ATTUALITA

2019.11.08 – APPELLO – APPEAL – ОБРАЩЕНИЕ

Anche noi abbiamo bisogno di aiuto.
Stiamo “lottando” in modo non violento e pacificamente per la liberazione della nostra Patria.
La nostra vera Patria è la Repubblica di Venezia e non lo stato italiano come vogliono farci credere.
La Repubblica di Venezia è ancora oggi esistente ma è occupata illegalmente da poco più di cento cinquant’anni dallo stato italiano.
Alla base di tutto c’è la frode con la quale i Territori della Repubblica di Venezia sono stati annessi militarmente dal regno d’italia nel 1866.
L’italia ancora oggi tenta di cancellare gli oltre mille anni della Serenissima Repubblica di Venezia.
I Veneti sono presenti sulle proprie Terre d’origine da oltre tremila anni.

Sono e mi chiamo Sergio Bortotto, nato a Vicenza il 15 luglio 1961, cofondatore e Presidente del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) e Presidente del Governo Veneto Provisorio (GVP) istituito ai sensi per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo Addizionale (1977) alle Convenzioni di Ginevra del 1949.

Scrivo la presente in nome e per conto dell’intero Popolo Veneto.

Millenari eventi della storia attribuiscono inequivocabilmente la qualifica di Popolo e Nazione alle Genti stanziate nel territorio della Venetia, che condividono la stessa lingua con varianti locali più o meno marcate, parlata da cinque milioni di veneti stanziali e da almeno altrettanti emigrati nel mondo, che condividono la stessa storia, le stesse tradizioni e la stessa cultura, Venete per diritto naturale, ma non più libere e sovrane sulle proprie Terre d’origine dal 1866 a seguito della forzata occupazione straniera italiana.

Venezia è stata fatta da Veneti non da italiani.

I Veneti come tali affermano ancora oggi  la propria Nazione che si identifica nell’antica Repubblica Veneta, anche detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697.

La nostra Patria non ha mai cessato di esistere e “de jure” è tutt’ora esistente su tutti i propri antichi Territori, non sussistendo validi atti di cessione di sovranità ovvero di rinuncia, estinzione, fusione, smembramento o incorporazione con l’allora regno d’italia, ora stato italiano.

Il Popolo Veneto esiste ancora oggi e reclama energicamente la propria presenza nonostante il governo italiano lo ritenga domato o inesistente.

L’annessione dei territori della Repubblica di Venezia è avvenuta nel 1866 con l’occupazione militare da parte del regno italico, che ha imposto una  fraudolenta consultazione popolare (storicamente denominata “plebiscito truffa“) realizzata con la minaccia e l’uso della forza contro la popolazione.

Il plebiscito ebbe luogo il 21 ottobre 1866.

Su una popolazione di 2.603.009 persone i votanti furono 647.426 e i voti contrari 69.

Sia le Venezie che la Provincia di Mantova furono annesse al Regno d’Italia con Regio Decreto n.3300 del 4 novembre 1866 e con la Legge n.3841 del 18 luglio 1867, tra l’altro recentemente abrogato dalla stessa italia.

Il Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV), è stato fondato il 29 settembre 2009, per rivendicare il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto rispetto all’occupazione straniera dello stato italiano, che integra anche gli altri due presupposti, previsti dalle norme consuetudinarie del diritto internazionale e cioè l’occupazione di uno stato che applica una politica razzista e intollerante e anche colonialista nei propri confronti.

La “denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto“, è stata depositata presso la sede O.N.U. di Ginevra in data 28 settembre 2010 e presso la sede O.N.U. di New York il 27 novembre 2011.

Nessuna opposizione è mai stata avanzata contro la rivendicazione di sovranità di questo Popolo Veneto denunciata dal MLNV, né dallo stato occupante italiano né dall’ONU né da qualsiasi altro stato terzo.

Questo  MLNV, così come disposto dal diritto internazionale, dovendo dotarsi di un apparato istituzionale ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo aggiuntivo (1977) alla Convenzione di Ginevra del 1949, in data 4 febbraio 2012 ha istituito il GOVERNO VENETO PROVISORIO (GVP).

In fatto e in diritto lo stato italiano sui Territori della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Serenissima Patria gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista proprio per la reiterata illegale occupazione “ab origine” dei Territori della Sovrana Repubblica di Venezia, per la frode posta in essere contro il Popolo Veneto e con la quale ha annesso “manu militari” i Territori della stessa.

Vi è poi la dolosa inosservanza e trasgressione del principio di autodeterminazione che rende nulli i trattati che, occupandosi di trasferimento di territori, prevedono il rispetto di una reale e veritiera consultazione della popolazione interessata – (il “plebiscito” del 1866 è ben noto per essere stato una truffa nei confronti del Popolo Veneto perché la consultazione è avvenuta in stato di occupazione militare, con inganno e l’estorsione di una scelta non libera e già stabilita, anche nei falsi risultati, esibiti e pubblicati prima ancora del suo concretarsi).

Ad oggi è sempre più esasperante il tentativo, posto in essere dallo stato straniero occupante italiano, di disconoscere l’esistenza del Popolo Veneto arrivando addirittura a sentenziare, tramite il suo massimo Organo di Giustizia che “il Popolo Veneto avrebbe cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano”.

Pur essendo ben a conoscenza del falso storico di questo avvenimento, che di fatto è stato una frode commessa dal regno italiano, anche ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso, la Corte Costituzionale italiana e le più alte cariche istituzionali dello stato occupante dolosamente e in correità ignorano i fatti nel perpetuare una frode nei confronti del Popolo Veneto;

Il Popolo Veneto ad oggi è sottoposto al regime militare straniero nonostante faccia parte di uno Stato indipendente e comunque in possesso di uno status distinto da quello italiano.

Sussiste una reiterata dolosa inosservanza e trasgressione da parte dello stato italiano della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con la conseguente condizione di messa in schiavitù di Esseri Umani in specie di Nazionalità Veneta e del diritto all’ autodeterminazione, con valore “jus congens”, di cui è detentore il Popolo Veneto.

Anche se la maggior parte dei Veneti è di Nazionalità Veneta per ius sanguinis oggi come oggi viene loro imposta illegalmente la cittadinanza italiana.

Noi Veneti non siamo MAI diventati italiani.

Lo stato italiano, infatti, è straniero, occupa illegalmente i territori della nostra Patria, e adotta sistematicamente una politica razzista e colonialista nei confronti del Popolo Veneto.

Comprendere la storia del nostro Popolo è importante e può aiutare a capire quanto ci viene nascosto per non scuotere le coscienze di chi, erede di tremila anni di storia, si ritrova a vivere come schiavo in casa propria.

L’italia ha sistematicamente adottato provvedimenti d’autorità per cancellare dalla memoria del Popolo Veneto le proprie tradizioni, la propria cultura, la propria lingua e soprattutto la storia del proprio passato.

L’italia, quale stato straniero occupante che è, adotta da anni una sistematica azione di discriminazione razziale contro il Popolo Veneto, palesando un vero e proprio razzismo istituzionale allo scopo di annientare l’Amor Patrio e l’identità Nazionale del Popolo Veneto che sono valori universali per ogni Popolo e quindi inalienabili, irrinunciabili, incedibili e imprescrittibili.

Sussiste ad oggi la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui lo stato occupante italiano non può disporre dell’utilizzo del territorio della Repubblica di Venezia e delle sue risorse naturali nonché di stipulare accordi internazionali, relativi al territorio su cui è stanziato il Popolo Veneto, in particolare con la cessione di porzioni di esso a soggetti e sovranità straniera, (es. Eurogendfor… – gendarmeria europea).

E’ vigente la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione da parte dell’italia della disposizione per cui gli stati che opprimono popoli soggetti a dominio coloniale, a occupazione militare straniera o a governo razzista, sono obbligati a consentire l’esercizio del diritto all’autodeterminazione, in particolare a non impedire l’esercizio di questo diritto con mezzi coercitivi anche in violazione dell’art.2, par.4 della Carta delle Nazioni Unite, che proibisce agli Stati di ricorrere alla minaccia o all’uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all’Autodeterminazione.

E’ attuale la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione da parte dello stato italiano delle disposizioni per cui i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro, avendo promosso, provocato, gestito con l’inganno, lo spionaggio e veri e propri furti di beni e strutture in diversi procedimenti penali farsa contro i propri membri.

Assurdamente anche lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia.

Questo MLNV ha più volte denunciato a pubblica menzione che tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.

