2015.10.28 – PROCESSO ALLA POLISIA VENETA … E IL TEATRINO ITALIANO CONTINUA!

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angelino-alfanoE così, dopo quasi sei anni dalla sgangherata inchiesta farsa sulla Polisia Naxionale Veneta, il tribunale straniero italiano operante illegalmente in Treviso, da il via alla prima udienza.
Mediaticamente parlando non c’è da stupirsi che i media locali, servi del regime italiota, (sopravvivono forse con i finanziamenti dello stato), hanno pubblicato a vanvera la notizia.
La Polisia Veneta non è per niente a processo.
Nessuno del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto si è mai presentato a processi innanzi alle autorità d’occupazione straniere italiane.
Chi lo sta facendo sono dei “Venetisti” che non sono membri di questo MLNV e che preferiscono l’attenzione mediatica data al caso per proporre alla pubblica attenzione la “causa Veneta” che è legittima, che è nobile, che è necessaria.
accusare2È inutile scendere a patti col nemico se questo t’impone le sue regole e vuole vincere a tutti i costi e sa di poterlo fare solo adesso, come un ladro, come un baro.
Accusatori e giudicanti sono la doppia faccia della stessa moneta e servono lo stesso padrone, il regime italiano d’occupazione che non tollera di essere messo in discussione.
Abbiamo a che fare con delle vere e proprie facce di bronzo che sanno di mentire ma spacciano la loro menzogna per una verità cui nessuno crede più.
Lo sa l’ex questore e il dirigente della digos italiana e lo sanno tutti i loro galoppini, complici di questa famigerata polizia politica della questura che invece di fare antiterrorismo viola i fondamenti dei diritti umani, civili e politici, spiando e perseguitando i Veneti che rivendicano il loro sacrosanto diritto di autodeterminazione.
valmassoicarminedamianoLo sanno i ciarlatani del diritto, procuratori e pubblici ministeri, giudici e cancellieri e tutto il codazzo al seguito di un sistema giudiziario affannato e indecorosamente privo di credibilità.
Provate a chiedere a questa gente il significato del “diritto di autodeterminazione” e perché perseguitano dei Veneti che lo rivendicano quando esso è un diritto previsto dalla legge internazionale, approvata e accettata incondizionatamente anche dal loro stato italiano che l’ha ratificata con la legge 881 del 1977?
Non sono in grado di rispondere perché accuserebbero se stessi e il regime antidemocratico che difendono perché è il sistema che li mantiene.
La corruzione si sa è sinonimo di disfacimento, di decomposizione, di contaminazione e i giudici italiani sanno benissimo di non essere in posizione di neutralità, sanno benissimo che non sono imparziali … i posti più puliti all’interno di quell’aula del tribunale straniero italiano sono quelli riservati agli inquisiti.
Se veramente il MLNV avesse avuto delle armi per fare la guerra non le avrebbero trovate e noi non le avremmo mai consegnate.
Avremmo invece combattuto e saremo onorevolmente anche morti per la nostra Patria, ma certamente non saremo stati i soli.
Questi ipocriti, impostori e simulatori di verità, poveri degenerati a cui piace vincere facile, forse credono di vivere in eterno e di non dover render conto prima o poi delle loro malefatte.
Questa gente non s’immagina neppure il futuro che gli aspetta.
A Dio lasciamo la sua “vendetta” col suo incontestabile giudizio, ma noi daremo loro la caccia in ogni luogo e in ogni tempo e li assicureremo alla Giustizia Veneta … e per loro sarà tardi, sarà spavento, sarà angoscia, meglio per loro non fossero mai qui venuti.
Non c'è onore in quello che stanno facendo.
WSM
Venetia, 30 ottobre 2015
Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio
 
 
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