ATTUALITA

2013.07.25 – IMBROGLIARE IL POPOLO E’ COME TRADIRLO – QUESTA GENTE E QUESTE ASSOCIAZIONI NON RAPPRESENTANO IL POPOLO VENETO


C’è da chiedersi se questa "gente" sappia in realtà ciò che dice o se il miraggio di careghe (poltrone politiche) annebbia il buono senso.sciacallo falso

Innanzitutto queste associazioni, movimenti e partiti politici, che sono tutte costituite in ambito italiano e sostengono e/o si candidano a elezioni politiche o amministrative nell'ambito dello stato straniero italiano, non possono rappresentare in alcun modo il POPOLO VENETO, male che vada rappresentano i propri sostenitori, accoliti, coscritti o iscritti al partito.
Ancor meno nessuna autorità d'occupazione straniera italiana (quindi neppure il tanto decantato Luca Zaia, presidente della regione veneto, che è un ente straniero italiano e tanto meno il consiglio regionale veneto), può rappresentare in alcun modo il POPOLO VENETO.
Mi sembra evidente che il presidente della regione veneto Luca Zaia, abbraccerebbe di tutto pur di far sopravvivere il suo partito italiano "lega nord" … c'è da chiedersi cosa questo partito abbia fatto fino ad ora per il ripristino di sovranità del Popolo Veneto.
A Luca Azzano Cantarutti consiglierei di fare meno propaganda politica.
Loro non sono tutti coloro che rivendicano il diritto dei Veneti di decidere del proprio futuro e oggi non si è concretizzato un bel nulla … è l’ennesima bufala, un vero e proprio tradimento nei confronti del Popolo Veneto la cui sete di libertà viene ancora una volta usata per scopi politici ed elettorali.
Ma vi rendete conto che queste gente tenta di illudere il Popolo Veneto di sostenerli in un’iniziativa per chiedere di decidere su un proprio diritto?
Ma se è un diritto previsto per legge, perché mai il Popolo Veneto dovrebbe fare un referendum per chiedere l’applicazione di un diritto?
Se l’autodeterminazione è un diritto il Popolo Veneto non deve raggiungere nessuna maggioranza per reclamarne l’applicazione.
Il referendum per l’indipendenza è l’ennesimo bluf creato ad arte per far ancora perdere tempo al Popolo Veneto, tra sagre, costexine, vin bon, spot elettorali e combriccole di partiti, tutto serve a creare confusione e a far spartire un po’ di spazio mediatico a questa gente che sa benissimo che un referendum del genere non può essere chiesto allo stato straniero italiano e il cui esito, fosse anche favorevole, non avrà alcun risvolto per la loro italia.
L'avvocato italiano Alessio Morosini, inoltre, dice cose giuste ma razzola male.
​E' risaputo ed è legge che il Popolo Veneto è sovrano e l'autodeterminazione è istituto del diritto internazionale che non necessità del vaglio italiano … ma perché allora questa eminenza del diritto italiano non spiega alla gente per quale ragione si candida a elezioni straniere italiane con un partito politico italiano qual è "indipendenza veneta" (registrato per le elezioni politiche al ministero dell'interno italiano come partito autonomista, altro che indipendentista).
Perché l'avvocato italiano Alessio Morosini non spiega quali sono i soggetti previsti dal diritto internazionale che possono rivendicare in nome di un intero popolo il diritto all'autodeterminazione avendo la Patria occupata da uno stato straniero, colonialista e razzista qual è l'italia???
Occhio gente, occhio Veneti … non fatevi più ingannare.
Quello del referendum per l'indipendenza è l'ennesimo espediente adoperato per far parlare di loro … presto ci saranno ancora elezioni amministrative da sostenere e non c'è vaniloquio migliore di quello di sostenere il diritto all'indipendenza della nostra Patria, ma a questa gente non importa un bel niente della nostra libertà, (http://www.mlnv.org/main/partiti-politici-no-grazie).
Volpi e sciaccali, avete oltrepassato il limite.
Usate almeno un pò di decenza e di coerenza perché se avete deciso di essere italiani, continuate a fare gli italiani e un "domani" restateci … in italia.
WSM
Venetia, 25 luglio 2013
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
ricordiamo chi sono: 
Indipendenza Veneta, Liga Veneta Repubblica, Veneto Stato, 16° Reggimento Treviso e Raixe Venete

ed ecco il comunicato apparso:
CONFERENZA STAMPA ” IL VENETO DECIDA ” : Palazzo Ferro Fini – Venezia – Giovedì 25 luglio 2013 ore 12.00
IL VENETO DECIDA
Il Veneto si unisce attorno al referendum indipendentista
IL 25 luglio 2013 costituisce una data destinata a rimanere negli annali dell’indipendentismo veneto.
Questa mattina a Venezia, nella sede del Consiglio regionale del Veneto a Palazzo Ferro Fini, è stata presentata l’iniziativa denominata “Il Veneto decida”, nata per sostenere il diritto dei Veneti di poter decidere del proprio futuro attraverso il referendum per l’indipendenza.
Indipendenza Veneta, Liga Veneta Repubblica, Veneto Stato, 16° Reggimento Treviso e Raixe Venete hanno dichiarato all’unisono l’unità di intenti che, dopo anni di divisioni e frammentazioni, va ad unire sigle di movimenti politici, culturali e identitari che sino ad oggi non erano riusciti a trovare momenti di sintesi, giungendo divisi ad ogni appuntamento importante.
Ora invece l’appoggio alla Legge referendaria 342, concepita, scritta e sostenuta da Indipendenza Veneta (primo firmatario Valdegamberi), diventa trasversale e coinvolge non solo il mondo politico ma anche culturale ed identitario di tutto il Veneto, vista la presenza delle due storiche associazioni identitarie, Raixe Venete ed il 16° Reggimento Treviso.
Il documento oggi presentato, “IL VENETO DECIDA” rimane comunque un segnale forte anche e soprattutto sotto il profilo politico, poiché in appoggio alla legge referendaria sono intervenuti – oltre ai movimenti promotori – anche consiglieri regionali della Lega nord (Cristiano Corazzari), che ha portato anche i saluti e gli auspici del Presidente Luca Zaia, del PDL (Remo Sernagiotto) ed il primo firmatario della Legge referendaria, Stefano Valdegamberi (Futuro Popolare)
A rappresentare Indipendenza Veneta sono intervenuti Luca Azzano Cantarutti, Pietro Bortolin, Nicola Vianello e Stefano Guercini, anche in rappresentanza del presidente onorario Alessio Morosin (ammalato) e del vice Segretario Giuliomaria Turco, assente per motivi di lavoro, che hanno sottolineato come Indipendenza Veneta sia stata capace di unire i Veneti attorno al progetto referendario.
“Da molti anni i Veneti reclamavano l’unione di intenti fra tutti coloro che rivendicano il diritto dei Veneti di decidere del proprio futuro – dichiara Luca Azzano Cantarutti – e finalmente oggi si è concretizzata.
Il progetto di legge referendaria 342 vede ora il sostegno di un ampio schieramento veneto, politico, culturale e sociale, e certamente porterà sul tavolo del Consiglio regionale il peso della società veneta che chiede a gran voce di poter decidere!”.
“Il Consiglio Regionale non si arroghi la responsabilità di impedire o ritardare il diritto dei veneti di decidere democraticamente sul quesito dell’indipendenza del popolo e del territorio veneto.
Il 30 luglio 2013 si discuta e voti il PdL 342: ogni rinvio è proceduralmente ingiustificabile e politicamente inaccettabile.
Il popolo veneto è sovrano e l’autodeterminazione è istituto del diritto internazionale che non necessita di vaglio italiano” ha dichiarato Alessio Morosin.

 

2013.07.25 – LA FONDAZIONE KESHE E I SUOI OBBIETTIVI

Pubblicato in data 13/set/2012
La Fondazione Keshe ha rilasciato recentemente un video divulgativo sui principi di funzionamento della tecnologia rivoluzionaria che è già stata creata e sarà messa a disposizione dell'umanità.
La traduzione italiana riportata in questo articolo vi permetterà di comprendere le nuove possibilità che si aprono in campo sanitario, ambientale, dei trasporti ed energetico che cambierà tutta la nostra vita. 
La Keshe Foundation è stata fondata da Mehran Keshe, nato in Iran e laureato in ingegneria nucleare alla University of London.
Negli ultimi 40 anni le sue ricerche si sono concentrate sulle dinamiche del plasma caricato elettricamente e utilizzato come fonte di energia e di campi gravitazionali.


La KESHE FOUNDATION (registrata in Olanda è un'organizzazione no-profit.

 

 

 

(vai al sito: CLICCA QUI)
KESHE FONUDATION
E 'il titolare di tutti i diritti intellettuali di MT Keshe relativi alla sua tecnologia. 
L'obiettivo principale di questa fondazione è quello di condividere i benefici di tutti gli aspetti delle sue tecnologie in cinque diversi settori legati al benessere del genere umano e di educazione al mondo.
Obiettivi della Fondazione Keshe sono per risolvere i principali problemi del mondo di oggi:
  • Il riscaldamento globale / problema CO2 (raggiunto)
  • La carenza di energia (raggiunto)
  • I problemi idrici (raggiunto)
  • Problemi alimentari (per lo più raggiunti)
Uno degli obiettivi della Fondazione Keshe è quello di fornire reattori al plasma in "Oasi Quote", che fornirà una soluzione integrata per i bisogni umani di base come l'acqua potabile, l'alimentazione, la luce e il calore. 
Oggi 1,6 miliardi di persone non hanno energia elettrica e ogni giorno 4.000 bambini in Sud Africa muoiono da acqua contaminata.
Allo stesso tempo, la Fondazione è impegnata principalmente nel fare viaggi nello spazio profondo una realtà nei prossimi anni e portandola alla portata di tutti. In questo campo la tecnologia di propulsione artificiale è diventata una cosa del passato.

