e singolarmente a ciascuno di essi nei modi, tempi e condizioni che saranno ritenute di adottarsi per assicurarli alla Giustizia Veneta per i provvedimenti indennizzanti e giudiziari del caso, con tutti i propri beni, presenti e futuri e fino alla settima generazione e valutati approssimativamente a partire dal minimo di €uro dieci mila per ogni giorno dalla loro formazione e che renderanno inevitabile anche l’applicazione della DICHIARAZIONE E ORDINE Rif. UCC Doc. n. 2012096074 del 9 settembre 2012 debitamente riconfermato e ratificato dal COMMERCIAL BILL UCC 2012114586 e dal TRUE BILL UCC.
E’ FATTO OBBLIGO
VISTA
PRESO ANCHE ATTO
CHE IN CONSEGUENZA DI CIO'
ATTESTA E CERTIFICA
PER QUESTI MOTIVI RIGETTA
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AVVISA e NOTIFICA
E' FATTO LORO DIVIETO
E’ FATTO OBBLIGO
E’ chiesta la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione, l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili ancora non registrati e a integrazione della precedente denuncia del 16 aprile u.s. il suo inoltro a:
Ancora una volta il processo al MLNV per la presunta costituzione di un'associazione paramilitare denominata POLISIA VENETA è stato rinviato di quasi un anno.
I giudici tricolori hanno deciso di posticipare l'udienza al 17 febbraio 2015.
Motivi … mah; non c'è dato di sapere anche se indiscrezioni sembrano attribuire la decisione al rigetto della notifica di rinvio a giudizio notificato ai togati italiani, alla Corte Internazionale di Giustizia e alla Corte Criminale Internazionale.
Nel frattempo emerge all'attenzione della stampa la bagarre sulla presunta responsabilità del Presidente del MLNV circa la denuncia contro i "venetisti" finiti in carcere con l'inchiesta di Brescia.
Ed è a questo punto che si innesca il fatidico sospetto che nulla capiti per caso.
Per noi è palese il tentativo di distruggere il MLNV che nel dar seguito all'adempimento dei doveri che si è dato nei confronti della Serenissima Patria, rimane con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme di diritto internazionale ignorando ogni coinvolgimento in ambito politico o fantasie istituzionali che non hanno riscontro giuridico.
Di certo c'è l'ambigua pretesa di un avvvocato "venetista" intenzionato a trasciare il Presidente del MLNV innanzi alla giustizia italiana per rispondere sotto giuramento di un'inesistente denuncia o dichiarazione a sua firma resa alla polizia giudiziaria e con la quale il pm di Brescia avrebbe rigettato l'istanza di rilascio di uno dei soggetti arrestati … nulla di più assurdo e pretenzioso.
Quella posta in essere non è una strategia dell'ultimo momento ma è sicuramente pianificata e adottata con una regia meticolosa che potrebbe riservare ancora sorprese.
Il MLNV comunque non intende farsi trascinare nella "caccia alle streghe" che in questo momento gioverebbe solo ai delatori, ai protagonisti, ai tromboni di turno, e ai non pochi ipocriti indignati che sembrano voler credere ciecamente agli atti dell'autorità d'occupazione straniere italiane.
Dopo cinque anni di attesa ecco giunta la fatidica data.
Inutili e ripetuti i tentativi di portare alla sbarra gli irriducibili del direttivo del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto che la giustizia italiana vuole processare con l'accusa di aver costituito un'associazione paramilitare indicata col nome di "Polisia Veneta".
Considerato che i "brillanti" investigatori della digos trevigiana sono già stati premiati per il loro operato dobbiamo forse pensare che la condanna a questo processo sia gia stata decisa?
Tant'è, comunque, che il MLNV non presenzierà al processo e proprio oggi ha notificato al tribunale straniero italiano, alla Corte Internazionale di Giustizia e alla Corte Criminale Internazionale, l'atto di rigetto della notifica del rinvio a giudizio contestando formalmente il difetto assoluto di giurisdizione e l'incompetenza assoluta per materia e territorio e che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, in ogni sua fase e/o grado del procedimento è a tutti gli effetti inesistente, ovvero tamquam non esset.
A domani dunque l'ardua sentenza … difficile o facile che sia la decisione dei togati tricolori c'è da chiedersi come questi potranno decidere sulla loro stessa imparzialità e terzietà rispetto agli indagati.
Giudici stranieri italiani chiamati a giudicare le loro stesse indagini rispetto a dei Veneti costituitisi in Movimento di Liberazione Nazionale secondo le norme del diritto internazionale.
Il torto del MLNV è di avere ragione e non può esserci condanna o assoluzione che esimerà le responsabilità dello stato straniero italiano per aver perseguito un Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto in spregio delle norme del diritto internazionale ratificate anche dall'italia.
