ATTUALITA

BILDERBERG SBARCA A TORINO

Bilderberg ha scelto l'Italia.
Il meeting che ogni anno riunisce personalità di spicco del mondo politico, economico, accademico e dei media si terrà a Torino.
La 66/esima riunione dell'esclusivo club fondato da Rockfeller nel 1954 è prevista dal 7 al 10 giugno.
Nell'elenco dei partecipanti, disponibile sul sito web del gruppo, figurano ministri, industriali, amministratori delegati di multinazionali e i vertici di numerose banche.
Secondo le regole del Bilderberg, due terzi dei partecipanti vengono dall'Europa, il resto dall'America del Nord.
La conferenza si svolge a porte chiuse secondo la regola di Chatham House: i partecipanti sono liberi di utilizzare le informazioni ricevute, ma non può essere rivelata l'identità del relatore.
Tra gli otto italiani nell'elenco dei 128 partecipanti figurano
John Elkann, presidente di Fca e di Exor,
 la giornalista Lilli Gruber,
il direttore generale della Banca d'Italia Salvatore Rossi,
e il segretario dello Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin.
Ed ancora gli economisti
Alberto Alesina
Mariana Mazzucato,
il manager Vittorio Colao,
il direttore di Limes Lucio Caracciolo
e la senatrice a vita Elena Cattaneo.
articolo proposto da BENETTO CELOT e tratto da (CLICCA QUI)
 

IL GOVERNO ITALIANO E’ FATTO … FORSE FINO ALLE ELEZIONI EUROPEE???

 
VENETO SERENISSIMO GOVERNO
Riceviamo e pubblichiamo
Il governo Mattarella è nelle mani di Soros
 
Il governo è fatto, possiamo dire con una certa approssimazione che mangerà il panettone, ma difficilmente la colomba; comunque non durerà oltre il risultato delle elezioni europee.
E' chiaro a tutte le menti pensanti che questo governo è stato pensato e voluto da Mattarella, che ne detiene la guida dei ministeri-chiave, e ha lasciato a Di Maio e Salvini quelli ingestibili, quelli su cui Di Maio e Salvini hanno costruito le loro "fortune".
E' altrettanto evidente, per stessa ammissione del Presidente Mattarella, che lui, fin dall'inizio della crisi postelettorale, ha fatto di tutto perchè nascesse il governo 5stelle-Lega, in perfetta sintonia con Matteo Renzi. In questo governo oltre al PD non dovevano esserci nè Berlusconi nè Meloni.
Queste tre forze devono prepararsi a raccogliere i cocci dell'alleanza dei due Cip e Ciop (Di Maio e Salvini).
Il governo ha due punti deboli che saranno dirompenti per loro:
1) reddito di cittadinanza, che non potrà mai essere erogato, come è stato propagandato da Di Maio e percepito nell'immaginario collettivo soprattutto dalla gente del sud.
2) Immigrati: tutte le promesse, i giuramenti sulla Bibbia e sul crocefisso fatti dal vecchio comunista padano Matteo Salvini non saranno mantenute neanche nella centesima parte, trasformandolo in uno spergiuro.
Tant'è che sta già facendo il gioco delle tre carte per confondere e ingannare le genti che gli hanno creduto; (caro Salvini, se hai detto che caccerai 600.000 immigrati clandestini, 600.000 devono essere, nessuno in meno; hai affermato che non sbarcheranno più immigrati clandestini, dunque non ne devono più sbarcare).
Come mai nel contempo stai tentando di aprire nuovi centri di accoglienza?
Se proprio vuoi dei nuovi punti di raccolta creali nella tua Lombardia o in Vaticano, assieme al tuo amico Bergoglio, non certamente nel nostro Veneto.
Ovviamente chi deciderà le sorti di Cip e Ciop è l'affamatore di popoli George Soros, il quale ha finanzato e finanzia le ONG che portano barconate cariche di poveri disgraziati dell'Africa e dell'Oriente, per poter speculare sia sulle nazioni di provenienza che su quelle di approdo, in particolare su Grecia e Italia.
Vedremo cosa farà il Ministro degli Interni quando G. Soros, attraverso le ONG da lui finanziate farà sbarcare altre migliaia di poveri disgraziati clandestini.
Al popolo veneto non interessano le affabulazioni di Salvini, noi veneti siamo abituati a prendere gli uomini e le donne in parola, e non per la "cavesa", ma se necessario siamo in grado di usarla.
Bassano del Grappa, 4 giugno 2018
Germano Battilana
—-
P.S. Balotelli futuro capitano della nazionale italiana di calcio, Salvini ministro dell'Italia: bella coppia alla testa di due entità fallite, senza speranza.
 
 

RICORDIAMO IL PROF. VITTORIO MARCHI

Vogliamo ricordare, e lo facciamo con immenso piacere, il Prof. Vittorio Marchi, professore di fisica quantistica e ricercatore.
Lascia il corpo fisico nel 2017, in silenzio, per una caduta dal balcone, accidentale o forse in qualche modo indotta… perché Vittorio Marchi poteva essere un po’ scomodo per il sistema.
Un Essere straordinario nel vero senso della parola, cioè fuori dall'ordinario e che crediamo meriti di essere ricordato per le parole ed i concetti meravigliosi che lo hanno contraddistinto e per i suoi insegnamenti di notevole portata ulteriormente supportati dalla fisica quantistica.
Un Uomo forse scomodo perché parlava di Tesla (e della sua uccisione in quanto scienziato che si scontrava con gli interessi del sistema), del progetto HAARP (capace di procurare uno tsunami atmosferico in pochi istanti o rendere l'atmosfera così surriscaldata da essere paragonata ad un enorme forno a microonde o ancor peggio capace di controllare le menti), della smart card (creata dalla mondex , contenente tutti i dati personali…anagrafici, sanitari, dati relativi al reddito e così via…e che viene fatta passare come una carta vantaggiosa nascondendo invece il pieno controllo umano perché ,se per qualche motivo il sistema decide di bloccarla, non è più possibile acquistare nemmeno un pezzo di pane.
Il Prof. Marchi parla della inesistenza della morte, grande business che ha generato la paura, il nostro peggior nemico e che viene confermata e perpetuata dalla società, da certe religioni, dalla cultura familiare, dalla scuola, dall'educazione sociale (vedi il testo L'UNO DETTO DIO, ed. Macro, pag.45). Tutto è un continuum, afferma il Professore, un continuo cambiamento di stato e fa l'esempio dell'acqua che può diventare vapore o ghiaccio ma resta comunque acqua, dipende dal suo grado di vibrazione.
Lo stesso può valere per un seme che diventa albero e che attraverso il frutto per esempio ritorna seme, per poi continuare ad essere albero.
Possiamo comprendere che nel seme è già presente l'informazione dell'albero come nell'albero esiste già l'informazione del seme.
Tutto perciò è semplicemente informazione e vibrazione.
Non c'è morte perché non c'è nascita, ma solo un cambio di stato o di vibrazione.
Non esiste né passato né futuro, concetti inventati dall'uomo, ma esiste solo il sempre.
C'è solo il presente da vivere, in modo cosciente, sapendo che la realtà è: uno per tutti e tutti per uno, come fa il corpo umano (ad immagine e somiglianza dell'intero corpo sociale) in cui vediamo cosa accade quando anche una sola cellula è in disequilibrio… tutte le cellule del corpo si attivano per darle una mano perché sono così intelligenti da sapere inconsciamente che, se non fanno questo, l'intero sistema va in crisi. (economia del corpo umano).
Basterebbe essere consapevoli di questo, dice il Prof. Marchi, per capire come può funzionare davvero l'economia mondiale!
Se ognuno di noi percepisse tutto questo nella sua veridicità illuminerebbe non solo sé stesso, ma anche il mondo dei propri simili.
E' necessario che tutta l'umanità cambi il proprio modo di pensare, deve smettere di creare situazioni di competizione anziché di collaborazione e se non fa questo è destinata all'estinzione rendendosi essa stessa responsabile della distruzione dell'intero sistema sociale.
Non possiamo pensare che le cose cambino in meglio se partiamo sempre dallo stesso punto (follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi).
Altro argomento interessante è il senso della vita: il senso è avere la migliore versione della migliore visione di quello che noi siamo come esseri umani e Divini, sapere chi siamo e perché siamo qui e per cosa siamo portati.
Egli ci esorta a spender bene il nostro o i nostri talenti, che tutti abbiamo.
Concludiamo dicendo che riteniamo siano tutti argomenti tanto interessanti quanto impegnativi e per questo abbiamo voluto solo darne un accenno… per chi vuole, può trovare conferme ed approfondimenti nel web.
Le parole da noi usate sono le parole del Prof. Marchi e le potete trovare sul sito: https://youtu.be/Rx6deGDMMc8
WSM
Venetia, 4 giugno 2018
LP
 

MESSAGGIO CHE CI E’ CHIESTO DI CONDIVIDERE

 
Spogliare la Grecia è stato uno scherzo.
Aeroporti, qualche isola, industrie zero, terre poche, risparmi privati irrisori, demanio interessante.
Comunque la Grecia aveva un Pil inferiore alla sola provincia di Treviso.
E' bastato un sol boccone.
 