LEGGETE L'ANNUNCIO IMPORTANTE DELLA FONDAZIONE KESHE (CLICCA QUI)

MEHRAN TAVAKOLI KESHE
Nato in Iran nel 1958 , figlio di un ingegnere a raggi X, è stato introdotto al mondo della radiazione e la scienza nucleare in giovanissima età.
Nel 1981 si diploma presso Regina Mary College, Università di Londra, come un ingegnere nucleare specializzato in reattore sistema di controllo della tecnologia.
Ha trascorso gli anni da allora completamento di un sistema per la produzione di gravità ed energia utilizzando un radioattivo reattore a idrogeno che è pulito e sicuro.
Ha coperto tutti gli aspetti della progettazione di un nuovo sistema nucleare plasma fin dall'inizio alla sua fase attuale. 
Ciò ha incluso la progettazione, il combustibile, il collaudo e applicazioni pratiche.
Dal 2002 si è concentrato sul completamento della gamma della sua tecnologiaper il lancio nel mondo scientifico e industriale.
Nel settembre 2004 è stato invitato da un paese leader occidentale, attraverso le sue organizzazioni uffici governativi, per presentare la sua tecnologia per la valutazione.
Da novembre 2004 a marzo 2005 la sua tecnologia era considerata dagli scienziati di un'università.
Nel marzo del 2005 , il rapporto dall'università dichiarato che la produzione di energia attraverso questa nuova tecnologia è fattibile .
Nel mese di aprile 2005 , attraverso le organizzazioni governative, partner di sviluppo commerciale è stato trovato a studiare la praticità di sviluppo di questo sistema. 
Accordo è stato raggiunto tra le due parti e la società di sviluppo ha ritenuto che il sistema è pratico e funzionale, come è stato riportato nello studio di fattibilità da parte dell'università.
Entro il 17 settembre 2005 la valutazione preliminare del sistema era completo e le parti hanno concordato che erano pronti per procedere con la produzione fisica del primo sistema di energia gravitazionale.
Brevetti europei e internazionali per la tecnologia sono stati applicati per i primi di ottobre 2005 per tutti gli aspetti del possibile utilizzo della nuova tecnologia, che coprono alcune centinaia di applicazioni .
Alla fine del 2005 e l'inizio del 2006 molti reattori al plasma statici sono stati costruiti per confermare i principi teorici della tecnologia. 
Questi reattori statici tutto il lavoro a temperatura ambiente ed a pressione atmosferica normale, e fornire tensione e corrente.
Dall'inizio del 2006 vari prototipi di dinamiche reattori al plasma specificamente progettati per ottenere ascensore e movimento sono stati costruiti e testati con successo.
Attraverso lo sviluppo di questi nuovi sistemi, i depositi di nano-carbonio sono stati generati, e la spettroscopia Raman ha confermato che questi sono in Sp2 e Sp3 forma.
L'utilizzo di reattori al plasma per motivi di salute è stato testato, in collaborazione con i medici , e alcuni dei risultati raggiunti in questi studi può essere visto nella sezione Salute di questo sito web.
Una carta è stata pubblicata sulla cattura diretta di CO2 e CH4 dall'ambiente , dove la CO2 e CH4 erano in uno stato liquido a temperatura ambiente e pressione ambiente. 
La CO2 e CH4 sono stati dimostrati mediante IR e spettroscopia XRD eseguita da una università belga.
Nel luglio 2009 il primo libro l'ordine universale della creazione di materia è stata pubblicata.
Nei primi mesi del 2011 il secondo libro La Struttura della Luce è stato pubblicato.
Nel mese di ottobre 2011 il terzo libro L'origine dell'Universo è stato pubblicato.
Nel 2006 la proprietà intellettuale relativi a questa tecnologia sono stati trasferiti al Stichting Fondazione Keshe in Olanda.L'obiettivo principale di questa fondazione è la distribuzione dei costi di licenza di cinque diversi settori connessi al benessere dell'umanità e del mondo e l'educazione .


 

2013.07.24 – ZEITGEIST MOVEMENT – PARADISO O OBLIO.


Pubblicato in data 17/giu/2012

Paradise or Oblivion è un documentario realizzato da The Venus Project.
Questo documentario dettagli le cause dei disturbi di valore e sintomi sistemici pregiudizievoli causati dal nostro attuale sistema stabilito.
Questo video di presentazione sostiene un nuovo sistema socio-economico, che viene aggiornato ad oggi la conoscenza, con il lavoro per tutta la vita di ingegnere sociale, futurista, Inventor e Industrial Designer Jacque Fresco, che egli chiama Resource-Based Economy.
I dettagli di film della necessità di diventare troppo grande per i metodi datati e inefficaci della politica, diritto, economia, o qualsiasi altro "stabilimento" nozioni di cose umane, e utilizzare i metodi della scienza, in combinazione con l'alta tecnologia, di provvedere ai bisogni di tutti mondo le persone.
Non si basa sulle opinioni dell'elite politica e finanziaria o illusorie cosiddette democrazie, ma sul mantenimento di un equilibrio dinamico con il pianeta che potrebbe in ultima analisi di fornire abbondanza per tutti.
Paradise or Oblivion , da The Venus Project, introduce lo spettatore ad un sistema di valori più appropriato che sarebbe necessaria per abilitare questa cura e approccio olistico a beneficio della civiltà umana.
Questa alternativa supera la necessità di un ambiente monetario-based, controllato, e la scarsità-oriented, che ci troviamo oggi.
Questo NON è il "film importante" che il Progetto Venus si sta adoperando, ma è piuttosto un documentario per introdurre gli obiettivi e le proposte di nuove persone.
 
 

2013.07.24 – NIKOLA TESLA – L’ENERGIA LIBERA ED ILLIMITATA.


La free energy e' energia libera e gratuita per tutti.
E' una fonte di energia illimitata, non inquinante e che non produce scorie, rifiuti e rumore.
Non ha costi tranne quello del generatore e può essere utilizzata per qualsiasi cosa.
E' l'energia definitiva, l'unica speranza per un futuro sostenibile ed un vero progresso per l'umanità.
Molti scienziati sono d'accordo che la free energy esiste e aspetta solo di essere utilizzata, ma allora perché la ricerca non va in questa direzione?
La scoperta di una fonte di energia libera, gratuita e illimitata, provocherebbe una rivoluzione epocale, qualcosa così lontano dal nostro modo di pensare, che il cervello non può neanche immaginare come sarebbe il mondo con la free energy.
Ci sarebbero enormi ripercussioni al livello sociale, economico e politico.
Provate ad immaginare se da un giorno all' altro il petrolio, l'energia atomica e qualunque altro tipo di energia inquinante diventassero obsolete.
Definire questo una rivoluzione epocale e' riduttivo, pensate a quali interessi economici ci sono dietro l'energia inquinante.
Ecco perché la ricerca a favore della free energy non trova finanziatori.
Non mi stancherò mai di dire che quello che succede nel mondo non e' frutto del caso, il mondo va nella direzione decisa da pochi uomini di potere, lo stesso vale per la ricerca scientifica, solo la scienza servile al potere e all'armamento bellico viene finanziata.
I ricercatori indipendenti si trovano a dover lottare contro le istituzioni economico/politiche e contro la scienza tradizionale che non ritiene possibile la free energy, perché apparentemente va contro le leggi della termodinamica e della conservazione dell'energia, nonostante che in fisica quantistica sia stato dimostrata l'esistenza del vuoto quantistico, per cui contravvenendo alla legge di conservazione, un elettrone e il suo compagno di antimateria, il positrone, possono emergere dal nulla, congiungersi e quindi svanire.
Senza ombra di dubbio il pioniere della free energy e' stato il grande Nikola Tesla.
A distanza di un secolo la sua storia ci insegna, che esistono uomini senza scrupoli che vogliono costringerci in un mondo dove tutto e' scarso.
La scarsità rende potente chi possiede quel poco e schiavo chi ne necessita, questo rende possibile dare un prezzo ad una cosa che non ha valore, trasformando un diritto naturale in un bene da acquistare. Riflettete su questo.
La teoria dell'energia cosmica di Tesla
Ricostruire la teoria dell'Energia cosmica di Tesla è spesso difficile.
I suoi documenti così come i suoi progetti sono stati rubati e ben nascosti, per poi divenire "riservati per motivi di sicurezza nazionale", mentre i suoi 700 brevetti, al cui interno troviamo sporadicamente dei riferimenti, sono stati resi introvabili, come se si fossero dissolti nel vuoto, o nel forzieri delle società degli Illuminati.
In occasione del suo 79° compleanno, nel 1938, cinque anni prima della sua morte, annunciò la più grandi scoperte della sua vita e disse che presto le avrebbe donato a tutto il mondo, non appena avesse completato lo sviluppo degli aspetti più segreti.
Tesla si riferiva alla Teoria Dinamica della Gravità e all'Energia del Cosmo, che era poi la scoperta di una Verità fisica nuova, non c'è energia se non quella che riceviamo dall'ambiente.
Nella sua breve introduzione alla teoria Tesla precisò che si riferiva a molecole ed atomi così come ai più grandi corpi stellari, "… a tutti i corpi presenti nell'universo in ogni fase della loro esistenza dalla formazione all'ultima disintegrazione".
La teoria della relatività spesso si riferisce ad "energia pura" in qualche "forma", ma in realtà l' energia è un "potenziale" astratto che è sempre nel futuro.
Come si può distinguere le forze dell'universo in ciò che è puro o ciò che ha una forma?!
Nei suoi scritti troviamo spesso espressioni poetiche, dall'enfasi di un vero visionario, come quella che descrive la terra come la "stella della nascita umana", e che usando il "fulmine di Giove", ( dio del cielo Indoeuropeo ) l'uomo "annichilisce il tempo e lo spazio", alludendo one all'uso dell'elettro-propulsione ("fulmini"), per viaggiare velocemente e annullare tempo e spazio.
Tesla dunque ha delineato la sua Teoria Dinamica della Gravità in una prosa onirica, di straordinaria bellezza.

