2022.11.08 – PELLEGRINI DON FLORIANO E LA LETTERA APERTA AL VESCOVO DI BELLUNO-FELTRE

Anche tutti questi “collaborazionisti” con i politicanti italiani che hanno favorito le aberranti regole adottate in occasione della c.d. “falsa pandemia”, devono essere iscritti a ruolo giudiziario, espulsi dai Territori della Serenissima Repubblica e giudicati appena possibile da un Tribunale del Popolo Veneto.
Che vergona anche questa Chiesa e questo pontificato piegato dolosamente ai voleri dei regimi dominanti.
WSM
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del GVP


A Sua Ecc.za Rev.ma

Mons. Renato Marangoni,

Vescovo di Belluno-Feltre,

Oggetto: Il grave dovere, Suo e di tutti i vescovi (compreso il Papa), di chiedere scusa ai fedeli ingannati, offesi, marginalizzati e privati dell’assistenza spirituale durante la pandemia.

Coi di Zoldo, 7 novembre 2022

Eccellenza Reverendissima,

Le scrivo questa lettera aperta, ovvero la invio in contemporanea anche ai mass media, ai social network Facebook, Telegram e Twitter, nonché ad altri soggetti pubblici e privati.

Mi spiace, ma è l’unica maniera, per me, per essere sicuro che non la ignori, vista la Sua pessima abitudine di scrivere solo a chi vuole, forse solo a chi Le fa comodo o a chi proprio non può fare a meno, mentre a me, seguendo la maleducazione del Suo predecessore mons. Giuseppe Andrich, non si degna di scrivere.

E quando l’ha fatto, alla vigilia del Natale 2021, l’ha fatto nella maniera più brutale che Le fosse possibile, facendomi consegnare a mano la lettera dal vicario generale, alla presenza del notaio di curia, incaricato di verbalizzare la mia reazione!

Durante il periodo dell’emergenza sanitaria, impropriamente definito pandemia, cioè dal 5 marzo 2020 al giorno d’oggi (poiché siamo ben lontani dall’essere tornati alla situazione de iure e de facto precedente), i vescovi italiani si sono dimostrati dei pusillanimi, quando non dei compromessi e dei complici con la dittatura sanitaria.

Dittatura che ha comportato la sospensione persino di diritti garantiti dalla Costituzione e che i vescovi, tra cui Lei, non solo hanno approvato in toto e senza fare la minima obiezione, ma hanno persino inasprito, volendo mostrare al Governo una sudditanza operativa servile, quale nessun credente cattolico come pure nessun’altra persona (pur favorevole alle pseudo vaccinazioni) si sarebbe mai aspettato di riscontrare.

Lo stesso vescovo di Roma e successore di San Pietro si è mostrato così favorevole alle indicazioni che tornavano gradite alle case farmaceutiche internazionali e ai Governi, pesantemente condizionati da esse, da avvallare delle dichiarazioni assurde fatte da certi suoi diretti collaboratori, con le quali, in barba a tutto quello che si è sempre detto nei seminari e a catechismo, cioè che l’aborto è un peccato gravissimo, si è detta moralmente lecita l’assunzione di sostanze che, fuori dubbio, avevano comportato un procedimento coinvolgente cellule fetali; e non di tempi lontani, come falsamente il Papa stesso ha dichiarato, ma appositamente estratte da corpicini di bambini (feti) volutamente fatti nascere nel grembo materno per essere uccisi a tale scopo.

Lo squallore di una simile apostasia della Chiesa cattolica, del Papa, dei vescovi (a parte rarissime eccezioni) e pressoché di tutti i preti, ha inorridito i fedeli laici che, infatti, si sono allontanati in modo sensibile dalla vita cristiana minima, cioè dalla partecipazione alla S. Messa domenicale.

Ho calcolato, per fare un esempio che riguarda direttamente la mia valle, la Val di Zoldo, come la frequenza complessiva nelle sue otto parrocchie è passata da un già scarso 25 per cento ad una cifra per eccesso sul 10-13 per cento, che in numeri assoluti corrisponde ad un massimo di 290-300 persone, quasi tutte anziane.

Facciamo pur 300 persone che, in tutta la Val di Zoldo, vanno a Messa alla domenica, significa che il cattolicesimo è diventato un fatto estremamente marginale, capace di coinvolgere, in ben otto parrocchie, meno di una scuola di sci o della Croce Verde per l’ambulanza.

Non si fa (non vi fate) un esame di coscienza o la colpa è sempre degli altri?

Se, poi, aggiungiamo, come dobbiamo fare, che voi vescovi avete avuto la pazza idea di proibire a noi sacerdoti di recarci a confessare, dare la Comunione e l’olio santo o anche solo stringere la mano ai fedeli che, negli ospedali e nelle case di risposo, per colpa vostra sono morti come cani randagi, dopo una vita onesta, laboriosa e cristiana, è evidente che dovreste dimettervi dal primo all’ultimo e chiedere perdono per il resto della vita delle porcate che avete combinato, pur di fare i servili con il Governo e continuare a ricevere le sue laute sponsorizzazioni. Non lamentatevi, perciò, se adesso molti fedeli si sono allontanati da voi!

Nel Suo caso, poi, Eccellenza, c’è persino un’aggravante: Lei più di una volta, recando pubblico scandalo tra i buoni e gli onesti che non avevano portato il cervello all’ammasso, è andato spontaneamente a farsi inoculare il siero genico, persino la quarta dose!, ed ha benedetto il personale medico e infiermeristico che compiva quelle oscenità, e si è fatto fotografare, magari pensando, con una ingenuità incredibile, che le foto di simile benedizione sacrilega sarebbero state di incitamento ai dubbiosi!