Questo MLNV ha più volte denunciato a pubblica menzione che tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura, posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica di Venezia sono privi di qualsiasi effetto giuridico perché posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta sono a tutti gli effetti INESISTENTI, ovvero tamquam non esset.

Sempre più numerosi Cittadini del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si sono autodeterminati e hanno dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si rivolgono a questo MLNV e al proprio Governo Veneto Provvisorio (GVP) con atti di denuncia/segnalazione e rigetti di notifica pervenuti alla costituenda Polisia Nasionale per opporsi all’esercizio di qualsiasi attività ritenuta illegale da parte di autorità e forze militari e/o di polizia italiane operanti in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Serenissima Patria, ovvero di violazione, in proprio danno, di diritti umani, civili e politici.

Sempre più Cittadini del Popolo Veneto, in libertà di coscienza e volontà, hanno dichiarato la propria sovranità come essere umano, di essere di nazionalità e cittadinanza Veneta e identificando come unica valida autorità sui territori occupati della Serenissima Patria il Governo Veneto Provvisorio (GVP) costituito ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949 sotto l’egida di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) che con la pubblicazione all’Albo Ufficiale del GVP, avvenuta in data 15 maggio 2014, ha invalidato ogni notifica prodotta dalle autorità d’occupazione straniere italiane sui territori della Repubblica Veneta.

Atteso pertanto che il principio di legalità è applicabile al diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto e che tale diritto concreta il potere di esercitarlo nelle forme e nei modi contemplati, questo MLNV, nel dar seguito all’adempimento dei propri doveri che si è dato nei confronti della Serenissima Patria, rimanendo con inflessibile osservanza nell’alveo delle norme di diritto internazionale e uniformandosi al principio di stretta legalità non rinuncia al proprio dovere di ripristinare la legalità su tutti i propri Territori.

Questo MLNV ha stabilito tuttavia di non usare violenza o di far uso della guerra di liberazione nonostante sia prevista e conforme alla legge, ma disconosce e rigetta l’illegale e imposta autorità delle istituzioni italiane, notificando al governo italiano e agli agenti, ai rappresentanti, ai funzionari, agli organi e a qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano dell’attuale situazione.

Questo MLNV, in ragione dell’attuale stato di fatto e di diritto, ha vietato allo stato italiano di porre in essere qualsiasi atto, azione, omissione e/o procedura di qualsivoglia maniera in danno di ogni Persona di nazionalità Veneta e/o che dichiari di far parte del Popolo Veneto.

Ma nonostante lo stato italiano agisca in difetto assoluto di giurisdizione e in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio esso persistere nella attuazione di tali comportamenti, atti, azioni, omissioni e/o procedure di qualsivoglia maniera, anche tese alla riscossione di natura economica e/o fiscale contro appartenenti al MLNV e contro Persone, in specie di Nazionalità Veneta e/o che dichiarino di far parte del Popolo Veneto, spesso agendo con vessazioni, minacce, mediante illegali, strumentali e persecutori accertamenti fiscali, ingiunzioni di pagamento e procedure coattive di riscossione di imposte, tributi e sanzioni e confische di beni personali che sono veri e propri atti di forza e di aggressione.

Lo stato italiano persiste a porre in essere illeciti contro la sovranità del Popolo Veneto, contro l’integrità territoriale e contro la personalità della Nazione Veneta.

Lo stato italiano persiste ed è responsabile della devastazione e del saccheggio del territorio della Nazione Veneta e delle sue risorse anche storiche, culturali, paesaggistiche e dello scempio delle nostre tradizioni.

Questo MLNV, per il tramite del proprio Governo Veneto Provvisorio e personalmente quale Presidente reclama e pretende che lo stato italiano rispetti il diritto al riconoscimento della personalità giuridica di ogni Cittadino del Popolo Veneto che si sia autodeterminato sotto l’egida di questo MLNV e del GVP.

Che lo stato italiano rispetti il diritto all’autodeterminazione che ha il Popolo Veneto anche perché è una norma ius cogens, cioè diritto inderogabile, un principio supremo e irrinunciabile del diritto internazionale, per cui non può essere derogato mediante convenzione internazionale.

Che lo stato italiano ottemperi ai propri doveri riguardo alle norme di diritto internazionale da esso stesso ratificato con la legge nr.881/1977 visto e considerato che tale principio vale come legge dello Stato che prevale sul diritto interno (Cass. pen. 21-3 1975).

Che lo stato italiano riconosca che noi Veneti, non siamo mai diventati italiani e che nessuno ci può imporre una nazionalità e una cittadinanza che non ci appartiene anche perché è una violazione dell’art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (firmata a Parigi il 10 dicembre 1948 e la cui redazione fu promossa dalle Nazioni Unite perché avesse applicazione in tutti gli stati membri) … la Nazionalità e la Cittadinanza Veneta sono un diritto naturale.

Con onore e rispetto.
Viva San marco
Venetia, 8 novembre 2019
Sergio Bortotto
Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

www.mlnv.org – info@mlnv.org – presidenza@mlnv.org

2019.10.30 – MLNV-GVP – RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE DI LETTERA DI ANDREA CASTELLANI

Pervenuta una richiesta di divulgazione di questa lettera dal carcere di Andrea Castellani.
Noi come MLNV facciamo un percorso di liberazione diverso ma siamo sicuramente attenti osservatori per quanto riguarda la violazione dei diritti umani, civili e politici di quanti si battono per la Giustizia e la liberazione dal sistema criminale che soffoca l’Umanità.
Con onore e rispetto.
Viva San Marco.
Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio Sergio Bortotto.

LETTERA

LA FORTEZZA – SIGNA 1715

CONOSCIAMO E SOSTENIAMO LA NOSTRA GLORIOSA STORIA.

Signa è nido falchi!
La costanza indomita dé forti.
Chi dei Turchi contar può il numero
Che d’intorno alla mura son morti?
Di lor assaliron le mura
tanti giacquer cadaveri a terra,
protettrice la Vergin Maria
salvò Signa dall’orribile guerra.
Poesia Nazionale


L’iniziativa di Dan Morel Danilovich e del fumettista Michele Nardo merita di essere sostenuta per poter proseguire con la ricerca e il racconto di altri eroici momenti della nostra storia.
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    A PROPOSITO DI RIUNIRE TUTTI I GRUPPI “VENETISTI” …