2013.07.24 – ZEITGEIST MOVEMENT, IL DISEGNO DEL FUTURO.


Pubblicato in data 17/giu/2012

Jacque Fresco (New York, 13 marzo 1916), è un designer statunitense.
Si occupa di design architettonico e industriale nonché di ingegneria industriale.
Jacque Fresco è considerato un artista futurista, scrittore, inventore e pioniere nel campo dell'ingegneria dei fattori umani.
Residente a Venus, in Florida, USA, ha lavorato come disegnatore e inventore in un ampio numero di aree, dalle innovazioni biomediche ai sistemi sociali integrati.
La sua visione ottimista e il suo desiderio di creare soluzioni che diano massimo beneficio al maggior numero di persone provengono dall'aver vissuto gli anni della Grande Depressione.
Verso la metà degli anni '70 fondò, insieme a Roxanne Meadows, il Venus Project (Progetto Venus) e l'organizzazione no profit Future by Design.
Attualmente scrive e presenta conferenze su temi che spaziano dal disegno olistico di città sostenibili all'efficienza energetica, utilizzo delle risorse naturali e automazione avanzata, soffermandosi sui benefici che ne trarrebbe la società.

 

2013.11.06 – AUTOVELOX ILLEGALI (ANCHE PER L’ITALIA) – AGGIORNAMENTO


Fotolia_45273268_Subscription_XXLFatto salvo quanto disposto dal DECRETO nr.01 del 1 giugno 2012 del Governo Veneto Provvisorio, istituito ai sensi dell'articolo 96.3 del Primo Protocollo di Ginevra del 1977, la cui violazione costituisce reato federale per violazione della sovranità del Popolo Veneto, illecito internazionale e violazione dell'ultimatum notificato dal MLNV al governo straniero italiano e all'ONU in data 14.12.2010 nonché violazione dei fondamentali diritti umani, civili e politici dei Cittadini del Popolo Veneto in totale ed evidente spregio alle stesse norme del "Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici" adottato e aperto alla firma a New York il 19 dicembre 1966, e ratificato anche dallo stato italiano con legge n. 881/77.

Con l'intento di evitare ulteriori vessazioni, nonché spreco di risorse dei Cittadini Veneti, già costretti all'umiliazione e alla violenza dell'occupazione italiana, il Dipartimento dei Trasporti del GVP fa presente quanto segue:

L'installazione di numerose postazioni di presunta rilevazione di velocità nei territori dei suddetti comuni risulta irregolare, oltre che per la legge Veneta, anche per la legge italiana, e vanno perciò considerate nulle le contravvenzione sollevate mediante l'utilizzo delle stesse.
“Dopo i segnali di inizio del centro abitato, non è consentita l’installazione dei dispositivi di cui all’art. 4 comma I del DL n. 121/2002 (conv. in Legge n. 168/2002), se non su strade urbane di scorrimento, come definite dall’art. 2, c. 3, lett. D), del Codice, e previo decreto prefettizio di individuazione ai sensi del medesimo art. 4, c. 2, del citato Decreto Legge n. 121/2002“.
“Essi (i dispositivi di controllo elettronico della velocità) possono, tuttavia, essere installati prima di tali segnali a congrua distanza da essi e nel rispetto di quant’altro prescritto dalla Direttiva Maroni.
E’ fatto salvo il caso di dispositivi presidiati dagli organi di polizia stradale, per i quali l’accertamento delle violazioni è consentito su strade di ogni tipo senza ulteriori formalità“.
Ad affermarlo è stato il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nella persona dell’Ing. Sergio Dondolini della Direzione Generale per la Sicurezza Stradale.

Le multe fatte con gli autovelox automatici installati sulle strade urbane sono annullabili anche quando l’apparecchiatura è autorizzata dal prefetto. 
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Il nodo riguarda le modalità con cui vengono effettuati i rilevamenti di velocità “da remoto”, cioè in assenza di agenti accanto agli autovelox (piazzati in postazioni protette). La norma stabilisce che tali controlli sono sempre possibili sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali (art. 4 legge 168/02), ma non sulle strade urbane, dove sono ammessi solo i tradizionali appostamenti di pattuglie munite degli apparecchi di rilevazione.
In questi casi, per installare gli autovelox automatici occorre che ci sia l’autorizzazione prefettizia, in base alla pericolosità del tratto e al flusso del traffico che impediscono di fermare subito i trasgressori.

 

CAMBIO DI ROTTA 
Per aggirare i limiti posti dalla norma, alcuni Comuni hanno chiesto ai prefetti di autorizzare postazioni automatiche anche su strade cittadine che non hanno le caratteristiche per poter essere classificate come “strade urbane di scorrimento”, così come previsto dal Codice della Strada (in genere devono avere carreggiate separate, semafori a ogni incrocio e per la sosta occorrono apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata). 
La tesi sostenuta dagli Enti locali è quella secondo cui, ai fini del controllo della velocità, la classificazione di strada urbana di scorrimento deriva dall’autorizzazione prefettizia a installare l’apparecchiatura. 
La Cassazione ha però bocciato questa interpretazione. 
E, in queste circostanze, il giudice di pace è chiamato a disapplicare il provvedimento dell’autorità amministrativa.
I criteri in base ai quali una strada urbana può essere classificata come “di scorrimento” sono stabiliti dall’articolo 2, comma 3 del Codice della Strada e il prefetto non può non tenerne conto. 
In questi casi, autorizzare l’installazione di postazioni automatiche costituisce una violazione delle leggi in vigore e comporta l’illegittimità delle sanzioni comminate.

AGGIORNAMENTO 06/11/2013:

IL MINISTERO ITALIANO SUI "VELO OK"/"SPEED CHECK":

 "i manufatti in questione non sono inquadrabili in alcune delle categorie previste dal nuovo codice della strada e dunque per essi non risulta essere concessa alcuna omologazione ovvero approvazione ai sensi dell’articolo 45 c 6 del codice e dell’articolo 192 c2 c3 del regolamento. L’eventuale impiego come componenti della segnaletica non può essere autorizzato in quanto i manufatti non sono riconducibili ad alcuna delle fattispecie riconosciute dal vigente regolamento. Nel caso di installazione a bordo strada deve essere valutata la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo e pertanto esiste l’opportunità di proteggerli adeguatamente ai sensi della vigente normativa in materia di dispositivi di ritenuta".
 

Nessuna delle seguenti postazioni è a norma:

  • Via Alcide De Gasperi – Montecchio Maggiore
  • SS246, incrocio Via Ponte Poscola – Ghisa – Montecchio Maggiore
  • SP35 – Castelgomberto
  • Via San Daniele – Sovizzo
  • Via degli Alpini – Sovizzo
  • SP12 – Brendola
  • Viale Venezia – Trissino

Chiediamo alla popolazione di segnalare altre eventuali postazioni


Qualsiasi altra postazione che non risponda ai requisiti del C.d.S. italiano inoltre è considerata illegale, queste includono tutte le postazioni installate dopo il cartello a sfondo bianco e scritte nere indicante l'inizio del centro urbano, fatto salvo le strade urbane di scorrimento, che secondo il C.d.S. italiano sono a minimo due corsie per senso di marcia a carreggiate separate e senza intersezioni piane.


WSM
Venetia, 24 luglio 2013
Davide Giaretta
Provveditore Generale del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

 

 

2013.07.23 – SIAMO IN GUERRA MA POCHI LO SANNO …

la-politica-economica-del-governo-mondiale-L-sQTGj_Diceva Albert Einstein: " Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma la quarta si combatterà con la clava." Persino il genio creatore della Teoria della relatività non aveva compreso quanto fosse relativo il concetto di "guerra" e quanto subdolo e cinico potesse essere un Potere che voleva mantenersi al potere.
La più grande guerra del nuovo millennio non si combatte con armi atomiche, missili o carri armati; si combatte con un'arma che ogni giorno ci passa tra le mani e che noi  abbiamo assurto a nuovo dio: il denaro. 
A lui offriamo sacrifici umani, adorandolo nella moderna Matloock che si chiama banca, da cui aristocratici sacerdoti, burocrati e tecnocrati,  stabiliscono per noi non più il Paradiso, tanto caro alle antiche religione, ma la lenta e inarrestabile discesa agli inferi.
Questo è l’elenco degli azionisti di Bankitalia, BCE e Federal Reserve.
Questo è l'elenco dei nuovi armamenti con cui si combatte la guerra finanziaria.
 