Per l'"italia" è diverso.
Un capitale enorme: secondo al mondo in quanto a risparmio privato, primo come abitazioni di proprietà, terre di valore assoluto e coste meravigliose.
Tra le prime 10 potenze industriali al mondo.
Biodiversità superiore alla somma di tutti gli altri paesi europei.
Capitale artistico momumentale superiore a quello di tutto il resto del mondo.
Francia, Germania, più qualche fondo americano, cinese e arabo, hanno fatto la spesa con la formula "paghi uno e prendi quattro".
Tutto il lusso e la grande distribuzione sono passati ai francesi insieme ai pozzi libici passati da Eni e Total. Poi anche Eni è diventata a maggioranza americana…
Anche il sistema bancario è passato ai francesi insieme all'alimentare.
I tedeschi si sono presi la meccanica, e il cemento.
Gli indiani tutto l'acciaio.
I Cinesi si son presi quote di Terna, e tutto Pirelli agricoltura.
Se ne sono andate Tim, Telecom, Giugiaro, Pininfarina, Pernigotti, Buitoni, Algida, Gucci, Valentino, Loro Piana, Agnesi, Ducati, Magneti Marelli, Italcementi, Parmalat, Galbani, Locatelli, Invernizzi, Ferretti Yacht, Krizia, Bulgari, Pomellato, Brioni, Valentino, Ferrè, laRinascente, Poltrona Frau, Edison, Saras, Wind, Ansaldo, Fiat ferroviaria, Tibb, Alitalia, Merloni, Cartiere di Fabriano…
 
Ma…"non hanno finito".
Sono rimaste ancora le case, i beni degli "italiani" e i loro risparmi. Circa 3000 miliardi di euro… Ora vogliono quelli!
I "mercati", le lobby, i fondi di investimento, di chi raccoglie i soldi delle mafie, dei traffici illeciti (anche di essere umani), di truffe internazionali, di salvataggi bancari, del "nero" delle grandi multinazionali, questi non hanno finito… camuffati da sistemi, a loro dire democratici e legati a logiche di mercato e finanziarie, e tutto con il benestare e la complicità del sistema mafioso italiano…
Ora tocca alle poche industrie rimaste, agli immobili, ai fondi pensioni, ai conti privati…
Ecco perché non serve a nulla mediare, non si placheranno, l'abbiamo già visto.
 
BISOGNA FERMARLI ORA!
Questa del video sottostante non sarà di certo la soluzione ma può esser un segnale forte, il primo Giugno 2018 alle 21.30 fermiamo i consumi di elettricità tutti assieme.
 
 
La soluzione è e rimane la liberazione dallo stato straniero italiano, non solo per i Veneti, ma probabilmente anche per gli italiani stessi e gli altri popoli della penisola italica.
WSM
Venetia 30 maggio 2018
Enrico Pillon
 

CIP E CIOP E LA BANDA BASSOTTI

Anche noi, così come riceviamo così pubblichiamo.
 
VENETO SERENISSIMO GOVERNO
 
Riceviamo e pubblichiamo
 
Forse primo governo di Cip e Ciop
 
Dopo lungo travaglio (Marco) si sono accordati sul tutto e sul nulla. In oltre 70 giorni di somme e sottrazioni non sono stati capaci di trovare il totale ("perché è la somma che fa il totale"- Totò). Mancano 120 miliardi di euro, su un bilancio di 850 miliardi complessivi.
Visto che Cip e Ciop e i loro illustri esperti, ai più sconosciuti, si dicono certi di essere in grado di risolvere i problemi dello stato italiano e di dare una svolta definitiva alla crisi siamo in attesa di qualche strabiliante risultato!
Certo che uno stato che si vede costretto ad affidarsi a qualche personaggio alla Walt Disney ci pone una domanda: perché allora non rivolgersi direttamente alla Banda Bassotti?
Dobbiamo essere grati a tali fenomeni, perché rapidamente porteranno questo stato fantoccio alla sua dissoluzione definitiva, creando le premesse perché il popolo, che vive del proprio lavoro, sia in grado di determinarsi.
Il popolo stesso deve essere consapevole di dare ben altre dimostrazioni di consapevolezza, che non affidare il loro destino ai Cip e Ciop di turno, indirizzati dalla Banda Bassotti.
Dobbiamo prendere in mano il nostro destino, e mettere nel cesto dei serpenti gli incantatori e il loro piffero (canali d'informazione).
Presupposto indispensabile per la nostra libertà.
Germano Battilana

E IL PRESIDENTE ITALIANO CONTINUA A PREDICARE MA A RAZZOLARE MALE, MOLTO MALE!

DA CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA.
E così anche Mattarella, nel rispetto delle prerogative dei suoi predecessori, persiste a voler insegnare a vivere alle persone che lui chiama cittadini italiani.
Eppure sai benissimo che anche io non sono italiano, ma sono costretto ad esserlo con la frode e l'inganno, così come moltissimi altri Veneti, Napoletani, Siciliani, Sud-Tirolesi, Triestini, Sardi e così via.
Le tue parole ammorbano l'aria di libertà che noi vogliamo respirare affrancati a casa nostra e ti assicuro che tu non sei il mio presidente, per me non sei nessuno.
Come il delinquente re d'italia di allora, sei solo un tiranno, un nemico della mia Patria.
Per me le tue parole eloquenti sono come l'unto delle pietanze che danno apparentemente sapore, ma poi ti uccidono.
Risparmiati l'eloquenza su un 'Europa che nessuno dei "tuoi cittadini" ha mai scelto.
Abbi più rispetto della sovranità naturale di ogni essere umano, noi sei il padrone delle loro vite e come tutti prima o poi, anche te, come ogni altro essere umano, dovrai rendere rendere conto anche di queste pretese.
WSM
Venetia 11 maggio 2018
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

FIESOLE
Pensare di farcela senza l'Europa significa ingannare i cittadini".
Ancora: "Il sovranismo è inattuabile".
Le parole del Capo dello Stato che richiamano alla necessità di considerare la dimensione europea come la sola in cui affrontare e risolvere i problemi degli Stati arrivano mentre alla Camera è in corso
Come se Sergio Mattarella indicassse ai leader di Lega e 5 Stelle i paletti invalicabili di ogni esecutivo della Repubblica.
"Credere di farcela da soli è pura illusione o, peggio, inganno consapevole delle opinioni pubbliche".
Il Presidente della Repubblica è a Fiesole dove partecipa alla conferenza "The state of the Union".
"Tutti sanno che nessuna delle grandi sfide, alle quali il nostro continente è oggi esposto, può essere affrontata da un qualunque Paese membro dell'Unione, preso singolarmente".
Non manca un attacco diretto contro le dottrine sovraniste: "E' da qui che occorre partire per avviare una riscoperta dell'Europa come di un grande disegno sottraendoci all'egemonia di particolarismi senza futuro e di una narrativa sovranista pronta a proporre soluzioni tanto seducenti quanto inattuabili, certa comunque di poterne addossare l'impraticabilità all'Unione".
Poi la rottura del legame propagandistico tra Europa e burocrazia: "Numerosi concittadini europei – ha aggiunto il presidente – hanno smesso di pensare che l'Europa possa risolvere – nell'immediato o in prospettiva – i loro problemi. Vedono sempre meno nelle istituzioni di Bruxelles un interlocutore vantaggioso, rifugiandosi in un orizzonte puramente domestico, nutrito di una illusione: pensare che i fenomeni globali che più colpiscono possano essere affrontati a livello nazionale".
Il presidente tocca anche il tema della solidarietà, valore da ritrovare per ripensare e riformulare un corretto rapporto con le Istituzioni dell'Unione: "Se è stata la solidarietà a rendere possibile l'avvio della nostra Unione, non è senza significato tornare a quel legame – quasi primordiale – per affrontare i problemi odierni.
Lo è a maggior ragione in un contesto che vede crisi interne e internazionali, instabilità diffuse e venti di guerra, scuotere l'edificio europeo, rendendo esitante ogni ulteriore passo verso l'integrazione".

articolo proposto da Benedetto CELOT e tratto da (CLICCA QUI)

 