    Riguardo all’unire i vari gruppi venetisti o a farli eventualmente convergere nel MLNV, vorrei ricordare a tutti che la maggior parte di essi sono assolutamente improvvisati e spesso capeggiati da figure di profilo molto opinabile per vari motivi.
    Nella migliore delle ipotesi non hanno le effettive e necessarie conoscenze giuridiche e storiche nonché capacità intellettuali per creare dei percorsi validi, così da improvvisare delle improbabili, inefficaci, assurde e pericolose (per i malcapitati seguaci) parodie di difensori del popolo veneto, con produzione di documentazione inefficace e evidentemente inutilizzabile ai fini dello scopo, seppure patriottico, che si prefiggono.Il più delle volte gli ideatori di questi gruppi sono persone ignoranti e spesso “borderline” che non riconosceranno mai di esserlo e non accetteranno mai di imparare e di capire i loro errori, tantomeno il loro ego permetterà di dirottare o convogliare il loro lavoro ed i loro “seguaci” in un altro percorso, perdendo il “comando” e dovendo sottostare ad una nuova gestione.
    Un’altra tipologia di gruppi venetisti sono quelli che fondano la loro esistenza (un po’ per ignoranza come sopra, un po’ per calcolo) sul profitto, sulla folle creazione documentale che sfornano e propinano a pagamento ai malcapitati che, oltre alla beffa di essersi fidati di pratiche giuridiche inutili e fondate sul nulla e ad aver pagato profumatamente per accedervi, subiscono SEMPRE, prima o poi, un grave danno economico e sociale, finanche il pignoramento delle loro dimore, ritrovandosi in veri e propri incubi.
    Poi ci sono quei gruppi venetisti fondati sotto l’egida dello stato italiano e sicuramente sotto la sua protezione e finanziamento occulti, creati ad hoc per perpetrare il “dividi et impera” nei confronti del Popolo Veneto.
    Questi sedicenti gruppi venetisti, che di Veneto non hanno nulla se non il nome, hanno il compito di dividere, di creare confusione, di operare una sistematica ed organizzata guerra contro la vera e legale autodeterminazione del popolo veneto in Republica Veneta portata avanti dall’unica realtà che rappresenta il popolo veneto in modo inequivocabile e garantito dai diritti e le prerogative sancite dal Diritto Internazionale, il MLNV.
    Spesso il dividi et impera viene accompagnato anche da un salasso economico a carico dei veneti che indulgono nel dare la loro fiducia e cadere nella trappola della documentazione a pagamento che inevitabilmente, e lo sapete tutti, termina l’iter con esiti infausti, come sopra.
    Quest’ultima tipologia di gruppo venetista è ovviamente la più pericolosa ed insidiosa per il nostro popolo…
    Tutti questi gruppi in modi diversi fondano la loro strategia su documenti e procedure che prevedono di utilizzare i tribunali italiani e di interagire con la pubblica amministrazione italiana PERSONALMENTE, tramite avvocati italiani, ovviamente a pagamento.
    In ogni caso lo spettro della collaborazione con lo stato italiano aleggia, fino a prova contraria, su ciascuno dei gruppi appartenenti a tutte le categorie sopra descritte.
    Il MLNV è nato nel 2009 e successivamente al tentativo di molti di smembrarlo o di prenderne il controllo, sono nate dalle persone che avevano preso parte agli attacchi, organizzazioni che ne hanno quasi clonato il nome, per confondere il popolo veneto e rubare consensi indebitamente.
    Ora ditemi come sarebbe possibile integrare un altro gruppo venetista all’interno di MLNV. il momento e il percorso in atto sono troppo delicati per poterci permettere di ritrovarci con delle altre serpi in seno, cosa più volte successa in passato come ricordato da Enrico.
    A questo punto è impossibile fidarsi dei vertici di nessuno di questi gruppi e comitati, il più delle volte addirittura secretati, cosa che pregiudica gravemente la loro trasparenza.
    Il rischio è troppo elevato, specialmente in un momento in cui siamo molto appetibili, data la ormai evidente riuscita e effettiva rappresentatività e solidità del MLNV, che fa gola a molte figure, da quelle che odorano un business, a quelle che lo vorrebbero smembrare per fini politici o “italiani”.
    Altro fenomeno ASSOLUTAMENTE PREOCCUPANTE è il dilagare incontrollato di falsi guru che propongono e propinano inutili e pericolosi percorsi di Legale Rappresentanza o Sovranità.
    Questi personaggi dal passato spesso nebuloso e privo di risultati tangibili, coadiuvati da elementi che gravitano appositamente nelle chat dei suddetti gruppi venetisti improvvisati e non, catturano il disagio e le sofferenze dei Veneti che non hanno ovviamente trovato risposte in quei gruppi, e cercano di dirottarli sui rispettivi gruppi LR con false ed inutili promesse.
    Tramite questa “raccolta” organizzano incontri a pagamento a puro scopo commerciale, per spiegare le loro teorie trite e ritrite, con tanto di vendita di documenti, spesso assolutamente ridicoli.
    Fondano il loro marketing sul concetto di essere umano, molto attuale e sentito, promettendo incredibili risultati garantiti dalla sua sedicente capacità di prevaricare le leggi italiane, ignorando appositamente o per incapacità il fatto certo che l’essere umano stesso non sia mai menzionato negli ordinamenti giuridici Italiano e stranieri tutti e neppure nei trattati e nel diritto internazionale, come nel caso della Dichiarazione universale dei Diritti Umani, che è un mero regolamento commerciale che regola i rapporti tra “individui” statali.
    Propongono quindi di difendersi da soli, come esseri umani, all’interno del sistema giuridico italiano, i suoi tribunali, magistrati e avvocati, utilizzando il Diritto Internazionale come fonte per trovare escamotages, esponendo le persone a rischi e spese importanti senza ottenere alcun risultato.
    Il diritto internazionale, per sua costituzione e regola, non può essere invocato dai singoli cittadini o esseri umani, persone, ma è uno strumento per regolamentare i rapporti tra individui statali, i quali possono semmai invocarlo per difendere o gestire i propri cittadini.
    In questo preciso contesto, il MLNV, come Movimento di Liberazione Nazionale riconosciuto dal Diritto Internazionale ed il Governo Provisorio, naturale evoluzione lungo il percorso per ripalesare la Republica Veneta, hanno l’onere e la possibilità giuridica sancita a suon di norme “jus cogens” di intercedere per i propri cittadini autodeterminati, esseri umani in questo caso che possono essere protetti dal loro governo.
    Le persone non vengono lasciate da sole, ma vengono aiutate a risolvere i loro problemi dal Governo Provisorio tramite gli strumenti giuridici in suo possesso, A TITOLO COMPLETAMENTE GRATUITO.
    Invito quindi chi legge dal guardarsi bene dall’intraprendere pericolosi percorsi alternativi nati dal nulla o peggio da dinamiche di profitto, proposti da personaggi discutibili ed improvvisati.
    Consiglio di visitare il nostro sito www.mlnv.org per iniziare a capire cosa sia e come funzioni il percorso legale per l’autodeterminazione del Popolo Veneto.
    Consiglio altresì di leggere l’Ordinamento Veneto Provisorio, sensazionale lavoro di più di cento pagine che ci viene invidiato a livello internazionale e che ha posto le basi per fondare le relazioni con in nostri partners internazionali, di cui ci vantiamo. Un documento che fonda delle regole perentorie che vedono come prima ed assoluta certezza il benessere dell’essere umano ed il rispetto delle sue prerogative.
    Venite GRATUITAMENTE agli incontri del MLNV, dove capirete molte cose, dove imparerete a distinguere qual’è la differenza tra difendersi da soli e fare parte di un popolo protetto dalle istituzioni del suo governo.
    Riguardo le tempistiche per ripalesare la Republica Veneta, vorrei ricordare che non sarà possibile senza l’aiuto e la collaborazione di tutti, sia fattiva sia economica.
    Chiedo ad ogni Veneto di impegnarsi al massimo secondo le proprie possibilità, conoscenze, attitudini.
    Anche le piccole cose sono benvenute e necessarie.
    In questa chat serve un continuo confronto tra di noi, servono proposte, soluzioni, iniziative.
    Organizzate incontri, donate il vostro tempo.
    Ricordate che l’ossatura della nazione è il popolo e che è il popolo che la deve sostenere. Il governo è solo uno strumento per permettere ciò, e non può fare tutto da solo…
    Grazie.

    WSM
    Alberto Saraggiotto
    Vice Presidente del MLNV e del GVP

    A COSA CI STA PORTANDO QUEST’ITALIA

    Ieri facendo un giro d’ispezione nei parcheggi dell’autorimessa del parco ho trovato un anziano che girovagava.
    Era vestito di miseri indumenti e coperto con un giubbetto di plastica tenuto “abbottonato” con un ago di sicurezza sul davanti.
    Teneva tra le mani  un piccolo pezzo di rame raccolto chissà dove … e non sapeva come giustificare la sua presenza in quei meandri.
    Con la voce tremolante, probabilmente per il controllo, mi ha detto che quel pezzo di rame oggi lo avrebbe sfamato.
    Ho guardato il volto di quell’uomo, forse ottantenne, quasi certamente con una pensione da fame, probabilmente dopo una vita di duro lavoro, obbligato a rammendare i suoi indumenti col filo di ferro e a racimolare qualcosa da terra per mangiare.
    Non ho retto il suo sguardo mite e quasi rassegnato.
    La sincerità dei suoi occhi mi ha scavato dentro … e mi sono vergognato di tutte le cose inutili che posseggo e del superfluo a cui talvolta conferisco troppa importanza.
    L’ho congedato stringendogli la mano libera dal quel pezzo di rame che tratteneva con tanta speranza.
    E’ sparito in un attimo e non sono poi riuscito a raggiungerlo.
    Col rimorso per non aver aggiunto a quel pezzo di rame qualche soldo e un briciolo di conforto sono tornato alla luce del sole con l’amarezza nel cuore.
    Poi, una mesta letizia ha pervaso il resto del giorno.
    A cosa ci hanno portato, apriamo gli occhi finché siamo in tempo e non abituiamoci a questo silenzioso decadimento.

    WSM
    Venetia 16 ottobre 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del MLNV e del GVP

    CLNV … NO GRAZIE!