AZIONISTI BANKITALIA
– GRUPPO INTESA 27,2 %
– GRUPPO SAN PAOLO 17,23 %
– GRUPPO CAPITALIA 11,15 %
– GRUPPO UNICREDITO 10,97 %
– ASSICURAZIONI GENERALI 6,33 %
– INPS 5,0 %
– BANCA CARIGE 3,96 %
– BNL 2,83 %
– MONTE DEI PASCHI DI SIENA 2,50 %
– CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE 1,85 %
– RAS 1,33 %
– GRUPPO LA FONDIARIA 2,0 %
– GRUPPO PREMAFIN 2,0 %
 
AZIONISTI DELLA BCE BANCA CENTRALE EUROPEA
Banca Nazionale del Belgio (2,83%)
Banca centrale del Lussemburgo (0,17%)
Banca Nazionale della Danimarca (1,72%)
Banca d’Olanda (4,43%)
Banca Nazionale della Germania (23,40%)
Banca nazionale d’Austria (2,30%)
Banca della Grecia (2,16%)
Banca del Portogallo (2,01%)
Banca della Spagna (8,78%)
Banca di Finlandia (1,43%)
Banca della Francia (16,52%)
Banca Centrale di Svezia (2,66%)
Banca Centrale d’Irlanda (1,03%)
Banca d’Inghilterra (15,98%) (Non ha l’euro)
Bankitalia (14,57%)
 
AZIONISTI DELLA FEDERAL RESERVE
Rothschild Bank di Londra
Kuhn Loeb Bank di New York
Warburg Bank di Amburgo
Israel Moses Seif Banks d’Italia
Rothschild Bank di Berlino
Goldman, Sachs di New York
Lehman Brothers di New York
Warburg Bank di Amsterdam
Lazard Brothers di Parigi
Chase Manhattan Bank di New York
 
Tutte le banche azioniste della Federal Reserve (banche private) controllano attraverso le loro compartecipazioni tutte le banche centrali dell’Unione Europea (banche private!). Un esempio:
Goldman Sachs è il maggior azionista di Unicredit,  che è a sua volta azionista di Bankitalia che possiede una parte della BCE.
Chi controlla l’emissione del denaro controlla ogni aspetto della vita politica-econimca-sociale delle nazioni.
Non sono i governi democraticamente eletti a governare il mondo: sono le banche.
Per questo motivo nessun governo viene ormai più eletto attraverso il voto, ma insediato dalle entità sovranazionali che tutto decidono e tutto gestiscono.
Chi ancora crede che il nemico da annientare siano i politici sta soltanto disperdendo le sue forze contro un nemico fittizio e al contempo lascia che il Vero Potere continui a saccheggiarci indisturbato.
Se non si punta contro il giusto obiettivo non si può fare centro. Ecco perché le cose non cambiano mai.
 
http://blog.libero.it/Metropolis0/view.php?reset=1&id=Metropolis0
 
Tratto da (CLICCA QUI)
 

2013.07.22 – TANTO PER ESSERE CHIARI… ACCISE: GUARDATE COSA SI PAGA CON IL RIFORNIMENTO!


accise-carburanti

Quando ci si fanno domande relative al costo della vita, perchè non ci si chiede anche la legittimità di quanto estorto dallo Stato Italiano attraverso le accise? 
A chi vanno i soldi per la Guerra d'Etiopia, conclusa all'inizio del secolo scorso? E tutt'oggi cosa paghiamo del disastro del Vajont? A Firenze c'è ancora acqua da asciugare a distanza di 50 anni dall'alluvione? E all'Acquila perchè arrivano i soldi ma non i mattoni per ricostruire le case?

Tanto marciume, nell'ennesimo carrozzone italiano. Leggete, indignatevi, condividete.

 
    • 1,90 lire (0,000981 euro): finanziamento della guerra d'Etiopia del 1935-1936;
    • 14 lire (0,00723 euro): finanziamento della crisi di Suez del 1956;
    • 10 lire (0,00516 euro): ricostruzione dopo il disastro del Vajont del 1963;
    • 10 lire (0,00516 euro): ricostruzione dopo l'alluvione di Firenze del 1966;
    • 10 lire (0,00516 euro): ricostruzione dopo il terremoto del Belice del 1968;
    • 99 lire (0,0511 euro): ricostruzione dopo il terremoto del Friuli del 1976;
    • 75 lire (0,0387 euro): ricostruzione dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980;
    • 205 lire (0,106 euro): finanziamento della guerra del Libano del 1983;
    • 22 lire (0,0114 euro): finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
    • 0,02 euro: rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
    • 0,005 euro: acquisto di autobus ecologici nel 2005;
    • 0,0051 euro: terremoto dell'Aquila del 2009;
    • da 0,0071 a 0,0055 euro: finanziamento alla cultura nel 2011;
    • 0,04 euro: far fronte all'arrivo di immigrati dopo la crisi libica del 2011;
    • 0,0089 euro: far fronte all'alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
    • 0,082 euro: decreto "Salva Italia" nel dicembre 2011;
    • 0,02 euro: far fronte ai terremoti dell'Emilia del 2012.
 
​​Dal 1999 un decreto legislativo permette alle Regioni di imporre un'accisa autonoma sui carburanti.

Al totale delle accise (0,50€)va sommata l'imposta di fabbricazione carburanti, per un totale di 72,42 cent/litro per la benzina verde e 61,32cent/litro per il gasolio IVA esclusa. Aggiunta anche questa, al 21%, si ottengono 87,42 cent nel primo caso e 74,32 cent nel secondo.
Tratto da (CLICCA QUI)

2013.07.21 – A VENEZIA, LA POLIZIA LOCALE COME GLI SQUADRISTI DI ITALICA MEMORIA – L’ITALIA L’UNICA VERA ABUSIVA SUI NOSTRI TERRITORI!

In sette agenti della polizia locale di Venezia contro un pittore "abusivo" (parla propria l'italia che è abusiva sui nostri territori).
 

 

ALCUNI COMMENTI AL FILMATO APPARSO SU YOUTUBE –  "MANETTE AL PITTORE, RIVOLTA CONTRO I VIGILI":

 

io chiedo a questi urlatori del video e a tutti i ben pensanti che commentano contro le forze di poliza (tutori dell'ordine pubblico) se urlano allo stesso modo nei confronti di della polizia quando arresta zingari borseggiatori .In definitiva anche questi devono mangiare?!.Chissà la risposta?La legge va rispettata da tutti sempre e a prescindere perchè l'inosservanza di questo particolare porta alla ingestibilità della società civile di cui tanto ci si lamenta!! Un pò di coerenza è d'obbligo.!!

forse c'e' qualcuno che nn ha davvero idea di cosa fa la polizia, oltre a tanti episodi che hanno macchiato il nome delle forze dell' ordine. ce ne sono tantissimi altri dove la davvero la forza pubblica e' riuscita a salvare persino delle vite

Se per te questo è far rispettare la legalità in questi modi vili e meschini e fare i forti con un povero artista di strada che non fa del male a nessuno, se per te questi sono coloro da punire…

VENEZIA LA CITTA' DI: TINORETTO, TIZIANO, VERONESE, GIORGIONE…..
CHE AMMANETTA UN PITTORE…….E' QUESTA VENEZIA OGGI….?

in Spagna non stanno lì a pregarti più d tanto, due manganellate e sulla barca c saliva da solo …poi quel gruppetto di persone che non protestava civilmente ma dava delle merde a dei poliziotti in qualche paesino del Sudamerica dove la polizia e davvero più pericolosa d alcuni criminali, sarebbero stati caricati e dispersi a suon di bastonate … siamo davvero fortunati a vivere in italia , basta impariamo a vivere nella legalità …

Quante chicchiere sterili…siete talmente abituati a non rispetto delle regole o delle istituzioni, che se vedete un intervento normalissimo della PL, siete pronti ad urlare allo scandalo…abituatevi alla legalità!

Faceva acquerelli per campare, e' gentile lo conoscono tutti………!!!!
Se fossi veneziano mi vergognerei…..!!!
Comunque complimenti per il recupero del gettito fiscale…!!!

Che merde… Intanto il Parlamento si è intascato i rimborsi elettorali!

povera italia

 

2013.07.18 – NOTIZIA DEL 14 APRILE 2013 GIRATA DAL MLNS – ARRESTI PER VENDETTA E INCHIESTE INQUINATE … BASTA ITALIA!


Oristano
Pianificavano arresti illegali, magari sistemando panetti di hascisc nella macchina di qualche malcapitato sul quale indagavano per conto terzi, e per gli stessi "terzi" attuavano vendette.
E per ottenere tabulati telefonici che non si potevano ricavare dai sistemi informativi dei carabinieri, infilavano nelle pieghe di inchieste realmente in corso utenze sulle quali svolgevano accertamenti paralleli e per personali fini di lucro.
In questo modo, cercavano di ottenere dalla magistratura l'autorizzazione per avere informazioni alle quali senza il benestare della Procura non avrebbero mai avuto accesso.  