Ecco in allegato l'atto di rigetto di notifica del decreto di rinvio a giudizio nel processo contro il MLNV e denominato "Polisia Veneta".
2014.06.02 – RIGETTO DI NOTIFICA DEL RINVIO A GIUDIZIO PER IL PROCESSO ALLA POLISIA VENETA
Per tutti, voglio solo dire che non sto nutrendo risentimento per alcuno, non voglio rinunciare ai miei principi per i quali sto lottando per la liberazione della Patria qualunque sia il prezzo da pagare … se lo ritenete necessario isolatemi, giudicatemi e uccidetemi, ma almeno, dentro di voi lasciate aperto uno spiraglio alla luce della verità, perché è proprio quella che ci renderà liberi, e tutta questa maledetta architettata manovra, si sgretolerà per il nulla sulla quale è stata montata … i fatti, i veri fatti parlano da soli e non c'è in me e nel mio comportamento un solo fatto che possa dimostrare il contrario, sia che siano gli italiani a dirlo o altri Patrioti che si battono per la causa feriti e offesi da ciò che mi si vuol attribuire … chiedo a tutti coloro che mi conoscono di pensare e ripensare con onestà ad un solo mio atto di ingiustizia contro di loro.
Recentemente abbiamo visto come l'italia abbia premiato con promozioni di grado e riconoscimenti i poliziotti che hanno lavorato sporco contro il MLNV nelle inchieste sulla Polisia Nazionale Veneta … l'italia ha premiato quelli che per noi sono dei delinquenti ma non perché hanno fatto "il loro dovere" da poliziotti, ma perché sapendo di mentire hanno violato le loro stesse leggi e obbedito illegalmente ad ordini illegittimi .. e sono stati premiati.
In riferimento alle accuse di collaborazionismo mosse negli ultimi giorni verso non precisati membri del Movimento, il sottoscritto Davide Giaretta, impossibilitato a prendere posizione data la gravità dell'accusa e le informazioni parziali pervenute da più parti, tuttavia sufficienti a giustificare ulteriore analisi, si sospende da qualsiasi carica ricoperta nel Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e nel Governo Veneto Provvisorio fino alla pubblicazione completa della documentazione comprovante le accuse, ovvero per la durata di giorni 15 e si impegna ad estraniarsi dal dibattito.
Ho letto il documento pubblicato da Annamaria e sono rimasto letteralmente schifato………ma non da quello che scrive il giudice straniero e nemico italiano !!! Sono schifato dalla bassezza o (mi auguro) dall'ingenuità di tutte quelle persone che hanno preso per buone le falsità che scrivono su Sergio Bortotto; quando le ho lette mi sono rotolato in terra per le grasse risate che mi sono fatto. Solo chi non conosce Sergio può, anche solo minimamente, mettere in dubbio la sua onestà, il suo sincero patriottismo e lo spirito di abnegazione con il quale ha guidato il MLNV in questi anni, esponendosi sempre e comunque in prima persona. Conosco Sergio da molti anni e sono sicuro di non scottarmi se dico che sono pronto a mettere la mano sul fuoco sulla sua onestà. Al contrario mi chiedo come mai nessuno pensa al vero motivo di questi attacchi contro Sergio e, di conseguenza, contro tutto il MLNV…..penso sia facilmente immaginabile! Facciamo paura ed oramai siamo vicini alla meta, quindi bisogna distruggerci!
Considerate le recenti accuse mosse nei confronti del Presidente del MLNV Sergio Bortotto voglio fermamente smentire ogni presunta denuncia o segnalazione che gli si vuole attribuire in danno dei patrioti che sono stati indagati e incarcerati.
Appare sempre più palese l'ennesimo attacco destinato a distruggere il MLNV ed il suo legittimo e trasparente percorso.
Chi conosce veramente Sergio non può minimamente pensare che certe affermazioni siano reali ma capisce immediatamente che è tutta una manovra per fermar il MLNV ad un passo dalla meta ormai vicinissima. Non credete quindi a nessun pezzo di carta italiana dove appaiono scritte certe nefandezze perché l'italia ha l'unico interesse di metter i veneti l'uno contro l'altro e fermare così il legittimo percorso del MLNV.
Mi meraviglio invece di certi veneti che si dichiarano tali e poi credono a certe cartacce italiote…
questo è un post che ho trovato,adesso allego anche i commenti demenziali di certi individui altamente stupidi
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Qua ghe xe dittatura…il presidente xe paron de noialtri? O xe paron de tutto e noialtri semo i so xogatoi da busoeotti come el dixe lu? Mi diria che ormai xedrio sclerar…dittatore …. e pensar che lo credevo un fradeo. Mah…
Chriss To Chriss setu ti o sone mi qua….?????
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Deborah E Gianni Zanella ha condiviso la foto di Jhonny Puttini.