MAI UN CARDINALE HA PARLATO PRIMA DI GRANDE APOSTASIA – CONSEGUENZE GEOPOLITICHE

Il mondo cattolico è a rumore per l’affermazione del cardinale di  Utrecht, Willem Ejik: “Quando vedo che  i vescovi e soprattutto il successore di Pietro mancano nel mantenere e trasmettere fedelmente e in unità il deposito della fede e penso alla prova finale che dovrà attraversare la Chiesa».
 Di fatto il cardinale  s’è chiesto se non stiamo assistendo, nel nostro tempo e sotto “Francesco”, alla grande apostasia e alla persecuzione finale che dovranno affrontare i cattolici fedeli, quando “sulla terra si   svelerà il «mistero di iniquità» sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità”.
Giustamente ciò sta facendo rumore fra i cattolici (non  fra i media  o l’opinione pubblica generale): è la prima volta che un cardinale fa apertamente un’affermazione così grave e seria. La prima volta nella storia, forse.
Ne parla La Nuova Bussola Quotidiana:
L’affermazione del cardinale Ejik risponde ad una inaudita reazione del Vaticano sull’intercomunione fra cattolici e protestanti, ossia la possibilità  per i protestanti che hanno il coniuge cattolico di ricevere l’Eucarestia.
La Conferenza Episcopale tedesca  ha votato  sì a larga maggioranza (per questione di soldi, come spieghiamo più sotto),
Ma una minoranza di vescovi, sette, ha votato contro, e non solo:  ha chiesto a Roma , come custode della fede, di dirimere la questione. Il Papa ha fatto rispondere che  la Conferenza Episcopale Tedesca si riunisca di nuovo e ridiscuta, fino a raggiungere l’unanimità .
Unanimità su che cosa?”, sbotta il cardinale. Una votazione,  anche unanime, non può cambiare ciò  che dicono al riguardo il Codice di Diritto Canonico e il Catechismo della Chiesa Cattolica”.
La prassi della Chiesa Cattolica, fondata sulla sua fede, non è determinata” da un voto “democratico”.Spetta al Papa, successore di Pietro, “dare direttive chiare”, invece di lavarsene le mani e rimandare a delle votazioni la decisione. “Così avrebbe dovuto rispondere, Francesco,  anche alla donna luterana che gli chiese il 15 novembre 2015 se potesse ricevere la comunione insieme al suo sposo cattolico: questo non è accettabile, invece di suggerire che lei poteva ricevere la comunione in base al suo essere battezzata, conformemente alla sua coscienza. 
Rinunciando a fare chiarezza, si crea una grande confusione fra i fedeli e si mette in pericolo l’unità della Chiesa.
Lo fanno anche i cardinali che propongono pubblicamente di benedire relazioni omosessuali, il che è diametralmente opposto alla dottrina della Chiesa, fondata sulla Sacra Scrittura, e cioè che il matrimonio, secondo l’ordine della creazione, esiste solo fra un uomo e una donna.
Simonia tedesca
In Germania, dichiararsi cattolici significa pagare alla Conferenza Episcopale un prelievo  ragguardevole,  del 9% del proprio reddito, sotto forma di una tassa speciale “per  la Chiesa” (Kirchensteuer),che rende ai cardinali tipo Kasper e Marx 6 miliardi di euro l’anno.  
La caduta della fede religiosa, minaccia ovviamente questo gruzzolo  che rende ricca la Chiesa; chi è cattolico ma rifiuta di pagare la Kirchensteuer viene escluso di Sacramenti; siamo nel pieno di  una forma di simonia – vendita di atti sacri.  
I matrimoni misti con protestanti preoccupano tanto più i cardinali tedeschi per motivi economici, quando un cattolico diventa coniuge di un luterano di fatto abbandona Chiesa e Kirchensteuer.
Consentire l’intercomunione sarebbe, dunque una idea di marketing, non meno che l’inclusione e benedizione ecclesiale di coppie sodomitiche, per mantenere il fatturato?Ai lettori non credenti tutto ciò può sembrare che non li riguardi. Vorrei avvertire che profezie e veggenze, anche molto recenti, collegano l’apostasia nella Chiesa a fiumi di sangue per le strade italiane, guerra mondiale, massacri  mai visti, invasioni.
Bruno Cornacchiola, l’anticlericale che meditava di uccidere Pio XII ed ebbe visioni della Vergine alla  Tre Fontane dal 1947, ha continuato ad avere sogni e visioni interiori fino al 2001, anno della sua morte.
Questa notte ho sofferto molto in sogno.
C’era la guerra e gli stranieri invadevano l’Italia” (13 luglio 1998)
Mi sento trasportare nel centro di Roma e precisamente a piazza Venezia.
Lì c’è una folla radunata che gridava: ‘Vendetta!’.
Scorreva molto sangue in tutto il mondo, tutto il mondo imbrattato di sangue. Improvvisamente tutta quella gente si mette a gridare: ‘Tutti a San Pietro!’ e continuavano a gridare: ‘Vendetta!’.
Sul piazzale all’interno del colonnato c’erano il papa, i cardinali, i vescovi e i sacerdoti.
Tutti piangevano.
Meraviglia: erano scalzi e la Madonna che grida. ‘Fate penitenza!’ ” (31  dicembre 1984)
Ma già nella prima apparizione nel 12 aprile 1947,  Cornacchiola  aveva scritto il messaggio ricevuto:
 La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i suoi ministri. […].
Sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie. […].
Vi saranno giorni di dolori e di lutti.
Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sacre e sante. […].
Il mondo entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna (Roma). 
Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio.
Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (21 settembre  1988). 
Ma non è il solo, Cornacchiola.
E “In una conversazione privata col Professor Baumgartner a Salisburgo, il Cardinale Mario Luigi Ciappi, che fu teologo personale dei Papi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II” ed aveva letto il “terzo segreto” di Fatima,  rivelò: “Nel Terzo Segreto si profetizza, tra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa partirà dal suo vertice”
Anche l’apparizione di La Salette (1846)  avvertiva: “La Chiesa subirà una teribile crisi .
Essa sarà eclissata.
Roma perderà la fede fino a diventare la sede dell’Anticristo.
Ggiingiamo anche il nostro caro Alois Irlmaer, il veggente bavarese, fattolicopraticante:
“Nel “paese a stivale” scoppia una rivoluzione in cui uccidono il clero, vedo dei preti dai capelli bianchi giacere morti a terra.
Dietro il Papa c’è un pugnale insanguinato, ma penso che scampa vestito in una cappa di pellegrino”.
 
Articolo proposto da Enrico Pillon e tratto da (CLICCA QUI)
 

L’ARTE DELLA GUERRA

 
L’avvertimento di Putin: le nuove armi nucleari russe.
Il discorso del presidente russo Putin sullo stato della nazione, dedicato alle questioni interne e internazionali, ha suscitato in Italia scarso interesse politico-mediatico e qualche commento ironico. Eppure dovrebbe essere ascoltato con estrema attenzione.
 
 

MESSAGGIO ALL’UMANITA’

"Message à toute l'humanité" destiné aux pays de langue italienne. "Liberté" : Toute l'humanité s'unit pour te défendre "Libertà". Tutta l'umanità è unita a difendere voi

https://youtu.be/j1GCeJe7T74

 

Articolo proposto da LP e tratto da (CLICCA QUI)

OCCHIO ALLA UE I GULAG INIZIARONO COSÌ! IL GRIDO DI VLADIMIR BUKOVSKY

I GULAG INIZIARONO ESATTAMENTE COSI’. Il DISSIDENTE RUSSO CHE CI MISE IN GUARDIA.
Una cruda, spietata analisi storica che mette a confronto l’Unione Sovietica con l’Unione Europea.
Il dissidente russo, oggi membro della Fondazione per i Diritti Umani di New York, non ha dubbi: abbiamo appena seppellito un mostro, ma ne stiamo costruendo uno ancora più grande. La perdita della libertà iniziò esattamente in questo modo.
E’ così che nacquero i Gulag.
Il video tradotto e sottotitolato per voi: fatelo vedere perché, come dice Bukowsky, potete ancora fare qualcosa: potete dichiarare la vostra indipendenza e dire no! Vladimir Bukovsky è uno scrittore, neurofisiatra e attivista dissidente russo che ha trascorso 12 anni nelle prigioni psichiatriche russe e nei campi di lavoro, per aver difeso i diritti umani durante gli anni ’60 e gli anni ’70. Il suo ultimo periodo di prigionia risale al 1971.
Arrivò in occidente nel 1976 e oggi vive a Cambridge.
Ha sperimentato sulla sua pelle un sistema che egli considera sinistramente simile a quello che oggi ci viene imposto con l’Unione Europea.
 
https://youtu.be/UDjPCNHiIOA
 
Articolo proposto da Benedetto Celot e tratto da (CLICCA QUI)
 

L’ITALIA NON ESISTE … E NON ESISTONO NEPPURE GLI ITALIANI.

L’Italia non esiste, non è mai esistita.
Non prendetevela con me, se non vi piace, ma con Giuseppe Prezzolini (*) «Il suo tentativo di formare uno stato nazionale è fallito.
Sarà forse una provincia dell’Impero europeo».
Scritto nel 1958 da New York.  
L’Italia non è una nazione, è una civiltà.
Non ha nessuna idea di nazione.
È municipale nella pratica e universale nelle aspirazioni.
Quanto di meraviglioso ha prodotto, l’Impero romano, la Chiesa, il Rinascimento, Cristoforo Colombo e Marco Polo, Giotto e San Francesco, Enrico Fermi e Guglielmo Marconi, non ha niente di italiano, ha molto di più, ha il respiro del mondo.
Poi c’è quella maledetta (o benedetta) pratica municipale, micragnosa, piccina, e l’abbiamo vista rappresentata alla grande negli ultimi sessanta giorni, durante i quali a nessuno è importato nulla dell’Italia perché semplicemente l’Italia non esiste.  
Nessuno che si voglia lordare le mani tendendole all’avversario per il bene dell’Italia, che tanto non esiste.
Esistono gli italiani, a nome dei quali ognuno parla, gli italiani vogliono, gli italiani hanno detto, gli italiani hanno scelto, e poi quelli nemmeno sono «gli italiani», sono i loro tifosi schierati contro tutti gli altri tifosi, che chiamano delinquenti, traditori, al soldo del nemico, e gli riserverebbero il patibolo.
Chi disse fatta l’Italia bisogna fare gli italiani forse si sbagliava, gli italiani esistono, sono sempre esistiti, oggi si chiamano Di Maio, Berlusconi, Salvini, Renzi, italiani esemplari per un’Italia che non esiste. 
Articolo proposto da Benedetto Celot e tratto da (CLICCA QUI)
(*)

Giuseppe Prezzolini
(Perugia, 27 gennaio 1882 – Lugano, 14 luglio 1982) è stato un giornalista, scrittore, editore, docente universitario e aforista italiano. Dal 1940 ebbe la cittadinanza statunitense.