CCAnche questo facevano, i marescialli Mario Arnò e Giuseppe Canu, il primo comandante del nucleo investigativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Mogoro, e il secondo in servizio nello stesso Norm. 
Finiti in carcere sabato mattina nell'operazione costata le manette anche al comandante della compagnia, capitano René Biancheri, ad un investigatore privato, Gian Marco Fadda di Ghilarza, e la denuncia di altri due carabinieri, il brigadiere Francesco Cancedda e l'appuntato Massimiliano Mazzotta (anche loro in servizio al Norm), oltre che di altri tre detective privati: Cristian Vacca di Baressa, Carlo Lombardo di San Gavino e Giuseppe Porcu, di Oristano.
Accuse da brivido: truffa, corruzione, peculato, falso.  
Nelle 78 pagine che costituiscono l'ordinanza di carcerazione firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Oristano, Annie Cecile Pinello, è devastante l'immagine dell'operato di uomini in divisa, nelle cui conversazioni captate nel corso dei quattro mesi di inchiesta, scrive il gip, «emerge il tono sfottente, arrogante, privo di scrupoli dei dialoghi i quali appaiono provenire da soggetti della malavita, piuttosto che da carabinieri».
Conversazioni registrate nelle macchine di servizio che tutti, il capitano Biancheri compreso, sembrerebbero aver utilizzato per pedinare persone, realizzare servizi non per l'Arma ma per gli investigatori privati che li gratificavano. 
Con 75, 100 o 250 euro, a seconda della qualità delle informazioni.  
Per avere informazioni da rivendere a Gianmarco Fadda, nel mese di dicembre Canu e Arnò vanno direttamente al procuratore della Repubblica di Oristano, Andrea Padalino Morichini, e gli sottopongono la richiesta di acquisire il traffico telefonico di una certa utenza, ascrivendola alle indagini sul latitante Aldo Secci di Ruinas. 
Il procuratore prende tempo e li rinvia a dopo le vacanze di Natale. 
I due capiscono che non è aria, e siccome Fadda preme, cambiano tattica e si rivolgono al sostituto procuratore Armando Mammone. 
Sostenendo, per questo round, che quell'utenza – sempre la stessa – è funzionale a un'altra indagine, riguardante un fatto accaduto a Senis (che è competenza della compagnia di Mogoro). 
Infilano quel numero tra altri numeri, stanno attenti che la richiesta venga materialmente formualata dalla stazione di Mogoro e aspettano.
I tabulati, qualche giorno dopo, arrivano: ci sono tutti, tranne l'utenza che i due marescialli sollecitavano. 
La Procura, sulla base dell'indagini che già si dipanava, li aveva, per così dire, elegantemente fregati: provassero, a protestare.  
E che dire del capitano Biancheri? 
Uno che si vantava apertamente di aver picchiato un arrestato che, tanto, ubriaco com'era, anche lamentandosi non avrebbe mai ricevuto credito; lo stesso ufficiale, che disinvoltamente aveva sparato a una persona – senza colpirla – prima di arrestarla, aveva tranquillamente sostenuto che ciò non fosse vero quando l'interessato se ne era lamentato durante l'interrogatorio di convalida: «Tanto a chi vuoi che credano, a me o a lui?», aveva baldanzosamente sostenuto con i suoi sottoposti. 
«L'Arma è un soggetto da mungere, la magistratura un insieme di soggetti con scarse capacità intellettive da raggirare per i propri scopi personali, i privati cittadini gonzi su cui sparare, per usare un termine caro al capitano Biancheri», scrive il gip; e in questo mix ci sono perquisizioni, anche arresti, tutto e solo per avere soldi.  
La vita di un'intera caserma condizionata dalle condotte del suo comandante e dei sottufficiali che pensavano, in virtù della divisa che indossavano, di fare il bello e il cattivo tempo. 
Ma ce n'erano altri, che con indosso la stessa divisa soffrivano questi «loschi traffici». 
Spesso il capitano Biancheri ricorreva ai centralinisti per compiere accessi alle banche dati della compagnia – e lo faceva anche quando si trovava in ferie -; qualcuno dei suoi sottoposti era arrivato a inventare scuse per non dare quelle informazioni: «Capitano, la password è scaduta». 
Che pena.

Tratto da (VEDI QUI)

2013.07.18 – KAZAKISTAN, “PRODI RICEVE UNO STIPENDIO MILIONARIO DAL DITTATORE NAZARBAYEV”


Lo Spiegel International punta i riflettori sui rapporti tra i due, rivelando che l'ex premier è membro dell'Intenarnational Advisory Board del leader kazako. Risale invece al 23 maggio l'ultima visita dell'ex leader dell'Ulivo nel Paese, dove dal 2011 è tornato tre volte l'anno

di Redazione Il Fatto Quotidiano
18 luglio 2013

prodi-interna-nuova.jpgKazakistan, “Prodi riceve uno stipendio milionario dal dittatore Nazarbayev”
Silvio Berlusconi non è l’unico politico italiano ad avere rapporti con Nursultan Nazarbayev. 
Un articolo pubblicato a marzo da Spiegel International punta i riflettori sul legame tra l’ex premier Romano Prodi e il dittatore kazako. 
“Per essere un tiranno, il signore del Kazakistan ha a sua disposizione alcuni insoliti sostenitori: gli ex cancellieri tedesco e austriaco Gerhard Schröder e Alfred Gusenbauer, gli ex primi ministri britannico e italiano Tony Blair e Romano Prodi, così come l’ex presidente polacco Aleksander Kwaniewski e l’ex ministro degli interni tedesco Otto Schily”, afferma il quotidiano, ricordando che “tutti costoro sono membri nei loro Paesi di partiti socialdemocratici”.
Gusenbauer, Kwaniewski e Prodi, prosegue lo Spiegel, “sono ufficialmente membri dell’Intenarnational Advisory Board di Nazarbayev. 
Si incontrano diverse volte ogni anno, nella più recente occasione due settimane fa (quindi all’inizio di marzo, ndr) nella capitale kazaka Astana, e ciascuno di loro percepisce onorari annuali che raggiungono le sette cifre”. 
Secondo la stampa britannica, l’ex primo ministro britannico Blair, pure lui advisor, “riceve ogni anno compensi che possono arrivare a 9 milioni di euro (11,7 milioni di dollari)”.
“Schröder, per quanto lo riguarda, nega di essere membro dell’Advisory Board. 
Ciononostante, egli s’incontra di quando in quando faccia a faccia con l’autocrate venuto dalle steppe asiatiche ed elogia il Kazakistan come un “Paese internazionalmente riconosciuto e aperto”. 
Nel novembre del 2012, Schröder si congratulò col Kazakistan in quanto Paese scelto per ospitare l’Expo 2017, che egli descrisse come il “prossimo passo verso la modernizzazione”.
“Il fatto che un diplomatico tedesco si inchini davanti ai kazaki fino a tale punto è già abbastanza brutto”, dice la deputata dei Verdi Viola Von Cramon. 
“Ma peggio ancora, sottolinea, è il fatto che politici come Schröder, Schily, Prodi e Blair si lascino coinvolgere negli interessi di Nazarbayev. 
“Specialmente perché ora il suo regime sta diventando sempre più severo. 
Ma grazie all’influenza dei lobbisti occidentali, poco di quello che succede oltrepassa i confini”.
L’ultimo incontro tra Prodi e Nazarbayev risale al 23 maggio, una settimana prima del blitz che ha portato all’espulsione della moglie e della figlia del dissidente kazako. 
Con un discorso di dieci minuti al Palazzo dell’indipendenza di Astana, capitale del Paese, l’ex premier ha parlato dei problemi dell’Eurozona, dopo l’introduzione di Nazarbayev. 
E, come spiega Panorama, “dal 2011 ha fatto visita tre volte l’anno, mantenendo ottimi rapporti con il dittatore”.
Per definire gli intrecci tra i due Paesi, prosegue il settimanale, bisogna invece tornare al 1997. 
Il 4 maggio l’ex leader comunista, padre padrone del Paese, viene decorato con il Gran cordone, la più alta onoreficenza concessa dal Quirinale, su proposta di Prodi, allora presidente del Consiglio. 
Nel 2000 viene poi scoperto il giacimento di Kashagan e l’Eni entra subito nel consorzio per lo sfruttamento. 
Risale invece al 2009 la firma del trattato tra Italia e Kazakistan, con Berlusconi presidente. 
E oggi l’Italia è il terzo partner commerciale del Paese, dopo Cina e Russia.

Tratto da (CLICCA QUI)