    Il Comitato di Liberazione Nazionale Veneto si trova invischiato con i tribunali perché, non avendo seguito l’iter del Movimento di Liberazione, come dettato dal DIRITTO INTERNAZIONALE, non ha un organo governativo che gli conferisca la reciprocità.
    Questo significa che a loro NON È CONSENTITO DIALOGARE con nessun governo e che sono costretti, da normali cittadini italiani, ad elemosinare risultati di nessun valore istituzionale tramite la magistratura dell’invasore.
    Quando la Badii dice che è orgogliosa di andare in tribunale a combattere, non vi dice che è costretta a farlo, e con i proclami cerca di salvare la faccia.
    Questo dovrebbe essere ormai abbastanza chiaro a tutti.
    Alcuni adesso vanno a dichiarare che Il MLNV non è riconosciuto a livello internazionale.
    Dichiarare che il MLNV non è riconosciuto è di per se un errore in termini, che denota una grave ignoranza ed una mancanza grave di informazione, nonché scarsa capacità logica.
    Questo per il semplice motivo che il diritto internazionale conferisce ad un qualsiasi Movimento di Liberazione Nazionale il diritto sacrosanto di prendere il popolo, farlo autodeterminare e, tramite un iter ben preciso e schematico (governo-istituzioni), di ripalesare la Nazione vessata dall’invasore.
    Un Movimento di Liberazione Nazionale, e questo lo IMPONE il diritto internazionale, non ha bisogno di essere riconosciuto o autorizzato da nessuno (semmai di farsi forte di “amicizie internazionali”)!!!
    Anzi, ha la facoltà di imporre la sua presenza allo stato invasore (che NON PUÒ minacciare o interferire, né i cittadini, né il Movimento stesso e le sue istituzioni).
    Il Movimento di liberazione è spalleggiato dalle altre Nazioni, che possono scegliere o meno di aiutarlo economicamente o strutturalmente, ma che in caso di attacco armato dell’invasore sono AUTORIZZATE ad intervenire in suo aiuto.
    Il Governo Provvisorio istituito da un MLN è a tutti gli effetti reciproco degli altri governi Nazionali e ne condivide le prerogative, senza alcun limite.
    Queste semplici considerazioni sembrano sfuggire ai capi del CLNV, che millantano ignorantemente un qualche riconoscimento, ma solo a parole, visto che non hanno nulla da mostrare.
    Se glielo chiedi te lo urlano in faccia e tanto basta.
    Questo viene riversato sulla sorte di migliaia di persone del nostro popolo che si fidano, ma che potrebbero informarsi.
    Il nostro compito è appunto INFORMARE !!!
    Resta da capire se i vertici di CLNV siano invece assolutamente coscienti ed informati, e se non stiano agendo alle spalle del popolo veneto, d’accordo con l’invasore.
    Il dubbio sorge spontaneo perché a livello normativo è tutto così chiaro e semplice da essere addirittura scontato.
    E allora perché sembrano non capire?
    Fatevi queste domande e spiegate la situazione a coloro del CLNV che conoscete.
    Perciò ricordiamoci tutti che un Cittadino Autodeterminato della Republica VENETA o un gruppo di essi, o una categoria di essi (bambini, donne, etc), se vessato dallo stato italiano invasore non dovrà MAI E POI MAI rivolgersi ad un qualsiasi ramo della pubblica amministrazione italiana.
    L’unica realtà deputata a far valere i suoi diritti è il Governo Provisorio della Republica Veneta, che lo farà tramite gli strumenti in suo possesso e tramite le sue istituzioni.
    Questo è l’unico modo sicuro per riuscire a spuntarla, spalleggiati dal proprio governo, che si contrappone a quello “nemico” a parità di autorevolezza.
    A mischiare le cose si ottengono due risultati infausti:
    1) Ci si fa del male, e tanto;
    2) Si mina l’autorevolezza del nostro Governo Provisorio.

    WSM
    Venetia, 14 settembre 2019
    per il Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto e il Governo Veneto Provisorio
    Alberto Saraggiotto

    IL NEOCOLONIALISMO E LA FRODE ITALIANA DI OGGI

    Ogni forma d’arte, quale espressione estetica dell’estro, dell’abilità e dell’ingegno, sia personale che collettiva, è il risultato di un diversificato linguaggio artistico sgorgante da tipicità culturale e conoscenze che riflettono concetti, emozioni, credenze dell’artista e connaturati al particolare ambito sociale e vissuto periodo storico.
    Nella sua peculiare e differente rivelazione estetica è specchio dell’animo umano, derivante dal concetto che l’artista ha del proprio vissuto.
    Tale “suggestione artistica ” non è dunque avulsa dalla civiltà in cui è concepita ed espressa.
    Premesso ciò veniamo al dunque.
    Il neocolonialismo italiano è frutto della politica di controllo che Roma vuole detenere sul Popolo Veneto che sistematicamente viene derubato del proprio passato, della propria storia, delle proprie tipicità culturali, della propria lingua… insomma della propria civiltà.
    E’ un vero e proprio furto d’identità del Popolo Veneto.
    Questa è una forma di neocolonialismo che smaschera la celata insidia dello stato italiano.
    Camuffando la sua volontà prevaricatrice e tipicamente colonialista e razzista nei confronti del Popolo Veneto lo stato italiano usa strumenti economici e culturali piuttosto della forza militare, ma solo perché oggi è vietata e lo esporrebbe all’avverso giudizio della comunità internazionale.
    Ma non è forse una forma di violenza anch’essa?
    Il furto d’identità di un Popolo, sottoposto ad un regime straniero,  passa infatti, anche attraverso l’annientamento della propria civiltà, disconoscendo e impedendo l’uso della propria lingua, la conoscenza alle future generazioni della propria storia, lo scoraggiare il sentimento di Amor Patrio l’uso del proprio Inno Nazionale e della propria Bandiera Nazionale, (oggi spesso abusata per il proselitismo di partiti politici italiani).
    Ma oltre all’estorsione economica e allo sfruttamento e rapina dei beni, dei Territori, delle opere artistiche e del deturpamento del paesaggio si aggiunge quello della civiltà del Popolo Veneto.
    La Nazione Veneta ha contribuito con illustri artisti e uomini e donne che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità ma oggi questa sgangherata italia ci deruba anche di questo passato.
    Spregevole e altrettanto volgare è questo tentativo posto in essere dallo stato straniero italiano che occupa così meschinamente la nostra Patria.
    Ed è così che illustri artisti, esploratori, compositori, musicisti ed eroi Veneti o vengono dimenticati o indicati come italiani … quando ancora quest’italia non esisteva.
    Vergogna italia.

    WSM
    Venetia, 14 settembre 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto e del Governo Veneto Provisorio

    Eccone alcuni esempi:

    2019.11.08 – RICHIESTA URGENTE DI INTERVENTO DI SALVAGUARDIA DEI MINORI IN ITALIA

    Messaggio di posta elettronica certificata

    Su 2019/11/08 alle 21:15:11 (0200) il messaggio “RICHIESTA URGENTE DI INTERVENTO DI SALVAGUARDIA DEI MINORI IN ITALIA”

    Date: Sun, 11 Aug 2019 21:15:06 +0200 (CEST)
    Subject: URGENT REQUEST OF INTERVENTION OF SAFEGUARD OF MINORS IN ITALY

    In allegato trasmettiamo copia informativa inviata all’ONU, al fine di chiarire in modo definitivo l’iter di liberazione dei minori dalle case famiglia in tutta Italia (e in questo caso nel Veneto).
    Riteniamo opportuno avvisarvi che tale azione si contraddistingue dalle altre, in quanto si presenterà una richiesta di sanzionamento per violazioni degli stessi diritti umani nei confronti di minori tutelati dalle convenzioni internazionali, dove risponderanno direttamente le regioni coinvolte.
    Ricordiamo altresì che il trasferimento dei minori nelle famiglie di origine dovrà essere celere. Qualora non avvenisse opereremo nell’immediato alla richiesta di un intervento diretto in Italia da parte dell’ONU stesso.

    P.S.: Un valido ringraziamento all’illustrissimo dott. Fabrizio Boron della quinta commissione del Consiglio della Regione Veneto per il suo impegno costante a difesa dei minori nel Veneto.

     

    2019.08.17 – CINQUECENTO BAMBINI SCOMPARSI NEL NULLA… IN ITALIA

    (Inoltrato da Rossignoli Pavesi Elena 20196983221)

    “Bambini Strappati”, sta per crollare.
    Nel secondo video viene reso noto un partito politico italiano che sarebbe particolarmente coinvolto.