Non posso che richiamarmi a quanto pubblicato il 22 gennaio u.s. col seguente comunicato:
I portavoce dei vari schieramenti politici, ventilando il rischio determinato dal disimpegno degli elettori, si danno battaglia sciorinando promesse e riforme che mai fino ad ora sono state realizzate o hanno portato ad una reale soluzione dei problemi che la gente ha tutti i giorni.
Ci mancava poi l'eloquente ipocrisia del presidente straniero italiano Mattarella anch'egli intervenuto contro il pericolo astensionismo dal voto alle prossime elezioni politiche.
Tutti dunque a sostenere la tesi che in democrazia non è solo un diritto ma è anche un dovere per i cittadini andare a votare.
Tutto vero … solo che non siamo in democrazia.
Si sa che "il lupo perde il pelo ma non il vizio" e così l'italia smaschera da sé il suo malcostume rimpiazzando la democrazia (governo del popolo) con la partitocrazia (governo dei partiti).
In realtà l'italia è uno stato che si è costituito sull'inganno e sulla frode (e non solo in danno del Popolo Veneto) e tutto questo è provato, è dimostrato e documentato e tutti i politici e le più alte autorità italiane lo sanno.
Considerata che l’attuale occupazione straniera italiana dei territori della Serenissima Patria è da ritenersi illegale e illegittima "ab origine", ossia fin dall’inizio della sua prevaricazione, anche ogni sua autorità e
provvedimenti da essa emanati sono abusivi e appunto per questo vietati.
Ma questi, con la loro falsa faccia fanno finta di niente.
In una recente sentenza la Corte Costituzionale italiana, negando la validità ai Referendum consultivi sulla Indipendenza del Veneto, ha asserito che il Popolo Veneto non esiste.
Il Popolo Veneto, a detta del massimo Organo di Giustizia italiano ha cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano.
Nulla di più falso e menzognero perché il Popolo Veneto non ha mai scelto di essere italiano in quel referendum del 1866 … è provato e documentato il falso storico di questo avvenimento che è una frode commessa dal regno italiano e che è anche poi stata ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso.
E se a mentire è il massimo organo di giustizia e le più alte cariche istituzionali italiane … perché non devono mentire i partiti politici?
Ed è così che queste persone perpetuano la loro complicità cercando disperatamente di arrogarsi diritti che i cittadini dei vari popoli della penisola italica non hanno mai loro conferito.
Il crimine che tramandano è pesantissimo e ne sono profondamente compromessi.
Questa è loro gravissima responsabilità.
Si sa che chi vive con lealtà e onestà d'intenti non può essere compromesso con inganno e frode.
Tutta questa gente manca del "coraggio del giusto" perché sa di essere illegalmente costituita.
Tutta questa gente sa che deve tacere e mentire pur di mantenere inalterato il sistema malavitoso e clientelare che assicura loro una falsa apparenza di nazione.
Tutti a salvare le apparenze e tacendo sulle inquietanti verità che rendono tutti loro complici di un delitto pesantissimo che si perpetua giorno dopo giorno, gozzovigliano protetti da istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini da questi crimini.
In realtà l'italia è uno stato che difetta di uno dei tre elementi fondamentali per essere considerato tale, cioè manca del popolo, perché quello italiano non esiste.
Non si può essere italiani perché qualcuno me lo impone e mi impedisce di essere ciò che sono.
L’italia da sempre tenta di “estinguere” il Popolo Veneto attraverso l’indebita appropriazione della paternità culturale della civiltà Veneta e attraverso l’annichilimento delle proprie tradizioni, della propria lingua, dei propri usi e costumi.
Ma il Popolo Veneto esiste ancora oggi e i Veneti sono di nazionalità Veneta e di certo non sono italiani, perché non lo sono mai diventati. 
Dobbiamo ripristinare la legalità sui nostri territori e lo si può fare solo non riconoscendo l'autorità delle istituzioni italiane costituite con la frode e l'inganno e che ci derubano di tutto ciò che abbiamo e pretendono di dominarci.

WSM
Venetia, 22 gennaio 2018
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
e non dimentichiamo il comunicato pubblicato da Marco Baio il 22 luglio 2016:
Dopo il crollo dell’Impero Romano il termine Italia cadde in disuso e rimase soltanto un termine dotto ma non più utilizzato nella pratica.
Successivamente continuò ad essere chiamata da pochissimi  “Italia” la parte settentrionale della Penisola che era una propaggine dell’Impero Romano Germanico : infatti erano in pochi ad identificare tali possedimenti Imperiali col nome di Regno d’Italia , ma veniva identificato con il nome più diffuso di Regno Longobardorum che non si estese mai oltre i territori centrali della penisola.
Col passare dei secoli e la nascita nella Penisola dei Comuni indipendenti e delle gloriose Repubbliche Aristocratiche marinare (Genova-Venezia-Pisa-Amalfi) il termine Italia fu pressochè dimenticato tanto che lo si poteva trovare scritto in epoca rinascimentale sul dizionario dei termini  in disuso. Ci vollero diversi secoli prima che il termine Italia venisse spolverato e rimesso in circolo, ironia della sorte colui che riportò in auge tale termine non fù un “Italiano” ma un Corso  di nome Napoleone Bonaparte (Giacobino-Massone-anticlericale): brillante generale , e furbo opportunista, che al termine Italia diede un’altra connotazione che non aveva mai avuto prima , quella di Nazione.
Quando valicò le Alpi per la prima volta (1796) investì l’equilibrio Geo-Politico della Penisola  distruggendo stati secolari e inventandosi stati a suo uso e consumo che duravano una stagione o poco più.
Egli diffuse nei salotti filo-giacobini “nostrani” l’ideale di Italia intesa come un unica Nazione , e ci volle ben poco per far si che  in tutta la penisola occupata “sbocciassero” centinaia di logge massoniche intente alla realizzazione materiale di questa idea così effimera ed astratta.
Dopo il Congresso di Vienna (1814-1815) e la risistemazione Geo-Politica della Penisola dopo il caos Napoleonico, piccole affiliazioni massoniche (Carboneria) continuarono a portare avanti l’utopistico “sogno”:  lo fecero con attentati ,macchinazioni , tradimenti , doppiogiochismo ecc….  
. I così tanto acclamati “padri della Patria” che in un modo o nell’altro erano collegati a tali organizzazioni settarie si inventarono di sana pianta la storia della “patria bimillenaria” che non era mai esistita.
Si inventarono un unico popolo che non c’era e non c’era mai stato, chiamarono guerre d’indipendenza guerre che in realtà erano d’espansione e usurpazione territoriale di stati legittimi e indipendenti.
Ancora oggi la classe politica vuole far credere a tutti che l’Italia esiste come Nazione, e tutte quelle “belle” parole che si  sentono dire e ripetere fino alla nausea dai media e dai politici che fanno tutto tranne il loro mestiere sono volte al mantenimento di questo stato fantoccio.
Se si è fatta attenzione , si giunge all’oggettiva conclusione che L’Italia è solo una Penisola e gli Italiani sono in realtà solo i Popoli della penisola italica
In  definitiva, la tanto pubblicizzata “Patria Italiana” non esiste e non esisterà mai, a meno che quelli che se la sono inventata non riusciranno nel loro intento a cancellare da tutti noi la nostra vera identità e la nostra vera Patria ancor più di quanto abbiano già fatto. 
 Voglio concludere questo articolo riportando le parole esatte del grande ministro asburgico Metternich:
 “La parola Italia è una denominazione geografica , una qualificazione che pertiene la lingua ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle”.
 
 

GIORNATA MONDIALE PER LA LIBERTÀ DI STAMPA

Dopo la dimostrazione di quanta falsità siano capaci i giornalisti prezzolati e al soldo della "verità di regime", (ricordiamo come insistentemente e falsamente si siano espressi contri di noi la Tribuna di Treviso, il Gazzettino, l'Espresso…), condivido l'appello di Amnesy International … oppss… AMNESTY INTERNATIONAL ma solo per una questione di principio non certo per ideologia o politica.
Certamente l'italia, originata sulla frode e l'inganno, dovrebbe solo tacere invece di magnificarsi con eloquenti e demagogici discorsi ed evitare di appropriarsi anche delle ragioni autentiche e delle verità di chi lotta per mantenere libera l'informazione.
Abbiamo il diritto di liberarci di questa infamia che ci opprime e ci impedisce di vivere da uomini liberi.
Solo allora potremo avere una vera e libera informazione.
WSM
Venetia 3 maggio 2018
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.
Sto scrivendo nella cella di una prigione.
Prima di cominciare ad impietosirvi, però, ascoltate ciò che ho da dire.
Sì, sono stato rinchiuso in una prigione di alta sicurezza in mezzo al nulla.
Sì, vivo in una cella le cui porte di ferro si aprono e si chiudono con rumori pesanti.
Sì, i pasti mi vengono serviti attraverso una fessura nella porta.
Sì, anche il piccolo cortile con il suo pavimento di pietra dove cammino avanti e indietro, è coperto da sbarre.
Sì, non posso vedere nessuno tranne il mio avvocato e i miei figli; non mi è nemmeno concesso di scrivere ai miei cari.
Tutto questo è vero, ma non è tutta la verità.
Sono uno scrittore.
Ovunque voi mi chiuderete, io viaggerò per il mondo sulle ali dei miei pensieri.
Sono le parole di Ahmet Altan, giornalista e scrittore turco.
Come lui, oltre 120 giornalisti in Turchia sono in carcere solo perché hanno continuato a fare il loro lavoro.
Nella Giornata mondiale sulla libertà di stampa chiediamo, con ancora più forza, che siano tutti liberati. Aiutaci anche tu. 
CONDIVIDI ORA
 
tratto da (CLICCA QUI)
 

I VACCINI FANNO MALE ANCHE AI MILITARI. LO DICE IL PARLAMENTO.