IL PRESTIGIO INTERNAZIONALE DELL’ITALIA: UNA FIGURACCIA DOPO L’ALTRA

309400_2303510557914_1215094480_nQuello del prestigio internazionale è un tema ricorrente.
Ricordate?
Era uno dei motivi principali per cui si era deciso di affidarsi a Monti, uomo di statura europea, rispettato nei consessi internazionali, che ci doveva far dimenticare Berlusconi, addirittura avrebbe abbassato lo spread di un centinaio di punti da solo.
Se non che, appena nominato Primo Ministro, i tassi di interesse ebbero un pericoloso picco, tanto per far capire che le cose erano un pò più complesse.
E l’Italietta da 4 soldi, quella di cui si ride in giro per il mondo, non ha mancato di tornare di prepotenza alla ribalta. Prima la figura indecorosa di Finmeccanica in India, poi il caso Marò, evadono, non evadono, li difendiamo, li ridiamo, e via dicendo.
Con l’Italia abbandonata dalla UE e stritolata dall’India. Dimissioni, governo comunque già pensionato, avanti un altro.
Ed un altro scandalo, naturalmente. Una bella marchetta internazionale di Alfano, come se il Viminale fosse Arcore.
Una rifugiata politica ridata al Kazakhstan in barba alle norme internazionali.
E cosa era successo?
Semplicemente l’ambasciatore kazako aveva più o meno ordinato che si consegnasse il rifugiato, ed in mancanza di quello si è accontentato di moglie e figlia. In Italia ha subito trovato qualche lacchè pronto ad ubbidire.
Russia, Kazakhstan, petrolio, Berlusconi, ENI, gli intrecci in questione sono notevoli ma la politica italiana rimane sempre la stessa, pronta al sotterfugio, all’opportunismo, al favore meschino, sperando che non si noti troppo.
Alla fine però, data la scarsa professionalità degli addetti ai lavori, si nota sempre, pure troppo.
Ed ovviamente, un altro balletto circense. Bonino dice che l’abbiamo fatta grossa ma lei non si dimette, perchè, in fondo, chi se ne gioverebbe?
Non fa una piega, a latte versato non ci si dimette mai, notoriamente ci si dimette prima di combinarlo, un pasticcio.
Alfano, il vero "sicario" in questione, è addirittura disposto a mettere la polizia sulla sedia dell’imputato pur di salvare la pellaccia.
Ma non finisce qui.
Mezzo mondo ci ride dietro quando un gorilla eletto vice presidente del Senato se ne esce con frasi razziste che non sarebbero ammissibili in nessun paese del mondo.
Una figura tanto oscena da fare inalberare persino Letta, fedele al motto di Gino e Michele che anche le formiche nel loro piccolo si incazzano.
Ma rimangono formiche! Un governo che si fonda sul compromesso con il personaggio più impresentabile d’Europa, che ha un partito di maggioranza relativa che è disposto a tutto per uno strapuntino di potere (contorsioni per avvicinare la Lega non razzista, ah caro Bersani, quante topiche! Inciuci indecorosi pur di salvare Berlusconi…pardon, Letta) che rispetto può ottenere in giro per il mondo?
Non dimenticando i continui atti di sottomissione al potente di turno.
Ve lo immaginate un Obama ancora non eletto andare a Berlino a chiedere la benedizione della Merkel?
No?
Beh, chiedete di Renzi, l’ennesimo democratico in giro per l’Europa ad elemosinare strette di mano.
Di Nicola Melloni
Tratto da (CLICCA QUI)

2013.07.17 – SARTORI: “KYENGE E BOLDRINI SONO DUE RACCOMANDANTE INCOMPETENTI, NULLITA’ DELLA POLITICA” … (ITALIANA AGGIUNGIAMO NOI)


resizerIl politologo mette nel mirino il ministro dell'integrazione: "Che c'entra un'oculista al governo?". 
E su lady Montecitorio: "E' stata segnalata forse dalla P3?"

17/07/2013
Al veleno su Kyenge e Boldrini: sono due nullità, raccomandate e incompetenti Cècile Kyenge e Laura Boldrini
Giovanni Sartori torna ad attaccare il ministro dell'integrazione Cecile Kyenge. 
Il politologo, con un editoriale sul Corriere della Sera, dopo aver consigliato alla Kyenge "lezioni d'italiano", ora la accusa di incompetenza e di essere di fatto una raccomandata. 
"Letta è del mestiere, conosce bene il mondo politico nel quale vive. 
Chi gli ha imposto, allora, una donna (nera, bianca o gialla non fa nessunissima differenza) specializzata in oculistica all'Università di Modena per il delicatissimo dicastero della "integrazione"? 
Lei, la Kyenge, si batte per un ius soli (la cittadinanza a tutti coloro che sono nati in Italia) mentre il suo ministero si dovrebbe occupare di 'integrazione'. Allora a chi deve la sua immeritata posizione la nostra brava Kyenge Kashetu?
Tra i tanti misteriosi misteri della politica italiana questo sarebbe davvero da scoprire", afferma Sartori. 
Secondo il politologo la Kyenge ha fallito su tutta la linea: "Nullità che diventano ministri, brave persone messe al posto sbagliato. 
La Kyenge non sa, a quanto pare, che l'integrazione non ha niente a che fare con il luogo di nascita: è una fusione che avviene, o anche non avviene, tra un popolo e un altro. 
Io ho scritto un libro per spiegare quali siano i requisiti di questa integrazione etico-politica (che non è integrazione di tutto o in tutto). 
Capisco che un'oculista non deve leggere (semmai deve mettere i suoi pazienti in condizioni di leggere). 
Ma cosa c'entra l'immigrazione e l'eventuale integrazione con le competenze di un'oculista? 
Ovviamente niente". 
Poi Sartori sposta il mirino su Montecitorio e se la prende pure con Laura Boldrini: "Un'altra raccomandata a quanto pare anch'essa di ferro (da chi?) è la presidente della Camera. 
In questo caso le credenziali sono davvero irrisorie. 
Molta sicumera, molto presenzialismo femminista ma scarsa correttezza e anche presenza nel mestiere che dovrebbe fare. 
L'Italia non si può permettere governi combinati (o meglio scombinati) da misteriose raccomandazioni di misteriosissimi poteri. 
Siamo forse arrivati alla P3?". (I.S.)

 

2013.07.13 – GLI EBREI SALVATI DA MUSSOLINI, MA NESSUNO NE PARLA.


E veniamo ai fatti, ai nomi, alle date; non prima però di invitare il valido interlocutore di consultare il mio volume “Mussolini, il Fascismo e gli Ebrei” se desidera realmente una più completa documentazione che, in questa sede – come è comprensibile – non è possibile presentare. Il volume in questione è composto di 349 pagine delle quali 124 sono documenti di origine prevalentemente ebraica e per l’elaborazione di questo lavoro ho impiegato più di venti anni di ricerche, non davvero facili.
Nel 1943/44 ero uno scolare, ma ricordo chiaramente quelle giornate e posso testimoniare:
  1. a quell’età e in quegli anni frequentavo la scuola elementare Grazioli Lante della Rovere a Roma e nella mia classe c’era un alunno, se ricordo bene il nome, Pozzi, ebreo; ha frequentato con noi, insieme a noi e tra noi sino alla quinta elementare.
  2. Io allora abitavo a Roma in Via Po. All’angolo con Via Simeto, c’era un negozio di abbigliamento a quattro o cinque vetrine, il cui proprietario, Piperno (ebreo), svolse la sua attività senza problemi alcuno. Ricordo che chiuse solo per poche settimane dopo l’8 settembre 1943 (quando non c’era più Mussolini) ma riaprì appena il Duce riuscì a recuperare un minimo di autorità con la nascita della Rsi.
  3.  Di fronte al mio portone, sempre in Via Po, c’era un negozio di ottica, Astrologo, ebreo; poco più avanti Ginori, ebreo, che gestiva un negozio di vasellame. 4) Il mio pediatra, dottor Ventura, ebreo, aveva lo studio in Piazza Adriana. Il dottor Ventura svolse normalmente la sua attività: visitava i suoi piccoli clienti (come chi scrive queste note) in studio e a domicilio. E tutto questo nel pieno delle leggi razziali.
Le Leggi razziali furono certamente infami, se non avessero una motivazione e se fossero state attuate con crudeltà.
Ma così non fu.
E allora: perché furono concepite le Leggi Razziali?
Per una risposta esauriente dovremmo riportarci agli anni ’30; ma questo non è possibile in questa sede. Allora vediamo di sintetizzare. Bernard Shaw nel 1937 aveva profetizzato: .
Era il momento del massimo sforzo di Hitler per riarmare la Germania, ma era anche il momento delle sanzioni economiche inflitte all’Italia fascista, ma era anche il momento nel quale stranamente i Paesi plutocratici e più imperialisti si erano alleati e allineati con l’Unione Sovietica per intervenire insieme nella guerra civile spagnola contro la Spagna franchista e l’Italia di Mussolini che insieme tentarono e riuscirono a bloccare il braccio di Stalin che mirava a penetrare nella penisola iberica prima, e in Europa tutta dopo.
Mussolini cercò in ogni modo – e questa è storia e posso dimostrarlo con documentazione – di evitare all’Europa e al mondo un nuovo e più catastrofico conflitto, ma l’interesse dei centri del potere del mondo si sentirono seriamente minacciati da quelle idee, che una volta ancora partivano dall’Italia e che si stavano espandendo in tutto il mondo.
Le offerte di Berlino per un’alleanza militare erano continuamente rigettate da Mussolini, il quale, pur riconoscendo valide le ragioni del Governo tedesco, diffidava del personaggio Hitler, e anche questa è storia e facilmente dimostrabile.
E, come aveva ben visto Bernard Shaw, le grandi democrazie, seguendo un piano politico ben determinato, spingevano l’Italia verso quell’alleanza, grazie all’isolamento e ad una serie di gravi provocazioni nella quale il nostro Paese si venne a trovare. A marzo del 1938 Hitler, con l’entusiastico consenso degli austriaci, concretizzò l’Anschluss senza che il mondo muovesse un dito per impedirlo, ma con questa operazione la Germania si affacciava al Brennero. Tutto ciò ha fatto scrivere a Winston Churchill (La Seconda Guerra Mondiale, 1° Volume, pag. 209): .
E quasi con le stesse parole è il giudizio dello storico inglese George Trevelyan (Storia d’Inghilterra, pag. 834): .
Nel corso di un’intervista televisiva, Renzo De Felice attestò. . E qui potrei terminare il dialogo con il mio cortese interlocutore.
Come furono applicate le (certamente) odiose leggi razziali?
Per avere un’idea di ciò, sarebbe sufficiente ricordare che decine di migliaia di ebrei che fuggivano dalla Germania e dai Paesi caduti sotto l’occupazione tedesca, si rifugiavano in Italia; eppure qui vigevano le leggi razziali, e perché non nei Paesi democratici?
Perché la Svizzera li respingeva, l’Inghilterra minacciava di silurare le navi cariche di esuli, Roosevelt fece intervenire la sua Navy per respingere i fuggiaschi.
Il mio interlocutore desidera, giustamente, dati e nomi; certo!
Allora cito quanto ha scritto Daniele Vicini su L’Indipendente del 20 luglio 1993: .
Dello stesso parere è Klaus Voigt che nel suo volume Rifugio precario osserva quanto fosse strana la dittatura fascista. Infatti scrisse: .
Come ho scritto, per motivi più che chiari in questa sede non posso elencare i nomi dei fuggitivi, ma vengono riportati dal giornalista Daniele Vicini nell’articolo citato; tuttavia un nome in questo articolo posso ricordarlo e, per il momento, vale per tutti, quello di Edward Luttwak, ebreo, che il mio interlocutore deve conoscere perché molte volte è apparso sullo schermo televisivo italiano in quanto profondo conoscitore della nostra lingua appresa quando la sua famiglia fuggì dalla Romania per rifugiarsi nell’Italia fascista. , conclude Daniele Vicini.
GLI EBREI SALVATI DA MUSSOLINI , MA NESSUNO NE PARLA .
Avrei tanto da aggiungere, ma tanto.
E tanti sono gli storici israeliani (onesti e riconoscenti) che attestano l’esistenza di uno “Scudo Protettore” (termine usato dallo storico ebreo Léon Poliakov nel volume Il Nazismo e lo sterminio degli Ebrei) fatto innalzare da Benito Mussolini per sottrarre gli ebrei dai campi di concentramento tedeschi.
Desidero, prima di concludere, soffermarmi sulla frase: . Certo quel 16 ottobre 1943 i tedeschi penetrarono nel ghetto di Roma, ma Mussolini, grazie alla mascalzonata di Badoglio del mese precedente non aveva più il governo del Paese, così e solo per questo i tedeschi poterono fare quel che inutilmente avevano tentato negli anni precedenti quando al Governo c’era Mussolini: la cattura degli ebrei italiani.
Con la “complicità dei fascisti”, scrive il mio interlocutore.
Certo, c’erano i fascisti, ma per la verità ce ne era uno solo, in Camicia Nera, Ferdinando Natoni che riuscì a bloccare i tedeschi pretendendo la liberazione di tanti ebrei già catturati.
Ma il mio interlocutore esige, e ripeto giustamente, fatti e testimonianze.
E allora, di nuovo l’invito a leggere quanto mi attestarono le gemelle Mirella e Marina Limentani, ebree, salvate anche loro dal signor .
Visto che ho citato Ferdinando Natoni, e dato che intervistai anche Sua figlia, la Signora Anna, la quale mi ha pregato di ricordare che .
Come il mio interlocutore può vedere, ho citato autori e testimonianze non fasciste; però mi si conceda una deroga; Giorgio Pisanò ha scritto (Noi fascisti e gli Ebrei, pag. 19): .
Quindi ricapitolando e per terminare: ho presentato lo scritto di Antonio Pantano che accusa le Potenze vincitrici del Secondo Conflitto mondiale di aver sottratto documenti per creare “una storia artefatta”; abbiamo le testimonianze di Winston Churchill e Trevelyan che accusano la politica inglese di aver costretto l’Italia di Mussolini ad allearsi con Hitler; a seguito di ciò, Renzo De Felice attesta che l’Italia “non poteva non avere le sue leggi razziali”, il giornalista Daniele Vicini che scrive che centinaia di esuli ebrei (e non solo ebrei) si rifugiarono in Italia nel periodo delle Leggi Razziali; abbiamo la testimonianza di due gemelle ebree che hanno attestato che Ferdinando Natoni, fascista, salvò loro ed altri ebrei dall’arresto da parte dei tedeschi e, non davvero ultima, la dichiarazione di Giorgio Pisanò (ma essendo fascista è da prendere con le pinze).
Chi scrive queste note afferma di aver raccolto centinaia di documenti che attestano quanto sopra scritto e che, in questa sede è impossibile riportare. Dall’altra parte abbiamo un interlocutore che afferma esattamente il contrario di quanto sin qui detto.
Evidentemente deve essere in possesso di documenti a me, a Pantano, a Pisanò sconosciuti. In questo caso lo invito a presentarli per farmi uscire dall’equivoco. E di questo lo ringrazierò.
E se concludessi accusando il primo Governo antifascista (per intenderci, Badoglio) a seguito della sua fuga il 9 settembre 1943, di aver di fatto consegnato ai tedeschi gli ebrei sino ad allora protetti dal Male assoluto, di quanto sarei in errore?
 