    DUBBI SUL SUICIDIO DI EPSTEIN
    Molti personaggi italiani con incarichi istituzionali starebbero tremando ed alcuni stanno preparando le valigie. Credo che i colpevoli difficilmente troveranno un angolo di pianeta dove rifugiarsi, verranno rintracciati ed arrestati perché Epstein, prima di suicidarsi (e c’è chi dice che invece sia vivo e tenuto nascosto per proteggerlo) ha rivelato ogni cosa al procuratore che l’ha arrestato e che non ha affossato le sue colpe come fece il precedente procuratore americano, divenuto poi ministro di Trump e poi dimessosi.
    La polizia ha bloccato i superjet di Epstein dove anche personaggi italiani pare si intrattenessero con bambini e bambine, non sapendo di venir filmati dagli stessi servizi segreti.
    Per poter essere ricattati in futuro.
    Non è difficile immaginare che i protagonisti della corposa piramide pedo-satanista possano trovare presto la loro fotografia stampata sui volantini intitolati Wanted, come quelli incollati agli ingressi dei saloon dalle Giubbe Rosse nel Far West di due secoli fa.

    CONSIGLIO DI NONNO MARIO A CHI NON HA LA COSCIENZA A POSTO:
    Cosa potrebbero dunque fare oggi, per riparare in parte ai propri errori, coloro che in un modo o nell’altro sanno di aver compiuto qualche atto contrario alla giusta protezione dei bambini?
    Far di tutto, subito, per dare una mano alla giustizia e far riportare velocemente nelle loro famiglie i bambini strappati senza vera causa. Non è forse meglio restituire questi bimbi alle loro famiglie, destinando loro un decimo dei fondi destinati a questi centri ? Le loro madri sicuramente sanno come gestire questi fondi, pur sotto il controllo dei servizi sociali comunali.
    Noi italiani, con le nostre tasse, stiamo dando a tutti i centri di accoglienza una quota pazzesca di contributi dal 3 ai 6 miliardi di euro all’anno (pare siano 12.000 euro al mese per ogni bambino “trattenuto” e pare ve ne siano 40.000), autorizzandoli a portar via bambini dalle famiglie, grazie a norme legislative ingiuste, da cambiare subito.

    RESTITUITE MATIAS E GLI ALTRI BAMBINI
    Fate presto, restituite questi bambini, prima che le “giubbe rosse” internazionali vengano con un mandato ad ispezionare le vostre case. E per riflettere date un’occhiata a questi due video:

    https://www.youtube.com/watch?v=XDJARaRltE
    Ricordate infine che raccogliendo le firme per la “Liberazione di Matias” darete anche un aiuto importante per risolvere il grave problema dei “Bambini Strappati”.
    Iscrivetevi qui: https://www.gaiaplanet.net/matias-bimbi-strappati

    Grazie per la vostra attenzione e collaborazione.
    Un caro saluto da nonno Mario.
    zeronove.ydv@gmail.com
    Brescia, 14 agosto 2019

    ALLEGATO:
    Poster “Liberate Matias” che potete far girare ai vostri contatti

    PS: Questa mia lettera verrà inviata alla Federazione di Gaia Planet, ad alcuni sindaci e magistrati, a diverse testate nazionali ed internazionali, ma anche ai giornalisti cui ho già scritto in data 9 luglio 2019 senza ricevere risposta: Nicola Porro (Quarta Repubblica Rai2), Mario Giordano (La Verità-Rete4), Vittorio Feltri (Libero), Sigfrido Ranucci (Report Rai3), Vittorio Sgarbi, Gioia Locati (Il Giornale).

    Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 si precisa che le informazioni contenute in questo messaggio sono riservate ed a uso esclusivo del destinatario. Qualora il messaggio in parola Le fosse pervenuto per errore, La invitiamo ad eliminarlo senza copiarlo e a non inoltrarlo a terzi, dandocene gentilmente comunicazione. Grazie.
    ***
    Pursuant to Legislative Decree No. 196/2003, you are hereby informed that this message contains confidential information intended only for the use of the addressee.If you are not the addressee, and have received this message by mistake, please delete it and immediately notify us. You may not copy or disseminate this message to anyone. Thank you

    Il caso Epstein: il mattone che farà crollare la piramide pedosatanista!

    Dopo lo scandalo della pedofilia in Vaticano, quello della magistratura che ha portato alle dimissioni il Procuratore Generale della Cassazione…

     

    IL MIRACOLO DI GUARIGIONE PUO’ ESSERE L’EFFETTIVITA’ DEL PRODIGIO DELLA RINASCITA DI UNA NAZIONE.

    Quando il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto riceve queste notizie da parte di un proprio membro, siamo tutti confortati dalla certezza che “Lassù” siamo certamente amati e ben visti e che anche il nostro cammino di Liberazione è gradito e incoraggiato da Dio.
    Ho sempre insistito nelle mie preghiere per aver conferma se ciò che stiamo realizzando in onore e verità come esseri umani, anche attraverso il MLNV, sia cosa buona giusta … e devo dire che i segnali e le conferme non mancano.
    La Madonna ha dato un grande e concreto segnale di guarigione per rafforzare la nostra fede e la nostra speranza.
    Qualunque sia il concetto che ciascuno di noi ha nei confronti di Dio, posso asserire in tutta sincerità che qualsiasi miracolo, che può affermarsi per tale, insegna che nulla è impossibile.
    Ogni preghiera e implorazione incoraggia sempre l’esito del nostro proposito e ogni miracolo amalgama ad esso la concretezza del prodigio.
    Non può esserci miracolo se ciò che tramuta una speranza non si concreta nel tangibile.
    Allora chiediamo questo miracolo anche per il nostro futuro, per veder riconosciuta la nostra lotta di liberazione come la speranza non disattesa dell’intero Popolo Veneto.
    Bisogna così insistere col fare sempre del bene e gratuitamente perché nulla ci viene dato col peso dell’oro ma con la leggerezza del dono fatto con amore.
    Un miracolo è un atto d’amore incondizionato e ci insegna che ciò che riceviamo dobbiamo saperlo donare gratuitamente.
    Siamo tutti noi, amici e “nemici”, chiamati in questo tempo e in questo luogo per realizzare il nostro destino ma consapevolmente dobbiamo riconoscere in esso la validità di ciò che portiamo a compimento.
    Il nostro libero arbitrio, il nostro onore e il rispetto incondizionato dei diritti umani, civili e politici di ogni essere umano sia per noi il nostro principio di effettività che concretizza questo processo evolutivo, così come ogni miracolo realizza nel concreto il proprio prodigio.

    WSM
    Venetia, 21 agosto 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio.

     

    da Gianni Chinellato
    … Il tutto documentato dai presenti e in presenza di una dottoressa…ricordati Gabriele che senza fede nulla può accadere …io sono stato salvato dalla stessa Madonna nel terribile incidente tra due mezzi pesanti nel quale sono stato coinvolto il 23 Maggio 2016 sulla statale Feltrina sotto il monte Santo di Monfenera e come essenze dell’Universo il nostro cammino nella vita terrena e nelle mani di Dio.

     

     

     

     

    OSSERVATORIO DIRITTI UMANI

    Il Movimento de Liberasion Nasionale del Popolo Veneto per il tramite del Governo Veneto Provisorio ha istituito la Cernide “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI”.
    Verrà presto formalizzata la richiesta di creare un Tribunale per i diritti Umani nell’ambito dei nostri Territori della Repubblica Veneta.
    Verrà richiesta la creazione di una Commissione Popolare Veneta di indagini per il Veneto sulle case famiglia e sui minori sequestrati … in merito è allo studio la fattibile istituzione di una Sezione Federale Speciale della Polisia Nasionale a disposizione dell’Osservatorio dei Diritti Umani.
    Nel frattempo è istituita una Sezione “OSSERVATORIO DIRITTI UMANI” per le pubblicazioni sulla nostra Gaxeta Uficiale, (clicca qui).

    WSM
    Venetia, 17 agosto 2019
    Sergio Bortotto
    Il Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio

    IL DOVERE MORALE DI RIVENDICARE LA NOSTRA AUTODETERMINAZIONE.