Da qualche tempo ho sulla scrivania l’ultimo libro di Marcello Pamio, “Vaccinazioni –  Armi chimiche contro il cervello e l’evoluzione dell’uomo” (Uno Editori, 187 pagine, 12,90 €)  e non riesco a recensirlo.
Tanto enorme la massa dei dati sulle  patologie prodotto nei bambini, tanto schiacciante il  capo d’accusa sui profitti oltraggiosi delle farmaceutiche, tanto odiose le prove della complicità anti-umana del governo Gentiloni-Lorenzini che  Pamio raccoglie, che uno finisce per dubitare.
Si ha un bell’aver avvertito,  sulla scorta di Marco Della Luna, che la sedicente “democrazia” occidentale s’è mutata in “governo zootecnico”  di popoli che il  potere considerano ormai “superflui”. 
Quando ci si trova di fronte a queste prove anti-umano dominio su masse cieche e irresponsabili (anzi “favorevoli ai vaccini”), una “recensione” non potrebbe che concludersi con un appello alla rivolta di piazza e di strada, con barricate ed armi.  
Ovviamente si esita,  anche perché si sa che  a denunciarci alle autorità, e spararci addosso, avremmo  non il  Potere, ma i nostri simili  “favorevoli ai vaccini”  ossia al governo zootecnico mondiale.
Che vale ricordare con Pamio che  l’imposizione obbligatoria dei vaccini a genitori e neonati “sta violando il Codice di Norimberga del 1947  –  enunciato contro le sperimentazioni naziste su cavie umane – che proclama in modo solenne che “il consenso volontario del soggetto è assolutamente necessario” – assolutamente – quando la Lorenzin ha dalla sua i media e oltre metà della popolazione indotta a credere che “i bambini non vaccinati minacciano i vostri all’asilo”  diffondendo epidemie?
Importa poco sottolineare  che è noto e comprovato il fatto che quando si iniettano  “troppi”  vaccini contemporaneamente, ciò che si ottiene è il contrario del  proclamato “aumento di anticorpi”: si ottiene il fenomeno  ben studiato della ”paralisi immunitaria”,   dove “l’organismo non produce alcuna risposta immunitaria e rimane per sempre, o tempi molto lunghi, incapace di rispondere immunologicamente  ad esso”.
Rilutto a seguire Marcello Pamio  nella conclusione: “Malattie esantematiche come morbillo, varicella rosolia  sono così pericolose come vengono dipinte?  
O sono estremamente importanti per  l’evoluzione fisico-spirituale del bambino –  L’imposizione vaccinale serve per sconfiggere le malattie infettive o per bloccare e impedire l’evoluzione delle coscienze?” .  
Rilutto, se vogliamo, per timidezza davanti al Sistema: so che queste asserzioni saranno attaccate come superstiziose,  ridicolizzate come  cospirazioniste  e sepolte  nella fossa del discredito  in cui hanno inumato le scie chimiche. 
Dopotutto, Pamio è una  persona privata, e su un tema di cui non so abbastanza come la medicina, si mette contro l’autorità costituita.
Ma che dire quando è – finalmente – una pubblica autorità a  confermare queste accuse.   
Parlo delle“Relazioni e documenti della Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato in missioni militari all’estero, nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e da somministrazione di vaccini”, pubblicato il 7 febbraio e reperibile qui: http://www.camera.it/leg17/167
Ma chi legge una simile  massa?
I media mainstream ne  hanno parlato per un giorno a febbraio,  ma limitandosi alla denunci dell’uranio impoverito; e tacendo la vasta sezione dedicata alle  malattie e anche alle morti di soldati italiani causate dalle vaccinazioni: mica si poteva turbare la sperata vittoria elettorale di Gentiloni e Lorenzini.
Un gruppo francese ha opposto il rapporto italiano alla UE
Anche il vostro cronista, distratto dalla politica, s’è lasciato sfuggire  questa documentazione.
Per fortuna un gruppo francese  di opposizione (anche in Francia Macron ha  imposto dieci vaccini) ha ripreso il rapporto della Commissione italiana per lanciarlo, come  un sasso, contro la Commissione dal nome orwelliano “Ambiente, Sanità pubblica e sicurezza alimentare”  la quale  sta per porre ai voti una risoluzione sulle “Reticenze alla vaccinazione e il calo dei tassi di vaccinazione in Europa”- che sicuramente sancirà una “direttiva”  nel senso della Lorenzin-Glaxo.
La Relazione italiana ha lavorato per 18 anni (all’italiana) sulle cause   di “migliaia” di ammalati (4 mila) e di “centinaia” di decessi di nostri soldati, nostri  figli.
Ed ha indicato un rischio significativo di sviluppare cancro e malattie auto-immuni dopo la somministrazione (prescritta dai regolamenti) di “vaccini combinati e multipli” (pag. 156).
I  vaccini usati sui giovani adulti militari sono gli stesso usati per i bambini.
Attenzione: il Parlamento e la sua Commissione sono tutt’altro che”No-Vax”.  Anzi cercano  prove a favore. Ma:
La Commissione non ha potuto trovare un solo studio che dimostri la sicurezza dei vaccini combinati (p.154).
  • Ammette che “la quantità cumulata delle diverse componenti dei vaccini supera le quantità autorizzate per potere mettere sul mercato dei vaccini monovalenti” – metalli adiuvanti (alluminio e mercurio?) contaminanti biologici (DNA fetale umano o animale necessario per la coltivazione e produzione dei vaccini, virus, batteri…) iniettati in una esavalente  non sono stati mai testati  in quelle quantità.
  • Non solo la quantità, ma la varietà delle componenti estranee “determinano un numero più elevato di effetti secondari” (p.139).
La Commissione si preoccupa dell’uso di adiuvanti all’alluminio (p.160) come della quantità  di DNA umano e animale trovata nei vaccini MMR (morbillo, parotite, rosolia) e la “presenza di nano-particole  infiammatorie inquinanti in tutti i vaccini”. (157, 159, 165).
La Commissione parlamentare fa le sue raccomandazioni.
Somministrare vaccini isolatamente invece che in modo combinato (p.186)
Non somministrare più di 5 vaccini in un solo intervento.  
Meno di 5 vaccini a giovani adulti presunti sani: e invece Lorenzin impone 12 vaccini a bambini.
La Commissione raccomanda che, prima della vaccinazione dei soldati, si proceda ad una valutazione dei rischi  dell’individuo,  in base ad esami del sangue e storia clinica  del paziente.
E ovviamente di accertarsi dello stato di salute del soldato al momento delle  vaccinazioni (p.143, 148). Infatti – come precisa il sito Analisi Difesa –  ci sono stati casi in cui i vaccini hanno portato alla morte di soldati affetti da morbo di Hodgins non diagnosticato, che azzera le difese immunitarie.
Morbo,  oltretutto, dapprima erroneamente attribuito all’uranio impoverito respirato nelle missioni estere,  mentre gli uffici medici  delle FFAA   hanno concluso che “ l’85% dei militari che hanno contratto patologie gravemente invalidanti o sono addirittura deceduti per cause tumorali non hanno preso parte a missioni militari all’estero”, e le loro gravi patologie sono da imputare   alla   “disorganizzazione del sistema immunitario”,   prodotta dalle vaccinazioni e rivaccinazioni ripetute a soggetti inviati nelle ripetute missioni all’estero, e “suscettibile di concorrere alla manifestazione di gravi patologie autoimmuni, quali tiroidite, sclerosi multipla, eritema nodoso, lupus, artrite reumatoide, diabete e, secondo taluni studi, leucemie e linfomi”.
La Commissione chiede di “non rivaccinare” per una malattia per la quale il soggetto ha già conseguito l’immunità, avendo contratto le malattie infantili.
Raccomanda di testare 81 elementi identificati nei vaccini come componenti attive, i cui effetti sono sconosciuti (p. 170)  Enumera una serie di malattie in cui la vaccinazione è contro-indicata, e  di cui i medici militari devono accertarsi prima.
Non basta. La Commissione parlamentare
  • raccomanda di sviluppare vaccini “purificati” per limitare l’accumulo di sostanze tossiche come i metalli  (p.155), accumulo che è negato dal regime totalitario Gentiloni-Lorenzin-Glaxo.
  • Consiglia studi che valutino gli effetti delle vaccinazioni “a lungo termine”, perché oggi i vaccini sono valutati  sugli effetti che producono nei pochi giorni seguenti, in genere meno di un mese (p.155, 185).
Sono tutte conferme puntuali del libro di Marcello Pamio. Anche quelle che sembrano esagerazioni, sono state confermate dalla Difesa, che ha avviato “ il Progetto SIGNUM, acronimo per Studio di Impatto Genotossico Nelle Unità Militari”, che ha esaminato  982 militari impiegati nella missione “Antica Babilonia” in Iraq, e  agli studi del “professor Franco Nobile, oncologo direttore del Centro prevenzione della lega contro i tumori di Siena”, su 600 militari del 186° Reggimento Paracadutisti “Folgore” reduci da missioni internazionali.
L’associazione francese Alternative Santé ha fatto  fare  una traduzione legale  in inglese del rapporto italiano,  perché  il Parlamento europeo lo legga prima  di votare.
E pensare che ho sentito Emanuele  Fiano, il deputato PD super-antifascista, globalista e razzista sionista, spiegare così la sconfitta elettorale del governo PD: “Abbiamo fatto le riforme bene, ma le abbiamo comunicate male”.
 
articolo tratto da (CLICCA QUI)
 

VACCINI / DUE SCIENZIATI INDIANI SCOPRONO LE CARTE TRUCCATE DI GLAXO

Il colosso farmaceutico britannico e numero uno dei vaccini a livello mondiale, GlaxoSmithKline, trucca le carte.
Alcuni ricercatori indiani, infatti, hanno scoperto che un recente rapporto inviato all’EMA, l’Agenzia europea per il farmaco, contiene dati incompleti e fuorvianti: quindi tali da non fornire un attendibile profilo circa la sicurezza di un vaccino, Infanrix Hexa.
 
