Ed ecco i nuovi “camaleonti”.
Mi raccomando non confondeteci con questa gente … copiono tutto e vogliono presentarsi quasi con il nostro stesso nome.
Ma per quale motivo fanno tutto questo, ci voleva l’ennesimo gruppo per dividere i Veneti?
… le elezioni italiane si avvicinano e allora … “divide et impera” e intanto l’italia se la ride.
I fuoriusciti dal MLNV, quelli paracadutati dal CNLV, nato anch’esso da fuoriusciti dal MLNV, poi infiltratesi qui da noi e in altri gruppi… ed è successo quello che è successo.
E la storia si ripete.
Quelli che volevano impossessarsi del MLNV, quelli che si davano tanto da fare per sostituirmi mentre ero in ospedale.
Ma non ci sono riusciti.
E allora, la storia ancora si ripete.
Come altri un tempo, nel MLNV anche loro con cariche apicali, non riuscendo a manipolarlo hanno creato un altro gruppo, il CLNV poi anch’esso divisosi su se stesso per poi scemare in altri gruppi.
Abili camelonti, devono galleggiare a tutti i costi e a qualsiasi costo.
Qual’è il loro obbiettivo?
Perchè creare un altro gruppuscolo di Veneti che rivendicano ciò che il MLNV sta facendo dal 2009, secondo le norme del diritto internazionale, senza bisogno dell’esasperazione alla quale l’italia ci vuole portare.
Qualcosa di poco chiaro è nel loro intento … si spacciano per uomi duri, vigorosi, pronti a scontarsi con le forze italiane … ricordate da dove nascono e con quali intenzioni sono stati portati tanti Veneti nei “Gruppi di Intervento Rapido” del CNLV … bisogna agire, mi sono sentito dire rabbiosamente da qualcuno di loro, e qualcosa di sinistro mi porta col pensiero all’attualità della guerra in Ucraina … quando le manifestazioni di piazza sono sfociati in scontri, e taluni, infiltrati facinorosi, sparavano sulla polizia e sui manifestanti allo stesso tempo.
E riprendo in toto quanto ribadito in un comunicato del 2019 ne riscontro l’attualità:
“Pur approvando il principio per cui è sempre nostro diritto difenderci, difendere i nostri cari e i nostri beni da qualsiasi aggressione, si fa appello al senso di responsabilità di ogni Cittadino del Popolo Veneto, anche radunato sotto qualsiasi gruppo o sigla.
Devono immediatamente cessare le attività di contrasto allo stato occupante e che di fatto risultino inadatte e controproducenti per gli stessi partecipanti.
La resistenza all’illegale ingerenza delle autorità di occupazione straniere italiane deve essere comune e condivisibile da tutti coloro che vogliono il ripristino di sovranità del Popolo Veneto sulle proprie terre.
Non si deve e non si possono porre in essere iniziative che nel loro concretarsi mettano a rischio i Cittadini Veneti che vi partecipano e
indirettamente espongano anche tutti gli altri Patrioti, compreso questo MLNV-GVP alle rappresaglie da parte italiana.
La lotta di liberazione deve evolversi dalla fase di pura protesta e concretarsi in una mirata e condivisibile opposizione che consenta
di equilibrare la partecipazione di tutti i Patrioti ad azioni comuni e soprattutto non violente.
Dobbiamo essere consapevoli dei nostri diritti e della nostra forza … ma dobbiamo ricordarci che essere forti non significa necessariamente essere violenti.
Non possono essere più tollerate iniziative, specialmente reclamistiche di parte, che ledano gli interessi nazionali e il legale, legittimo e non violento percorso di autodeterminazione del Popolo Veneto.”
Qual’è il senso di quest’ultetiore frammentazione?
Cui prodest?
A chi giova in realtà questa iniziativa?