Ma il grande colpevole dello scandalo tra i fedeli è e resta quel Mario Bergoglio che, nella sua veste di Francesco I, ha avvallato tutto questo scempio e mai, dico mai, ha mosso la sua linguetta (sempre pronta a parlare a favore dei profughi e di tutto ciò che gli fa comodo) a vantaggio dei fedeli cattolici lasciati vivere e morire senza sacramenti.

E costui sarebbe il vicario di Gesù che amò definirsi Buon Pastore?

Buon Pastore di tutte le sue pecore, anche di quelle che si allontanano dall’ovile?

Il non accettare il presunto vaccino era un atto così grave da giustificare il Pastore di non andare in cerca di queste pecore, per ascoltare le loro ragioni e spiegar loro in che consisteva quel dovere che pretendeva?

Quel dovere che pretendeva ma non sapeva spiegare, appellandosi alla «fede nella scienza», nuova divinità, alla quale ha fatto prostrare l’intera Chiesa…

Signore, perdona questo irresponsabile, e illuminalo, perché rinunci a stare sulla cattedra di Pietro, che sta infangando in modo così evidente!

Pur tuttavia, ammesso e non concesso che Francesco papa e voi vescovi con lui abbiate creduto in buona fede, pur con una ingenuità che non sta né in cielo né in terra, che i famosi sieri fossero veri vaccini contro il contagio; ammesso e non concesso ciò, come mai ora fate scena muta, alla maniera delle mummie, dopo le dichiarazioni della signora Janine Small del 10 ottobre scorso?

Non vi siete accorti, nonostante ne abbiano parlato tutti i giornali e i video presenti in internet lo documentino, che, di fronte alla richiesta precisa di un parlamentare europeo durante un’audizione al Parlamento europeo, la signora Janine Small ha detto queste testuali parole: «Il vaccino anti Covid Pfizer non è stato testato per prevenire l’infezione [del Covid]», anche perché «nessuno ce l’ha chiesto» e in ogni caso «non c’era tempo»? Parole pronunciate con un diabolico e assai significativo sorrisino beffardo.

Ebbene, la signora Small è la responsabile per i mercati internazionali della multinazionale farmaceutica Pfizer ed era stata costretta a recarsi a Bruxelles in quanto convocata da una Commissione d’inchiesta, appositamente istituita dopo che la signora Ursula von der Leyen si era rifiutata di mostrare la documentazione dei contratti pluri-miliardari in euro con le case farmaceutiche Pfizer e parallele; anzi: dopo che la von der Leyen aver negato che tale documentazione esistesse dicendo, spudoratamente, che i contratti erano stati fatti sulla base di semplici messaggini sui cellulari privati, pur scaricando il conto dell’acquisto sull’Unione Europea e sui singoli Stati; e neppure di tali messaggini c’è traccia!

La Small era stata altresì convocata dopo che, con incredibile alterigia e sicurezza di poter violare le leggi senza essere punito, Albert Bourla, presidente e amministratore delegato della Pfizer si era rifiutato di presentarsi, pur convocato, davanti alla Commissione d’inchiesta a spiegare come si era svolta la trattativa riservata per la compravendita dei detti pseudo vaccini.

E, cosa che rende ancora più grave la posizione morale e giuridica del Papa, e fa crollare la sua credibilità umana prima ancora che di fede, è che egli, come è venuto a galla suo malgrado, durante la cosiddetta pandemia aveva ricevuto riservatamente e nascostamente, più di una volta, il signor Bourla.

Perché riservatamente e nascostamente?

Non l’ha mai spiegato, eppure si trattava di un problema che riguardava tutti e di obblighi che poi sarebbero ricaduti (o, meglio, che il Papa ha preteso di far ricadere) su tutti; perché dunque tenere il segreto?

Come si può fidarsi di uno che non ti parla e non risponde alle tue domande?

Come fidarsi di uno che non si dimostra sincero?

Sollecitato da molti cittadini, tramite le vie legali, il Governo italiano stesso si è trincerato nel segreto, addirittura dietro il segreto militare, rifiutandosi così di dar spiegazione ai cittadini sul contenuto dei sieri genici che, però, nello stesso tempo pretendeva, persino violando alcuni loro diritti di base e di natura (quali la libertà di spostamento e il diritto di sostenere sé e la propria famiglia con il lavoro), che essi si inoculassero.

Se questa non è stata dittatura, in tutto e per tutto, mi dica Lei cos’è stato.

E la Chiesa ha fatto vergognoso silenzio, incurante delle sofferenze dei lavoratori, degli idranti contro i portuali, delle umiliazioni e delle frasi di disprezzo ripetute giorno dopo giorno da tutti i mass media, compresi quelli di proprietà delle diocesi!!!

Vergogna, vergogna!

Eccellenza, il giorno 11 la nostra diocesi di Belluno-Feltre celebrerà e invocherà il suo patrono celeste San Martino.

Potrebbe essere un’occasione adatta per ammettere, da parte Sua, gli enormi errori compiuti e cercare di porre un piccolo freno alla perdita di credibilità, umana e pastorale, che Lei e tutti i vescovi vi siete tirati addosso, come dei poveri ingenui; e Dio non voglia che qualcuno di voi l’abbia fatto in malafede, per tornaconto, vigliaccheria e interesse personale.

Che Dio vi perdoni, ma ci dia un segno di seria contrizione e di ravvedimento!

Laudetur Iesus Christus!
don Floriano Pellegrini
Via Belina, 16/c
32012 VAL DI ZOLDO (BL)


A cura di don Floriano Pellegrini, 2016.baliato.daicoi@gmail.com – Via Belina, 16/c – 32012 Val di Zoldo – Cell. 3333245953 (il primo contatto è meglio sia un breve messaggio nel quale si indica la propria identità).


Tratto da QUI