2023.11.02 – IL MLNV SI ASSOCIA A QUESTA LOTTA DI CIVILTA’

Cari colleghi, un breve riepilogo e aggiornamento sul ricorso al TAR:
questo ricorso è nato per evitare l’entrata in vigore del Codice Deontologico revisionato dai membri dalla commissione preposta, date le numerose criticità riscontrate a seguito di un’attenta analisi.
RIEPILOGO DELLE TAPPE FINORA PERCORSE:
la prima nostra mossa è stata di carattere tecnico, abbiamo chiesto in urgenza che il referendum venisse bloccato. Sapevamo che le probabilità di riuscita erano molto basse, ma era necessario tentare almeno quella strada, e poi appunto, serviva.
Il 10 Ottobre c’è stata la prima udienza, seguita da un rinvio fissato per in 28 Novembre.
Occorso il rinvio, abbiamo ritenuto opportuno formulare ulteriori motivazioni ( i cosiddetti “motivi aggiunti”), oltre a quanto precedentemente depositato.
Come potete leggere, la nostra battaglia non è conclusa, infatti abbiamo ancora bisogno del sostegno di tutti: il Codice Deontologico è la spina dorsale della nostra professione, per questo il ricorso non può essere di proprietà di nessuno: persona/gruppo/associazione o altro.
Riguarda tutti ed è per tutti.
Vi ringraziamo per tutto l’interesse ed il sostegno che finora avete dimostrato e per il supporto che ancora ci darete!
GRAZIE A TUTTI!
Siamo un gruppo di psicologi provenienti da diverse regioni d’Italia e siamo stati costretti ad impugnare il Referendum per la revisione del nostro Codice Deontologico attraverso un ricorso al TAR. Oltre alle modalità seguite dal consiglio nazionale, poco chiare e trasparenti, il problema del nuovo Codice risiede in una serie di falle contenute al suo interno. Queste consistono in sostanza nello sdoganare una modalità professionale coercitiva e impositiva da parte dello psicologo, ad esempio prevedendo la possibilità di trattamenti sanitari obbligatori psicologici
(artt. 24 e 31).
Non abbiamo alle spalle associazioni o comitati.
Siamo solo noi. E siamo solo in 12.
Abbiamo ritenuto fosse un nostro dovere morale impugnare questa revisione del Codice Deontologico, si tratta di una battaglia di civiltà che non coinvolge solo la comunità professionale ma la cittadinanza tutta. Non abbiamo aspettative irrealistiche ma intendiamo fare tutto il possibile per tutelare la nostra libertà professionale e l’autodeterminazione dei nostri utenti.
Vi chiediamo di sostenerci con una donazione. Grazie !