    Il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche quelle dell’U.C.C. .
    I rigetti di notifica, prodotti da Cittadini del Popolo Veneto, non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano e non sono destinati a produrre effetti ostativi e/o di annullamento laddove le autorità di occupazione straniere italiane ne ignorano la valenza giuridica.
    I rigetti di notifica sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
    L’esito dei rigetti fatti non dipende in alcun modo dal MLNV o dal GVP che viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (atto dovuto) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
    Questa procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio.
    L’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività, per di più ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’effettivo esercizio del potere di governo.
    L’autorità e il potere, così come attualmente esercitati in ambito straniero italiano, è tale per imposizione e intimazione ma è sprovvista di un elemento fondante del principio democratico … non deriva dal mutuo consenso.
    In democrazia è il Popolo che, attraverso il mutuo consenso, conferisce agli organi deputati di far rispettare le leggi la capacità giuridica di conseguire scopi sociali secondo i comuni interessi … altrimenti siamo in dittatura e/o in condizioni di occupazione di uno stato straniero.
    Ogni rigetto di notifica, dunque, non è necessario che sia ricevibile dall’autorità straniera italiana, l’importante è che configuri la sua irritualità procedurale rispetto a quella imposta dallo stato straniero italiano.
    La non ricevibilità del rigetto di un Cittadino del Popolo Veneto non inficia l’esito degli effetti prodotti che per quanto sembra non siano destinati a produrre conseguenze in ambito italiano ne confermano la valenza giuridica.
    E’ proprio l’atto delle autorità italiane che è irricevibile da parte di un Cittadino del Popolo Veneto perché per sua natura è antidemocratico e illegale e va rifiutato.
    Lo stato straniero occupante italiano potrà anche poi imporre con la forza, così come realmente fa, ma deve anche accettare le conseguenze delle sue azioni che sono vietate anche da norme di diritto internazionale.
    Ecco la ragione giuridica del MLNV e del GVP che per legge agiscono in nome e per conto di un intero Popolo che ha diritto all’autodeterminazione e per legge sono tutelate dallo stesso diritto internazionale.
    Quindi, non può essere irricevibile un atto dovuto ed esercitato secondo le norme del diritto internazionale con valore “jus cogens” … bisogna solo rispettare la legge e anche la costituzione italiana impone il rispetto di tali norme che non sono derogabili.
    Inoltre, non esistono apposite sedi giurisdizionali in ambito italiano perché tutte sono emanazioni “ab origine” dell’illegale imposta presenza e autorità dello stato italiano sui Territori della nostra Patria.
    Il potere giurisdizionale straniero italiano è espressione dell’autorità d’occupazione e nessun giudice italiano è terzo o può garantire una posizione di assoluta indifferenza e di effettiva equidistanza dalle parti contendenti, il Cittadino del Popolo Veneto e qualsiasi altra autorità d’occupazione straniera italiana … infatti accusa e giudizio sono facoltà esercitate dal medesimo potere straniero occupante italiano.
    Per essere terzo e imparziale il giudice non deve avere un interesse nella causa, ma è italiano ed agisce con l’autorità conferitagli dallo stato italiano e in nome e per conto del popolo italiano al quale il Cittadino Veneto non appartiene.
    Nessun giudice straniero italiano potrà mai essere un “giudice naturale” per il Popolo Veneto perché non è Veneto e perché non è garantita la sua autonomia e indipendenza rispetto agli altri poteri dello stato straniero occupante italiano.
    Ogni giudice italiano è soggetto alla legge italiana e non a quella Veneta.
    La Serenissima Repubblica Veneta, è giuridicamente ancora vivente e non ha mai cessato di esistere.
    Non esistono, infatti, atti di cessione di sovranità così come previsti per consuetudine dal diritto internazionale e l’annessione di territori di un’altra Nazione, “manu militari” per legge non può produrre effetti giuridici e di legittimità.

    WSM
    Venetia, 16 agosto 2019
    Sergio Bortotto
    Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

    RECUPERO CREDITI: LA PREPOTENZA NON PAGA

    Arrivano le prime sanzioni per le società di recupero crediti che, pur di incassare, pongono in essere tecniche di pressione che vanno oltre il legittimamente accettabile.
    A farne le spese è questa volta la società di recupero crediti Fire S.p.A., condannata dall’Antitrust al pagamento di una multa da trecentomila euro per aver aver spedito a migliaia di consumatori degli atti di citazione, cui non ha quasi mai fatto seguito l’effettivo avvio di una causa. I giudici di pace indicati erano poi sistematicamente incompetenti per territorio, visto che nelle cause contro i consumatori l’unico giudice competente per territorio è quello di residenza del consumatore.
    La condotta della società, che operava su incarico di note finanziarie e società del settore energia, è stata ritenuta dall’Antitrust pratica commerciale aggressiva, in quanto finalizzata a indurre forzatamente i consumatori a determinarsi a pagare, anche in presenza di eventuali contestazioni, pur di non vedersi costretti a difendersi in una lontana e dispendiosa causa. Una pressione psicologica che forzava insomma le scelte dei malcapitati cui venivano recapitati questi atti di citazione.Non è la prima volta che comportamenti del genere, ancorché in presenza di legittime pretese creditorie, vengono posti in essere da società di recupero crediti, che talvolta addirittura inventano presunte ingiunzioni di pagamento provenienti da fantomatiche autorità.
    Se siete vittima di comportamenti di questo tipo, non esitate a segnalarlo alla Casa del Consumatore, che saprà aiutarvi, tutelarvi e consigliarvi.
    Vi ricordiamo inoltre che, se siete vittime di incessanti solleciti telefonici di pagamento, potete farli smettere inviando una diffida scritta.
    GUARDA QUI

    5G – PROPOSTA DI DECRETO … DITECI LA VOSTRA

    CONSIDERATO
    • Che a seguito dell’approfondita ricerca sugli effetti nocivi delle radiofrequenze sugli animali e soprattutto sull’uomo svolta dall’Istituto Ramazzini di Bologna attraverso il Centro di ricerca sul cancro “Cesare Maltoni”, si è appurato che le radiofrequenze di quinta generazione denominate appunto “5G” danneggiano in modo irreparabile l’organismo sia dell’umo che degli animali.
     • Che i ricercatori dell’Istituto Ramazzini hanno riscontrato aumenti statisticamente significativi nell’incidenza degli schwannomi maligni, tumori rari delle cellule nervose del cuore, nei ratti maschi del gruppo esposto all’intensità di campo più alta, 50 V/m.
    • Che gli studiosi italiani hanno individuato un aumento dell’incidenza di altre lesioni, già riscontrate nello studio dell’NTP come l’iperplasia delle cellule di Schwann sia nei ratti maschi che femmine e gliomi maligni (tumori del cervello) nei ratti femmine alla dose più elevata.
    • Che questi studi sperimentali forniscono prove sufficienti per richiedere la rivalutazione delle conclusioni della IARC (International Agency of Research on Cancer) sul potenziale carcinogenico della RFR (Radiazioni a Radiofrequenza) negli esseri umani.
    Il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, attraverso il suo organo esecutivo Governo Veneto Provvisorio
    VIETA
    Al Governo italiano l’installazione di antenne o ripetitori con radiofrequenza di 5^ generazione denominata appunto “5G” o superiore nei territori appartenenti alla Repubblica Veneta e precisamente nei 1651 Comuni delle province di BELLUNO, BERGAMO, BRESCIA, CREMA, CREMONA, GORIZIA, MANTOVA, PADOVA PORDENONE ROVIGO TREVISO UDINE, VENEZIA, VERONA, VICENZA, TRIESTE, ad astenersi dall’effettuare tale installazione.
    INOLTRE
    • In qualità di osservatore ONU;
    • In base alla direttiva DIRETTIVA A/RES/53/144 Art. 1 – dell’8 MARZO 1999,
    • Considerato che il MLNV è organo riconosciuto a livello internazionale per l’autodeterminazione dei popoli ed in questo caso del Popolo Veneto e quindi gode della tutela delle leggi di Diritto Internazionale.
    La non ottemperanza a tale diffida verrà segnalata all’Assemblea della Nazioni Unite e pubblicata nella “GaxetaUficiale” del Governo Provvisorio Veneto.
    In caso il Governo Italianovìolatale decreto del GVP, si autorizzano i cittadini di Nazionalità Veneta a rimuovere eventuali antenne installate in modo fraudolento.
     

    IL DIVIETO AL FILOSOFO RUSSO DUGIN … SISTEMA IN AGONIA.