QUEI RICERCATORI FICCANASO
Fino al momento in cui due ricercatori indiani, Jacob Pulijel e Christina Sathyamala, hanno scoperto delle anomalie in un rapporto trasmesso dalla casa produttrice, GSK, ad EMA, l’Agenzia per mesi al centro delle polemiche per la sede trasferita da Londra (dove tra l’altro c’è il quartier generale di GSK) ad Amsterdam, mentre Milano è rimasta clamorosamente esclusa.
In particolare i due scienziati hanno passato ai raggi x il rapporto periodico sulla sicurezza, il cosiddetto PSUR, contenente dati sul vaccino prodotto da Glaxo, aggiornati a tutto il 2015.
Si tratta di un report “riservato”, che per fortuna i due sono riusciti ad ottenere grazie alla legge sull’informazione che vige in India (certo più avanzata di quella esistente oggi in Italia, a botte di querele penali e citazioni civili milionarie).
In sostanza, secondo quanto ricostruito, sono stati taroccati i numeri sui decessi post vaccino.
Un fatto – se confermato – di eccezionale gravità.
Vediamo cosa è successo.
Si tratta di un prodotto-combinazione di svariati vaccini: vale a dire contro difterite, tetano, pertosse, epatite B, polio e influenza di tipo B.
GSK, ovvero GlaxoSmithKline, lo ha immesso sul mercato nel 2005, lo stesso anno in cui è entrato nel circuito commerciale un altro prodotto simile, Hexavax, realizzato da Sanofi Pasteur, la casa ‘rivale’ sul fronte dei vaccini: ebbene, nel 2005 Sanofi ha dovuto ritirarlo perchè alcune verifiche successive hanno dimostrato un aumento nelle morti di bimbi a 48 ore dall’assunzione.
Cosa succede ora per Infanrix?
Qualcosa di simile, solo che fino ad oggi tutto è rimasto ben nascosto.
Pulijel e Sathyamala sostengono poi che la casa produttrice del vaccino “deve spiegare le cifre che ha presentato alle autorità regolatorie.
Fino ad ora ha sostenuto che le morti riportate dopo il vaccino sono ‘coincidenti’ e che avrebbero avuto luogo anche se non ci fossero state le vaccinazioni”.
I due ricercatori sottolineano che la loro analisi ha dimostrato e portato alla luce un dato clamoroso e drammatico: ben l’83 per cento delle morti prese in esame è avvenuto immediatamente dopo la vaccinazione, cioè nei primi 10 giorni. E solo il 17 per cento si è verificato nei successivi 10 giorni.
Quindi, “se si fosse trattato di morti ‘coincidenti’, non si sarebbero tutte raggruppate subito dopo la vaccinazione, ma sarebbero state distribuite uniformemente nel periodo di 20 giorni”.
Durissimo un altro commento degli scienziati indiani.
“Qualsiasi argomento – precisano – secondo cui le morti improvvise dopo la vaccinazione sono compensate dalle vite salvate dal vaccino, non è accettabile: allo stesso modo in cui sarebbe considerato illecito uccidere una persona per usare i suoi organi per salvare altre 5 persone”.
Non è finita.
Il j’accuse va avanti: “Celare le morti dopo le vaccinazioni può impedire o ritardare le valutazioni dei profili di sicurezza e ciò può portare a decessi inutili e difficilmente giustificabili  sotto il profilo etico”.
GLAXO PIGLIATUTTO 
E mettono in guardia anche le autorità indiane circa l’importazione di vaccini dagli Usa e dall’Europa, chiedendo il massimo rigore da parte del “Drug Controller General of India” e una revisione dell’attuale politica di approvazione autorizzativa all’import.
D’altro canto l’India è all’avanguardia sul fronte della produzione pubblica di vaccini, con il Serum Institute of India.
Va ricordato che ad inizio anni ’80 anche l’Italia poteva contare su un grosso polo nazionale di produzione: la vecchia e prestigiosa Sclavo, passata a inizio anni ’80 all’Eni e da questa smistata alla sua divisione chimico-farmaceutica, Anic.
A fine anni ’80, poi, Eni passò il suo gioiello Sclavo al gruppo Marcucci, già oligopolista degli emoderivati e all’epoca sotto la protettiva ala di Sua Sanità Francesco De Lorenzo.
MA a chi ha poi fatto un sol boccone di Sclavo
GlaxoSmithKline, of course: nel momento in cui il gruppo Marcucci ha deciso di tuffarsi a capofitto nei mari ‘rossi’ e miliardari.
Veleggiando a bordo della sua corazzata Kedrion, che qualche anno fa ha celebrato l’ingresso nel suo azionariato (ben il 25 per cento) della nuova Iri di casa nostra, la Cassa Depositi e Prestiti, che ha ‘investito’ nella lavorazione e nel commercio di sangue ben 100 milioni di euro.
Torniamo a bomba.
Farà sapere ad EMA (e non solo) i dati reali sul suo vaccino Big Glaxo?
Sarà in grado di fornire prove tangibili sui profili di rischio del suo Infanrix Hexa?
O dovremo aspettare il prossimo report?
E poi. Come mai EMA nel frattempo sta a guardare?
Timorosa di disturbare il Manovratore?
O troppo impegnata nel trasloco da Londra ad Amsterdam?
 
Un lettore medico:
L’EMA questa sconosciuta.
Dopo che Strasburgo ha zittito l’Italia una volta per tutte, ecco che il miracolo si è compiuto.
Nessuno è morto di morbillo nelle ultime settimane. Aspettiamo di vedere la punizione che la lorenzin (perchè di questo passo rimarrà al dicastero ancora per molto)  darà alle big farma.
Sarà contenuta nella frase :i vaccini non sono così efficaci, lo dice la commissione parlamentare (questa viene tenuta in un cassetto pronta all’uso).
Sono più che convinto che finirà così
Buon lavoro
Dr Luca G. L.
 
articolo proposto da Enrico Pillon e tratto da (CLICCA QUI)

VATICANO, TARCISIO BERTONE VIVRA’ NEL SUO SUPER ATTICO.

Sabato 14 ottobre, in nome di Sua Santità papa Francesco sarà emessa la sentenza del processo penale di primo grado sulla ristrutturazione del mega attico del cardinale Tarcisio Bertone.
L’accusa del pm vaticano è di peculato per distrazione dei fondi della Fondazione Bambino Gesù utilizzati per i lavori di sistemazione dell’appartamento del Segretario di Stato di Benedetto XVI.
Ben 422mila euro, fatture alla mano, per rendere confortevole la dimora, tutt’altro che modesta, del porporato salesiano.
Alla sbarra ci sono l’ex presidente e l’ex tesoriere della Fondazione Bambino Gesù, Giuseppe Profiti e Massimo Spina. Ma soltanto per il primo il pm ha chiesto una condanna a tre anni di reclusione, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e una multa di cinquemila euro. Al di là di quella che sarà la sentenza penale, non calerà il sipario su questa triste vicenda (per usare un eufemismo) che ha macchiato indelebilmente il Vaticano, aggiungendosi a tanti altri gravi scandali degli ultimi decenni, il pontificato di Joseph Ratzinger e la congregazione religiosa dei salesiani, di cui Bertone è uno dei maggiori esponenti.
Ma soprattutto non sarà una sentenza penale, né di condanna, né di assoluzione, a risolvere il problema morale che gravita attorno a questa vicenda che giustamente il pm vaticano nella sua requisitoria davanti ai giudici ha definito “opaca”.
Qualunque sarà la sorte degli imputati, Bertone continuerà a vivere tranquillamente e indisturbato nel suo mega attico e nessuno gliene chiederà conto.
Nessuno gli intimerà lo sfratto, magari facendogli subentrare numerose famiglie di profughi che bussano alle porte dell’Europa fuggendo da violenze, guerre, fame e persecuzioni.
No, il problema morale non sarà risolto da una sentenza penale di primo grado alla quale, molto probabilmente, seguirà un processo di appello.
Il problema morale rimarrà in una sorta di limbo aleggiando al terzo piano del Palazzo San Carlo in Vaticano, lì dove si trova l’attico di Bertone, proprio accanto alla residenza papale di Casa Santa Marta.
Se dunque, come è abbastanza evidente, un processo penale come quello che si è consumato nella città leonina non può consegnare alla storia una sentenza riparatoria del grande scandalo avvenuto, la domanda è una sola: perché, dopo Vatileaks 2, si è incorsi nuovamente in quella che rischia di apparire una vera e propria deriva giudiziaria?
Tra l’altro, nessuno ha pensato che fosse più che doveroso chiamare nell’aula del tribunale sia il beneficiario del mega attico, ovvero Bertone, sia il presidente del governatorato dello Stato della Città del Vaticano, il cardinale Giuseppe Bertello.
La testimonianza di quest’ultimo, infatti, avrebbe forse contribuito a chiarire il doppio pagamento dei lavori che, stando a quando emerso durante Vatileaks 2, sono stati saldati sia dalla Fondazione Bambino Gesù, sia dal governatorato.
Ma, dopo ben otto udienze, il mistero paradossalmente è diventato ancora più fitto.
Dov’è, dunque, la trasparenza che si invocava all’inizio di questo processo penale?
Dove è la soluzione allo scandalo?
Dov’è la sentenza riparatoria?
Non sarebbe stato molto più semplice sfrattare l’illustre inquilino e riequilibrare uno dei peggiori scandali degli ultimi anni?
Per amor di verità bisogna ammettere che da questa vicenda Bertone ne è uscito malissimo sia dal punto di vista dell’immagine, sia dal punto di vista economico avendo dovuto risarcire per i lavori fatti sia il Governatorato (307mila euro), sia la Fondazione Bambino Gesù (150mila euro).
Al porporato la ristrutturazione del suo attico è quindi costata ben 457mila euro.
Se dopo aver regnato per sette anni accanto a Benedetto XVI il cardinale avesse deciso, una volta congedato da Francesco, di andare a vivere fuori dal Vaticano, magari lontano da Roma, in una casa del suo ordine salesiano, sarebbe sicuramente stato trattato coi guanti bianchi.
E allora perché ostinarsi a vivere all’interno dei sacri palazzi?
Perché davanti allo scandalo mediatico scoppiato urbi et orbi non ha pensato di correre ai ripari lasciando l’attico con un gesto riparatorio che lo avrebbe sicuramente nobilitato?
E ancora: perché nessuno glielo ha chiesto?
E perché oggi nessuno glielo chiede?
Solo così sarà fatta davvero giustizia.
Non a parole, ma coi fatti.
 
articolo proposto da Benedetto a tratto da (CLICCA QUI)
 
 
 