Tratto da (CLICCA QUI)

 

2013.07.15 – CASO KAZAKISTAN – IL PASTICCIO DELL’ESPULSIONE… PRETESTO PER COLPIRE IL GOVERNO???


Siamo alle solite … i politicanti italiani fanno il rimpianttino sulle responsabilità (almeno quelle politiche).

C'è da chiedersi che ci stiano a fare al governo italiano questi personaggi … ma la digos della polizia italiana da chi dipende???

Il caso è stato coperto dal MLNV nei seguenti articoli: 2013.07.122013.07.112013.07.08

Caso Kazakistan: la Bonino nega responsabilità sul rimpatrio della moglie del dissidente. 
Fuoco di fila contro il vicepremier che reagisce: "Salteranno molte teste"

Massimiliano Scafi – Lun, 15/07/2013 – 08:38
«Salteranno molte capocce, si fermeranno molte carriere. 
Chi mi ha ingannato deve pagare». 
Sì, stavolta Angelino Alfano si è arrabbiato davvero.
Sotto tiro da tre giorni, accusato di aver ordinato, o coperto, l'espulsione della Shalabayeva, convinto che dietro l'attacco ci sia una manovra per far cadere il governo: il vicepresidente del Consiglio aspetta soltanto di avere in mano la relazione del capo della polizia per passare alla controffensiva. 
Alfano dovrà tenere botta fino a mercoledì, intanto incassa le parole di Emma Bonino: «Il due giugno, durante la Festa della Repubblica, dissi al ministro dell'Interno di seguire il caso Kazakistan di persona». 
Ecco, il due giugno: ma già dal 31 maggio la moglie del dissidente Ablyazov era stata «impacchettata e riconsegnata» alle autorità di Astana.
Il prefetto Alessandro Pansa ha ancora 48 ore a disposizione per completare l'inchiesta e ricostruire la vicenda. 
Quale funzionario ha dato l'ordine del blitz? 
Chi si è messo d'accordo con l'ambasciatore del Kazakistan a Roma? 
Perché il governo non è stato informato? 
Sono queste le domande del ministro al capo della polizia. 
Quando avrà le risposte, quando tutte le «ombre» saranno sparite, Alfano passerà agli «atti formali» e deciderà quali teste tagliare.
Non vuole solo salvare se stesso e il governo, ma anche, carte alle mano, «dare un segnale di pulizia» e «preservare l'immagine» dell'Italia». 
Pure secondo la Bonino «non c'è traccia di un coinvolgimento a livello politico nella faccenda». 
Evidentemente «la pressione del Kazakistan è stata fortissima, ma si è scaricata sui livelli più bassi: può essere che abbiano approfittato del vuoto di potere negli apparati in quei giorni tra maggio e giugno». 
E in effetti, proprio il 31 Alessandro Marangoni aveva lasciato l'incarico che aveva assunto come vicario dopo la morte di Antonio Manganelli. 
Pansa è diventato capo della polizia il primo giugno. 
Sel e grillini presenteranno delle mozioni di sfiducia individuali. 
Ma per Fabrizio Cicchitto «la ricostruzione della Bonino consente di chiarire in modo ineccepibile i tempi nei quali Alfano è venuto a conoscenza della questione Shalabayeva. 
Solo chi è in malafede e gioca a far cadere il governo può aprire un'offensiva contro di lui».
La Farnesina si chiama fuori: «Il ministero degli Esteri – si legge in una nota ufficiale – non ha alcuna competenza in materia di espulsione di cittadini stranieri dall'Italia né ha accesso ai dati relativi a cittadini stranieri ai quali sia riconosciuto da Paesi terzi lo status di rifugiato politico». 
E poi, «nessuna indicazione è stata fornita sui motivi della richiesta di informazioni sull'eventuale status diplomatico della signora Shalabayeva». 
Conclude Emma Bonino: «Tutto quello che posso fare io, lo farò. 
Qualcuno però dovrà pagare, dovrà dire all'opinione pubblica “sì, sono stato io“».
Da Astana l'ambasciatore Alberto Pieri segue «con attenzione» il caso. 
«Spero in futuri spiragli. 
Occorre sensibilizzare i kazaki con la moral suasion, però bisogna essere prudenti con i tempi della diplomazia». 
Diplomazia che non è stata usata dai nostri servizi, secondo la Shalabayeva: «Credevo volessero a ucciderci. 
Continuavano a gridare in italiano ma l'unica cosa che ho capito è stato “puttana russa”». 
A fare irruzione, «30, 35 persone vestite di nero: tra loro pure una donna che non mi lasciava mai sola». 
Da lì all'ufficio immigrazione della questura. 
«Ci sono rimasta 15 ore, stremata e affamata. 
Ho raccontato la mia storia, quella del Kazakistan e di Nazarbaev, un dittatore che elimina i leader dell'opposizione. 
Mi hanno ascoltato con attenzione». 
In serata la smentita della questura riguardo al trattamento denunciato dalla signora: «La Ablyazov non ha subito maltrattamenti nel blitz».