    Il divieto al filosofo russo Dugin è l’ultimo atto di un sistema in agonia
    In questa Italietta in cui i teorici del nulla relativistico continuano a spadroneggiare sui grandi giornali e in tv e nella quale scuola e università sono ancora saldamente in mano a una post-sinistra fuori dal tempo, non ci si deve sorprendere se chi è custode di un pensiero libero venga messo all’indice.
    Così come non ci siamo sorpresi che una casa editrice sia stata messa fuori dal Salone del libro di Torino perchè definita portatrice di idee ritenute “fasciste”, non ci meravigliamo che un pensatore e un filosofo politico come Alexandr Dugin, abbia trovato le porte chiuse all’università di Messina.
    E’ il trionfo dell’ipocrisia, del politicamente corretto di una società che preferisce cuocersi nel proprio brodino, perchè evidentemente incapace di correre il rischio di mettersi a confronto con chi è portatore di pensieri e idee non conformi al proprio.
    Il fatto che l’ateneo messinese abbia revocato la concessione di un’aula per un incontro con il filosofo russo Dugin è solo l’ultimo atto di una farsa, che certi pseudointellettuali mettono in atto da tempo, cioè quella di gridare “al lupo al lupo” ogniqualvolta qualcosa sfugga dal controllo del proprio schema ideologico.
    Il definire, poi, Dugin “nazista” è il comodo lasciapassare per mettere in atto la propria censura, con la certezza del trovare il plauso di grandi giornali e opinione pubblica.
    Se poi a chiedere il divieto sono i ben noti “partigiani” messinesi (???), allora come poter dar torto ai difensori della libertà?
    Ecco, che il divieto diventa quasi una strada obbligata.
    E’ la stessa logica per la quale la presentazione di un libro di ricette futuriste a Palermo viene scambiata per un pericoloso incontro fascista e vietata in una scuola pubblica, con buona pace dei palati che resteranno a bocca asciutta.
    In verità, la censura a cui si assiste negli ultimi tempi in Italia è solamente segno di una debolezza sempre più palpabile da parte di un sistema incapace di produrre valori e di interrogarsi sul perchè della propria agonia. 
    Dugin, a questo proposito, è proprio l’uomo giusto al momento giusto per far venire fuori una simile contraddizione:  scrittore e politologo russo, ispiratore, per molti, di alcune posizioni di Vladimir Putin, inventore della Quarta Teoria Politica e strenuo avversario della globalizzazione e del neoliberalismo planetario, è il teorico dell’Eurasia, un’alleanza geopolitica russo-europea estesa fino all’Iran, in grado di contrastare il dominio planetario del gigante a stelle e strisce.
    Niente di più pericoloso per chi fino a ora ha preferito vivere beatamente nel letto di rose del pensiero liberal.
    Ecco, l’Università di Messina, nel chiudergli le porte avrebbe «tenuto conto anche delle numerose perplessità manifestate da molti docenti e delle controverse posizioni ideologiche del relatore».
    In pratica, il filosofo russo sarebbe colpevole di credere nelle proprie idee, di aver rivalutato il pensiero di un altro grande, Julius Evola, e soprattutto, di costituire un pericolo per la tranquilla e notoria “pace messinese”, di cui sono senz’altro garanti e difensori i compagni delle associazioni partigiane.
    Se non fosse tutto vero, sembrerebbe l’incipit di uno spettacolo di cabaret, visto che si sfiora il ridicolo…
    Poco male, comunque: nonostante la revoca dell’uso dei locali dell’università l’appuntamento con Dugin si terrà comunque: sarà alle 18,30 non più a Messina ma nella sede del consiglio regionale a Reggio Calabria: si discuterà di geopolitica e della crisi del modello globalista.
    Insomma, una conferenza che definire pericolosa è divertente e nella quale non c’è alcuna traccia del preteso spauracchio neonazista annunciato dai “partigiani” di casa nostra sempre pronti a dare patenti di fascismo a chiunque sfugga al loro controllo ideologico.
    La vera cultura non si nutre di censure ma di scambio di idee.
    Dugin sia dunque il benvenuto da parte di chi non ha bisogno di avere dettata l’agenda da “partigiani” dell’ultimo minuto, ma è in grado di farsi un’idea liberamente.

    Tratto da CLICCA QUI
     
     
     
     
     
     
     
     

    SIAMO STANCHI DEI SOPRUSI ITALIANI

    Questa sera ho avuto l'ennesima conferma dell'assurdità della presenza delle forze d'occupazione italiane sui nostri territori.
    Ho chiamato presso il parco i carabinieri per un furto in atto ad un negozio che solo due sere fa ne aveva subito un altro e con tanto di sopralluogo dei militari della "benemerita".
    Invece di aiutarmi nel completare il giro, dimostrando un totale disinteresse per il rischio e la probabilità che i malintenzionati fossero ancora nei pressi, mi hanno fatto perdere tempo perchè non accettavano il tesserino del MLNV che avevo con me e siccome guidavo l'auto del parco pretendevano la patente di guida che, ovviamente, non avevo con me, come il portafoglio e altri effetti personali, lasciati in ufficio, a circa 100 metri in linea d'aria.
    L'allarme mi aveva fatto correre sul posto visti i recenti accadimenti al negozio.
    Incuranti di tutto, dopo aver loro contestato il difetto assoluto di giurisdizione, hanno anche falsamente dichiarato a verbale che mi sono rifiutato di firmare la dichiarazione resa ovvero: "contesto il difetto assoluto di giurisdizione".
    Io ho detto che non avrei firmato il verbale pur confermando la dichiarazione resa oralmente.
    "Tu militare italiano mi hai chiesto se avevo qualcosa da dichiarare ?
    Io ti ho risposto e tu l'hai messa a verbale.
    Non ti devo null'altro."
    Perché un Veneto dovrebbe firmare la propria dichiarazione in un verbale dei carabinieri italiani ?
    Il verbale è illegale e non può produrre effetti giuridici se non in ambito italiano, ma noi non siamo italiani e qui siamo nei Territori della Repubblica Veneta, occupati illegalmente dallo stato straniero italiano.
    Ovvio che i due militari italiani hanno dimostrato di non conoscere il significato del contestato difetto assoluto di giurisdizione ma nonostante le minacce di ulteriori accertamenti e provvedimenti a mio carico (???), hanno deliberatamente violato l'art.2 punto 4 della Carta delle Nazioni Unite, nonostante mi sia qualificato per ciò che sono, ovvero il Presidente del MLNV e del Governo Provvisorio.
    Ma a loro non interessava …
    e noi Veneti siamo veramente stanchi di questa arroganza.
    Altri da iscrivere a ruolo giudiziario.
    WSM
    Venetia 10 giugno 2019 ore 22.30 circa
    Sergio Bortotto
    Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provisorio
    ed ecco formalizzato il rigetto di notifica a pubblica menzione.
    REPUBLICA VENETA
    MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
    GOVERNO VENETO PROVISORIO
    Oggetto: CERTIFICATO DI REGISTRO NR.2019611103024
    Si attesta che in data 11.06.2019, SERGIO BORTOTTO, nato/a il 15.07.1961, persona di nazionalità e cittadinanza Veneta, codice unico personale 20090929234041, ha formalizzato la registrazione del rigetto di notifica presso il Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento di Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell'art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949.
    La persona interessata ha chiesto la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell'emissione dell'atto e della successiva notifica o del suo tentativo.
    A tale rigetto di notifica il sistema informatico ha attribuito automaticamente il seguente codice unico: 2019611103024 

    ATTO RIGETTATO
    data dell'atto rigettato: 10.06.2019
    contrassegnato da nr./codice: VERBALE NR.870792525
    emesso da: LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE
    a firma di: APSQS MAURAC(?illeggibile) E.(?) – CRS MARINELLO A.(?)
    la cui notifica è stata eseguita o tentata a mezzo: APSQS MAURAC (?illeggibile) E.(?) – CRS MARINELLO A.(?)
    in data: 10.06.2019
    La Segreteria di Stato in data 11.06.2019
    Oggetto: RIGETTO DI NOTIFICA
    at
    LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE, Via Cornarotta, 24, 31100 Treviso TV – sttv5451@carabinieri.i

    Io sottoscritto/a SERGIO BORTOTTO, nato/a il 15.07.1961, persona di nazionalità e cittadinanza Veneta, codice unico personale 20090929234041
    TENUTO CONTO CHE
    la formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale ITALY REPUBLIC entro il termine previsto così da diventare Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
    la sedicente Repubblica Italiana un tempo sovrana, dal 1934 è CORPORATION con denominazione “ITALY REPUBLIC OF CIK#: 0000052782” (d’ora in avanti I.R.) regolarmente registrata su www.sec.gov quale corporation di tipo governativo (quindi una semplice azienda privata di qualsiasi sovranità).
    grazie alla registrazione della I.R. al S.E.C. (Securities Exchange Commission) essa deve sottostare e rispettare le leggi e le regole internazionali della U.C.C. (Uniform Commercial Code).
    la totale, assoluta e reiterata inosservanza e trasgressione da parte dello stato straniero occupante italiano della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI, sebbene sia stata da esso ratificata, pone in essere la conseguente condizione di schiavitù nei confronti degli Esseri Umani e per questo pignorata.
    tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facente parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano, sono tutte aziende ad essa subordinate e pertanto operanti in difetto assoluto di giurisdizione
    tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica Veneta sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero tamquam non esset.
    che tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
    Il Governo Italiano anche se “de facto” esiste ancora perché i rappresentanti delle sue istituzioni fanno finta di nulla confidando nella ignoranza di tutti i cittadini compresi i loro subordinati, “de jure” non esiste più, quindi privo, nullo e senza valore (vedi documenti con forza di legge UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035).
    Il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., mai confutato entro i termini di legge e quindi diventato Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta il quale recita: “Qualora un qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di ‘Governo’ pignorato, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui descritto, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.
    Lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia
     