RUSSIA: ” COME POSSIAMO COLPIRE L’OCCIDENTE IN MODO DOLOROSO ? “

"La Russia deve trovare le debolezze dell'Occidente e contribuire alla moltiplicazione dei suoi problemi. In generale dobbiamo sostenere tutto ciò che causa loro instabilità".
“Il problema è che cerchiamo sempre di battere l'Occidente sul campo economico dove le forze della Russia e le loro non sono uguali.
A disposizione dell'Occidente sono tutti i mercati di vendita, la valuta mondiale e la produzione.
Infine, conserviamo ancora denaro in titoli di stato statunitensi.
È controproducente cercare di rispondere in queste condizioni nello stesso modo in cui l'Occidente lo fa con noi, esclusivamente attraverso divieti economici.
Non gli faremo molto male, mentre noi stessi ci assoggettiamo a restrizioni ingiustificate. È necessario agire in modo più intelligente”.
E’ quando si legge in un analisi a firma di Ilya Craft, pubblicato oggi in evidenza sull'agenzia di informazione russa Novosti.
Il testo si trova soltanto in russo e non è stato tradotto sulle edizioni internazionali della Ria Novosti.
Leggiamo il testo scevri da ogni pregiudizio.
L’analisi è lucida, diretta.
L’autore non lesina critiche al disegno di legge sulle “Contromisure da adottare in risposta alle azioni ostili degli Stati Uniti” che sarà discusso il prossimo mese, suggerendo dove colpire l’Occidente.
Potremmo dividere il testo in due parti: la prima è di natura economica, la seconda ha un valore prettamente strategico.
E’ difficile non ricollegare alcuni passaggi di Ilya Craft ai testi sull’offensiva strategica di Von Clausewitz qui definito come “scontro politico strategico”.
Russia: Rispondere in modo intelligente e doloroso
Come può la Russia rispondere in modo intelligente e doloroso all'Occidente (Как Россия может умно и больно ответить Западу).
“La Duma ha preparato un disegno di legge sulle contromisure da adottare in risposta alle azioni ostili degli Stati Uniti d'America e/o di altri Stati esteri che sarà discusso a maggio.
Lo scopo del disegno di legge è proteggere gli interessi e la sicurezza della Russia, i diritti e le libertà dei suoi cittadini, prevenire e reprimere le azioni illegali e ostili da parte degli Stati Uniti e di altri Stati esteri.
Questi ultimi sono intesi come quei paesi che hanno aderito alle azioni degli Stati Uniti e hanno imposto sanzioni contro la Russia.
Il disegno di legge definisce un elenco di misure e autorizza il governo ed il presidente per la loro specifica applicazione”.
Quali sono queste misure?
“Capacità di vietare l'importazione di alcool e tabacco, software ed apparecchiature.
Restrizioni per gli stranieri nel settore nucleare, aerospaziale e missilistico.
Aumento delle tariffe per i servizi di navigazione per i vettori stranieri che sorvolano lo spazio aereo della Russia.
Restrizioni per gli stranieri che effettuano servizi di consulenza, revisione e servizi legali.
Tuttavia è improbabile che queste misure indubbiamente corrette possano causare gravi danni all'economia occidentale.
Il fatto è che la Russia non è un partner commerciale di importanza critica per gli Stati Uniti.
Allo stesso tempo il disegno di legge contiene disposizioni piuttosto controverse riguardanti il ​​divieto di importare medicinali stranieri. Il divieto sull'importazione dei medicinali è effettuato in base alla lista dei farmaci e preparati determinati dal governo russo. Il divieto non si applica alle medicine e ai farmaci i cui analoghi non sono prodotti nella Federazione Russa e /o all'estero”.
L’autore non condivide il divieto sull'importazione di medicinali poiché troppo generico: “Che dire dei diabetici che dipendono dall'insulina?
Formalmente, questo farmaco viene prodotto in Russia, ma il mercato dipende ancora da forniture esterne.
Infine il restringimento della scelta dei farmaci porterà ad una diminuzione della concorrenza e, di conseguenza, ad un aumento del prezzo.
Il risultato sarà una diminuzione della qualità dei farmaci”.
“Le industrie farmaceutiche sono diverse da quelle alimentari.
Questo è un mercato più ristretto e certamente high-tech”
“Il disegno di legge propone di rimuovere la protezione legale dei marchi appartenenti a soggetti o entri stranieri.
Sul territorio della Russia chiunque potrebbe contrassegnare i propri prodotti con questi simboli o importare merci contraffatte dall'estero.
Non dobbiamo dimenticare che la Russia fa parte della Convenzione di Parigi e dell'Accordo sui diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio ed a molte altre convenzioni internazionali che richiedono la protezione di marchi stranieri”.
“In secondo luogo, non è del tutto chiaro come funzionerà la legge.
Saremo in grado di produrre quei prodotti da soli se possedessimo la tecnologia senza il permesso del detentore del copyright?
Quali tecnologie possiede la Russia con marchi stranieri?
Possiamo, per esempio, copiare l’iPhone?
Sembra che la legge si ispiri all’esperienza con la Cina dove tutti i beni stranieri sono copiati.
Il consumatore si confonderà, il valore del marchio collasserà perché al posto del prodotto previsto otterrà qualcosa di completamente diverso.
Tutti sapranno che il produttore è diverso.
Non sarà possibile estrarre un beneficio a pieno titolo, ma solo danneggiare i produttori stranieri che operano in Russia.
Non dimentichiamo che decine di migliaia di persone lavorano nelle loro imprese.
Dove le sistemeremo se il proprietario del marchio decide di tagliare il personale a causa di perdite?
È improbabile che gli autori del disegno di legge abbiano preso in considerazione tutte queste conseguenze”.
Per ferire l'Occidente (Сделать больно Западу)
“Cosa possiamo fare per procurare dolore all’Occidente non causando allo stesso tempo del male a noi stessi?
Il problema è che cerchiamo sempre di battere l'Occidente sul campo economico, cioè dove le nostre forze e le loro non sono uguali.
A disposizione dell'Occidente tutti i mercati di vendita, la valuta mondiale, la produzione.
Infine, conserviamo ancora denaro in titoli di stato statunitensi.
È controproducente cercare di rispondere in queste condizioni nello stesso modo in cui l'Occidente lo fa con noi.
Attraverso divieti economici non faremo molto male, ma noi stessi ci assoggettiamo a restrizioni ingiustificate.
È necessario agire in modo più intelligente.
Piuttosto che divieti sull'importazione di alcol, serve uno scontro politico strategico ( стратегическое политическое противостояние), una strategia globale di opposizione”.
Lo scontro politico strategico proposto da Ilya Craft si riferisce chiaramente alla “strategia delle falle” di epoca sovietica che prevedeva la creazione di tensioni geopolitiche, sostegno dell'opposizione comunista in Occidente, attacchi a punti problematici e zone di influenza del nemico.
Tali azioni costringevano l'Occidente a spendere risorse per “tappare le falle”.
“La Russia deve imparare a cercare le debolezze nemiche e in ogni modo contribuire alla moltiplicazione dei suoi problemi.
Danneggiare sia le zone di influenza occidentali che nel suo stesso territorio, sostenendo ad esempio il diritto delle nazioni all'autodeterminazione e in generale a tutto ciò che causa instabilità.
Ad esempio: in Russia non c'è motivo di sostenere le sanzioni contro la Corea del Nord se noi stessi siamo inseriti nella lista dei nemici degli Stati Uniti.
Per fare ciò dobbiamo finalmente rinunciare alle false speranze di concordare con l'aggressore e sviluppare una strategia a lungo termine che riconosca ufficialmente lo scontro con l'Occidente ed i modi più efficaci di combattere.
È necessario una semplice reazione all'illegalità del nemico per riprendere l'iniziativa ed anticipare le zioni”.
Как Россия может умно и больно ответить Западу
Lo “scontro politico strategico” invocato dall’autore ricorda l’essenza dell’offensiva strategica enunciata da Carl Von Clausewitz.
Nel testo vi sono chiari riferimenti al concetto di logoramento ed attrito del teorico prussiano.
Ad esempio le zone di influenza occidentali da colpire corrispondono a quelli che Clausewitx chiamava centri gravitazionali che possono essere diversa natura (culturali, economici, politici, militari, etc…etc…).
Identificare quindi i centri gravitazionali del dispositivo nemico con la determinazione necessaria a mettere in moto “il complesso organismo del proprio esercito” per dirigerlo senza esitazione verso quel punto preciso.
L’esercito non va inteso in senso letterale poiché è evidente il dominio di quinta generazione.
Ilya Craft consiglia di sostenere l'instabilità nell’Occidente ed in maniera del tutto chiara afferma che la possibile nuova strategia prevista nel disegno di legge fallirà.
L’instabilità è un’anomalia che richiede una costante presenza che genera spossatezza.
In Clausewitz la spossatezza è provocata “dall’esaurimento delle forze fisiche e della volontà, mediante un’azione nel tempo”.
La riduzione della volontà nemica che avviene tramite il logoramento, dipende chiaramente dalla natura politica della potenza avversaria.
Le azioni inutili, dispendiose e non vantaggiose devono lasciare spazio alla consapevolezza.
Quest’ultima intesa come la capcità di individuare chiaramente quelle strutture cardine nemiche, logorando e creando attrito nello stato avversario.
La capacità di creare e sfruttare diversi strumenti destinati ad estendere quel particolare tipo di risultato qualora l’occasione di presentasse, poiché la natura dell’obiettivo è chiara.
Il testo pubblicato questa mattina sulla Ria Novosti invoca una presenza persistente riallineata contro una minaccia che mina obiettivi che possono accrescere il danno nel tempo.
Suggerendo di incoraggiare “l’autodeterminazione nelle popolazioni occidentali” si propone di strutturare una strategia che possa instillare quella che è nota come "resistenza sistematica".
Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dalle definizioni.
La resistenza è una forma d’attacco mediante la quale si distrugge gradualmente la forza e la volontà del nemico fino a quando non sarà obbligato a rinunciare al suo intendimento (sanzionare la Russia).
L’intenzione negativa che forma la base della pura resistenza è il mezzo più naturale di sorpassare l’avversario nella durata della lotta e, cioè, di spossarlo.
Sono molteplici le interpretazioni al testo pubblicato questa mattina sulla Ria Novosti.
L’ultima parte è senza dubbio quella più interessante.
L’autore non propone una strategia offensiva preventiva poiché ritiene la Russia sotto attacco.
Suggerisce invece di ricalibrare le azioni difensive contro l’Occidente, ad oggi ritenute non efficaci poiché indirizzate contro obiettivi non determinanti.
Plasmare cioè l’attacco sul contesto dinamico poiché forze e capacità diverse (Occidente/Russia) non potranno adottare le medesime azioni sperando di ottenere lo stesso risultato.
Da rilevare che nel testo non vi è fa alcun riferimento all’utilizzo delle armi: l’efficacia superiore non appartiene al mezzo ma allo scopo.
Anche questo è un concetto di Carl Von Clausewitz.
 
