LA RIDICOLA PRETESA DELLO STATO ITALIANO DI ESSERE RISARCITO PER DANNI ALL’IMMAGINE.

L’ambiguità, la doppiezza e la falsità dell’autorità d’occupazione dello stato straniero italiano la vediamo e la sopportiamo tutti i giorni.mafioso italiano con lupara
La notizia della costituzione di parte civile del ministero dell’interno straniero italiano nel loro processo/farsa contro il MLNV e altri cittadini del Popolo Veneto, è l’ennesimo insulto alla nostra intelligenza.
Scaltri e camaleontici doppiogiochisti tentano di abituarci ai due pesi e alle due misure dei loro paradossi dove, (la cronaca di questi giorni ne è testimone), anche il peggiore aggressore si trasforma nella vittima di chi si difende, dove i militanti del MLNV che reclamano un diritto sono spacciati mediaticamente come soggetti di elevata pericolosità sociale e un pluripregiudicato che accoltella due carabinieri è rilasciato perché ritenuto non pericoloso.
È il dispotismo italiano che propina una cultura di massa concepita dai mezzi di comunicazione da loro controllati.
Sperano che la gente ancora si pieghi e si adegui all’omogeneizzazione dei falsi bisogni che ci rifilano e, quando non basta, fanno intendere che è meglio non aver problemi … “perché così fan tutti”.
Sono le catene dei moderni negrieri di una popolazione forzata all’obbedienza, esasperata e impaurita dall’incontenibilità delle conseguenze dei gravi disagi sociali cui è esposta di proposito.
Il messaggio italiano è chiaro … non può esserci alternativa  alla sua dominazione razzista e colonialista … è il male minore anche rispetto a qualsiasi aspirazione di autodeterminazione che non può costituire scenario diverso o un’opzione aggiuntiva all’abisso nel quale ci strano precipitando.
Ma l'italia ha fatto male i suoi conti … noi Veneti siamo diversi e mentre la classe politica italiana è destinata ad una fine ingloriosa, i Veneti torneranno ad essere ciò che sono … un Popolo e una Nazione, libera da questa mafia, libera da questa italia.
« La «massificazione» è l'opera di spersonalizzazione spirituale e morale dell'individuo perseguita per ovvi motivi dai regimi totalitari o come diretta conseguenza della civiltà dei consumi Devoto – Oli »).
WSM
Venetia, 20 febbraio 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio

messaggio per il ministro dell'interno straniero italiano Angelino ALFANO:
e io aggungo… "va a laorar molton"!

LA TESTIMONIANZA DI UNA "PERICOLOSSIMA VENETA".
Dopo il breve e solitario esordio di Eden TV di ieri sera, pensavo che la nostra vicenda fosse stata ripresa soltanto dalla piccola televisione di Vidor, data la scarsa importanza che avevo dato alla “unificazione dei due processi” a carico del MLNV.
Si dà il caso, infatti, che poco più di un mese fa sia apparsa sui quotidiani locali una “breve”, che dava per imminente l’archiviazione della vicenda.
Con l’arrivo di nuove persone al Tribunale di Treviso, ignare dei fatti che dal 2009 vedono indiziate persone oneste di “gravissimi reati”, si è buttata nuova benzina sulla brace prossima allo spegnimento, e il fuoco ha ripreso vigore.
Immancabile la risonanza sui media locali, che – talvolta con zelo sospetto –  da sei anni danno risalto alla vicenda, riconducibile unicamente alla civile e legittima rivendicazione messa in atto dal MLNV per ottenere l’indipendenza delle Terre dell’ex Serenissima attraverso il riconoscimento della loro arbitraria occupazione.
Una questione per la quale gli inquirenti italiani, cavalcando la menzogna, dopo sei anni di azioni scomposte e abusi di ogni tipo, dopo avere provocato gravissimi danni all’immagine di persone perbene e disgregato le loro famiglie, insistono nel perseguire reati inesistenti, pur sapendo che il percorso intrapreso dal Movimento, oltreché da amor patrio, è legittimato da norme internazionali a suo tempo recepite anche dall’Italia.
Forse che si può reprimere e punire la speranza di cambiare la propria condizione e quella dei propri figli, di sottrarsi all’assetto di uno stato che ha dato ampie prove di insipienza, ingiustizia e nocumento?
Che ci ha coperti di debiti e ridicolo di fronte al mondo?
Dobbiamo forse riconoscere allo stato italiano un potere che non ha?
In un regime democratico, il potere discende da una delega del cittadino, che ha il diritto di ritirarla, quando è palese il demerito con cui viene usata.
Il cittadino ha il pieno diritto di cambiare la propria organizzazione e condizione, di darsi nuove leggi e nuovi confini.
Lo dice la filosofia della politica, è nei testi di studio.
Se così non fosse, saremmo all’età della pietra.
L’Italia, ormai in disgregazione, dovrà rinunciare al Veneto: è questione di tempo, è scritto nella Storia che verrà.
Ad ogni nuovo maltrattamento inflitto a un Veneto, dieci, cento veneti si uniranno alla Causa comune.
Con buona pace dei qualunquisti, dei soloni, e delle ipocrite sanguisughe.
Nel sito del MLNV (www.mlnv.org) tutto è descritto e documentato nei dettagli, ai quali non aggiungo nulla, se non la mia personale indignazione.
Viva San Marco.
Ricevuto da:Marca Gioiosa di Giuliana Merotto

"e secondo il ministro dell'interno italiano saremo noi del MLNV ad infangare l'immagine internazionale del suo stato perché rivendichiamo il diritto di autodeterminazione per il Popolo Veneto" … ma a laorar molton!
ed ecco cosa gira su facebook
Filippine, arrestato diplomatico italiano.
L’accusa: «Ha violato la legge sulla tutela dei minori»
​L’ambasciatore italiano in Turkmenistan è stato fermato e successivamente arrestato dalla polizia di Manila, nelle Filippine, con l’accusa di aver violato una legge delle Filippine sulla tutela dei minori del 1972.
Secondo la polizia, nella vicenda sarebbero coinvolti tre bambini.
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L’ambasciatore Daniele Bosio, 46 anni, di Taranto, come prevede la legge locale è stato sentito entro 36 ore dal fermo dal giudice che ha confermato il suo arresto.
Il fermo è avvenuto in base a una denuncia.
Bosio, che si trovava nelle Filippine per una breve vacanza, respinge le accuse.
La Farnesina si è subito attivata tramite l’ambasciata per chiarire le circostanze del fermo assicurando la «massima trasparenza e rigore» sul caso e fornendo «ogni assistenza legale, come si fa in tutti i casi di fermi o arresti di connazionali».
Tratto da (CLICCA QUI).

 


2015.02.18 - IL GAZZETTINO - INFANGA L'ITALIA, LO STATO CHIEDE I DANNI ALLA POLISIA2015.02.18 - LA TRIBUNA - POLISIA VENETA, LO STATO CHIEDE I DANNI