Eppure questi (mal)trattamenti a noi del MNV ricordano qualcosa … certe "visitine" della digos di Treviso, certi sequestri di persona per ore e ore negli uffici della polizia politica della questura straniera italiana a Treviso, i furti, le perquisizioni, le offese, gli scherni, le calunnie anche mediatiche … 

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2023.07.13 – BANCHE: IL PRELIEVO FORZOSO DIVENTA LEGGE EUROPEA.


Dall’eccezione alla regola. 

Avevano detto che le modalità di salvataggio di Cipro non si sarebbero ripetute, ed invece è stata creata un’apposita normativa che nella pratica consente agli Stati dell’Eurozona di ripercorrere esattamente la stessa strada.
Lo aveva preannunciato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, per poi smentire di getto a causa del panico diffusosi in tutta Europa. 
Ma era buona la prima: Cipro è diventato un modello.
In settimana è stato firmato l’accordo. 
Da adesso in poi prima che uno Stato intervenga a salvare una banca, il prezzo sarà pagato dai correntisti e dagli investitori ed ,in molti casi, sarà molto, molto alto.
Sono in molti a pensare che le parole “fallimento ordinato” nascondano in realtà la volontà di codificare a livello comunitario il ben più famoso prelievo forzoso che anche l’Italia ha sperimentato nell’ormai celeberrimo caso del 1992.
L’accordo: dal bail out al bail in
L’accordo siglato nella notte tra giovedì e venerdì dall’Ecofin, il Consiglio di Economia e Finanza, si basa appunto sul meccanismo di salvataggio messo in atto a Cipro per evitare il fantasma default.
Dal bail out, il sistema mediante il quale è lo stato, in caso di falle, a farsi carico della copertura, si passa albail in, il meccanismo che invece coinvolge in prima battuta i privati (e i loro soldi) e poi, eventualmente, i Governi.
Chi paga?
In caso di default di un istituto di credito i primi a pagare saranno gli azionisti, seguiti dagliobbligazionisti meno assicurati (le obbligazioni subordinate verranno coinvolte nel pagamento) e daidepositi bancari superiori ai 100mila euro, mentre quelli inferiori rimangono garantiti mediante una direttiva europea.
Chi non paga?
Risparmiati dal “prelievo forzoso” saranno invece i possessori di obbligazioni garantite (le ordinarie sono escluse), pensioni e salari dei dipendenti.
Ogni Governo potrà poi decidere se escludere (parzialmente o totalmente) altri soggetti dalla partecipazione al fallimento ordinato.
Quando interviene lo Stato?
L’accordo prevede che il Governo intervenga a salvare la banca utilizzando il denaro pubblico solo dopo che azionisti e creditori avranno pagato l’8% delle passività totalidell’istituto.
Ogni Stato dovrà poi costruire un fondo nazionale che in 10 anni dovrà raggiungere un livello pari ad almeno lo 0,8% dei depositi garantiti non dalle singole banche , ma da tutte le istituzioni creditizie della Nazione, utilizzandolo per il 5% degli attivi.
– See more at: http://www.losai.eu/banche-il-prelievo-forzoso-diventa-legge-europea/#sthash.YFJfsVAI.dpuf

 

2013.07.13 – NWO… IL CROLLO DEL FALSO MITO E’ ALLE PORTE?


di Gabriel Donohoeoppt-in-rockefeller
La notizia sta dilagando su Internet da settimane dicendo che tutte le banche, aziende e società che si travestono da governi sono stati tutti pignorati, legalmente e legittimamente, ei loro beni sequestrati.
In una serie di documenti pubblici, il One People,s Public Trust (OPPT) ha precluso i poteri che avevano in essere che in sigla si dice Powers That Were (PTW) – utilizzando l’Uniform Commercial Code (UCC), il codice per tutto il commercio mondiale.
Il One People,s Public Trust è stato istituito per tutte le persone del pianeta e tutti sono titolari come beneficiari.
Tra gli amministratori è l’ex procuratore Heather Tucci-Jarraf, un esperto in UCC che ha lavorato all’interno del Powers That Were.
Con una mossa intelligente e perspicace, Heather ed i suoi colleghi hanno creato un contratto fiduciario collegato ad un articolo della originale Costituzione degli Stati Uniti del 1776 – la stessa Costituzione che è stata abbandonata con l’aziendalizzazione del governo degli Stati Uniti nel 1933.
Hanno poi inserito ogni essere umano sulla terra al contratto di Trust come beneficiari del patrimonio, in modo da essere riconosciuti come «un solo popolo, creato dal Creatore”.
Ciò significa che il Trust ha un credito superiore a qualsiasi altro – non ci può essere alcuna pretesa superiore a quello del OPPT, a meno che non sia fatta dal Grande Creatore stesso.
Il OPPT ha accusato la società bestia – il governo, le banche, le società – di frode, tradimento, e di schiavitù.
Nei dettagli, essi sostengono che queste società collettivamente, alias “il debitore”, “consapevolmente, volontariamente e intenzionalmente hanno commesso tradimento” di “possedere, operare, favoreggiare e concorrere con sistemi monetari privati” e “Sistemi operativi manipolati usati contro” i cittadini senza la loro conoscenza, la volontà e il consenso intenzionale “.
Come rimedio, il OPPT ha pignorato e ha chiuso i governi, le banche e le società responsabili e ha confiscato tutti i loro beni e delle infrastrutture, tra cui tutto l’oro e l’argento contenuto nei loro sistemi bancari.
Il OPPT sostiene tali attività per conto dell’unico popolo.
Tutto questo è fatto legalmente e legittimamente nel rispetto delle norme riconosciute a livello internazionale del Uniform Commercial Code.
I governi, le banche e le società non sono riusciti a confutare le accuse, una cosa fatale per le leggi del commercio.
Forse si sono resi conto che, se uno di essi avesse alzato la testa al di sopra del parapetto avrebbe rischiato di andare dritto in galera.
(La minaccia di arresto del Papa può averli innervositi, anche le frettolose dimissioni della Regina Beatrice dei Paesi Bassi.)
La loro incapacità di confutare o di rispondere alle accuse hanno portato a renderli insolventi e chiuderli.
Tutti i documenti sono di dominio pubblico.
Le copie possono essere visionati e scaricati dal sito OPPT: http://www.peoplestrust1776.org/
Molti di questi documenti sono di pesante lettura per il profano, ma sono estremamente interessanti comunque.
Ulteriori informazioni di più facile lettura possono essere visti su altri siti elencati alla fine di questo articolo.
Un documento OPPT interessante è la comunicazione di cortesia.
La Comunicazione di Cortesia autorizza un individuo di rispondere alle richieste o minacce da parte delle banche, aziende o governi informando loro incaricato che lui o lei non ha più una copertura dalla rete aziendale su cui appoggiarsi, ma ora sono attivi da soli con responsabilità illimitata personale. Questa è una posizione spaventosa per un direttore di banca o un esattore.
Il OPPT ha inoltre previsto dei Centri di Creazione del Valore dei Beni detti Creator’s Value Asset Centers (CVACs) per prendere in consegna le corporation e passarle a conduzione di governo.
C’è un CVAC in vigore per ogni paese del mondo.
Un equivalente di 10 miliardi di dollari sono stati stanziati per ogni essere umano sul pianeta.
Questo servirà per di finanziare un nuovo modo di vivere dove non ci sono debiti, ne tasse, o poteri di controllo su di voi.
Inoltre, la tecnologia nascosta in precedenza sarà messo in atto per darci energia libera gratis.
Ciò deriva dalle scoperte di Tesla, Keshe, e altri.
Può tutto questo davvero essere vero o è disinformazione dalla elite del NWO?
Quando si leggono tutti i dettagli, le informazioni su molti siti web, e si ascolta gli amministratori di podcast, si ha la sensazione che tutto questo sia vero e veramente sentito.
Certo, ci sono oppositori.
Ma è prevedibile.
Se le Nazioni Unite, la Banca dei Regolamenti Internazionali, della Federal Reserve, il governo degli Stati Uniti, e gli altri non possono confutare le gravi accuse portate avanti da OPPT, allora ci deve essere un po ‘di vera sostanza in esso.
Vedrete sulla Rete dove alcuni avvocati e giudici hanno esaminato i dettagli e li hanno chiamati “a prova di proiettile”.
Se, d’altra parte, si tratta di una truffa ideata dal NWO per confondere e scoraggiarci, allora è spettacolarmente fallita.
La notizia della OPPT sta risvegliando la gente a un ritmo esponenziale, le persone che potrebbero altrimenti restare addormentate.
Ai primi di gennaio questo scrittore ha osservato che Google aveva trovato solo poche migliaia di pagine su OPPT, la scorsa settimana ci sono stati oltre 8 milioni di pagine e poco tempo fa Google ha restituito 17.600.000 pagine in 0,31 sec.
Inoltre, una volta che le persone vedono ciò che li aspetta dietro l’angolo non si accontenteranno di niente di meno.
Si prega di guardare i dettagli e fare la propria la ricerca.
Siamo sulla cuspide di una nuova età dell’oro?
http://oppt-in.com/
http://www.americankabuki.blogspot.ca/
http://www.removingtheshackles.blogspot.ca/
http://kauilapele.wordpress.com/
The Guardian Express covers the OPPT in this article:http://guardianlv.com/2013/02/in-the-money-oppts-ucc-fili…
FONTE: http://www.opednews.com/articles/1/Great-News-Or-Disinfo

Articolo tratto da: (CLICCA QUI)