Articolo segnalato da Enrio Pillon e tratto da (CLICCA QUI)
 

GEORGE SOROS: IL DOCUMENTO CHE RIVELA IL SUO PIANO IMMIGRAZIONE

È uno degli uomini più ricchi del mondo e ha una precisa agenda politica.
Su cui non bada a spese.
Parliamo del finanziere americano, George Soros.
È uno degli uomini più ricchi del mondo e ha una precisa agenda politica.
Su cui non bada a spese. Parliamo del finanziere americano, di origine ungherese, George Soros, quasi 88 anni, che mira alla «società aperta», un mondo in cui, cancellate le frontiere, non vi sia più ostacolo allo spostamento di persone e merci sotto il potere della grande finanza.
Da tempo Soros ostacola le scelte sovraniste di molti Paesi, soprattutto europei, che intendono salvaguardare indipendenza e identità etnico-culturale.
L’ultimo episodio, proprio ieri, quando la stampa britannica ha divulgato che proprio Soros sarebbe fra i maggiori finanziatori della campagna «The Best for Britain», guidata da Lord Malloch Brown, che vorrebbe convincere l’opinione pubblica inglese e il Parlamento a stracciare il risultato del referendum popolare sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, indicendo una seconda consultazione.
Difficile che Londra pigi davvero il tasto replay sulla Brexit, dopo tempo e fatica spesi nei negoziati per il divorzio da Bruxelles, ma il finanziere ci crede, se è vero che ha versato per la campagna filo-Ue un assegno da 400.000 sterline, ovvero 450.000 euro.
Già a gennaio al forum di Davos, Soros stesso diceva: «Mi piacerebbe vedere la Gran Bretagna rimanere membro della Ue, o almeno rientrarci».
Nella stessa sede aveva anche lanciato strali verso il presidente americano Donald Trump: «È un pericolo per il mondo e verrà spazzato via entro il 2020 o forse prima».
Parole che non stupiscono, avendo egli donato nel 2016 ben 10,5 milioni di dollari per la campagna elettorale di Hillary Clinton.
Soros usa come strumento la Open Society Foundation, la sua «Fondazione Società Aperta», nei tentativi di influenzare la politica in casa altrui.
Su un patrimonio stimato in 24,5 miliardi di dollari, il nababbo ne ha trasferito la gran maggioranza, ovvero 18 miliardi, nelle casse della sua fondazione (nel novembre 2017 il Wall Street Journal aveva così definito la mossa di Soros: «È il maggior storno fiscale mai visto nella storia degli Usa e nessuno, a destra e a sinistra, ha battuto ciglio»).
Gran parte di questi soldi, 420 milioni di euro, hanno foraggiato una longa manus in Ungheria, la Central European University con sede a Budapest, che attacca le politiche del primo ministro magiaro Viktor Orban in termini di limitazione dei flussi migratori.
Il governo ungherese sostiene che il miliardario premerebbe su Bruxelles con quello che è stato battezzato «piano Soros», ovvero convincere l’Ue a distribuire un milione di immigrati l’anno in tutti i territori della comunità, in più obbligando gli stati membri a investire per ogni immigrato una cifra di 28.000 euro l’anno in welfare.
Orban ha però varato una legge contro la fondazione di Soros, stabilendo che ogni ong che incameri più di 24.000 euro di donazione all’anno deve pubblicare l’elenco di tutti i suoi finanziatori e se stranieri, deve registrarsi come ong straniera.
In Russia, addirittura, a Putin è toccato nel novembre 2015 mettere al bando la Open Society, accusata di propaganda sovversiva, e dopo che la fondazione vi aveva speso ben 100 milioni di euro nell’arco di vari anni, ufficialmente in programmi di educazione.
Anche Israele teme l’ingerenza del finanziere, tanto che il 4 febbraio il premier Netanyahu lo ha accusato di finanziare le proteste contro il rimpatrio dei clandestini africani.
Articolo segnalato da Benedetto e tratto da (CLICCA QUI)
 

LETTERA APERTA AL VERGOGNOSO ORDINE DEI MEDICI

Lettera aperta al Vergognoso Ordine dei Medici
(esattamente all'ordine di chi?)
Così, dopo il dr. Gava ed il Dr. Miedico, avete avuto il coraggio di radiare pure la Dottoressa Lesmo; uno dei pochi medici con la schiena dritta ancora presenti in Italia che si distingue dalla massa dei vostri ignavi colleghi: credo sia questo il famoso "effetto gregge" di cui si sente tanto cianciare… Bravi!
E perchè mai l'avreste radiata?
Per delitto di opinione?
Per lesa maestà vaccinale?
Correggetemi se sbaglio, ma non mi risulta che abbiate mai radiato alcuno dei vostri colleghi criminali: né i pluriomicidi condannati in via definitiva e detenuti in carcere, né, mi pare, l'allegra schiera di vostri colleghi che rompevano femori per impiantare protesi o che ridevano al telefono mentre raccontavano di come sfondavano vagine ed altre amenità che affollano giornali e telegiornali quasi ogni santo giorno, né la larga pletora di vostri colleghi condannati per corruzione, comparaggio, falso in atto pubblico e via discorrendo, a partire dall'Ex ministro De Lorenzo con la sua condanna per la tangente da 600 milioni intascata per rendere obbligatoria quell'oscena vaccinazione antiepatite B che rimane tuttora obbligatoria.
Bravi!
Non è che mi meravigli più di tanto, anzi, in fondo è giusto così: in mancanza di qualsivoglia giustificazione deontologica, logica, morale ma, prima ancora, di comune buon senso a questo vostro vergognoso comportamento, l'unica spiegazione che resta è che preferiate la compagnia dei criminali prezzolati e degli omicidi a quella dei medici scrupolosi e fedeli al giuramento di Ippocrate.
Mi auguro di campare abbastanza da vedervi processati da un tribunale per questo vostro vergognoso comportamento e di vedere un giorno sui libri di storia dei miei nipoti stigmatizzata questa vergognosa pagina della storia della medicina.
Ma, soprattutto, mi auguro che il vostro sguazzare in queste meschine pratiche nostalgiche della Santa Inquisizione non vi lasci il tempo di posare mano su qualche incauto e sprovveduto paziente!
Il mio più sentito ribrezzo e la mia più profonda disistima.
Plinio Chiesa
La Dott.ssa Gabriella Lesmo,  ha un figlio di 25 anni "con il cervello rovinato da una reazione avversa alle vaccinazioni".
Radiata per il mancato rispetto del codice deontologico per dichiarazioni pubbliche che “possono scoraggiare i genitori dal vaccinare i figli”, prima tra tutte la “possibile correlazione tra vaccini e autismo”.
Tesi sostenuta dalla Dott.ssa Lesmo.
In una intervista racconta "Mio figlio a 7 mesi era seduto sul seggiolone e capiva perfettamente quello che gli dicevamo. Nel 1992, subito dopo la vaccinazione, non sapeva più di essere al mondo. Con il passare del tempo è riuscito a riconquistare gradi di autonomia, ma è tuttora disabile".
La Dott.ssa Lesmo, pediatra, è specializzata in Anestesia e Rianimazione, dal 2004 libera professionista al centro medico Luganocare di Noranco in Ticino.
 
Articolo proposto da Benedetto e tratto da (CLICCA QUI)
 

TAR BRESCIA – LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI SOSPENDE L’OBBLIGO DI VACCINAZIONE DEI FIGLI

Tar Brescia: la richiesta di informazioni sospende l’obbligo di vaccinazione dei figli.
La richiesta di informazioni sui vaccini, la loro sicurezza e il rischio di reazioni avverse blocca l’esclusione da scuola dei bimbi non vaccinati fino a quando la Asl non risponde. 
L’ordinanza 248/2018 depositata ieri apre un’altra breccia nella griglia degli obblighi fissati dalla legge Lorenzin. 
La storia è complicata, e bisogna raccontarla per capirne gli snodi. 
Nelle scorse settimane il Comune di Lovere aveva escluso un bambino dall’asilo nido perché la famiglia non aveva provveduto alle vaccinazioni o alla loro prenotazione entro il 10 marzo, data fissata dalla legge. 
Il Tar Brescia, con un primo decreto presidenziale, aveva sospeso il provvedimento del Comune, in attesa della decisione di merito messa in calendario per oggi.
La nuova ordinanza slitta al 9 maggio
Con la nuova ordinanza, l’ultima parola slitta ancora, al 9 maggio, ma è la ragione del rinvio a essere cruciale. 
Tra la famiglia e l’azienda sanitaria è in corso da mesi una battaglia a suon di lettere. 
L’inizio risale al 12 ottobre, quando la famiglia è stata convocata per la vaccinazione.
 La convocazione è andata a vuoto, i diretti interessati sostengono di non aver ricevuto la richiesta e si è arrivati alla seconda chiamata, tramite raccomandata, il 13 marzo. 
A quel punto la famiglia ha risposto con una domanda, chiedendo lumi sui vaccini, la loro sicurezza e gli eventuali rischi correlati.
La richiesta di informazione sospende l’obbligo.
Questa domanda, secondo i giudici amministrativi bresciani, rientrerebbe negli obblighi di informazione a carico delle strutture pubbliche previsti dall'articolo 2 della legge Lorenzin, che in realtà parla solo di «iniziative di comunicazione istituzionale» promosse dal ministero. 
Fatto sta che, nella lettura del Tar, la richiesta di informazione sospende l’obbligo per le famiglie di vaccinare i figli, e l’obbligo per le strutture scolastiche di escludere i non vaccinati. 
Fino alla prossima puntata.

Articolo segnalato da Marco Rigato e tratto da (CLICCA QUI)