    CONSIDERATO INOLTRE
    Che nei territori Veneti, l’antica Repubblica Veneta detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697, non ha mai cessato di esistere ed è tutt'ora esistente.
    Che tutti i Territori della Serenissima Repubblica Veneta, rivendicati dal Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) in virtù del proprio diritto all'Autodeterminazione sono sotto la giurisdizione del GOVERNO PROVISORIO VENETO quale apparato istituzionale preposto ai sensi delle norme del diritto internazionale dal Movimento de Librasione Nasionale Veneto (di seguito MLNV).
    Che ogni Movimento di Liberazione Nazionale è l’organo riconosciuto dal diritto internazionale quale titolare del diritto all'autodeterminazione di un Popolo soggetto all'occupazione di uno stato straniero, da un regime razzista e/o colonialista.
    Che il sottoscritto rigettante, è volontariamente registrato all’Anagrafe del Popolo Veneto, rinnegando l'imposta cittadinanza italiana e riconoscendosi di Nazionalità e Cittadinanza Veneta, sotto l’egida del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) per il tramite del GOVERNO PROVISORIO VENETO (GVP).
     
    FORMALIZZO COSI' IL PRESENTE ATTO CHIEDENDO
    1) – a LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE tutta la documentazione relativa all'atto di cui al rigetto;
    2) – al proprio Governo di assicurarsi che lo stato italiano non ignori e consenta il reiterarsi delle violazioni poste in essere come per l'atto di cui al rigetto:
    3) – che sia riconosciuta l'inconfutabilità dell'illegale azione posta in essere da LEGIONE CARABINIERI VENETO – COMPAGNIA TREVISO – NUCLEO OPERATIVO E RADIO MOBILE per le ragioni in premessa.
     
    RIGETTANDO QUESTA OFFERTA DI CONTRATTO
    1) – negando il consenso al presente procedimento senza pregiudizio UCC 1-308;
    2) – negando l'autorizzazione al trattamento dei proprio dati personali UCC 1-103.
    RITENENDO
    questo rigetto, atto notorio inalienabile, inconfutabile, innegabile e inoppugnabile.
     
    E IN CONSEGUENZA DI CIO'
    la «proposta di contratto» o comunque vogliate chiamare l'atto per cui si rigetta è NULLO AB ORIGINE.
    Si chiede inoltre la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell'emissione dell'atto e della successiva notifica o del suo tentativo, al fine di assicurare l'ulteriore a praticarsi in seno alla Giustizia Veneta
     
    SONO INOLTRE A PRECISARE QUANTO SEGUE:
    Ho chiamato presso il parco commerciale di Willorba i carabinieri per un furto in atto ad un negozio e di cui si era attivato l'allarme sonoro.
    Solo due sere prima il medesimo negozio aveva subito un altro furto con danneggiamento delle strutture del parco e con tanto di sopralluogo dei militari della "benemerita" della locale stazione.
    I due militari hanno dimostrato un totale disinteresse e una superficialità inaudita nel voler procedere agli ulteriori accertamenti sul posto, nonostante fosse palese la possibilità che i malviventi si trovassero ancora all'interno del punto vendita.
    La loro giustificazione, ribadita anche al titolare dell'attività raggiunto telefonicamente, è stata che in assenza della sua presenza, non sarebbero entrati per ulteriori verifiche.
    Inoltre, invece di aiutarmi nell'ispezione dei luoghi che era il motivo per cui erano stati chiamati, mi hanno trattenuto per identificarmi.
    E' stato evidente fin da subito l'insofferente atteggiamento dei due militari italiani rispetto al mio palesarmi per ciò che sono, indossando in quel momento la maglia con gli stemmi del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provvisorio (GVP) e avendo ben in vista sulla t-shirt il tesserino stesso.
    Dopotutto ero ancora presente al parco perché impegnato nella sede del MLNV-GVP per alcune pratiche quando venivo allertato dalla sirena dell'antifurto del negozio.
    Nonostante facessi presente ai due militari italiani che i malviventi potevano ancora trovarsi sul posto e probabilmente essere intenti a dileguarsi dal piano superiore, questi, con assoluta indifferenza, mi hanno chiesto di esibire un documento e non di declinare le generalità.
    Esibito l'unico documento in possesso in quel momento e cioè il tesserino del MLNV-GVP, il militare ne traeva i dati anagrafici completati dalla richiesta verbale di quelli relativi alla residenza.
    Dunque, l'obbligo anche per la legge italiana era stato regolarmente assolto … lo scrivente aveva declinato le proprie generalità.
    Ma la provocazione dei carabinieri si è fatta a quel punto offensiva.
    Il capo pattuglia asseriva che siamo in italia e che avrei dovuto esibire documenti italiani.
    Confermando chi sono e che non corre obbligo di circolare con i documenti ma di dichiarare le proprie generalità, il militare, con incauta arroganza, pretendeva allora la patente di guida visto che stavo guidando l'auto del parco.
    Non avendola al seguito, come altri documenti e perfino il portafoglio lasciato in ufficio per essermi precipitato al negozio, mi tratteneva sul posto (sul tetto dell'edificio) per verbalizzare la contravvenzione stradale.
    La pattuglia dell'arma ha perso più tempo a compilare il verbale perché non avevo la patente al seguito, che interessarsi del furto per cui erano stati chiamati e mi impediva nel frattempo di completare l'ispezione alla ricerca dei malviventi.
    Non contento, il militare più alto in grado, (un appuntato scelto credo), mi minacciava di ulteriori non meglio specificati provvedimenti, soprattutto in riferimento alle mie affermazioni tese a contestare la loro pretesa di considerarmi italiano e che mi trovassi in territorio italiano.
    Quindi zitti e chinare il capo e obbedire agli occupanti … vietato il diritto di critica e di esprimere il proprio pensiero e disappunto.
    Pur mantenendo la calma e non volendo assecondare le provocazioni del militare italiano, questi si infastidiva ancor più quando alla sua richiesta affermavo la mia dichiarazione da rendere a verbale: "contesto il difetto assoluto di giurisdizione".
    Visibilmente nervoso il capo pattuglia richiedeva cosa avessi voluto dichiarare, ottenendo la medesima risposta.
    Alla richiesta di voler sottoscrivere la dichiarazione, replicavo che non avrei firmato il verbale ma che avrei atteso copia.
    L'appuntato, spazientito, replicava che avrei dovuto firmare la dichiarazione fatta ma veniva reso edotto che non risulta correre l'obbligo di sottoscrivere il verbale.
    Nonostante ciò egli insisteva perché sottoscrivessi la dichiarazione fatta e non il verbale … ma ciò è irrituale.
    "Tu militare italiano mi hai chiesto se avevo qualcosa da dichiarare ?
    Io ti ho risposto e tu l'hai messa a verbale.
    Non ti devo null'altro."
    Non si capisce perché un Veneto dovrebbe firmare ciò che ha la possibilità di dichiarare anche in un verbale dei carabinieri italiani.
    Inoltre e non so quanto inconsapevolmente, l'appuntato reiterava le provocazioni ribadendo la lecita del suo operato e che per loro non aveva alcuna importanza che io fossi il presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio, rifiutando di riconoscere valenza alle stesse norme del diritto internazionale e alle loro stesse leggi che ne ratificano i principi.
    Reiterava inoltre la minaccia di prendere provvedimenti per la mia contestazione e pretesa di non qualificarmi italiano ma per ciò che sono, ovvero un Cittadino del Popolo Veneto e tra l'altro Presidente del MLNV e del Governo Provvisorio.
    L'appuntato, inoltre, aggiungeva di suo pugno sul verbale che non intendevo sottoscrivere la dichiarazione resa scrivendo: "si rifiuta di firmare la dichiarazione".
    Io mi sono rifiutato di firmare il verbale e non la dichiarazione, considerato che non è prevista l'apposizione delle proprie firme a corredo dell' asserzione resa.
    È ben diverso e non corrisponde a verità quanto scritto a verbale perché non previsto e in spregio del rispetto delle mie idee e opinioni che non hanno bisogno di essere suffragate da qualsivoglia pretesa ancor più se di militari dello stato occupante italiano.
    11.06.2019
    In fede: SERGIO BORTOTTO